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Giorno: 22 Febbraio 2016

Processo Aemilia, 450 mila euro dalla Regione a Reggio Emilia per il dibattimento

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Contributo straordinario deliberato dalla Giunta regionale per l’allestimento dell’aula speciale. Il sottosegretario Rossi: “Vogliamo manifestare il nostro impegno costante per i principi di legalità”.

Bologna – Un contributo straordinario di 450 mila euro al Comune di Reggio Emilia per l’allestimento dell’aula speciale per la celebrazione del dibattimento del processo penale Aemilia. Lo ha deliberato oggi la Giunta regionale. Il contributo consentirà di realizzare la struttura in prefabbricato per lo svolgimento del Processo Aemilia, a seguito dell’udienza preliminare che si è svolta a Bologna. Continua dunque l’impegno della Regione per sostenere economicamente lo svolgimento del processo Aemilia sul territorio, dopo il contributo di 748mila euro messo a disposizione per lo svolgimento dell’udienza preliminare a Bologna.
“Questa scelta è la dimostrazione della volontà di affrontare a viso aperto e con la massima responsabilità la discussione sul tema delle infiltrazioni malavitose nel nostro territorio – spiega il sottosegretario della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna Andrea Rossi – L’inchiesta Aemilia ha visto un imponente lavoro da parte delle forze inquirenti e ha reso consapevole la comunità emiliano-romagnola di non essere immune da questi fenomeni. Attraverso questo sostegno vogliamo manifestare il nostro impegno costante nell’affermare i principi di legalità sui quali fondiamo il nostro operato come rappresentanti delle pubbliche istituzioni”.
“Un impegno espresso fin dal 2010 – aggiunge Rossi – con la richiesta della Regione di insediare la DIA in Emilia-Romagna, e successivamente con le iniziative di controllo e di verifica attuate nel corso della ricostruzione post-terremoto e con la realizzazione del Testo unico della legalità, oltre che con le iniziative di sensibilizzazione e promozione della cultura contro le mafie. Tutto questo – conclude il sottosegretario – rappresenta il nostro impegno politico per rispondere con consapevolezza e serietà a questa importante emergenza sul nostro territorio”.

Cronacacomune: la newsletter del 22 febbraio 2016

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – ‘Non solo arte’: conversazione martedì 23 febbraio alle 17
La cultura urbanistica del primo Rinascimento tra Roma, Pienza e Urbino
22-02-2016

Sarà dedicato a Biagio Rossetti e alla cultura urbanistica del primo Rinascimento il ciclo di conversazioni dal titolo ‘Non solo arte’ che prenderà il via martedì 23 febbraio alle 17, nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea, con un incontro su ‘L’arte di costruire: Roma, Pienza e Urbino’, a cura di Alberto Andreoli.
La rassegna di incontri è organizzata in collaborazione con l’Istituto superiore di Scienze religiose “Beato Giovanni Tavelli da Tossignano” dell’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Il ciclo di conversazioni Non solo arte, che debutta quest’anno a Palazzo Paradiso, costituisce una occasione per familiarizzare con il “mondo dell’arte” e il patrimonio culturale. L’iniziativa, promossa dalla Biblioteca Comunale Ariostea insieme all’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Beato Giovanni Tavelli da Tossignano” di Ferrara, si propone – attraverso incontri a cadenza mensile – di introdurre il pubblico degli appassionati ai linguaggi particolari delle diverse espressioni artistiche (pittura, scultura, architettura, urbanistica, ecc.) e al progressivo impiego di specifiche terminologie e metodologie interpretative. L’illustrazione delle singole opere e complessi artistici (antichi e moderni, italiani e stranieri) si baserà sull’esame delle caratteristiche fisiche, degli aspetti iconografici, dello stile e del contesto storico, sociopolitico e culturale in cui il manufatto fu realizzato. Una dovuta attenzione sarà altresì prestata alle “personalità artistiche”, come pure ai beni culturali e al patrimonio storico-artistico locale.

Nel 2016 ricorre il quinto centenario della morte di Biagio Rossetti (1447 ca.-1516), architetto ferrarese il cui nome è indissolubilmente legato al rinnovamento urbano della capitale estense. Al suo ricordo, alla straordinaria impresa urbanistica voluta dal duca Ercole I d’Este, cui Ferrara deve il suo prestigio internazionale, e ad alcuni dei più significativi casi di trasformazione urbanistica del Quattrocento italiano (Roma, Pienza, Urbino), sarà dunque dedicato questo primo ciclo di conversazioni (v. il calendario in allegato a fondo pagina).

BIBLIOTECA TEBALDI – Martedì 23 febbraio dalle 17 in via Ferrarriola incontro per bimbi dai 3 ai 10 anni
Racconti ad alta voce per piccoli e grandi lettori
22-02-2016

E’ previsto per martedì 23 febbraio alle 17 il nuovo appuntamento con “Le Topostorie!”, letture ad alta voce per bimbi dai 3 ai 10 anni alla biblioteca comunale Tebaldi di San Giorgio (via Ferrariola 12). Ad aprire l’incontro, inserito nel ciclo “Io leggo a te…tu leggi a me”, sarà il racconto firmato da Julia Donaldson ‘Guarda un pò che Gruffalò’. Dopo la narrazione da parte di un adulto verrà data la possibilità ai bambini partecipanti di esprimesi a loro volta in veste di narratori in erba portando le proprie proposte di lettura.

BIBLIOTECA LUPPI – Martedì 23 febbraio alle 17.20 in via Arginone
Racconti per bambini su ‘Argomento rabbia’
22-02-2016

Saranno dedicate all”Argomento rabbia’ le nuove letture del ciclo ‘Belle storie a Porotto’, per bambini dai 2 agli 8 anni, in programma martedì 23 febbraio alle 17.20 alla biblioteca comunale Luppi (via Arginone 320). Ad animare il pomeriggio saranno le letture ‘Che rabbia’ e ‘No, no e poi no’ di M. D’Allancè e ‘Topo Tip fa i capricci’ di M. Campanella.

PROIEZIONI DOCUFILM – Venerdì 26 febbraio 2016 alle 20.30, quarto appuntamento nella sala di via XX Settembre 47 a Ferrara
“Quando l’Uomo si affianca all’Uomo”: guerra a ingiustizia e violenza, per la legalità
22-02-2016

Venerdì 26 febbraio 2016 alle 20.30, nella sala incontri della Chiesa di S.Francesca Romana, in Via XX Settembre 47 (piano terra), avrà luogo la quinta proiezione del ciclo di documentari presentati allo scorso festival di Internazionale e distribuiti da CineAgenzia Mondovisioni, dal titolo “Life is sacred” di Andreas M. Dalsgaard (Danimarca / Irlanda / Norvegia / Colombia 2014, durata 104′).

IL TEMA – La Colombia è spesso citata per le sue storie di narcotrafficanti, paramilitari e corruzione. Ma il paese ha anche un altro volto, quello di chi lavora duramente e combatte per una vera democrazia, come Antanas Mockus, un leader eccentrico e senza paura che usando mimi, matite, flashmob e costumi da supereroe ha dichiarato guerra alle ingiustizie e alla violenza, scoprendo quanto è difficile cambiare una società contaminata dall’illegalità.

Il docufilm è in spagnolo con sottotitoli in italiano

L’ingresso al ciclo di film, che ha il patrocinio del Comune di Ferrara, è a offerta libera e durante tutta la serata saranno presenti punti informativi delle associazioni che hanno partecipato all’organizzazione della rassegna.

Le proiezioni sono organizzate da: Agire Sociale CSV Ferrara, Gruppo Giovani Amnesty International Ferrara, Cittadini del Mondo, Emmaus, IBO, Intercultura, Movimento Nonviolento, Parrocchia di Santa Francesca Romana, Pax Christi, Chiesa Evangelica Battista, Segnidipace, CGIL-Ufficio per l’Immigrazione.

Questo in dettaglio il calendario degli appuntamenti della rassegna che ha per titolo “Quando l’Uomo si affianca all’Uomo. Visioni di umanità e frontiere liquide”

mar. 22-12-2015 Democrats

gio. 14-01-2016 We are journalists *.

ven. 29-01-2016 The Chinese Mayor

ven. 12 -02-2016 Voyage en barbarie *

ven. 26-02-2016 Life is sacred (con progetto di IBO nelle scuole)

ven. 11-03-2016 Carter Land *

mer. 23-03-2016 En tierra extrana

ven. 15-04-2016 (T)error

Alcune associazioni aderenti all’organizzazione hanno chiesto di inserire nel ciclo di film due ulteriori appuntamenti (sempre ore 20.30 in via XX Settembre)

ven. 4 marzo 2016 Life is waiting, proposto da Emmaus

ven. 8 aprile 2016 Vajont di Renzo Martinelli (con audiodescrizione), proposto da Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti

I film proposti sono in lingua originale con sottotitoli in italiano; le schede sono reperibili nelle pagine della rassegna Mondovisioni – Internazionale a Ferrara 2015: http://www.internazionale.it/festival/mondovisioni

(*) – Film dai contenuti forti, adatto ad un pubblico adulto, interessato, consapevole.

CULTURA E PARI OPPORTUNITA’ – dal 26 al 28 febbraio alla Sala Estense
L’edizione 2016 del TAG Festival: incontri e iniziative culturali
22-02-2016

Si è svolta questa mattina, lunedì 22 febbraio nella sala degli Arazzi della residenza municipale, la conferenza stampa di presentazione di “TAG Festival di cultura LGBT”, in programma alla sala Estense dal 26 al 28 febbraio prossimi a cura delle associazioni LGBT del territorio.

All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il vice sindaco Massimo Maisto e l’assessora alle Pari Opportunità Annalisa Felletti insieme ad alcuni referenti delle Associazioni LGBT della città – Circomassino, Arcigay e Arcilesbica, Famiglie Arcobaleno, AGEDO – Massimiliano De Giovanni (presidente Arcigay Ferrara), Luca Morassutto (associazione Articolo 29) e Flavio Romani (presidente nazionale Arcigay).

“Questo festival costituisce una importante occasione per sensibilizzare i cittadini sulle differenze di genere, che vanno considerate come un valore – ha affermato l’assessora Felletti -; ringrazio gli organizzatori per lo spirito di collaborazione messo in campo con l’Amministrazione comunale”.

“Purtroppo il tema trattato in questo festival – ha aggiunto l’assessore Maisto – è entrato in una fase di dibattito politico molto basso. Abbiamo dato il patrocinio a questa iniziativa con convinzione perchè in questa come in altre città, è importante che le idee si confrontino. Gli appuntamenti proposti hanno per noi valore culturale ed è per questo che li sosteniamo”.

LA SCHEDA (dal sito ufficiale www.tagfestival.it)

Promossa da Circomassimo Arcigay e Arcilesbica e patrocinata dal Comune di Ferrara, la terza edizione della manifestazione avrà luogo dal 26 al 28 febbraio presso il teatro Sala Estense, nel pieno centro storico di Ferrara, e rappresenterà un’occasione privilegiata per infondere l’importanza del confronto e aprire un dialogo con chi non ha ancora gli strumenti per conoscere e capire la realtà del mondo gay, lesbico e transessuale.Dopo il successo dello scorso anno (oltre 2.000 presenze), TAG – Festival di Cultura LGBT torna a promuovere incontri, spettacoli e dibattiti con volti noti dello spettacolo, della stampa e della politica per educare tutti alle differenze.

Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara ringrazia per la collaborazione Flavio Romani (presidente nazionale Arcigay), le associazioni Agedo e Famiglie Arcobaleno Ferrara, IBS-Libraccio, Arci Ferrara, Istituto Gramsci, Circolo Arci Bolognesi, Assessorato alla Cultura del Comune di Ferrara e Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara.

