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Giorno: 7 Marzo 2015

Chiusura temporanea nido comunale “Il Giglio” per guasto all’impianto di riscaldamento

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Si informano i genitori dei bimbi che frequentano il nido comunale d’infanzia “Il Giglio” di Via Fattibello, 8 a Comacchio che a seguito di un guasto improvviso all’impianto di riscaldamento della struttura, il Sindaco Marco Fabbri ha disposto con propria ordinanza contingibile ed urgente la sospensione temporanea del servizio educativo. Pertanto da LUNEDI’ 9 MARZO 2015 sino ad avvenuto ripristino del riscaldamento, il nido comunale “Il Giglio” resterà chiuso.

Premiati i vincitori del Concorso Cna Storie d’Impresa

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Premiati i vincitori del Concorso Cna Storie d’Impresa. Primo premio di 2500 euro a Elisabetta Ciannella, 28 anni, per il suo racconto dedicato ad un’azienda di agricoltura biologica. Imprenditori, famiglie e paesi, la vita di un territorio che cambia nello sguardo dei giovani.

Valori e passioni forti, che “permettono di scalare montagne”. “Sono le passioni – ha ricordato il presidente provinciale della Cna, Alberto Minarelli, aprendo ieri la cerimonia di premiazione dei vincitori del Concorso Storie d’Impresa – che hanno animato intere generazioni di imprenditori, ma “che servono anche oggi, ai giovani, per aprirsi la strada verso un futuro non facile”.

Il premio della Cna, giunto al quinto appuntamento, vede protagonisti, appunto, imprenditori e imprese, filtrati dalle parole e dalla visione dei giovani, che li raccontano con freschezza, cercando di coglierne il lato umano, più che professionale e lavorativo. Così è per i lavori presentati dai vincitori della odierna edizione del Concorso: Elisabetta Ciannella, 28 anni di Ferrara, 1° premio (2500 euro) con il racconto intitolato: “Un uomo è quello che mangia, ma anche i sogni che si porta nel cuore”, storia di una piccola attività di prodotti agricoli e biologici con sede a Ro. Secondo premio Enrico Taddia di Cento  (1500 euro) con il racconto “Italo, ovvero la strada”, dedicato ad un’azienda di autonoleggio con oltre 60 anni di attività. E i terzi, pari classificati, Elena Guzzinati e Giuseppe Palazzo, entrambi di Ferrara, con le loro storie di aziende di installazioni l’una, e di confezioni l’altro. Menzione speciale per la classe IV D dell’Istituto Tecnico Commerciale “V. Bachelet” di Ferrara per il suo racconto: “Il capitale umano”.

L’iniziativa si prefigge, insieme ad altre dell’Associazione, da una parte di “seminare” la cultura e la propensione all’imprenditorialità tra i giovani, dall’altra di offrire un contributo, anche economico, nello loro sforzo di costruirsi un futuro. Obiettivi che per Cna assumono un valore legato alle stesse finalità associative, come ha puntualizzato il direttore Merli, profondamente condivisi dalla stessa Amministrazione comunale di Ferrara, come ha dichiarato l’assessore all’Ambiente e Lavoro Caterina Ferri, che ritiene oggi importante supportare i pur deboli segnali di ripresa dell’occupazione giovanile con azioni miratei ad offrire loro nuove opportunità, anche nell’ambito dell’autoimprenditorialità.

Una tendenza, sia pur limitata, alla ripresa si osserva anche sul versante della creazione di nuove imprese tra i giovani, ha rilevato il direttore generale della Camera di Commercio, Mauro Gianattasio, sottolineandone il valore positivo legato alla scelta consapevole di intraprendere una precisa scelta professionale, piuttosto che alla volontà di ricercare un’alternativa alla carenza di offerta di lavoro dipendente.

“E’ importante, però, – ha insistito Milena Nappo, del Gruppo Giovani imprenditori dell’Associazione – che questi giovani siano aiutati a non commettere errori, in questa prima fase critica di avvio di una nuova attività, attraverso il supporto con iniziative e consulenze ad hoc e l’affiancamento di altri imprenditori più esperti, così come prevede il Progetto Giovani della Cna”.

L’impresa raccontata nei 14 lavori del Concorso, e ben interpretati durante la cerimonia dall’attore Giuseppe Gandini, si presenta come un vero e proprio microcosmo che ruota attorno alla figura dell’imprenditore e della sua famiglia e, attorno a questa, al paese e alla comunità che li circondano.  Piccola impresa, quindi, nella quasi totalità delle storie descritte, con i caratteri che le sono tipici e, al tempo stesso, del tutto originali, perché assolutamente unici sono i tratti umani dei protagonisti. Uno spaccato vivido e abbastanza fedele dell’economia del territorio, e insieme del percorso, spesso accidentato, di tanti imprenditori, vissuto per molti come riscatto da una condizione di difficoltà e disagio economico, in qualche modo simboleggiato dall’orgoglio di aver creato qualcosa di solido e importante come un’impresa. Ma si parla anche degli anni più recenti, dell’arrivo “dei nuvoloni neri” della crisi, ma dello sforzo attuale di nuove generazioni di imprenditori di inventarsi e dare vita a nuove attività.

