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Giorno: 14 Giugno 2017

Volontari sulle ambulanze

Da M5s

Il m5s:“il pd si sveglia solo adesso. Unica soluzione è votare nostro progetto di legge”

Silvia Piccinini e Ilaria Morghen, rispettivamente consigliera regionale e comunale del MoVimento 5 Stelle, rispondono alla interrogazione dei dem Calvano e Zappaterra. “Per anni il loro disinteresse è stato totale”.

“Il ritardo siderale con cui i consiglieri regionali del PD Calvano e Zappaterra fanno finta di interessarsi al caso dei volontari sulle ambulanze è davvero patetico. Dopo due anni di sostanziale silenzio chiedere alla Giunta cosa intenda fare, dopo decine di interrogazioni del MoVimento 5 Stelle in Comune e in Regione, è francamente inutile. Se veramente vogliono fare qualcosa per migliorare la situazione e mettere fine alla giungla che ruota a questo caso, allora la cosa più semplice è votare il nostro progetto di legge sul riconoscimento della qualifica di autista-soccorritore, che presenteremo nei prossimi giorni. Basta fare melina, basta perdere tempo”. È questa la risposta di Silvia Piccinini e Ilaria Morghen, rispettivamente consigliera regionale e comunale del MoVimento 5 Stelle, dopo che il PD ha annunciato la presentazione di una interrogazione sul caso dei volontari sulle ambulanze esploso da qualche tempo a Ferrara come in altre province dell’Emilia-Romagna. “è particolarmente esilarante guardare come Calvano e Zappaterra provino a camuffare il loro sostanziale immobilismo su questo tema, portato avanti fino ad oggi per un mero calcolo elettorale, con una interrogazione che fa seguito al licenziamento di una persona e alle multe dell’Ispettorato territoriale del lavoro – spiegano Silvia Piccinini ed Ilaria Morghen – Verrebbe da dire meglio tardi che mai se non fosse che è evidente a tutti la loro azione è meramente di facciata. Non possiamo però non ringraziarli per aver clonato oggi le nostre richieste avanzate in tempi non sospetti. La circolare 6/2014 come ormai chiediamo da tempo va riformulata anche in considerazione degli intervenuti mutamenti sia nel diritto interno sia in quello europeo e delle indicazioni dell’ANAC sul tema. Mentre noi del MoVimento 5 Stelle chiedevamo il rispetto delle regole infatti, loro hanno sempre remato contro pur di non indispettire quelle associazioni di volontariato che preferivano non muovere troppo le acque. Adesso però che i nodi che avevamo denunciato stanno lentamente venendo al pettine proprio grazie al nostro lavoro in Comune come in Regione, ce li ritroviamo a tentare di rincorrere un treno che in realtà non hanno mai voluto prendere. Adesso – concludono Piccinini e Morghen – se davvero la loro volontà è magicamente cambiata invece che chiedere alla Regione di interessarsi al caso propongano ai loro colleghi di partito di votare il progetto di legge che il MoVimento 5 Stelle presenterà a breve”.

Nuovo appuntamento con anatomie della mente

Da Unife

Domani, giovedi 15 giugno 2017 ore 16,30, nella Sala Agnelli e Teatro Anatomico della Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17, 44121 Ferrara, si terrà un nuovo appuntamento con le Conferenze dei Giovedì di Psicologia organizzati da Stefano Caracciolo, Ordinario di Psicologia Clinica di Unife.
“Altri mondi, Psicologia della Fantascienza da Jules Verne e H.G.Wells fino al cinema contemporaneo”: questo il titolo dell’incontro, come sempre a ingresso libero e gratuito.
Le prime storie di fantascienza in ambito letterario, dai Viaggi Straordinari di J.Verne ai racconti e romanzi di Herbert G.Wells, ad alcuni scritti di E.A.Poe e di Jack London hanno radici psicologiche. La moderna fantascienza, nata negli USA con le riviste promosse da Hugo Gernsback, ha successivamente promosso innumerevoli sviluppi delle ‘amazing stories’ (storie che stupiscono), passate poi sugli schermi del cinema e su quelli televisivi. La caratteristica fondamentale dell’impatto emotivo della fantascienza, è proprio quella dello ‘stupore’, certamente la meno nota e studiata delle otto emozioni fondamentali secondo le classificazioni delle emozioni di Plutchik.Nel corso della Conferenza saranno presentati brani dei più grandi scrittori di fantascienza (in particolare Isaac Asimov e Arthur C.Clarke) e saranno proiettati spezzoni di veri film ‘cult’ della fantascienza dal 1950 ad oggi. Nonostante tutto, ancora oggi le storie di fantascienza continuano – e continueranno!- a stupirci.

Richiedenti asilo in arrivo a Cento

Da Lega Nord

Cento(Ferrara),14-06-‘17.
Sarà un caso, ma a pochi giorni dalla fine della campagna elettorale, che nel Ferrarese non vede ballottaggi all’orizzonte, i richiedenti asilo sono tornati in cima all’agenda della politica del Governo Pd. «Per settimane abbiamo assistito ad un balletto confuso, in cui si è detto tutto e il contrario di tutto sulla cosiddetta “accoglienza diffusa” portata avanti dal Partito Democratico. Faccio però presente che l’aria, almeno nell’Alto Ferrarese, è cambiata. E chiedo un veto corale da parte di tutti i sindaci, per dire di “no” all’arrivo di nuovi immigrati.» Il consigliere regionale della Lega Nord, Marco Pettazzoni, si fa portavoce della “levata di scudi”, sull’onda di quello che sta succedendo a Cento che, per la verità, non è molto dissimile da quello che sta avvenendo anche a Modena, Reggio Emilia o la Romagna. Secondo il principio che tutti devono “partecipare all’equa distribuzione” dei migranti. Pettazzoni, a onore del vero, già in tempi non sospetti aveva presentato due ordini del giorno (uno circa un anno fa, l’altro il mese scorso) richiamandosi anche ai famosi accordi europei sottoscritti dall’allora premier Renzi, sui criteri della redistribuzione degli stranieri, e mai applicati. «Non solo – aggiunge Pettazzoni – perché da sempre abbiamo sottolineato che un Comune terremotato non deve essere costretto a sobbarcarsi anche costi e alloggi dei “richiedenti asilo”, almeno finché non sarà conclusa la fase dell’emergenza e la ricostruzione.» Bisogna anche dire che la difficoltà nel collocare in altri Paesi Ue gli immigrati deriva dal fatto che, come noto, la quasi totalità arriva dall’Africa subsahariana. Nulla a che vedere, insomma, con le crisi mediorientali o libica. «Quello che ora dice il sindaco Toselli – precisa il leghista – è quello che andiamo ribadendo da anni. Chiediamo inoltre che siano verificate le condizioni igienico-sanitarie degli alloggi, dove queste persone (per ora altre 12, che si aggiungono al totale; ndr) verranno ospitate. Per capire – continua – se i due appartamenti che li ospiteranno possono effettivamente contenere tutte queste persone. Auspichiamo un controllo scrupoloso su tutti gli alloggi gestiti da privati e cooperative, ed in caso di mancato rispetto delle norme (come il sovrannumero in un locale troppo piccolo) chiediamo sanzioni, come già avviene per gli italiani che vìolano le regole. Soprattutto, vorremmo che i sindaci di centro-destra dell’Alto Ferrarese facessero quadrato contro questa follia dell’accoglienza “diffusa”.»