Programma: appuntamenti e iniziative dal 26 al 28 febbraio 2016 – Sala Estense (piazza Municipio – FERRARA)

>> http://www.tagfestival.it/programma-2016/

>> http://arcigayferrara.blogspot.it/

1.a COMMISSIONE CONSILIARE- Mercoledì 24 febbraio alle 15.30 nella sala Zanotti
Esame del Documento Unico di Programmazione e illustrazione del Bilancio di Previsione
22-02-2016

La 1.a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Fornasini – si riunirà mercoledì 24 febbraio alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale. Il temi al centro della giornata saranno: – “Approvazione del Documento Unico di Programmazione 2016-2018” e
– “Illustrazione del Bilancio di Previsione 2016 del Comune di Ferrara” a cura del sindaco Tiziano Tagliani e dell’assessore alla Contabilità/Bilancio Luca Vaccari.

PALAZZO BONACOSSI – Martedì 23 febbraio alle 17 secondo appuntamento del ciclo “Il Museo. Dentro e intorno”
I rapporti culturali ed artistici fra la Turchia e l’Europa dal punto di vista del museo
22-02-2016

(Comunicato a cura di Unife)

Martedì 23 febbraio, alle ore 17 presso Palazzo Bonacossi, (via Cisterna del Follo, 5), si terrà il secondo appuntamento del ciclo di conferenze “Il Museo. Dentro e intorno”, organizzato da Francesca Cappelletti, docente di Storia dell’Arte Moderna del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara e da Stefania De Vincentis, assegnista di ricerca di TekneHub, dalla Fondazione Ferrara Arte, dai Musei Civici di Arte Antica, in collaborazione con gli Amici dei Musei, per invitare a scoprire i musei ed i luoghi della cultura con le opere, le collezioni e le storie che li abitano.
“Alchimie dell’identità. L’esperienza del Museo nel tardo Impero Ottomano e nella Turchia moderna”. E’ questo il tema dell’incontro che sarà tenuto da Paolo Girardelli, Professore del Dipartimento di Storia dell’Università del Bosforo di Istanbul, che offrirà una visione panoramica dei rapporti culturali ed artistici fra la Turchia e l’Europa, osservati dal punto di vista del museo. Dalle origini ottocentesche del museo archeologico di Istanbul alla musealizzazione di Santa Sofia nel 1935, dalla definizione di una pittura turca moderna nel primo periodo repubblicano ai più recenti esperimenti di integrazione, attraverso il museo, dell’arte contemporanea nel tessuto sociale. Questo rapido excursus sarà illustrato da una ricca selezione di immagini e presenterà anche alcuni aspetti del contributo specificamente italiano alla gestione dei beni culturali in Turchia.

Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 24 febbraio alle 10,30 nella sala dell’Arengo (residenza municipale)
Presentazione del Salone del tempo Libero, del divertimento e della vita all’aria aperta “Liberamente”
22-02-2016

Mercoledì 24 febbraio alle 10.30, nella sala dell’Arengo (residenza municipale), l’assessore comunale Roberto Serra interverrà alla conferenza stampa di presentazione del Salone del Tempo Libero “Liberamente”, in programma a Ferrara Fiere dal 27 al 28 febbraio a cura di Multimedia Tre.

Saranno inoltre presenti all’incontro il presidente di Ferrara Fiere Congressi Filippo Parisini e i projet manager di Liberamente Giuseppe Tanesini e di Pollice Verde Stefania Zampolli.

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 24 febbraio alle 11.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale
Presentazione di “Comunic(a)zione”, progetto per la facilitazione linguistica e l’integrazione di giovani stranieri
22-02-2016

Mercoledì 24 febbraio alle 11.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale si terrà la conferenza stampa di presentazione di “Comunic(a)zione”, progetto a cura del Centro di Mediazione del Comune di Ferrara per la facilitazione linguistica e l’integrazione di giovani stranieri della zona Giardino, in collaborazione con i residenti.

All’incontro con i giornalisti interverranno gli assessori alla Sicurezza Urbana Aldo Modonesi e alla Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari Chiara Sapigni, il copresidente ANOLF Paolo Baiamonte, la dirigente del CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti) Daniela Cantarello e il responsabile Ufficio Sicurezza Urbana Comune di Ferrara Giorgio Benini.

LAVORI PUBBLICI – Da martedì 23 febbraio fino ad aprile
Iniziano i lavori di demolizione dell’ex scuola “Aquilone” e di sistemazione dell’area esterna
22-02-2016

A partire da domani, martedì 23 febbraio 2016, inizieranno i lavori di demolizione dell’ex sede della Scuola “Aquilone” e di sistemazione dell’area esterna.

I lavori prevedono lo smontaggio, la rimozione, il carico e il trasporto alla discarica autorizzata, previa opportuna separazione, dei componenti appartenenti a tipologie di materiali estranei ai laterizi ed ai materiali da demolizione.

La demolizione completa dei fabbricato e delle relative pertinenze sarà eseguita mediante la frantumazione e la deferrizzazione delle strutture delle stesse attraverso l’impiego di idonea attrezzatura condotta da personale specializzato, così come il carico, il trasporto ed il conferimento presso impianto autorizzato di tutto il materiale di risulta proveniente dalla lavorazione.
Nel dettaglio saranno eseguite queste lavorazioni:
· rimozione completa di tutti i plinti di fondazione (dimensioni variabili compresa tra i cm 150x150x100 ed i cm 255x255x100) presenti in circa 50 unità complessive.
· rimozione totale di tutti gli impianti presenti e individuabili, fino a ml 1,00 di profondità dal piano di campagna, nell’area su di cui insistono i fabbricati da demolire e cioè: reti di adduzione idrica, estinzione incendi, linee gas, impianto di scarico, canalizzazioni elettriche e telefoniche, eventuali cisterne o serbatoi interrati con esecuzione di relativo idoneo smaltimento;
· ripristino delle superfici mediante impiego di terreno vegetale con stesura e livellamento dello stesso, attraverso opportuno ricarico e adeguata baulatura in considerazione del naturale calo di assestamento, onde evitare la formazione di successivi avvallamenti e buche.
Il programma prevede la conclusione dei lavori nell’aprile prossimo.

(Comunicato a cura dell’Assessorato Lavori Pubblici)

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 26 febbraio alle 10.30, sala degli Arazzi della residenza comunale
Presentazione del programma e degli eventi del Palio 2016
22-02-2016

L’assessore con delega al Palio Aldo Modonesi interverrà venerdì 26 febbraio alle 10.30, in sala degli Arazzi della residenza comunale, alla conferenza stampa per la presentazione del programma nonché di tutti gli eventi in calendario per questa edizione del Palio 2016. Sarà inoltre presente alla conferenza il presidente dell’Ente Palio Alessandro Fortini.

Per info: ENTE PALIO CITTÀ DI FERRARA Via Mortara, 98 – 44121 FERRARA – Tel. +39 0532 751263 – Fax +39 0532 752207

Sicurezza nella zona GAD, ringraziamenti alle Forze dell’Ordine
di Tiziano Tagliani*

22-02-2016

“La zona Gad sta diventando sempre meno sicura per gli spacciatori.
Il buon lavoro di regia del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica all’interno del quale sono condivisi gli interventi da mettere in atto, il costante dialogo con il Prefetto, il Questore e i rappresentanti delle forze dell’ordine stanno dando risultati importanti.

L’alleanza che si è creata, grazie anche alla collaborazione di associazioni e cittadini attenti, sta agendo non solo attraverso azioni forti di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti ma anche in termini di prevenzione e promozione sociale sulle cause profonde che provocano insicurezza.

Seppur ricordando quanto fatto in questi anni: promozione di attività e presenza delle associazioni nel territorio che si sono radicati nel territorio e periodicamente si impegnano in eventi aperti al pubblico di occupazione positiva degli spazi (Centro Bambini Genitori “Isola Del Tesoro, Contrada di S.Giacomo, Consorzio Wunderkammer, Centro di Promozione Sociale “Acquedotto”, Associazioni varie intorno allo stadio, ecc…), oggi vorrei ringraziare tutte le Forze dell’Ordine ed in particolare la Polizia di Stato per le ultime brillanti operazioni che hanno segnato altri risultati finalizzati a garantire la sicurezza ‘tagliando’ i canali dello spaccio.

Operazioni che hanno permesso, attraverso il sistema Spaid, di individuare ed allontanare alcune persone dedite a furti e rapine ai danni dei residenti nella zona della stazione; di trovare e sequestrare diverse quantità di droga grazie ai servizi condotti dal personale della Volanti e dalle Unità cinofile del Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna; di verificare l’attività dei locali pubblici, non solo dal punto di vista amministrativo, ma anche da quello delle misure straordinarie, come la chiusura, nel caso diventino un problema per l’ordine pubblico

Nel confermare che continueremo a lavorare insieme sulla strada della sicurezza, nell’ottica dell’integrazione degli strumenti e soprattutto l’integrazione degli attori, attraverso il potenziamento dei controlli, la video sorveglianza e la nuova illuminazione pubblica – come quella che ho voluto per illuminare il sottomura e le mura di Porta Po’ e Viale Belvedere – colgo l’occasione per ringraziare anche i residenti con i quali si ha uno stretto e continuo confronto in merito alla situazione della zona GAD.

Continueremo a progettare iniziative di inclusione sociale ed animazione del territorio anche coinvolgendo le nuove generazioni per riscoprire quel necessario senso civico di appartenenza e di legalità.

*Sindaco del Comune di Ferrara

INCONTRO IN MUNICIPIO – Martedì 23 febbraio alle 12 nella sala degli Arazzi
Al Comune di Ferrara il premio “HUMANA Eco Solidarity Award 2015”
22-02-2016

(Comunicato a cura di Ufficio stampa Humana)

Ancora una volta I cittadini di Ferrara hanno dimostrato la propria generosità nelle donazioni di vestiti, scarpe e accessori usati all’organizzazione umanitaria HUMANA People to People Italia ONLUS. L’attenzione dell’Amministrazione comunale ai temi della sostenibilità e della solidarietà è stata riconosciuta anche quest’anno con l’HUMANA Eco Solidarity Award 2015, premio assegnato in occasione della VI edizione dell’evento internazionale HUMANA People to People Day 2015, il cui slogan è “Our Climate, Our Challenge – Il nostro clima, la nostra sfida”.

Alla cerimonia di consegna del premio, in programma martedì 23 febbraio alle ore 12.00 nella Sala degli Arazzi della residenza comunale, parteciperanno: Annalisa Felletti – Assessore alla Pubblica Istruzione, Formazione, Pari Opportunità, Cooperazione Internazionale – Politiche per la Pace, Stefania Tiozzo – Responsabile comunicazione HUMANA People to People Italia, Luca Paron – Referente di zona HUMANA People to People Italia.

Giornalisti, fotografi e operatori video sono invitati

PALAZZO DEI DIAMANTI A – Da martedì a giovedì chiusura alle 20, venerdì 26 e sabato 27 alle 22.30 e domenica 28 febbraio alle 24
Aperture straordinarie serali per la mostra ‘De Chirico a Ferrara’
22-02-2016

(Comunicato a cura di Fondazione Ferrara Arte)

In occasione degli ultimi giorni di apertura e visto lo straordinario successo di pubblico di De Chirico a Ferrara, gli orari dei Diamanti si estendono per venire incontro alle esigenze dei visitatori.

Fino a giovedì 25 febbraio, infatti, la mostra chiuderà alle 20.00, mentre nel fine settimana conclusivo sono confermate le tre aperture serali straordinarie: venerdì 26 e sabato 27 la rassegna rimarrà aperta fino alle 22.30 e domenica 28 sarà possibile entrare ai Diamanti ad oltranza fino alle 24.00 (tutti i giorni la biglietteria chiuderà trenta minuti prima).

Per agevolare gli accessi, negli ultimi tre giorni di apertura, i biglietti saranno acquistabili soltanto presso la biglietteria di mostra il giorno stesso della visita. Chi fosse già in possesso di un biglietto open o con prenotazione potrà accedere direttamente alle sale espositive.

