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Comunicato Stampa Libera Emilia-Romagna.

Tra il 20 e il 21 marzo 2021 in Emilia-Romagna i milletrentuno nomi delle vittime innocenti delle mafie risuoneranno online, dalle piazze ai social, in occasione della XXVI Giornata della Memoria e dell’Impegno.

I nomi dell’elenco – che si allunga di anno in anno con nuove vittime innocenti di mafia – verranno proiettati su edificicentrali delle città, dalla Rocca di Forlimpopoli a Piazza Grande a Modena. Verranno letti in staffette virtuali a Reggio Emilia, Piacenza, Parma, Forlì-Cesena, Ravenna. Proiettati durante le iniziative online a Ferrara. Accompagnati dalla musica degli orchestrali in un evento a porte chiuse che verrà trasmesso online a Bologna, dove Piazza Maggiore si illuminerà con i colori di Libera. Si leggeranno sui manifesti affissi in tutta la provincia a Rimini.

In questa ventiseiesima edizione – il cui slogan è “A ricordare e riveder le stelle – a ospitare la maggior parte degli eventi saranno i luoghi di cultura e coloro che li animano saranno alcune delle voci che leggeranno i nomi delle vittime innocenti. La cultura, infatti, in questo anno di pandemia è stata spesso penalizzata e messa ai margini, ritenuta non essenziale: una cultura che è però fondamentale per la lotta alle mafie e alla corruzione, scintilla di memoria e impegno sociale.

Anche quest’anno – afferma Sofia Nardacchione, responsabile del settore comunicazione di Libera Emilia-Romagna – nonostante la situazione sanitaria che stiamo vivendo, i nomi delle vittime innocenti delle mafie risuoneranno grazie alle voci di studentesse e studenti, volontarie e volontari, istituzioni e rappresentanti del mondo culturale coinvolti nelle iniziative organizzate dai coordinamenti emiliano-romagnoli di Libera”.

In un anno come questo – aggiunge Nardacchione – non potevamo non rinnovare con forza la nostra memoria al fianco dei familiari delle vittime innocenti delle mafie e il nostro impegno. Il 21 marzo è infatti una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutte e tutti. Ed è anche il momento in cui dare spazio alla denuncia della presenza delle organizzazioni criminali mafiose e delle connivenze con politica ed economia: i processi che si stanno celebrando in regione hanno ampiamente dimostrato anche in Emilia-Romagna una radicata presenza mafiosa, presenza che la crisi in corso – sanitaria, economica e sociale – rischia di rafforzare”.

 

Le iniziative del 20 e 21 marzo organizzate dai coordinamenti di Libera dell’Emilia-Romagna:

Bologna
Il 20 e il 21 marzo dalle 19 Palazzo Re Enzo si illuminerà con i colori di Libera – giallo, arancione e magenta – per celebrare la Giornata. Il 21 mattina, inoltre, sulla pagina Facebook di Libera Bologna verrà trasmesso in prima visione il video registrato al Mercato Sonato con la proiezione della lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie accompagnate da due violinisti dell’Orchestra Senzaspine.  Il 20 marzo alle ore 10 si terrà invece un seminario online su mafie e ambiente e sulle vittime delle ecomafie, organizzato insieme a Fridays for future Bologna. Tutti gli eventi a questo link

 Modena
Dal 20 marzo alle 20 al 21 marzo sera in Piazza Grande verrà proiettato un video in cui cittadine e cittadini, rappresentanti delle istituzioni e del mondo culturale, dell’associazionismo e della scuola, leggono i nomi delle vittime innocenti delle mafie.

Reggio Emilia
Verranno letti i nomi delle vittime innocenti delle mafie da piccole delegazioni nel Parco di Casa Cervi a Gattatico, all’esterno del Teatro Boiardo a Scandiano, all’esterno de L’altro teatro a Cadelbosco Sopra e al centro giovani SD Factory, all’Istituto “Levi-Scaruffi-Tricolore”, Istituto “Filippo Re”, nei centri InfoGiovani e #viacassoliuno a Reggio Emilia. I video verranno trasmessi in diretta sui social di Libera Reggio Emilia.

Ferrara

Il 20 marzo alle 10 si terrà una iniziativa in memoria di Rosario Livatino, insieme ai familiari del magistrato vittima di mafia. Al termine dell’incontro verranno letti i nomi di tutte le vittime innocenti delle mafie.

Parma
Il 20 marzo alle 11 un gruppo ristretto di rappresentanti del mondo culturale leggerà i nomi delle vittime innocenti nella Sala del Ridotto del Teatro Regio di Parma. Il video verrà trasmesso online sui canali istituzionali e di Libera Parma.

Piacenza
Il 20 marzo verrà trasmesso sui social di Libera Piacenza un video corale con la lettura dei nomi delle vittime da parte di cittadine e cittadini, rappresentanti delle istituzioni e del mondo culturale, dell’associazionismo e della scuola.

Forlì-Cesena
Dalle 19 del 20 marzo sulla Rocca di Forlimpopoli verrà proiettato l’elenco dei nomi delle vittime innocenti delle mafie. Il 20 marzo, inoltre, sui social di Libera Forlì-Cesena verranno pubblicati video con la lettura dei nomi delle vittime innocenti da parte di lavoratori e lavoratrici del mondo culturale.

Ravenna
Sui social dell’associazione verranno pubblicate foto con i nomi delle vittime innocenti delle mafie.

Rimini
In tutta la provincia verranno affissi manifesti con i nomi delle vittime innocenti delle mafie.

 

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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