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Giorno: 19 Giugno 2014

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Work Maker, i 14 anni di attività di Spinner presentati oggi a Bologna

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

149 aziende, 2000 nuovi occupati e oltre 500 mila persone coinvolte. L’assessore Patrizio Bianchi: “Con Spinner abbiamo creato un collegamento tra conoscenza e sviluppo del territorio”

Bologna, 19 giugno 2014 – Imprese innovative, startup, spinoff, ricerca, sviluppo e soprattutto nuovi occupati: sono queste le parole chiave emerse dal racconto dell’esperienza Spinner, il Programma regionale di interventi per la qualificazione delle persone nel settore della ricerca e della innovazione tecnologica cofinanziato dal Fondo sociale europeo. Oltre 13 anni di lavoro che hanno permesso in Emilia-Romagna di investire nella crescita del territorio e far nascere 149 nuove aziende delle quali 115 ancora attive, con un tasso di sopravvivenza pari al 77% e un fatturato medio in crescita costante. Tra queste anche 60 spinoff accademici, risultati che rendono la Sovvenzione Spinner best practice delle politiche per gli spin off in ambito universitario. I traguardi di Spinner sono stati presentati oggi in Regione al convegno Work Maker.

“Durante la sua attività, Spinner è stato capace di creare un collegamento tra conoscenza e sviluppo del territorio – ha detto l’assessore regionale alla Ricerca e Università Patrizio Bianchi – Continueremo ad investire per creare nuova occupazione e occasioni di autoimprenditorialità, coinvolgendo le scuole medie superiori, rivolgendoci non solo alla ricerca ma anche alla creatività e pensando un programma rivolto non soltanto ai giovani”.
“Spinner è stata un’esperienza di lungo periodo – ha detto Paolo Bonaretti, presidente del Consorzio Spinner – con cui si è trasferita l’alta specializzazione di laureati e dottorandi alle imprese che volevano innovarsi, creando le condizioni per un ambiente stimolante che tutela e valorizza i talenti e permette lo sviluppo tecnologico ed economico del territorio”.

Nelle azioni di trasferimento tecnologico degli 869 nuovi posti di lavoro creati, circa il 60% coinvolge le imprese ospitanti o l’ambito della ricerca per un legame stretto con l’università. Investire sul capitale umano, premiare l’istruzione e supportare l’innovazione delle imprese sono stati i pilastri delle azioni Spinner che hanno messo al primo posto le persone. Più di 500 mila persone che hanno potuto usufruire di questo percorso, avviato nel 2001, che ha dato ai giovani laureati e laureandi un incentivo alla creatività e al mettersi in gioco.

Coldiretti: è il “Dono d’estate” a vincere il primo premio del concorso di pittura di Campagna Amica Ferrara 2014

da: ufficio stampa Coldiretti

Nella suggestiva ambientazione degli imbarcaderi del Castello Estense di Ferrara, premiati i primi tre artisti del concorso “Prodotti a Regola d’Arte”, promosso da Campagna Amica Ferrara e da Donne Impresa.

Con la sapiente guida della gallerista Francesca Mariotti (L’altrarte), si è tenuta lo scorso 13 giugno, la cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso pittorico “Prodotti a regola d’Arte”, proposta per la prima volta quest’anno da Coldiretti Ferrara nell’ambito delle attività di Campagna Amica. Una campagna “amica” in questa occasione degli artisti, in particolare dei pittori, che hanno raccolto l’opportunità di presentare opere ispirate alle campagne ed ai prodotti ferraresi, e che hanno avuto la possibilità di far conoscere i propri lavori con l’esposizione in Castello Estense all’imbarcadero tre, come cornice alla premiazione dei primi tre classificati dell’edizione 2014 del concorso.
Alla presenza di molti dei pittori partecipanti, oltre che del presidente di Coldiretti Ferrara Sergio Gulinelli e del direttore Luigi Zepponi, con la rappresentante provinciale di Donne Impresa, Monia dalla Libera, e dell’assessore comunale Caterina Ferri, che ha portato il saluto del Comune di Ferrara, patrocinatore dell’iniziativa insieme a Provincia e Camera di Commercio, è stata proprio Francesca Mariotti a raccontare le opere esposte ed a comunicare i primi tre classificati, che si sono aggiudicati i premi previsti dal concorso.
Al terzo posto si è classificato Andrea De Biaggi, con l’opera “la natura è tradizione”; al secondo posto Vanna Balboni, con “Bifora con natura morta” ed al primo posto, con l’opera “Dono d’Estate” Roberta Marconi.
Nell’esprimere le congratulazioni dell’organizzazione per le opere presentate e per l’interesse degli artisti a questa proposta di Coldiretti, il presidente Sergio Gulinelli, non ha mancato di sottolineare come questa iniziativa rientri nelle attività dell’associazione per la promozione dei prodotti e del territorio, anche dal punto di vista culturale e della diffusione delle nostre eccellenze, che fanno del Made in Italy un valore assoluto per l’economia e la società italiane.

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 19 giugno

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 19 giugno 2014

TURISMO A DUE RUOTE – Partenza alle 24 di sabato 21 giugno in piazza Ariostea. Arrivo sulla costa domenica 22 giugno
Si pedala in notturna per 100 km alla prima edizione della ‘Night Ride Ferrara-Mare’
19-06-2014

E’ stata presentata giovedì 19 giugno nella residenza municipale ‘Night Ride Ferrara-Mare’, prima edizione dell’evento cicloturistico non competitivo che nella notte di sabato 21 giugno partirà alle 24 da piazza Ariostea e, dopo 100 chilometri su strade ciclabili e a bassa percorrenza, porterà i partecipanti sabato 22 giugno al lido degli Scacchi. Fasi e dettagli dell’iniziativa, organizzata da Witour e patrocinata dal Comune di Ferrara, dalla Provincia, dal Comune di Comacchio e dal Parco Delta del Po, sono stati illustrati da Simone Dovigo e Marcello Molesini di Witour insieme al vicesindaco di Ferrara e assessore al Turismo e alla Cultura Massimo Maisto e al sindaco di Ro Ferrarese Antonio Giannini. Al momento sono 135 le persone che si sono iscritte alla pedalata notturna, un gruppo già consistente visto la prima edizione e che si spera destinato a crescere (ci si potrà iscrivere fino al momento della partenza).

“Sul tema della mobilità ciclabile la nostra Amministrazione sta lavorando da anni. – ha affermato il vicesindaco Massimo Maisto – Un impegno costante per la valorizzazione di quelle caratteristiche che consentano di mettere a punto il sistema città e territorio, capace di attirare un turismo cosiddetto ‘slow’ e che speriamo definito in occasione dell’apertura dell’Expò. Questo e altri progetti di Witoor – ha aggiunto Maisto – sono un esempio significativo di come un’imprenditoria giovane possa trovare spazio nella dimensione turistica del nostro territorio, un ambito che, ne sono convinto, può avere concrete prospettive di crescita nell’immediato futuro”.

Per il direttore di Witoor “si tratta di un’occasione per avvicinare sempre più persone alla bicicletta e per promuovere anche a livello locale e nazionale i nostri percorsi ciclabili. Realizzato su tratti completamente pianeggianti, con quattro punti di ristoro e con un automezzo che seguirà tutta la manifestazione, il ‘Night Ride Ferrara-Mare’ ha le caratteristiche per essere un evento adatto a tutti”.

La ‘Ferrara-mare’, hanno poi ricordato gli organizzatori, si propone anche come vettore di solidarietà perchè destina 5 euro di ogni iscrizione a favore della campagna Adotta un Campione di special Olympics Italia a favore di GST Anffas Ferrara per sostenere sport e disabilità.

Iscrizioni: 15 euro – iscrizioni online (fino a venerdì 20 giugno); 25 euro – iscrizione in loco (sabato prima della partenza). Per agevolare il rientro a Ferrara, inoltre, Witoor organizza anche il servizio trasporto biciclette mentre i partecipanti potranno utilizzare i servizi di linea.

Per ogni approfondimento sulla manifestazione, i dati tecnici e l’iscrizione, è possibile consultare il sito web www.witoor.com

(Testo a cura degli organizzatori)

‘Night Ride Ferrara-Mare’. La passione per la bici non dorme mai

La notte tra il 21 e il 22 giugno dimostreremo a tutti che la nostra passione per la bicicletta non dorme mai. Partirà da piazza Ariostea la prima edizione della ‘Night Ride Ferrara-Mare’, un evento cicloturistico non competitivo, organizzato da Witoor in collaborazione con Provincia e Comune di Ferrara, che unisce la passione per la bicicletta ad un modo divertente e avventuroso di attraversare il paesaggio. Sarà un’occasione per promuovere il territorio in modo attivo e coinvolgente, grazie a un tracciato che si snoda interamente in Provincia di Ferrara, dalla città delle biciclette fino al Delta del Po.

La Night Ride Ferrara-Mare sono 100 km da percorrere in notturna sulle ciclabili che collegano Ferrara con i Lidi. La partenza alle ore 24:00 del 21 Giugno in Piazza Ariostea a Ferrara, con arrivo al Camping Florenz al Lido degli Scacchi. Un percorso interamente pianeggiante e quasi comple-tamente ciclabile. Dal centro storico di Ferrara, alla ciclabile che porta a Francolino, alla Destra Po fino a Mesola, alla ciclabile lungo il Canal Bianco fino ad arrivare in spiaggia e festeggiare tutti as-sieme l’alba di inizio estate.

Un aspetto molto importante della manifestazione è la solidarietà. Difatti per ogni iscritto, 5 euro verranno devoluti in beneficenza a favore di Special Olympics per sostenere la Campagna Adotta un Campione e a favore di GST ANFFAS Ferrara a favore delle attività sportive per persone con disabilità. Alla partenza in Piazza Ariostea sarà anche presente Gian Marco, atleta italiano Special Olympics di bocce. I volontari di GST ANFFAS supporteranno con la loro simpatia e professionali-tà l’intera manifestazione.