Per informazioni: tel. 0532 244949, www.palazzodiamanti.it

Eletto il nuovo consiglio direttivo del Consorzio Visit Ferrara

da: ufficio stampa Ella Studio di Carla Soffritti & C.

Oggi, 22 febbraio 2016, è stato rinnovato il consiglio direttivo del Consorzio Visit Ferrara.
Matteo Ludergnani (Hotel Carlton) è stato eletto Presidente e Ted Tomasi è il nuovo Vice Presidente (Tomasi Tourism).

Per informazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E – mail: assistenza@visitferrara.eu
Sito web: www.visitferrara.eu

Dal 26 al 28 febbraio a Ferrara arriva “Tag: il festival di cultura Lgbt”

da: Circomassimo Arcigay e Arcilesbica

La quotidianità delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (LGBT) continua a subire, fin dall’infanzia, rifiuto, scherno e vessazioni. Essere bersaglio di un odio ingiustificato produce malessere, esclusione, disagio,
perché l’omofobia può manifestarsi in modi molto diversificati, dalle offese verbali alle minacce, fino alle aggressioni fisiche.
L’impegno di Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara si esprime da sempre in un’ampia e consolidata azione di prevenzione alle discriminazioni, perché crediamo che l’omofobia e la transfobia si combattano con l’educazione.
Per rendere ancora più incisiva la nostra attività sul territorio, qualche anno fa è nato così TAG – Festival di Cultura LGBT.
Patrocinata dal Comune di Ferrara, la terza edizione della manifestazione avrà luogo dal 26 al 28 febbraio presso il teatro Sala Estense, nel pieno centro storico di Ferrara, e rappresenterà un’occasione privilegiata per infondere
l’importanza del confronto e aprire un dialogo con chi non ha ancora gli strumenti per conoscere e capire la realtà del mondo gay, lesbico e transessuale.
Dopo il successo dello scorso anno (oltre 2.000 presenze), TAG – Festival di Cultura LGBT torna a promuovere incontri, spettacoli e dibattiti con volti noti dello spettacolo, della stampa e della politica per educare tutti alle differenze.
Si parlerà del DDL Cirinnà sulle #UNIONI CIVILI che divide, interroga cattolici e laici, parla del Paese, dei suoi cambiamenti, delle trasformazioni della famiglia e dell’idea di famiglia.
Faremo un po’ di chiarezza sulla fantomatica ideologia del #GENDER con la filosofa MICHELA MARZANO, la teologa (ed ex monaca benedettina) BENEDETTA SELENE ZORZI e la giornalista CATERINA COPPOLA.
Affronteremo la possibilità per le coppie omosessuali di avere dei #FIGLI, con lo psicoterapeuta familiare FEDERICO FERRARI, la bioeticista MICAELA GHISLENI e CRISTINA GRAMOLINI, tra le fondatrici dell’associazione nazionale Arcilesbica.
Tracceremo percorsi nuovi di prevenzione al #BULLISMO OMOFOBICO con DARIO ACCOLLA (blogger de “Il Fatto Quotidiano”) e KETTY SEGATTI (Vicedirettore centrale Area istruzione, alta formazione e ricerca, Direzione
centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, ricerca e università Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia), svelando gli allarmanti dati della recente ricerca sul bullismo frutto di una convenzione
firmata da Regione Friuli Venezia Giulia, Università di Trieste, Ufficio Scolastico Regionale e Arcigay/Arcilesbica, che ha coinvolto 2.138 studenti delle superiori.
Nel bel mezzo del dibattito politico e mediatico sul tema delle nozze tra gay, e dopo le sentenze della Corte Suprema americana e della Corte Europea dei diritti umani, parleremo infine di #RELIGIONE attraverso la lettera di un omosessuale alla Chiesa di Roma, scritta dal magistrato EDUARDO SAVARESE, e grazie alla partecipazione di KRZYSZTOF CHARAMSA, teologo vaticano della Congregazione per la Dottrina della Fede, sospeso dal sacerdozio dopo aver fatto coming out come gay e aver rivelato di avere un compagno.
Ma TAG – Festival di Cultura LGBT sarà anche spettacolo. Ospite d’onore della manifestazione sarà VERONICA PIVETTI: artista a tutto tondo, doppiatrice, attrice e ora anche regista, l’amatissima protagonista di
PROVACI ANCORA PROF. ci presenterà con la sceneggiatrice GIOVANNA GRA il suo film d’esordio NÉ GIULIETTA, NÉ ROMEO.
Direttamente da BALLANDO CON LE STELLE sarà con noi anche FABIO CANINO, attore, scrittore, conduttore radiofonico e personaggio televisivo tra i più ironici, che ci racconterà la genesi del suo nuovo romanzo distopico gay
RAINBOW REPUBLIC.
E la sera, sarà di scena il grande teatro comico.
Direttamente da ZELIG, ALESSANDRO FULLIN metterà in scena lo spettacolo FULLIN LEGGE FULLIN: dalla lista della spesa agli spensierati aforismi, dalle lettere d’amore alle mail mai inviate, il ritratto di un uomo che molti
percepiscono come un comico non vedendolo per quello che realmente è: una missionaria.
E ancora, il monologo esilarante, irriverente e amaro scritto e interpretato da Mikaela Capucci, anima travolgente di MIKAMALE TEATRO: L’IMPORTANZA DI LAVARSI PRESTO è un vero spettacolo di cabaret in cui sarà formulata
un’antitesi alle teorie ecclesiastiche, tra canti e orazioni “riparative” al fine di “rieducare” lesbiche, gay e transessuali.
Il sabato notte – presso Arci Bolognesi – sarà infine MIRANDA, con il party LA CAGE AUX FOLLES: si aprono le gabbie per una serata folle e paiettata, animata dalle Drag Queen SALAMANDRA SISTERS! Alla consolle: LA Cri,
Ummer, Danny e Tucci.
Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara ringrazia per la collaborazione Flavio Romani (presidente nazionale Arcigay), le associazioni Agedo e Famiglie Arcobaleno Ferrara, IBS-Libraccio, Arci Ferrara e Cinema Boldini, Istituto
Gramsci, Circolo Arci Bolognesi, Assessorato alla Cultura del Comune di Ferrara e Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara.

Clicca qui per vedere la locandina.

Riordino, via libera alla fusione di cinque Comuni in provincia di Ferrara e di Piacenza

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La Giunta ha approvato due nuovi progetti di legge di fusione: Mirabello e Sant’Agostino in provincia di Ferrara e Bettola, Farini e Ferriere in provincia di Piacenza. L’assessore Petitti: “Andiamo avanti per mettere i Comuni in condizione di avere più risorse per servizi, cittadini e imprese e per semplificare e ottimizzare la loro organizzazione”. I dati sulle fusioni e sui contributi.

Bologna – Via libera della Giunta regionale a due nuovi progetti di legge per la nascita di due nuovi Comuni unici al posto dei cinque attuali. Si tratta della fusione di Mirabello e Sant’Agostino in provincia di Ferrara (che riguarderà 10.249 abitanti) e di Bettola, Farini e Ferriere in provincia di Piacenza (5.553 abitanti).
Avviato l’iter, i due testi di legge regionale saranno ora presentati in Assemblea legislativa, per poi effettuare il referendum consultivo tra i residenti dei Comuni interessati.
“Entro la fine di febbraio, come previsto, la Giunta regionale approverà tutti i progetti di legge per l’istituzione dei nuovi Comuni: oltre a quelli deliberati oggi si procederà anche per Sant’Ilario d’Enza, Gattatico e Campegine nel reggiano e per Vigolzone e Ponte dell’Olio nel piacentino – spiega l’assessore regionale a Bilancio e Riordino istituzionale Emma Petitti – Rispondiamo in questo modo positivamente alle istanze presentate dai Consigli Comunali e dai Sindaci alla Regione nel 2015 e proseguiamo per mettere i Comuni in condizione di avere più risorse e per garantire maggiore competitività e sviluppo ai territori e dare servizi a cittadini e imprese”.
I due nuovi Comuni unici, una volta istituiti, potranno contare su contributi regionali e statali. Quello di Mirabello e Sant’Agostino, nel ferrarese, riceverà per i primi 3 anni un contributo complessivo annuo di oltre 1,10 milioni di euro per un totale di oltre 10,90 milioni in 15 anni. Il nuovo Comune che nascerà da Bettola, Farini e Ferriere in provincia di Piacenza per i primi 3 anni avrà un contributo complessivo annuo di oltre 1,12 milioni di euro per un totale di oltre 11,15 milioni in 15 anni.
Le proposte presentate dai Consigli Comunali per i nuovi nomi da sottoporre a referendum sono: Reno, Terre del Reno, Reno Antico per Mirabello e Sant’Agostino e Alta Val Nure, Alta Valle del Nure, Terre dell’Alta Val Nure, I tre Borghi dell’Alta Val Nure per Bettola, Farini, Ferriere.

Le fusioni in Emilia-Romagna
Sono oltre 50 i Comuni in cui sono stati avviati dibattiti per l’avvio di processi di fusioni e, in particolare, 7 i nuovi percorsi di fusione già iniziati nel 2016.
Gli ultimi due progetti di legge che saranno approvati dalla Giunta entro febbraio sono relativi alle istanze dei Comuni di Sant’Ilario d’Enza, Gattatico e Campegine nel reggiano e, in provincia di Piacenza, Vigolzone e Ponte dell’Olio.
Dall’entrata in vigore della legge regionale di riordino territoriale (21/2012), sono stati 8 i processi di fusione che hanno determinato in Emilia-Romagna la nascita di altrettanti Comuni unici al posto dei 22 preesistenti. Dal 1° gennaio 2016 il numero dei Comuni in Emilia-Romagna è sceso a 334 (-14 dal gennaio 2013).

Gruppo Rete 7, nulla di fatto. Rossi: “Subito le condizioni per riaprire la trattativa”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Oggi il Tavolo per la salvaguardia. Richiamo alla comune responsabilità del Sottosegretario: “Noi faremo quanto ci compete per arrivare a una soluzione concreta”.

Bologna – “Troviamo subito le condizioni per riaprire la trattativa, vanno messi in primo piano l’interesse dei lavoratori e la salvaguardia di un patrimonio che arricchisce la pluralità dell’informazione nella nostra regione. Questo l’obiettivo primario che stiamo sostenendo da tempo”.
Così, con anche “un richiamo alle comuni responsabilità”, il sottosegretario della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, Andrea Rossi, ha commentato l’esito del Tavolo per la salvaguardia del gruppo di Rete 7, svoltosi stamattina nella sede della Regione. Un nulla di fatto sancito dall’assenza della proprietà, che ha portato il sottosegretario a giudicare la situazione come “molto delicata: in questo momento tutte le parti in causa devono impegnarsi perché si giunga a garantire la necessaria salvaguardia, portando al Tavolo un piano industriale”.
Rossi ha anche ribadito che “non è compito del Tavolo, soggetto istituzionale, essere parte in causa nella trattativa commerciale tra soggetti privati, ma come Regione faremo ogni cosa per quanto ci compete per arrivare a una soluzione concreta che garantisca un futuro ad azienda e dipendenti”.

2° edizione della Granfondo del Po Decathlon Ferrara

da: ufficio stampa Ella Studio di Carla Soffritti & C.

