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Giorno: 16 Luglio 2014

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 16 luglio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 16 luglio 2014

LAVORI PUBBLICI E SPORT – Sopralluogo degli assessori Modonesi e Merli insieme al presidente Spal Mattioli
Il nuovo impianto luci del Mazza pronto a inizio agosto
16-07-2014

Procedono i lavori di realizzazione del nuovo impianto di illuminazione a led per lo stadio “Paolo Mazza” di Ferrara. Nel corso del sopralluogo svoltosi questo pomeriggio (mercoledì 16 luglio), gli assessori comunali Aldo Modonesi e Simone Merli, assieme al presidente della Spal 2013 Walter Mattioli, hanno fatto il punto della situazione per valutare lo stato di avanzamento del cantiere avviato a cura della società Spal 2013 finalizzato all’adeguamento dell’impianto di illuminazione secondo gli standard previsti dalla Figc. L’intervento, necessario per l’iscrizione della Spal al campionato di Divisione Unica, a seguito della promozione della squadra, prevede l’utilizzo di tecnologia a luci led, secondo il progetto presentato dalla stessa società calcistica e approvato all’inizio di giugno dalla Giunta comunale. In base alla convenzione per la concessione in uso dello stadio, che pone le spese di manutenzione straordinaria dell’impianto a carico del Comune, quest’ultimo si impegna a rimborsare alla Spal la spesa prevista per l’intervento con la somma di 400mila euro in cinque anni.

L’intervento – uno dei primi in Italia ad utilizzare questa tecnologia – oltre a consentire alla struttura sportiva ferrarese di ottenere la necessaria omologazione della Lega Pro di Calcio, permetterà di raggiungere importanti risparmi in termini di costi energetici e di manutenzione.

Sono inoltre previsti altri interventi di adeguamento dell’impianto sportivo, prima dell’inizio del campionato, per altri 150mila euro di cui si farà carico direttamente l’Amministrazione comunale.

ESTATE A FERRARA – Domenica 20 luglio il Raduno nazionale organizzato dal Vespa Club Ferrara
In arrivo in città un’invasione di Vespe a due ruote
16-07-2014

(Comunicato a cura del Vespa Club Ferrara)
Domenica 20 luglio si svolgerà il “10° Vespa Raduno nazionale Città di Ferrara” organizzato dal Vespa Club Ferrara, con la collaborazione del Comune di Ferrara. L’appuntamento, ormai immancabile per gli appassionati del settore di tutta Italia ed entrato di diritto nel calendario eventi di “Estate a Ferrara”, vedrà arrivare centinaia di Vespe da ogni parte d’Italia. Il concentramento della manifestazione è ubicato in piazza Ariostea, dove dalle 8 inizierà la registrazione dei partecipanti, mentre i mezzi saranno esposti nell’anello interno della piazza per poter essere ammirati da tutti gli appassionati delle due ruote e non solo. Il Vespa Club Ferrara offrirà a tutti gli aderenti al raduno una piccola colazione ed una busta di benvenuto. Le iscrizioni si chiuderanno alle 10:30, quando lo sciame si muoverà poco dopo per la tradizionale sfilata in centro storico per il saluto alla città, una sorta di festa che questa piccola grande moto dal design inconfondibile certamente merita, soprattutto se si considera che è il veicolo a motore più venduto al mondo: oltre 17 milioni di esemplari. Dopo il saluto alla città la parata di Vespe proseguirà per Voghiera.
Quest’anno il Vespa Raduno nazionale di Ferrara presenta alcune importanti novità, tra cui: la collaborazione del Comune di Voghiera, data dal patrocinio e dalla concessione all’utilizzo della Delizia Estense di Belriguardo, per la sosta e l’esposizione dei mezzi, congiuntamente alle auto storiche del ‘Club Vecchi Veicoli Voghenza’ che è compartecipante dell’evento. Infine il tutto sarà rallegrato dai figuranti del Palio di Ferrara della Contrada San Giorgio, che in costume daranno vita ad una raffigurazione di come il Duca D’Este riceveva i propri ospiti presso la Delizia; mentre il Consorzio Produttori Aglio Dop di Voghiera provvederà a fare dono agli ospiti del loro prezioso prodotto locale.
Il Vespa Club Ferrara, che con circa 400 soci è ai vertici dei club della regione, invita a partecipare numerosi all’appuntamento, anche solo per salutare chi è arrivato da molto lontano sobbarcandosi centinaia di chilometri in solitudine, su di un mezzo che potrebbe sembrare un giocattolo.
Sono passati 68 anni da quel lontano 23 aprile 1946, quando lo scooter italiano per eccellenza fu brevettato. Stiamo parlando naturalmente dell’intramontabile Vespa Piaggio, una vera e propria icona delle due ruote invidiata in tutto il mondo. Progettata sugli scooter usati negli aeroscali da un ingegnere aeronautico, Corradino D’ Ascanio, la vespa fu dotata di ruote grandi, riprese dai carrelli degli aerei e di una forma più sinuosa, attraente anche per il pubblico femminile.
Il primo manifesto della Vespa, datato 1946, mostra una donna che sfreccia alla guida dello scooter. Scelta impopolare ma vincente. La Vespa è divenuta fin da subito un mito del design italiano, presto tradotto in stile di vita avventuroso e libero, anche grazie a campagne pubblicitarie ben congegnate. Un simbolo che resiste da sessantotto anni e che ha dato vita a un mondo a parte, quello dei quarantamila iscritti ai Vespa Club d’Italia.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Il 18 luglio nuove letture per bambini a partecipazione gratuita
Venerdì alle 10 appuntamento sotto ‘L’Albero delle storie’
16-07-2014

Nuovo appuntamento venerdì 18 luglio alle 10 nel giardino della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17), con le letture de ‘L’albero delle storie’. Ancora una volta, all’ombra del monumentale ginkgo biloba di palazzo Paradiso, i bambini tra i 4 e i 10 anni potranno ascoltare le storie divertenti e avventurose loro riservate dal ciclo di narrazioni curato dalla Sezione Ragazzi della biblioteca comunale, in collaborazione con l’associazione Amici della biblioteca Ariostea.
I piccoli partecipanti, accompagnati da genitori, nonni o tate, potranno assistere gratuitamente alle narrazioni proposte di volta in volta da voci diverse e con diverse tecniche narrative. Al termine di ogni appuntamento, i bambini che lo vorranno potranno poi trasformare in disegni le immagini e le emozioni evocate dai racconti.
All’ombra degli alberi sarà inoltre esposta una rassegna di libri scelti tra l’ampia collezione della Sezione Ragazzi dell’Ariostea, disponibili al prestito per continuare anche a casa a coltivare il piacere della lettura.
La rassegna proseguirà ogni venerdì, alle 10, fino al 29 agosto prossimo.
In caso di maltempo l’incontro si svolgerà in sala Agnelli.
Per informazioni contattare il numero di telefono 0532 418211.

