Skip to main content

Giorno: 3 Giugno 2014

Apprendisti Scienziati Estate 2014: il programma

da: Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara

GIUGNO

Giovedì 12 giugno ore 21,00
Alla luce delle lucciole, per tutti.
Passeggiando in uno dei luoghi più suggestivi di Ferrara, aspetteremo il buio per scoprire come di notte la campagna diventa misteriosa. In silenzio udiremo i suoni della notte, i richiami degli uccelli e, se saremo fortunati, coglieremo tra i cespugli il magico luccichio delle lucciole, scintillanti come tante piccole lanterne.
Ritrovo: ore 21,00 in via delle Vigne, davanti al Cimitero Ebraico. Si entra a piedi o in bici, non in auto.

Giovedì 26 giugno ore 17,30
Un mare di conchiglie… per bambini dai 4 ai 6 anni
Con le mani nella sabbia cercheremo le conchiglie… telline, turritelle, pecten, scrigni di venere, piedi di pellicano, mactre, lumachini… Poi, con un gioco della tombola ci divertiremo a scoprire il nome, l’ambiente, il modo di vita e il tipo di alimentazione di ogni mollusco. Quale squadra vincerà?
Ritrovo: ore 17,30 ingresso Parco Urbano adiacente al tiro con l’ arco

LUGLIO

Giovedì 10 luglio ore 17,30
Caccia al tesoro nel parco per ragazzi dagli 8 ai 12 anni
Incursione piratesca al Parco Massari, alla ricerca degli indizi e prove di abilità che Capitan Sparrow ha disseminato tra cespugli, fronde, cavità… per rendere ardua la scoperta del misterioso tesoro nascosto nell’antico alveo del fiume. Sarete abbastanza scaltri per risolvere i criptici indovinelli naturalistici e raggiungere per primi il tesoro?
Ritrovo: ore 17,30 ingresso Parco Massari

Giovedì 24 luglio ore 17,30
Le magie della scienza per bambini dai 6 agli 8 anni
Splash, splosh, skrash, swish, sss sss, boom, blam, plop…Tutti allegri scienziati, alle prese con tanti facili, divertenti e rinfrescanti esperimenti, per scoprire le più stupefacenti magie della scienza.
Ritrovo: ore 17,30 nell’area del Parco Urbano adiacente al tiro con l’arco

AGOSTO

Giovedì 7 agosto ore 21,00
Con il naso all’insù …tra le stelle, nel parco per ragazzi dai 7 ai 12 anni
Siete pronti a viaggiare nello spazio ed esplorare il cielo stellato con l’aiuto di un planetario? Allora non perdetevi questo appuntamento con le stelle! Conosceremo le costellazioni principali, e il significato del loro nome, le leggende a cui si ispirano ed impareremo ad orientarci con le stelle.
Ritrovo: ore 17,30 nell’area del Parco Urbano adiacente al tiro con l’arco

Giovedì 28 agosto ore 17,30
Safari nell’erba! per bambini dai 5 ai 7 anni
Cercheremo tra i fili d’erba nel sottomura i minuscoli abitanti che vi si nascondono. Ci divertiremo a scoprire, giocando, in quali insetti si trasformeranno timidi e grassottelli bruchi o misteriose larve, a riconoscere le loro sagome. Ascolteremo e impareremo a distinguere il canto e i suoni di grilli, cavallette e cicale. Ma seguiremo anche le tracce di chiocciole, lucertole, talpe, lombrichi… Chi farà gli avvistamenti più curiosi?
Ritrovo: ore 17,30 nell’area del Parco Urbano adiacente al tiro con l’arco

Tutti gli incontri si terranno in escursione come di volta in volta indicato, con inizio alle ore 17:30 i pomeridiani e alle ore 21:00 i serali per la durata di un’ora e mezza.
Potranno partecipare 15 persone per incontro al costo previsto di € 4,00 per partecipante.
La prenotazione è obbligatoria.

Informazioni e prenotazioni presso la Sezione Didattica del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara – via De Pisis, 24 – dal lunedì al venerdì in orario 9,30-12,30, Tel. 0532 203381 – 206297 dido.storianaturale@gmail.com, http://storianaturale.comune.fe.it

Coldiretti: il 4 giugno uffici chiusi in tutta la provincia a causa dell’Assemblea Territoriale presso il Mandela forum di Firenze

da: ufficio stampa Coldiretti

Sergio Gulinelli: “nella giornata mondiale dell’ambiente, Coldiretti tiene una grande assemblea interregionale con migliaia di soci da tutte le regioni del centro per analizzare esperienze e prospettive del vivere green in Italia”. Chiusi al pubblico gli Uffici della sede e di tutte le zone della provincia. Presenti Ministri, Governatori e rappresenti del mondo economico, oltre al presidente nazionale Roberto Moncalvo.

Con l’inizio della stagione che offre più opportunità per “i lavori green” sarà presentato il primo Dossier “Lavorare e vivere green in Italia” con analisi aggiornate, nuovi strumenti di accesso, esperienze concrete e potenzialità occupazionali, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu.
L’iniziativa è della Coldiretti che mercoledì 4 giugno sarà a Firenze al Nelson Mandela Forum in viale Pasquale Paoli con migliaia di agricoltori da tutte le regioni che hanno consentito all’Italia di conquistare valori da primato sul piano ambientale anche grazie ad esperienze imprenditoriali uniche, innovative e sostenibili in grado di generare lavoro e reddito che saranno presentate dal vivo nell’Open Space “Lavorare con la Green Economy” allestito per l’occasione.
Sarà presente il Presidente nazionale Roberto Moncalvo insieme a numerosi ospiti, dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti fino ai Governatori di diverse regioni, ma ci sarà anche il procuratore Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’”Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare”, il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti, il presidente di Coop Italia Marco Pedroni e molti altri rappresentanti del mondo economico, istituzionale e della cultura.
Nel Dossier della Coldiretti ci sarà la prima analisi sulle aspirazioni occupazionali dei giovani, sulla decisa svolta green degli indirizzi di studio e sulle opportunità di lavoro che possono arrivare dalla green economy, ma sarà attivata anche la prima banca dati delle aziende agricole che assumono, alla quale potranno accedere anche i giovani che con l’imminente fine della scuola vogliono partecipare alla raccolta di frutta e verdura, alla vendemmia o impegnarsi in un agriturismo.
Non mancheranno indicazioni e consigli per chi vuole fare una vita piu’ green nella scelta del luogo di residenza o nel momento di fare la spesa e per questo verrà aperta per l’occasione l’esposizione sulla “Top ten dei cibi che inquinano” sulla base del loro impatto ambientale.

Vittoria della lista dei soci di Coldiretti al rinnovo cariche della Cooperativa C.A.S.A. Mesola

da: ufficio stampa Coldiretti

Raccolta una maggioranza schiacciante di voti per il rinnovo del consiglio di una delle principali strutture associative del basso ferrarese dalla lista Coldiretti.

Una realtà importante quella della cooperativa CASA Mesola, struttura leader per produzione e commercializzazione di alcune delle colture più tipiche del basso ferrarese: asparagi (IGP), carote, radicchio ed altre orticole in particolare, i cui soci hanno dato fiducia alla lista composta da soci Coldiretti.
Il rinnovo cariche si è svolto sabato scorso 31 maggio, ed ha visto una importante affermazione della lista Coldiretti, che ha raccolto moltissimi consensi (oltre trenta i voti di preferenza di distacco dal più votato dell’altra lista) e che si appresta a guidare la cooperativa per il prossimo triennio (il terzo consecutivo).
Questi i nominativi dei nei eletti consiglieri: Michele Mangolini, Licia Benazzi, Paolo Barboni, Daniele Massarenti, Michele Buttini, Gabriele Zanellati e Ivan Crivellari

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 3 giugno

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 3 giugno 2014

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 4 giugno alle 11 nella sala dell’Arengo
Presentazione della sesta edizione di “ALIENS le forme alienanti del contemporaneo”
03-06-2014

Mercoledì 4 giugno alle 11 nella sala dell’Arengo della residenza municipale si terrà la conferenza stampa di presentazione della sesta edizione di “ALIENS le forme alienanti del contemporaneo”.
Introdurranno l’incontro il direttore del Servizio Musei Civici d’Arte Antica e Storico-Scientifici del Comune Angelo Andreotti e il direttore di Frattura Scomposta Art Magazine Sergio Curtacci. Interverranno inoltre Alessio Bolognesi, Giovanna Lacedra e Vania Elettra Tam del comitato scientifico del progetto ALIENS e Artisti, Domenico Gualtieri presidente Gruppo Finmatica e Stefano Bottoni direttore Ferrara Buskers Festival.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Partito con la sua prima mostra collettiva allo Spazio Vega di Marghera (VE) nel 2007, in concomitanza con la 52a Biennale di Venezia, per poi raggiungere, nel 2013, Como, Bologna, Milano e Lecce, ALIENS, l’evento artistico-culturale ideato da Sergio Curtacci per la promozione dell’arte contemporanea Italiana, proporrà nella città estense una manifestazione con più di 70 artisti italiani di diversa età e provenienza geografica, tra i quali alcuni di quelli più in vista nel panorama artistico contemporaneo ferrarese.

PALAZZO DIAMANTI – Concerto giovedì 5 giugno alle 21.30
Con l’Icarus quartet note di musica jazz tra le opere di Matisse
03-06-2014

(Comunicato a cura degli organizzatori)

Giovedì 5 giugno dalle 21.30 il jazz torna ad essere protagonista di un eccezionale evento nel giardino di Palazzo dei Diamanti. Come per la serata del 23 maggio scorso, anche questa volta acquistando il biglietto della mostra ‘Matisse, la figura’ per la serata del 5 giugno, il pubblico avrà l’opportunità di visitare la rassegna e di assistere al concerto.
Nel 1947 Henri Matisse pubblica ‘Jazz’, un libro d’artista in cui per la prima volta sperimenta la tecnica delle gouaches découpées: una partitura di “improvvisazioni cromatiche e ritmiche” che stupisce per la straordinaria vitalità. La tavola più celebre della serie è sicuramente quella dedicata a Icaro. Questa premessa è fondamentale per comprendere il nome del quartetto che si esibirà giovedì 5 giugno: Icarus Quartet. Un ensemble totalmente unico e creativo, pensato espressamente dal Gruppo dei 10 come chiusura originale della ricca rassegna musicale ‘Tutte le Direzioni in Springtime’ e come evento collaterale della mostra ‘Matisse, la figura’.
A far volare il pubblico nel colore di Matisse e nelle note del jazz ci penserà il gruppo composto da Marco Tamburini alla tromba, Riccardo Fioravanti al basso, Giovanni Bertelli alla chitarra ed Ellade Bandini alla batteria.
Il concerto non si potrà prenotare, i posti andranno a esaurimento. La mostra rimarrà aperta fino alle 24 (chiusura biglietteria 23.30), permettendo al pubblico di visitarla sia prima che dopo il concerto.
Alle 21 il Gruppo dei 10 presenterà anche il programma della rassegna musicale estiva ‘Direzione Comacchio 2014′.
A partire dal 5 giugno e fino alla data di chiusura (domenica 15 giugno), ‘Matisse, la figura’ rimarrà aperta tutti i giorni fino alle 23, per dare a tutti l’opportunità di visitare la rassegna nella splendida cornice di Palazzo dei Diamanti by night.

Per informazioni: 0532 244949, diamanti@comune.fe.it
www.palazzodiamanti.it

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Match letterario mercoledì 4 giugno alle 17
Sfida tra due regine del giallo: Alicia Gimenez-Bartlett contro Esmahan Aykol
03-06-2014

Sfida tutta al femminile per il nuovo match letterario tra protagonisti del giallo organizzato dalla Compagnia del Libro per mercoledì 4 giugno alle 17, nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea.
Sabina Zanquoghi e Rosa Cristofori Solitario prenderanno le difese della scrittrice spagnola Alice Gimenez Bartlett e del suo personaggio principale, la pluripremiata Petra Delicado, mentre Elisa Orlandini e Linda Morini sosterranno la scrittrice turca Esmahan Aykol e la sua celebre libraia di Istanbul Kati Hirschel.
Come di consueto, sarà il pubblico, al termine di cinque serratissimi round a colpi di letture e riflessioni, a designare la vincitrice.
L’incontro, introdotto da Alberto Amorelli e Matteo Pazzi, è organizzato in collaborazione con l’associazione culturale Il Gruppo del Tasso.