Volata finale per la 2° edizione della Granfondo del Po Decathlon Ferrara. Ultimi giorni per usufruire della tariffa agevolata di € 30 Un pacco gara sempre più ricco che comprende una bottiglia di vino del territorio, una confezione di piadine, olio per biciclette, integratori e un paio di calze tecniche.
Sostanzialmente invariato il percorso del lungo (136 km) al quale si è aggiunto il corto di 80 km. Arrivo e partenza sempre sotto le mura di Ferrara. Oltre ai punti ristoro previsti lungo il percorso, arricchito il ristoro finale. Pasta party come lo scorso anno al ristorante del CUS Golf di Ferrara con all’esterno parcheggio custodito per le biciclette.
Per chi prenota il pacchetto di soggiorno a Ferrara partenza in griglia di merito e tanti altri vantaggi da scoprire sul sito.
Si inizia il Sabato 5 Marzo nel centro storico di Ferrara dove negli imbarcaderi del castello Estense viene allestita la segreteria organizzativa Alla mattina partenza de “La FURIOSA” ciclostorica, attraverso le campagne e alle Delizie degli Estensi. A seguire educazione stradale per i più piccoli in collaborazione con la Polizia Municipale e possibilità di vedere e salire sul Pullman Azzurro della Polizia di Stato, aula scolastica multimediale.
Al pomeriggio Baby Granfondo di beneficenza per bambini in collaborazione con IBO Italia ed infine presentazione e premiazione delle squadre partecipanti

Domenica 6 Marzo: partenza unica della GRANFONDO DEL PO da Via Bacchelli per il lungo e per il corto
Il percorso si snoda lungo il fiume Po; la sua caratteristica principale che la rende una granfondo atipica, è la totale assenza di salite anche se la velocità ed il vento la renderanno certamente una corsa impegnativa.
In area partenza / arrivo possibilità di massaggi e taping gratuiti da parte di 2 persone staff fisioterapisti.

Invariate le quote d’iscrizione: 30 euro fino al 28 febbraio e infine 35 euro fino a Domenica 6 marzo. Per le società ogni 10 iscritti l’undicesimo sarà omaggio. Un occhio di riguardo è stato dato non solo a chi vuole vincere ma anche a chi vuole solo partecipare: premi di categoria, premi per il 100mo, il 200mo e ultimo classificato, premio per chi viene da più lontano e ovviamente per le squadre più numerose.
Ulteriori dettagli al sito della manifestazione: www.granfondodelpo.it.

Sabato 5 Marzo 2016 – Centro storico Ferrrara
Ore 10.00 / 19.00 – Apertura area accoglienza: validazione iscrizione, ritiro busta tecnica e pacco gara della Granfondo del Po e de La Furiosa
Noleggio / acquisto e verifica del chip My Sdam presso gli imbarcaderi del Castello Estense
Ore 10.30 Introduzione alla ciclostorica La Furiosa con Luciano Boccacini, esperto giornalista e scrittore, nonché speaker al Giro d’Italia negli anni ’80 per la Gazzetta dello Sport ; con Cesare natali speaker della Granfondo del Po e con ospiti ex-ciclisti professionisti.
Ore 11.00 – partenza de “La Furiosa” ciclostorica tra le campagne e le Delizie degli Estensi accompagnati dalle auto d’Epoca dell’Officina Ferrarese e dall’Associazione Volontari della Protezione Civile Ferrara
Ore 11.30 – Nei giardini antistanti il Castello per i più piccoli sarà allestita un’area per l’educazione stradale in collaborazione con la Polizia Municipale. Direttamente dal Giro d’Italia sarà a Ferrara anche il PULLMAN AZZURRO della Polizia di Stato un’aula scolastica multimediale itinerante dove i poliziotti della Stradale diventano “maestri di sicurezza” per i più piccoli. Lezioni di sicurezza stradale a base di giochi a tema, filmati e cartoni animati per imparare le regole della sicurezza giocando.
IBO_Italia_LOWOre 14.00 – arrivo de “La Furiosa” e premiazioni
Ore 15.30 – partenza della “Baby Granfondo” pedalata ecologica per bambini dai 6 ai 14 anni di 5 km tra centro storico e mura di Ferrara assistiti dalla Polizia Municipale e dai volontari. Iscrizione di € 5 sia per i bambini che per gli adulti il cui ricavato sarà devoluto a IBO Italia
I primi 200 bambini iscritti riceveranno il pacco Baby Granfrondo con simpatici omaggi
Ore 16.10 – arrivo “Baby Granfondo” con premiazione a sorteggio e merenda per i bambini
Ore 17.30 – Presentazione negozi con le vetrine “CICLISMO IERI & OGGI”
Ore 18.00 – presentazione squadre che parteciperanno alla Granfondo
Ore 19.00 – Chiusura area accoglienza

Domenica 6 Marzo 2016 – Area logistica – Via Bacchelli, 103 (zona piscine)
All’area logistica si potrà accedere solo a piedi o in bicicletta. Le autovetture dovranno essere parcheggiate nelle aree previste
Dalle ore 06.30 alle ore 8.00 – Apertura Area Iscrizioni: Validazione iscrizione, distribuzione numero gara e ritiro pacco gara per chi si è iscritto precedentemente. Acquisto e verifica del chip.
Per chi si iscrive la Domenica 6 Marzo non è garantito il pacco gara
Ore 07.30 – Apertura Area Hospitality
Ore 08.15 – Inizio ingresso griglie di partenza
Ore 08.40 – Saluto delle Autorità alla stampa
Ore 09.00 – Partenza Granfondo del Po
Ore 09.30 – Dopo la partenza per chi non partecipa alla gara … non sarà esonerato a pedalare. Infatti Ferrara “città delle biciclette” vi attende. Anche gli accompagnatori degli atleti in corsa, andranno nella griglia di partenza e dall’arco della Granfondo del Po partirà la visita alla scoperta della città estense. A disposizione ci saranno biciclette a noleggio (per i piccolissimi ci sarà un seggiolino e per più grandicelli una bicicletta per bambini) e una guida vi accompagnerà e vi racconterà la storia e i segreti di tutti i monumenti. Ritorno all’area Hospitality in tempo per attendere l’arrivo dei “vostri campioni”
Ore 12.30 – Orario d’arrivo previsto Granfondo del Po Pasta Party presso il ristorante “Le Querce” del Cus
Ore 14.00 – Premiazioni percorso corto
Ore 15.00 – Premiazioni percorso lungo

TEMPO MASSIMO Entro e non oltre le ore 15.45.
Tutta la logistica si svolgerà nell’area delle piscine comunali di via Bacchelli,103
All’area logistica si potrà accedere solo a piedi o in bicicletta.
Saranno previste possibilità di visite guidate per gli accompagnatori
QUOTA DI PARTECIPAZIONE– dall’8 al 28 Febbraio 2015 € 30,00
– da Lunedi 29 Febbraio a Domenica 6 Marzo € 35,00
Per chi si iscrive Domenica 6 Marzo non è garantito il pacco gara.

Ringraziamento del Sindaco Tagliani alle Forze dell’Ordine per aver garantito la sicurezza in zona Gad

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Ringraziamento del Sindaco Tagliani rivolto a tutte le Forze dell’Ordine e in particolare alla Polizia di Stato per le ultime brillanti operazioni che hanno segnato altri risultati finalizzati a garantire la sicurezza nella zona GAD.

La zona Gad sta diventando sempre meno sicura per gli spacciatori.
Il buon lavoro di regia del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica all’interno del quale sono condivisi gli interventi da mettere in atto, il costante dialogo con il Prefetto, il Questore e i rappresentanti delle forze dell’ordine stanno dando risultati importanti.

L’alleanza che si è creata, grazie anche alla collaborazione di associazioni e cittadini attenti, sta agendo non solo attraverso azioni forti di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti ma anche in termini di prevenzione e promozione sociale sulle cause profonde che provocano insicurezza.

Seppur ricordando quanto fatto in questi anni : promozione di attività e presenza delle associazioni nel territorio che si sono radicati nel territorio e periodicamente si impegnano in eventi aperti al pubblico di occupazione positiva degli spazi (Centro Bambini Genitori “Isola Del Tesoro, Contrada di S.Giacomo, Consorzio Wunderkammer, Centro di Promozione Sociale “Acquedotto“, Associazioni varie intorno allo stadio, ecc…), oggi vorrei ringraziare tutte le Forze dell’Ordine ed in particolare la Polizia di Stato per le ultime brillanti operazioni che hanno segnato altri risultati finalizzati a garantire la sicurezza ‘tagliando’ i canali dello spaccio.

Operazioni che hanno permesso, attraverso il sistema Spaid, di individuare ed allontanare alcune persone dedite a furti e rapine ai danni dei residenti nella zona della stazione; di trovare e sequestrare diverse quantità di droga grazie ai servizi condotti dal personale della Volanti e dalle Unità cinofile del Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna; di verificare l’attività dei locali pubblici, non solo dal punto di vista amministrativo, ma anche da quello delle misure straordinarie, come la chiusura, nel caso diventino un problema per l’ordine pubblico

Nel confermare che continueremo a lavorare insieme sulla strada della sicurezza, nell’ottica dell’integrazione degli strumenti e soprattutto l’integrazione degli attori, attraverso il potenziamento dei controlli, la video sorveglianza e la nuova illuminazione pubblica – come quella che ho voluto per illuminare il sottomura e le mura di Porta Po’ e Viale Belvedere – colgo l’occasione per ringraziare anche i residenti con i quali si ha uno stretto e continuo confronto in merito alla situazione della zona GAD.

Continueremo a progettare iniziative di inclusione sociale ed animazione del territorio anche coinvolgendo le nuove generazioni per riscoprire quel necessario senso civico di appartenenza e di legalità.

Tiziano Tagliani

“Intrecci”, a Wundekammer mostra e workshop di “canto consapevole”

da: Consorzio “Wunderkammer”

Dal 12 marzo a Ferrara pittura e musica si incontrano grazie alla vocal couch Barbara Truzzi.

Quando la pittura incontra il canto. Inaugura sabato 12 alle 14 a Wunderkammer, nella splendida cornice di Palazzo Savonuzzi a Ferrara, la mostra personale di Barbara Truzzi: “Intrecci”, trenta opere astratte dove forme, colori e materiali si intersecano creando un percorso giocoso e profondamente simbolico. “Intrecci” racconta la commistione artistica di cui Barbara si fa portavoce, racchiude le tante anime che contraddistinguono la sua formazione e la sua espressione, che spazia dalla pittura alla musica.
L’artista – impegnata con tele e pennelli da oltre dieci anni – ha alle spalle anche una solidissima esperienza in ambito canoro e compositivo. Insegnante di canto e formatrice vocale, attualmente lavora come vocal coach per Forma del Tempo. Collabora da oltre dieci anni con Radio-Line edizioni musicali e con il team discografico di Club Squisito. Dal 2011 compone musiche originali per spot e documentari per il team di WeBerry. Il suo primo album solista è del 2015: “Cosmos”.
Per coniugare le sue più grandi passioni ha deciso di affiancare alla mostra due workshop molto particolari: canto consapevole e pittura del sentire. Di cosa si tratta?
Il canto consapevole è una tecnica ideata da Barbara per accordarsi alla propria voce, alle proprie emozioni, sviluppata incrociando metodi occidentali e orientali di canto e di respiro. A breve verrà pubblicato da Artestampa di Modena un libro dedicato al suo apprendimento. Il workshop si potrà frequentare 12 o sabato 19 marzo dalle 16 alle 19.
La pittura del sentire trasporta in ambito visivo lo stesso concetto di fondo: esprimere ciò che si sente è terapeutico, per questo la sua finalità è liberare l’immaginazione dai condizionamenti e dalle insicurezze per trovare nelle forme e nei colori un nuovo contatto con sé stessi e con gli altri. Il workshop si terrà domenica 13 o domenica 20 marzo dalle 10 alle 12.
La mostra, ad ingresso libero, sarà aperta nelle stesse giornate, dalle 14 alle 19. Per partecipare agli incontri, essendo a numero chiuso, è necessaria la prenotazione al numero 3281470773.

Domenica 20 marzo, alle 19, tutte le persone che avranno visitato la mostra e partecipato ai workshop potranno partecipare all’esclusivo aperitivo sul Po organizzato a bordo della motonave Nena, dalla quale si potrà godere la bellezza del tramonto sul fiume.