Presentato al presidente Tagliani il business plan per il rilancio del faro di Goro

Da Provincia di Ferrara

l titolare della “Dieci, Cento, Mille pensieri” srl, Erik Scabbia, accompagnato dal consigliere provinciale Gino Soncini, è stato ricevuto in Castello Estense dal presidente della Provincia, Tiziano Tagliani.
Motivo dell’incontro la presentazione del business plan del faro di Goro.
Scabbia, infatti, è il vincitore del bando statale per la ristrutturazione e gestione della struttura di proprietà dell’Agenzia del demanio, che l’anno scorso, nell’ambito del progetto “Valorizzazione paese”, ha posto a bando una serie di immobili, insieme con il ministero della Difesa, per la loro destinazione in senso turistico.
Duplice il vantaggio dell’operazione presentata pubblicamente anche a Ferrara nel settembre 2016: un’entrata sotto forma di canoni nelle casse statali per immobili ora in stato di abbandono e un’opportunità per nuove iniziative imprenditoriali sul versante della promozione turistica.
L’inizio lavori per il rilancio del faro di Goro è in programma per il prossimo settembre, mentre l’inaugurazione è prevista nella primavera 2018.
Taglio del nastro che vedrà riqualificata complessivamente la struttura in senso ricettivo, con bar, ristorante, bed and breakfast, posti barca e campeggio con bungalow.
“Un’iniziativa imprenditoriale – è stato il commento del presidente Tagliani – che merita il plauso delle istituzioni unitamente al nostro incoraggiamento, perché destinata a valorizzare un tassello particolarmente pregiato di un contesto paesaggistico e ambientale, il nostro delta, annoverato nel patrimonio Unesco”.

La festa della bici e della Bike Night. I racconti di Ediciclo al Clandestino

Da Organizzatori

Le notti in bici per una passione che non dorme mai portano con sé mille storie diverse. Sabato 17 giugno torna la Bike Night con la prima tappa del tour, Ferrara-Mare, giunta alla quarta edizione. Da quest’anno però ci sarà anche un appuntamento al venerdì sera, 16 giugno, con la Festa della Bike Night: birra, consegna pacchi iscrizione e soprattutto i racconti delle storie in bici con gli autori di Ediciclo Editore, la prima casa editrice italiana specializzata il mondo della bicicletta, del viaggio e della mobilità sostenibile, partner ufficiale delle Bike Night.
Bike Night è l’evento per chi vuole andare in bici quando e come vuole, anche se è buio o l’arrivo è lontano. Per vivere la bici in modo nuovo, unico e autentico. Dopo le oltre 2500 presenze nel 2016, la quarta edizione delle Bike Night è pronta ad illuminare le notti d’estate in bici. Ferrara è l’appuntamento più ‘caldo’ del tour, con il picco di presenze (1500 persone nel 2016), che proseguirà poi a Bolzano, Udine, Verona e Milano. Sempre 100km, sempre sulle più belle piste ciclabili d’Italia.
Il progetto Bike Night, ideato e curato da Simone Dovigo, con il suo marchio Witoor, è iniziato nel 2014 a Ferrara, con la prima edizione che registrò quasi 200 partecipanti. Nel 2015 a giugno sono partiti 800 ciclisti da Ferrara verso il mare. Nel 2016 la trasformazione in un vero e proprio tour, con un successo crescente che ha portato 2690 ciclisti di notte sulle piste ciclabili da Ferrara a Bolzano, da Udine a Verona, fino a Milano.
L’apertura del nuovo tour della Bike Night è ancora una volta a Ferrara: per la quarta edizione in città cresce l’attesa per quello che è diventato uno degli eventi ciclistici più innovativi e genuini nella nostra regione e non solo, in grado di radunare appassionati da tutta Italia.
La grande novità è la festa il giorno prima della Bike Night, venerdì 16 giugno: l’appuntamento è alle ore 19.00 al Clandestino in via Ragno per la consegna dei pacchi iscrizione. Un momento per i partecipanti di ritrovarsi e iniziare a respirare l’attesa della partenza e anche ascoltare storie uniche di bici, grazie alla collaborazione con Ediciclo Editore. Sarà presente l’autrice Mila Brollo per raccontare la sua ‘follia’ in bici: un viaggio di 2000km lungo l’Italia per scoprire che anche a 58 anni, diabetica e senza averlo mai fatto prima, è possibile pedalare e superare i propri limiti.
Una donna in bicicletta, da sola, per perdonarsi, curarsi e incontrare il mondo. 2000 km da Gemona a Lampedusa lungo un’Italia folle e assolata: è l’incredibile storia di Mila Brollo raccontata nel libro ‘Biciterapia’, edito per Ediciclo, che verrà presentato al Clandestino venerdì 16 giugno alle 19. Sarà presente l’autrice, intervistata da Anja Rossi.
«Ho 58 anni, sono malaticcia e sovrappeso, – racconta Mila – ma bella viva e vivace. Ho il diabete di tipo 2 e mi sento in colpa per averlo. Non ho pensato al mio corpo per tutta una vita. Lavoro in psichiatria e ogni giorno mi accorgo che dovrei avere più coraggio e mi sento in colpa per quel che non ho fatto. Lavoro con i temi che riguardano “gli ultimi” e tante volte, il mio sentirmi piccola, mi ha paralizzato. Mi sento in colpa per le ripetute, vigliacche omissioni che pratico. Parto per un viaggio in solitaria da Gemona del Friuli a Lampedusa. 2000 km in e-bike: sarà un viaggio sorprendente. La mia età, la condizione fisica, gli incontri con centinaia di persone segnate dal disturbo mentale, e infine l’arrivo a Lampedusa, isola straordinaria per bellezza, accoglienza, pietas. Lungo la strada cercherò di perdonarmi, cucendo e unendo i margini delle mie reti e delle mie ferite. Sarà una biciterapia».
Una storia di limiti da superare, di passione da ascoltare, per pedalare anche contro le evidenze e che riprende lo spirito delle Bike Night: un evento che vuole dimostrare come 100km siano alla portata di tutti, che non esiste l’orario giusto per partire, che anche se è tardi e fa buio, con la bici si può arrivare lontano. Per vivere sé stessi e il territorio in modo autentico.