Paola Peruffo su Asp

«A che punto siamo con l’Asp? In attesa che sia presentato il bilancio 2014, credo sia comunque tempo che i vertici, con la Presidente Angela Alvisi, succeduta alla neo parlamentare Paola Boldrini, rendano note le strategie che stanno mettendo in atto per affrontare da un lato la difficile situazione che fa seguito al passivo di oltre 970mila euro con cui si è chiuso il 2013; dall’altro per affrontare le nuove emergenze da cui sia il 2014 sia l’inizio del 2015 il territorio non pare risparmiato. Partendo proprio dal verificare se vi è stato, già durante la breve gestione Boldrini, un risanamento dei conti che faccia ben sperare. Considerando il ruolo che svolge l’Asp,  tra gestione di case di riposo pubbliche e servizi sociali nelle loro varie articolazioni, credo sia fondamentale sapere come si intende proseguire, tra le minore entrate da parte dei Comuni e le maggiori spese dovute all’aumento di prestazioni richieste e dei costi del personale di cui si è parlato per giustificare il buco 2013. Le emergenze sul fronte sociale, tra fasce più deboli sempre più vulnerabili e nuovi bisogni che si affacciano, sono innegabili. Ma proprio per evitare di trovarci di fronte a un’emergenza e all’incapacità di fronteggiare la situazione, ritengo sia giusto che, in attesa della prestazione del bilancio, venga quanto meno dichiarato lo stato dell’arte e le nuove strategie, tra presupposti e obiettivi».
Paola Peruffo, consigliere comunale Forza Italia

A Unife una conferenza sulla cultura del mare in Sicilia tra ricerca e valorizzazione

da: ufficio comunicazioni ed eventi Unife

“La cultura del mare in Sicilia tra ricerca e valorizzazione”. E’ questo il titolo della conferenza che si terrà martedì 10 marzo alle ore 16 nell’Aula Magna di Palazzo Turchi di Bagno, (c.so Ercole I D’Este, 32), organizzata nell’ambito delMaster e Dottorato Erasmus Mundus in Quaternario e Preistoria dell’Università di Ferrara.

Relatore d’eccezione sarà il Prof. Sebastiano Tusa, Soprintendente del mare della Regione Sicilia, che ci anticipa l’argomento della giornata…“La naturale posizione centrale della Sicilia nel Mediterraneo non solo ha prodotto quella vivacità culturale concretizzata nella ricchezza e varietà di espressioni artistiche e monumentali, ma anche una particolare intensità quantitativa e qualitativa delle testimonianze conservate sui fondali circostanti l’isola ed i suoi arcipelaghi. Dagli inizi delle attività di esplorazione subacquea nel dopoguerra, sono stati molteplici i rinvenimenti effettuati grazie all’attività di amatori o in seguito a scoperte fortuite. Tra queste ricordiamo la ‘nave punica di Marsala’ recuperata da Honor Frost, ma anche l’identificazione di relitti ellenistici, romani e bizantini nelle acque eoliane e della Sicilia orientale sotto la saggia guida di Luigi Bernabò Brea e Madeleine Cavalier, con l’aiuto di Gerhard Kapitaen o le scoperte di Ustica e dello scoglio della Formica presso l’antica Solunto, coordinate da Vincenzo Tusa. Tuttavia fu la scoperta fortuita della statua bronzea del Satiro danzante alla fine del secolo scorso, capolavoro della fine del IV secolo a.C., attribuito a Prassitele, a catalizzare l’attenzione delle istituzioni sul patrimonio culturale marino stimolando la creazione in Sicilia, della prima ed unica Soprintendenza del Mare in Italia. Si passò, così, ad una vera e propria strategia di ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo siciliano”.

“Da allora i risultati sono stati molteplici e significativi – prosegue Tusa – ricordiamo l’identificazione del luogo esatto della battaglia delle Egadi con il rinvenimento di  rostri e elmi, ma anche la scoperta di una serie di relitti ellenistici e romani perfettamente conservati nelle acque di Panarea. Non solo. Ricordiamo il completamento delle ricerche dei relitti di Cala Minnola e Marausa con il recupero dello scafo ligneo di rilevante valore per la storia dell’antica cantieristica mediterranea. Particolare attenzione è stata data ai relitti di navi lapidarie con l’approfondimento delle ricerche di Marzamemi, Capo Passero e Granitola, ma anche ai relitti medievali e moderni (Sciacca, Avola, Marettimo etc.). Anche la memoria dell’ultimo conflitto mondiale è stata valorizzata grazie alle ricerche di relitti di navi come il Valfiorita, il Marin Sanudo e di aerei caduti in operazioni di guerra. Per gestire questo patrimonio sono stati creati sistemi di fruizione diretta da parte dei subacquei con itinerari e parchi archeologici e storici sott’acqua regolarmente visitati grazie alla collaborazione dei diving clubs, in linea con quanto stabilito dalla Convenzione UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo alla cui redazione la Sicilia ha dato un contributo rilevante”.    