L’evento è organizzato dall’associazione Fiumana con la collaborazione del Bazar del Pittore e We Berry. Per maggiori informazioni sull’artista: www.barbaratruzzi.com

Carife: incontro a Portomaggiore per azionisti e obbligazionisti

da: ufficio comunicazione Spi Cgil Ferrara

A Portomaggiore, mercoledì 24 febbraio, dalle 14,30, nell’Aula Magna “Falcone-Borsellino”, si svolgerà un’assemblea pubblica dedicata ai problemi degli azionisti e dei possessori di obbligazioni subordinate della Cassa di Risparmio di Ferrara.
L’incontro è stato organizzato dalla Lega Spi-Cgil di Portomaggiore-Voghiera e dalla Federconsumatori di Ferrara, in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Portomaggiore. Parteciperanno il sindaco, Nicola Minarelli; Roberto Zapparoli e Andrea Ori, rispettivamente presidente provinciale e consulente della Federconsumatori; gli avvocati Massimo Buja ed Ermanno Rossi.

FinecoBank, un roadshow per spiegare il bail-in

da: ufficio stampa Fineco Bank

Il 23 febbraio a Ferrara la nuova tappa del ciclo di eventi in programma nelle principali città italiane.

Si terrà a Ferrara la prossima tappa del ciclo di eventi che tocca le principali città italiane con 13 appuntamenti per informare la clientela sulle novità introdotte dalla normativa europea BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive), nota al pubblico grazie alla procedura che regola i salvataggi bancari (“bail-in”).
L’incontro si terrà il 23 febbraio, presso il Castello Estense in Largo Castello, alle ore 18.30.
Il ciclo di eventi di formazione, dal titolo “È arrivato il ‘bail in’ – ora sappiamo chi paga. Dalla banca di relazione alla banca delle regole”, vede la partecipazione del professor Carlo Alberto Carnevale Maffè, docente presso SDA Bocconi, e si concentra sui nuovi scenari che si aprono per il sistema finanziario italiano. Il format prevede l’illustrazione della nuova normativa e dei potenziali impatti per clienti e investitori, con un focus su quali rischi e opportunità ne derivano per i risparmiatori.
Al di là dei casi di dissesto di istituti bancari (in relazione ai quali verrà attivato il “bail in”) la normativa da poco in vigore impone una severa ristrutturazione alle banche non dotate di minimi requisiti patrimoniali, economici e organizzativi. I costi della ristrutturazione potranno potenzialmente tradursi in maggiori costi applicati ai servizi per la clientela o essere sostenuti dagli investitori, chiamati a rinunce a quote di patrimonio e reddito. Di contro le banche meglio organizzate, patrimonializzate ed efficienti potranno vedere maggiormente riconosciuta dal
mercato la qualità della loro gestione.

FinecoBank
FinecoBank è la banca diretta multicanale del gruppo UniCredit, una delle maggiori reti di consulenza in Italia, banca leader in Italia per volumi intermediati sul mercato azionario e primo broker online in Europa per numero di ordini eseguiti. FinecoBank propone un modello di business integrato tra banca diretta e rete di promotori. Un unico conto gratuito con tutti i servizi, di banking, credit, trading e di investimento, disponibili anche su dispositivi mobile, quali application per smartphone e tablet. Con la sua piattaforma completamente integrata, FinecoBank è player di riferimento per gli investitori moderni.

I rapporti culturali ed artistici fra la Turchia e l’Europa dal punto di vista del museo al centro del secondo appuntamento del ciclo “Il Museo. Dentro e intorno”

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Domani, martedì 23 febbraio, alle ore 17 presso Palazzo Bonacossi, (via Cisterna del Follo, 5), si terrà il secondo appuntamento del ciclo di conferenze “Il Museo. Dentro e intorno”, organizzato da Francesca Cappelletti, docente di Storia dell’Arte Moderna del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara e da Stefania De Vincentis, assegnista di ricerca di TekneHub, dalla Fondazione Ferrara Arte, dai Musei Civici di Arte Antica, in collaborazione con gli Amici dei Musei, per invitare a scoprire i musei ed i luoghi della cultura con le opere, le collezioni e le storie che li abitano.
“Alchimie dell’identità. L’esperienza del Museo nel tardo Impero Ottomano e nella Turchia moderna”. E’ questo il tema dell’incontro che sarà tenuto da Paolo Girardelli, Professore del Dipartimento di Storia dell’Università del Bosforo di Istanbul, che offrirà una visione panoramica dei rapporti culturali ed artistici fra la Turchia e l’Europa, osservati dal punto di vista del museo. Dalle origini ottocentesche del museo archeologico di Istanbul alla musealizzazione di Santa Sofia nel 1935, dalla definizione di una pittura turca moderna nel primo periodo repubblicano ai più recenti esperimenti di integrazione, attraverso il museo, dell’arte contemporanea nel tessuto sociale. Questo rapido excursus sarà illustrato da una ricca selezione di immagini e presenterà anche alcuni aspetti del contributo specificamente italiano alla gestione dei beni culturali in Turchia.

Circolo Frescobaldi Ferrara: il filologo Andrea R. G. Pedrotti commenta l’Aida dell’Arena

da: Circolo Culturale Amici della Musica Girolamo Frescobaldi

FERRARA – Sarà Andrea Rodolfo Giuseppe Pedrotti, giornalista a critico musicale della rivista L’Ape Musicale l’ospite di prestigio al “Giovedì del Frescobaldi” del 25 febbraio 2016 ore 17, presso la sede sociale del Circolo Frescobaldi in via Foro Boario 87.
Pedrotti, filologo letterario oltre che musicologo, commenterà l’Aida di Giuseppe Verdi andata in scena all’Arena di Verona l’estate scorsa; il relatore utilizzerà i filmati messi a disposizione dalla Fondazione areniana. L’iniziativa fa parte del programma divulgativo sulla vocalità lirica del Circolo Frescobaldi. Seguirà aperitivo offerto a tutti i partecipanti.

Mercoledì 24 febbraio presentazione del libro “La Grande Guerra. L’educazione in trappola”

da: ufficio stampa Ibs Libraccio Eventi Ferrara

Mercoledì 24 febbraio, ore 17:00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Luciana Bellatalla e Giovanni Genovesi
presentano il libro
“La grande guerra. L’educazione in trappola” (Aracne editore)

Dialoga con gli autori
la prof.ssa Tiziana Pironi (Università di Bologna)

Questo lavoro collaborativo – complice il centenario della Grande Guerra – è l’occasione per interrogarci sulla legittimità e sulla possibilità di pensare il nesso guerra-educazione. Gli autori ripercorrono la storia della scuola, della cultura e delle vicende politiche del nostro Paese negli anni di preparazione alla guerra, prima, di sofferenza per la guerra in atto, poi, e, infine, di riconquista di una pace destinata a sfociare nella dittatura e, dopo solo due decenni, in nuove azioni belliche. La guerra appare, alla fine dell’analisi, inconciliabile con l’educazione: la crisi dell’umanità non può che essere crisi della moralità e, quindi, anche e prima di tutto dell’educazione e di tutte le istituzioni che la rappresentano, se l’educazione è, per definizione, un progetto di crescita e di miglioramento di soggetti e gruppi, volto alla costruzione di forme di vita sempre più significative e basate sull’esercizio della libertà, sul rispetto e lo sforzo di comprensione dell’altro.

Martedì 23 febbraio il film “Mad Max” al Cinema Boldini

da: Arci Ferrara

MAD MAX: FURY ROAD
al Cinema Boldini
martedì 23 febbraio ore 21.00 – ingresso 5 euro
versione originale con sottotitoli in italiano

Il regista George Miller, ideatore del genere post-apocalittico e della leggendaria serie di Mad Max, dirige Mad Max: Fury Road, il ritorno del Guerriero della Strada, Max Rockatansky.
Ossessionato dal suo turbolento passato, Mad Max crede che il modo migliore per sopravvivere sia muoversi da solo, ma si ritrova coinvolto con un gruppo in fuga attraverso la Terre Desolata su un blindato da combattimento, guidato dall’imperatrice Furiosa. Il gruppo è sfuggito alla tirannide di Immortan Joe, cui è stato sottratto qualcosa di insostituibile. Furibondo, l’uomo ha sguinzagliato tutti i suoi uomini sulle tracce dei ribelli e così ha inizio una guerra spietata.
Tom Hardy è il protagonista di Mad Max: Fury Road – il quarto capitolo della serie, mentre il premio Oscar Charlize Theron interpreta l’imperatrice Furiosa.
Acclamato dalla critica, si è guadagnato molteplici candidature e premi a innumerevoli festival di cinema, tra cui: 10 candidature ai premi Oscar 2016, fra cui miglior film e miglior regia per George Miller, 2 candidature ai Golden Globes, 5 nomination ai BAFTA e 8 AACTA Awards, tra cui miglior film, miglior regista e miglior sceneggiatura.
La pellicola è stata inserita nella lista dei 10 migliori film dell’anno dall’American Film Institute e da diversi critici cinematografici.

Per informazioni:
Sala Boldini, via Previati 18 – Ferrara.
www.cinemaboldini.itwww.arciferrara.org
Tel. Cinema (sera) – 0532.247050
Arci Ferrara – 0532.241419

Il presidente Govoni incontra il console generale della Repubblica di Moldova

da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

L’impegno ad “attrarre” sempre più nuovi investitori stranieri, i buoni risultati nell’export, la competitività delle imprese e le eccellenze nel settore agro-alimentare. “Questa è Ferrara, una provincia che vuole essere sempre più europea, con uno sguardo internazionale”: così il presidente Paolo Govoni durante l’incontro, avvenuto il 18 febbraio scorso in Camera di commercio, con il Console Generale della Repubblica di Moldova a Milano Sergiu Concerenco. Govoni e Concerenco hanno concordato sull’opportunità di incontrarsi nei prossimi mesi nel capoluogo lombardo per avviare forme di collaborazione tra la provincia di Ferrara e la Moldova sui temi dell’economia, degli investimenti, del turismo e della sicurezza alimentare.

Del resto, nel 2014, le esportazioni ferraresi verso la Repubblica di Moldova sono state pari a 1.259.627 euro (con un aumento rispetto all’anno precedente del 36,2%). E l’andamento dei primi 9 mesi del 2015 segna un’ulteriore aumento delle esportazioni, che, a settembre dello scorso anno, hanno già superato quanto venduto nell’intero anno 2014. Tra i prodotti ferraresi più gettonati, quelli agricoli e le lavorazioni in metallo.

“Oltre”, il concorso dedicato agli ex-studenti del Liceo Artistico “Dosso Dossi”

da: Liceo Artistico “Dosso Dossi”

Il LICEO ARTISTICO ‘DOSSO DOSSI’ di Ferrara bandisce la Seconda edizione del concorso OLTRE dedicato ad ex-studenti del Liceo ed Istituto d’Arte Dosso Dossi di Ferrara, al di sotto dei 35 anni compresi.
Il tema individuato per questa seconda edizione è: “La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo”.
Scopo del Concorso è quello di promuovere la giovane creatività locale tracciando un continuum generazionale tra le abilità acquisite già a partire dagli anni liceali e maturate durante un proprio percorso di crescita artistica.
Il Concorso, curato dalla Commissione Sala Espositiva Dosso Dossi, intende individuare e promuovere il lavoro di una, o di un giovane artista/creativo che, a seguito del conseguimento della Maturità Artistica presso il suddetto Liceo, abbia saputo proseguire la propria attività maturando una personale poetica espressiva e un originale percorso professionale.

La o il giovane selezionato avrà in premio la possibilità di realizzare una mostra personale presso la Sala Espositiva del Liceo Artistico, in via Bersaglieri del Po, durante lo svolgersi del Festival Internazionale a Ferrara 2016, evento alla sua nona edizione e che ogni anno conclama Ferrara come il punto d’incontro tra giornalisti, scrittori e artisti provenienti da tutto il mondo.
La mostra, promossa a pieno titolo dal Liceo Artistico, entrerà a far parte del programma di eventi collaterali
del Festival, inaugurati in città durante il primo week-end di Ottobre.