Per partecipare basta una bicicletta, un caschetto, delle luci e la voglia di divertirsi assieme. La di-stanza e la notte non devono spaventare in quanto palloncini luminosi indicheranno, ai gruppi, la retta via e i ristori presenti al Mulino sul Po, Berra e al Caffè Evento a Mesola reintegreranno le e-nergie spese. Una volta arrivati in spiaggia, alle luci dell’alba, il Camping Florenz offrirà la cola-zione. Witoor, per chi lo desiderasse, organizza il rientro delle bici a Ferrara che verranno appog-giate presso il cortile protetto di Ricicletta in prossimità del Parcheggio Ex Mof .

L’evento è organizzato da Witoor in collaborazione con Provincia di Ferrara, Comune di Ferrara, Comune di Comacchio, Parco Delta del Po, Special Olympics Italia, GST ANFFAS Ferrara, Mulino sul Po, Caffè Evento, Camping Florenz, Monnalisa Beach Bar and Restaurant, Ricicletta, Il Germo-glio, BiciDeltaPo.

Modifiche al traffico per “Night Ride Ferrara – Mare”
Questi i provvedimenti in materia di regolamentazione della circolazione urbana che saranno in vigore dalle 19 di sabato 21 giugno alle 02 di domenica 22 giugno in occasione dell’escursione cicloturistica promozionale denominata “Night Ride Ferrara – Mare” che partirà da piazza Ariostea:
• Piazza Ariostea (anello interno e rampe d’accesso) revoca dell’Area Pedonale ed istituzione di Z.T.L. ammessi i soli veicoli in supporto all’allestimento e partecipanti alla manifestazione.

GROTTE BOLDINI – La personale sarà esposta in via Previati dal 21 al 29 giugno
Alla scoperta della Val d’Agri con l’artista Lucio Mazziotta, l’arpa viggianese e i vini Dop
19-06-2014

(Testo a cura degli organizzatori)

Sabato 21 giugno alle Grotte Boldini (via Previati 18) si apre la personale di pittura dell’artista lucano Lucio Mazziotta corredata dal concerto dell’ensemble di Arpa Popolare Viggianese e dalla degustazione dei vini “Terre Alta Val d’Agri”

Arte, musica ed enologia: saranno questi i tre elementi cardine che porteranno la Val d’Agri nel cuore di Ferrara. La personale di pittura di Lucio Mazziotta, patrocinata dal Comune di Ferrara, dal Programma Operativo Val d’Agri Melandro Sauro Camastra, dal Comune di Viggiano e dal Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, aprirà i battenti il prossimo 21 giugno presso le Grotte Boldini, mostrando con le sue tele i paesaggi e le bellezze di un’area interna della Basilicata spesso poco conosciuta.

Nella ricerca continua di trasferire al pubblico le emozioni suscitate dalla natura, l’artista ne esalta i particolari nel segno di una riconoscenza infinita e di un amore eterno. “Un amore che trova fondamento nelle tradizioni musicali e enologiche del territorio – ha spiegato Lucio Mazziotta – perché credo che arte, musica e vino siano di fatto tre elementi interdipendenti in grado di far sognare il cittadino e di far uscire la sua vera natura”.
E sarà proprio nel giorno di apertura della personale, che la Scuola d’Arpa Popolare Viggianese si esibirà in un concerto dell’ensemble seguita dal maestro Lincoln Almada, mostrando come da circa cinque anni la tradizione musicale di Viggiano stia tornando a vivere per recuperare quel pezzo di storia che ha visto musicisti viggianesi affermarsi in tutto il mondo e ha permesso la ricostruzione del paese colpito da un terremoto nel 1857. “E’ bello far conoscere la tradizione musicale di un paese che nasce e si sviluppa grazie alla musica e alle bellezze paesaggistiche – ha commentato il maestro di fama internazione Lincoln Almada – Quando si visita Viggiano e la Val d’Agri ci si accorge di come, in passato, l’aspetto musicale fosse parte integrante della vita quotidiana dei cittadini”.
Ad allietare i visitatori della mostra, infine, una degustazione dei vini “Terre dell’Alta Val d’Agri” che grazie al Consorzio di Tutela, nei giorni 21 e 28 a partire dalle ore 19, permetterà di assaporare un vino particolarmente equilibrato e strutturato, nato dalle escursioni termiche estive, dal colore rosso rubino e un retrogusto intenso ed elegante.
“La presenza della vite nella Val d’Agri si rileva fin dall’età romana – ha affermato il presidente del Consorzio di Tutela del vini Terre dell’Alta Val d’Agri, Francesco Pisani – un vino capace di unire elementi storici, naturali e la cui promozione non può prescindere dall’identità territoriale”.
La personale si protrarrà dal 21 al 29 giugno offrendo ai visitatori la possibilità di conoscere in maniera variegata la Val d’Agri e le sue tradizioni artistiche.

Questi gli orari di visita: sabato e domenica 10.30-13; 16.30-21,30. Dal lunedì al venerdì 16,30-21,30.

INTERPELLANZA – Presentata dal consiglieri Fornasini e Anselmi (FI)
Interpellanza sul degrado della Galleria Matteotti
19-06-2014

Questa l’interpellanza pervenuta:

i consiglieri Matteo Fornasini e Vittorio Anselmi (gruppo Forza Italia) hanno interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora all’Urbanistica Roberta Fusari in merito al degrado della Galleria Matteotti.

Sulla permanenza in carica della presidente della Provincia Marcella Zappaterra
Nota del Sindaco di Ferrara

19-06-2014

Il Sindaco di Ferrara, anche a nome dei Sindaci della Provincia, chiede la disponibilità di Marcella Zappaterra a mantenere il suo ruolo di Presidente della Provincia fino al 31 Dicembre 2014.

“In un momento delicato come questo avere come riferimento un Commissario, che non conosce il territorio, potrebbe legittimamente comportare una aumento delle difficoltà di relazione ed il rallentamento degli adempimenti burocratici.
L’eventuale disponibilità, a titolo gratuito, di Marcella Zappaterra – che dovrebbe abbinare le sue esigenze lavorative con quelle amministrative – viene vista con grande favore: un segnale di servizio e disponibilità al quale viene riconosciuto un grato apprezzamento da parte di tutti i sindaci del territorio”.

(A cura della Portavoce del Sindaco)

MONDIALI IN PIAZZA – Venerdì 20 giugno diretta gratuita nella struttura comunale di via Previati
L’Italia gioca sullo schermo del cinema Boldini
19-06-2014

Continua con grande successo l’appuntamento “Vivi i Mondiali in Piazza”, organizzato da Studio Borsetti Eventi di Ferrara con il patrocinio del Comune. Venerdì 20 giugno dalle 18, nella sala Boldini di via Previati, è in programma la proiezione in diretta della partita del campionato mondiale di calcio Italia – Costa Rica. Si ricorda che sarà possibile accedre alla sala gratuitamente, fino ad esaurimento dei posti.

Per informazioni: www.studioborsetti.com, E-mail info@studioborsetti.com

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Santarcangelo Festival del Teatro in Piazza: dall’11 al 20 luglio l’edizione numero 44

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Santarcangelo Festival del Teatro in Piazza: torna da venerdì 11 a domenica 20 luglio lo storico osservatorio dei fermenti della scena teatrale italiana e internazionale. Nella 44a edizione una forte impronta europea

Bologna – Santarcangelo di Romagna (Rimini), Festival del Teatro in Piazza: dieci giorni dall’11 al 20 luglio in cui Silvia Bottiroli, direttrice artistica e Rodolfo Sacchettini, condirettore, portano a compimento un intenso triennio di lavoro, nel corso del quale hanno disegnato una ‘mappa’ virtuale e reale della scena del presente, raccontandone ricchezza e complessità.
Il festival è stato presentato questa mattina a Bologna, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato tra gli altri Massimo Mezzetti assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Alice Parma sindaco del Comune di Santarcangelo di Romagna (Rn), Roberto Naccari presidente dell’Associazione Santarcangelo dei Teatri, Silvia Bottiroli e Rodolfo Sacchettini.

Storicamente collocato nella tradizione dei festival italiani per la sua vocazione naturale ad abitare la piazza, il programma di Santarcangelo •14 si disegna attorno a due progetti finanziati dalla Comunità Europea e realizzati in collaborazione con importanti partner internazionali, Create to Connect guidato da Bunker Production di Lubiana e SharedSpace Music Weather Politics che fa capo alla Quadriennale di Praga. Il primo indaga l’approccio a nuovi modelli produttivi che consolidino il senso della comunità e l’impegno politico, il secondo intende aprire uno spazio per l’esplorazione, la ridefinizione e la creazione di ambienti performativi. In questa prospettiva, il Festival si inaugura allo Sferisterio, spazio en plein air che Santarcangelo •14 dedica a spettacoli e proiezioni ad ingresso libero. Venerdì 11 luglio Sarah Vanhee(B) infatti presenta qui Lecture for Every One lavoro in cui la performer – Sara Masotti per la versione italiana – ci inviterà a ripensare le forme della nostra vita di cittadini.

Lo Sferisterio sarà luogo di numerosi altri appuntamenti. Sabato 12 luglio Fanny & Alexander(IT) presenta in prima assoluta Us, performance-concerto “tennistico”, liberamente ispirato a Open di Agassi; domenica 13 luglio, a pochi giorni dalla loro partecipazione a Biennale Danza, saranno lì i toscani Kinkaleri(IT) con Everyone get’s lighter All, il 18 luglio, (repliche 19 e 20 ma alla Grotta Municipale), Boia di Ateliersi/Fiorenza Menni(IT), uno spettacolo che è un progetto culturale teso a trasformare le scritte murali in gesti performativi e traduce la creatività urbana dei writers in nuove drammaturgie. Ancora: Collettivo Ginsberg(IT), giovani artisti romagnoli, sabato 19 presenta Asa Nisi Masa, lavoro che riecheggia lo stile onirico e riflessivo delle poesie beat, mentre domenica 20 la Non Scuola del Teatro delle Albe/Scuola Media Franchini(IT), ci accompagna in uno strampalato naufragio dal titolo I sogni di Gulliver.