“Il Museo. Dentro e intorno”. Il 9 marzo parte il nuovo ciclo di conferenze

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Parte il nuovo ciclo di conferenze per scoprire i luoghi di conservazione e diffusione del patrimonio culturale. Primo appuntamento lunedì 9 marzo

Al via lunedì 9 marzo alle ore 17 nella Sala dell’Arengo del Palazzo Comunale di Ferrara, (piazza del Municipio, 2), ilnuovo ciclo di conferenze “Il Museo. Dentro e intorno”, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanisticidell’Università di Ferrara, Ferrara Arte, TekneHub, Musei Civici di Arte Antica, e con la collaborazione degli Amici dei Musei, per invitare a scoprire il museo, come un luogo attivo e vitale di conservazione e diffusione del patrimonio culturale.

Il museo, al quale anche l’anno scorso è stata dedicata una serie di lezioni che vertevano sul significato identitario, viene oraanalizzato come contenitore anche di oggetti di più difficile fruizione dei dipinti, come le sculture lignee, gli arredi, i preziosi elementi decorativi per le tavole settecentesche e nel suo rapporto vitale con il contesto della città e del territorio. Ad essere messe a confronto, grazie alla partecipazione di curatori e direttori di istituzioni italiane, europee e americane, le esperienze di musei italiani e stranieri nel campo del restauro e della progettazione di nuovi spazi e attività per i visitatori. Uguale attenzione verrà riservata alle collezioni private e al rapporto di collezioni private e pubbliche con il mercato dell’arte, tentando di coinvolgere in un dialogo e in una riflessione articolata gli studenti e il pubblico della città .

L’incontro del 9 marzo “I Musei e il Grand Tour Moderno”  farà conoscere l’esperienza di uno storico dell’arte, Stefano Aluffi Pentini, che nel 1996 ha fondato la società “A Private View of Italy”, che organizza viaggi ispirati al “Grand Tour” settecentesco, in cui viaggiatori colti e internazionali venivano ricevuti in collezioni private, palazzi e ville italiane.

“I moderni viaggiatori – ci anticipa Aluffi Pentini – sono adesso i grandi benefattori dei musei degli Stati Uniti che vogliono scoprire luoghi  raramente o mai aperti al pubblico, dove l’eccezionale continuità delle dimore storiche italiane, continua ad essere rappresentata. Se non sempre le vere e proprie collezioni, vi sono conservati gli apparati decorativi, il mobilio, i giardini e gli archivi e soprattutto vi è preservato il concetto di una dimora abitata. Degli itinerari tematici possono rilanciare un territorio, collegare architetture e  opere d’arte che di per se sarebbero slegate, ma che unite formano un insieme a volte più interessante di una singola entità museale”.

Conferenza al Liceo Ariosto, relatore Don Luigi Ciotti

da: Liceo Classico Statale Ludovico Ariosto Ferrara

Martedì 10 marzo dalle ore 15:00 alle ore 17:00 presso l’atrio Bassani del Liceo Ariosto si terrà una conferenza organizzata dagli studenti del Presidio di Libera “Giuseppe Francese” in collaborazione con l’Unione degli Studenti di Ferrara.

Relatore d’eccezione sarà Don Luigi Ciotti, fondatore dapprima del gruppo “Abele”, impegnato nel recupero dei tossicodipendenti e delle persone affette da altre dipendenze, e successivamente dell’Associazione “Libera” contro i soprusi delle mafie in tutta Italia.

L’incontro è aperto a tutti, con particolare attenzione agli studenti, e tratterà dell’importanza dell’informazione sulle mafie e della lotta all’indifferenza nei confronti dell’illegalità.

Perché le mafie ci sono e noi vogliamo combatterle!

L’incontro è aperto alla cittadinanza.

Hera: anche a scuola si parla di Expo (e di cibo)

da: ufficio stampa Hera

Lunedì 9 marzo parte dall’Istituto di Istruzione Superiore di Argenta la settimana ferrarese del Pozzo di Scienza,  programma di divulgazione scientifica negli istituti superiori promosso dalla multiutility. In calendario incontri con esperti sulla gestione globale delle risorse alimentari, l’impatto ambientale e la lotta agli sprechi. Coinvolti 11 mila studenti in tutta la regione di cui 1.700 ferraresi.

Un Pozzo di Scienza, il progetto Hera di divulgazione scientifica per i ragazzi delle superiori, è tornato quest’anno nelle scuole emiliano-romagnole. A Ferrara, prende il via lunedì 9 e proseguirà per l’intera settimana, seguendo il grande tema legato all’Expo di Milano che nel 2015 segnerà l’Italia: il cibo e l’alimentazione. L’argomento scelto per gli incontri di questa nona edizione, con cui Hera vuole dare il proprio contributo nel confronto sui grandi temi legati al cibo e, soprattutto, alla gestione delle risorse alimentari mondiali, è infatti “FOODING: allenare la mente per nutrirsi meglio”. Ampia l’offerta proposta da Hera tra cui gli insegnanti hanno potuto scegliere: oltre agli incontri e ai laboratori condotti da oltre trenta tra giornalisti e studiosi e al gioco a quiz che quest’anno mette in palio i biglietti per l’Expo, tra le novità del 2015 il Pozzo di Scienza propone letture teatralizzate tratte da libri che hanno come focus centrale il cibo.