Per reperire il bando completo:

www.aleottidosso.gov.it

bando OLTRE_2016

La sentenza del Tribunale di Ferrara sul caso Carife

da: Vittorio Anselmi

La recente sentenza del Tribunale che avvia il processo di insolvenza della Vecchia Carife paradossalmente invece di fugare i dubbi li alimenta.
Da mesi sollevo domande che attendono risposta, spesso andando controcorrente rispetto a letture che ritenevo troppo schematiche, facili e “di comodo”; ho provato a porle all’ex commissario Capitanio durante la Commissione Consiliare che avevo con forza richiesto, ma abbiamo tutti scoperto che a quella Commissione partecipava la Nuova Carife e non il Commissario che ha governato la Vecchia per più di due anni. E ovviamente le risposte non ci sono state.
E mi permetto anche di far osservare una strana coincidenza: così come il famoso decreto Salvabanche venne firmato dal Governo, ma fu scritto da Bankitalia, anche la sentenza del Tribunale di Ferrara parrebbe totalmente allineata sulle posizioni e sui giudizi del Commissario liquidatore.
L’impressione sempre più forte che avverto è l’evidente mancanza di volontà da parte di coloro che dovrebbero darci spiegazioni, di saper leggere al di là delle preconfezionate motivazioni di comodo, contribuendo con ciò a stendere un velo di omertà e di protezione sul ruolo avuto in questi ultimi cinque anni da Bankitalia, Consob, Commissari ed infine Governo.
Se fosse vero che Carife sta fallendo con un buco da centinaia di milioni per colpa del/dei vecchi management della banca, tutto sarebbe semplice, anche perché la soluzione è già stata trovata ed in fretta: la Nuova Carife; con buona pace dei risparmiatori, degli azionisti e di un territorio orfano della Fondazione e, tra poco, ne sono certo, della “sua” banca di riferimento. Con ciò dilapidando altro che centinaia di milioni.
Ma il problema è che negli ultimi anni, ormai quasi tre, chi governava la Carife era Bankitalia. E i risultati, dopo tre anni di “cura” sono sotto gli occhi di tutti. Possibile che ci si lasci offuscare così da questa incredibile cortina fumogena?
E allora le mie domande rimangono ancora lì, sospese nel vuoto pneumatico: perché venne imposto un Commissariamento (per molti in modo illegittimo) con evidenti ed ormai accertati errori
di valutazione? Perché le risorse della Carife sono state dilapidate, e dove andranno a finire quelle ancora recuperabili? Perché i crediti, alcuni dei quali fanno parte delle famose operazioni che avrebbero innescato il Commissariamento, e che i Commissari hanno recuperato (al 100% ci ha detto Capitanio) non tornano alla vecchia Carife, e quindi a ristorare risparmiatori e azionisti? Perché le quote che Carife deteneva in Banca d’Italia non vengono usate per lo stesso fine? Perché i crediti in sofferenza sono stati inopinatamente svalutati in quattro mesi di una percentuale inusitata, e, guarda caso, uguale per le quattro banche coinvolte? E chi se ne avvantaggerà, visto che anche solo recuperando una piccola quota di quella svalutazione si recupererebbero tutte le risorse per ristorare azionisti e risparmiatori?
Mi dispiace, ma io non ci credo. Non credo a questa storia che ci raccontano tutti con un copione già scritto e che nessuno osa contestare, forse perché chi l’ha scritto è quasi intoccabile. Continuo a pensare in maniera ostinata e contraria, che la Carife sia stata vittima “anche” di una serie di circostanze negative, una sorta di “tempesta perfetta” che una volta partita “forse” non era più possibile fermare. Se non con atti di coraggio e di onestà intellettuale che sono mancati. Ma oggi andare a cercare i responsabili della Tempesta, individuando pochi e troppo facili capri espiatori è davvero un’operazione assai poco convincente, che ci allontana dalla verità.

Vittorio Anselmi
Capogruppo FI Consiglio Comunale

PARADOSSI
“Io, insegnante di geografia di Ferrara con 18 classi e 400 studenti…”

Diciotto classi divise in due scuole (e altrettanti Consigli di Classe ai quali presenziare), di cui una con ben tre sedi da raggiungere e solo due con parcheggio, per un totale di circa quattrocento alunni da gestire: è questa la denuncia di Enrico Gherardi, docente di ruolo di geografia nella Scuola Secondaria Superiore di Ferrara. Un problema che secondo il professore non riguarda solamente la gestione interna dei vari istituti ma anche la sua materia, tanto importante quanto sempre più bistrattata negli ultimi decenni dalle ultime riforme scolastiche.

Proponiamo di seguito la video-denuncia integrale inviataci dal prof. Gherardi.

ELOGIO DEL PRESENTE
In nome della privacy: Apple, Fbi e la sovranità del consumatore

La sfida tra Apple e Fbi (con la magistratura americana) propone riflessioni importanti. Ne richiamo alcune volutamente difformi dal cuore esplicito della vicenda: il confronto tra libertà e sicurezza. I fatti in sintesi: l’Fbi sostiene di avere bisogno del codice d’accesso per ricostruire i movimenti della coppia di terroristi di San Bernardino in California e invia un’ordinanza a Apple. Tim Cook – Ceo di Apple – accusa la giustizia americana di sconfinamento. Il dipartimento di giustizia definisce il diniego di Apple una strategia di marketing. I giganti del web si compattano e si compatta anche la politica pure impegnata in un’incandescente battaglia per le presidenziali.
Mentre sulla scena politica in Europa e in America il bisogno di sicurezza sembra porre in secondo piano il tema della libertà, il mercato si fa paladino dei diritti. Che tipo di ribaltamento si è prodotto? Le grandi compagnie del web – Apple, Google, Amazon – sono diventati riferimenti universali per stili di vita e non solo. Google è divenuto sinonimo di accesso all’informazione e di unificazione culturale, Apple ha associato il proprio marchio, ben oltre la quota di mercato, alla nostra perenne interconnessione. Amazon, lanciata come rivenditore di libri online, si è trasformata in un grande magazzino online e grazie ad un efficientissimo sistema di distribuzione e alla possibilità di vendere talvolta articoli a prezzo di costo ha contribuito a migliorare il benessere consentendo a molti l’accesso a beni altrimenti inaccessibili. Tutto ciò tende ad associare alle multinazionali del web un’immagine di libertà e di trasparenza. La rete ci dà la percezione di navigare in un grande mare nostrum, uno spazio di informazione infinito, Google induce fiducia nell’oggettività delle informazioni, mentre i social network suggeriscono l’idea che le opinioni diventino “vere” nel momento in cui superano un certo numero di like. Apple, rifiutando di sbloccare l’IPhone del terrorista, parla ai consumatori rassicurandoli sul rispetto della privacy dei dati. Aprire il sistema – si dice – comprometterebbe la protezione dei dati da tutti i cellulari, inoltre le porte create potrebbero essere usate da altri, magari dai terroristi. L’obiettivo è quello di rassicurare un mercato di un intero pianeta che genera un fatturato di 234 miliardi di dollari nel 2015.
Michael Walzer, illustre studioso di filosofia politica e morale si schiera dalla parte di Apple, considera un pericoloso precedente la richiesta dell’Fbi e chiarisce in sintesi il suo punto di vista: “la Apple non può obbligarmi a comprare un prodotto; lo Stato invece può incarcerarmi.
La riflessione va oltre il tema in oggetto e segnala un ribaltamento nel rapporto tra politica e mercato rispetto alla fiducia dei cittadini/consumatori: le grandi aziende del web hanno rapporti di fiducia con i consumatori che i partiti non hanno con i cittadini. Le tecnologie, connettendo l’intero pianeta, hanno spostato l’accento su nuovi diritti di informazione e hanno cambiato la percezione della cittadinanza e della partecipazione.
Apple sulla protezione della privacy ha stretto un patto di fedeltà con i consumatori. Facebook nel “libretto rosso” (così lo ha definito) che riassume la filosofia dell’azienda e che ogni nuovo dipendente trova sulla scrivania, esprime con accenti messianici una funzione che va ben oltre quella di un’attività commerciale. Parla di missione sociale: rendere il mondo più aperto e connesso, di ricordare che le persone usano Facebook per restare in contatto con coloro che amano e che in questo mondo servono idee semplici e spiriti veloci. Insomma, la mission aziendale si fonda su obiettivi di cambiamento e sulla creazione di condizioni di cittadinanza e di inclusione. Qualcosa di molto simile ad un programma politico. E probabilmente più affascinante!

Maura Franchi vive tra Ferrara e Parma, dove insegna Sociologia dei Consumi presso il Dipartimento di Economia. Studia le scelte di consumo e i mutamenti sociali indotti dalla rete nello spazio pubblico e nella vita quotidiana.
maura.franchi@gmail.com

NOTA A MARGINE
Aria di cambiamento in pinacoteca. La nuova direttrice: “Il museo è di tutti e deve adeguarsi al pubblico”

Si chiama Martina Bagnoli ed è un raro caso di ‘rientro dei cervelli’: nata a Bolzano, si è laureata in storia dell’arte a Cambridge e nel 1999 ha conseguito il PhD con lode alla Johns Hopkins University di Baltimora; esperta di arte medievale, dal 2003 ha lavorato presso il Walters Art Museum di Baltimora, e vanta una vasta esperienza in musei statunitensi, tra i quali la National Gallery of Art di Washington. Martina Bagnoli fa parte della rosa di venti direttori di musei italiani nominati nell’agosto 2015 nell’ambito della riforma Franceschini: è la nuova direttrice della Galleria Estense di Modena. Ma non solo. Forse non tutti i cittadini ferraresi sanno, infatti, che dall’ottobre 2015 sono nate le Gallerie Estensi: vero e proprio polo museale regionale su più sedi che, oltre al museo modenese, comprende la Biblioteca Estense e il Lapidario Estense di Modena, il Palazzo Ducale di Sassuolo e, infine, la Pinacoteca Nazionale di Ferrara.
Il primo incontro del ciclo “Il museo. Dentro e intorno” – organizzato per il secondo anno consecutivo da Dipartimento di Studi Umanistici e TekneHub dell’Università di Ferrara, con la Fondazione Ferrara Arte e i Musei Civici di Arte Antica – è stata l’occasione per Bagnoli di incontrare il pubblico ferrarese e illustrare le linee guida del proprio mandato: in altre parole cosa dovremmo aspettarci d’ora in poi al primo piano di Palazzo Diamanti.
Si capisce fin da subito che c’è aria di cambiamento. Bagnoli ha iniziato affermando che quando i suoi colleghi statunitensi sono venuti a sapere della sua nomina si sono subito complimentati, ma non per la bellezza del patrimonio che avrebbe dovuto gestire, bensì “perché non avrei mai dovuto giustificare il mio operato”. In Italia “non c’è bisogno di spiegare cosa sia la storia dell’arte”, mentre negli Stati Uniti “non sanno cosa sia uno storico dell’arte”; tuttavia “un paese che mette costantemente in dubbio le discipline umanistiche” chiedendo loro di giustificarsi “con un lavoro pratico” ha “musei fra i più belli del mondo”, mentre nel nostro paese “la storia dell’arte è naturale”, ma i musei faticano.
Secondo lei il motivo è che “a tutt’oggi il museo d’arte in Italia è la vetrina degli storici dell’arte che mettono in mostra il proprio sapere”, purtroppo però la “storia dell’arte che mostra se stessa” crea musei “contemplativi” nei quali “si deve saper guardare da soli” e che “dialogano con un pubblico ristrettissimo”. Ecco perché la visita al museo è ancora sentita “come un obbligo sociale” ed ecco perché “ci si va una volta e poi basta”.
Bagnoli allontana subito facili strumentazioni: il punto non è il numero dei visitatori, che è importante, ma non può certamente essere “l’unica raison d’être” di un museo. “I nostri musei rischiano di rimanere vuoti” e la sfida è evolversi, rimanere al passo con il proprio pubblico futuro che, sottolinea Bagnoli, “non avrà studiato storia dell’arte a scuola e sarà di varia provenienza etnica”. Un museo nazionale “deve sforzarsi di rendere comprensibile il suo contenuto a tutti” e questo “non significa essere banali”, ma “saper comunicare, quindi saper rendere concetti difficili in modo facile”, “impegnarsi a capire come far capire”.
Martina Bagnoli insomma concepisce il museo come “luogo di apprendimento”, dove “poter rendere in modo esperienziale concetti complessi”, utilizzando con consapevolezza le nuove tecnologie per aumentare la fruizione da parte del pubblico, per esempio con la digitalizzazione del patrimonio, la realtà aumentata e la creazione di visite e percorsi guidati personalizzati a seconda dell’utenza. Lo scopo deve essere “creare un legame” fra museo e visitatori, per far sì che questi ultimi tornino più volte e comprendano che quel patrimonio è loro. Questa è la strada: fare “tutela attraverso la valorizzazione”, la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio contro l’oblio che “è il più grande nemico della tutela, perché quando le cose perdono di significato muoiono”.
Come non essere d’accordo con questa idea di museo inclusivo e partecipato, come luogo in cui creare e consolidare giorno per giorno il legame con la comunità di riferimento? Non si può fare altro che sperare che quest’aria di cambiamento spalanchi le porte anche della Pinacoteca di Ferrara.
L’unico piccolo dubbio rimasto al termine dell’incontro è cosa Martina Bagnoli intenda quando parla di “adeguarsi al pubblico”. Non c’è dubbio che la fruizione dei contenuti da parte di una platea più ampia possibile debba essere obiettivo primario e che una delle strade principali sia il divertimento, ma la riforma Franceschini e l’articolo 9 della nostra Costituzione parlano di promozione dello sviluppo della cultura: una volta preso atto delle conoscenze che i visitatori hanno e avranno nel prossimo futuro, compito del sistema museale è dunque anche far crescere queste conoscenze, nell’ambito di un’operazione culturale ad ampio raggio, sfidandoli a volte a fare uno sforzo in più e spingendoli a mettersi in discussione.