Lo Sferisterio saprà anche trasformarsi in arena cinematografica. Lunedì 14 luglio sarà proiettato Stop The Pounding Heart di Roberto Minervini, tra vincitori del Premio Lo Straniero, martedì 15 luglio si vedrà Le meraviglie film che è valso ad Alice Rohrwacher il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes appena concluso (Rohrwacher e Minervini incontreranno il pubblico domenica 13), mercoledì 16 luglio My Name Is Janez Jansa film documentario di Janez Jansa, recente vincitore del concorso Casa Rossa Art Doc al Bellaria Film Festival, e giovedì 17 Les Naufragés du Fol Espoir trasposizione filmica dell’omonimo spettacolo teatrale del Théâtre du Soleil.

Un festival è anche e soprattutto occasione di incontro. Ecco dunque che Piazza Ganganelli diventerà il cuore vitale e pulsante per la comunità che anima il festival: lì sarà allestito il Centro Festival, uno spazio dedicato agli incontri, la biglietteria, il punto informazioni, una libreria e una ciclofficina, come anche l’installazione di Yuval Rimon, artista israeliano al festival per il progetto della Nomadic School, sviluppato insieme alla School of Visual Arts di Gerusalemme accanto agli arredi pubblici creati ad hoc e continuamente smontati e ricostruiti lungo i giorni del festival dal giovane architetto francese Maël Veisse. Alla fine della giornata, sarà Hangar Bornaccino ad ospitare il Dopofestival dove si faranno le ore piccole. La serata di apertura del festival – venerdì 11- vede Nicoletta Magalotti aka NicoNote(IT), proporre Limbo Session progetto che vede accordare suoni del jazz research e psicheledico innestarsi in un dj set, e Dewey Dell (IT) presentare, sabato 19, Live Concert un concerto in cui il movimento dei musicisti è legato alla stratificazione dei vari suoni percussivi.

Santarcangelo •14 è un festival in cui pubblico e privato si incontrano. Ecco dunque che un progetto come Art You Lost? (dal 10 al 20 luglio – Scuola Elementare Pascucci),il cui primo atto lo scorso anno ha registrato la partecipazione di gran parte della cittadinanza, completa il suo percorso realizzando un prezioso esempio di arte pubblica. Insieme a lacasadargilla/Muta Imago/Santasangre/Matteo Angius(IT), i veri protagonisti di Art You Lost? sono infatti gli abitanti e gli spettatori di Santarcangelo che l’anno scorso hanno lasciato una memoria, una traccia personale che quest’anno in Opera troverà un momento di restituzione ed esposizione collettiva.

Anche La disciplina del campo è un lavoro che ha coinvolto, seppure in modo radicalmente diverso, i cittadini di Santarcangelo. Leonardo Delogu(IT) ha concepito e lavorato nel corso degli ultimi mesi ad un progetto dedicato all’investigazione del rapporto tra paesaggio, corpo e creazione artistica. Gilles Clément, paesaggista francese autore tra l’altro del celebre Manifesto del terzo paesaggio, e il collettivo di architetti CoLoCo saranno al Parco dei Cappuccini il 12 luglio per un incontro – Indecisione, avversità, coabitazione – in forma di camminata pubblica il cui fine è inaugurare un percorso di progettazione su queste aree urbane. Il giorno seguente, domenica 13 luglio Delogu e Pablo Geogieff di CoLoCo saranno a Mutonia per un approfondimento metodologico sulle esperienze maturate nella giornata precedente.

Mutonia è abitata dai Mutoid, comunità che abita da anni nella campagna adiacente Santarcangelo: qui sarà proiettato Hometown Mutonia (dall’11 al 20 luglio) film che il collettivo Zimmerfrei(IT) ha girato su questa esperienza e che verrà proiettato nei luoghi che ne hanno ospitato le riprese, dove sabato 12 luglio si terrà anche il concerto Safari di Massimo Carozzi.

Il finlandese Esa Kirkoppelto(FIN), con il suo collettivo Other Spaces, inviterà il pubblico a partecipare a Reindeer Safari (19 e 20 luglio – Supercinema), performance itinerante in cui si sarà invitati ad agire seguendo i codici comportamentali delle renne. Il proficuo scambio tra la formazione e l’esperienza formativa è quello che guida l’esperienza della Nomadic School(IL) The Host and the Cloud, un progetto di Silvia Bottiroli e Guy Gutman direttore della School of Visual Theatre di Israele, realizzato in collaborazione con il think tank Aleppo(B). Grazie a questo progetto una ventina di studenti italiani, europei e israeliani saranno al festival per un programma di seminari, incontri e attività. Ancora, Strasse(IT)sarà a Santarcangelo con una residenza creativa su SOLO, progetto che indaga lo spazio della città.

Memoria come traccia
La memoria del nostro passato, recente e meno recente, è il fil rouge che unisce i lavori di tre compagnie: la cilena La Re-sentida(RCH), i Motus(IT)e Valters Silis/Teatro Sotterraneo(LV/IT). La imaginación del futuro (11 e 12 luglio – Hangar Bornaccino), che sarà a Santarcangelo in prima europea per poi partecipare al Festival di Avignone, mette in scena un cortocircuito temporale: un gruppo dirigente cileno dei nostri giorni dialoga con il Presidente Salvador Allende nel momento del suo ultimo discorso. La prima generazione cresciuta dopo Pinochet si interroga così sui grandi nodi della violenta Storia del Cile. I Motus, cui Santarcangelo dedica quest’anno un vero e proprio focus che comprende la mostra fotografica Call me X, una videoinstallazione e un incontro, accanto a Nella Tempesta (18 luglio – Hangar Bornaccino), presenta la prima nazionale di Caliban Cannibal (17, 19 e 20 luglio – Parco dei Cappuccini), lavoro in cui Silvia Calderoni dialoga con Mohamed Alì Ltaief (Dalì), tra i protagonisti della Rivoluzione dei Gelsomini tunisina.

L’anniversario dei cento anni dalla Grande Guerra suggerisce il tema sul quale riflettono il lettone Valters Silis e Teatro Sotterraneo in una produzione – in prima assoluta – dell’Associazione Teatrale Pistoiese, nata da una proposta di Santarcangelo •14 all’interno del progetto SharedSpace. Il progetto unisce i talenti di due giovani realtà artistiche della scena internazionale che si confrontano con la retorica della guerra: il titolo è War Now! (dal 17 al 20 luglio – Lavatoio).

Menoventi/Pardès Rimonin(IT/F) presentano Survivre (dal 18 al 20 luglio – Teatrino della Collegiata), primo lavoro frutto di un percorso condiviso in cui le due giovani compagnie, l’una italiana , l’altra francese, riflettono sul nostro presente così saturo di stimoli di ogni genere e su una sopravvivenza possibile.

Il lavoro dell’attore
Riflettere sul lavoro dell’attore, sul senso della sua vita e sulla sua ragione significa, in certo modo riflettere sul significato politico dello stare in scena. Santarcangelo ospita due protagonisti assoluti della scena teatrale italiana come Danio Manfredini(IT)e Claudio Morganti(IT)con due lavori che, in modo diverso, s’interrogano sul significato e la pratica dell’essere attore. Il primo sarà al festival con Vocazione (11 e 12 luglio – Supercinema), visto lo scorso anno in forma di lettura e ora presentato in prima assoluta, il secondo è protagonista di Mit Lenz da Büchner (dal 18 al 20 luglio – Spazio Saigi).
Morganti sarà anche all’Arboreto di Mondaino sabato 12 e domenica 13 luglio per una Serata Fonico Vocale realizzata insieme al Libero Gruppo di Arti Sceniche.
Uno degli attori più talentuosi che la scena italiana ha espresso negli anni recenti, Fabrizio Gifuni, vincitore del Premio Lo Straniero, a Santarcangelo dà voce a due scrittori straordinari, Julio Cortazar e Roberto Bolano (sabato 12 luglio – Parco dei Cappuccini), mentre Claudia Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio(IT) porta il suo Dialogo degli schiavi (12 luglio – Sala di Porta Cervese), una forma di ballata scenica che interroga la nostra quotidianità sui densi arrangiamenti musicali di Scott Gibbons.

L’Encyclopédie de la parole è un progetto collettivo diretto da Joris Lacoste(F), che riunisce musicisti, poeti, artisti visivi, sociolinguisti, attori, registi: l’idea che li muove è collezionare e catalogare il brusio del mondo attraverso proprietà espresse dalla comunicazione orale: enfasi, coralità, cadenza, melodia… Questa piattaforma restituisce così in Suite n.1 “ABC” (13 e 14 luglio – Teatro Novelli, Rimini) – presentata in prima nazionale in collaborazione con Short Theatre e Contemporanea Festival/Teatro Metastasio che la ripresenteranno a Roma e a Prato in settembre, e con il sostegno dell’Institut Français – il disegno sonoro di frammenti di discorsi in cui incontriamo Clinton e Marinetti, canti sciamanici e frammenti pubblicitari, la voce declamante di Sarah Bernhardt e il vociare di un bar, conferenze di Lacan e brani di South Park…

La piattaforma della Danza Balinese
Michele Di Stefano(IT), insignito quest’anno del Leone D’argento alla Biennale di Venezia, Cristina Rizzo(IT)e Fabrizio Favale/Le supplici(IT)hanno pensato e curato La Piattaforma della Danza Balinese, progetto effimero dedicato alle pratiche e alle ricerche della coreografia contemporanea nel quale vengono presentati 9 lavori. Barokthegreat(IT)(Victory Smoke, dall’11 al 13 luglio – Hangar Bornaccino), la prima nazionale di Guintche di Marlene Monteiro Freitas(CV/PT) (dall’11 al 13 luglio – Lavatoio) eMårten Spångberg(SE) con la prima assoluta di The Nature (18 e 19 luglio – Hangar Bornaccino), parte del progetto La Substance, but in English commissionato e coprodotto dal MoMA PS1 di New York. Accanto a loro, le opere degli artisti che hanno co-curato la Piattaforma, e dunque Le Supplici con Alberi (20 luglio – Spazio Saigi) e Orbita (11 e 12 luglio – Spazio Saigi), Cristina Rizzo con No tengo dinero (20 luglio – Hangar Bornaccino) e Bolero Effect (12 e 13 luglio – Spazio Saigi) e Michele Di Stefano con Robinson (19 e 20 luglio – Hangar Bornaccino), e uno spazio di incontri e accadimenti effimeri denominato Centro Informazioni della Repubblica di Indonesia (dall’11 al 19 luglio – Spazio Saigi).