 

Al via la settimana ferrarese di un Pozzo di Scienza.

Dopo Bologna e Modena, partirà, lunedì 9 marzo, a Ferrara, il Pozzo di Scienza di Hera. Complessivamente le scuole coinvolte saranno 52, di cui 10 a Ferrara e comuni limitrofi, per un totale di 1.700 studenti ferraresi partecipanti.

Le letture teatralizzate di alcuni dei più celebri brani di letteratura e saggi sulla cultura del cibo sono la novità di questo 2015. Messe “in scena” dalla Compagnia del Teatro dell’Argine di San Lazzaro, i testi proposti alle classi sono stati scelti direttamente dagli insegnanti tra un ventaglio di proposte e le letture saranno seguite da un momento di approfondimento e discussione con gli studenti. Sabato 14 marzo la settimana ferrarese del Pozzo di Scienza si concluderà al Liceo G. Carducci di Ferrara con brani tratti da “Il mondo Anna” di Jostein Gaarder, “Solar” di Ian McEwan, “Un’idea di felicità” di Luis Sepúlveda e Carlo  Petrini. Le letture in programma con il Pozzo di Scienza di Hera hanno il patrocinio del Centro per il Libro e la Lettura, l’istituto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali presieduto dal libraio bolognese Romano Montroni,

Gli incontri e i laboratori saranno guidati da giornalisti ed esperti con cui sarà possibile riflettere sulle nuove frontiere della ricerca scientifica ma anche sugli aspetti ambientali e culturali legati all’alimentazione. Ad esempio martedì 11all’Istituto di Istruzione Superiore di Argenta, si parlerà della scienza in cucina con il gruppo di ricerca di Davide Cassi,  professore di Fisica all’Università di Parma ma anche direttore del Laboratorio di Fisica Gastronomica e collaboratore di chef e pasticceri di tutto il mondo.

Le scuole coinvolte nel Ferrarese, dal 9 al 14 marzo, saranno: l’Istituto Tecnico “G. B. Aleotti”, l’Istituto Professionale di Stato “L. Einaudi”, il Liceo Statale “G. Carducci”, il Liceo Scientifico “A. Roiti”, l’Istituto Tecnico Statale “V. Bachelet” e l’Istituto di Istruzione Superiore di Argenta e di Portomaggiore, l’Istituto Agrario “F.lli Navarra”, l’IIS “F.lli Taddia” di Cento e l’Istituto “Don Calabria”.

 

E dopo gli incontri…il quiz: in palio biglietti per Expo

I ragazzi che parteciperanno al Pozzo potranno poi sfidarsi on line in un quiz in cui misurare quanto hanno appreso durante gli incontri. Il “click day” è fissato per il 28 aprile alle ore 10: le scuole che partecipano alla manifestazione di Hera sono automaticamente iscritte alla gara. All’orario stabilito tutti davanti al computer: pochissimi i minuti per rispondere ai quiz. Vince la squadra che avrà risposto esattamente al maggior numero di domande nel minor tempo. Il premio sarà una giornata a Milano con la propria classe in visita a Expo 2015.

 

Gran finale: maratona fotografica al Parco della Montagnola
Il Pozzo di scienza finirà in grande stile con la maratona fotografica al Parco della Montagnola a Bologna, il 16 maggio, ideata e organizzata dall’Associazione DISTURbo. Basterà armarsi di macchina fotografica o smartphone, trovare un compagno e prepararsi a correre per raggiungere 50 “golosi” obiettivi, ovviamente sempre legati al tema del cibo. Il tutto, in 5 ore di tempo e usando mezzi pubblici o non inquinanti. Tanti i premi in palio, e per vincere quelli offerti da Hera bisognerà essere veloci, originali ed ecologici!

 

Prossime tappe: Rimini e Forlì

Dopo i giorni di Bologna, Modena e Ferrara, il Pozzo traslocherà presso le scuole di Rimini (16-21 marzo), Forlì (23-28 marzo), Imola (30 marzo-1 aprile), Faenza (8-10 aprile), Ravenna (13-18 aprile) e Cesena (20-23 aprile). Il Pozzo di Scienza di Hera è realizzato in collaborazione con l’agenzia Comunicamente. L’elenco completo delle attività si può leggere su www.gruppohera.it/scuole.

 

 

La Polizia Municipale interviene per tentato furto nell’ex Ospedale Settecentesco degli Infermi

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

L’altra sera, intorno alle ore 22.30 la Polizia Municipale è prontamente intervenuta in Via Agatopisto, dopo che è scattato il dispositivo di allarme posto all’interno dell’ex-Ospedale Settecentesco degli Infermi. L’Ispettore Capo Mara Bonamici, comandata in turno di reperibilità, ha effettuato immediatamente un sopralluogo all’interno dell’edificio con gli operatori di P.M. inseriti nel medesimo gruppo di reperibilità, constatando che il portone d’ingresso risultava aperto, mentre un catenaccio del diametro di circa 3 centimetri risultava spezzato. Il personale della Polizia Municipale ha poi proceduto ad ispezionare accuratamente tutti i locali dell’immobile con esito negativo. Il Comando di Polizia Municipale è in possesso dei filmati registrati dalle telecamere interne ed esterne all’edificio, attraverso i quali si confida di risalire agli autori del reato (tentato furto con scasso).