Rassegna di cori per Villaregia “Sviluppiamo”

Da Organizzatori

Anche quest’anno la Primavera Pomposiana, manifestazione alla sua 5ª edizione curata dall’Associazione Pomposa Eventi, giunge al termine,proponendo un evento di chiusura all’insegna della solidarietà e
dell’inclusione sociale, valori e principi in linea con lo spirito che anima i tanti volontari che hanno assicurato anche per quest’anno la possibilità di salire alla torre campanaria e che hanno contribuito a vivacizzare culturalmente il contesto monumentale.
Domenica 18 giugno a partire dalle ore 15.00 nella suggestiva cornice dell’Abbazia di Pomposa si terrà una rassegna di Cori, si esibiranno: Corale femminile della Scuola G. Verdi di Venezia; Coro Bellemo e San Giovanni di Chioggia; Coro Marc’Antonio Ingeneri di Verona ed il Coro Polifonico di Piove di Sacco di Padova. Il ricavato del concerto sarà interamente devoluto alla Comunità Missionaria di Villaregia operante in Mozambico da oltre 10 anni, a favore del Progetto “SviluppiAmo”, finalizzato al reinserimento sociale di giovani ex-detenuti.
Con la giornata del 18 giugno si chiude la stagione primaverile delle aperture della Torre Campanaria, le prossime visite sono previste per i sabati e domeniche di settembre.

“Il Maestro e Margherita”, sabato la seconda puntata

Da Organizzatori

Maria Paiato legge Bulgakov a Ferrara Off, online la prima registrazione

“Il Maestro e Margherita”, capolavoro di Mikhail Bulgakov, sarà eccezionalmente interpretato a Ferrara Off da Maria Paiato: si terrà sabato 17 giugno alle 21, nello spazio performativo di viale Alfonso I d’Este 13, il secondo appuntamento per ascoltare la lettura ad alta voce del celebre romanzo russo, dedicato al tema “Magia nera e apparizione dell’eroe”.
Un’occasione unica per scoprire o riscoprire uno dei classici più noti e apprezzati del Novecento attraverso il prezioso talento dell’attrice che già lo scorso anno ha saputo stregare la città estense, presentando l’insolita lettura a puntate de “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, e prestando la propria voce a Giorgio Bassani, evocato grazie a uno dei suoi libri più significativi, “Gli occhiali d’oro”. La volontà di portare sul palcoscenico “Il Maestro e Margherita” si inserisce nello stesso percorso, finalizzato ad avvicinare un pubblico trasversale e intergenerazionale ai capolavori della letteratura italiana e internazionale.
“Il Maestro e Margherita”, censurato in Unione Sovietica e pubblicato integralmente solo dopo la morte dell’autore, è un romanzo imprescindibile per capire il XX secolo. Pubblicato nel 1966, racconta cosa significa vivere dominati da un regime, illustrando con satira schiacciante il difficile rapporto tra arte e potere. Attraverso l’intreccio di due trame distinte – la prima ambientata nella Mosca degli anni Trenta, la seconda nella Gerusalemme al tempo di Gesù e del procuratore romano Ponzio Pilato – mescola fantasia e realismo, toni drammatici e grotteschi. “Un miracolo che ognuno deve salutare con commozione”, così Eugenio Montale ha definito quest’opera.
La lettura è stata organizzata in quattro puntate. I testi di cui si compongono – selezionati da Margherita Mauro e Giulio Costa – sono stati scelti affinché possano costituire dei nuclei tematici fruibili singolarmente, anche se Ferrara Off, ideatore e responsabile dello spettacolo, consiglia a tutti gli interessati di non perdere l’intero ciclo. Per incontrare le esigenze di chi non riuscisse a partecipare ai quattro incontri, ogni appuntamento verrà registrato e pubblicato nei giorni successivi sul sito del teatro. Online è già a disposizione la registrazione della prima puntata, quella di sabato 10 giugno, intitolata “Non parlare con gli sconosciuti”: www.ferraraoff.it/il-maestro-e-margherita.
Sempre alle 21, i sabati successivi, andranno in scena le ultime due puntate: il 24 giugno l’argomento centrale sarà “Margherita e il gran ballo di Satana”, il 1° luglio il ciclo si concluderà con “Il destino è stabilito”.
L’ingresso alla singola puntata costerà 8 euro per i soci di Ferrara Off, 5 euro per gli under20, 10 euro – comprensivi di tessera 2017 – per i non soci. L’abbonamento che comprende le quattro puntate costerà 25 euro per i soci, 27 euro – comprensivi di tessera 2017 – per chi ancora si deve associare.

L’appello di Veronesi per ‘Giovinezza, giovinezza’.
Arci rilancia: “C’è qualche sponsor che si offre come mecenate?”

“L’idea è bella, sul versante della fattibilità è piuttosto complicata”: “il problema principale è che queste operazioni hanno costi elevatissimi”.
Così Paolo Marcolini, presidente di Arci Ferrara, risponde all’appello lanciato pochi giorni fa, proprio dalla pagine di Ferraraitalia, dal professor Paolo Veronesi di Unife per salvare la pellicola ‘Giovinezza giovinezza’ (Titanus, 1969) e con lei un fotogramma di memoria di una Ferrara che non c’è più. [leggi qui].