CASA ARIOSTO – Sabato 19 luglio dalle 18.30 l’inaugurazione della seconda mostra del progetto di Sergio Curtacci
‘Aliens’: oltre venti artisti chiamati a raffigurare l’alienazione umana
16-07-2014

(Comunicato a cura degli organizzatori)
Tutto pronto nella storica Casa di Ludovico Ariosto per dare il via, sabato 19 luglio dalle 18.30, alla seconda mostra in programma per la sesta tappa di ‘Aliens – le forme alienanti del contemporaneo’, il progetto nazionale itinerante, ideato da Sergio Curtacci, direttore del magazine d’arte contemporanea ‘Frattura Scomposta’, che dallo scorso 7 giugno fino al prossimo 27 settembre propone, a Ferrara, 110 giorni all’insegna dell’arte contemporanea con mostre e performance che vedono la partecipazione di più 70 artisti.
Sam Punzina, Fulvio Martini, Alberto Gallingani, Loredana Catania, Mauro Molle, Alice Olimpia Attanasio, El Gato Chimney, Milena Sgambato, Sonia Ceccotti, Max Gasparini, Giacomo Rossi, Cinzia Pellin, Gabriele Talarico, Ilaria Del Monte, Denis Riva, Valerio Spisani, Jessica Rimondi, Luca Valotta, Stefano Perrone, Barbara Bonfilio, Dorian Rex: questi i ventuno artisti che fino al 23 agosto, nelle sale di via Ariosto 67, ognuno con la propria tecnica e il proprio immaginario, coinvolgeranno il pubblico in una riflessione sulla tematica riguardante l’alienazione umana.
La serata inaugurale vedrà inoltre la partecipazione di Massimiliano Manieri, con la live performance e installazione ‘The Keyboard’, di Alberto Gallingani, con la live performance ‘Histoire d’A’, di Francesca Fini, con la videoproiezione ‘Mother rythm’, e di Salvatore Insana con i video ‘Dove era che non ero’, ‘A propos de l’été de l’âme’ e ‘Nero enigma’.
La tappa ferrarese, è patrocinata dalla Regione Emilia Romagna, dal Comune di Ferrara e dai Musei civici di Arte antica di Ferrara e sostenuta dal Gruppo Finmatica.

LA SCHEDA:
ALIENS – le forme alienanti del contemporaneo
Mostra collettiva arte contemporanea
Artisti: Vittorio Comi, Marianna Gasperini, Anna Turina, Tina Sgrò, Florencia Martinez – Angela Trapani, Anna Muzi, Antonio De Luca, Annalu’, Silvio Porzionato, Roberta Serenari, Vanni Cuoghi, Anna Madia, Marcella Bonfanti, Ketty Tagliatti, Cristina Iotti, Marica Fasoli, Elisa Anfuso, Francesca Marzorati, Marina Mancuso, Silvano Santi, Luca Zarattini, Sam Punzina, Fulvio Martini, Alberto Gallingani, Loredana Catania, Mauro Molle, Alice Olimpia Attanasio, El Gato Chimney, Milena Sgambato, Sonia Ceccotti, Max Gasparini, Giacomo Rossi, Cinzia Pellin, Gabriele Talarico, Ilaria Del Monte, Denis Riva, Valerio Spisani, Jessica Rimondi, Luca Valotta, Stefano Perrone, Barbara Bonfilio, Dorian Rex, Nunzio Paci, Sergio Padovani, Alessandra Baldoni, Jara Marzulli, Giancarlo Marcali, Gianluca Chiodi, Vincenzo Colella, Maurizio L’Altrella, Alessio Bolognesi, Gabriela Bodin, Ciro Palladino, Cristiano De Matteis, Massimo Festi, Vania Elettra Tam, Franco Donaggio, Ivan Lardschneider, Daniele Cestari, Filippo Manfroni, Marco Besana, Marcello Carrà, Ilaria Margutti, Giovanna Lacedra, Salvatore Insana, Alberto Gallingani, Solidea Ruggiero, Annibale Covini, Nicola Fornoni, Massimiliano Manieri, Caterina Squillacioti, Paola Turroni – Carlo Monti, Roberto Milani, Francesca Fini, Mona Lisa Tina, Streamcolors

CASA LUDOVICO ARIOSTO
Via Ludovico Ariosto, 67 – Ferrara
Dal 19 luglio al 23 agosto 2014
Inaugurazione: sabato 19 luglio, ore 18.30
Apertura al pubblico: feriali 10.00 – 12.30 / 16.00 – 18.00; Chiuso lunedì
INGRESSO GRATUITO

Comitato scientifico e organizzazione: Alessio Bolognesi, Giovanna Lacedra, Vania Elettra Tam, Sergio Curtacci
Info: Tel. 0532/244949 | www.fratturascomposta.it | info@fratturascomposta.it

Ufficio stampa FLpress
Flavia Lanza | Mobile: 340_9245760 | Mail: ufficiostampaflpress@gmail.com

Alcune delle opere in mostra (realizzate da Alberto Gallingani, Denis Riva, Dorian Rex e Loredana Catania):

GIARDINO DELLE DUCHESSE – Spettacolo sabato 19 luglio alle 21,15
Pupazzi a grandezza d’uomo per raccontare la fiaba de ‘Il lupo e i sette capretti’
16-07-2014

(Comunicato a cura dell’associazione ‘Il Baule Volante’)

La decima edizione della rassegna estiva di Teatro per Bambini e Famiglie Favole sotto gli alberi prosegue, sabato 19 luglio alle 21,15, nel Giardino delle Duchesse di Ferrara (ingresso da via Garibaldi 6), con lo spettacolo ‘Il lupo e i sette capretti’ della compagnia ‘Tanti Cosi Progetti’ di Ravenna: una fiaba tratta dal repertorio tradizionale dei Fratelli Grimm, realizzata con pupazzi a misura d’uomo e proposta, attraverso tecniche espressive originali, da una compagnia nota in tutta Europa per la sua proposta di un teatro di ricerca rivolto al giovane pubblico.
La rappresentazione di sabato 19 sarà di fatto la serata di apertura della rassegna, dato che lo spettacolo di sabato scorso non ha potuto aver luogo all’aperto a causa del maltempo e nemmeno alla Sala Estense a causa della sfortunata coincidenza con la partita dei mondiali.
La storia narrata è quella della tradizione: un lupo desidera divorare sette capretti e aspetta l’occasione favorevole che si presenta quando mamma capra li lascia soli per andare a fare la spesa. In diverse occasioni il lupo viene scoperto dai capretti che, chiusi nella loro casa perché messi all’erta dalla mamma, non aprono la porta. Il lupo allora ricorre a stratagemmi e travestimenti – aiutato anche dall’indifferenza e dall’egoismo di alcuni personaggi della storia – e riesce infine a entrare in casa, divorando sei dei sette capretti.
Il destino dei sette capretti e del lupo cattivo è narrato nello spettacolo in modo fedele rispetto alla fiaba dei Grimm. Il lieto fine non si farà certo attendere e le avventure saranno molte, emozionanti e divertenti, in questa storia senza tempo che insegna ai più piccoli a diffidare degli sconosciuti e ad aver fiducia nella possibilità di risoluzione e di salvezza rappresentata dalla mamma.
‘Il lupo e i sette capretti’ succede alle precedenti produzioni di Tanti Cosi Progetti ‘I tre porcellini’ e ‘Cappuccetto Rosso’, creando un percorso sulla figura del lupo e di tutto quello che essa rappresenta nell’immaginario semplice e istintivo dell’infanzia e più complesso ed elaborato dell’età adulta. Ne ‘Il lupo e i sette capretti’ c’è l’inesperienza e l’ingenuità di sette caprettini che non conoscono il mondo e che si fidano delle apparenze. C’è la paura, c’è l’indifferenza, c’è il quieto vivere da parte di altri personaggi della storia che, pur intuendo i progetti del lupo, non ne ostacolano l’operato. C’è il camuffamento della voce, c’è il divorare. C’è la casualità per cui sei capretti vengono divorati e uno si salva. C’è l’ingordigia del lupo che troppo in fretta ha divorato i capretti, c’è il lupo che perisce, c’è il ricordo della brutta avventura che sarà insegnamento per il futuro. C’è la ricostituzione del piccolo gruppo che, facendo tesoro dell’avventura trascorsa, riacquista la felicità. Una fiaba intensa e carica di significati palesi e reconditi, sopravvissuta nella tradizione orale nel corso dei secoli grazie alla sua forte portata simbolica.