Realizzato in collaborazione con Rai Radio Tre e Piccolaradio, prosegue il lavoro di ricerca sull’uso creativo della radio. Quest’anno il progetto, curato da Rodolfo Sacchettini, si intitola Radio Daysed è articolatoin quattro capitoli tematici e in una sezione dedicata alle produzioni contemporanee (tra cui i nuovi lavori di Claudio Morganti e Michele Bandini). In prima assoluta vengono presentate le nuove opere nate da una proposta di Santarcangelo •14: Zimmerfrei(IT) con Memoria Esterna(sabato 12 luglio – Musas) lavora sul racconto della città tra finzione e documentario, Fanny & Alexander(IT) con Open (domenica 13 luglio – Musas) omaggia il tennis e il genere della radiocronaca, e Kinkaleri(IT) indaga il rapporto tra telefono e radio in un radiodramma, Certo titolo (venerdì 18 luglio – Musas), e in un progetto di poesia telefonica con il coinvolgimento di molti attori, dal titolo Pasto Pubblico (giovedì 17 e venerdì 18 luglio). Nel capitolo “radio e infanzia” viene presentato sabato 19 e domenica 20 luglio il progetto Favole al Telefono di BLUEMOTION, con una serie di postazioni telefoniche allestite presso il Supercinema. I Sacchi di Sabbia(IT) reinventano in forma di radiodramma I quattro Moschettieri in America (20 luglio – Musas) ispirati alla celebre rivista radiofonica di Nizza e Morbelli. In un incontro a loro dedicato (20 luglio – Musas) si proietterà inoltre un estratto da I Quattro Moschettieri di Campogalliani, film straordinario del 1936 realizzato con tremila marionette della Famiglia Colla.

Nato nel 1992, il Premio Lo Straniero curato da Goffredo Fofi e dalla rivista omonima da lui diretta, torna a Santarcangelo. Dedicato ai percorsi ‘eretici’ nell’arte e nella cultura, il Premio andrà ad alcuni protagonisti della cultura italiana: associazione A Sud, Paolo Bacilieri, Alfonso Berardinelli, Ginevra Bompiani, Celeste Casciaro, Paolo Di Stefano, Giorgio Falco, Manuele Fior, Fondazione Olivetti, Fabrizio Gifuni, Roberto Minervini, Fibre Parallele, Alessandro Sanna, Ferdinando Scianna, Benedetta Tobagi. La premiazione si svolgerà domenica 13 luglio al Supercinema.

L’osservatorio critico di Altre Velocità(IT), contribuisce a un fitto programma di incontri, redige il giornale del festival e cura la diretta di Radio Gun Gun trasmessa entrambe le domeniche (13 e 20 luglio) in diretta da Piazza Ganganelli.
In questo triennio, il progetto P.S. Presente Sostenibile ha lavorato affinché il festival favorisse dei progetti di sostenibilità ambientale, per un festival che fosse il più possibile ‘a impatto zero’. Questo lavoro si è declinato in varie azioni, a partire dall’invito al consumo di acqua locale disponibile alla Casa dell’Acqua installata in Piazza Ganganelli nei giorni del festival, oppure l’iniziativa di Biciclo grazie al quale e grazie alla generosità dei cittadini e degli artigiani locali sono state raccolte numerose biciclette; ancora, alcuni spettacoli del festival saranno alimentati da energia solare grazie ad una unità mobile fotovoltaica ospitata all’Hangar Bornaccino.

La prevendita dei biglietti si apre lunedì 7 luglio. Biglietti da € 0.50 a 12.00
Sono previste varie forme di abbonamento.
Biglietteria
Piazza Ganganelli, Santarcangelo di Romagna (Rn)
Tel + 390541 623149 fax + 390541 623440
Da lunedì 7 a giovedì 10 luglio dalle 10.30 alle 13 e dalle 17 alle 19.30
Da venerdì 11 a domenica 20 luglio dalle 10.30 alle 13 e dalle 17 alle 23.30
www.santarcangelofestival.com

Per scaricare foto e un breve trailer: https://www.dropbox.com/sh/kjj5tidz8e4q7qz/AADRiDqEsU-M5m96Yga9iPc_a?n=23207567

Centinaia di download in 2 giorni per la nuova app gratuita “I-Comacchio” lanciata dall’Amministrazione Comunale

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

In pochi giorni dal lancio sono già centinaia e centinaia i download (naturalmente GRATUITI) della nuova App I-Comacchio, presentata in anteprima il 17 maggio scorso dal Sindaco Marco Fabbri e da Diego Rizzati, il vincitore del concorso di idee, promosso dall’Amministrazione Comunale, per avviare un percorso di maggiore e più efficace integrazione tra la cultura locale e la comunicazione digitale. La app dispone di tutte le informazioni riguardanti i monumenti, i percorsi escursionistici, gli eventi, le informazioni di pubblica utilità (farmacie, guardia medica, guardia veterinaria, uffici pubblici, etc…).
“E’ un’applicazione innovativa – dichiara il Sindaco Marco Fabbri – che con l’ausilio della tecnologia permetterà, attraverso la nuova cartellonistica di accedere ai luoghi turistici e di interesse. Questo rappresenta un ulteriore passo in avanti nella promozione turistica e nella valorizzazione del territorio – aggiunge il Sindaco-. ” “L’app “iComacchio” ha come obiettivo quello di porsi quale soluzione definitiva –commenta Diego Rizzati -, per avere sempre a portata click, su smartphones di ultima generazione, le informazioni necessarie. Luoghi d’interesse, eventi ed itinerari, sezione social e deals promozionali sono solo alcune delle features della nuova app dedicata a Comacchio ed i suoi Lidi. E’ presente inoltre una sezione interamente dedicata agli esercenti locali.” La nuovissima app si può scaricare dalla home page del sito comunale: www.comune.comacchio.fe.it e si avvale anche di un sito ufficiale con tutte le informazioni necessarie: www.icomacchio.it Il lettore Qr integrato consentirà inoltre di ottenere sia in inglese, che in tedesco, le informazioni relative ai principali punti d’interesse del territorio. iComacchio si può scaricare gratuitamente, a sia su AppStore che su Google Play. I metodi per il download sono i seguenti:
– App Store per i devices Ios (iPhone) digitando nello spazio ricerca “icomacchio”;
– Google Play per i devices Android, digitando nello spazio ricerca “icomacchio”;
– Dal sito www.icomacchio.it cliccando i tabs presenti nella home page.
Stay Tuned!

A Unife arriva un nuovo riconoscimento grazie al premio vinto da un giovane studente di Odontoiatria e Protesi Dentaria

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Si chiama Mattia Bonetto lo studente del IV anno del Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria dell’Università di Ferrara che ha vinto il Premio Jules Allemand Trophy 2014 per la miglior modellazione dentaria in composito, indetto dal Gruppo Micerium.
Mattia è risultato vincitore di una competizione tra 22 studenti selezionati, provenienti dalle Università europee coinvolte.
“Sono davvero felice che un nostro studente abbia ottenuto questo importante riconoscimento – afferma Leonardo Trombelli, Presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Ferrara e Coordinatore del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria di Unife – Un’ulteriore testimonianza di come la didattica di Odontoiatria Conservativa, in particolare, e del nostro Corso di Studio, in generale, stia raggiungendo livelli di riconosciuta eccellenza. Un ringraziamento particolare va al Prof. Giorgio Calura e alla Dott.ssa Renata Vecchiatini che si sono prodigati perché si ottenesse questo brillante successo”.

La gestione dei rifiuti come risorsa al centro di un convegno internazionale al Dipartimento di Economia e Management di Unife

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

La gestione dei rifiuti alla luce del ruolo delle politiche pubbliche e dei comportamenti dei cittadini e consumatori. E’ questo il tema centrale del convegno internazionale “Managing waste as a resource: economic and policy perspectives in international domains”, che si terrà lunedì 23 e martedì 24 giugno al Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara, (via Voltapaletto, 11), organizzato da Massimiliano Mazzanti, Professore Associato del Dipartimento.
Come ci anticipa il Prof. Mazzanti… “Il punto di partenza è che oggi le politiche europee stanno affrontando il vero obiettivo sociale: la riduzione dei rifiuti, andando quindi oltre la ‘recycling society’. Ridurre i rifiuti prodotti è più complesso perché richiede cambiamenti tecnologici e nuovi materiali organizzativi e comportamentali (refill consumption), ma riduce le pressioni sulle esigenze di aumento della quantità di rifiuti da riciclare, incenerire, discaricare. Detto questo, ogni ‘regione’ ha le proprie caratteristiche che possono portare a decisioni diverse sulla quota di riciclato, incenerito, discaricato: non c’è una scelta ottimale per tutti. Ridurre i rifiuti pro capite e/o per unità di PIL è comunque la nuova direzione: tutte le discipline scientifiche possono contribuire ad informare policy maker e cittadini sulle opzioni socialmente più desiderabili. La scienza economica e l’economia ambientale possono spiegare come la politica pubblica possa incentivare imprese e cittadini a ridurre i rifiuti, cambiando i prezzi di mercato a favore dei prodotti green e favorendo comportamenti orientati alla produzione di beni pubblici”.

Sabato 21 Giugno con il “botto” al Ferrara Art Festival

da: ufficio stampa Ferrara Art Festival

Con ben tre appuntamenti nell’arco di sei ore, dal pomeriggio alla sera, in tre luoghi diversi della città, il Ferrara Art Festival si prepara ad affrontare un sabato (21 giugno 2014) “col botto”.