INIZIATIVA CULTURALE – Domenica 8 giugno itinerari storici e memorie bassaniane
‘Com’è dolce il ricordar a Ferrara’ nove secoli di presenza ebraica
03-06-2014

(Comunicato a cura degli organizzatori)
Ha per titolo ‘Com’è dolce il ricordar a Ferrara’ la manifestazione che si terrà in città domenica 8 giugno per testimoniare la fattiva e significativa presenza degli ebrei a Ferrara nel corso di nove secoli. L’evento è organizzato dalla Pro Loco Ferrara, con il patrocinio del Comune e della Fondazione Giorgio Bassani, che ha prestato anche la propria consulenza, e con la collaborazione dell’Istituto Tecnico Commerciale ‘V.Bachelet’.
Il programma della giornata prevede:
– alle 10,30: ritrovo in via Contrari 41 per una passeggiata nel ghetto, percorrendo via Mazzini, via Vittoria, via Vignatagliata. In vicolo Mozzo Torcicoda, una rappresentanza della corale Vittore Veneziani eseguirà alcuni canti ebraici, mentre in piazzetta Lampronti un ‘oste’ spiegherà ai presenti alcune ricette tipiche della cucina ebraica.
– alle 15,30: ritrovo in piazza Cattedrale, di fianco alla colonna che regge la statua del duca Borso (colonna costituita da lapidi provenienti da cimiteri ebraici) per una passeggiata che avrà per meta il cimitero ebraico di via delle Vigne, che fu definito ‘l’orto degli ebrei’. Al termine della visita, l’itinerario proseguirà in direzione del Parco Pareschi, dove alcuni studenti dell’Istituto tecnico commerciale ‘V.Bachelet’ si cimenteranno nella rappresentazione di un libero adattamento del ‘Giardino dei Finzi Contini’ di Giorgio Bassani.
“Molti turisti – spiegano gli organizzatori – quando giungono a Ferrara, chiedono informazioni su come raggiungere il giardino dei Finzi Contini, non sapendo che si tratta di una creazione romanzesca, anche se Ferrara è ricca di spazi verdi sia pubblici che privati. L’autore ha descritto un’atmosfera che ha permeato la città estense in un periodo passato, ma a cui Ferrara ed i ferraresi sono legati, così come i visitatori che conoscono il romanzo. La breve rappresentazione avrà per oggetto alcuni pomeriggi trascorsi da Giorgio, Bruno Lattes e compagni nel campo da tennis di Micol e Alberto Finzi Contini, per tentare di ricreare anche solo per pochi istanti, il clima descritto dal romanzo”.

(tra le immagini in allegato una foto degli studenti dell’istituto Bachelet protagonisti della rappresentazione dedicata al ‘Giardino dei Finzi-Contini’)

FERRARA SOLIDALE E SICURA – Iscrizioni aperte fino al 20 giugno. Lezioni dal 30 giugno al 29 agosto
Pronta la scuola estiva di italiano “Il Grattacielo” per bambini e ragazzi stranieri dai 6 ai 16 anni
03-06-2014

(A cura del Centro di Mediazione – Ferrara Città Solidale e Sicura)

Il Comune di Ferrara promuove da diversi anni percorsi per favorire l’accoglienza e l’integrazione sociale di cittadini di origine non italiana, con particolare attenzione verso bambini ed adolescenti.
Anche quest’estate, per il sesto anno consecutivo, l’ Associazione Viale K Onlus, l’ufficio Alunni Stranieri del Comune di Ferrara e il Centro di Mediazione – Ferrara Città Solidale e Sicura organizzano la Scuola Estiva di Italiano “Il Grattacielo”, corsi per l’insegnamento della lingua italiana rivolti a bambini e ragazzi stranieri di età compresa tra 6 e 16 anni, giunti di recente a Ferrara o che hanno necessità di migliorare la conoscenza della lingua italiana.

I corsi di lingua italiana si svolgeranno dal lunedì al venerdì, in orario mattutino e avranno inizio lunedì 30 giugno e termineranno venerdì 29 agosto, con una sospensione delle lezioni dall’11 al 17 agosto. I corsi per i bambini (6-10 anni) si terranno presso la Scuola primaria Govoni in via Fortezza 20, mentre i corsi per i ragazzi (11-16 anni) si svolgeranno presso la Sala Polivalente del Grattacielo in viale Cavour 177-179.

L’iscrizione alla Scuola Estiva dovrà essere effettuata entro venerdì 20 giugno presso il Centro di Mediazione del Comune di Ferrara in viale Cavour 177-179 (Tel. 0532 770504) nei seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10 alle 12; martedì e giovedì dalle ore 15 alle 18.

Alle famiglie verrà richiesto un contributo di euro 10 mensili a favore dell’Associazione Viale K a parziale copertura delle spese per l’acquisto del materiale didattico (libri, fotocopie, cancelleria).

Per info: centro.mediazione@comune.fe.it

GIUNTA COMUNALE – Diffuso l’elenco dei componenti e le deleghe
La nuova squadra del sindaco Tiziano Tagliani
03-06-2014

Questa la composizione della nuova Giunta del Comune di Ferrara con le relative deleghe:

TAGLIANI Tiziano – SINDACO

Affari Generali, Affari Legali, Relazioni Istituzionali

MAISTO Massimo – VICESINDACO

Cultura, Turismo, Personale, Giovani, Città Universitaria

MARATTIN Luigi

Contabilità e Bilancio, Partecipazioni, Progetti Europei

FUSARI Roberta

Urbanistica, Edilizia, Rigenerazione Urbana, UNESCO, Relazioni Internazionali

SAPIGNI Chiara

Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari

FELLETTI Annalisa

Pubblica Istruzione, Formazione, Pari Opportunità, Cooperazione Internazionale, Politiche per la Pace

SERRA Roberto

Commercio, Fiere e Mercati, Semplificazione Amministrativa, Servizi Informatici – Smart City, Patrimonio

MODONESI Aldo

Comunicazione, Lavori Pubblici e Palio, Sicurezza Urbana

MERLI Simone

Decentramento, Servizi Demografici e Stato Civile, Sport

FERRI Caterina

Ambiente, Lavoro, Attività Produttive (Petrolchimico), Sviluppo Territoriale

(nota a cura della portavoce del Sindaco)

PALIO DI FERRARA – Iniziativa in programma dal 5 al 22 giugno all’Ippodromo comunale
Pronta allo start l’11.a “Giostra del Borgo” organizzata dalla Contrada di San Luca
03-06-2014

(A cura dell’Ufficio Stampa Giostra del Borgo)

E’ stata presentata stamattina (3 giugno) in Conferenza Stampa la XI edizione della Giostra del Borgo, organizzata dalla Contrada di San Luca presso l’Ippodromo Comunale di Ferrara, dal 5 al 22 giugno.
All’incontro con gli organi di informazione erano presenti l’assessore comunale al Palio Aldo Modonesi, Silvano Bernaroli, Presidente del Circolo di San Luca , Patrizia Boari per l’organizzazione della Giostra del Borgo, il Presidente dell’Ente Palio città di Ferrara Alessandro Fortini.
“A 36 ore dalla fine dell’edizione 2014 Palio siamo di nuovo qui, perché quando diciamo che non stiamo mai fermi è proprio così. – ha raccontato Aldo Modonesi – Questa manifestazione ha superato i dieci anni di programmazione, è cresciuta e maturata: si è spostata dall’area che ora sta per diventare un parcheggio sulla via Bologna all’ippodromo di Ferrara, a segno tangibile che l’Amministrazione comunale è sempre disponibile al sostegno per queste belle realtà del territorio. Questa collaborazione si concretizza anche nella concessione di nuovi spazi all’Ippodromo, concessi con una delle ultime delibere della passata Giunta. Sappiamo anche che la Contrada di San Luca ha già messo in pista i progetti per l’ampliamento sede attuale.”
Nel suo saluto, Alessandro Fortini ha ricordato che: “Il Mondo del Palio di Ferrara è costantemente aperto tutto l’anno: domenica le gare di piazza Ariostea, ieri eravamo in piazza Municipale per le celebrazioni del 2 giugno, giovedì comincia la Giostra del Borgo e a stessa Contrada di San Luca sarà protagonista, nella mattinata di sabato 7 giugno, all’inaugurazione del nuovo Mercatone Uno, sponsor del Palio. Questa in corso è una settimana che può dare davvero l’idea dell’impegno profuso da tutta la gente di Palio, facendo vivere le nostre passioni in contesti più o meno ortodossi e proponendosi in molteplici situazioni, anche per scopi economici, come può essere la Giostra del Borgo.”
Come sempre il saluto di Silvano Bernaroli è andato a quanti lavorano duramente perché la manifestazione riesca al meglio. “11 anni di Giostra del Borgo, 11 fatica mastodontica per i tutti i volontari che lavorano con noi e che io non posso che ringraziare per quello che fanno. Anche quest’anno il programma è fitto ed interessante, 18 giorni di eventi e circa 40 persone che ci lavorano tutte le sere, ma ci tengo a sottolineare che quest’anno sosteniamo AVIS Ferrara e i progetti di Telethon con sottoscrizioni e donazioni, perché la solidarietà rossoverde non viene mai meno.”
Patrizia Boari ha poi provveduto a spiegare il programma della manifestazione (a disposizione nel materiale fornito), precisando che “La Giostra del Borgo è uno spazio per tutti, poiché la manifestazione si svolge in uno spazio cittadino protetto e sicuro e ci sono proposte davvero per ogni età: dai “Giovedì del Baule”, con il teatro per i bambini, alle commedie in dialetto ferrarese, passando per le conferenze e le presentazioni di libri, fino alle lezioni di cucina. Insomma, intrattenimento per tutti i gusti e le esigenze”:
Particolare appeal – come collaudato nella scorsa edizione – avranno sicuramente il mercato rinascimentale, con la partecipazione di realtà esterne a Ferrara “per creare nuove sinergie e far arrivare il nome di Ferrara anche fuori dalle mura cittadine”, ha spiegato la Boari, nonché la rievocazione storica di una battaglia, che quest’anno si arricchisce di nuovi gruppi di armati ospiti.
Ancora, quest’anno la Giostra del Borgo cura con particolare attenzione l’incoming e lo sviluppo delle sinergie con le strutture ricettive della città: sarà possibile prenotare direttamente dal sito www.giostradelborgo.it, che si presenta con una nuova grafica e maggiore fruibilità.

Il programma – Giovedì 5 giugno si aprirà a Ferrara la XI edizione della Giostra del Borgo, manifestazione curata dalla Contrada S. Luca, all’ippodromo di Ferrara fino a domenica 22 giugno. Anche quest’anno la Giostra del Borgo si propone come una festa di sapori, musica e storia, che quest’anno si arricchisce di iniziative e spettacoli, per offrire al pubblico tante occasioni uniche di svago e divertimento.
Passeggiando attraverso la cittadella rinascimentale sarà possibile fare un salto nel passato attraverso il mercato antico, condividere la vita dell’accampamento degli armati e gli allenamenti degli arcieri con l’arco storico, dal palco presso l’Hostaria e nello spazio dell’Arena ogni sera sarà possibile assistere a conferenze, concerti e rappresentazioni: un programma vario, brillante e ricco di appuntamenti da non perdere.
Immancabile e imprescindibile una “visita” al Castello della Giostra del Borgo: una grande taverna da 350 posti a sedere, che offrirà la possibilità di cenare ogni sera con pietanze tipiche a base di carne e di pesce. Contemporaneamente, nel Giardino delle Delizie, splendido giardino dell’Ippodromo, troverà posto l’Hostaria della Giostra, che offrirà birra, piadine e pinzini (i deliziosi gnocchi fritti ferraresi).
Ogni giovedì, alle 21.40, appuntamento per i più piccoli con i “Giovedì del Baule”: invito a teatro per bambini dai 4 ai 104 anni. Ogni settimana tappa fissa con il teatro dialettale, mentre in tutti i fine settimana la Giostra sarà palcoscenico a cielo aperto di simpatici giullari e raccontastorie venuti da un passato lontano.
Martedì 10 giugno la Giostra del Borgo invita tutti a tavola con la solidarietà: dalle 19.30, presso il Ristorante del Castello, si terrà infatti una cena organizzata in collaborazione con AVIS Ferrara, il cui ricavato andrà alla Fondazione Telethon, per la ricerca.
Lunedì 16 special event alla giostra: tutti invitati all’ “Eyes Wine Shot” : Giuseppe Gandini & Gianantonio Martinoni, con una serie di letture ed invenzioni di grandi scrittori e poeti, oltreché una rilettura ironica dei vari modi di scrivere sul vino, saranno gli artefici di uno Spettacolo degustazione davvero unico nel suo genere.
Dopo il grande successo dello scorso anno, il 21 e il 22 giugno la Giostra del Borgo ripropone la Rievocazione Storica dell’Assedio di Ferrara del 1333. Con la presenza e la collaborazione di Gruppi di Armati provenienti da diverse province italiane verrà rievocata una pagina avvincente della Storia di Ferrara.
Durante i fine settimana vi sarà uno spazio dedicato ai più piccoli, nel quale potranno giocare a fare “i guerrieri”, con laboratori didattici dedicati, giochi e spettacoli di magia e la possibilità di conoscere meglio gli animali con i pony dell’ACLI “Le Coccinelle”.
La Giostra del Borgo è – come al solito – attenta all’ambiente: tutti i prodotti proposti nelle cucine del Castello e dell’Hostaria sono rigorosamente a km zero e nulla viene sprecato, giacché gli avanzi di cibo vengono regalati alla comunità felina del quartiere. Ovviamente, anche quest’anno vige la regola di fare una buona raccolta differenziata per i rifiuti.
La Giostra del Borgo collabora con le strutture ricettive di Ferrara perché gli ospiti trovino sistemazioni confortevoli e comode, in particolar modo per i diversamente abili che all’Ippodromo di Ferrara troveranno tutte le facilities per trascorrere del tempo libero di qualità, in sicurezza ed autonomia.