TCP Tanti Cosi Progetti è un’associazione culturale nata a Ravenna nel 1994 che racchiude al suo interno Studio Muni, centro di ricerche discipline corporee e studi musicali, fondato nel 2003.
TCP Tanti Cosi Progetti produce creazioni di teatro di figura, danza, e progetti artistici e didattici specificamente legati alla sua genesi poetica: lo studio del corpo, degli oggetti e dei suoni.
Da cinque anni organizza, in convenzione con il Comune di Ravenna, HOMUNCULUS Festival e collabora, sempre nel ravennate, al progetto Casa delle Arti per l’Infanzia che organizza l’evento annuale FEST.
Gli spettacoli prodotti dalla compagnia sono stati ospiti di Festival Internazionali in Messico, Canada, Venezuela, Francia, Spagna, Germania, Repubblica Ceca, Svizzera, Austria, Slovenia, Giappone ed in numerose stagioni teatrali e Festival in Italia.
Danilo Conti, direttore della compagnia e autore dello spettacolo, inizia a collaborare, nel 1990, con la scrittrice e regista venezuelana Sonia Gonzalez, con la quale realizza performance con oggetti, pupazzi, e con tecniche di teatro nero, conseguendo importanti riconoscimenti in ambito nazionale. Dal 1998 inizia invece una sinergia artistica con l’attrice e performer Antonella Piroli. Assieme a quest’ultima, realizza i più significativi progetti rivolti al pubblico giovane, progetti che riscuotono riscontri positivi da parte del pubblico e della critica, tanto da valere alla compagnia riconoscimenti di prima grandezza come premi e menzioni al premio ETI Stregagatto ma anche produzioni cinematografiche e collaborazioni con compagnie italiane ed europee per regie e drammaturgie.
Da molti anni Tanti Cosi Progetti si segnala in ambito nazionale ed internazionale come uno dei nuclei artistici più significativi nella produzione di creazioni in cui il lavoro per il pubblico giovane si coniuga ad un teatro di ricerca colto e raffinato.

Lo spettacolo è per tutti i bambini a partire dai 4 anni
L’ingresso è di 5 euro per i piccoli e di 6 euro per i grandi.
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà alla Sala Estense di piazza Municipale.

Informazioni: Il Baule Volante – Andrea Lugli – Paola Storari 0532/770458 – 347/9386676.
ilbaulevolante@libero.it www.ilbaulevolante.it

Venerdì 18 luglio Giorgio Canali & Rossofuoco live a “Zuni Outdoor”

da: Arci Ferrara

Musicista, produttore, autore, Giorgio Canali è amato trasversalmente da generazioni diverse. Chitarrista dei CCCP Fedeli alla linea, poi diventati CSI e successivamente PGR, Giorgio Canali ha successivamente dato alle stampe sei album come solista o con la sua band Rossofuoco. L’intensa attività di produttore – dall’omonimo esordio dei Verdena a Sguardo Contemporaneo di Bugo e Canzoni da Spiaggia Deturpata de Le Luci della Centrale Elettrica – l’ha portato a collaborare con un numero impressionante di artisti tra cui Marlene Kuntz, Noir Désir, Litfiba, PFM, Tre Allegri Ragazzi Morti, Virginiana Miller, Ulan Bator, The Zen Circus. I suoi lavori confermano la vitalità di uno dei più originali autori del panorama italiano, che sa coniugare poesia, impegno sociale, passione viscerale e uno sguardo acuto sui nostri tempi.

Il nome di Giorgio Canali, romagnolo di nascita, ferrarese di adozione e anarchico per vocazione, ricorre da trent’anni sulla scena rock italiana: agli inizi era associato ai Litfiba, quindi fu titolare di una inconfondibile “chitarra disturbata” nelle diverse stagioni della saga CCCP – CSI – PGR; da anni, ormai, è il leader dei Rossofuoco e un produttore di culto nel circuito indipendente, circondato da una solida fama di sciamano laico.
Inizia la carriera musicale verso la fine degli anni Settanta come voce di varie punk band della scena romagnola. All’inizio degli anni Ottanta, con l’avvento di nuove tecnologie elettroniche, inizia ad interessarsi alla musica elettronica e dà vita, insieme a Roberto Zoli, a diversi progetti musicali che culminano nella fondazione di Politrio e nella pubblicazione del disco Effetto Eisenhower.
L’approccio al lato più tecnico della musica lo porta a collaborare come tecnico del suono con la PFM e i Litfiba, Conosce i CCCP Fedeli alla linea nel 1989, durante la tournée congiunta tra questi ultimi e i Litfiba in Unione Sovietica. Entra successivamente a far parte dei CCCP insieme ad altri fuoriusciti dei Litfiba, Gianni Maroccolo e Ringo De Palma. Nel 1990 partecipa come chitarrista e tecnico del suono all’ultimo disco dei CCCP, “Epica Etica Etnica Pathos”.
All’inizio degli anni Novanta, dopo lo scioglimento dei CCCP, si trasferisce quasi stabilmente in Francia. Collabora ai tour dei Noir Désir e produce i tre dischi dei Corman & Tuscadu. Nel 1992 fonda il Consorzio Suonatori Indipendenti insieme ad altri ex membri dei CCCP. Nel gruppo affianca alle chitarre Massimo Zamboni, alla voce Giovanni Lindo Ferretti e alla produzione Gianni Maroccolo. Durante l’esperienza del CSI prosegue un progetto solista che culmina nel disco Che fine ha fatto Lazlotòz del 1998.
Nel 1999 realizza la colonna sonora per il film Guardami di Davide Ferrario.
Dopo la fine dei CSI e la divisione dei due fondatori, sviluppa ulteriormente il suo progetto solista e raccoglie alcuni dei musicisti che lo avevano affiancato nel tour di Lazlotòz in una formazione stabile, i Rossofuoco, che lo accompagnerà in tutti i dischi successivi. Ad oggi proprio il gruppo Giorgio Canali & Rossofuoco rappresenta l’attività artistica e musicale più rilevante, che ha portato alla pubblicazione di cinque album: Rossofuoco, Giorgio Canali & Rossofuoco (diverso dal primo omonimo, caratterizzato dalla copertina dell’album recante una freccia che indica in basso), Tutti contro tutti, Nostra Signora Della Dinamite e Rojo.
Dal 2001, parallelamente all’esperienza solista, è ancora a fianco di Giovanni Lindo Ferretti nei PGR, sempre in veste di chitarrista. Da notare che i due collaborano e sono buoni amici pur condividendo ben poco dell’attuale visione ideologica e, soprattutto, religiosa dell’ex cantante dei CCCP. Delle controverse prese di posizione da parte del compagno, Canali si è peraltro sempre dichiarato poco sorpreso, difendendo anzi la coerenza del cantautore nel corso degli anni.
Dopo i Corman & Tuscadu, negli ultimi anni Canali è tornato diverse volte a ricoprire il ruolo di produttore. Tra i dischi più famosi da lui prodotti l’omonimo esordio dei Verdena, Sguardo contemporaneo di Bugo (2006) e Canzoni da spiaggia deturpata de Le luci della centrale elettrica (2008), dove partecipa anche come chitarrista e bassista. Oltre alle numerosissime collaborazioni già citate, va rimarcata quella con Angela Baraldi, con la quale ha portato in tour uno spettacolo intitolato “Love Will Tear Us Apart (again)”, tributo ai Joy Division in occasione del trentesimo anniversario della morte di Ian Curtis..
Nel 2011 viene pubblicato il libro Fatevi fottere, una biografia autorizzata del cantante contenente interviste, testi inediti, contributi di diversi amici e un CD di rarità selezionate dallo stesso Canali.
Nel 2013 partecipa alla reunion dei CSI (a cui non prende parte tuttavia Giovanni Lindo Ferretti, sostituito da Angela Baraldi) per il tour intitolato “Ciò Che Non Deve Accadere, Accade”.