Quella di sabato 21 giugno sarà una giornata intensa per il Ferrara Art Festival. I motivi sono i
più vari e diversi: innanzitutto per la caratura nazionale e internazionale dei tre artisti italiani
presentati nelle due mostre alla Galleria del Rivellino (il bergamasco Paolo Facchinetti e il
bresciano Edoardo Stramacchia) e alla nuovissima esordiente home gallery Galleria del
Cammello (il veneto Diego Palasgo). Poi per il fatto che per la prima volta il Festival esce dalle
porte del Palazzo della Racchetta e “invade” altri spazi cittadini. Quindi per il debutto assoluto,
proprio in questa occasione, di una nuova galleria a Ferrara, la Galleria del Cammello (Camel
Home Gallery), in via Cammello 33, galleria che altro non è che l’abitazione ferrarese del curatore
del Ferrara Art Festival, Virgilio Patarini. Infine per l’articolazione temporale della giornata, dal
pomeriggio a sera inoltrata.
Si comincia alle ore 16,30 col vernissage della doppia personale di Facchinetti e Stramacchia alla
Galleria del Rivellino (via Baruffaldi, 6). La mostra è intitolata, ironicamente, “L’insostenibile
leggerezza di certe tessere”. Mutuando il titolo dal celeberrimo romanzo di Milan Kundera
“L’insostenibile leggerezza dell’essere” in questa mostra si presentano gli originalissimi quadri di
Stramacchia, realizzati cancellando, colorando e ritagliando frammenti di fumetti (“Topolino”, per
la precisione): con queste “tessere” l’artista bresciano ricompone silhouettes di personaggi, spesso
gli stessi di Walt Disney cancellati e ritagliati, in composizioni raffinate e cromaticamente vivaci.
Parallelamente Paolo Facchinetti presenta i suoi ritratti di personaggi noti e i suoi “Memento mori”
realizzati con il solo ausilio di piccoli timbri artigianali: l’immagine viene così scomposta e
ricomposta attraverso una moltitudine di timbri, un caos organizzato di “tessere” nere su fondo
bianco. Ed è proprio questa la chiave di lettura di questa mostra: il caos, il dedalo dei segni, delle
“tessere” che diviene “ordine”, disegno, costruzione narrativa, in un rapporto dialettico tra
inquietudine e ricerca di equilibrio che è metafora esistenziale.
Seconda tappa, alle 18,30, alla neo-nata Galleria del Cammello, in via Cammello 33, per la
presentazione della personale di Diego Palasgo “Frammenti di memorie”. Qui l’artista di Noale
(VE) ci presenta una selezione delle sue opere, sapientemente in bilico tra figurazione allusiva e
astrazione pura, con segni che tracciano in maniera graffiante e graffiata scorci di città in rovina,
pezzi di colonne, “archi enormemente vuoti impaludati in magre stagnazioni plumbee”, come li
avrebbe chiamati Dino Campana, brandelli di “muri sgarrupati”, spoglie e depredate memorie,
irriconoscibili vestigia di antichi splendori serenissimi. Con una sapiente ed emotiva ambiguità tra
memoria e oblìo ed un uso iperbolico della “metonimia”, ovvero della parte per il tutto: non occorre
disegnare inutili dettagli per evocare una città antica, bastano uno scorcio di colonnato, un pezzo di
lastricato e soprattutto la materia “scabra ed essenziale” di un muro in rovina…
Alle ore 21, infine, si torna al Palazzo della Racchetta (via Vaspergolo 4-6), per assistere al
concerto che vedrà succedersi sul palco allestito nel cortile interno del Palazzo, prima alla chitarra e
voce Enrico Cipollini, quindi la cantante Alice Ferraro e infine il gruppo Chewing-Gum. Tutti gli
eventi sono a ingresso libero. Al Palazzo il servizio bar è a cura del Cafè degli artisti di via Ragno.

Al via le iscrizioni al nuovo corso on line Unife “Famiglie e comunità per minori: funzioni genitoriali e processi di crescita”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Un ulteriore corso on line, aperto a tutta la città, arricchisce il programma formativo nell’ambito del Master a distanza “Tutela, diritti e protezione dei minori” dell’Università di Ferrara, diretto da Paola Bastianoni, Dipartimento di Studi Umanistici.

Stiamo parlando del modulo “Famiglie e comunità per minori: funzioni genitoriali e processi di crescita”, fruibile in modalità e-learning dal 1 al 21 luglio in piattaforma d’Ateneo, in qualunque momento della giornata. Agli studenti Unife verranno riconosciuti 9 crediti formativi universitari.

L’iscrizione al modulo consente anche il libero accesso al ricco calendario di seminari in presenza, organizzati dal Master.

Obiettivi e contenuti del corso
La molteplicità delle configurazioni familiari attuali la coppia genitoriale può non coincidere con quella coniugale, i confini spaziali con quelli affettivi, i ruoli di genere con quelli familiari. Le famiglie possono inoltre essere attraversate da differenze legate all’appartenenza culturale e la genitorialità è un costrutto complesso che non coincide con la semplice generatività.
Le dinamiche relazionali interpersonali legate a queste discontinuità costituiscono l’oggetto principale di questo modulo che vuole favorire nello studente la riduzione dell’impiego di stereotipi familiari come strumenti di lettura e comprensione delle realtà familiari attuale e l’acquisizione di una capacità critica e analitica dei processi familiari alla quale si può pervenire solo grazie all’utilizzo di adeguati costrutti.

Per iscriversi inviare una mail a mastertutelaminori@unife.it
Tutor: Loredana Catalano, cell. 3493169397

Le iscrizioni resteranno aperte fino al 1 luglio.

http://www.unife.it/master/tutelaminori

Tempo di sagre, tempo
di allargare lo sguardo
e andare oltre i localismi

Se facciamo una rapida carrellata delle decine di piccoli paesi del ferrarese, da Renazzo a Mesola, da Bova di Marrara a Tresigallo, incontriamo fitti calendari delle ormai note sagre paesane, da quelle del patrono a quelle di alcuni piatti tipici della nostra tradizione emiliano-romagnola.
Che il tutto aiuti a promuovere un posto, a valorizzare usi e costumi di un non lontano passato è fuori dubbio: eventi di interesse abbastanza diffuso, creano movimento e attivano relazioni, muovono qualche migliaia di euro e la tradizione viene tramandata alle nuove generazioni.
A dire il vero, la manifestazione “in sagra” sosta solo in loco, nei dintorni, dentro un piccolissimo perimetro, al massimo tra piccole comunità contigue, e li si ferma.
Spesso l’organizzazione incontra pluralità di soggetti, dalle parrocchie al Comune, dalla polisportiva alle Pro loco; un merito che non sottovalutiamo, anzi un compiacimento, ma andare oltre può essere lo sviluppo di questa brevissima narrativa tra sagre, sacrati, enogastronomia, iniziative e tombole, alcune giostre, un po’ di musica country e, forse, l’evento. Ed è proprio sull’evento che vorremo soffermarci un po’.
Non si tratta di richiamare le poche realtà che hanno trasformato la manifestazione paesana in un Evento, e questo basterebbe a fare le congratulazioni, ma di mettere in rete l’intera filiera dando qualità, specificità e rilevanza, oltre i confini, per attrarre e farsi attrarre dall’offerta di promuovere i territori.
Ci sono delle progettualità che l’Unione europea accompagna favorevolmente per fare cultura e turismo dei localismi, non quelli che si chiudono a volte solo per mangiare sotto un tendone polveroso vicino ad una chiesa del XIV secolo, ma per le eccellenze che l’Unesco mette in fila come patrimonio dell’umanità, e non solo.
Metà dei beni artistici e culturali nel mondo sono in Italia, spesso dimenticati e coperti da terriccio, abbiamo chiese e pievi, ville e palazzi, parchi e giardini, affreschi e dipinti sparsi ovunque, finiti nel dimenticatoio e che lasciano nel pianto milioni di mancati visitatori. E poi si dice che la cultura non fa economia e sviluppo.
Se si pensa che sui lidi di Comacchio abbiamo presenze di non pochi milioni di turisti, villeggianti e di un veloce passaggio di persone sulla strada Romea che collega Ravenna a Venezia, forse ripensare a come toglierli per alcune ore dal caldo e smuoverli dall’ombrellone, non sarebbe una cattiva idea.
Bisogna fare rete, coordinare date e calendari, fare marketing territoriale, dare qualità ai siti di interesse, coordinare i rapporti con le agenzie di viaggi e non lasciare al singolo sindaco e alla municipalità l’illusione di essere l’ombelico del mondo.
Il locale con il globale non sono solo un binomio, l’incoming non una descrizione analitica e basta, il borgo e le storie non una vetrina da spolverare, e ci fermiamo qui per non additare troppo e incontrare i mugugni di cui siamo spesso attori altezzosi, dando l’impressione di isolarci dai contesti ambientali.
Se guardiamo al Castello della Mesola con la sagra dell’asparago, alla Comacchio dei Tre ponti con la sagra dell’anguilla, a Tresigallo del ‘900 con la festa del Borgo autentico, e altre manifestazioni dell’alto ferrarese, che non siano un lungo capannone con le solite panchine, forse capiremmo e ci metteremo nella condizione che serve per cambiare verso anche su questi aspetti, nei nostri sperduti territori di estense memoria.
Il nostro ministro, che è di casa, cominci a dare la scossa, rimuova le solite incrostazioni, tolga competenze a chi non le esercita con intelligenza, faccia veramente la parte giusta che gli spetta e corra anche lui come il suo capo.
Forse stiamo insistendo troppo, ma questa testata vuole essere anche di stimolo, provocando, perché non ci piace essere tra gli ultimi, anche se alcune responsabilità si intravedono.
Facciamo sistema anche qui, e speriamo bene.