Bollicine nel fango

Sembrano secoli ormai. È passato tanto, troppo tempo da quel giorno. Però mi ricordo tutto, e se chiudo gli occhi posso sentire ancora gli odori di quella mattina di festa.
Era il trentuno dicembre del 1982 e avevo compiuto i miei sospirati diciott’anni già da qualche mese, in agosto per la precisione. Ovviamente era ancora fresca in tutti noi la gioia della finale dei mondiali vinta contro la Germania.

Apro una parentesi: l’estate di quell’anno fu una delle più felici della mia vita, sicuramente la più spensierata. Ricordo la vigilia di Ferragosto nella spiaggia di Gabicce, era ormai buio ed eravamo tutti intorno a un falò in attesa che partissero i fuochi dai barconi al largo. Io ero con Adina (in realtà il nome era un altro, simile ma assai difficile da pronunciare), era tedesca e aveva vent’anni, era bionda, alta e… si sarebbe sposata in settembre con un suo coetaneo di Colonia, la città dove abitava. Lei non spiaccicava una parola d’italiano e io altrettanto di tedesco, però i gesti e gli sguardi erano più che sufficienti e stavamo abbracciati come due innamorati. Il giorno dopo poi sarebbe ripartita per Colonia e naturalmente non l’avrei più rivista. Guardavo lei, guardavo la sua amica, che sospettavo essere lesbica perché aveva rifiutato la corte di tutti i maschietti del gruppo, e guardavo i miei amici spalmati sulla sabbia come me, come me rallegrati da una buona dose di birra che, a parte il far girar la testa, ci costringeva a ripetute missioni tra i cespugli tutt’intorno per svuotare vesciche sempre piene. Fissavo il fuoco e desideravo che quella notte durasse per sempre. Poi l’estate finì e ricominciò la scuola. Per me era l’anno della maturità, ancora un ultimo sforzo e una volta diplomato sarebbe arrivata finalmente la libertà… almeno pensavo.

Comunque torniamo a quella mattina della vigilia di Capodanno.
Mi ero svegliato presto e avevo chiesto a mia madre di prestarmi la macchina perché mi serviva per andare a fare spese per la festa che stavo allestendo col resto del gruppo, ero fresco di patente e mia madre acconsentì a malincuore. Del resto in quel periodo ero l’unico patentato tra i miei amici e la disponibilità di una macchina divenne per noi fondamentale. Addentai una fetta di ciambella che mia nonna aveva appena sfornato e ingollai al volo un sorso di latte direttamente dal cartone, afferrai le chiavi della 127 e uscii. Ricordo ancora la voce accorata di mia nonna che mi seguiva per le scale dicendomi: “Mi raccomando, stai attento! Vai piano con la macchina, che non la conosci ancora bene!”

Il cielo su Ferrara era coperto, come al solito. La pioggia cadeva a intermittenza ormai da giorni e, anche se non faceva troppo freddo, l’aria era umida e pungente. Tutto sommato, del tempo non mi fregava un granché: la festa era al coperto e io e i miei amici sapevamo che niente ci avrebbe rovinato la serata, nemmeno il diluvio!
Passai a prendere Andrea, il mio migliore amico, insieme andammo da suo cugino Marco. Marco abitava con la madre e la sorella in una casa enorme, con un grande cortile in fondo al quale si ergeva un capannone che all’inizio serviva come magazzino per macchine agricole, e che dopo alcuni anni, trasferite le attrezzature in campagna, trasformammo completamente facendolo diventare il nostro quartier generale. Ogni sera e ogni fine settimana ci trovavamo tutti lì, a bere una birra, a giocare o anche solo a fare niente, bastava esserci. Lì ci facevamo le feste, ci portavamo le ragazze, ascoltavamo la musica e, ogni tanto, qualcuno preparava un rilassante e innocuo spinello che democraticamente passava a tutti gli altri.

Avevamo organizzato tutto nei minimi particolari, già due mesi prima avevamo iniziato a spargere la voce tra le varie “cumpa” di periferia con cui avevamo rapporti di buon vicinato. Negli altri gruppi c’erano vecchi amici d’infanzia o ex compagni di scuola o semplicemente gente conosciuta in precedenti feste e poi rimasta in contatto con alcuni di noi. Lo scopo ultimo era procurare più ragazze possibili, meglio se carine: a tal proposito potevamo considerarci più che soddisfatti poiché, dalle adesioni ricevute, prevedevamo la partecipazione di un’ottantina di persone, di cui più della metà erano ragazze. Avevamo distribuito decine di biglietti, ognuno dei quali significava un incasso anticipato di diecimila lire, coi soldi avremmo comperato i cibi e le bevande per la festa, e il denaro che fosse avanzato l’avremmo speso in dischi e luci strobo.

All’epoca locali da ballo e discoteche erano roba da “anziani”.
Per noi e i nostri coetanei era più divertente farci la discoteca in casa organizzando feste private dove puntualmente conoscevamo e intortavamo ragazze nuove.
Per la musica erano anni importanti: c’era il rock delle ‘band immortali’, stava nascendo il pop della new wave inglese, mentre il funky americano dominava ancora le piste da ballo, poi lo ska, il reggae e qualche residuato di punk. Questo era il menù musicale delle nostre feste e più in generale delle nostre serate in compagnia. Andare ai concerti era un’abitudine costosa, ma irrinunciabile: si risparmiava sul cinema e la pizza, però quando gente come The Police o i Simple Minds capitava a fare concerti nei paraggi noi dovevamo esserci, con buona pace dei nostri vecchi.

Quel giorno io, Andrea e Marco andammo al supermercato a procurarci tutto l’occorrente. Uscimmo con tre carrelli carichi e ancora mi sorprendo per come siamo riusciti a far stare tutto nella 127 di mia madre.
Stipati all’inverosimile, ci stavamo dirigendo a casa di Marco quando per strada vedemmo un ragazzo che camminava quasi barcollando. Lo riconobbi, era Simone, un mio vecchio compagno delle medie, abitava nel nostro quartiere e per qualche tempo ci eravamo frequentati. Mi fermai, scesi dalla macchina e gli andai incontro. “Ehi vecchio come stai?” gli dissi.
“Ma ciao! Bene, te come va?” mi rispose.
“Tutto regolare Simo. Senti, ti ho visto e mi sono chiesto che facevi stasera… Noi organizziamo la festa da Marco, se vuoi passare noi siamo lì. Ti garantisco che faremo un gran casino”.
“Beh, ti ringrazio, è che stasera sarei a un’altra festa. Però magari dopo la mezzanotte mi libero e faccio un salto”.
“Ok! Senti: se poi passi e ti porti dietro qualche donzella ti offriamo doppia consumazione. Ci stai? Mi raccomando ci conto!”
“Vedrò cosa posso fare, ciao!”

Simone aveva diciannove anni, era un bel ragazzo, alto, con i capelli castani, ricci, portati lunghi sulle spalle. A scuola, almeno finché non si era ritirato, aveva fatto sfracelli con le ragazze. Qualche anno prima era conosciuto da tutti per la sua fama di ‘bello e maledetto’: arrivava con la sua moto e tutte le ragazze se lo mangiavano con gli occhi. Tra noi c’era chi non lo sopportava proprio. Non io.
Ci conoscemmo alla Tasso, io facevo la terza media e lui capitò nella mia classe come ripetente. Un pomeriggio, nel cortile della scuola, mi salvò da un sicuro pestaggio dopo una discussione con tre ‘cremini di piazza’. Da quella volta iniziammo a vederci spesso: mi insegnò a giocare a carambola in un baraccio di un suo lontano parente in fondo a Via Arginone, mi fece fumare il mio primo spinello dietro una siepe nei giardini dell’Acquedotto e mi fece condividere la sua particolare passione per i fumetti horror.
Parlavamo di tutto, gli argomenti spaziavano dalle tipe che te la danno subito all’estinzione delle tigri siberiane, da Alan Ford e il Gruppo Tnt a Baudelaire, Rimbaud e tutti gli altri maledetti.
Lui invidiava il mio talento a disegnare, io il suo coraggio.
Un giorno lo presentai ai miei amici, ma Simone era un solitario e preferiva starsene per i fatti suoi. Ancora oggi non so proprio perché mi prese in simpatia. In compenso usciva con un sacco di ragazze e spesso me le presentava.
Una sera mi fece conoscere Anna, un tipetto tutto pepe di un paio d’anni più grande di me. Era una biondina graziosa con due occhi chiarissimi dall’apparenza innocente, in realtà una punk scatenata, pazza per i Sex Pistols e i Clash. La prima ragazza che mi fece finalmente comprendere cosa volesse dire baciarsi con tutta la lingua.
Poi Simone cambiò, cominciò a frequentare quelli di Via Formignana, tossici convinti. Ci vedemmo sempre di meno fino a perderci di vista, per poi incontrarci casualmente in quella vigilia di Capodanno.
Ci salutammo, io me ne tornai nella 127 mentre sentivo su di me le occhiate perplesse dei miei due compagni, Simone si girò e proseguì il suo cammino. Quella mattina fu l’ultima volta che lo vidi.
La giornata proseguì frenetica. I preparativi per l’imminente serata erano la nostra unica preoccupazione. Ricordo che avvisai i miei che non sarei tornato per il pranzo e che sarei rimasto da Marco a sistemare il locale fino al tardo pomeriggio, sarei poi passato a casa a ora di cena a cambiarmi per la festa. Ci trovammo tutti lì, tutti noi della vecchia guardia: Andrea, Mek, Gepry, Mauro, Ruggy, Willy, Robur, Flipper, Carion, Forla, Ricci e io. In cuor mio però mi dicevo: “Ne manca uno…”
L’avevo incontrato proprio quella mattina.

