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Mese: Marzo 2018

Alan Fabbri (LN): “dragaggio del Po a Volano: i ritardi della regione danneggiano l’economia”

Da Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

“Da ormai due anni la tratta del Po di Volano presenta problemi gravissimi e necessita di manutenzione, la Regione era a conoscenza del problema eppure il progetto per i lavori di dragaggio non è ancora stato presentato. Persino i consiglieri del Pd hanno dovuto sollecitare l’assessore regionale all’Ambiente sottolineando lo stato di emergenza, ma l’assessore Gazzolo si è limitata a rispondere che il progetto verrà presentato alle amministrazioni locali, guarda caso, la prossima settimana. Come sempre, l’amministrazione Pd sottostima gravemente le conseguenze della trascuratezza delle zone fluviali e costiere della nostra Regione, senza capire che si tratta di un territorio importante anche per le economie che sviluppa, danneggiate gravemente dai ritardi dell’ente”.
Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione, interviene dopo la risposta data, questa mattina, in assemblea legislativa dall’assessore all’Ambiente Paola Gazzolo alla consigliera regionale Pd Marcella Zappaterra.
“L’assessore ha confermato che si sono svolti numerosi incontri non risolutivi con i soggetti del territorio interessati, ma poi si è limitata a rimandare ai prossimi giorni l’illustrazione di un progetto”, aggiunge Fabbri “tanto che la stessa Zappaterra si è detta solo parzialmente soddisfatta della risposta ricevuta” mentre “a nostro avviso si tratta di una risposta completamente insufficiente, visto il lungo tempo trascorso dalla segnalazione del problema e la genericità delle intenzioni espresse”.
Per Fabbri “è necessario non perdere altro tempo”, ci auguriamo “per il bene del territorio che venga presentato un progetto non generico, ma puntuale per risolvere le criticità della navigabilità che persa sulle attività economiche connesse, con specificate chiaramente le risorse che verranno impiegate e i tempi di realizzo”.
Come noto “si tratta di rifare integralmente la banchina in località Codigoro e di mettere in opera il dragaggio dell’intero tratto, ormai necessario al ripristino della navigabilità”, conclude Fabbri.

“Non si tratta solo di un problema dei pescatori ma di tutto il mondo della nautica che già in passato il governo affossó a furia di ritardi e mancati interventi e che solo ultimamente, e faticosamente, sta recuperando grazie agli investimenti e ai sacrifici dei privati, che non vedono riconosciuti i loro sforzi”.

Al via a Ferrara l’avventura italiana della European Union Youth Orchestra – venerdì 30 marzo il concerto inaugurale della residenza, direttore Vasily Petrenko, solista Till Fellner

Da ufficio stampa Ferrara Musica

Venerdì 30 marzo – Teatro Comunale “Claudio Abbado”, ore 20.30 – la European Union Youth Orchestra inaugurerà ufficialmente con un concerto straordinario – che si presenta quasi sold out – il progetto di residenza triennale a Ferrara. La EUYO e il suo direttore principale Vasily Petrenko si cimenteranno in un programma che comprende il Valzer Frühlingsstimmen di Johann Strauss Jr., il Concerto per pianoforte e orchestra K. 595 di Mozart – solista il pianista austriaco Till Fellner, che torna a Ferrara Musica dopo oltre vent’anni –, e nella seconda parte la Sinfonia n. 2 di Brahms. È una curiosa ma significativa coincidenza, una sorta di cerchio che si chiude, che questa serata cada a 40 anni esatti dal primo concerto tenuto dalla EUYO, che avvenne il 28 marzo del 1978 sotto la direzione di Claudio Abbado, fondatore sia dell’orchestra che di Ferrara Musica.

Dopo la Brexit la European Union Youth Orchestra ha trovato casa in Italia, trasferendosi in due sedi: quella operativa a Ferrara e quella legale presso la sede Rai di via Asiago a Roma. Nel dicembre scorso è stato firmato l’accordo tra il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, la Rai, il Comune di Ferrara e la EUYO, per il sostegno e la valorizzazione dell’Orchestra Giovanile Europea. A metà marzo inoltre il Parlamento europeo ha votato l’inserimento della EUYO tra gli organismi speciali finanziati da Europa Creativa, con un finanziamento di 600mila euro fino al 2020.