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Deposito gas a Rivara, interviene l’assessore Luciano Vecchi

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Deposito gas a Rivara, l’assessore regionale alle attività produttive Luciano Vecchi: “Per noi la vicenda del deposito a Rivara è chiusa. La Regione è pienamente convinta delle argomentazioni fornite a supporto del proprio operato e delle proprie decisioni e di quelle dei Ministeri chiamati in causa”

Bologna – «Per noi la vicenda del deposito a Rivara è chiusa. Lo attestano con chiarezza gli atti ufficiali della Regione e del Governo. E questa posizione sarà difesa in sede politica e giurisdizionale». Così l’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi, su le affermazioni contenute nella relazione di bilancio 2013 di Independent Resources in merito all’ipotesi di stoccaggio di gas naturale in località Rivara di San Felice sul Panaro (Modena).
«La Società, com’era sua facoltà, ha presentato – aggiunge l’assessore Vecchi – ricorso al Tar. La Regione è pienamente convinta delle argomentazioni fornite a supporto del proprio operato e delle proprie decisioni e di quelle dei Ministeri chiamati in causa. Per inciso, stupisce che la Società interpreti a suo favore le conclusioni della Commissione ICHESE, che non ha fatto che certificare l’ovvietà che non possono esserci collegamenti tra attività mai effettuate ed il terremoto che ha colpito il territorio regionale nel 2012».
Sul progetto di stoccaggio gas Rivara «la Regione – prosegue Vecchi – si è espressa più volte negativamente, ribadendo ed argomentando sempre in maniera netta ed inequivocabile il proprio parere contrario».
Infatti, con apposite delibere della Giunta regionale (n. 1127/2007 e 211/2010) la Regione ha formulato il proprio parere negativo nell’ambito della procedura di VIA ministeriale e con un successivo atto (la delibera n. 512/2012) ha espresso il diniego dell’Intesa sull’istanza di accertamento preliminare avanzata dalla Società presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Alla posizione assunta dalla Regione, hanno fatto seguito atti negativi da parte dei Ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, e da ultimo, il 19 febbraio scorso, il provvedimento del Ministero dell’Ambiente che dispone definitivamente l’archiviazione della procedura di Via attivata da Independent Gas Management Srl nel 2006.

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Il Sindaco richiede la permanenza del Presidente della Provincia fino al 31 dicembre

da: ufficio Portavoce del Sindaco di Ferrara

Il Sindaco di Ferrara, anche a nome dei Sindaci della Provincia, chiede la disponibilità di Marcella Zappaterra a mantenere il suo ruolo di Presidente della Provincia fino al 31 Dicembre 2014.

In un momento delicato come questo avere come riferimento un Commissario, che non conosce il territorio, potrebbe legittimamente comportare una aumento delle difficoltà di relazione ed il rallentamento degli adempimenti burocratici

L’eventuale disponibilità, a titolo gratuito, di Marcella Zappaterra – che dovrebbe abbinare le sue esigenze lavorative con quelle amministrative – viene vista con grande favore: un segnale di servizio e disponibilità al quale viene riconosciuto un grato apprezzamento da parte di tutti i sindaci del territorio.

“Erculea Summer”: da venerdì un weekend di divertimento in Rione San Benedetto

da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

Il Palio di Ferrara si è concluso poco più di 15 giorni fa ma le Contrade non smettono mai di lavorare!
Da domani, venerdì 20 giugno, a domenica 22 giugno, il Rione di San Benedetto propone l’ “Erculea Summer”, un fine settimana all’insegna del divertimento e della ottima gastronomia negli spazi esterni della Contrada.
Si comincia domani : dalle 18.00 super aperitivo e la visione della partita dei Mondiali Brasile 2014 Italia-Costa Rica e dopo un po’ di sport tutti a tavola, fra primi e fritture, dolci e vino. Alle 21.30 divertimento assicurato con la musica di Ale Mingo.
Sabato 21 alle 21.30 la Contrada del Diamante propone per i suoi ospiti “Spettacoli di Corte” e domenica 22 – sempre alle 21.30 – risate a crepapelle con lo show di Duilio Pizzocchi.
Sabato e domenica gli stand gastronomici dell’Erculea Summer saranno aperti anche a pranzo…. vale la pena approfittarne!
In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà all’interno della Contrada.

“Tutte le Direzioni in Summertime”: terzo appuntamento venerdì con la star emergente Alberto Pizzo

da: Il Gruppo dei 10

Il sole è pronto a splendere sul terzo appuntamento di “Tutte le Direzioni in Summertime”, la ricca rassegna organizzata dal Gruppo dei 10 che festeggia quest’anno la quarta edizione. Ad inaugurare il solstizio d’estate, venerdì 20 giugno, sarà la star emergente Alberto Pizzo.

Il suo funambolismo pianistico, ispirato dalle chiare influenze mediterranee, saturerà l’accogliente atmosfera del Panama Beach di Porto Garibaldi, l‘unconventional restaurant & beach’, sito in viale dei Mille 30, che anche quest’anno ospiterà undici dei quattordici appuntamenti in programma, offrendo una gamma estremamente varia di proposte.

Protagonista della serata di questo venerdì sarà il solo concert di Alberto Pizzo. Nato a Napoli nel 1980, inizia a studiare pianoforte da giovanissimo e nel 2004 si diploma al conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli. Grazie al suo grande virtuosismo, partecipa a vari concorsi pianistici nazionali ed internazionali, prima di trasferirsi nel 2011 a New York. Il giovane talentuoso si fa rapidamente notare nella Grande Mela, arrivando ad esibirsi nei migliori locali del Greenwich Village, dove viene notato dall’attore Michael Douglas che lo invita a suonare per lui in diverse serate di gala. Nel suo breve ma intenso soggiorno americano, Alberto Pizzo si esibisce con numerosi artisti affermati, tra cui anche il sassofonista Daniel Carter.

All’inizio del 2012 Alberto Pizzo realizza per la Cinevox Record, con il produttore discografico Franco Bixio e con Renato Marengo, il suo primo cd “Funambulist”. Sempre nel 2012 è supporter in apertura di alcune date del tour acustico di Ron. A novembre dello stesso anno, nell’ambito del Cabarete Jazz Festival, a Santo Domingo, conosce il chitarrista e produttore Fabrizio Sotti che, colpito dalla capacità e dal livello artistico di Alberto, decide di essere il produttore artistico del suo secondo album “On The Way” (uscito negli Usa il 4 marzo e in Italia il 31 marzo), oltre ad intervenire come chitarrista in alcune tracce.

Distribuito da Egea Music, l’album di recentissima uscita contiene 14 brani dalle radici classiche con sonorità mediterranee ed ampie sfumature fusion e latin-Jazz. In questo disco il musicista napoletano di 33 anni, oltre a proporre molte tracce dedicate ai film, racconta le esperienze che hanno timbrato la sua vita. E lo fa con la partecipazione di star della musica internazionale: oltre alla collaborazione con Fabrizio Sotti, infatti, il cd vede la partecipazione di Mino Cinelu, Toquinho, Renzo Arbore e David Knopfler.

Carica di vitalità, tecnica pianistica, originalità degli arrangiamenti saranno i tre ingredienti di successo per una serata che si preannuncia spettacolare. Cena alle 20.30 e a seguire concerto. Per informazioni e prenotazioni contattare i numeri 0533 326226 e 335 7002223, visitare la pagina Facebook https://www.facebook.com/ilgruppodei10?fref=ts o scrivere a ilgruppodei10@gmail.com.

Sviluppo e investimenti
in laguna, il ruolo dei privati incrina il patto per l’ambiente

L’ultimo incontro tra il circolo Legambiente Delta del Po e l’Amministrazione comacchiese non è stato dei più rilassati. Quel patto siglato tra gli ambientalisti e il M5S prima dell’esito elettorale che li ha insediati al governo si è incrinato. La fiducia si è assottigliata nel momento in cui il Comune ha sposato l’accordo stretto tra gli imprenditori privati e il Ministero dello Sviluppo, con il benestare del Comune lagunare, della Provincia di Ferrara e il favore del Parco del Delta del Po.

Per l’Amministrazione comacchiese il patto di sviluppo, ovvero la promessa di investimenti privati nel ricettivo e 20 milioni di euro pubblici a fondo perduto che dovrebbero piovere sulla capitale del Delta del Po, è l’occasione di rilanciare economia, occupazione, guadagnare posti letto, servizi e adeguamento del sistema idrico fognario, da sempre spina nel fianco dei lidi, dove l’onda d’urto delle seconde case non è in grado di essere assorbito dalla potenzialità del sistema idraulico integrato. Per Legambiente corrisponde invece a una nuova e camuffata colata di cemento figlia del mai tramontato partito del mattone.

“L’ultimo incontro è stato piuttosto concitato anche in virtù dei progetti avanzati dagli imprenditori, più che una rigenerazione ambientale ci sembra un ritorno al passato, fatto di costruzioni con un differente uso, ma sempre di speculazione edilizia si tratta. E sempre a danno di un territorio che ha bisogno di tutt’altro – spiega Marino Rizzati, presidente del circolo Delta Po di Legambiente – Faccio un esempio, tra le richieste avanzate, c’è anche la società di Sergio Vitali, la sas Villaggio dei Pittori, che vorrebbe riprendere i lavori per ingrandire il residence Michelangelo del Lido di Spina. Eppure la vicenda giudiziaria con cui fu bloccata la costruzione non è ancora chiusa”.

Il caso delle “pinetine”, che ha visto il Comitato della parrocchia di San Paolo opporsi all’allargamento della struttura, spiega Rizzati, manca della puntata giudiziaria finale sulla quale la Cassazione si deve esprimere. “La società però è già tornata alla carica con un paio di progetti dichiarati ecocompatibili e pubblicati sul sito del Comune di Comacchio”, prosegue.