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 4 giugno alle 10,30 nella sala dell’Arengo
Presentazione della manifestazione ‘Ferrara in fiaba’
03-06-2014

Mercoledì 4 giugno alle 10,30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale, sarà presentato alla stampa il programma della manifestazione ‘Ferrara in fiaba’, organizzata per il 7 e 8 giugno prossimi, nel centro storico cittadino, dalle agenzie ‘Hakuna Matata’ e Feshion coupon’, con il patrocinio di Comune e Provincia di Ferrara.
Interverranno all’incontro con i giornalisti l’assessore comunale alla Cultura e Turismo Massimo Maisto e il direttore di Confesercenti Ferrara Alessandro Osti, assieme ad Alessandra Scotti di ‘Hakuna Matata’.

GROTTE DEL BOLDINI – Esposizione aperta dal 7 al 17 giugno
In mostra le città dipinte di Paola Braglia Scarpa
03-06-2014

(Comunicato a cura degli organizzatori)
Sabato 7 giugno alle 17.30, alle Grotte del Boldini (via Previati 18 a Ferrara), Paola Braglia Scarpa, pittrice ferrarese di fama, aprirà la sua esposizione dal titolo ‘Urbs Picta. Parole dipinte, scolpite e…le città…’.
Protagonista delle sue tele Ferrara, sua amata città di origine, e le glorie Estensi, ma anche altre città da lei conosciute, in un confronto artistico originale, tra rivisitazione e trasformazione, testimonianza di una ‘recherche’ continua legata al passato, ma proiettata nel futuro.
La presentazione sarà coordinata da Maria Cristina Nascosi Sandri, critico e giornalista che tante volte, negli anni scorsi, ha collaborato con l’artista in performance multidisciplinari come questa.
Per l’occasione saranno lette liriche in più lingue, dialettale ferrarese, italiana ed inglese inerenti il nostro territorio, proprio per confrontarsi con l’atmosfera cosmopolita delle opere dell’artista, tratte da due pubblicazioni della stessa Nascosi Sandri, la silloge bilingue italo-inglese ‘Nata per acqua/Born for water’ (Ferrara, 2006) e la trilingue, dialetto, italiano ed inglese, ‘Frara ad Dòna / Ferrara di Donna / Ferrara by Woman – Trédas lun tra poesia e art esténsa’ (Ferrara, 2009) che, tra l’altro, è illustrata anche da due acrilici della Braglia.
La mostra, patrocinata dal Comune di Ferrara e dall’associazione ‘O. Morata’, rimarrà a disposizione dei visitatori fino al 17 giugno prossimo.

logo-regione-emilia-romagna

Rapporto 2013, Emilia-Romagna prima regione per export agroalimentare (+5,4%)

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Rapporto agroalimentare 2013 – In aumento del 5,4% le esportazioni. Rabboni: siamo la prima regione per export, con una quota del 16% del dato nazionale. Ma dobbiamo crescere ancora facendo gioco di squadra a livello nazionale

Bologna – Cresce l’export dei prodotti agroalimentari emiliano-romagnoli che nel 2013 hanno raggiunto un valore complessivo di 5 miliardi 471 milioni, mettendo a segno rispetto all’anno precedente un + 5,4% , a fronte di un aumento, su scala nazionale del 4,9% . Un dato tanto più importante se confrontato con il calo dei consumi interni in atto da alcuni anni. Il dato è stato fornito oggi a Bologna in occasione della presentazione del Rapporto agroalimentare dell’Emilia-Romagna, promosso da Regione e Unioncamere, che fotografa l’andamento dell’agricoltura e dell’industria alimentare regionale. “Siamo la prima regione per export agroalimentare in Italia, con una percentuale del 16%, dato che ci pone davanti anche alla Lombardia – ha spiegato oggi l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – ma vogliamo crescere ancora, perché siamo la terra della Food Valley, abbiamo la più alta quota di prodotti Dop e Igp e grandi marchi famosi nel mondo”.
Per Rabboni la ricetta per competere sui mercati sta in un rafforzato gioco di squadra a livello nazionale. “Dobbiamo muoverci in sintonia con i recenti provvedimenti assunti dal Governo, per contrastare le barriere non tariffarie e per garantire anche fuori dall’Europa la tutela dalle contraffazioni delle nostre più importanti Dop Igp. Per questo è indispensabile che anche l’accordo di libero scambio che si sta predisponendo tra Ue e Usa sia sulla falsariga di quello con il Canada che introdotto anche in quel Paese il riconoscimento dei prodotti a denominazione d’origine europei” – ha sottolineato l’Assessore, ricordando l’accordo in corso con lo Stato del Delaware per l’esportazione di Pere Abate e delle altre Dop e Igp dell’Emilia-Romagna.
Tra i recenti provvedimenti del Governo richiamati da Rabboni anche la decisione per il prossimo anno di triplicare i fondi per la commercializzazione e promozione delle Dop e Igp in Usa e Canada attraverso la grande distribuzione organizzata.
Proprio per concorrere al gioco di squadra nazionale l’assessore ha indicato la necessità che Regione e Unioncamere “indirizzino su Canada, Stati Uniti e Cina le proprie iniziative di accompagnamento all’estero delle piccole imprese agroalimentari, integrando tale azione con la formazione di reti di impresa e aggregazioni commerciali che possano agire autonomamente”.
Dal canto suo la Regione aiuterà le imprese agroalimentari dell’Emilia-Romagna ad andare sui mercati esteri, sia grazie alle risorse dell’Ocm vino (circa 9 milioni di euro all’anno per la promozione extra Ue), sia attraverso le risorse del nuovo Psr espressamente destinate alla promozione e alle reti di impresa per la commercializzazione sui paesi esteri.
Molto potrà venire anche da Expo 2015. In vista di questo importante appuntamento già ora si sta lavorando a una serie di eventi commerciali incardinati sulle fiere Cibus, Cibus Tech e Sana oltre a un bando che finanzierà iniziative di incoming di buyer stranieri.
Anche per Maurizio Torreggiani presidente di Uniocamere, “il primato dell’Emilia-Romagna nell’ export di prodotti agroalimentari va considerato un punto di partenza. Sta a noi, come sistema territoriale, lavorare d’iniziativa per aumentare il numero delle imprese esportatrici aiutandole a cogliere le opportunità. Le Camere di commercio sono impegnate a sostenere il riposizionamento delle aziende nello scenario internazionale, agendo in sinergia con i principali soggetti, a cominciare dalla Regione. Raccogliere la sfida di Expo 2015 significa puntare a ottenere ricadute permanenti sullo sviluppo del territorio regionale”.
Proprio sull’internazionalizzazione dei mercati ha centrato l’attenzione il Rapporto 2013, con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato Giovanni Anania, professore di politica economica esperto in commercio e relazioni internazionali dell’Università della Calabria, John Pastor, direttore dell’International Trade and Development dello Stato del Delaware (Usa), Helmuth Senfter consigliere di Grandi salumifici italianie Li Shaofeng, primo segretario dell’ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia.

L’andamento delle esportazioni
Le esportazioni agroalimentari emiliano-romagnole crescono e crescono di più delle importazioni (+5,4% contro +1,8%), con effetti positivi sul saldo commerciale che tra 2012 e 2013 migliora di 164 milioni di euro. Disaggregando il dato complessivo, tra le voci più significative dell’export emiliano-romagnolo vi sono i salumi con un valore di 608 milioni di euro e un aumento sul 2012 del 9%, i formaggi e i prodotti lattiero-caseari con 604 milioni e un +6% , pasta e derivati dai cereali (600 milioni, +3,6%), il vino (392 milioni, +9,8%). Tra i prodotti agricoli regina incontrastata è la frutta fresca ( che rappresenta da sola il 55,9% delle esportazioni agricole regionali ) con un valore di 469 milioni di euro, ma una flessione rispetto al 2013 del 3,4%.

L’ annata agraria 2013
Per quanto riguarda l’annata agraria 2013, il Rapporto, curato dal professor Roberto Fanfani dell’Università di Bologna, ha evidenziato, confermando le prime anticipazioni, una riduzione del 3 % della produzione lorda vendibile. Un arretramento dovuto essenzialmente al forte maltempo primaverile, con diffusi fenomeni di dissesto specialmente nelle aree appenniniche, e la tromba d’aria che a maggio ha colpito le province di Bologna e di Modena. Tale flessione tuttavia non ha impedito all’agricoltura emiliano-romagnola di confermare un valore di 4,35 miliardi di euro di Plv, consolidando i buoni risultati degli ultimi anni. In aumento, dell’1,5% netto il valore aggiunto, ma a causa dell’aumento dei costi fissi, la redditività delle aziende scende dell’1,3%.

“Ferrara in Fiaba”: il 7 e l’8 giugno il centro storico di Ferrara si risveglia con atmosfere incantate e divertimenti

da: Feshion Coupon

Venerdì 7 e sabato 8 giugno il centro storico di Ferrara si trasformerà in una vera e propria città incantata. Le fiabe della nostra infanzia prenderanno vita e accompagneranno una serie di attività spettacolari e ricreative per far divertire grandi e piccini. Il progetto, ideato dalle agenzie di organizzazione eventi “Hakuna Matata” e “Feshion coupon”, con il patrocinio di Comune e Provincia di Ferrara si pone l’obiettivo di trasformare la città in un naturale parco a tema sfruttando al meglio le grandi potenzialità offerte dal virtuoso patrimonio medievale e rinascimentale. Infatti verrà realizzato un percorso tematico proprio lungo le strade cittadine e nei luoghi di maggiore valenza culturale. La manifestazione si concluderà domenica alle 18 con uno spettacolo interpretato dalla compagnia de la “Contrada di San Paolo” presso il Castello Estense dove, in chiave fiabesca, prenderanno vita e consistenza i racconti dei signori della casa d’Este per catturare turisti e cittadini offrendo una rievocazione diversa dal solito ma che ne rispetti la tradizione unita alla magia delle favole.
L’evento sarà contornato da:
– Spettacoli di magia
– Caccia al tesoro per le vie del centro
– Gioco dei barattoli
– Laboratori fimo, pittura cucito, decora cupcake, magia
– Area pony
– Area Gonfiabili
– Esercitazioni dei vigili del fuoco presso l’apposito “ 115 Junior” allestito in Largo Castello
– Una serata di ballo per grandi e piccini partendo dalla baby dance con animazione fino ad arrivare agli anni 70, sabato sera dalle 20,30 nel “Giardino delle Duchesse”
Un ‘evento dedicato prevelentamente ai bambini del tutto gratuito!! Solo i laboratori hanno un costo di partecipazione di 5 euro per adulti e per bambini.

PROGRAMMA COMPLETO DELLE DUE GIORNATE:
07 Giugno 2014
– ore 10.30: Inaugurazione della manifestazione in Piazza della Cattedrale!
– ore 11.00: “Le Avventure di Peter Pan” in Piazzetta Municipale
– ore 11.30: “Biancaneve e i 7 Nani” in Piazzetta Municipale
– ore 12.00: Laboratorio di Fimo in Piazza della Cattedrale*
– ore 12.00: “JUNIOR 115″ Trasformati in un piccolo Vigile del Fuoco in Piazza Castello
– ore 12.30: Laboratorio di Motricità Creativa in Piazzetta Municipale
– ore 13.00-15.00: Pranzo presso le strutture convenzionate
– ore 15.00: Laboratorio “Leggo e Costruisco” (7-10 ANNI) in Piazza Trento e Trieste*
– ore 15.30: “JUNIOR 115″ Trasformati in un piccolo Vigile del Fuoco in Piazza Castello
– ore 15.30: Laboratorio di Cake Design per imparare a decorare i Cupcake con la Pasta di Zucchero in Piazza della Cattedrale*
– ore 16.00: “La Ciambella di Nonna Pina”- Merenda in Piazza Trento e Trieste
– ore 16.00: “Piccoli Artisti Crescono” – Laboratorio Creativo in Piazza Trento e Trieste*
– ore 16.30: “Le Avventure di Peter Pan” in Piazzetta Municipale
– ore 17.00: “Biancaneve e i 7 Nani” in Piazzetta Municipale
– ore 17.30: “Caccia al Tesoro” per le vie di Ferrara (partenza dal Piazza della Cattedrale)
– ore 18.00: Laboratorio di Fimo in Piazza della Cattedrale*
– ore 18.30: “Magicamente Io”- Spettacolo di Magia a cura del Mago Tony di “Magic Bimbi” in Piazza Trento e Trieste
– ore 19.00-20.45: “Per Mangiarti Meglio”: si cena prima della Festa
– ore 21.00: “Notte di Fiaba”: si Balla sotto le Stelle – Baby Dance animazione e poi balli anni 70/80 presso il Giardino delle Duchesse
– ore 24.00: Shh…tutti a nanna!!!

