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Giorno: 19 Aprile 2016

Approvata la mozione sulla verifica del commercio di produttori ortofrutticoli

da: Movimento 5 Stelle Ferrara

Approvata lunedì in Consiglio comunale, con 27 voti a favore e 1 astenuto, la nostra mozione (http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=4995) con la quale chiediamo un’intensificazione dei controlli nelle aree mercatali per distinguere, tra i produttori agricoli abilitati alla vendita sul suolo pubblico, chi realmente vende i prodotti agroalimentari della propria terra da chi finge di produrre ma prevalentemente effettua attività di vendita, sfruttando agevolazioni fiscali che non gli spettano e in questo modo alimentando percorsi in nero, negando, non ultimo, trasparenza al consumatore.

Questa sera Collettivo Tango e Fondazione Ado Onlus presentano “Quadri di Tango” presso la Sala Estense

da: organizzatori

Martedì 19 APRILE 2016 ore 21, presso la SALA ESTENSE, Collettivo Tango e Fondazione ADO Onlus presentano QUADRI DI TANGO.

Il romanzo “La Diva del Tango”, la sensualità del ballo
Regia di Michele Balboni e Grazia Tartari

Coreografie di Grazia Tartari – Musica dal vivo Claudio Ughetti
Aiuto regia e voce Fabrizia Lotta

Con Federica Tartari, Mauro Giorgi, Grazia Tartari, Fernando Morani, Nicola Arzilli, Sandra Boni, Francesco Pinto, Cecilia Piva, Lorenzo Garuti, Catia Rocchi, Roberto Adami, Elisaveta Skalovska

Ingresso 8 euro – Ridotto 6 euro (partecipante scuole di Tango)

Michele Balboni, “La Diva del Tango. Alla ricerca del niño rubato” (Faust Edizioni, collana di narrativa ‘I nidi’).

“MariSol è nata bella, di una bellezza completa, irripetibile. La sua pelle profumava anche senza creme o essenze”. La protagonista è figlia di Inés, una cantante dell’età d’oro del tango e di un generale della dittatura argentina. Temendo una prossima caduta del regime, fuggono precipitosamente da Buenos Aires abbandonando il niño (figlio di desaparecidos), di cui il Generale si era “appropriato”. Il romanzo si svolge ai giorni nostri a La Villa del Tango, una milonga variopinta e allegra, dove la sensualità di MariSol e i misteri del suo passato si fondono alla magia del posto e agli appassionati ballerini locali. La sua ricerca del fratellastro è anche un percorso di ricostruzione della propria identità. Inés, quando sapeva già che ogni suo giorno era un giorno guadagnato alla vita e al sole, le aveva detto: “Trova il niño, cercalo nel mondo del tango. Finché non lo troverai non sarai mai libera”.

Economia solidale, nascono il forum regionale, il tavolo permanente e l’osservatorio regionale

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Approvati criteri e modalità per la loro istituzione. Corsini: “Si avvia un innovativo percorso di collaborazione tra le istituzioni e gli attori dell’economia solidale”.

Bologna – Attività e progetti concreti per promuovere i beni comuni, il lavoro in rete, la sostenibilità ambientale e alimentare e le relazioni tra le filiere, il commercio equo e solidale. E’ quanto previsto dalla delibera approvata dalla Giunta che, in attuazione alla legge regionale sulla promozione e il sostegno dell’economia solidale (l.r. 19/2014), avvia l’istituzione dei 3 strumenti istituzionali previsti dalla stessa legge: il forum regionale, il tavolo permanente e l’osservatorio. L’atto di Giunta ne definisce i criteri e le modalità di istituzione.

“Si avvia un innovativo percorso di collaborazione tra attori dell’economia solidale e le istituzioni regionali, che si faranno carico delle proposte elaborate dai diversi tavoli di lavoro”, sottolinea l’assessore regionale a Turismo e commercio, Andrea Corsini. “L’obiettivo è promuovere e sostenere lo sviluppo dell’economia solidale e dei suoi principi base, come ricorda la legge: eticità e giustizia, equità e coesione sociale, solidarietà e centralità della persona, tutela del patrimonio naturale e legame con il territorio”.

In particolare il Forum regionale è aperto a tutti coloro che desiderano muoversi secondo i principi della legge (come le reti di economia solidale, i distretti di economia solidale o i gruppi di acquisto solidale o altre aggregazioni di cittadini e operatori economici) e avrà il compito di accogliere e formulare linee d’azione e proposte progettuali dal territorio. E’ strutturato in “gruppi di lavoro” dedicati a diversi ambiti tematici e settori di operatività individuati dalla legge stessa.