Le richieste della società nell’ambito della “rigenerazione turistica ambientale”, riferiscono di Rta ma non solo, di efficienza energetica, approvvigionamento da energia rinnovabile, di inquinamento ridotto al minimo in cambio di 70 ingaggi per realizzare l’ampliamento e 55 posti di lavoro complessivi per entrambi i progetti. Sono previste strade a uso comunale, parcheggi, sviluppo verticale degli edifici, aree verdi con moltissimi alberi e un contributo determinante per realizzare il nuovo Bosco Eliceo previsto dal Parco del Delta del Po

“Sui desiderata, ben 33, il sindaco è stato chiaro nel rimarcare, che sarà il Comune a decidere chi privilegiare – continua – Non è esattamente il metodo democratico con cui si pensava di dovere affrontare il delicato tema dello sviluppo del nostro territorio, che riguarda il futuro di noi tutti e ha nel Psc (Piano strutturale comunale) lo strumento urbanistico per disegnarlo. Noi proprio non ci stiamo”. Tra le domande presentate, ricorda, ci sono richieste di riconversione di terreni agricoli da piegare al settore ricettivo, strutture plein air, residenze turistiche alberghiere, eurohotel, poco importa la formula, sostiene Rizzati, al centro della questione c’è sempre l’apertura di cantieri edili. “E’ speculazione edilizia a cui l’istituzione provinciale ha prestato il fianco grazie alle proprie decisioni”, dice Rizzati che ha inviato una lettera alla Provincia di Ferrara ormai in via di smantellamento.

“Sono gli ultimi giorni dell’Amministrazione provinciale, gli ultimi di operatività secondo i compiti e lo storico modello di governance territoriale finora praticato, è tempo di bilanci, ma anche di alcuni ultimi atti da votare”, dicono gli ambientalisti. “Abbiamo avuto vari motivi di contrasto con le scelte dell’ente provinciale, basta pensare all’approvazione del Prg (Piano regolatore generale) di Comacchio del 2002, è ricco di contenuti illegittimi, ha previsioni edificatorie eccessive e non è stato adeguatamente controllato”. E ancora: “L’approvazione della variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) del 2008, che con il bel nome di Rete ecologica provinciale ha nascosto la cancellazione dalla cartografia di individuazione e tutela di almeno 20 ettari di aree boscate, comprese le pinete in area urbana di Lido Spina e Estensi, ma anche altri boschi in aree rurali, non ha giovato a Comacchio”.

Una premessa poco lusinghiera cui segue una richiesta precisa: contenere il numero di strutture da realizzare. “L’ amministrazione provinciale, oltre a non aver posto rimedio ai problemi esposti, si accinge a terminare un percorso amministrativo rispetto al quale domandiamo un ripensamento – insistono gli ambientalisti – Chiediamo di non dare seguito alla previsione contenuta nel nuovo Piano Territoriale del Parco del Delta del Po della Stazione Comacchio centro storico, con cui si intendono destinare parecchie decine di ettari alla neocementificazione”. Sarebbe una decisione ingiustificata, eccessiva, sostiene Legambiente Delta Po, una decisione che espone a rischi di inutile consumo di territorio una fascia costiera fragile, bisognosa di servizi, parchi pubblici, parcheggi, mobilità alternativa all’auto, spazi sportivi, piuttosto che di una marea di nuovi posti-letto. “Camping, villaggi, hotel e appartamenti non operano al pieno della loro capacità né come posti-letto né durante i differenti periodi dell’anno – concludono – Questo è il motivo per cui ci auguriamo che il bilancio delle azioni della Provincia si chiuda con una maggiore attenzione verso le reali esigenze di Comacchio e della sua costa”.

Portomaggiore: Hera ha concluso i lavori per migliorare la rete idrica

da: ufficio stampa Hera

Sostituito un tratto della condotta di via Sandolo-Gambulaga. Il progetto migliorerà il sistema di distribuzione idrica nella frazione di Sandolo.

Conclusi i lavori di miglioramento del sistema idrico di distribuzione a Portomaggiore, in via Sandolo-Gambulaga.
Si tratta di un intervento radicale che ha comportato la sostituzione della condotta idrica esistente, nel tratto compreso fra l’incrocio con via Violetta e quello con la provinciale per San Vito, e la ricostruzione degli allacciamenti sottesi.

Le opere, inserite nel piano ATERSIR, sono state eseguite dalla ditta BETONCAT, mentre la direzione dei lavori è affidata ai tecnici di Hera.

La nuova condotta è in PVC, del diametro di 90 millimetri (3 volte più grande di quella esistente). Per una lunghezza di circa 450 metri è stata posata a lato della strada, sotto la banchina erbosa.

La tubatura è stata posata parallelamente a quella vecchia, consentendo così la costruzione del nuovo impianto senza interruzioni del servizio ai clienti Hera ad eccezione della fase finale di rifacimento degli allacci.

Il progetto migliorerà il sistema di distribuzione idrica nella frazione di Sandolo.

Ferrara promuove la Cultura del Biologico e i suoi valori: sabato e domenica la manifestazione BioPerTutti!

da: organizzatori

BioPerTutti!, in programma sabato 21 e domenica 22 Giugno 2014 a Ferrara, è la prima grande manifestazione ferrarese dedicata a promuovere la Cultura del Biologico e i suoi valori. Idee, Servizi e Saperi che rendono la vita quotidiana più armonica, sostenibile ed equa.

– un ricchissimo programma culturale con tavole rotonde e dibattiti

– laboratori e workshop per grandi e piccini,

– lezioni dimostrative, atelier creativi,

– condivisione di buone pratiche

– spettacoli e intrattenimento

– un ampio spazio espositivo,

BioPerTutti! sarà una occasione importante per acquisire consapevolezza mescolando utile, socialità e divertimento. Una grande opportunità di scambio e di aggregazione, per dare impulso ad un’economia sostenibile e partecipata, basata sulla filiera corta, sulla qualità dei prodotti, e su valori non riconducibili unicamente allo scambio monetario.

Il programma di BioPerTutti! http://biopertutti.wordpress.com/programma/

EVENTI SPECIALI: Il mandala della vita, Dimostrazione di Tree Climbing, Il progetto Bio-Pane Virgo, La Terra è il campo della coscienza con Fausto Carotenuto, Costruire in BioEdilizia in Emilia Romagna, Siamo Certi che è Bio?, Terra bene comune: la salvaguardia dei semi e della biodiversità, BioPoeti in libertà, Ascoltiamo la Musica delle Piante, e tanto altro…

BioPerTutti! Buono Sano e Consapevole
sabato 21 e domenica 22 giugno 2014
Ferrara, Piazza Municipale, Piazza Castello, Piazza della Repubblica e Giardino delle Duchesse
ORARIO: 9.00 – 23.00 sabato; 9.00 – 20-00 domenica
INGRESSO GRATUITO
RISORSE WEB: http://biopertutti.wordpress.com/
https://www.facebook.com/biopertutti