Paolo Marcolini, presidente Arci Ferrara

L’Arci non è certo una neofita della gestione di sale cinematografiche e della valorizzazione del cinema d’autore in città, proprio per questo Veronesi l’ha interpellata chiedendo se volesse avere un ruolo di primo piano in una campagna di raccolta fondi per restaurare, alla soglia dei suoi cinquant’anni, il film di Franco Rossi tratto dal volume del ferrarese Luigi Preti. “Da più di trent’anni gestiamo l’unica sala d’essai, pluripremiata anche a livello nazionale, e abbiamo fatto rassegne con film restaurati”, inoltre “non siamo nuovi a iniziative di recupero di pellicole”, conferma Marcolini: nel 1998 Arci ha infatti partecipato al recupero di alcune pellicole ferraresi di inizio secolo.
L’associazione è dunque senz’altro sensibile alla proposta del professore di Unife, ma non nasconde che l’operazione è piuttosto complessa e onerosa. Prima di tutto però bisogna vedere se davvero si riesce a “trovare la copia originale” e capire “in che condizioni è la pellicola”. Ammesso tutto ciò, “il recupero dei fotogrammi ha costi decisamente elevati” che, secondo Marcolini, è difficile coprire solo con un crowdfunding: “quando abbiamo restaurato quelle pellicole di inizio secolo e le abbiamo riversate su vhs, abbiamo speso più o meno 30-40 milioni di vecchie lire, per circa 45 min di girato”. E, chiediamo, per un restauro e una digitalizzazione di ‘Giovinezza giovinezza’ di che genere di cifra stiamo parlando? “Non sono un tecnico e ripeto che bisogna valutare le condizioni della pellicola, ma secondo me si arriverebbe certamente a decine di migliaia di euro”. Per questo il presidente dell’Arci cittadina rilancia l’appello per coinvolgere una squadra più ampia, che oltre all’associazione coinvolga “le istituzioni”, “la Cineteca di Bologna” e, perché no, “un mecenate o una fondazione privati che per amore di questa pellicola e del cinema più in generale e anche della città si rendesse disponibile a coprire parte dei costi”. Anzi l’ideale, a parere di Marcolini, sarebbe che privati e sponsor coprissero una parte maggioritaria delle spese, lasciando alla campagna di crowdfunding “la parte minoritaria”. “È un’operazione che non può essere gestita solo da un’associazione culturale come la nostra, serve un finanziatore, serve il coinvolgimento di un’istituzione pubblica, che può essere il Comune, la Provincia o la Regione, per non parlare delle competenze tecniche per capire se la pizza è recuperabile”. Se dal dibattito pubblico dovesse emergere l’interesse di questi soggetti, “noi siamo pronti a metterci al servizio dell’operazione culturale”, afferma Marcolini.
Ora la palla passa dunque alle istituzioni e ai mecenati cinefili.

E per il cinema ferrarese di ieri, ma anche di oggi? “Le proposte culturali si differenziano più nella programmazione settimanale, nella quale facciamo diverse rassegne”, ci risponde Alice Bolognesiresponsabile delle attività culturali di Arci Ferrara – “inoltre lavoriamo molto in collaborazione con le associazioni sul territorio e cerchiamo di partecipare ai festival e alle attività culturali in città con una proposta cinematografica in linea con ciò che viene realizzato”.
Dal 17 giugno inizierà la programmazione estiva al Parco Pareschi, “con diverse novità rispetto agli anni scorsi”, ci dice Alice, e alcune riconferme, come la collaborazione con la Cooperativa sociale Il Germoglio: 381 Storie da Gustare con ‘Ceniamo al cinema?’ realizzerà alcune cene in tema con le pellicole proiettate, inoltre anche quest’anno ci sarà in palio una delle ri-ciclette realizzate nel laboratorio di viale Darsena con il concorso ‘In prima fila con Ri-cicletta’.

Leggi anche:
L’appello di Paolo Veronesi su Ferraraitalia: Salviamo dall’oblio ‘Giovinezza, giovinezza’ e la Ferrara di quegli anni
La programmazione cinematografica estiva di Parco Pareschi

Dal 17 giugno al 27 agosto l’arena estiva torna al Parco Pareschi

da Arci Ferrara

Dal 17 giugno al 27 agosto l’arena estiva torna al Parco Pareschi con un programma ricco di proposte per chi resta in città nel periodo estivo

Dopo il successo dell’edizione 2016, anche per questa estate l’arena cinematografica sarà a Parco Pareschi (Corso Giovecca 148) ma in una nuova veste e con un nuovo nome: Arena Le Pagine.
Si è rafforzata e consolidata la collaborazione con la Cooperativa Sociale che già dallo scorso anno ha avuto un ruolo determinante per la realizzazione dell’arena cinematografica.
La Cooperativa Sociale Le Pagine non è solo partner dell’arena, come lo scorso anno organizzerà laboratori e attività ludiche per i più piccoli all’interno di Parco Pareschi, con l’Arena di Momo. I laboratori e le attività aumenteranno, passando dalle 20 della passata edizione alle 35 giornate di quest’anno, che presenteranno laboratori e percorsi per bambini e ragazzi. L’arena di Momo sarà attiva tutti i lunedì i mercoledì e i venerdì dalle 17.00 alle 19.30 e inoltre il 17, 22, 24 e 29 giugno ed infine il 6 luglio.
Grazie al contributo di Soenergy, partner e sostenitore sia del Cinema Boldini che del cinema all’aperto, l’arena avrà inoltre 400 nuove sedute.