Pensionati Cia: eletto il nuovo presidente

da: ufficio Stampa Cia Ferrara

Passaggio di consegne all’ANP di Cia Ferrara. Rolando Tuffanelli eletto presidente al posto di Valentino Calderoni che lascia dopo 16 anni di presidenza

Lo aveva annunciato a margine dell’Assemblea Provinciale di Cia Ferrara, lo scorso 22 gennaio: «Se Stefano, mio figlio, sarà eletto presidente provinciale Cia, lascerò la presidenza dei pensionati. Anche se lo Statuto dell’associazione non lo prevede e non c’è conflitto di interessi, si tratta di una scelta etica e di correttezza politica.» E Valentino Calderoni ha mantenuto la promessa, lasciando ufficialmente la presidenza – dopo ben 16 anni alla guida dei pensionati Cia – nel corso dell’assemblea provinciale ANP. A succedergli Rolando Tuffanelli, classe 1943, di Ambrogio che avrà il compito di affrontare, nei prossimi anni, i temi caldi che riguardano i diritti e le necessità degli agricoltori ritirati dal lavoro. Durante l’assemblea è stata eletta anche la nuova vicepresidente, Loretta Ghelli, una vera “veterana” delle lotte dell’associazione per garantire ai pensionati una vita dignitosa e di qualità. Durante l’assemblea provinciale sono state ampiamente trattate le tematiche che riguardano da vicino l’esistenza quotidiana degli anziani: i problemi socio-sanitari, con particolare attenzione al taglio dei posti letto, la chiusura delle strutture e le difficoltà di accesso alla sanità a causa delle lunghe liste d’attesa, estese ormai non solo alle visite specialistiche ma anche agli interventi chirurgici. Altro tema caldo il potere d’acquisto delle pensioni in continua contrazione e a tal proposito è prevista una forte azione sul campo da parte dei pensionati Cia. «Nei prossimi mesi – ha detto il neo-presidente Tuffanelli nel corso del suo discorso di insediamento – promuoveremo nelle piazze e nei luoghi d’incontro della città la firma di una petizione popolare per chiedere al Governo l’innalzamento delle pensioni minime a 650€. L’Unione Europea, infatti, giudica tale cifra dignitosa per la vita delle persone ritirate dal lavoro mentre pensione inferiori sono considerate al limite della soglia di povertà. Il nostro obiettivo, che coinvolge i tutti pensionati Cia, è quella di raccogliere a livello nazionale almeno 100.000 firme da presentare al Governo entro settembre 2015, in tempo per il varo della Legge di Stabilità. Non è possibile – ha concluso Tuffanelli – che gli agricoltori in pensione siano liquidati, dopo una vita di lavoro, con pensioni al limite della sussistenza. Ed alla mancanza di potere d’acquisto va ad aggiungersi la difficoltà di accedere ai servizi sanitari e, spesso, una sorta di isolamento sociale, soprattutto per chi vive nelle zone di campagna del nostro territorio più lontane dalle strutture sanitarie e di assistenza ma anche dai luoghi di incontro e condivisione. Serve una forte inversione di tendenza perché anche i pensionati da lavoro autonomo vengano trattati al pari degli altri. Una battaglia che facciamo anche per garantire una pensione dignitosa alle generazioni future.» All’Assemblea dell’ANP di Cia Ferrara hanno partecipato anche Tonino Berardi, vice presidente Regionale ANP e Stefano Calderoni, presidente provinciale di Cia Ferrara.

Decima edizione del Torneo dell’Aquila Bianca – Memorial Luca Gallerani

da: ufficio stampa Contrada di San Giacomo

 

Si disputerà Sabato 14 Marzo 2015 presso il padiglione 6 del Centro Fiere Ferrara a partire dalle ore 15, la decima edizione del Torneo dell’Aquila Bianca – Memorial Luca Gallerani organizzato dalla Contrada di San Giacomo a ricordo dell’amico, compagno e contradaiolo che condivideva la comune passione per il palio e per l’arte della sbandierata.
Si contenderanno la vittoria ben 15 gruppi provenienti da tutta Italia che gareggeranno nelle specialità di Singolo Tradizionale, Coppia Tradizionale e Piccola Squadra; oltre alle compagini Ferraresi (San Giacomo come padrone di casa, il Rione San Paolo, il Rione Santa Maria in Vado, il Borgo San Giorgio ed il Borgo San Giovanni), saranno presenti il Borgo San Lazzaro di Asti, Rione Lama di Oria (BR), gli Sbandieratori di Saletto, i rioni Nero, Rosso, Verde e Giallo di Faenza, P.ta Solestà e P.ta Maggiore di Ascoli Piceno, Città Murata di Montagnana e gli sbandieratori di Megliadino San Vitale. Al termine della manifestazione si terrà la consueta cena di fine Torneo presso i locali della Contrada in Via Ortigara 14/a dove verranno effettuate anche tutte le premiazioni e di seguito la grande festa con musica e balli per tutti i partecipanti e supporters.san giacomo