08 Giugno 2014
– ore 10.00: Laboratorio di Fimo in Piazza della Cattedrale*
– ore 10.30 “Biancaneve e i 7 Nani” in Piazzetta Municipale
– ore 11.00: “Le Avventure di Peter Pan” in Piazzetta Municipale
– ore 11.30: Laboratorio di cucito in Piazzetta Municipale*
– ore 12.00: “CLICK…si scatta”: Set Fotografico in Piazzetta Municipale
– ore 12.30: “Laboratorio di Motricità Creativa” in Piazzetta Municipale
– ore 13.00-15.00: Pranzo presso le strutture convenzionate
– ore 15.00: Laboratorio di Inglese “Hello Magic Wendy” (5-8 anni) in Piazza Trento e Trieste*
– ore 15.00: Laboratorio di Fimo in Piazza della Cattedrale*
– ore 15.30: “JUNIOR 115″ Trasformati in un piccolo Vigile del Fuoco in Piazza Castello
– ore 15.30: Laboratorio di Cake Design per imparare a decorare i Cupcake con la Pasta di Zucchero in Piazza della Cattedrale*
– ore 16.00: “La Ciambella di Nonna Pina”- Merenda in Piazza Trento e Trieste
– ore 16.00: “Magicamente Io”- Spettacolo di Magia a cura del Mago Tony di “Magic Bimbi” in Piazza Trento e Trieste
– ore 16.30: “Le Avventure di Peter Pan” in Piazzetta Municipale
– ore 17.00: “Biancaneve e i 7 Nani” in Piazzetta Municipale
– ore 17.30: “Piccoli Artisti Crescono” – Laboratorio Creativo in Piazza Trento e Trieste*
– ore 18.00: “THE MAGIC CASTLE”: Fiaba degli Estensi in Castello

Ottima adesione per l’ultimo appuntamento del progetto “Community Lab – La sofferenza delle donne nel mondo del lavoro”

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Coinvolgente e partecipata è stata la rappresentazione teatrale portata in scena ieri sera in Piazzetta Trepponti dalle donne, che hanno attivamente partecipato al progetto “Community Lab – La sofferenza delle donne nel mondo del lavoro”, con il valido coordinamento della regista Natascha Czertok, del coordinatore Tommaso Gradi e delle attrici Greta Marzano e Chiara Mattiolo. Il progetto, approvato e finanziato dalla Regione Emilia Romagna, è frutto di un lavoro in rete tra Comune di Comacchio, Provincia di Ferrara, Asl, come ha specificato Paola Castagnotto, Presidente del Centro Donne e Giustizia di Ferrara. Il lavoro che non c’è, quello precario, quello non adeguatamente remunerato, i disagi e le difficoltà delle donne a dividersi tra i gravosi impegni familiari e l’attività lavorativa sono stati al centro delle attenzioni del progetto, sfociato anche in un video. “L’obiettivo della Community Lab è quello di mettere in campo – ha sottolineato l’Assessore alle Pari Opportunità Alice Carli – donne che vogliono essere protagoniste, nel raccontare le loro esperienze di vita e contribuire alle decisioni della comunità.” E’ stato compiuto un percorso condiviso con donne residenti nel territorio, provenienti da culture e storie di vita differenti, allo scopo di dare loro voce, per sviluppare un’ottica di genere e un approccio partecipato alla programmazione sociale, politica e sanitaria della comunità. Fattivo è stato il contributo delle associazioni femminili, in prima fila il C.I.F e l’U.D.I., oltre alla Coop Girogirotondo, realtà nella quale operano solo donne. “Visti i frutti, spero che il progetto possa crescere e che anzi venga copiato da altri Comuni – ha aggiunto l’Assessore Carli – e che venga poi condiviso e messo in rete con loro.” Presenti per il saluto dell’Amministrazione Comunale anche il Vice-Sindaco Denis Fantinuoli e la responsabile dell’Assessorato alle Pari Opportunità Patrizia Buzzi. Prima del buffet con specialità comacchiesi e magrebine, realizzate dalle protagoniste della Community Lab, si è esibito il gruppo locale “The Wathchers”.

logo-comune-ferrara

La composizione della nuova Giunta del Comune di Ferrara con le relative deleghe

da: ufficio Portavoce del Sindaco di Ferrara

TAGLIANI Tiziano – SINDACO
Affari Generali, Affari Legali, Relazioni Istituzionali

MAISTO Massimo – VICESINDACO
Cultura, Turismo, Personale, Giovani, Città Universitaria

MARATTIN Luigi
Contabilità e Bilancio, Partecipazioni, Progetti Europei

FUSARI Roberta
Urbanistica, Edilizia, Rigenerazione Urbana, UNESCO, Relazioni Internazionali

SAPIGNI Chiara
Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari

FELLETTI Annalisa
Pubblica Istruzione, Formazione, Pari Opportunità, Cooperazione Internazionale e Politiche per la Pace

SERRA Roberto
Commercio, Fiere e Mercati, Semplificazione Amministrativa, Servizi Informatici – Smart City, Patrimonio

MODONESI Aldo
Comunicazione, Lavori Pubblici e Palio, Sicurezza Urbana,mobilità, protezione civile

MERLI Simone
Decentramento, Servizi Demografici e Stato Civile, Sport

FERRI Caterina
Ambiente, Lavoro, Attività Produttive (Petrolchimico), Sviluppo Territoriale

La mano e la parola: il 6 giugno giornata del Caregiver Familiare a Ferrara

da: ufficio stampa Agire Sociale CSV Ferrara

Venerdì 6 giugno si svolgerà a Ferrara la giornata dedicata a chi ogni giorno si prende cura del proprio caro ammalato o con scarsa autonomia

Cosa vuol dire essere Caregiver? Come cambia la vita quando lo diventi? Cosa si può fare? Si parlerà di questo importante ruolo sociale nell’appuntamento con la giornata dedicata al caregiver familiare venerdì 6 giugno, ore 15, presso la Sala Romagnoli del Centro Servizi alla Persona (ASP), in via Ripagrande 5 a Ferrara. La giornata si colloca all’interno del Caregiver Day e si propone come occasione di confronto tra caregiver, persone che si prendono cura di un proprio familiare non autosufficiente, e medici, operatori socio-assistenziali e sanitari, figure istituzionali, rappresentanti del Terzo Settore.

L’obiettivo è dare visibilità e valorizzare il ruolo del prendersi cura che oggi in Italia viene svolto da oltre 9 milioni di cittadini, di cui il 90% donne che prestano circa 20 milioni di ore al giorno di assistenza a persone non autosufficienti o in condizioni di fragilità. In Emilia Romagna, inoltre, il 42% degli ultra sessantaquattrenni con ridotta autonomia è assistito nelle attività quotidiane per il 78% dai propri familiari e per il 21% da personale a pagamento. Questo prendersi cura ha spesso un pesante impatto sulla salute, le relazioni, le condizioni di vita e di lavoro del familiare. Per questo motivo il Consiglio Regionale ha di recente approvato una risoluzione rivolta alla Giunta perché riconosca il ruolo del caregiver e si attivi presso il Governo per un sostegno mirato quale livello essenziale delle prestazioni sociali e sanitarie per le patologie croniche.

In tale ottica propongono a Ferrara la Giornata del Caregiver familiare dal titolo “cura: la mano e la parola” il Centro Servizi alla persona, Comune di Ferrara, Regione Emilia Romagna e Ausl in collaborazione con Agire Sociale, Associazione Malattia Alzheimer – AMA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica – AISLA, Gruppo Estense Parkinson, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, Associazione Nazionale dei Centri Sociali – Comitati Anziani e Orti, Centro Informahandicap di Ferrara, Sportello Psicologico Ferrara, Cooperativa Serena, Cooperativa L’Isola, Officine cooperative Camelot, Società cooperativa Anziani e non solo.
La giornata di venerdì 6 giugno vedrà postazioni informative proposte da istituzioni locali e organizzazioni di terzo settore e un seminario di approfondimento sui temi legati al caregiver familiare.

Il P.S.C. di Comacchio approda in rete con un sito dedicato

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Il percorso partecipato “Le tue idee al centro”, che si prefigge l’obiettivo di far rifiorire il centro storico comacchiese è sbarcato anche in rete. Sul sito www.psccomacchio.it realizzato dal gruppo di lavoro, che da mesi sta fattivamente collaborando con l’Amministrazione Comunale per la redazione del nuovo P.S.C. sono attivi il blog, la mappa interattiva, i report dei vari incontri pubblici che si sono sinora susseguiti. Il materiale pubblicato sul nuovo sito rappresenta un apporto ulteriore verso la conoscenza del territorio, allo scopo di superare le criticità e di migliorarne la fruizione. Tutti possono intervenire sul sito www.psccomacchio.it con idee, suggerimenti, proposte, critiche, osservazioni. “Le tue idee” al centro” è un progetto coordinato dall’architetto Alessandra Marin dell’Università di Trieste, finanziato con fondi regionali ai sensi della L.R. 3/2010.

ASCO 2014: importanti conferme per l’immunoterapia sperimentale Pembrolizumab nel melanoma avanzato e nel tumore del polmone

da: ufficio stampa Pro Format Comunicazione

Presentati ad ASCO 2014 nuovi dati su Pembrolizumab,
immunoterapia sperimentale MSD a base di anticorpi anti-PD-1, che agisce bloccando
la via di fuga attraverso la quale le cellule tumorali aggirano la sorveglianza immunitaria.

Designato dalla FDA quale “Breakthrough Therapy” per il melanoma avanzato,
Pembrolizumab ha evidenziato per questo tumore un significativo aumento
dei tassi di sopravvivenza, più che triplicati, e un’attività antitumorale duratura.

Risultati promettenti anche per il tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC),
dove Pembrolizumab si candida a farmaco di prima scelta, in alternativa alla chemioterapia.

Chicago, 3 giugno 2014 – Si aprono nuove prospettive nel trattamento di forme tumorali particolarmente aggressive e con limitate opzioni terapeutiche, come il melanoma in fase avanzata e il tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC), grazie a una molecola innovativa, in grado di ripristinare la naturale capacità del sistema immunitario di riconoscere e colpire le cellule tumorali, tagliando loro le vie di fuga.
A Chicago, nel corso di ASCO 2014, il congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), sono stati presentati nuovi dati su Pembrolizumab (MK-3475), immunoterapia sperimentale di MSD Oncology, costituita da anticorpi anti-PD-1 altamente selettivi.
Grazie all’importanza dei primi dati clinici, Pembrolizumab, punta di diamante dell’impegno di MSD in Oncologia, è stata designata dalla FDA come “Breakthrough Therapy” nel trattamento del melanoma avanzato. Una decisione che potrà garantire un processo di revisione più veloce e che ha indotto MSD ad accelerare lo sviluppo della molecola, attualmente studiata attraverso oltre 20 trial clinici che coinvolgono oltre 4.000 pazienti affetti da una vasta gamma di neoplasie.
Nel trattamento del melanoma avanzato Pembrolizumab si è dimostrato in grado di assicurare un significativo incremento della sopravvivenza generale (OS), con un’attività anti-tumorale duratura. Secondo i dati di KEYNOTE-001, uno studio di Fase 1b tuttora in corso, la sopravvivenza a un anno è stata raggiunta dal 69% di 411 pazienti con melanoma in fase avanzata trattati con Pembrolizumab in monoterapia. In particolare, la sopravvivenza a un anno è stata raggiunta dal 74% dei pazienti non trattati in precedenza con ipilimumab, attuale standard di cura, e nel 65% dei pazienti con malattia in progressione o già trattati con ipilimumab. La sopravvivenza a 18 mesi è stata raggiunta dal 62%.
«Il dato più importante che emerge da questo studio è che con questa molecola la sopravvivenza a un anno, fino a qualche anno fa sotto il 25%, è adesso più che triplicata: il 70% dei pazienti è vivo a distanza di un anno in corso di trattamento», afferma
Michele Maio, Direttore dell’Immunoterapia Oncologica del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena – Istituto Toscano Tumori. «Altro dato estremamente interessante riguarda la risposta più durevole a Pembrolizumab rispetto alla chemioterapia; un’evidenza che ci si aspettava perché il farmaco non agisce sul tumore ma “educa” il sistema immunitario del paziente a tenere sotto controllo la malattia».
Nel mondo l’incidenza di melanoma, tumore maligno della pelle, raddoppia ogni dieci anni. Si stima che nel 2012, nel mondo, siano state fatte 232.000 nuove diagnosi con un’elevata incidenza nella popolazione giovane. Oltre il 50% dei casi di melanoma viene diagnosticato entro i 59 anni.