Il Delta del Po sprofonda
in un mare di parole

Il delta del Po scorre ignaro di esser il cuore di una disputa politica tra le differenti anime del centro sinistra emiliano romagnolo e veneto. Scorre intrappolato tra due differenti concetti di sviluppo economico e sociale. Il rinvio della sua candidatura a riserva naturale nell’ambito del programma Unesco Uomo e Biosfera, che lo avrebbe portato per certo all’Expo come riserva Mab con una ricaduta turistico-ambientale positiva, ha generato una serie di reazioni dissonanti di qua e di là dal fiume. A riconferma delle distanze tra i due parchi, regolati da leggi regionali e vincoli di tutela ambientale differenti, che potrebbero essere superati in favore di una gestione unica solo con l’istituzione di un parco interregionale o, in alternativa nazionale, come previsto dalla legge 394/91.
Dopo 26 anni di chiacchiere, le buone intenzioni sono ancora solo parole. E di parole, si sa, è lastricato l’inferno. Per il momento di reale c’è l’esame di riparazione della candidatura “apprezzata”, ma rimandata a settembre. Come ovvio, gli operatori turistici e in primis il Consorzio Visit Ferrara, si augurano un epilogo positivo tanto più, che la riserva Mab sembrava cosa fatta e già in “vendita” prima a Venezia e poi a Vigevano nell’ambito della fiera universale del 2015. Senza contare le speranze di Comacchio, in prima linea nel patto di sviluppo, 20 milioni di euro a fondo perduto, una serie di investimenti nel ricettivo alberghiero “leggero” da parte dei privati e il benestare del Comune lagunare, dell’ormai in via di scioglimento Provincia di Ferrara e dell’ente Parco emiliano-romagnolo, che hanno accompagnato l’accordo. Cosa accadrà ora? Il rinvio, sfuggito al silenzio, ha riscaldato gli animi.
Il presidente del parco veneto Geremia Gennari parla di “disinformazione e faziosità” assicurando che la candidatura va avanti e i chiarimenti sono già nelle mani di chi deve valutarli a Parigi. “Non si possono ignorare gli sforzi di valorizzazione dei territori interessati al progetto e riconosciuti a livello mondiale”, insiste Gennari, uno dei promotori della riserva. Eppure il mondo sembra finire tra le due sponde. “La Riserva di Biosfera Mab Unesco – dice Gennari – non è uno strumento che impone vincoli, delimitazioni amministrative equilibri di presidenze o di pesi politici, ma è uno strumento di condivisione territoriale al fine della tutela e valorizzazione della biodiversità a partire dai portatori di interesse (gli imprenditori, ndr)”.
Non la pensa così Graziano Azzalin consigliere regionale del Pd veneto e autore di un’interrogazione con cui chiede alla sua Regione di occuparsi dei problemi gestionali. “Dalle esternazioni dell’assessore regionale Maria Luisa Coppola e del presidente del Parco del Delta del Po del Veneto Geremia Gennari, si capisce come i rilievi sui problemi di governance mossi dall’International Advisory Committee for Biosphere Reserves del programma Mab-Unesco e confermati dal Consiglio internazionale di Coordinamento siano assolutamente fondati”, spiega. “Secondo l’assessore di tutti i veneti, infatti, l’aver reso noti i rilievi e la bocciatura che si era ben guardata dal menzionare – prosegue – è un non riconoscere la bontà di un progetto portato avanti da una maggioranza di sindaci”. E ancora. “Da queste parole si capisce quale sia il problema, che non è sfuggito ai rappresentanti dell’Unesco: la visione politicizzata, la gestione clientelare e la difesa di posizioni di rendita. I personalismi sono ciò che hanno impedito la costruzione di una prospettiva per il Parco del Delta del Po. Le careghe (seggiole, ndr), l’assessore dovrebbe rendersene conto, in un momento come questo in cui si cerca di semplificare in tutti settori, dalle Camere di Commercio al Senato, non sono la priorità”.
Ben diversa la posizione della Provincia di Ferrara, che attraverso l’architetto Moreno Po, nomen omen, dirigente dei Servizi Piani territoriali, minimizza il problema. “C’è l’evidente manipolazione della realtà nelle dichiarazioni degli esponenti ambientalisti che hanno provocato i titoli giornalistici e molti dei commenti di questi giorni sulla vicenda della candidatura Mab – scrive – si vuole ostacolare il processo in corso, inventandosi fantasiose chilometriche liste di errori nella compilazione e di stroncature nei giudizi della Commissione”. Insiste: “Chi si è preso il disturbo di leggere nel merito le considerazioni espresse dalla Commissione Iacibr sulla candidatura del Delta del Po, avrà trovato scritto testualmente: Il Comitato Consultivo ha apprezzato la proposta di candidatura”. Certo, ma non è l’unica valutazione.
La commissione riporta in otto punti i motivi del rinvio tra cui la poca chiarezza sullo status e la gestione dell’area di stretta protezione naturalistica (core), del processo decisionale all’interno dell’organo istituzionale di coordinamento, della governance piuttosto complessa e non gestibile, della mancanza di visione comune per la riserva e della mancanza di discussione sulla qualità delle acque in presenza delle coltivazione agricole e delle zone umide.
Tutti d’accordo con l’affermazione di Moreno Po secondo cui si cerca di punture “sulla proiezione futura di un’area di valore mondiale, che vuole uscire per sempre dalla mancanza di visione internazionale e dalle angustie delle questioni di (piccola) politica locale”. Ci si chiede allora come mai il parco non sia ancora interregionale o nazionale, proposta rilanciata di recente dal presidente emiliano romagnolo Massimo Medri. E come mai in tutti questi anni non si sia data la giusta valorizzazione ai due siti Heritage Unesco, le chiese paleocristiane di Ravenna e Ferrara città del Rinascimento e il suo Delta del Po, che rientrando in gioco avrebbero avuto un peso tale da evitare i guai di oggi con una candidatura che rischia di provocare pesanti delusioni. Un peccato, tanto più che ci si ritrova a dover fare gli esami di riparazione. E a parlare ancora una volta di “localismi politici” per rintuzzare una posizione espressa all’interno della coalizione di centrosinistra, non si può non rilevare la dissonanza tra le parole della consigliera regionale Gabriella Meo, del gruppo Verdi-Sel e quelle spese dalla Provincia ferrarese. Stessa casa visioni opposte, la Meo ha etichettato la vicenda Mab come “un’operazione di marketing turistico-territoriale avviata in pochi mesi in vista dell’Expo del prossimo anno, un’operazione di corto respiro che non ha tanto a cuore la conservazione della biodiversità e l’uso sostenibile delle risorse, quanto l’utilizzo di una ventina di milioni di euro di fondi pubblici”.
In tempi di crisi come ovvio il denaro è il nocciolo di ogni preoccupazione. Gli operatori economici cercano di uscire dall’impasse, proprio per questo sono stati presentati al settore alberghiero e extralberghiero quattro progetti per far crescere e rafforzare  l’identità del Delta, considerato il futuro del business turistico. I piani illustrati, finanziati dall’Europa (Asse 4 – Por Fesr nel periodo 2007 – 2013) sono stati messi a punto per accrescere l’offerta turistica nel Delta del Po. “L’obiettivo – spiega Massimo Biolcatti presidente di Ascom Codigoro – è valorizzare i progetti, conoscerli e presentarli agli operatori e dunque ai turisti”. Marketing. “E’ essenziale anche per il futuro poter usufruire dei fondi europei, che possono permettere di allentare i rigidi vincoli di spesa imposti dal Governo e necessari per realizzare sinergie tra enti pubblici e operatori del settore turistico”, aggiunge Marco Finotti, assessore al Bilancio del Comune di Codigoro.
L’appuntamento, promosso dall’Emilia Romagna con il supporto organizzativo del Centro di Assistenza Tecnico della  Confcommercio regionale e di Ascom Ferrara si è concentrato sulla realizzazione in tutta la regione e in particolare su quattro iniziative a Comacchio, Mesola e Goro  finanziate con oltre 4 milioni di euro. A Davide Duo, segretario di Ascom Codigoro il compito di tracciare un bilancio: “Dobbiamo avere una maggiore consapevolezza della ricchezza e dell’identità territoriale del parco del Delta che si sviluppa su due regioni e su tre province, Ferrara, Rovigo e Ravenna”. Da qui l’esigenza di  accelerare senza indugi la creazione di un unico Parco del Delta.

Tutti per il parco unico e la tutela della biodiversità. Nel frattempo ai suoi confini ravennati, dove la protezione – pur con sfumature diverse – è prevista, è nato lo zoo-safari Parco tematico Le Dune del Delta. Bisonti, zebre e giraffe. Che dire? I fenicotteri rosa volano, scelgono dove riprodursi, ma le zebre no di certo. Appare chiaro come sulla biodiversità e la sua valorizzazione le idee siano assai confuse.

Mostruosità contemporanee

Nella posizione etica e professionale in cui mi trovo non posso non commentare la terrificante tragedia avvenuta qualche giorno fa vicino a Milano. Una donna e due bambini uccisi ferocemente dal loro padre, marito della donna, perché di ‘intralcio’ al corteggiamento di un’altra donna.
E’ facile cadere in semplificazioni legate all’uso di categorie onnicomprensive, evocate su molti quotidiani.  In questi casi i media fanno ricorso ad ogni tipo di ‘malattia mentale’, all’incapacità di intendere e di volere dell’omicida o ad un suo “raptus”. Le angosce dell’uomo contemporaneo, cresciuto nel mito dell’eterna giovinezza garantita dall’avvento della chimica, in un mercato che presenta la morte, le malattie e la vecchiaia come eventi procrastinabili, produce la richiesta insistente della ‘garanzia di follia’ rispetto a simili gesti altrimenti difficilmente comprensibili.  Ciò che può uccidere, oggi, è controllabile. Con le analisi del colesterolo, con la mappatura genetica, con gli screening di massa. Lo sono le polveri sottili, gli uragani, le onde elettromagnetiche, ma non la mano dell’uomo. Si è chiesto vanamente alla psicologia e alla psichiatria di convalidare il tranquillizzante senso comune che vuole il “male” spesso collocato nell’altro.
Il gesto estremo di quest’uomo fa invece presupporre che alla base ci sia una struttura perversa di personalità. Il perverso, secondo la lezione dello psicoanalista Jacques Lacan, può diventare una macchina, un automa capace di perseguire un obbiettivo a qualunque costo. Nella logica del perverso, qualsiasi cosa può diventare un ostacolo al perseguimento del suo fine: siano essi beni materiali, cose, uomini. E di ciascuno di essi ci si può sbarazzare in maniera sbrigativa, con una ferocia banale, metodica e studiata.
Potremmo definire ciò che è accaduto un omicidio della banalità. Hannah Arendt nell’analizzare la ‘banalità del male’ mostra quello che la psicoanalisi mette bene in luce: la totale assenza di senso di colpa, di Super Io. Il perverso non ha null’altra morale che il proprio disegno, il proprio scopo, e in nome di questo ritiene logico e normale mettere in atto ogni azione che possa farlo giungere all’obbiettivo. La sua capacità di assolversi è la cifra che lo caratterizza, testimoniata da come riesce a vivere i momenti dopo l’omicidio: andando a vedere la partita, scendendo in piazza e incolpando qualcun altro per distogliere l’attenzione da lui successivamente mettendo in scena una rapina. C’è da credere che l’omicida abbia realmente esultato ai gol di Marchisio e Balotelli. In quest’uomo la sensazione di malessere che si prova quando si commette qualcosa di sbagliato manca completamente, non c’è alcun senso di colpa appunto. Il suo solo limite è incappare nella legge, la sola capace di fermarlo nel suo illimitato bisogno di raggiungere quel che vuole senza il fastidio del limite. A tal proposito alcuni serial killer affermano che se non fossero stati fermati avrebbero continuato all’infinito. Per il perverso l’oggetto, in quanto tale è intercambiabile. Ecco allora che ‘volendo un’altra donna’, vi era la necessità di togliere  di mezzo l’ostacolo, rappresentato in questo caso oltre che dalla moglie, anche dai figli. Si può presumere che la frase scatenante pronunciata dall’altra donna sia stata: “non ne voglio sapere, hai una famiglia!”. E da lì l’obbiettivo principale che ha guidato la terrificante azione: l’eliminazione dell’ostacolo, la famiglia intera appunto.
Di fronte a simili tragedie è difficile accettare che tale violenza omicida sia stata compiuta da un nostro simile, un uomo sino a quel momento normale. Uccidere senza un ‘vizio’ di mente non può appartenere al senso comune senza spaventare. Si deve individuare una torsione dell’animo, una turba della psiche, insomma, qualcosa che ci permetta di non scorgere nell’omicida quella normalità che fa parte di noi.
Episodi come questo ci costringono a fare i conti con un’inaccettabile realtà: ci si uccide tra simili, in modo abbastanza naturale e  non prevedibile. Per denaro, per invidia. Inoltre, simili tragedie fanno riflettere sulla difficoltà odierna di dare valore alla vita, di riflettere sulla conseguenza delle proprie azioni e sull’incapacità di autocontrollo. Purtroppo è un caso estremo di una tendenza che esiste nella nostra società e non un episodio isolato. Per questi motivi si rende necessario e indispensabile un lavoro di sensibilizzazione nelle scuole e di educazione alle emozioni a partire dall’infanzia per crescere adulti in grado di esprimere e padroneggiare i propri sentimenti in modo civile e non dannoso a sé e agli altri.

Chiara Baratelli, psicoanalista e psicoterapeuta, specializzata nella cura dei disturbi alimentari e in sessuologia clinica. Si occupa di problematiche legate all’adolescenza, dei disturbi dell’identità di genere, del rapporto genitori-figli e di difficoltà relazionali.
baratellichiara@gmail.com

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Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

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