LA STORIA
Vita di contrada, “Il Palio dura tutto l’anno, San Luca è la nostra seconda casa”

E’ una serata fredda, da passare sul divano, avvolti in un plaid, nel calore di casa. Eppure sono circondata dai contradaioli di San Luca, riuniti per le prove settimanali. Dopo una giornata di studio o lavoro, musici, sbandieratori e sarte si incontrano, per i preparativi del Palio e non solo. Andrea e Giulia hanno 23 anni, sono studenti universitari e dopo le lezioni si ritrovano in contrada per fare le prove.
“Ci sono molte gare che rientrano nell’organizzazione del Palio – dice Andrea -. Per questo ci alleniamo sempre, per incontri locali e nazionali. A settembre, infatti, partecipiamo alle gare nazionali e, al termine, ricominciamo subito a prepararci. Si studia un nuovo progetto, lavoriamo in gruppi separati: musici e sbandieratori, e prima del Palio uniamo il tutto. Siamo qui tutte le volte che possiamo, ma non ci pesa, anzi, siamo qui anche quando non dobbiamo provare, questa per noi è una seconda casa”.

contrada-san-lucacontrada-san-lucaFare parte di una contrada significa impegno costante, divertimento ma anche esercizio e tanta pratica. Non sono tutte rose e fiori perché, proprio come nelle famiglie, si litiga e, a volte, ci si allontana per sempre. A differenza di Siena, in cui i contradaioli ricevono il battesimo, che li lega alla contrada per tutta la vita, a Ferrara si ha la possibilità di cambiare gruppo o far parte di quello che non è per nascita il proprio rione.
“Io facevo parte di un’altra contrada – racconta Giulia – ma non ero certa di volerci restare. Alla fine un mio amico mi ha portato qui a San Luca e mi sono resa conto di volerne fare parte. Quando ti leghi ad un gruppo di persone con cui condividi passioni ed emozioni e da cui ti senti amata, capisci di aver trovato il luogo che sarà la tua seconda casa”.

DSC_0002Certo, passare da una contrada all’altra non è sempre così facile. Le rivalità esistono, anche se non portano a sanzioni. Vivere la contrada non significa solo sfidarsi con gli avversari, ma principalmente creare un legame solido con i compagni, lavorando insieme per ottenere il massimo risultato ad ogni incontro. Non bisogna neanche trascurare, come ci ricorda Andrea, il significato che tutto questo ha per la città: “Il Palio di Ferrara è tra i più antichi, nasce nella seconda metà del 1200, ma non è amato da tutti i cittadini. O meglio, durante le giornate del Palio, piazza Ariostea è sempre pienissima e i ferraresi amano partecipare ad ogni evento in città, sia quelli di piazza Municipio che quelli in piazza Castello.

contrada-san-lucacontrada-san-lucaI problemi nascono durante il resto dell’anno, quando non ci sono spettacoli da vedere ma solamente le prove. A quel punto siamo visti come i disturbatori, quelli che fanno rumore da mattina a sera. Fortunatamente non la pensano tutti così, abbiamo anche gruppi di tifosi che ci seguono durante le gare in trasferta, legati al Palio ma sopratutto alla nostra contrada che, tra quelle cittadine, è una delle più grandi”.
contrada-san-lucaIl legame alla storia cittadina è ovunque, dai costumi, curati nei minimi dettagli, agli stemmi. Il simbolo della contrada San Luca è una zucca legata ad uno steccato, antico idrometro utilizzato per capire quando il fiume era in piena. Questo stemma, che spicca sul fondo verde e rosso, era lo stemma del marchese Lionello d’Este e rappresenta l’impresa del paraduro, legata alla bonifica del Polesine. Lo stendardo è ripreso nei colori dei contradaioli, posizionato sugli strumenti e raffigurato sulle bandiere.
La leggenda vuole che, molti anni fa, la contrada fosse la casa di un giovane ferrarese di nome Leopoldo,che, dopo la morte, non ha lasciato la struttura. Lo spirito aleggia tra le sale e, a volte, se ne può percepire la presenza, sentendosi osservati in stanze deserte.
I ragazzi però non si lasciano intimorire da queste storie, si allenano nelle coreografie attenti a non perdere mai di vista l’asta della bandiera, sollevata con agilità, come se fosse leggerissima. Giulia mi porta lascia godere lo spettacolo e mi spiega che per le donne non vogliono essere sbandieratrici, perché è molto faticoso compiere quei movimenti a lungo.
“Le coreografie possono durare diversi minuti e anche se una bandiera di per sé non è troppo pesante, eseguire i movimenti ripetutamente è molto faticoso, sopratutto perché ci si deve coordinare con gli altri. Per questo si deve provare costantemente, per restare allenati”.

Girovago per le stanze, osservo le sarte chiacchierare in sala costumi, gli sbandieratori che scherzano tra di loro e i musici provare tra una risata ed un’altra e capisco che questa è più che una seconda casa, è una vera e propria famiglia.