Pembrolizumab ha come bersaglio il sistema PD-1, costituito dal recettore PD-1, espresso sulle cellule linfocitarie T, e i suoi ligandi PD-L1 e PD-L2. La proteina PD-1 è considerata un “checkpoint” immunitario, un vero e proprio posto di blocco che si attiva in diverse fasi della risposta immunitaria regolando l’attività dei linfociti. Assumendo il controllo del sistema PD-1, le cellule tumorali riescono a eludere la sorveglianza del sistema immunitario. Pembrolizumab blocca in maniera selettiva il legame che unisce il recettore PD-1 del linfocita T ai ligandi espressi dal tumore. In questo modo, viene ripristinata la naturale capacità del sistema immunitario di rilevare e distruggere le cellule neoplastiche.
Grazie a questo innovativo meccanismo d’azione, Pembrolizumab si candida a diventare una nuova arma anche nel trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC). Secondo i dati presentati a Chicago, la molecola, utilizzata come terapia iniziale in pazienti con NSCLC PD-L1 positivo, ha dimostrato un’importante attività antitumorale con riduzione della massa neoplastica nell’80% dei pazienti trattati: il 47% ha avuto un dimezzamento della massa tumorale, gli altri una riduzione inferiore al 50%.
«Il dato dimostra, seppure su una popolazione limitata, una rilevante attività antitumorale di
Pembrolizumab che potrebbe rivelarsi migliore rispetto a quella delle terapie attualmente disponibili che danno risposte inferiori al 40%», afferma Andrea Ardizzoni, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia medica dell’Azienda ospedaliera-universitaria di Parma. «Attualmente sono in corso ulteriori studi clinici che confronteranno l’efficacia di Pembrolizumab con quella della chemioterapia standard a base di platino. Se i risultati di questi studi dovessero confermare le prime evidenze, l’anticorpo anti-PD-1 potrebbe ottenere, in futuro, l’indicazione come farmaco di prima scelta nel tumore NSCLC, per il quale attualmente esistono poche opzioni terapeutiche».
Il carcinoma polmonare è da decenni il tumore più diffuso nel mondo, con una stima di 1,8 milioni di nuovi casi nel 2012 (WHO, 2013). Il carcinoma del polmone non a piccole cellule o NSCLC rappresenta l’85-90% di tutti i casi di cancro polmonare.
Per consolidare la prospettiva di un’alternativa alla chemioterapia nel trattamento del NSCLC, MSD prevede inoltre di avviare nel prossimo settembre uno studio di Fase 3 (Keynote-024) per valutare Pembrolizumab in monoterapia come trattamento iniziale rispetto a una terapia di combinazione a base di platino nei pazienti con carcinoma polmonare avanzato non a piccole cellule PD-L1 positivo.

Rossi ma di vergogna

Pepito Rossi non l’ha presa bene la sua esclusione dal gruppo azzurro. “Io fuori forma? Me la rido”, ha detto con amaro sarcasmo.
Di lui Prandelli aveva affermato: “E’ un esempio. La sua radiosità, la sua serenità, la sua classe sono un messaggio bello per tutto il calcio”. Non è uno sprovveduto e neppure un uomo privo di sensibilità il ct della nazionale. Ha regole e principi che rispetta e fa rispettare. Ha persino introdotto un codice etico che sanziona con l’esclusione protempore della maglia azzurra i calciatori colpiti da provvedimenti disciplinari: un buon segnale, benché non sempre applicato con rigore. Però nel caso di Rossi prima di decidere avrà certamente soppesato tutti i pro e i contro.
Al riguardo la stampa è abbastanza abbottonata, prima di esprimersi attende di vedere come va a finire l’avventura brasiliana: un atteggiamento al solito dettato dal coraggio delle proprie idee.
Ma quel che stupisce, al di là del singolo caso Rossi, sono le scelte fatte dal selezionatore per l’attacco azzurro. Solitamente la classifica cannonieri è dominata dagli stranieri. Quest’anno, invece, non solo un italiano è arrivato in cima alla graduatoria, ma ce ne sono tre fra i primi quattro e sette fra i primi dodici: Immobile, Toni, Di Natale, Berardi, Rossi, Gilardino e Paulinho (brasiliano col passaporto italiano). Solo campioni del calibro di Tevez, Higuain, Palacio, Llorente e Callejon si sono inframmezzati ai nostri. Insomma, una volta tanto, fra esperti e giovani c’era solo l’imbarazzo della scelta.
Prandelli invece, a parte il capocannoniere Immobile, è andato a pescare nelle retrovie della classifica. Per carità, mica brocchi: Balotelli (che però non è in perfette condizioni atletiche), Cerci (che però ha accusato un evidente calo di condizione e soprattutto di capacità realizzativa nel girone di ritorno), Cassano (talentuosissimo ma incostante, intemperante e per questo spesso fuori dal giro della Nazionale), infine Insigne (un virtuoso che la porta però la vede proprio poco: 3 gol appena…). Insomma, non sono convinto e lo dichiaro prima, a costo d’essere smentito (speriamo!).

Domani il Prof. Alessandro Bernardi presenta la ricerca “Prison Overcrowding and alternatives to detention”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Nuovo appuntamento mercoledì 4 giugno dalle ore 17.30 alle ore 19 nella Sala Consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza, (corso Ercole I d’Este, 44) con il ciclo di incontri “Faccio cose…vedo gente. I mercoledì delle Scienze Giuridiche”, organizzati dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara e aperti alla città, nel corso dei quali i docenti ed i ricercatori del Dipartimento presentano la propria attività di ricerca per consentire una più approfondita conoscenza della loro attività scientifica.
Relatore della conferenza sarà Alessandro Bernardi, Professore ordinario di Diritto penale di Unife, che presenterà il progetto di ricerca internazionale “Prison Overcrowding and alternatives to detention”
Finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del bando Criminal Justice – Action grants 2013, il progetto si svolge nell’arco di due anni, articolandosi attraverso molteplici attività di studio, diffusione e formazione.
“Obiettivo – spiega il Prof. Bernardi – è lo studio delle cause e l’elaborazione delle possibili soluzioni, in riferimento al drammatico problema del sovraffollamento carcerario in molti paesi UE. In questa prospettiva, la chiave di volta è data dall’analisi delle possibili alternative giuridiche alla espiazione intramuraria della pena, nella ricerca di un ragionevole equilibrio tra rispetto dei diritti del condannato, finalità rieducativa della sanzione ed insopprimibili esigenze di difesa sociale. Orizzonte della ricerca è lo spazio giuridico dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri, attraverso l’analisi della disciplina vigente e delle esperienze pratico-applicative. Il gruppo dei partner del progetto ne riflette il respiro sovranazionale: vi rientrano, oltre all’Università di Milano Statale, la Université Saint-Louis di Bruxelles (Belgio), la Universidad de Castilla-La Mancha (Spagna), l’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca (Romania), la Association de recherches pénales européennes (Francia)”.
“Le rispettive unità di ricerca – conclude Bernardi – si occupano dello studio e della valutazione di singoli strumenti di alternativa alla detenzione, con preferenza per quelli che hanno rivestito maggiore importanza nel proprio ordinamento giuridico. Il nostro gruppo penalistico ha, inoltre, il compito di supervisionare e coordinare l’intero progetto nonché di presentarne i risultati alla Commissione Europea”.

El otro plan Colombia

El otro plan Colombia è un progetto di valorizzazione dell’artigianato colombiano come fonte di sviluppo socioeconomico che abbiamo realizzato insieme a Sapia, un laboratorio artigianale di Bogotà, nostro partner da vari anni. Sapia è una azienda piccola, ma molto attiva, che ci ha fatto conoscere aspetti contrastanti della Colombia: da un lato, una grande vitalità del piccolo artigianato, soprattutto femminile, dall’altro, il lavoro nero e sottopagato e la forte e cronica disoccupazione, in particolare nelle grandi città come Bogotà, approdo di tutti i desplazados, famiglie intere scappate dalle campagne a causa della guerriglia. Con Sapia abbiamo iniziato a lavorare sul primo, positivo, aspetto, cercando altre realtà artigianali da inserire nel circuito equo solidale. Si è costituito così un nucleo di piccole imprese, di laboratori, di persone con le quali sviluppare nuovi prodotti anche con la collaborazione di designer come Edoardo Perri e Massimo Renno della cooperativa Il Filò che hanno passato un periodo in Colombia e lavorato con gli artigiani, per sperimentare ed innovare le produzioni, sempre nel rispetto dei loro tempi e della loro cultura.Sapia
Nel 1989 nasce a Bogotà il laboratorio artigianale Piel Acida da una idea originale di Ana Maria Pedrahita: produrre oggetti da regalo utilizzando la buccia delle arance e fornire, al contempo, una opportunità lavorativa a donne in difficoltà. Nell’arco di pochi anni il successo di questi prodotti totalmente naturali e con un forte contenuto sociale è andato crescendo e ha permesso di allargare la produzione ad altri materiali naturali, come le foglie di mais, la tagua, la lana, il cotone, la pasta di mais. Nel 2009 è nata Sapia dalla fusione tra Piel Acida e Salvarte, azienda locale specializzata nella valorizzazione e distribuzione dell’artigianato colombiano. Il processo di fusione è stato valutato e sviluppato in modo collettivo e democratico, come accade per ogni decisione a Sapia e la struttura orizzontale che l’azienda ha mantenuto ha dato la possibilità ad alcuni lavoratori di crescere professionalmente assumendo maggiori responsabilità all’interno della nuova struttura e avere anche stipendi più alti. Grazie a questa nuova organizzazione sarà possibile coinvolgere altri produttori e valorizzarne maggiormente i prodotti attraverso la rete di negozi già attivata da Salvarte. Attualmente Sapia lavora con una trentina di satelliti (sia singole persone che gruppi informali o famigliari) che assemblano e realizzano i prodotti in piccoli laboratori o a casa loro. Tutti i satelliti sono conosciuti personalmente da Sapia e sono per la maggior parte donne capofamiglia, per le quali poter lavorare da casa permette di gestire i bambini (sono spesso donne sole con figli, abbandonate dai mariti, situazione purtroppo molto frequente in Colombia).
Oltre ai satelliti, Sapia ha 19 dipendenti(tra laboratorio, amministrazione, disegno) che hanno redditi fissi, assicurazione sanitaria, ferie pagate, alcuni benefici per i figli. Sapia è anche molto attenta alle piccole realtà artigianali del territorio, con le quali cerca di attivare reti, collaborazioni, progetti comuni, come El otro Plan Colombia.

Manifactura Ariza
E’ un laboratorio di borse e accessori in pelle fondato da Ana Rosa Ariza a Ciudad Bolivar, un immenso e poverissimo quartiere popolare alla periferia di Bogotà. Manifactura Ariza crea per Sapia varie linee di borse in pelle, in cotone, in cana flecha e in materiali recuperati come il PVC dei cartelloni pubblicitari. Dal 2011, l’instancabile donna Rosa ha proposto, in collaborazione sempre con Sapia, anche una linea realizzata interamente con camera d’aria di riciclo. Tutti questi nuovi prodotti e progetti hanno permesso a Manifactura Ariza di chiudere il 2012 con ottimi risultati: grazie all’aumento di lavoro è stato possibile ampliare il laboratorio e assumere alcune persone in più. Attualmente i lavoratori sono saliti quindi a 22. Grazie alla costruzionedi un terzo piano, gli spazi saranno meglio organizzati e ci sarà una zona specifica dedicata al taglio, una alla cucitura , una all’imballaggio e rifinitura, rendendo il lavoro più fluido e semplice da gestire. Per l’incremento di fatturato di Manifactura Ariza è stata fondamentale la collaborazione con Sapia, infatti tra il 2009 e il 2012, anni in cui il rapporto si è maggiormente intensificato,gli ordini sono aumentati di sette volte.

Oxidos
E’ un laboratorio artigianale di Bogotà fondato da due sorelle, designer e imprenditrici, che realizza oggetti per la casa in metallo, tinto con un particolare processo ossidativo di loro invenzione. Nato come piccola impresa famigliare, ora da Oxidos dipendono circa 15 lavoratori. A tutti i dipendenti garantisce uno stipendio sicuro, contratti duraturi e tutti i contributi, per un futuro stabile e sereno.

Chankuko
Chankuko è un piccolo laboratorio artigianale nato nel 2010 grazie ad un progetto sostenuto dall’Assessorato allo Sviluppo Economico del municipio di Bogotà e all’organizzazione parzialmente pubblica Artesanas de Colombia. L’idea è semplice, originale ed ecologica: sviluppare linee di bigiotteria completamente sostenibili, rispettose dell’ambiente: tutte le loro creazioni (anelli, bracciali, collane) sono infatti realizzate con camera d’aria di bicicletta o con la gomma che si trova all’interno dei tappi di birre o bibite (il tappo vero e proprio di metallo è invece avviato al riciclo).

Creata
E’ un’organizzazione nata dall’ONG Aid To Artisan con l’obiettivo di sostenere le comunità indigene più emarginate della Colombia attraverso la commercializzazione di prodotti tradizionali realizzati da artigiani delle comunità stesse. La Fondazione Creata supporta gli artigiani nello sviluppo di prodotti adatti al mercato, nella commercializzazione e nella strutturazione della loro impresa. Con Creata abbiamo inserito a catalogo i sandali realizzati dalle artigiane Wayu, un gruppo indigeno della regione La Guajira.

Taller Jipi Japa
Un piccolo laboratorio artigianale di Sandonà, nella regione di Narino, che produce cappelli e borse in fibra di palma. Un bellissimo progetto, supportato da Sapia e tutto al femminile: sono 15 le donne che lavorano nel taller, tutte in situazioni difficili, molte sono vedove, le altre sono donne capofamiglia, sostengono cioè da sole la propria vita e quella dei figli.

Ecuilibrio Diseño
Ecuilibrio Diseño è un piccolo laboratorio sulle montagne a un paio di ore da Bogotà, gestito da Javier Disgranados, in cui lavorano lui stesso, la compagna e alcuni ragazzi disabili. Javier crea bigiotteria in resina coloratissima, completamente realizzata a mano: ogni oggetto viene levigato sei volte, con sei diversi gradi di carta vetrata, con un lavoro di ore e ore. Si potrebbe dimezzare il tempo di lavoro e dunque i costi relativi acquistando una levigatrice, ma al momento il laboratorio non si può permettere i costi che tale macchina richiede.