Ingresso: 5 euro.

Per tutto il periodo del festival (fino al 20 aprile), “Zuni Ou†door” ospiterà stabilmente una libreria con un’ampia scelta di titoli dedicati ad arte, musica e graphic novel, nonché un mercatino di vinili usati.

Per ulteriori informazioni:

Web: http://outdoor.zuni.it/

E-mail: arte@zuni.it

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Imprese: approvata oggi la legge regionale su “Attrattività, competitività e promozione degli investimenti in Emilia-Romagna”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore regionale Luciano Vecchi: “Ora abbiamo un nuovo biglietto da visita dell’Emilia-Romagna per chi vuole investire e creare occupazione. Definiti gli strumenti per offrire un ambiente più favorevole all’attrazione di investimenti di grandi dimensioni e di grande qualità”

La stipula di accordi per l’insediamento e lo sviluppo di nuove imprese. La riduzione del carico burocratico. Ma anche agevolazioni fiscali per nuove imprese innovative, sostegno all’aggregazione e al rafforzamento dei Consorzi fidi per il credito. Ancora, un premio regionale per la responsabilità sociale d’impresa, misure di contrasto delle delocalizzazioni produttive, nonché la promozione degli investimenti nel quadro delle programmazioni settoriali della Regione. Sono queste le linee principali della legge su ‘Attrattività, competitività e promozione degli investimenti in Emilia-Romagna’, approvata oggi dall’Assemblea legislativa.
L’obiettivo principale quello del rilancio degli investimenti pubblici e privati: una leva fondamentale per far ripartire la domanda interna, per aumentare le esportazioni e per creare nuova occupazione, stabile e qualificata. La legge risponde, infatti, alla duplice esigenza di contribuire alla ripresa economica e rafforzare la competitività e la capacità di innovazione del sistema produttivo dell’Emilia-Romagna.
«Da oggi l’Emilia-Romagna – ha commentato soddisfatto l’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi – ha gli strumenti per offrire un ambiente più favorevole all’attrazione di investimenti di grandi dimensioni e grande qualità. Questa è una delle condizioni per creare lavoro qualificato e durevole, obiettivo centrale nell’azione della Regione».
Il provvedimento legislativo punta a rendere i sistemi – locali e regionale – ancora più “attraenti” per gli investimenti delle imprese, proiettando ulteriormente l’economia emiliano-romagnola nel mondo. Tutto questo senza perdere le radici ma, anzi, rafforzando i suoi tratti di forza: dinamismo e capacità di fare innovazione, diversificazione produttiva, pluralismo delle forme imprenditoriali.
Le politiche regionali e la legge intendono favorire e accompagnare in Emilia-Romagna la promozione degli investimenti produttivi ad alta intensità tecnologica ed ecologica per rafforzare l’innovazione dell’asse saper, del made in Italy e green economy che comunque poggiano sull’autonoma capacità e iniziativa delle imprese e degli imprenditori presenti sul territorio.
«Un sistema per la formazione di qualità, una rete di alta tecnologia unica in Italia., fondi europei orientati all’innovazione, equità sociale, equilibrio territoriale nonché una maggiore efficienza amministrativa. È questo il nuovo biglietto da visita dell’Emilia-Romagna per chi vuole investire e creare occupazione. Rapidamente saranno approvati gli strumenti attuativi della legge una immediata operatività del provvedimento», ha aggiunto l’assessore Vecchi.
La nuova normativa si muove nel solco della politica nazionale, con l’intenzione di accrescerne l’efficacia attraverso misure proprie e in collaborazione con lo Stato e tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti. L’architrave della legge è l’individuazione degli “investimenti e insediamenti di interesse regionale” promossi da imprese o aggregazioni di imprese, che si caratterizzano per il valore degli investimenti, la qualità e la quantità dell’occupazione, le ricadute sul territorio, la ricerca e l’innovazione, l’internazionalizzazione e la specializzazione delle singole unità, delle filiere e dei distretti.
Per favorire investimenti e interventi di interesse per il territorio la Regione, anche per mezzo delle sue società, sviluppa una politica di marketing territoriale per la ricerca di investitori nazionali ed esteri e per la promozione della propria immagine.
Concretamente, la realizzazione degli investimenti e degli interventi avviene attraverso la stipula di “Accordi per l’insediamento e lo sviluppo” sottoscritti dalla Regione, dalle imprese o aggregazioni di imprese, dagli enti locali e dagli altri soggetti che concorrono all’attuazione. Gli “Accordi” contengono gli impegni reciproci dei contraenti, ovvero gli investimenti a carico rispettivamente delle imprese e delle parti pubbliche, le agevolazioni che possono essere concesse e i termini per l’autorizzazione e la realizzazione degli interventi. La Regione si assume in particolare il compito di collaborare con tutte le amministrazioni pubbliche coinvolte per assicurare uno svolgimento efficace e tempestivo dei procedimenti.
La proposta di legge indica le principali azioni che possono essere attivate per favorire gli investimenti e l’attuazione degli accordi: l’accesso alla rete per la ricerca e il trasferimento tecnologico, la formazione delle risorse umane, la disponibilità delle reti di telecomunicazione e di servizi telematici, nonché di altre infrastrutture, sostegni per la riqualificazione energetica, contributi per la ricerca e l’innovazione, servizi alla persona. Viene evidenziato, inoltre, il ruolo che possono svolgere le attività terziarie per la specializzazione intelligente del sistema produttivo e la promozione e l’attrazione di investimenti.
Vengono anche individuate le procedure urbanistiche da applicare introducendo meccanismi di riduzione o aumento degli oneri a carico dell’investitore in relazione rispettivamente alle aree già classificate o quelle di nuova classificazione. La proposta contiene, infine, ulteriori misure a sostegno delle imprese, che si possono attivare anche al di fuori degli “Accordi per l’insediamento e lo sviluppo”: meritano di essere sottolineate le agevolazioni fiscali Irap per le nuove imprese innovative, il sostegno alla aggregazione e al rafforzamento dei Consorzi fidi per il credito, il premio regionale per la responsabilità sociale d’impresa e le misure di contrasto delle delocalizzazioni produttive.