Per 72 serate il Parco Pareschi ospiterà i film di maggior successo della stagione cinematografica. Anche quest’anno si è scelto di dividere in due la programmazione: la prima parte, dal 17 giugno al 31 luglio, proporrà al pubblico anteprime e repliche dei titoli che hanno avuto maggior successo; mentre la seconda parte, dal 1 agosto fino alla chiusura del 27 agosto, presenterà invece le novità cinematografiche.
Ad aprire letteralmente le danze sarà il film di Damien Chazelle La la land, candidato a 14 premi Oscar e vincitore di 6 statuette (regia, attrice protagonista, miglior fotografia, miglior sceneggiatura, miglior colonna sonora, miglior canzone originale.) Per rimanere in tema Oscar sarà possibile rivedere sullo schermo dell’Arena Le Pagine il film che ha vinto il premio come Miglior film suscitando tantissimo scalpore: Moonlight di Barry Jenkins.
Sullo schermo dell’arena Arrival, di Denis Villeneuve e Elle di Paul Verhoeven, protagonista una straordinaria Isabelle Huppert vincitrice del Golden Globe come miglior attrice. E continuando sulle grandi interpretazioni di quest’ultima stagione non possiamo non segnalare Viggo Mortensen in Captain Fantastic, film vincitore della Festa del Cinema di Roma.
Due serate saranno dedicate ai più piccoli: il 28 giugno sullo schermo ci sarà Ballerina e il 6 luglio sarà la volta di Oceania.
Sully di Clint Eastwood, L’altro volto della speranza di Aki Kaurismaki, Snowden di Oliver Stone, Café Society di Woody Allen sono solo alcuni dei titoli che passeranno al cinema nel parco.
Per segnalarne solo alcuni, tra i film che più hanno riscosso successo di pubblico al Boldini, sono da vedere e rivedere Sing Street di John Carney, E’ solo la fine del mondo di Xavier Dolan, Paterson di Jim Jarmush e lo straordinario e imperdibile film d’animazione La tartaruga rossa di Michael Dudok de Wit.

Quest’anno l’arena ospiterà la rassegna Accadde domani – un anno di cinema Italiano. Oltre alle numerose proiezioni dedicate al nostro cinema il programma dell’Arena Le Pagine comprende anche tre importanti appuntamenti con i registi di alcune pellicole.
Giovedì 22 giugno sarà il regista Fabio Mollo ad introdurre il suo film Il padre d’Italia, giovedì 29 giugno sarà la volta di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, registi del film che ha aperto la Semaine de la Critique al Festival di Cannes – Sicilian Ghost Story. A chiudere gli incontri il maestro Marco Bellocchio martedì 11 luglio con il suo ultimo lavoro Fai bei sogni.
La rassegna è realizzata grazie al contributo e al sostegno della Regione Emilia Romagna, Fice (Federazione Italiana Cinema d’Essai) Agis e Rete degli spettatori.

In occasione delle attività dedicate ai più piccoli sono previste aperture straordinarie del punto bar all’interno del parco, gestito come sempre dall’Associazione Irregolarmente insieme alla Cooperativa Sociale il Germoglio e al ristorante 381 storie da gustare, punti di riferimento per l’inserimento lavorativo per persone con disagio mentale.

Anche quest’anno sarà possibile cenare al cinema grazie al Germoglio e al ristorante 381. Una lunga tavola ospiterà 30 persone che potranno godersi la cena all’aperto prima di assistere alla proiezione. (4 luglio, 25 luglio, 8 agosto ore 20.00).
Tra le attività collaterali segnaliamo un’altra interessante novità: la giornata dedicata alle autoproduzioni – sabato 24 giugno, quando il parco pareschi ospiterà artigiani, laboratori e workshop fino ad arrivare all’aperitivo con dj set.
Da quest’anno anche Coop Alleanza 3.0 sosterrà il cinema estivo con un sistema di buoni sconto legati all’ingresso all’arena.
La Cooperativa sociale Il Germoglio regalerà una Ri-Cicletta estratta a sorte tra tutti gli spettatori. L’estrazione avverrà martedì 5 settembre e la ricicletta sarà consegnata al vincitore venerdì 22 settembre in occasione dell’Open Day Ricicletta.

L’arena è organizzata dall’Associazione Ferrara sotto le stelle con Arci Ferrara, con il Patrocinio del Comune di Ferrara e dell’Università di Ferrara.
Quest’anno al Parco sarà possibile acquistare abbonamenti da 10 ingressi che avranno validità per tutta la durata della manifestazione.

ABBONAMENTO 10 INGRESSI – 50 €
ABBONAMENTO 10 INGRESSI, SOCI ARCI – 35 €
INGRESSO: INTERO 6 €; RIDOTTO 4,50 € (Soci Arci, studenti Università di Ferrara e possessori della fidelity card – Gelateria La Romana).
Inizio proiezioni ore 21.30. Apertura Parco ore 21.00

Per informazioni: Arci: 0532.241419, Arena Estiva: 320.3570689, Sala Boldini: 0532.247050.

L’arena cinematografica estiva è realizzata grazie al sostegno ed al supporto di CIDAS, Legacoop Estense, Coop Alleanza 3.0, Irregolarmente, La Romana, Il Germoglio, 381 storie da gustare, Suono e Immagine, Antica Gelateria del Corso, Motta, Nestlè, Caffè Krifi, Il Fe, Unipol e Assicoop.

Sanità. Dai vaccini alla riduzione delle liste d’attesa, fino ai farmaci oncologici

Da Regione Emilia Romagna

La ripartizione dei fondi alle aziende sanitarie. La maggior parte delle risorse (7,5 miliardi) andrà a finanziare i Livelli essenziali di assistenza, ovvero cure, visite ed esami garantiti, gratuitamente o con un ticket, dal servizio sanitario. L’assessore Venturi: “All’Emilia-Romagna assegnati 64 milioni in più dello scorso anno. Risorse importanti, che ci permettono di continuare ad investire sulla nostra sanità, come abbiamo fatto da inizio legislatura”