Documentazione a cura di Altra Qualità

L’artigianato profumato di Jazmin, oggetti fatti con bucce d’arancia

E’ la prima volta che esce dalla Colombia, la prima volta che vola in Europa e la prima volta che racconta in pubblico la sua esperienza: artigiana specializzata nella lavorazione di oggetti da regalo fatti con bucce d’arancia, diventa poi responsabile della produzione e del controllo qualità del laboratorio “Piel Acida” (oggi Sapia) di Bogotà. E’ appena stata a Ferrara, ospite della cooperativa di commercio equo Altra Qualità con cui collabora dal 2003.

artigianato-profumato-jazmin-buccia-arancia
Bamboline in buccia d’arancia lavorata a mano da Sapia

Prima di raccontare dell’incontro con Jazmin Zetabobo Molina, occorre premettere che adoro quel profumo assolutamente inconfondibile di buccia d’arancia che pervade lo show-room di Altra Qualità e che accoglie il visitatore in ogni momento dell’anno. Non è Natale per me se non mi reco lì per annusare i vestitini arancio di quei deliziosi angioletti e le decorazioni fatte con stelline giallo oro. Dolce, intenso e speziato, quello per me è “il profumo”. E come si sa, i profumi sono spesso legati alle storie, le definiscono. Non potevo quindi perdermi l’incontro con una delle artigiane di “Piel Acida” che, nella mia romantica immaginazione, deve avere il dono più unico che raro di mani profumate all’aroma di buccia d’arancia.

 

L'artigianato profumato di Jazmin, oggetti fatti con bucce d'arancia
angelo
artigianato-profumato-jazmin-buccia-arancia
decorazione

Jazmin, Jaz per gli amici, è una bellissima giovane donna con lunghi capelli neri e occhi intensi e seri. Appare fin dall’inizio una persona molto sobria, responsabile, semplice ed elegante insieme (notiamo immediatamente che indossa un meraviglioso anello di cui le chiederemo dettagli a incontro finito).

 

 

 

artigianato-profumato-jazmin-buccia-arancia
Jazmin nel 2004 a Piel Acida, mentre prepara stelline di buccia d’arancia per l’essiccazione

Quando comincia a raccontare la sua storia, capiamo subito le ragioni di tale serietà e maturità: Jazmin ha solo 32 anni ma metà della sua vita l’ha spesa tra lavoro e figli. Ha iniziato a lavorare a 17 anni dopo essere rimasta incinta, ha un ragazzo di 15 e una bambina di 6 anni da crescere da sola, lavora otto ore al giorno ma ce ne mette due ad andare al laboratorio e due a tornare, che insieme fanno 12, questo significa che si alza alle 4 della mattina e non rientra prima delle 7 di sera quando è già buio, dopodiché si dedica a verificare che i compiti siano stati fatti bene e che tutto sia pronto per l’indomani, un po’ di tele e alle 11 nanna. Insomma, giornate piene e non facili, ma Jazmin si dice molto fortunata ed è contenta perché ha un lavoro in regola (cosa che in Colombia non è la norma) in un’impresa che da sempre valorizza il fattore umano e premia impegno e capacità: Jaz ha iniziato come tutti a Piel Acida con la lavorazione della buccia d’arancia, nel corso del tempo è divenuta una delle artigiane più esperte e, nonostante non abbia un elevato livello di scolarizzazione, quando la cooperativa si è ampliata, è diventata responsabile della produzione e del controllo di qualità dei fornitori, i cosiddetti “satelites ossia singole persone (generalmente donne capofamiglia, spesso abbandonate dai mariti) o gruppi informali o famigliari, che assemblano e realizzano i prodotti a casa loro o in piccoli laboratori, ricevendo rigorosamente la stessa paga oraria dei dipendenti, calcolata sommando costo orario e contributi, cosa non comune per i lavoratori informali.

artigianato-profumato-jazmin-bucce-arancia
Laboratorio Piel Acida 2004: Jazmin e Ana Maria Pedrahita, una delle fondatrici

Con grande umiltà e onestà, Jazmin ci dice però di dover tutto a Javier (uno dei due fondatori, insieme ad Ana Maria Pedrahita, di Piel Acida); da lui ha imparato tutto quello che sa, in materia di gestione della produzione, di distribuzione del lavoro ai “satelites”, di logistica, gestione degli ordini, e grazie a lui ha deciso di rimettersi a studiare, magari specializzandosi in amministrazione.
Chiediamo a questo punto a David Cambioli, presidente di Altra Qualità di raccontarci qualcosa su questo Javier e sulla nascita della cooperativa Piel Acida/Sapia: “Javier Cardenas è un tipo molto in gamba, si è laureato in Ingegneria gestionale nel 1999, e, subito dopo, ha proposto alla sua amica Ana Maria Pedrahita, amica di famiglia poco più grande di lui, di affiancarla nell’attività artigianale che lei aveva da poco avviato per dare un’opportunità lavorativa alle donne in difficoltà.

artigianato-profumato-jazmin-bucce-arancia
Spremitrice ambulante d’arance, Bogotà

Ana Maria (che dei due è l’artista) ha avuto l’idea del tutto originale di riciclare le bucce d’arancia delle spremitrici ambulanti che, in ogni periodo dell’anno e ad ogni angolo di Bogotà, dissetano i passanti, lasciando però tonnellate di bucce d’arancia inutilizzate. Dall’idea alla realizzazione: hanno creato un’impresa, assumendo tre donne in difficoltà tra cui la giovane Jazmin e seguendo tutto il processo, dalla raccolta delle bucce, all’essiccazione, alla lavorazione a mano. Per la raccolta, si sono accordati con le venditrici di spremute che puliscono le bucce e le asciugano, e che vengono pagate a peso (questa retribuzione è diventata la principale fonte di sostentamento per alcuni venditori di arance); poi hanno impiegato dei ragazzi che hanno il compito di passare con bici complete di portapacchi per ritirare i sacchi.

artigianato-profumato-jazmin-bucce-arancia
Spremitrice ambulante che pulisce a asciuga la buccia d’arancia per Piel acida

Per intagliare le varie forme (cuore, stella, pupazzo, ecc.) inizialmente facevano tutto a mano, poi hanno ideato e messo a punto una macchina che si aziona con un semplice pedale, funziona benissimo e fa risparmiare tempo e fatica. Anche per l’essiccazione hanno trovato con il tempo un metodo più efficace: anziché lasciare le bucce al sole, girarle e rigirarle (cosa lunga e rischiosa perché se pioveva dovevano buttare via tutto, e Bogotà è una città piovosa), hanno costruito degli essiccatoi. Insomma, per farla breve, Javier, Ana Maria ma anche altri che nel frattempo si sono aggiunti al gruppo, sono molto attivi, pieni di idee e di risorse; con loro abbiamo sviluppato già da qualche anno “El otro plan Colombia” [vedi], un progetto che mira a coinvolgere anche altri piccoli artigiani colombiani da inserire nel circuito equo solidale. Sì è costituito così un nucleo di piccole imprese, di laboratori, di persone con cui sviluppiamo nuovi prodotti e Sapia ci fa da intermediario e promotore. Già da qualche anno la produzione di Sapia si è allargata anche ad altri materiali naturali oltre alla buccia d’arancia (foglie di mais, semi di tagua, cotone, pasta di mais) e gli artigiani con cui collabora lavorano nuovi materiali di riciclo, come la camera d’aria di bicicletta con cui realizzano borse e portafogli, o la gomma che si trova all’interno dei tappi di birre o bibite, che tingono e trasformano in originali orecchini e collane.”

artigianato-profumato-jazmin-bucce-arancia
Anello in resina indossato da Jazmin, realizzato a mano da Ecuilibrio diseño, laboratorio che impiega anche ragazzi disabili

A proposito di bigiotteria, il tuo anello? E’ bellissimo, da dove viene? “Questo anello è di “Ecuilibrio diseño”, un nostro nuovo produttore, è in resina naturale ed è stato fatto completamente a mano”, ci dice Jazmin, e aggiunge: “Si tratta di una coppia di designer, marito e moglie, che realizzano collane, anelli e bracciali coloratissimi, aiutati da alcuni ragazzi disabili: il processo di lavorazione dura ore ed ore, e ogni oggetto viene levigato sei volte prima di essere pronto per la vendita. Questi gioielli stanno avendo un enorme successo, soprattutto in Europa, gli ordini crescono ma la produzione non riesce a stare al passo; noi di Sapia stiamo cercando di aiutarli ad acquistare una levigatrice, per dimezzare il tempo di lavoro e anche i costi degli oggetti.”

Li potremo acquistare anche noi questi gioielli? chiediamo a Cristina Bergamini, designer. “Certo, abbiamo già alcuni dei loro pezzi e ordineremo anche questi ultimi; in più, stiamo sviluppando con loro una nuova linea di bigiotteria realizzata in resina e tagua insieme.”

artigianato-profumato-jazmin-buccia-arancia
Jazmin e David Cambioli durante l’incontro a Ferrara del 26 maggio scorso

Non solo equi e solidali quindi, ma attivissimi e brillanti. Essendo cresciute insieme, Sapia e Altra Qualità si stimolano a vicenda, sviluppano continuamente nuovi progetti e si divertono a sperimentare nuovi materiali. L’incontro con Jazmin e David ci offre anche uno spaccato diverso della realtà dei due Paesi, sul quale fermarsi a riflettere: la Colombia allora non è solo guerriglia e traffico di droga, ma anche artigianato vitale e lavoro giustamente retribuito, e l’Italia non è solo mafia e sommerso ma anche apertura, collaborazione e contaminazione. Fosse tutta così! Ma forse, seguendo questi esempi virtuosi e sinergici, ci si potrebbe pian piano arrivare…

Si ringraziano Beatrice Bonadiman e David Cambioli per aver tradotto per noi dallo spagnolo all’Italiano.

Per saperne di più:

  • la fondatrice Ana Maria Pedrahita spiega il processo di lavorazione delle bucce d’arancia [video in inglese]
  • sito di Sapia  [vedi]
  • sito di Altra Qualità [vedi]

Un pesce cieco che vive nel buio totale è capace di contare: l’importante scoperta dell’Università di Ferrara e di Padova

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Il suo nome è Phreatichtys andruzzii ed è un pesce cieco capace di contare.

La sorprendente scoperta è stata compiuta grazie agli studi scientifici condotti in collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie dell’Università di Ferrara e il Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova, recentemente pubblicati nella prestigiosa rivista scientifica “The Journal of Experimental Biology”.

Già soggetto di precedenti ricerche di Unife, il pesce ipogeo Phreatichtys andruzzii rappresenta un modello ideale per capire diversi aspetti dell’evoluzione animale in ambiente sotterraneo. Dopo la sorprendente scoperta dei nostri docenti e ricercatori dell’esistenza di un orologio biologico circadiano in questo pesce, che, nonostante la mancanza di occhi, riesce a sincronizzare i propri processi fisiologici col ciclo di rotazione della Terra scandito dal giorno solare di 24 ore, i nuovi esperimenti compiuti con gli scienziati di Padova hanno dimostrato la sua capacità di contare.

Nonostante i pesci in generale non siano particolarmente rinomati come animali dotati di grande intelligenza e memoria, essi sono capaci, come afferma Christian Agrillo dell’Università di Padova … “di processare numeri sia piccoli che grandi con prestazioni simili a quelle già descritte negli uccelli e nei mammiferi”.

“Con nostra grande sorpresa – afferma Cristiano Bertolucci, Ricercatore in Zoologia di Unife – gli esperimenti svolti sul nostro pesce cieco hanno effettivamente dimostrato che è capace di discriminare tra gruppi di due e gruppi di quattro oggetti, anche se i due gruppi di oggetti presentati hanno la stessa area, lo stesso volume e la stessa densità. Questa rappresenta la prima evidenza sperimentale di una discriminazione numerica non visiva in una specie di pesci, soprattutto considerando il fatto che sono stati privati della luce del sole da almeno due milioni di anni”.

“E’ probabile – prosegue Augusto Foà, Professore ordinario della Sezione di Biologia ed Evoluzione di Unife – che questi pesci abbiano compensato la cecità con un aumento della sensibilità percettiva della loro linea laterale, che quindi può aver permesso loro di effettuare la discriminazione numerica da noi scoperta. Questo risultato dimostra l’importanza di apprendere e di discriminare le quantità anche nei pesci ipogei che vivono in condizioni di buio assoluto, che possono utilizzare la capacità di contare per sapere dove c’è più o meno cibo e di conseguenza effettuare le decisioni comportamentali più opportune alla loro sopravvivenza”.