1. CONTINUA
Il nostro viaggio proseguirà alla scoperta di tutte le contrade ferraresi

Di seguito una carrellata di foto delle prove settimanali, clicca l’immagine per ingrandirla.

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IL FATTO
Al Festival internazionale di cinema e poesia di Modica un pezzetto di Ferraraitalia: Molducci in gara per la sezione videoclip

Nello splendido scenario barocco di Modica, in provincia di Ragusa, dal 20 al 22 marzo si svolgerà la 7ª edizione del Festival internazionale di cinema e poesia “Versi di luce”, organizzato dalla Coop. Elpis in collaborazione con il Club Amici di Salvatore Quasimodo, il CineClub 262, Officina Kreativa e Cineteca SOMS.

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I videoclip musicali in gara al Festival di Modica

La manifestazione è inserita tra le iniziative culturali promosse e patrocinate dalla Commissione nazionale italiana per l’Unesco, in occasione della giornata mondiale della poesia. Il festival è nato nel 2009 per approfondire il rapporto tra cinema e poesia e per celebrare la figura dell’illustre premio Nobel Salvatore Quasimodo, nativo di Modica. Al centro dell’evento c’è il concorso dei cortometraggi, suddivisi nelle sezioni video poesia, fiction e videoclip musicali.
Nelle parole di Luis Buñuel, poste nel sito ufficiale della rassegna, troviamo il manifesto culturale dell’evento: “Il cinema è strumento di poesia con tutto ciò che questa parola può contenere di significato liberatorio, di sovvertimento della realtà, di soglia attraverso cui si accede al mondo meraviglioso del subconscio”. Il Festival nel corso degli anni è diventato meta di cinefili, poeti e studenti, che partecipano attivamente agli incontri e alle proiezioni del concorso. Il 21 marzo si terrà la seconda edizione del “Poetry slam”, concorso di poesia riconosciuto dall’omonima Lega Italiana e valido per le finali regionali. I poeti declameranno testi scritti di proprio pugno, composti in qualsiasi stile, in lingua italiana o in dialetto italiano o in idiomi parlati in Italia.

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La locandina di ‘Face to face’

Di qualche giorno fa è la notizia che tra i selezionati del concorso Internazionale, riservato ai videoclip, c’è anche il nostro collaboratore William Molducci* (che su ferraraitalia scrive di cinema e musica), con un video musicale basato sulla canzone “Face to face”, interamente realizzata al computer dallo stesso regista. La protagonista del video fugge dalla metropoli per rifugiarsi in un luogo dove musica, sole e allegria hanno la meglio sui mostri (rappresentati da giganteschi murales) e sulla solitudine. “Face to face” è stato girato in varie località dell’Emilia-Romagna: Bologna, Ravenna, Premilcuore, Porto Corsini, Medicina, Cervia e Marina di Ravenna. Le altre nazioni rappresentate, nella sezione videoclip, sono Francia, Spagna, Germania, Svezia e Gran Bretagna.

William Molducci ha frequentato il Laboratorio di sceneggiatura di Tonino Guerra a San Marino. Nel 1986 ha vinto il Bellaria Film Festival con “Change”, presentato anche a Taormina Arte, PS 122 Festival Work di New York e U-Tape ’87, organizzato a Ferrara da Lola Bonora (selezione Tape-Connection). Tra le altre sue produzioni segnaliamo “Black out” e “Blu Cocktail”, entrambi in concorso al Torino Film Festival (1987 e 1988).

Cinemaitaliano [vedi]
Torino Film Festival [vedi]
Centro Nazionale del Cortometraggio [vedi]

* William Molducci è nato a Forlì, da oltre 25 anni si occupa di giornalismo, musica e cinema. Scrive sul Blog “Contatto Diretto” e sulla rivista americana “L’italo-Americano”.

JAZZ CLUB
Wayne, quartetto di musica anche per gli occhi

Musica anche per gli occhi quella di sabato scorso al Jazz club Ferrara con il quartetto di Wayne Escoffery. La presenza scultorea del sassofonista che guida il gruppo si alterna alle esibizioni quasi acrobatiche di Ralph Peterson alla batteria, a quelle di David Kikosky al pianoforte e di Ugonna Okegwo al contrabbasso. A raccontarlo ci sono le immagini scattate da Stefano Pavani nel Torrione di San Giovanni. La stagione concertistica prosegue con “main concerts” e serate a tema fino al 27 aprile.