Bologna – Oltre 8 miliardi di euro, nel 2017, per il servizio sanitario regionale: 64 milioni in più rispetto allo scorso anno.
Le risorse (8,087 miliardi), destinate all’Emilia-Romagna dal Fondo sanitario nazionale, andranno a finanziare le Aziende sanitarie (Usl, Aziende Ospedaliere e Irccs pubblici-Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) e serviranno principalmente (7,5 miliardi) a coprire e implementare a livello locale i Livelli essenziali di assistenza; ovvero tutte quelle prestazioni – visite, esami, cure – garantite, gratuitamente o con il pagamento di un ticket, dal servizio sanitario regionale. Ma non solo: tra i principali obiettivi da perseguire per quest’anno ci sono l’avvio delle campagne vaccinali promosse dal nuovo Piano di prevenzione varato a livello nazionale e regionale; la riduzione delle liste di attesa per i ricoveri chirurgici programmati; il consolidamento dei servizi e delle prestazioni del Fondo regionale per la non autosufficienza; l’attuazione del Piano sociale e sanitario regionale e, sul fronte delle risorse umane, la riduzione del precariato e l’assunzione di nuovo personale.
A definire le “Linee di programmazione e finanziamento per il 2017” è una specifica delibera approvata dalla Giunta regionale. Si tratta del principale atto di programmazione annuale della Regione per le aziende Usl e ospedaliere del servizio sanitario, che al tempo stesso stabilisce la ripartizione della parte più consistente delle risorse sul territorio regionale e il quadro degli obiettivi da raggiungere per quest’anno.
Oltre ai 7,5 miliardi per i Lea, tra le quote più significative vanno ricordate: 64 milioni per finanziare il sistema integrato Servizio sanitario-Università e 145 per sostenere la qualificazione dei servizi delle Aziende ospedaliere e degli Irccs; e ancora, 81,74 milioni sono destinati all’acquisto di farmaci innovativi, di cui 36 per farmaci Hcv (Epatite C) e 45,74 per quelli oncologici. La delibera fissa, inoltre, in 320 milioni il concorso al complessivo finanziamento del Fondo regionale per la non autosufficienza.
“8 miliardi di euro, 64 milioni in più rispetto allo scorso anno, pur in un contesto ancora difficile per le finanze pubbliche. Si tratta di risorse importanti- sottolinea l’assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi- che ci permettono di continuare ad investire, come abbiamo fatto da inizio legislatura, sulla sanità dell’Emilia-Romagna: sulle strutture, gli spazi e le strumentazioni diagnostiche, ma anche sul personale e sui servizi ai cittadini, a partire dai piani di abbattimento delle liste d’attesa, che per visite ed esami siamo riusciti quasi ad azzerare. Il nostro obiettivo- conclude Venturi- è duplice: mantenere il sistema sanitario regionale ai livelli d’eccellenza in cui già si colloca, garantendo al tempo stesso un’efficace gestione amministrativa e delle risorse”.

Quaranta aspiranti startup cooperative candidate  al Premio Legacoop Estense

Da Organizzatori

Ai primi dieci sarà riservato il percorso di formazione per selezionare i tre vincitori, che riceveranno premi in denaro e servizi professionali per l’avvio dell’impresa

Sono 40 i progetti di startup cooperativa candidati al Premio Legacoop Estense, promosso per il primo anno all’interno della Start Cup Emilia-Romagna, la business competition promossa da Aster attraverso un bando che si è chiuso lo scorso 25 maggio. Sui 136 progetti candidati da tutta la Regione, ben 40 hanno indicato di voler costituire una startup in forma cooperativa che avrà sede sui territori di Ferrara o Modena. «Siamo molto soddisfatti di un risultato che ha superato le nostre aspettative, se consideriamo che quasi un terzo dei candidati alla Start Cup regionale ha indicato di voler partecipare anche al nostro premio – afferma Chiara Bertelli, referente Innovazione per Legacoop Estense -. Di queste 40 candidature, 8 vengono da Ferrara, 4 da Modena e le restanti 28 da altre città dell’Emilia-Romagna: principalmente da Bologna, ma anche da Parma, Reggio-Emilia, Piacenza e Cesena, a dimostrazione del fatto che la nostra proposta di supporto all’avvio di nuove imprese cooperative è risultata un fattore di grande attrattività per tutta la regione. I vincitori si impegneranno a costituire la startup cooperativa a Ferrara o Modena, sviluppando così sul territorio imprese ad alto contenuto di innovazione». Molti e diversificati gli ambiti dei progetti candidati: si va dalle tecnologie applicate alla medicina all’ambito agroalimentare, dalla valorizzazione degli scarti di produzione ai sistemi di monitoraggio della qualità dell’acqua, passando per i progetti legati allo sviluppo di piattaforme e app.
Legacoop Estense passerà ora ad un ulteriore step di selezione, per arrivare ad individuare i 10 finalisti tra cui verranno scelti i tre vincitori. Al primo classificato spetterà un premio di 10.000 € in contributo a fondo perduto e servizi professionali, al secondo e al terzo rispettivamente 1.500 € e 1.000 € in servizi contabili e amministrativi offerti dalla società Finpro.
A Ferrara sono altri due i premi locali promossi all’interno della Start Cup: l’Università di Ferrara offrirà un training in Silicon Valley alla migliore idea di impresa proposta da rappresentanti della comunità accademica; Sipro – l’Agenzia Provinciale per lo Sviluppo di Ferrara – metterà a disposizione un anno di permanenza all’interno dei propri incubatori al primo classificato tra i progetti candidati in provincia.

Arriva l’ulivo di kkl, che racconta i giardini di Israele

Da Meis

Domani (giovedì 15 giugno, ndr), alle ore 18.00, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS (Via Piangipane, 81) ospita l’organizzazione ambientalista israeliana KKL (Keren Kayemeth LeIsrael), che da oltre cento anni si dedica a rendere verde la Terra d’Israele.
Nell’ambito del ciclo di appuntamenti del MEIS “Gallery Talks/Garden Talks”, i rappresentanti di KKL Italia onlus raccontano le sfide vinte e quelle ancora da affrontare, tra stralci di diario di un viaggio appena intrapreso, ricordi di incontri in Italia e in Israele, e approfondimenti sui rapporti che legano l’ebraismo all’ecologia.
Partecipano il Rabbino Capo della Comunità ebraica di Ferrara, Rav Luciano Caro, il delegato ferrarese di KKL, Claudio Maruzzi, e la rappresentante di KKL Italia Marisa Hazan, con la testimonianza di Gennaro Di Bisceglie. Modera la Direttrice del MEIS, Simonetta Della Seta.
L’evento si conclude con la piantumazione di un ulivo, dono del KKL al Giardino delle Domande del Museo.