L’Antico Egitto a portata di click grazie all’innovativa piattaforma tecnologica dell’ex docente Unife Giancarlo Amati

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Vedere online gli antichi manufatti egizi del Museo Archeologico Egiziano “Petrie” del University College di Londra (UCL) nello stesso modo in cui li osservano i curatori, oggi è possibile. Come? E’ stato Giancarlo Amati, ex docente di Grafica computerizzata del Corso di Laurea in Informatica dell’Università di Ferrara, oggi responsabile degli sviluppatori del team “3DPetrie” dell’UCL, a lanciare, lo scorso mese di marzo, un’innovativa piattaforma tecnologica per il web tridimensionale.
“Grazie ad una libreria 3D interattiva ad oggetti, al supporto della strumentazione di scansione ed imaging fotografico tridimensionale di ultima generazione e della tecnologia WebGL di visualizzazione interattiva – ci spiega Amati – la piattaforma permette ai visitatori online di ruotare e zoomare sulle immagini 3D degli artefatti, fino ad apprezzare dettagli spesso non visibili ad occhio nudo. Il nostro team è riuscito a sviluppare una metodologia unica che combina riferimenti fotografici e acquisizione 3D con una mappatura curatoriale dell’oggetto reale sulla sua controparte digitale. Il Museo Petrie spera di condividere questo processo con altri musei, favorendo la digitalizzazione e la maggiore accessibilità di molte altre collezioni. Questo è solo l’ultimo di una serie di elementi interattivi 3D prodotti dal nostro team, che ha già realizzato in precedenza ‘Tour del Nilo’, applicazione di realtà aumentata per iPad”.
Finanziato dall’Arts Council England, il Museo sta producendo immagini tridimensionali ad alta risoluzione di numerosi reperti della sua collezione e come afferma Tonya Nelson, Responsabile del museo… “Obiettivo del nostro programma di imaging 3D è permettere ai visitatori di vedere i manufatti in modi non possibili nei musei tradizionali. La libreria di immagini offre ai visitatori online un livello di accesso ai particolari dei reperti, che solo i curatori finora hanno avuto. Il pubblico può ormai manipolare oggetti ed esaminare da vicino i più piccoli dettagli della loro composizione”.
Il Museo ha in programma di espandere la libreria di immagini, inserendo una sezione in cui i visitatori potranno conoscere la storia degli oggetti: dal loro uso nell’antico Egitto, al loro ritrovamento negli scavi nel XIX secolo, al loro posizionamento attuale nelle gallerie del Museo, il tutto attraverso una serie di strumenti di navigazione 3D arricchita.
Iniziato nel 2009 al Museo “Petrie”, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Geomatica e con Arius3D come partner commerciale, il programma che il Team 3DPetrie sta sviluppando, mira a rafforzare l’impegno pubblico del museo attraverso l’interattività via web.
Proprio il Prof. Amati sarà ospite in videoconferenza venerdì 6 giugno alle ore 11 nell’Aula F6, del blocco F del Polo Scientifico Tecnologico, (via Saragat, 1), all’incontro “Professione: informatico. Dove, come e perchè”, organizzato dal Corso di Laurea in Informatica di Unife a cui prenderanno parte anche altri esponenti di rilievo del mondo informatico, locale e non.

Venerdì 6 giugno presso la Pescheria Seicentesca di Comacchio l’inaugurazione della mostra “Ritratti dell’Anima”

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Ritratti dell’Anima è la nuova mostra collettiva che tre giovani artisti, Anna Agati e Alessandro Lonzi di Ravenna e AnnaChiara Felletti di Comacchio allestiranno dal 6 giugno prossimo nell’antica Pescheria Seicentesca.
L’Arte è un meraviglioso mezzo con cui sondare una dimensione interiore, psichica, spirituale, grazie alla quale l’artista può dare forma ai propri moti invisibili, mentre il visitatore-fruitore può proiettarsi in universi immaginifici. I tre giovani artisti, ex studenti del Liceo Artistico di Ravenna, ritraggono le voci della loro coscienza, i guardiani dei loro pensieri, i loro tramiti interiori col divino, attraverso uno stile grafico, illustrativo, decorativo. Le opere non sono realizzate per essere contemplate passivamente o per indurci a restare immobili all’interno di uno spazio espositivo. Alcune di esse prevedono un gesto da compiere, un rituale, un gioco, abbattendo il confine tra artista, opera e fruitore. I lavori esposti non avranno una collocazione fissa, ma si sposteranno, l’allestimento sarà in continuo sviluppo, i personaggi dei dipinti interagiranno diversamente tra loro, con lo spazio e con gli osservatori, andando così a raccontare una storia, una sorta di “romanzo pittorico”, trasformando la mostra stessa in un’ opera d’arte in corso… d’opera.
L’inaugurazione della mostra collettiva, visitabile ad ingresso gratuito sino al 29 giugno prossimo (dal venerdì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 20) sarà effettuata venerdì 6 giugno alle ore 17 con piccolo buffet, offerto dagli artisti.

“Cooking Smile”: il 12 giugno, presso l’Accademia del Gusto, una cena dai sapori e dai contenuti originali

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Porta il sorriso in tavola ovvero “Cooking Smile”: si svolgerà il prossimo 12 giugno, a partire dalle ore 20,30 presso l’Accademia del Gusto (in via Giuseppe Fabbri, 414) a Ferrara. Una cena dai sapori e dai contenuti originali: lo scopo infatti dell’appuntamento conviviale – con la collaborazione dell’Istituto Flli. Vergani Navarra, il patrocinio del Comune di Ferrara oltre che tra gli altri della fattiva collaborazione di Ascom Confcommercio, Iscom (ente di formazione di Ascom) e della stessa Accademia del Gusto – è quello di stabilire una relazione nuova tra cibo ed anima. “Come Ascom ed attraverso l’Accademia – commenta il direttore generale Ascom Ferrara Davide Urban – intendiamo svolgere tutte quelle iniziative che valorizzino le eccellenze enogastronomiche per supportare un turismo a tema: un percorso che vede realizzate e con successo già numerose disfide: da quello del riso a quella del cappellaccio di zucca. In questo quadro di marketing si inserisce anche Cooking Smile, idea originale, che è un modo per avvicinare, in modo intelligente, le famiglie ad una corretta cultura del cibo”.
Dunque la preparazione delle pietanza vissuta come un nuovo strumento terapeutico durante il quale sensibilizzare ed affinare i quattro sensi, in un’ esperienza concreta di cucina condotta accanto ad un Chef tra pentole e fornelli e con la presenza di uno psicologo.
“E’ un’esperienza alla seconda edizione – spiega la psicologa e promotrice Federica Pescarin – in particolare intendo puntare sul benessere come ricerca della felicità. L’ obiettivo è di incrementare il sorriso nelle relazioni interpersonali. Il cibo ed i suoi ingredienti – conclude la Pescarin – è un modo per raggiungere questo obiettivo. Come psicologa nel corso di questo progetto vorrei spiegare i meccanismi mentali che impediscono il raggiungimento della felicità”.
Il menù – raffinato ed intrigante nel contempo – vedrà i partecipanti destreggiarsi prima e gustare poi, un tartare di tonno ed asparagi verdi, passando per un risottino alle fragole per arrivare ad un filetto di sgombro dell’Adriatico su coulis di pomodoro al basilico che costituiscono alcune delle portate di Cooking Smile, fino ai dolci più ghiotti.
Per aderire c’è tempo fino al 10 giugno inviando una mail a accademiadelgusto@ascomfe.it. Il costo dell’iscrizione a persona è di 30 €uro (sotto i 12 anni il costo è di 20 €uro).

Dal 4 giugno torna “Groove Aperitherapy”, l’Aperiterapia del mercoledì sera firmata Messibugo e Villa Horti della Fasanara

da: organizzatori

Estate, dalle ore 19.30 a mezzanotte, il verde di un bellissimo parco nel cuore della città, cocktails e long drinks, musica d’eccezione, il tutto accompagnato da piatti gastronomici raffinati e ricercati.
E’ questa la formula vincente dell’ormai conosciuta ed originale aperiterapia dei mesi estivi in città.
Torna infatti per il secondo anno tutti i mercoledì, Groove Aperitherapy, l’aperitivo dell’estate firmato da Michele Mazzanti del Messisbugo e da Elda Filia di Horti della Fasanara, che inaugura la ricca stagione di appuntamenti, mercoledì 4 giugno a partire dalle 19.30 nella suggestiva e sempre splendida cornice del parco di Villa Horti in via Vigne 34 a Ferrara. E l’aperiterapia quest’anno supera i confini della nostra città grazie alla collaborazione artistica del Pineta by Visionnaire e del Pacifico Dinner di Milano Marittima, che saranno presenti agli appuntamenti. Sponsor anche per il 2014 Martini.
Dal tramonto alla notte stellata, accompagnati dai drinks ghiacciati made by Messisbugo, sarà la musica travolgente del dj Lorenzo De Blanck a farvi vibrare al ritmo della sua deep house e chill out che si fonderà, per questo appuntamento, con le note dal vivo del sax di Alex Scala.
Volete di più? Vi abbiamo accontentati! Novità di quest’anno è la partecipazione del ristorantino Quel Fantastico Giovedì con la sua cucina rinomata e le sue specialità che proporrà per l’occasione uno show cooking con finger food e mono piatti.
Un mix vincente, un’atmosfera unica e raffinata per un aperitivo lunghissimo!
Vivi la tua estate in città con Groove Aperitherapy!

L’ingresso è gratuito, ma riservato solo a pedoni e biciclette. Il parcheggio è possibile nei dintorni di Piazza Ariostea. Per informazioni: 393 9303450.

Via i mercanti dai templi

Il nostro buon Dario Franceschini ne ha sparata una grossa: via i mercanti dai templi. Ossia basta con lo scempio degli ambulanti parcheggiati con le loro mercanzie dinanzi al patrimonio artistico del nostro Belpaese. Tradotto in salsa ferrarese: via il mercato dal listone e da corso Martiri, via le bancarelle di souvenir e quelle di ciarpame vario. Il decreto ‘ArtBonus’ appena passato all’esame della Camera si propone di “garantire il decoro attorno ai monumenti”. Il ministro ferrarese ai Beni Culturali sottolinea il carattere di “urgenza” di questa norma e spiega che “con un semplice procedimento amministrativo sindaci e sovrintendenze potranno revocare le autorizzazioni ad ambulanti, camion, bar e bancarelle vicine ai monumenti”.

mercato-ferrara
Il mercato del venerdì, nel pieno centro storico di Ferrara [clicca per ingrandire]

La prima domanda da farsi è se questo eccellente decreto sarà tradotto in legge o resterà solo un ottimo proposito. In caso positivo vedremo se i sindaci (il nostro rinnovato sindaco Tagliani) e le spesso inutilmente solerti sovrintendenze prenderanno carta e penna per fare immediatamente ciò che è buono e giusto.
C’è inoltre da augurarsi un’applicazione estensiva del provvedimento e del principio in esso contenuto: via tutto ciò che deturpa e scempia i monumenti, per liberare la bellezza. E quindi: via i taxi dal castello, via le auto – tutte le auto, anche quelle delle forze dell’ordine, dei politici, dei soliti noti – dal centro storico. Obiettivo: pedonalizzare integralmente l’area monumentale di Ferrara per renderla degno patrimonio Unesco. Vorrai mica far torto al patrio Dario…

Una pennellata di musica dentro il colore: il 5 giugno gli Icarus Quartet in concerto al Palazzo dei Diamanti

da: Il gruppo dei 10 e Fondazione Ferrara Arte

Quando il genio dell’arte moderna Henri Matisse fu chiamato ad esprimere qualcosa sul jazz,dipinse una figura in volo dentro un cielo turchino: un volo ardito ma allo stesso tempo infinito come quello di Icaro. Nacque così l’opera omonima, realizzata con la tecnica del papier decoupè (simile al collage), per illustrare il suo libro dal titolo “Jazz” pubblicato nel 1947. Questa premessa si rivela fondamentale per comprendere il nome del quartetto: dato che per Matisse la musica jazz pareva un volo, il gruppo che giovedì 5 giugno renderà omaggio al grande pittore francese, durante l’apertura straordinaria del palazzo dei Diamanti, non poteva che chiamarsi “Icarus Quartet”. Un ensemble totalmente unico e creativo, pensato espressamente dal Gruppo dei 10 come chiusura originale della ricca rassegna musicale “Tutte le Direzioni in Springtime” e come evento collaterale di assoluto prestigio della mostra “Matisse, la figura. La forza della linea, l’emozione del colore”, esposta nello storico palazzo di corso Ercole I d’Este fino al 15 giugno.

A far volare il pubblico nel colore di Matisse e nelle note del jazz ci penserà l’esclusivo quartetto composto da Marco Tamburini alla tromba, Riccardo Fioravanti al basso, Giovanni Bertelli alla chitarra ed Ellade Bandini alla batteria.

Marco Tamburini è un fenomenale trombettista, nato nel 1959, che ha iniziato la propria attività professionale in ambito jazzistico nel 1984. Dopo essersi diplomato in tromba al Conservatorio G.B. Martini di Bologna, la sua carriera jazz fu tutta in salita: dalla partecipazione a numerosi festival nazionali ed internazionali alle esibizioni in teatri e club in Italia e all’estero. La sua attività artistica spazia quindi su più fronti: dall’incisione di cd in veste di leader (ha al suo attivo dieci album) alle collaborazioni in veste d’arrangiatore e trombettista con molti cantanti pop, fra i quali Lorenzo Jovanotti, Laura Pausini e Vinicio Capossela. Ma ha lavorato anche con artisti e formazioni del calibro di Billy Hart, George Cables, Gary Bartz, Cameron Brown, Rachel Gould, Franco Ambrosetti, Paolo Fresu, Enrico Rava, Dado Moroni, Giorgio Gaslini, Slide Hampton, Eddie Henderson, Curtis Fuller, Steve Coleman, Natalie Cole Big Band e Mingus Big Band.