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Wayne Escoffery (foto Stefano Pavani)
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Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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Ralph Peterson alla batteria nel Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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Ralph Peterson alla batteria nel Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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Ugonna Okegwo col Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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Ugonna Okegwo col Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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David Kikosky al pianoforte col Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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David Kikosky al pianoforte col Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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Ralph Peterson alla batteria nel Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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Ralph Peterson alla batteria Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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Wayne Escoffery al Jazz club Ferrara (foto Stefano Pavani)
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Ralph Peterson alla batteria Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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Ralph Peterson alla batteria Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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Ugonna Okegwo col Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)
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Ugonna Okegwo col Wayne Escoffery Quartet (foto Stefano Pavani)

Enzo Minarelli, la poesia sonora

Nel primo Novecento Marinetti e i futuristi inventarono la cosiddetta poesia sonora basata
sull’abbandono del supporto cartaceo e sull’utilizzo delle nuove tecnologie, all’epoca radio e
radiodrammi furono chiamati tali esperimenti futuristi.
In seguito, verso il 1940, Carlo Belloli ha elaborato il pionierismo futurista in tale nuova poetica,
infine negli e dagli anni Sessanta, sempre del secolo scorso, le neoavanguardie da Umberto Eco a Sanguineti a Zanzotto a Adriano Spatola e Enzo Minarelli – hanno codificato le sperimentazioni parafuturiste adattate alle nuove tecnologie, dal magnetofono infine al computer e al digitale, ispirati non più dalla rivoluzione artistica ma da nuove scienze quali semiotica e linguistica.
Due sono attualmente le rotte principali della nuova poetica sonora anticartacea: la prima consiste nella poesia sonora neoprimitiva un poco come i graffiti di Basquiat neopop; la seconda nella poesia sonora cibernetica basata sulle nuove tecnologie del XX secolo, dal Futurismo all’arte programmata fino all’arte elettronica, video, computer art, compresa la tecnomusic da discoteca e generi affini.
A partire dagli anni Ottanta a Ferrara, in particolare, spicca a livelli internazionali il centese Enzo Minarelli tra poesia sperimentale, sonora doc, live set: unico e inconfutabile il ruolo pionieristico e forse ineguagliato dello stesso Minarelli, le stesse riviste sonore Baobab e V3/Tre di Reggio Emilia e Cento, lavori sperimentali, presentati in Italia, Europa, Usa e anche conferenziere ufficiale per alcune università, Messico, Sud America, non ultimo il lavoro autobiografico “Polipoesia mon Amour” (Campanotto, 2005). In tale opera, quasi un libro messaggio alla McLuhan, la parola tra Neofuturismo e Neodadaismo appare definitivamente filtrata dalla ricerca scientifica, sorta di linguistica o semiotica immaginaria con esiti pure sorprendentemente ironici e freddamente micidiali per le poetiche cartacee.
Minarelli ha prodotto anche videopoesie sonore per il Centro Video Arte di Ferrara, il manifesto
della Polipoesia (1987) e Renato Barilli, non caso, gli ha dedicato un saggio critico.
Tutt’oggi, ormai con un background vastissimo, è protagonista internazionale della nuova poetica totale/elettronica di cui il suo manifesto della cosiddetta Polipoesia (anni 80) resta anno zero di riferimento obbligato.

Per saperne di più visita la pagina dedicata a Enzo Minarelli nel sito Archivio di Polipoesia [vedi].

* da Roby Guerra, “Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea”, Este Editon-La Carmelina ebook 2012 [vedi]

IMMAGINARIO
Cibo ad arte.
La foto di oggi…

Arte e cucina insieme in quella galleria ambientata negli spazi domestici che è, a Ferrara, la home gallery di Maria Livia Brunelli. Una serie di eventi legati al cibo e organizzati in parallelo con l’Expo debutta oggi con la presentazione di un volume che è di cucina, ma anche di opere e interventi artistici. L’occasione è la presentazione di “Cake, la cultura del dessert tra tradizione araba e Occidente” a cura di Manuela De Leonardis, critica e curatrice. A seguire, una performance culinaria dell’artista Anton Roca con assaggio finale dell’opera ispirata a una ricetta contenuta nel libro. Alle 17.30 nella Mlb home gallery, in corso Ercole I d’Este 3. Ingresso gratuito, informazioni sui posti ancora disponibili al 346 7953757 o mlb@mlbgallery.com.

OGGI – IMMAGINARIO EVENTI

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Il dolce “Earth cake” ispirato alla Terra realizzato da Anton Roca
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Installazione della mostra di Federico Zanzi in una sala della Mlb home gallery

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic su ogni foto per ingrandirla]

GERMOGLI
La rimozione
L’aforisma di oggi…

Nelle vicende pubbliche come in quelle private, chiudere gli occhi non basta per cambiare la realtà. Non guardare le ragione del disagio lenisce la pena, ma la sofferenza scava dentro e prima o poi riaffiora. E a volte esplode.

sho
Osho Rajneesh (Chandra Mohan Jain)

“Anche se hai represso qualcosa, dall’inconscio continuerà a muovere i tuoi fili; ti manterrà in un perenne stato conflittuale, vivrai in un perenne subbuglio interiore; dentro di te continuerà una guerra civile. Rimarrai teso, ansioso, preoccupato, e avrai sempre paura” (Chandra Mohan Jain “Osho”)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

ACCORDI
Una bella giornata.
Il brano di oggi…

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta.

[per ascoltarlo cliccare sul titolo]

venga-il-regnoVirginiana Miller – Una bella giornata

E finalmente è sabato! Speriamo proprio in una bella giornata, proprio come quella che cantano i Virginiana Miller in questo brano estratto dal loro ultimo album “Venga il regno”.

“Questa bella giornata, spegni tu la luce
ma ogni cosa resta illuminata.
Questa giornata non è finita!”