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Protocollo di intesa tra Regione, Ufficio scolastico regionale e associazione Chef to Chef per la formazione nel campo agroalimentare e della ristorazione

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Una sperimentazione finalizzata a qualificare e innovare l’offerta formative ed educativa per la filiera agroalimentare e della ristorazione fondata sulla valorizzazione della collaborazione tra le autonomie educative e formative e le eccellenze che questa regione esprime nel settore. E’ l’obiettivo del protocollo di intesa tra gli assessorati regionali alla Scuola e Formazione e all’Agricoltura, l’Ufficio scolastico regionale e l’associazione “Chef to Chef Emiliaromagnacuochi” che riunisce cuochi di fama internazionale, produttori di qualità e gourmet.
Il documento è stato siglato questa mattina dagli assessori regionali alla Scuola Patrizio Bianchi e all’Agricoltura Tiberio Rabboni e da Massimo Spigaroli dell’associazione “Chef to Chef Emiliaromagnacuochi” e dal vice direttore dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Versari. Una collaborazione che si fonda sulla convinzione che le competenze acquisite in percorsi di integrazione tra momenti in aula e momenti in impresa sono la leva per innalzare le competenze di tutti, dagli studenti agli operatori, e per valorizzare le eccellenze che contraddistinguono la nostra regione e che troveranno nell’EXPO 2015 l’occasione per raccontarsi con il protagonismo degli studenti.
“Questo accordo rappresenta un legame forte tra le eccellenze di questa regione e le scuole – ha spiegato l’assessore regionale alla Scuola e alla Formazione Patrizio Bianchi – Il massimo della cucina dell’Emilia-Romagna si mette a disposizione per consentire agli studenti delle scuole di fare una parte di formazione direttamente nei locali più importanti del territorio. Questo significa dare più opportunità ai nostri ragazzi”.
“Crediamo sia importante dare valore ai prodotti e alle tradizioni del nostro territorio attraverso la sapienza degli chef stellati – ha continuato l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni – Questa intesa formale tra la scuola dell’Emilia-Romagna e Chef to Chef è un bel passo in avanti, anche in vista della collaborazione che si realizzerà per l’Expo 2015, dove saremo presenti con i ragazzi degli istituti alberghieri”.
“Tra i tanti ragazzi che intraprendono questa attività dobbiamo trovare i nostri ambasciatori del futuro – ha detto Massimo Spigaroli, chef del ristorante Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (Pr) – ambasciatori del nostro sistema di cucina, ma anche del sistema prodotto del nostro territorio”. “La scuola per noi è il punto di riferimento fondamentale – ha aggiunto Alessio Malaguti, chef della Trattoria La Rosa di Sant’Agostino (Fe) – Siamo disponibili ad insegnare agli studenti come si lavora, ma chiediamo alla scuola di stimolare i ragazzi sempre di più”.
“Ancora una volta ci orientiamo verso i bisogni di qualificazione e di innovazione dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche del territorio – ha detto il vice direttore dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Versari – La collaborazione che oggi si va definendo è prova del fatto che un raccordo solido tra mondo dell’istruzione, formazione e mondo del lavoro costituisce un fattore strategico per i giovani che si affacciano al mercato del lavoro, anche in chiave di prevenzione della dispersione scolastica. E’ necessario favorire una maggiore ‘permeabilità’ tra sistema scolastico e sistema produttivo affinché venga colmato il divario esistente tra i due mondi. Solo attraverso queste modalità, e dando vita a queste sinergie, la scuola potrà essere davvero in grado rispondere alle esigenze socio-economiche del territorio e di una realtà globale in continuo mutamento”.
Alla firma dell’accordo questa mattina erano presenti anche Paolo Teverini, chef dell’omonimo ristorante a Bagno di Romagna (FC) e Marco Merighi, chef del ristorante Don Giovanni di Ferrara.

L’Accordo prevede il coinvolgimento di tutti i segmenti dell’offerta formativa, dall’istruzione all’istruzione e formazione professionale, dai percorsi post-diploma alla formazione continua delle diverse figure professionali che operano nelle organizzazioni di produzione e di servizi della filiera agricola, agroalimentare e della ristorazione per innalzare le competenze necessarie a valorizzare e promuovere le eccellenze e le tipicità.
Il protocollo costituisce inoltre l’occasione per rafforzare e sottolineare l’impegno della Regione a promuovere l’educazione al consumo consapevole, attraverso la comprensione delle relazioni esistenti tra sistemi produttivi, consumi alimentari e salvaguardia dell’ambiente nonché a promuovere la conoscenza di prodotti alimentari ed agroalimentari di qualità.

Questa sera all’Arena Parco Diamanti la proiezione del film “A proposito di Davis”

da: Arci Ferrara

L’iniziativa Cinema nel Parco, realizzata da Ferrara sotto le stelle e Arci Ferrara con la collaborazione dell’Amministrazione Provinciale e del Comune di Ferrara, propone mercoledì 16 luglio alle 21.30 nel parco adiacente a Palazzo Diamanti (ingresso da via Dosso Dossi 8) A PROPOSITO DI DAVIS di Ethan Coen e Joel Coen.

A proposito di Davis, racconta una settimana nella vita di un giovane cantante folk che si trova davanti a un bivio, mentre cerca faticosamente di farsi strada nel mondo musicale del Greenwich Village del 1961. Llewyn Davis chitarra al seguito, stretto nella sua giacca nel tentativo di difendersi dallo spietato inverno newyorchese è tormentato da ostacoli che sembrano insormontabili, alcuni dei quali creati da lui stesso. Affidandosi alla generosità di amici e sconosciuti per vivere in città, arrabbattandosi con lavori qualsiasi, Llewyn parte per un viaggio che lo porterà dalle ‘baskethouses’ del Village (i caffè newyorchesi in cui i musicisti vengono pagati dal pubblico con soldi raccolti in un cestino) ad un club deserto di Chicago un’assurda odissea per un’audizione con un potente impresario musicale e poi di nuovo indietro a New York.

Biglietto intero: 6 euro, ridotto: 4 euro. La riduzione è valida per i soci Arci, studenti Università di Ferrara.
In caso di maltempo la proiezione si terrà presso la Sala Boldini, in via Previati, 18.
Abbonamenti 10 ingressi 50 ¤
Abbonamenti 10 ingressi soci Arci 30 ¤
Gli abbonamenti saranno validi dal 27 giugno al 24 agosto.

Informazioni: www.arciferrara.org, t. 0532.241419 / Sala Boldini t. 0532.247050 / Parco Diamanti 320.3570689

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Piccole e Medie Imprese: occorrono norme che le favoriscano negli appalti pubblici

da: Partito Democratico Ferrara

Ho recentemente partecipato al Seminario organizzato dal Gruppo Parlamentare del Partito Democratico alla Camera, in tema di Appalti Pubblici e Corruzione. Tema attuale, scottante e complesso di cui mi sto occupando anche in veste di Responsabile Giustizia del P.D.
L’occasione per “rivedere” la normativa in tema di Appalti Pubblici, è data dalla imminente presentazione in Consiglio dei Ministri della legge delega in materia di Appalti, finalizzata al recepimento delle nuove Direttive Comunitarie.
Al di là della scelta che verrà fatta, di una nuova riformulazione del Codice degli Appalti, che auspico, o di una mera integrazione della legislazione attuale, mi preme porre l’attenzione su di una questione, a mio avviso importante e che è emersa nel corso dei lavori: le Piccole e Medie Imprese e gli Appalti Pubblici.
Le Piccole e Medie Imprese, che rappresentano oltre il 99% delle Imprese in Europa, sono considerate la spina dorsale dell’economia dell’UE, “per la capacità di creare posti di lavoro e per il contributo che possono offrire nella crescita e nell’innovazione”.
Le P.M.I. sono una realtà completamente differente rispetto alle grandi imprese e hanno necessità di un trattamento ad hoc, necessario a riempire quello svantaggio strutturale di partenza, come per esempio i costi della burocrazia e della partecipazione alle gare, uguali alle grandi imprese.
La discriminazione che l’Italia fa alle piccole e medie imprese rispetto alla ricchezza che producono è enorme.
Negli Stati Uniti, in tema di appalti, vengono riservate alle Piccole e Medie Imprese quote pari al 25%, ed è questa, a mio avviso, la direzione che anche l’Italia dovrebbe prendere.
E’ in questa direzione che vanno le nuove Direttive Europee, le quali, pur usando il condizionale, prevedono che nel recepimento della Direttiva da parte degli Stati membri, siano adottate norme che “facilitino la partecipazione delle piccole e medie imprese (PMI) agli appalti pubblici”.
Anche la nostra realtà locale è composta prevalentemente da piccole imprese e l’attuazione di norme che favoriscano la loro partecipazione a Gare per l’aggiudicazione di forniture e lavori pubblici potrebbe veramente aiutare lo sviluppo dell’economia ferrarese.
Le recenti vicende in tema di Appalti Pubblici e corruzione, si pensi all’Expo e al Mose solo per citarne alcuni, hanno dimostrato come la normativa attuale sia stata completamente disattesa nei Grandi Appalti, attraverso la concessione di deroghe illegittime, dettate dalla asserita inesistente urgenza nell’esecuzione dei lavori. Difficile pensare ad una deroga nel caso dell’Expo, quando si sapeva da anni che sarebbe stato fatto in quel luogo e in quella data.
Queste vicende hanno dimostrato quanto sia vera la affermazione di Raffaele Cantone, che in Italia solo gli Appalti di serie B rispettano l’attuale normativa.
Corruzione, collusione e incompetenza vanno a braccetto.
Anche per tale motivo la riforma degli Appalti Pubblici deve andare di pari passo con la riforma della Pubblica Amministrazione, il cui disegno di legge contenente la delega al Governo è stato appena presentato dal Governo Renzi.
Il recepimento delle nuove Direttive Europee dovrà essere l’occasione per riscrivere il Codice degli Appalti, ponendo al centro la semplificazione, la trasparenza, la prevenzione, i controlli, la tanto richiesta, soprattutto dagli investitori stranieri, stabilità normativa.
La nuova legislazione dovrà però anche “ discriminare in positivo”, compiendo quel passo in più, dando cioè anche una valenza economico-sociale alla norma, con provvedimenti che possano veramente favorire le Piccole e Medie Imprese, affinché non vengano relegate, come spesso accade, al ruolo di meri subappaltatori.