Lavorammo sodo perché tutto fosse pronto per le nove di sera, l’ora ufficiale d’inizio della festa.
E forse fu proprio quel pomeriggio il momento più bello di quel Capodanno, più della sera e della notte di baldoria che ci aspettava, più delle ragazze e delle sbornie che sarebbero arrivate. Quel pomeriggio, forse come mai prima d’allora e come non sarebbe mai più stato dopo, ci sentimmo fratelli.
Non potrò mai dimenticare quella notte, la festa fu un successone, arrivarono più di un centinaio di persone e, tra esse, tantissime ragazze nuove. Ci sentivamo i padroni del mondo, e forse in quel piccolo angolo di mondo che avevamo trasformato nel nostro regno del divertimento lo eravamo per davvero.
Io feci pace con Isabella, la mia ex. Ci baciammo fino a un quarto d’ora dalla mezzanotte poi scattarono i festeggiamenti: il 1983 era iniziato!
Bastarono qualche birra e qualche liquore di troppo e io e Isabella ci mandammo nuovamente e reciprocamente al diavolo, stavolta in modo definitivo. In verità ero segretamente e disperatamente innamorato di Roberta, una morettina pallida e magrolina conosciuta un anno prima ad una festa di carnevale. Era di Tresigallo, ma i suoi si erano trasferiti in città da qualche anno. Portava i capelli corvini raccolti in un cerchietto di madreperla, i suoi grandi occhi neri dal taglio vagamente orientale e le sue labbra carnose facevano da contrasto con le lentiggini che ricoprivano il nasino a patata. Non era appariscente e per diverso tempo nessuno del gruppo se la filò più di tanto. Nonostante ciò, quando la vidi quella prima volta, la trovai subito bellissima. Quello con Roberta fu un vero e proprio colpo di fulmine, il primo e unico, purtroppo non corrisposto, credo. Un amore comunque destinato a rimanere platonico, poiché all’epoca, se pur tra alti e bassi, stavo con Isabella e decisamente non ero il tipo che ci provava con tutte. Roberta poi era una ragazzina assai timida, parlava poco e arrossiva facilmente, era costantemente controllata dai suoi e usciva di casa raramente. Lo shock arrivò nell’aprile del 1982, quando venni a sapere che Mek e Roberta s’erano messi insieme. Da quel giorno ebbi la certezza d’amarla, ma mi convinsi pure che non sarebbe mai più potuta essere mia.

Erano le tre di notte quando Andrea e Ruggy mi trovarono steso a terra nel cortile davanti all’ingresso del capannone. Sbronzo come poche altre volte nella mia vita, mi ero addormentato con la faccia semisommersa in una pozzanghera.
Fuori c’erano cinque gradi sopra lo zero e io avevo addosso solo un paio di jeans e la camicia, ero in uno stato pietoso: col respiro facevo le bollicine nel fango!
Mentre mi raccoglievano per portarmi al coperto e risparmiarmi una probabile polmonite, io chiamavo Roberta e piangevo. Mi tennero in disparte e ci misero un po’ per calmarmi. Ma alla fine mi passò, ci unimmo agli altri e Andrea e Ruggy non dissero niente a nessuno. Quell’episodio rimase una cosa tra me e loro, Mek non lo venne mai a sapere.

Il giorno seguente eravamo devastati!
Fortunatamente le scuole avrebbero riaperto dopo la Befana e noi avremmo avuto tutto il tempo per recuperare.
Ci ritrovammo da Marco nel tardo pomeriggio: ci eravamo ripromessi di ripulire e riordinare il capannone dagli effetti della bolgia di qualche ora prima, ma nessuno di noi era a posto, c’era chi aveva un tremendo mal di testa, chi continuava a entrare e uscire dal bagnetto in fondo al cortile, e chi come me era febbricitante e con la gola arsa dalla sete.
Per tutto il giorno, il prezzo da pagare per aver passato una notte di bagordi l’avremmo scontato nella testa e nello stomaco; ed era un conto parecchio salato! Vedere le bottiglie di liquore rimaste mi dava la nausea e avevo un continuo, assillante bisogno di bere acqua
Poi all’improvviso arrivò Forla, aveva un’espressione strana, capimmo che doveva dirci qualcosa.
«Che c’è Forla, che è successo?» lo incalzò Ruggy. Forla fece un sospiro, era scuro in volto, aspettò che tutti noi lo guardassimo con la massima attenzione, infine parlò: «Sentite gente, l’ho saputo adesso per radio… Simone è morto!»

Rimasi col bicchiere di carta pieno d’acqua in mano a guardare la faccia di Forla che, dette quelle parole, si sedette sul divano e rimase a testa bassa senza aprir più bocca. Non avevo più sete. Sentii la mia voce esclamare che non era possibile, che l’avevo incontrato la mattina precedente dopo tanto tempo e che c’eravamo pure parlati, ma quelle parole non uscirono mai dalla mia bocca. Rimasero nella mia testa e ci rimasero a lungo. Sapevo che si bucava, tutti lo sapevano, eppure ero fermamente convinto che ne sarebbe uscito, che si sarebbe salvato. O forse, crederlo mi aveva fatto comodo, mi era servito semplicemente per alleggerire la coscienza.
In realtà non avrebbe mai potuto salvarsi, non senza il nostro aiuto. In realtà gli avevamo voltato le spalle, avremmo dovuto fermarlo, riempirlo di botte se necessario. Magari non sarebbe cambiato niente, ma avremmo dovuto comunque provarci, io per primo. Invece non facemmo nulla, se non commiserarlo.

Simone era orgoglioso, era impavido e amava le sfide e l’avventura.
Simone era fragile, solo e insicuro, e non si fidava di nessuno.
Simone aveva perso i genitori da bambino e viveva con i nonni. La scuola non faceva per lui, non accettava ordini e fece del suo meglio per farsi cacciare. Iniziò a lavorare a sedici anni, coi primi guadagni si comprò una Cagiva 125, poi a diciotto passò alla RD 350, la moto più desiderata di tutte all’epoca.
Eppure per lui mancava sempre qualcosa, aveva un buco nero che non riusciva mai a riempire, lo capivo dalle tante confidenze che ci facevamo nelle serate birraiole dalla Gigina. Mi diceva che Ferrara gli stava stretta, che appena avesse messo da parte un po’ di soldi e fosse stato maggiorenne sarebbe andato via per sempre, mi parlava del Venezuela e di un suo improbabile cugino che abitava là. Non so quanto di quello che diceva fosse vero, ma so che mi piaceva ascoltarlo, era bravo a raccontare.
Anche se per breve tempo, Simone fu per me un vero amico, e credo di esserlo stato anch’io per lui, forse l’unico amico che abbia mai avuto. Almeno finché non conobbe colei che se lo portò via per sempre: si chiamava eroina!
La stessa che si portò via una decina di miei coetanei. Amici, compagni di scuola o semplici conoscenti, chi prima e chi anni dopo, se ne andarono tutti. Tutti allo stesso modo: accartocciati in qualche angolo sporco della città.

Il giorno dopo andai all’edicola sotto casa a comprare il Carlino: era il 2 gennaio 1983, i giornali riferivano gli avvenimenti risalenti alla notte di Capodanno poiché il primo dell’anno le testate non erano uscite. Sfogliai il giornale andando direttamente alla cronaca di Ferrara e vidi il titolo: “Giovane trovato senza vita la notte di Capodanno”.
Lessi l’articolo: “Alle prime luci dell’alba del nuovo anno una pattuglia di Carabinieri ha trovato il corpo senza vita di un ragazzo. Era rannicchiato ai piedi di una panchina nel parco adiacente ai Rampari di San Paolo in zona Acquedotto, si tratta del diciannovenne Simone B. residente in via Vignatagliata. Dai primi accertamenti pare che il decesso sia avvenuto per overdose di eroina. La scena ai Carabinieri è apparsa subito in tutta la sua drammaticità: il giovane giaceva esanime da alcune ore a pancia in giù sul terreno ghiaioso ai margini di una panchina col volto immerso quasi completamente nel fango di una pozzanghera e un giubbotto adagiato su un fianco, nel braccio era ancora infilata la siringa, le ginocchia piegate…”

Per un momento mi mancò il respiro.
Forse quella notte Simone fece sul serio un salto alla festa.
Forse quella notte venne a trovarmi per l’ultima volta, per l’ultima burla del destino.
E insieme, per un po’, ci divertimmo a fare le bollicine nel fango!

Concerto di compleanno
Tanti auguri caro Lucio

Il 4 marzo del 1943 nasceva Lucio Dalla, il noto cantautore bolognese, protagonista della musica italiana per mezzo secolo, prematuramente scomparso nel 2012.
Per rendergli omaggio, venerdì 4 Marzo alle ore 21.00 presso la Sala della Musica in via Boccaleone 19, a Ferrara, il gruppo ControCanto in formazione trio acustico, presenterà una serata intitolata “Buon Compleanno Lucio”.

Non potranno mancare…

Io i miei occhi dai tuoi occhi non li staccherei mai/ Adesso anzi io me li mangio, tanto tu non lo sai (Canzone – clicca qui per ascoltare)

E la luna è una palla/ ed il cielo è un biliardo/ quante stelle nei flippers/ sono più di un miliardo (Anna e Marco – clicca qui per ascoltare)

Il suo nome detto questa notte/ mette già paura/ sarà diversa bella/ come una stella sarai tu in miniatura (Futura – clicca qui per ascoltare)

Guardò negli occhi la ragazza/ quegli occhi verdi come il mare/ poi all’improvviso uscì una lacrima/ e lui credette di affogare (Caruso – clicca qui per ascoltare)

E forse fu per gioco/ o forse per amore/ che mi volle chiamare/ come nostro signore (4 Marzo 1943 – clicca qui per ascoltare)

A modo mio avrei bisogno di carezze anch’io/ A modo mio avrei bisogno di sognare anch’io (Piazza Grande – clicca qui per ascoltare)

Il concerto vuole ripercorrere le tappe della lunga carriera di Dalla, le sue collaborazioni con altri noti artisti raccontati sia dalla musica, dalle immagini che dalle letture e aneddoti recitati da Edoardo Boselli.

Alla voce e chitarra Fulvio Bertolino, alla chitarra acustica e solista Stefano Pavani, al pianoforte e tastiere Nicola Morali, in regia, video e immagini Cinzia Bonafede. Ospiti della serata il cantautore ferrarese Frank Nelly e la cantante Roberta Righi. Interverranno anche Elena Fabbri, Laura Galavotti e Federica Cillani.

I biglietti al costo unico di euro 10,00 sono disponibili ed in vendita presso la cartoleria Paper Books in Viale XXV Aprile 13 oppure direttamente all’ingresso della sala un’ora prima del concerto.

Per informazioni e ulteriori dettagli contattare il 347-2333120

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Chi ben comincia…

Inizia un’altra settimana…non senza un caffè.

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Pino Daniele

Na’ tazzulella e’ cafè ca’ sigaretta a coppa pè nun verè
s’aizano e’ palazze fanno cose e’ pazze ci girano
c’avotano ci iengono e’ tasse..
(Pino Daniele)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Il poeta del piano

Il 22 febbraio 1810 nasceva a Żelazowa Wola Fryderyk Franciszek Chopin. Costretto ad abbandonare la sua amata Polonia in seguito alla Rivolta di novembre, si trasferì ventenne in Francia, dove scrisse le sue composizioni più famose e dove rimase fino alla precoce morte avvenuta nel 1849. Spesso indicato anche come il Poeta del piano per le sue tecniche al piano e le complesse composizioni, Chopin viene universalmente annoverato come uno dei più grandi maestri della musica romantica.

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…