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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Oltre venti date per promuovere in tutta l’Emilia-Romagna la nuova carta per i giovani

Si parte da Ferrara, si arriva nei luoghi più lontani e impensati dell’Emilia-Romagna, dalle piccole comunità montane sperdute sull’Appennino ai movimentati centri della riviera Adriatica: il tour di youngERcard è cominciato a marzo e continuerà per tutta l’estate, visitando paesini e città, sagre di campagna e grandi manifestazioni.
Il tour è finalizzato alla promozione e alla distribuzione di youngERcard, carta realizzata dalla Regione per tutti i giovani di età compresa tra i 14 e i 30 anni, che permette ai suoi titolari di accedere in modo agevolato a servizi culturali e sportivi,che promuove il consumo responsabile e pratiche di cittadinanza attiva.
Capofila di questo progetto sono i Comuni di Reggio Emilia e Ferrara, per questo proprio dal capoluogo estense parte il camper attrezzato chiamato ad animare feste e ritrovi giovanili, a far conoscere ai ragazzi le possibilità offerte loro da youngERcard.
Le tappe del tour si realizzano grazie alla competenza e alla professionalità di operatori qualificati, capaci di organizzare in breve tempo attività di aggregazione e animazione, e alle speciali possibilità logistiche messe loro a disposizione dal mezzo usato per gli spostamenti, un camper capace di trasformarsi velocemente in un piccolo centro giovanile, dotato di attrezzature per realizzare prodotti audiovisivi, connessione wi-fi, tablet a disposizione degli utenti e musica.
Dal 10 marzo – data della presentazione ufficiale dell’iniziativa – ad oggi sono già venti le date realizzate.
La nuova carta si è fatta conoscere nella provincia ferrarese, partecipando ad esempio all’inaugurazione del nuovo Informagiovani di Jolanda di Savoia, alle attività del centro Pandurera di Cento, alla Festa del Volontariato di Argenta, alla Festa dello Sport di Ostellato.
Non sono mancate trasferte più impegnative: il camper – solo per citare alcuni spostamenti – ha portato youngERcard anche a Bologna per la Giornata dell’Europa, a Piacenza per il festival Alley-Oop, a Misano Adriatico per Primavera giovane, a Reggio Emilia per Supersonic Live, a Castelfranco Emilia per la Slide Down Week, a Fabbrico per Scosse Creative, a Carpi per l’apertura della Dama della Torre, alla Festa dei giovani di San Polo d’Enza, a Rolo per la recentissima rassegna musicale Rock in Rolo.
Tra i prossimi appuntamenti in calendario c’è la Fiera di San Giacomo, il 26 luglio a Medesano, la Festa del Riso il 29 agosto a Jolanda di Savoia, la Fiera del Fungo il 28 settembre a Borgotaro.
A Ferrara attualmente youngERcard si può richiedere presso l’Informagiovani di piazza Municipale 23, e presso il centro comunale Area Giovani, in via Labriola 11.
Per informazioni su tutti i punti di distribuzioni presenti sul territorio regionale, per conoscere le convenzioni e gli sconti legati alla carta, per sapere qualcosa di più sui progetti di volontariato proposti in collaborazione con enti e associazioni locali: www.youngERcard.it.

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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