Rita Reali
Responsabile Giustizia P.D. Provinciale

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Unioni, dalla Regione 16 milioni di euro di finanziamenti straordinari

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Saliera: “Sosteniamo in modo concreto le comunità che hanno colto l’opportunità di gestire insieme funzioni e attività”. In meno di due anni nate in Emilia-Romagna 46 Unioni. I finanziamenti nelle singole province

I Comuni dell’Emilia-Romagna che hanno dato via a Unioni godranno di quasi 16 milioni di euro di finanziamenti straordinari. La Regione Emilia-Romagna ha ripartito i fondi (regionali e statali) a sostegno dell’associazionismo tra Enti locali.
“Coerentemente a quanto detto in questi anni, sosteniamo quelle comunità che, cogliendo le opportunità offerte dalla legge regionale 21 del 2012, hanno dato vita a Unioni di Comuni”, spiega Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore al Bilancio.
“E’ un gesto di attenzione molto concreta verso chi ha scelto di gestire insieme funzioni e attività, in modo da ridurre i propri costi e liberare così risorse per i servizi alla persona, il sostegno alle imprese e al lavoro e la cura del territorio”, sottolinea Saliera. “In Emilia-Romagna le riforme si fanno e non si predicano solo: grazie alla legge 21 in meno di due anni sono nate 46 Unioni che, insieme ai Comuni capoluogo, raggruppano il 90% dei cittadini emiliano-romagnoli. Si tratta di un risultato di valore nazionale”.
Nello specifico alle Unioni del piacentino arriveranno 1,1 milioni di euro; 1,5 milioni di euro a quelle del parmense; 2,4 milioni di euro a quelle reggiane; 3,1 milioni di euro nel modenese; 2,8 milioni di euro per le Unioni del bolognese; 505.000 euro per il ferrarese; 1,1 milioni di euro nel ravennate; 1,9 milioni di euro per Forlì-Cesena e un milione di euro nel riminese.

La nuova programmazione comunitaria “Horizon 2020”: risorse, strumenti e opportunità in un convegno della Camera di Commercio

da: ufficio stampa Cciaa di Ferrara

Oltre 150 presenze fra imprese, professionisti ed associazioni di categoria alla Camera di commercio di Ferrara, questa mattina, in occasione del seminario su HORIZON 2020, il programma di finanziamento europeo per la ricerca e l’innovazione.

Le relatrici di Aster Emilia Romagna hanno illustrato il quadro di riferimento complessivo del programma HORIZON 2020 con informazioni puntuali ed indicazioni operative per affrontare i bandi europei dei finanziamento dedicati, in particolare, alle PMI che hanno un ruolo strategico in tutti e tre pilastri in cui si articola Horizon 2020: Eccellenza della scienza, Leadership Industriale, Sfide Sociali.

Si tratta del primo di una serie di appuntamenti organizzati dalla Camera di commercio di Ferrara, anche in collaborazione con le Associazioni di categoria imprenditoriali, per informare le imprese sulle opportunità offerte dai programmi di finanziamento europei.

La registrazione integrale del seminario e le slide presentare dalle relatrici verranno pubblicate nei prossimi giorni sul sito della Camera di commercio www.fe.camcom.it

Consegnati i contributi alle attività commerciali presso il Ristorante Tassi a Bondeno

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Fiducia e progettualità sul centro di storico di Bondeno: sono stati consegnati martedì 15 luglio – presso il celebre Ristorante Tassi – i contributi regionali a fondo perduto a due attività commerciali e relativi alla legge regionale 266/97 per un importo complessivo pari ad oltre 13mila €uro che costituiscono circa il 20 % del valore dell’investimento totale svolto su progetti presentati nel 2010: le due attività in questione sono il negozio di articoli per animali Quattro Zampe e lo stesso rinomato Ristorante Tassi che dal 1916 rappresenta la migliore tradizione enogastronomica ferrarese ben oltre i confini regionali.
La cerimonia – promossa da Ascom Confcommercio – ha visto l’intervento di Marco Amelio – presidente Ascom per il territorio di Bondeno, Cento e Sant’Agostino che ha rimarcato “La concreta soddisfazione di chi ha visto premiare il lavoro e la voglia di fare dei nostri associati attivamente e quotidianamente impegnati, nonostante il momento complesso, a promuovere con la loro progettualità, il loro lavoro, la passione il centro storico di Bondeno come un vero centro commerciale naturale. Un risultato ottenuto grazie ad un impegno congiunto con Comune e Provincia che ringrazio”.
Un’occasione per ricordare il lavoro complessivo dell’Amministrazione Comunale matildea a favore del Terziario: “Il nostro impegno complessivo dal 2009 ha visto il Comune ridistribuire sui commercianti qualcosa 400mila €uro – ha spiegato Simone Saletti, assessore al Commercio – oltre alle iniziative e manifestazioni realizzate con l’intento di facilitare l’afflusso su Bondeno e Frazione. Sottolineo l’ultima iniziativa di marketing Compra Bondeno che a settembre si rinnoverà con un ulteriore simpatica distribuzione dell’album delle figurine dei commercianti, un modo originale per far conoscere le attività di vicinato su tutto il territorio comunale”.
A rappresentare Ascom Confcommercio provinciale è intervenuto il direttore generale Davide Urban che ha concluso: “Ascom è accanto ai suoi associati in un lavoro che punta alla promozione e valorizzazione del commercio di vicinato che ha un ruolo fondamentale nella strategia di supporto al Terziario, al suo ruolo sociale e di sostegno al potere d’acquisto – con iniziative e convenzioni allo studio su tutto il territorio provinciale – in modo particolare delle famiglie “.