Per non dimenticare Antonio Gramsci

Da Istituto di storia contemporanea Ferrara

Un incontro di studio a ottant’anni dalla scomparsa del grande intellettuale

Nell’ottantesimo anniversario della morte di Antonio Gramsci, l’Istituto di Storia Contemporanea, l’archivio storico del PCI e la Fondazione l’Approdo lo ricordano insieme. L’incontro di studio avrà luogo venerdì 16 giugno, alle 10, nel chiostro di Santo Spirito per riflettere sull’attualità del suo pensiero politico. A intervenire saranno Andrea Baravelli, docente di Storia Contemporanea dell’Università di Ferrara, Fiorenzo Baratelli, presidente dell’Istituto Gramsci, e il senatore Ugo Sposetti, che attualmente fa parte della Commissione Bilancio, Vigilanza e Anagrafe tributaria del Senato della Repubblica. La biblioteca dell’Istituto possiede oltre duecento testi riguardanti la figura di Antonio Gramsci e la sua complessità. Per l’occasione ne saranno esposti alcuni, di fianco ai manifesti dell’archivio storico del PCI, che in parte è già stato indicizzato sul sito www.storiapciferrarese.it
«Io non parlo mai dell’aspetto negativo della mia vita, prima di tutto perché non voglio essere compianto: ero un combattente che non ha avuto fortuna nella lotta immediata, e i combattenti non possono e non devono essere compianti, quando essi hanno lottato non perché costretti, ma perché così hanno essi stessi voluto consapevolmente». Erano le parole di Gramsci alla madre, in una lettera che grida coraggio, datata 24 agosto 1931. Intellettuale e dirigente politico, la sua tormentata e dolorosa esperienza di prigioniero di Mussolini ebbe inizio l’8 novembre 1926, alla vigilia dell’approvazione delle “Leggi eccezionali fasciste”.
La sua vicenda carceraria e la prematura scomparsa lo hanno reso un martire e un eroe. Egli stesso, tuttavia, aveva rifiutato queste etichette: lo dimostra la lettera del 12 settembre 1927, rivolta al fratello Carlo, nella quale affermava di non voler fare «né il martire né l’eroe. Credo – proseguiva convinto – di essere semplicemente un uomo medio, che ha le sue convinzioni profonde, e che non le baratta per niente al mondo». Il filosofo dall’approccio eclettico morì il 27 aprile 1937 in una stanza della Clinica Quisisana di Roma, a causa di un’emorragia cerebrale che l’aveva colpito due giorni prima. «Il giorno stesso in cui il giudice di sorveglianza del Tribunale di Roma – sottolinea Giuseppe Vacca, presidente della Fondazione Istituto Gramsci – gli aveva comunicato che, terminato il periodo della libertà condizionata, veniva sospesa ogni misura di sicurezza nei suoi riguardi». Il suo pensiero rimane di grande attualità.

Comacchio by Night

Da Ascom Ferrara

Buona la prima per la terza edizione della Comacchio by Night, organizzata e promossa da Ascom Confcommercio (www.ascomfe.it – Facebook Ascom Ferrara) e che si è svolta venerdì scorso (il 9 giugno). Una serie di eventi – dalla cultura, all’enigmistica dalle escursioni sui canali alla musica di gran classe – che animeranno tutti i venerdì estivi con la cornice suggestiva dei canali, nella magia della cittadina lagunare all’ombra del Trepponti. Ed ovviamente ora gli occhi sono puntati sulla seconda serata di venerdì 16 giugno (a partire dalle ore 21.00) ed in particolare sulla musica di gran classe con due appuntamenti: al Ristorante la Barcaccia con Gajè Gipsy Jazz Quartet mentre alla Loggia del Grano è previsto il concerto degli Hot Three: quest’ultimo nell’ambito di Tutte le Direzioni in Summertime 2017, la rassegna proposta dal Gruppo dei 10.
A completare la serata saranno ancora i mercatini dell’ingegno, (via Zappata e XX Settembre), senza contare le tradizionali (e gettonatissime) escursioni in barca con l’associazione Marasue, l’apertura serale straordinaria del Museo dei Marinati (dalle 21 alle 23); l’animazione in via Zappata per i più piccini. Mentre i golosi potranno darsi appuntamento al laboratorio “la Tagliatella ti fa bella” (in via Muratori)…un nome una garanzia. Comacchio e la Foce del Po saranno rispettivamente al centro dei racconti dello storico Luciano Boccaccini (al Ponte degli Sbirri) e delle Guide di Aqua che illustreranno il fascino del Delta (Antica Pescheria).
“E’ una soddisfazione – commenta Davide Urban, direttore generale di Ascom Ferrara – è il terzo anno che si rinnova questa concreta collaborazione tra pubblico e privato, associazioni e volontari e che promuove il centro commerciale naturale di Comacchio. Arte, cultura e musica, mercatini c’è di tutto e di più per attrarre i turisti nei venerdì dell’estate all’ombra del Trepponti”. Un risultato che Gianfranco Vitali presidente di Ascom Comacchio sintetizza : ” E’ iniziato davvero un nuovo percorso per Comacchio e la sua costa. Gli imprenditori ci credono e lavorano insieme con rinnovato entusiasmo. Ascom c’ è e farà la sua parte. Una promozione che ogni anno si rafforza e cresce”.
L’elenco di tutti gli eventi dell’estate a Comacchio e sulla Costa è consultabile su www.comacchiocittariviera.it e sulla omonima pagina Facebook.

Pierpaolo Mandetta presenta il libro “Dillo tu a mammà”

Da Ibs

Venerdì 16 giugno ore 21:30 presso la libreria Ibs+Libraccio di Ferrara per la rassegna “Drink & Book” in collaborazione con Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara

L’amore è sempre una faccenda di famiglia. Samuele ne è convinto, mentre guarda fuori dal finestrino sul treno che da Milano lo trascina verso sud. Dopo essere fuggito per anni, è finalmente pronto a rivelare ai suoi genitori di essere omosessuale. Con lui c’è Claudia, la sua migliore amica, incallita single taglia 38 e unica donna di cui si fida. Appena arrivano a Trentinara, un grazioso borgo del Cilento, ad accoglierli ci sono i parenti al completo. E la sera, alla festa del paese, il papà ha un annuncio da fare: suo figlio e la fidanzata Claudia si sposeranno a breve. È un vero e proprio shock per Samuele: lui vuole sposare Gilberto, il compagno rimasto a Milano, proprio lo stesso uomo che lo aveva convinto a riavvicinarsi ai suoi. Ma nelle case del Sud è quasi una tradizione che sogni e desideri vengano condivisi in “famiglia”: non solo con mamma e papà, ma anche con quella vecchia zia che si incontra una volta all’anno e persino con la vicina di casa. E così Samuele, per poter essere padrone della propria vita, dovrà fare i conti con un passato che vuole lasciarsi alle spalle; stavolta, però, non è disposto a scendere a compromessi. E adesso chi glielo dice a mammà?
Pierpaolo Mandetta (1987) vive tra Milano e la provincia di Salerno. Scrive sul blog “Vagamente Suscettibile”, dove nella rubrica La Posta del Cuore risponde alle sue lettrici su tradimento, sesso e amore.