Il Tavolo Permanente è, invece, composto da membri della Regione e da rappresentanti scelti dal Forum, mentre l’Osservatorio composto da tre membri ha il compito di monitorare i progetti e valutarne l’impatto in termini di benessere, sostenibilità e solidarietà oltre che di efficacia.

Forum, tavolo e osservatorio saranno formalmente istituiti entro l’autunno.

La delibera è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna n.92 del 06.04.2016 periodico (Parte Seconda).

Porti, dragaggi, sedimenti: con “RemTech Expo” Ferrara esporta le sue competenze di città d’acqua

da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi

Prende il via domani, a Roma, il ciclo di seminari propedeutici a RemTech Expo (X edizione), il più importante evento in Europa dedicato alla tutela del territorio – bonifica dei siti contaminati, protezione delle coste, riduzione del rischio idrogeologico e sostenibilità delle grandi opere –, che si terrà alla Fiera di Ferrara dal 21 al 23 settembre.
Il primo appuntamento preparatorio è organizzato in collaborazione con Assoporti e accende i riflettori sui temi dei dragaggi e della gestione dei sedimenti, focali per il Paese, come testimoniano gli investimenti del Governo per rendere più efficiente e strategica la rete italiana della portualità.
Silvia Paparella, geologa e project manager di RemTech Expo, spiega che “il seminario servirà a esaminare, insieme ad alcuni dei principali esperti del settore, al Ministero dell’Ambiente, al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, a ISPRA, alle Autorità Portuali, all’Università e alle imprese, la normativa tecnica in via di approvazione e ad approfondire le best practice e le tecnologie innovative per il monitoraggio e il dragaggio nei porti”.
Paparella prosegue sottolineando che l’incontro, in programma presso la sede di Assoporti, punta a due obiettivi: “condividere le conoscenze per favorire l’innovazione e l’efficientamento del sistema portuale nazionale, e avvicinare domanda e offerta di tecnologie e servizi specialistici, per i quali l’Italia, grazie alla sua posizione baricentrica nel Mar Mediterraneo, deve sempre più rappresentare un punto di riferimento mondiale”.
Il seminario di domani sarà seguito da quello sulla mitigazione del rischio idrogeologico, in calendario il 31 maggio, sempre a Roma, e promosso in partnership con #italiasicura, la Struttura di missione del Consiglio dei Ministri contro il dissesto. A chiudere il ciclo, il convegno sulle tecnologie di bonifica, fissato per il 30 giugno nella sede di Confindustria di Viale dell’Astronomia.

Giovedì 21 aprile Fabio Ziosi presenta il libro “La Disfatta” presso il Circolo Frescobaldi

da: Gli Amici della Musica Uncalm

FERRARA – Giovedì 21 aprile 2016 alle ore 17 al Circolo Frescobaldi di via Foro Boario 87 – Ferrara – il giornalista e critico teatrale Fabio Ziosi presenterà il libro di Joachim Fest “La disfatta – Fine del Terzo Reich” pubblicato dalla casa editrice Garzanti nella collana “Elefanti- Storia”.
È un testo ritenuto fondamentale dagli studiosi della storia del Novecento, che racconta come si sono svolti i fatti e quali siano stati i retroscena degli ultimi giorni di vita di Adolf Hitler a Berlino, nel bunker costruito sotto il giardino della Cancelleria del Reich, quando, presa coscienza della disfatta germanica, il Führer si suicidò insieme alla moglie Eva Braun (30 aprile 1945). Nel suo libro Joachim Fest ricostruisce anche l’apocalisse tedesca, che condusse un esercito e un intero popolo ad eseguire fino all’ultimo gli ordini di Hitler nonostante li giudicassero folli e insensati.

“Il Negozio di Afaras”: una commedia per Riflettere

da: Alessandro Canella

Lo spettacolo “Il negozio di Afaras (la paura spaventa tutti)” è punto di incontro per avvicinare tramite l’arte l’argomento dei Afaras_22_aprsoprusi sui minori. Una commedia per riflettere.

L’idea di un laboratorio teatrale con fini di promozione sociale nasce da un gruppo di persone unite dalla passione per la recitazione e l’obiettivo di risvegliare le coscienze. Le rappresentazioni sono principalmente rivolte a un pubblico adolescenziale ed ai loro genitori.

Questo è il “Laboratorio teatrale sperimentale per il sociale Pegaso” che porta sul palco -in collaborazione con l’associazione Soprusi Stop – in maniera delicata e coinvolgente storie di ragazzi e le loro lezioni di vita : Il teatro si pone come obiettivo il coinvolgimento del gruppo e diviene mezzo per sperimentare le reazioni emotive.