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Concorso La Musica Libera: a Porretta premiazione dei Groove City

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La serata di apertura del Porretta Soul Festival, giovedì 17 luglio, vedrà tra i protagonisti I Groove City, la band bolognese che ha vinto la sezione Soul e R&B del concorso regionale “La Musica libera. Libera la musica”, con il brano “No Need No Money”. I Groove City verranno premiati sul palco dal presidente della giuria Roberto Franchini e dal direttore del Porretta Soul Festival Graziano Uliani.

La loro esibizione prevede un tributo ai Mar-Keys, la storica band dell’etichetta Stax. Si esibiranno con loro anche Rick Hutton, di Liverpool , cresciuto nella swinging London degli anni ’60 e celebre presentatore del Festival di Porretta, e il cantante Theo Huff, giovane promessa di Chicago. Prima dei Groove City a partire dalle 20,30 sono previsti : Sam Paglia Trio di Cesenatico, i Blues Therapy Band che vengono dalla Grecia e la Quincy Avenue Rhythm Band di Denver. Durante la serata verrà distribuito gratuitamente ( fino ad esaurimento) il cd della V edizione del Concorso regionale, che comprende anche il brano vincitore dei Groove City.

L’esibizione al Porretta Soul festival è uno dei premi previsti per i vincitori del concorso regionale, organizzato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e dall’Agenzia Informazione e Comunicazione della Giunta della Regione, in collaborazione con il Meeting delle Etichette indipendenti (MEI), il Porretta Soul Festival, Musica nelle Aie-Castel Raniero Folk Festival, la Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli, il Centro Musica di Modena, Radio Bruno, Crossroads, ed Estragon, con la partecipazione speciale dell’associazione Toscana Musiche.

Come ogni anno Magazzini Sonori e RadioEmiliaRomagna, i due portali musicali e di informazione della Regione Emilia-Romagna, saranno presenti a Porretta per raccontare la kermesse con foto, interviste e la diretta video dei concerti del Rufus Thomas Park, in collaborazione con Lepida Spa.

Biografia Groove City

Il progetto Grove City nasce dalla collaborazione musicale ma ancor prima dalla profonda amicizia che lega tre musicisti da molto tempo attivi e conosciuti nell’ambito della musica bolognese. Fabio Ziveri: pianoforte e tastiere, Andrea Scorzoni:e saxofono e Saverio Lanzarini: chitarra. .Nel corso del tempo poi, come spesso avviene, si sono avvicendati vari musicisti e ultimamente si sono uniti al gruppo Gianluca Schiavon alla batteria, Davide Blandamura al 0basso. La voce che ultimamente li accompagna è quella di Sabrina Kabua.

La band si avvale spesso del contributo di cantanti e strumentisti di diversa cultura e influenza pur mantenendo sempre intatta la propria matrice soul e blues con qualche incursione nel funky e nel jazz. La collaborazione con I texani Bruce James e Bella Black insieme ai quali hanno partecipato alla 26 edizione del PORRETTA SOUL FESTIVAL è l’ultima delle tante collaborazioni con artisti di grandissimo spessore: da Sweet Nectar (Porretta Soul Festival 2009) a Rick Hutton, e Charlie Wood, grandissimo cantante ed hammondista di Memphis con il quale hanno registrato dal vivo al Bravo caffè di Bologna diversi brani che appaiono nel cd Friends. E poi con Sax Gordon l’esplosivo saxofonista di Detroit con cui hanno partecipato al Porretta Soul Festival del 2010 con un Tributo a King Kurtis e nel 2011 con un tributo a Willy Mitchell. Importante anche la collaborazione con la grandissima cantante di Memphis Toni Green (Isaac Hayes) con la quale hanno partecipato fra l’altro al concerto di chiusura del festival Spiagge Soul a Marina di Ravenna.

Nel 2010 è uscito il cd Friends che rappresenta la sintesi dei primi cinque anni di attività dei Groove City e raccoglie le registrazioni di alcuni dei tanti amici con cui la band bolognese ha collaborato e collaborerà: Charlie Wood (con tre tracce registrate dal vivo al Bravo Caffè nel marzo 2009), Rossella Graziani, Antonella Clementi e Gloria Turrini.

Con la loro rivisitazione dei brani New York State of mind e Spirit in the dark hanno vinto per due anni di seguito il premio per la migliore esecuzione al concorso Libera la musica organizzato Magazzini sonori e dalla Regione Emilia Romagna. Il repertorio della band è composto dai brani che rivisitano, cercando di dare un’impronta personale, moltissimi brani appartenenti alla storia della musica nera con numerosi tributi a musicisti fondamentali come Aretha Franklin, B. B. King, Etta James, Booker T, Otis Redding e tanti altri e da brani originali.

Info: www.magazzini-sonori.it ; www.radioemiliaromagna.it

Parrucchieri abusivi a Comacchio, Cna chiede al Comune più controlli

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Con l’abusivismo non si può accettare di convivere. E’ quanto sostengono le acconciatrici di Comacchio rappresentate dalla Cna, che ne hanno voluto fare oggetto di un incontro con l’Amministrazione comunale di Comacchio, per chiedere di intensificare i controlli volti a sanzionare le attività abusive nel settore dell’acconciatura. Alla riunione erano presenti l’assessore alle Attività produttive di Comacchio, Sergio Provasi e il Comandante della Polizia Municipale Paolo Claps, mentre per la Cna hanno partecipato il presidente e il responsabile dell’Area Delta, Giordano Conti e Luca Corteggiani, il responsabile dell’Unione Cna Servizi alla persona, Francesco Robboni e le imprenditrici di Comacchio Elisa Bigoni e Alice Zannini.
Negli ultimi mesi, infatti, l’abusivismo nel settore pare notevolmente accresciuto in modo visibile, contando alcune decine di attività, che esercitano fuori dalle regole il mestiere di parrucchiere, addirittura con sede fissa a Comacchio. C’è poi chi svolge attività itinerante, facendosi pubblicità con bigliettini e volantini nelle buchette e addirittura sul lungomare. “E’ un fenomeno sotto gli occhi di tutti – afferma Elisa Bigoni – e che non si può più ignorare. Bisogna che si sappia che queste persone non pagano le tasse e fanno concorrenza sleale a chi invece le paga regolarmente e cerca di lavorare con professionalità e serietà”.
Per questo, le parrucchiere e i dirigenti Cna hanno chiesto al Comune di effettuare controlli approfonditi sulle attività segnalate, verificandone i requisiti all’esercizio della professione e il rispetto delle leggi, richiesta al quale l’assessore Provasi e il Comandante della polizia municipale si sono mostrati attenti, assicurando l’impegno dell’Amministrazione in questo senso.
“La crisi ha prodotto conseguenze pesanti sulla categoria – spiega Francesco Robboni – per questo è ancora meno tollerabile tacere sull’abusivismo, che danneggia pesantemente chi il proprio mestiere lo fa seriamente, stando alle regole e con una professionalità costruita attraverso la formazione continua, l’utilizzo di prodotti sicuri e di qualità, e la serietà verso la propria clientela”.
Tutto questo l’abusivo non lo dà. “Perché lo Stato chiude gli occhi di fronte a queste forme di evasione fiscale così evidenti? – si chiede Samanta Luciani – Ma noi imprese in regola, che facciamo fatica a tirare avanti, perché la crisi colpisce e anche perché strozzate dalle tasse, non possiamo ignorare che ci tocca di pagare anche per quelli che non lo fanno”.
L’abusivismo non è certo una risposta ai problemi attuali, con cui si può accettare di convivere, dunque, a parere dei parrucchieri Cna. Né per lo Stato, né per le imprese in regola e neanche i consumatori che utilizzano questo tipo di servizi: “Senza alcun requisito di professionalità – sottolineano le acconciatrici – e soprattutto a rischio della loro salute”.