Nella città estense l’orchestra, attraverso un progetto di residenza triennale (2018/2020), è diventata così il fulcro artistico del programma della stagione concertistica di Ferrara Musica. L’EUYO è arrivata in città poco dopo la metà di marzo, e ha preparato nell’arco di un paio di settimane il programma del concerto del 30 marzo e i brani destinati alla tournée successiva, che toccherà Grafenegg (Austria), Dubai e Bucarest. In questo periodo trascorso a Ferrara, inoltre, numerose sono state le attività che hanno portato l’EUYO a interagire con la realtà cittadina, come le due lezioni-concerto tenute al Liceo “Roiti” e alla Scuola Primaria “Alda Costa”. Fondamentale è stata la collaborazione organizzativa fornita dal Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, che ha messo a disposizione aule attrezzate per le prove a sezioni.

Il programma del concerto di venerdì 30 marzo comincia con un’incursione nella tradizione viennese, proponendo Frühlingsstimmen (Voci di Primavera) op. 410, valzer di Johann Strauss jr. inizialmente scritto per il celebre soprano austriaco Bianca Bianchi (il cui vero nome era Bertha Schwarz), per poi diventare, nella definitiva versione, una composizione per sola orchestra, ed è in questa forma che verrà eseguito dalla EUYO e Petrenko. Seguirà il Concerto n. 27 per pianoforte e orchestra di Mozart, l’ultimo scritto dal compositore austriaco. Fu eseguito nel gennaio del 1791, l’anno della sua morte, in una delle sue ultime apparizioni pubbliche. Il carattere interiore dei motivi melodici, la complessa organizzazione dei temi e dei movimenti e l’uso di temi pastorali nel finale costituiscono elementi peculiari della partitura.

Nella seconda parte del concerto verrà proposta la Seconda Sinfonia di Brahms, che come altre sue opere, fu scritta durante uno dei soggiorni nelle montagne della Carinzia nell’estate del 1877. È considerata da alcuni l’equivalente della Pastorale di Beethoven: un inno alla natura, con dei toni molto solari, mescolati ad altri più malinconici e nostalgici, come nella tradizione brahmsiana.

I biglietti ancora disponibili sono acquistabili online e in biglietteria nei consueti orari.

Info: tel. 0532 202675 – biglietteria@ferraramusica.it

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Protesta della Cna sul No della Società Autostrade all’esenzione dal pedaggio durante lavori del Ponte sul Po

Da ufficio stampa CNA Ferrara

Ferrara – Il «no» di Autostrade per l’Italia alla esenzione dal pedaggio nel tratto della A13 compreso tra i caselli di Ferrara Nord e Occhiobello, trova la Cna in assoluto disaccordo, tanto che, nella giornata odierna, l’Associazione ha deciso di inviare una lettera alla stessa Società autostradale per esprimere il proprio disappunto e le argomentazioni a supporto della gratuità lungo la tratta, per il periodo dei lavori di ripristino del Ponte sul Po.

“Ritengo – argomenta Riccardo Cavicchi, presidente dell’Area Cna di Ferrara – che il Ministero debba intervenire, a questo proposito, con chiarezza e determinazione, tenendo conto che si tratta di lavori assolutamente impegnativi, che creeranno forti disagi a tutta la popolazione e alle imprese, paragonabili ad una situazione di emergenza. Tra l’altro, non siamo di fronte alla prospettiva di un mancato incasso da parte della Società Autostrade, tenendo conto del considerevole aumento dei mezzi che percorreranno, nei prossimi mesi, il tratto tra Ferrara Nord e Occhiobello durante il periodo di chiusura del Ponte. Non riteniamo giusto lucrare su una situazione di disagio, della quale gli utenti non hanno alcuna responsabilità. E, su questo, intendiamo far pesare tutta la forza della nostra Associazione nelle sedi più opportune”.

Di qui la lettera ad Autostrade per l’Italia di sollecito della eliminazione del pedaggio, mentre una seconda missiva è stata indirizzata da Cna alle Ferrovie dello Stato, alle quali si chiede l’aumento delle fermate dei treni regionali a Pontelagoscuro e S. Maria Maddalena, nelle fasce di maggiore afflusso e facilitazioni per gli utenti che viaggeranno su questo percorso.