Paola Barbato presenta il libro “Non ti faccio niente” (Piemme)

da Ibs

Venerdì 16 giugno ore 18:00 Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

In un’inquietante e tormentata danza di ombre e luci, Paola Barbato ci conduce fin dentro le nostre paure più grandi, facendo sanguinare ferite mai guarite davvero.
1983. L’uomo seduto nella macchina blu è nuovo di quelle parti, ma Remo non ha paura, non sa che cosa sia un estraneo. L’uomo ha tra le mani un passerotto caduto dal nido, almeno così dice, e chiede a Remo di aiutarlo a prendersene cura. Il bambino, sette anni passati quasi tutti per strada, che i genitori hanno altri pensieri, non esita neppure per un attimo. E sale. Tre giorni dopo viene restituito alla famiglia, illeso nel corpo e nell’anima; racconta di un uomo biondo, bellissimo, che lo ha riempito di regali e che ha giocato con lui, come nessun adulto aveva mai fatto. Non è la prima volta che succede e non sarà l’ultima. Trentadue bambini in sedici anni. Tutti tenuti per tre giorni da un uomo che cerca di realizzare i loro desideri e li restituisce alla famiglia, felici. Quando la polizia comincia a collegare i rapimenti lampo, l’uomo scompare. 2015. Il padre di Greta non è mai arrivato una sola volta in ritardo a prenderla. Ma lo sgomento negli occhi della maestra gli fa capire che qualcosa non va, perché Greta a scuola non è mai entrata. Scompare così, la figlia di Remo Polimanti, come lui era scomparso trent’anni prima. Anche lei viene subito restituita alla famiglia, ma priva di vita. Greta non è che la tappa iniziale di una scia di sangue che collega i figli dei bambini rapiti anni prima. Ma perché il rapitore “buono” si è trasformato in un assassino? O forse c’è qualcuno che intende emularlo. O sfidarlo. O punirlo.
Paola Barbato lavora dal 1999 come sceneggiatrice di fumetti, attività per cui è stata quasi subito chiamata a sceneggiare dei numeri fondamentali di Dylan Dog. Nel 2006 invece inizia la sua carriera di scrittrice, pubblicando subito per un grande editore: il suo primo romanzo thriller, Bilico, è infatti uscito per Rizzoli. Nel 2008 il suo secondo romanzo Mani nude, uscito sempre per Rizzoli, ha vinto il Premio Scerbanenco. Ha anche lavorato per la televisione (la fiction Nel nome del male con Fabrizio Bentivoglio è stata trasmessa da Sky nel 2009). Paola Barbato si occupa anche del sociale come presidente della Onlus “Mauro Emolo” che sostiene persone colpite da una malattia neurodegenerativa.
Il suo ultimo libro è Il filo rosso (Rizzoli 2010).

Un fiume di musica presenta: quelli che…

Da Organizzatori

Un tributo a Enzo Jannacci risulta una tappa fondamentale per la rassegna Un Fiume di Musica, il giovedì musicale sulla darsena che questa settimana vedrà riuniti sullo stesso palco Ricky ‘Doc’ Scandiani, Massimo Minichiello, Silvia Zaniboni, Nicola Tarantino e Virna Comini. Al Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara) giovedì 15 giugno – dalle 19 – saranno infatti le gesta del “L’Armando”, del “Palo nella banda dell’Ortica”, ma anche suoi brani incisi da altri come Milva, “La Rossa”, o Tenco con “Passaggio a livello”, a rendere viva la darsena di Ferrara.
Anche lui medico, milanese, musicista e cantante, come Jannacci. Troppe similitudini, tanto che Ricky “Doc” Scandiani si è trovato quasi costretto a dar vita a questo “Tributo ad Enzo Jannacci”. Ha raccolto due vecchie glorie come Massimo Minichiello alla batteria e Nicola Tarantino al basso, la prestazione vocale di una versatile Virna Comini, inserito la giovanile freschezza della chitarrista Silvia Zaniboni, strappandola agli impegni delle serate con Bobby Solo, e il gioco è fatto. Tributo a Enzo Jannacci sarà un estratto dello spettacolo che il gruppo “Quelli che…” porta nelle sale fin da quando, quattro anni fa, l’eclettico cantautore meneghino ci lasciò.
L’intera performance teatrale prevede più di due ore di musica, aneddoti, piccoli sketch con proiezioni di foto e filmati, oltre alla musica, con i brani più significativi dell’immenso repertorio del poliedrico artista, per riscoprire la sua grande forza rivoluzionaria e di rottura nei confronti dell’establishment. Nella sua carriera, Jannacci è riuscito a tratteggiare con ironia e vena poetica mete ineguagliate: quella vecchia Milano, non certo la Milano da bere della pubblicità, ma quella dei diseredati, dei barboni e delle vecchie osterie abitate da personaggi sanguigni e veraci.
Per i mesi di maggio, giugno e luglio ogni giovedì sera, si potrà ascoltare la musica suonata dal vivo dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna e si potranno degustare a turno le offerte enogastronomiche proposte dalle eccellenze del territorio: ristorante Max, La Romantica, Pronto Pesce e Golosità Ferraresi da Maria, che si turneranno rendendo ogni serata speciale e particolare. Tutte le serate saranno a ingresso libero. Un Fiume di Musica 2017 è organizzato da Scuola di Musica Moderna – Amf in collaborazione con il Consorzio Wunderkammer (di cui l’Associazione Musicisti di Ferrara fa parte) ed è all’interno del progetto Smart Dock nell’ambito di “Giardino Creativo” finanziato dall’Anci.
A Un fiume di musica ci sarà anche Nena B-Side: navigazioni sotto le stelle. Tutti i giovedì al termine del concerto in programmazione per Un Fiume di Musica, il battello Nena accende le luminarie e salpa l’ancora per una navigazione notturna, lungo le vie d’acqua della città, in direzione Est o direzione Nord. Il viaggio dura un’ora (biglietto all’imbarco di 5 euro).