L’appuntamento è per il 22 Aprile alle ore 21 presso la Sala Estense a Ferrara, ingresso a offerta libera.

Il ricavato verrà devoluto a IBO Italia Onlus per il progetto Tanzania “una casa con le ali” per i ragazzi affetti da disabilità cognitiva. Per informazioni soprusistop@gmail.com – www.soprusistop.it

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
Scuola: alt, polizia

Può darsi che tutelare i nostri giovani da pericoli come il consumo di droghe non abbia prezzo. Ma non è così naturale che a scuola entrino le forze dell’ordine. È successo in questi mesi un po’ in tutta Italia, a Roma come a Ferrara. Dobbiamo capire dove inizia e dove finisce il confine invalicabile di ogni istituto scolastico, perché la scuola non può rinunciare a essere luogo per eccellenza della tutela e dell’accompagnamento di bambini, adolescenti, giovani. Spazio di protezione e ascolto di chi tra noi è più fragile, più esposto a sbagliare. Per questo, là dove si educa, non possono subentrare carabinieri e cani poliziotto. Non si tratta di democraticismo pedagogico, di sottrarre gli studenti alle loro responsabilità, alla legalità e all’educazione. Ma ci devono essere aree protette, tra queste, prima di tutto, le scuole e gli ospedali. Non significa extraterritorialità, neppure zona franca, ma semplicemente attenzione, comprendere la scala degli obiettivi, le priorità che non possono venire meno.
Coordinare gli sforzi volti a prevenire e contrastare lo spaccio di droga, come altri fenomeni di devianza sociale tra i giovani in età scolare, non può che incontrare la piena condivisione delle famiglie e degli istituti scolastici, ma ciò non può avvenire a prescindere dalla considerazione che, prima di impressionare e punire, è indispensabile comprendere e recuperare, tenere aperta la strada della confidenza, della fiducia, del dialogo. Si tratta di non guardare la persona al presente, ma in prospettiva.
Al liceo Virgilio di Roma l’arresto, durante la ricreazione, di un ragazzo sorpreso a vendere hashish a un compagno, ha prodotto la protesta di genitori e di centinaia di studenti, non certo per sottovalutazione, ma semplicemente per il motivo che la scuola, in quanto luogo sociale protetto, richiede modalità di approccio e di intervento ben diverse dalla messa in scena dello spiegamento di forze della polizia. Un’esibizione nutrita dall’idea che solo l’intimidazione e la punizione possano far desistere la fragile personalità degli adolescenti dall’intraprendere la strada della droga e della devianza sociale. Un modo sbrigativo per affrontare una questione complessa che compete anche alla scuola come luogo di relazioni, di scambi, di processi formativi, di fiducie e di attese, senza blitz, cani poliziotto e forza armata.
Per nessun motivo può venire meno la piena coscienza che le scuole sono luoghi particolari, altamente delicati, perché luoghi di tutela, cura, sostegno e dialogo per le giovani generazioni.
Se la scuola, in virtù di un ruolo male inteso, non assolvesse a queste prerogative, rischierebbe di tradire la fiducia dei suoi utenti, fondamento di ogni relazione educativa, condizione prima per lasciare aperta ogni possibilità alla confidenza e alla comunicazione tra alunni e docenti, protagonisti di quei complicati e delicati atti ad alta intensità educativa che ogni giorno si concretizzano nelle aule scolastiche del nostro Paese.
Mancare su questo terreno comprometterebbe ogni speranza di successo nella lotta contro i comportamenti devianti, con la conseguenza di lasciare spazio e voce solo alla condanna, all’etichettamento, all’emarginazione, con il risultato di aver fallito nello svolgere il compito formativo e, in particolare, nei confronti dell’educazione alla legalità, al rispetto di sé e degli altri.
Ogni istituzione scolastica è chiamata a esercitare i propri compiti nell’ambito sancito dalla nostra Carta Costituzionale e dalla legislazione di uno Stato di diritto, senza travalicare mai questi confini, a tutela del rispetto delle singole competenze istituzionali e del ‘valore’ che è ogni ragazza e ogni ragazzo per il presente e per il futuro della nostra società.
Per esperienza quanti operano nelle scuole sanno bene che la devianza giovanile è il prodotto di un dis-agio, di un non-logos, di un non-senso della vita. Chi è in crescita, chi ‘crea se stesso’, come le nostre ragazze e i nostri ragazzi, ha tutto il diritto di frequentare una scuola che garantisca di poter ricercare, con a fianco l’adulto insegnante, l’agio, il logos e il senso da dare alla propria esistenza, i ‘significati’ di cui ha bisogno, di cui sente la mancanza, anche se inconsapevolmente. Ciò deve avvenire in un ambiente disinteressato, sereno e sinceramente rassicurante, tutelato e protetto da ogni possibile minaccia che possa vanificare per sempre i non facili sforzi e più spesso i tormentati percorsi di ogni singolo.
Garantire una fattiva, leale e doverosa collaborazione tra istituzioni scolastiche e le forze dell’ordine che operano sul territorio, richiede attenzione, sensibilità, intelligenza, capacità di valutazione per non tradire l’ambito dei doveri che la legge assegna a ciascuna istituzione, con particolare riguardo alla tutela e al rispetto prezioso dello sviluppo della persona umana.