Giovanni Bertelli è un giovanissimo talento ormai inserito stabilmente in alcune delle formazioni più prestigiose di Marco Tamburini. Inizia a frequentare i primi corsi di chitarra classica all’età di 15 anni presso il “Circolo Pievese di Musica Moderna” di Pieve di Cento ma, da sempre appassionato di sonorità blues e jazz, nel 2009 incomincia gli studi moderni. Attualmente frequenta il triennio sperimentale in musica jazz presso il conservatorio “G.Frescobaldi” di Ferrara. Un inizio promettente per un giovanissimo talento che ha tutte le carte in regola per diventare una futura stella del jazz.

Riccardo Fioravanti, nato a Milano nel 1957, inizia a suonare il basso elettrico nel 1973 e, bruciando le tappe, nel 1975 è già negli studi di registrazione come session-man. Sempre negli anni ’70 nasce la sua passione per il jazz, e inizia la sua formazione artistica suonando in formative jam session con svariati gruppi. La sua carriera si sviluppa su piani paralleli: il senso artistico, la grande versatilità e le alte capacità professionali lo portano a lavorare in ambito jazzistico con, tra i tanti, Giorgio Gaslini, Franco Cerri, Gianni Basso, Renato Sellani, Tony Scott, Gorni Kramer, Enrico Intra, Franco D’Andrea, mentre – nel mondo del pop – le sue collaborazioni sono innumerevoli.

Il batterista Ellade Bandini è considerato da critica e pubblico uno dei massimi esponenti dello strumento in Italia. Non a caso al nostro connazionale, nato a Ferrara nel 1946, è stata dedicata l’intera rassegna di “Direzione Comacchio 2013”. Ellade, che ha iniziato la sua scalata nel mondo del jazz già all’età di 17 anni, ha una lunga carriera da turnista e di concerti ed è ex-membro dei The Pleasure Machine. L’elenco dei celebri artisti con cui ha collaborato in questi 50 anni di carriera sarebbe infinito, quindi ci limitiamo a segnalare che attualmente continua la sua intensa attività live e che fa parte del particolare quanto pregevole progetto della “Drummeria”.

Il concerto non si potrà prenotare, i posti andranno a esaurimento. La mostra rimarrà aperta fino alle 24.00 (chiusura biglietteria 23.30), permettendo al pubblico di visitarla sia prima che dopo il concerto. Il concerto del 5 giugno verrà preceduto, alle ore 21, dalla presentazione alla stampa e al pubblico presente della rassegna “DIREZIONE COMACCHIO 2014” organizzata dal Gruppo dei 10 in collaborazione con l’amministrazione comunale di Comacchio, che proporrà a settembre quattro suggestivi concerti a Palazzo Bellini di Comacchio. In occasione della serata a Palazzo dei Diamanti, inoltre, verrà offerto a tutti presenti un assaggio della ‘Birra dei Diamanti’ prodotta artigianalmente da Pier Luigi Feggi, uno dei componenti del Gruppo dei 10, perfetto interprete, con la sua iniziativa, della multidirezionalità del Gruppo.

Federmanager promuove una tavola rotonda su reti di impresa e manager di rete

da: Federmanager Ferrara

Sabato 7 giugno alla Caffetteria Castello

Fare rete per raggiungere un obiettivo comune. Le Reti di Imprese assumono sempre maggior rilevanza in un quadro economico internazionale globalizzato che richiede competitività e innovazione, soprattutto per le PMI.
Federmanager Ferrara, associazione dei dirigenti aziendali di Ferrara e Provincia, organizza sabato 7 giugno dalle 9.30 alle 12.00 presso la Caffetteria Castello la tavola rotonda “Il Manager di Rete: una professionalità emergente”.
Il momento di informazione vuole mettere in evidenza le opportunità legate alla figura professionale emergente del Manager di Rete di Imprese e gli strumenti per la qualificazione. Durante la tavola rotonda in particolare verranno esaminati alcuni aspetti: stato sulle reti d’impresa, a cosa serve questa forma di aggregazione, elementi di base sugli aspetti giuridici, ad esempio la differenza rete soggetto/contratto, il ruolo del manager di rete e la certificazione delle competenze, gli elementi chiave per il successo e le difficoltà che si affrontano nella realizzazione di una rete di imprese.
Intervengono Gianluca Celli, Assoretipmi, Delegato per Ferrara e Rovigo, Paolo Panizza, Sportello “Reti di Impresa” Unindustria Ferrara – Officina delle Reti e Marco Balducci, Consigliere CD Federmanager Ferrara.
Le reti di imprese rappresentano, da un punto di vista economico, una libera aggregazione tra imprese. Operano attraverso il contratto di rete, strumento negoziale messo a disposizione delle imprese per collaborare alla realizzazione di progetti e quindi al conseguimento di comuni obiettivi strategici. In questo contesto, assume grande rilevanza la figura del manager di rete, cioè colui che coordina l’intero processo e funge da riferimento per i componenti della rete.
Le caratteristiche di queste figure possono avere un ruolo crescente in un panorama economico come quello del ferrarese, popolato per la massima parte da PMI, particolarmente adatte ad avvantaggiarsi grazie ai benefici delle economie di scala e di scopo.
Federmanager, fornendo un servizio ai propri associati ma anche alle imprese, sta lanciando un Servizio di Certificazione delle competenze manageriali, tra cui specificamente quelle del Manager di Rete. In questo modo una Rete di Imprese che debba scegliere il proprio Manager di Rete tra diversi candidati, oltre che dagli esiti dei colloqui con i medesimi, potrà derivare ulteriori elementi di giudizio dal possesso da parte di alcuni di questi di una certificazione di Terza parte su Disciplinare Federmanager. La tavola rotonda costituirà un momento importante di approfondimento del tema.
La partecipazione all’evento è gratuita e aperta al pubblico.

Il magnifico ulivo dell’umanità

Destra e sinistra categorie del passato? Difficile da sostenere fino a quando l’economia di mercato che condiziona la conoscenza non sarà soppiantata dall’avvento del governo della conoscenza sull’economia e sul mercato. Due modi distinti di considerare uomini e donne: da un lato la loro centralità, dall’altro la libera sopraffazione dei beni.

E qui siamo alla questione vera: un’economia basata sulla conoscenza o una conoscenza basata sull’economia? Far uso dell’economia in funzione della conoscenza o usare la conoscenza in funzione dell’economia? In definitiva, l’economia che condiziona la conoscenza o la conoscenza che condiziona l’economia?
In questi giorni ancora freschi di tornata elettorale, c’è qualcuno, che con altrettanta banalità del tipo “signora mia le stagioni non sono più quelle di una volta”, ci racconta che categorie come destra e sinistra sono superate.
Francamente di fronte al dilemma che sta in testa a questo articolo, mi pare proprio di no.
La destra è ancora quella dell’improvvida dichiarazione del ministro Tremonti che con la cultura non si mangia. Per cui se la cultura serve all’economia e al suo mercato va bene, diversamente, se ne può fare a meno, con buona pace degli otia studiorum.
Credo che a questo proposito tra destra e sinistra intercorra un rapporto direttamente proporzionale, tanto più la destra ha investito in capitali e finanze, tanto più la sinistra ha investito nello studio, nella ricerca e nella cultura. E ha fatto bene. Perché senza conoscenze, senza sapere, senza una nuova cultura non si esce dal vicolo cieco in cui ci hanno condotto gli interessi delle destre nel mondo.
La settimana scorsa l’amico Fiorenzo Baratelli, nel suo bell’articolo su queste pagine, ci ricordava la visione kantiana dell’uomo come legno storto dell’umanità. Devo dire la verità, che fin dai banchi di scuola l’approccio a quelle pagine mi induce irrimediabilmente a pensare all’ulivo. Magnifico albero, che più legno contorto di così non si può. Ma per l’uomo, sappiamo, storicamente carico di importanti e impegnativi significati.
Il filosofo Isaiah Berlin, nel suo libro Il legno storto dell’umanità, ci mette in guardia da tutti quelli che assurgono o sono assunti a guaritori dell’uomo. E ha ragione. Perché non c’è via di uscita per l’umanità se non si nutre fiducia negli uomini e nelle donne. Ecco un altro tema che non estingue le differenze tra destra e sinistra. La fiducia nell’uomo, nell’uomo nuovo è propria della sinistra.
Se pensiamo a una società fondata sulla conoscenza che guidi la condotta dell’economia e dei mercati, allora ricollochiamo l’uomo al centro, con la sua perenne ricerca di pace e di felicità. La conoscenza è dell’uomo, perché la usi per impedire d’essere sfruttato insieme al suo ambiente di vita. Questo è di sinistra.
Di destra è ostacolare ogni conoscenza che possa ridurre la libertà dell’economia, della concorrenza, dell’uso delle risorse.
Lo sviluppo strategico basato sulla conoscenza incoraggia la ricerca, stimola alla creatività continua, alla condivisione dei saperi, al loro rinnovamento e aggiornamento, all’interazione delle conoscenze tra i cittadini del mondo.
Solo questo sarebbe sufficiente a farci dubitare della validità dei sistemi di istruzione che ancora ci teniamo, non certo pensati per preparare i giovani al sapere, alla ricerca, ad acquisire gli strumenti per vivere in futuri dove le conoscenze potrebbero non essere più quelle apprese, ma tutte da rinnovare o da ricercare nuovamente.
No, nei sistemi di istruzione che la destra ci ha lasciato, quasi inossidabili nel tempo, i nostri bambini e i nostri giovani, giocano ancora il ruolo di depositi generazionali, da riempire delle nozioni ritenute necessarie per essere accolti come servitori diligenti degli interessi dei mercati, della voracità dell’economia globale. Saperi che riempiono la mente, ma volutamente dimentichi di coltivare le intelligenze.
Così col tempo, come dimostrano le ricerche internazionali sulle competenze degli adulti, che collocano il nostro paese all’ultimo posto, unitamente alla Spagna, le abilità acquisite sui banchi di scuola si affievoliscono e con loro l’interesse del mercato del lavoro che ti respinge, facendo della tua esistenza una vita di scarto per l’economia e per la società.
Oggi, più che mai, non c’è cittadinanza se non fondata sul primato della conoscenza, anziché del mercato. La sfida tra destra e sinistra si gioca sul terreno delle politiche in grado di investire da subito sui cittadini come capitale intellettuale, sulle politiche che considerano le persone come la ricchezza principale di un paese e, per questo, neppure una può essere abbandonata a se stessa.
L’impoverimento culturale è degrado sociale, svilimento della dignità dell’uomo, è grave quanto e più dello sfruttamento dell’ambiente, perché colpisce l’esercizio della propria vita, l’autonoma gestione di se stessi.
È di sinistra ritenere intollerabile e scandaloso che decenni di politiche neoliberiste abbiano ridotto l’Italia ad avere, secondo i recenti dati Ocse, il 70% di adulti tra i sedici e i sessantaquattro anni che posseggono competenze di base al disotto del livello tre, ritenuto dall’Europa indispensabile per poter partecipare consapevolmente alla vita sociale e lavorativa. Se a questo dato sommiamo la percentuale di giovani che non raggiungono alcuna qualifica e quella di chi, dopo essersi laureato, emigra all’estero, ci rendiamo conto che a ognuno di noi è stata rubata la possibilità di vivere in un paese la cui economia fondi le radici sulla conoscenza.
Il grande furto prodotto dalle politiche di destra è questo. L’averci sottratto ciò che è essenziale alla cittadinanza nella società della conoscenza, la capacità di generare e di applicare nuovi saperi, di creare idee nuove e invenzioni che stimolino la realizzazione di prodotti competitivi, di servizi e procedure per il nostro progresso.
È impensabile che il tessuto di una società oggi possa tenere senza conoscenza e senza rafforzare il coinvolgimento di tutti. La stessa politica nata in rete ci sta ad indicare che è finita l’epoca delle cittadinanze anonime. Ci troviamo di fronte a processi che possono migliorare la qualità della vita entro i confini della propria città, del proprio paese e anche oltre, facendo divenire attraente la cittadinanza, con l’essere sempre più qualificati e ricchi di competenze per potersi prendere cura della propria comunità. Occorre allora considerare attraente vivere il proprio paese. Questo è il compito delle generazioni anziane nei confronti di quelle più giovani, formare insieme un gruppo poliedrico di scambio di metodi, di lezioni apprese, di nuove idee, di processi tecnologici e di iniziative per promuovere e vitalizzare un’economia che affondi le sue radici nei saperi.
Credo sia questa la fonte essenziale per ottenere un vantaggio competitivo rispetto alle altre nazioni, così come per qualsiasi altra organizzazione, non può che essere la cultura diffusa, radicata nella gente, non può che essere il capitale intellettuale. Questo è il motivo per cui l’investimento sociale nella cura di ogni uomo e di ogni donna, come di ogni bambina e bambino, fa ancora la differenza tra la destra e la sinistra.

GERMOGLI
l’aforisma
di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…
 
“L’assurdo nasce dal confronto fra la domanda dell’uomo e l’irragionevole silenzio del mondo” (Albert Camus)

IMMAGINARIO
la foto
del giorno

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura.

Esibizione di paracadutisti nel centro storico di Ferrara (foto di Aldo Gessi)

paracadutisti-ferrara
Esibizione di paracadutisti nel centro storico di Ferrara (foto di Aldo Gessi)
paracadutisti-ferrara
(foto di Aldo Gessi)
paracadutisti-ferrara
(foto di Aldo Gessi)