L’utopia e le vendette della Storia

Nella condivisione dell’articolo di Michele Serra apparso ieri su “La Repubblica” con un titolo fuorviante (“La campionessa della destra che vuol comprare L’Unità”) c’è tutta l’amarezza di chi vede estinguersi momenti nobili della nostra vita democratica ora spendibili per operazioni politicamente ma soprattutto eticamente scorrette. La domanda è: che se ne fa la campionessa della destra più bieca e intollerante, la Daniela Santanchè dal dente vampiro, del giornale fondato da Gramsci? Una vendetta sulla Storia o un abile momento di pubblicità, sapendo la suddetta che mai le maestranze e i giornalisti della gloriosa testata avrebbero permesso una simile indegna contrattazione? La stessa domanda che il bravo Serra si pone: “Sbalorditivo perché Santanchè, tra i tanti difetti, ha sempre avuto il pregio di una schietta faziosità, donna di destra dal rossetto ai tacchi, dai sentimenti – è la compagna del feroce Sallusti – all’eloquio da parà (chiedo scusa ai parà, n.d.r)”. Le soluzioni proposte da Serra variano da un’idea sadomaso (“ti compero perché voglio che agonizzi tra le mie braccia)” oppure volontà di raddrizzare la schiena ai “comunisti”. Ma se sono ipotesi condivisibili non mi pare svelino il misterioso motivo e lo centrino. Molto più normalmente la signora ha trovato un mezzo assai ingegnoso di farsi pubblicità “a gratis” e nello stesso tempo rinfocolare gli spiriti depressi dell ex Cav. Molto più banale: la banalità del male politico.

La storia, comunque si evolva, porta a termine nella lunga durata processi, intenzioni, opere e giorni e noi, la generazione che è cresciuta nel mito e nella convinzione della sinistra, si è nutrita di quelle letture anche quando talvolta riflettevano un pensiero massimalista che non era il nostro: dalle note togliattiane a certe insofferenze verso la libertà dell’arte e della cultura e in anni non felici a un omaggio più formale che reale all’ideologia dell’impero russo. Però intere generazioni di scrittori hanno visto in questo foglio il senso di una libertà intellettuale inscalfibile. Ora un libro spiega le ragioni e i perché di quel “fascismo di sinistra” che avrebbe prodotto i massimi scrittori del dopoguerra. Una tesi assai azzardata com’era azzardato pensare che chi scriveva per i compagni, come Cesare Pavese nei suoi celebri articoli sull’Unità, non potesse avere un pensiero libero e europeo come espresse nei contemporanei Dialoghi con Leucò.

Che sa di tutto questo la Santanchè? Come si permette di digrignare i suoi candidi denti pensando di umiliare quel giornale che fa parte della Storia senza (forse) conoscerne il peso e il senso nella evoluzione della storia italiana?

Mi commuove pensare come tanti amici e colleghi futuri, alla domenica, mentre io da borghese socialista li sollecitavo per l’aperitivo in piazza, rispondevano che dovevano distribuire l’Unità. Allora lo trovavo perlomeno un atteggiamento un po’ fanatico. Ora lo trovo nobile e pulito.

Ma al solito la domanda che mi viene spontanea è: “Come mai l’attuale dirigenza politica che si dichiara di sinistra non ha reagito a questa provocazione? “ E’ tutto lecito pur di non scalfire i patti del Nazareno?

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Un biglietto da ‘Visit’ per il turismo a Ferrara

Un anno di vita, un GuestBook con consigli utili per i turisti in tre lingue, due portali a settembre e una scomessa: passare da 70 a 100 soci nel prossimo anno. E’ l’obiettivo del consorzio Visit Ferrara, rete di operatori turistici formato da agenzie, camping, alberghi e associazioni deciso a viaggiare solo, ma contando su tanti, per vendere soggiorni in tutta la provincia, dalla città al mare. Catturando diversi target di viaggiatori dediti al cicloturismo, al turismo lento, culturale, enogastronomico e naturalista. Il tutto con offerte personalizzate cui Visit – in un momento di transizione per la Provincia in metamorfosi – garantirà la commercializzazione . “Un progetto che ci è piaciuto molto, condiviso fin dal primo momento con operatori e Camera di commercio che hanno contribuito alla sua realizzazione – spiega l’uscente presidente della Provincia, Marcella Zappaterra”. Un progetto dall’anima continentale. “Segue le indicazioni dell’Europa favorevole alle reti di aziende”. E magari, rispettandone le indicazioni, c’è pure la possibilità di portare a casa qualche finanziamento per un angolo di Emilia-Romagna ancora lontano dal registrare un numero di pernottamenti, le cosiddette presenze, capace di sostenere l’industria del turismo.

Le speranze non mancano. «Il consorzio – ha spiegato il presidente Franco Vitali, titolare del camping Florenz di Lido degli Scacchi  – dimostra la validità della collaborazione di molti nel mettere in campo iniziative mirate. E’ una strategia che aumenta il valore della destinazione, l’attrattiva di tutta la provincia, concepita come una cosa unica ma con differenti peculiarità, capaci di soddisfare tutto l’anno diversi tipi di target turistico italiano e internazionale. Uno dei nostri obiettivi è trasformarci in una meta sempre più ambita, puntando su nuove idee, progetti e scelte condivise». Ma soprattutto sulla moltiplicazione delle presenze, attualmente 5 milioni, che hanno bisogno dello stimolo di eventi solleticanti.

Dal Ferrara Buskers Festival al Summer di Comacchio, tutto è benvisto pur di attirare il turista per una breve vacanza. Ma i problemi non mancano, primo tra tutti a Ferrara si pone quello della chiusura autunnale del Palazzo dei Diamanti, il nostro biglietto di presentazione nel mondo che, per quel po’ che ci conosce, ci apprezza per l’etichetta di città rinascimentale incoronata da Unesco. “La mancata stagione autunnale ai Diamanti ci mette in difficoltà, non è un segreto – dice Matteo Ludergnani, vice presidente del Consorzio – Si dovrà creare una campagna di comunicazione, nella quale vorremmo essere coinvolti, per far comprendere l’importanza del Castello Estense quale spazio museale, dove ammirare i quadri della pinacoteca”. Operazione sul filo del rasoio in attesa delle grandi mostre del 2015 di FerraraArte di cui si riparlerà in aprile, nel frattempo nessuna sospensione della tassa di soggiorno pensata per sostenere le attività espositive. “Perdiamo l’autunno, spostiamo la stagione fino a lambire il mese di luglio”, continua Ludergnani.
Doppia scommessa con salto carpiato. Si fatica a pensare a luglio e agosto come ai mesi migliori per un soggiorno in città, dove di norma l’afa regna sovrana. Più che un rischio calcolato sembra un rischio imposto dagli effetti minacciosi. Non si può ignorare che in cinque anni Ferrara ha perso 80mila presenze. La causa? Crisi, riduzione del numero delle fiere di Bologna i cui clienti spesso pernottavano a Ferrara e da ultimo, ma non ultimo, il terremoto ci hanno fatto arretrare nella graduatoria del gradimento turistico nonostante l’abbassamento dei prezzi di permanenza. Se poi si aggiunge la concorrenza culturale delle mostre di Bologna e Rovigo, l’assottigliamento del patrimonio artistico con musei e chiese danneggiati dal sisma, appare chiaro come la programmazione dei lavori ai Diamanti diventi uno scoglio pericoloso da superare. Recuperare con la comunicazione sarà una dura impresa, senza contare che l’occupazione e l’indotto diretto e indiretto collegati al museo per eccellenza, subirà un contraccolpo. Ma su questo, numeri e previsioni non se ne fanno.