Chiusura del Parco Pareschi: siamo sicuri che si tratti di caccia alle api?

Il Parco Pareschi è chiuso da ormai una settimana. I cartelli informativi attaccati ai cancelli sono stranamente scritti a mano e mostrano inoltre alcune discordanze: quelli su via Giovecca spiegano che si tratta di un’invasione di insetti, mentre su via Coramari si parla più specificatamente di api. Ma la cosa più strana è che in tutto il tempo della chiusura, non sembra ci sia stato alcun intervento di disinfestazione e il parco è sempre deserto.

Ad alcuni residenti e a qualche genitore che fruisce spesso del parco, sorge così il dubbio che si tratti di tutt’altra questione: ossia che non si tratti di caccia alle api, bensì agli spacciatori che ronzano spesso in zona. In effetti, da qualche tempo, i traffici stanno diventando sempre più evidenti: iniziano alle 8 di mattina per concludersi solo nel pomeriggio.

Sarebbe utile avere qualche aggiornamento a riguardo da parte dell’amministrazione… e speriamo si tratti solo di api.

In foto: Ferrara, Parco Pareschi in primavera.

Immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

 

 

Amicizia

Jean_de_La_Fontaine
Jean de La Fontaine

Ognuno dice di essere un amico: ma solo un pazzo ci conta; niente è più comune del nome, niente è più raro della cosa. (Jean de La Fontaine)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Sheena is a punk rocker

Enorme, gigantesca solidarietà – e con ferma e vibrante partecipazione (cit.) – alla fantastica studentessa che ha osato scrivere “Ho sentito dire che Lucio Battisti era fascista” in un tema.
La nostra 13enne della Val Bisagno, Liguria, si è beccata un 4 e un giudizio che almeno a me, fa più male del risultato del referendum: “Superficiale. Interviene fuori luogo, in modo ineducato e provocatorio. Accosta cronologicamente il fascismo ai cantautori degli anni 60/70”.
Da me si becca un 5 invece.
Bello rumoroso, anche.

Brano: “Music Is Letha” di Mick Ronson
Brano: “Music Is Letha” di Mick Ronson

Perché rompere le palle – pure con educazione – è un diritto sacrosanto, soprattutto a quell’età.
Non entrerò nella questione “Battisti/fascio” per un sacco di motivi.
1) Non me ne frega niente.
2) Praticamente non ascolto musica italiana
3) Quindi non ne so niente.
Entrerò però a gamba tesa sul polpaccio di quest’insegnante perché se lo merita e per un sacco di motivi.
1) La nostra eroina ha scritto HO SENTITO DIRE CHE.
2) Superficiale?
3) Fuori luogo?
4) Accosta cronologicamente il fascismo ai cantautori ’60-’70?
In questo caso Mr. Superficialità è decisamente il nostro insegnante trombone.
Superficiale perché sulla questione “Battisti/fascio” ne sa quanto la nostra 13enne.
Il Lucio nazionale su questa cosa è sempre stato – giustamente, secondo me – parecchio nebuloso.
Penso che nessuno sappia quali fossero le idee politiche del Lucio nazionale.
Ma il nostro prof. invece tromboneggia con sicurezza e superficialità, al contrario della nostra povera 13enne che la sparerà anche grossa ma mantiene almeno comunque il sacro tarlo del dubbio.
Adesso io quel tema vorrei leggerlo tutto.
Perchè vorrei davvero sapere come finisce, quel tema.
Perché se poi, per caso, la nostra piccola punk avesse scritto una cosa come “i cantautori italiani degli anni ’60-’70 hanno creato un canone di pigrizia musicale che ha appiattito e narcotizzato il gusto del pubblico italiano” io le offrirei il pacchetto da dieci che probabilmente si fuma di nascosto.
Via col mio pezzo preferito di Battisti.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

 

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano.

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