DEVOCKA: venerdì 30 marzo il release party del nuovo disco MECCANISMI E DESIDERI SEMPLICI. Undici canzoni dure, “costolari”, fra noise e post-punk

Da organizzatori

Venerdì 30 marzo, Ferrara

Circolo Arci Bolognesi, ore 22, ingresso offerta libera con tessera Arci

Release Party del nuovo disco “Meccanismi e Desideri Semplici” in uscita proprio il 30 marzo per Dimora Records

ASCOLTA IL BRANO
“Siamo già finiti”

Venerdì 30 marzo al Circolo Arci Bolognesi di Ferrara i Devocka presentano il nuovo lavoro “Meccanismi e Desideri Semplici” in un release party che vedrà sul palco anche gli HEMP e il dj set di NO YEAH! indie dancefloor prima e dopo il live.

Il quarto album in studio della band ferrarese esce proprio il 30 marzo per Dimora Records con distribuzione New Model Label.
Il disco è anticipato in questi giorni dal singolo radiofonico “Siamo già finiti”, che presto verrà anche accompagnato da un videoclip. Un brano sulla “non separazione dell’individuo, la dualità della persona che in realtà non esiste. L’esistenza come inutile pedina in mezzo alla massa”.

“Meccanismi e Desideri Semplici” è un disco di canzoni dure, costolari. Brani attraversati da parole in eruzione dallo sterno, chitarre basso batteria in catarsi, fra noise, post-punk e post-hardcore.
Attivi dal 2006 i Devocka sono giunti alla quarta uscita dopo un periodo di stasi e una lunga gestazione: sei anni in tutto dal precedente “La Morte del Sole” (2012), con tanto di cambio di line-up e ingresso al basso di Alessandro Graziadei e Stefano Selvatici alla chitarra.

“Meccanismi e Desideri Semplici” è un’opera che, come le precedenti, arriva all’essenza delle cose e ci fa i conti. Si spurgano le paure e le ferite, si cerca una sopravvivenza e ci si ritrova, nonostante tutto, a vivere. Grazie ad uno sciamanesimo di pelli e amplificatori. Ad una ritualità che si ripete e rinnova nella sua necessità basilare. Resilienza la chiamano oggi. La capacità di assorbire un urto senza rompersi. Invece bisognerebbe chiamarla per quella che è: resistenza. La forza di reagire ad un urto con un altro urto, opporsi ad un diffuso conformismo da sentimenti tenui, dare tutto per ricevere tutto in cambio.

A questo giro i Devocka fanno il classico disco della maturità, ma è una maturità che non perde la propria intensità necessaria, anzi. Fed Nance produce, registra, mixa e suona la determinante chitarra di “Bestemmia”. Manuele Fusaroli ci mette il mastering. L’esito è un suono più a fuoco, più dettagliato, ricco di sfumature, che potenzia il cluster esistenziale brano dopo brano, la perentorietà della proposta (“e ricorda bene / siamo già finiti!”, recita “Siamo già finiti”). Gli arrangiamenti indossano un vestito ricercato, dove conta molto l’utilizzo di sintetizzatori e drum machine, di echo a nastro su voci e chitarre. Il tutto si mescola alla classica potenza nelle ritmiche e alle reminescenze noise, marchio di fabbrica della band.

Sono ricomparsi i Devocka e l’hanno fatto con un disco che non lascia indifferente e segna la vita di chi ascolta. La vita, che è poi il nucleo di queste canzoni. O come dicono loro in “Lezione a Memoria”, liberamente ispirata al romanzo “Viaggio al termine della notte” di Céline: “viverla interamente / perderla per sempre / ritrovarla ancora”.

Link
https://www.facebook.com/devockaband/
http://www.devocka.com

(foto foto Stefano e Fabio Selvatici)

Contatti
Macramè – Trame comunicative
info@macrameufficiostampa.it

Luca Barachetti
luca@macrameufficiostampa.it
349.6106668

Elisa Stucchi
elisa@macrameufficiostampa.it
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Dimora Records
http://www.dimorarecords.it
info@dimorarecords.it
327.0620858

Commercio. Dalla parte dei cittadini. Nasce il Comitato regionale dei consumatori. L’assessore Corsini: “Uno strumento prezioso per garantire l’informazione, la sicurezza e la tutela degli utenti”

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Nominati i rappresentanti di 15 associazioni iscritte al Registro regionale. Presentato anche il nuovo portale regionale dedicato ai consumatori

Bologna – Più tutele, più informazione e più sicurezza per i cittadini. Poggia in pratica su questi tre pilastri l’azione del nuovo Comitato regionale dei consumatori e degli utenti, di cui fanno parte i rappresentanti di 15 associazioni iscritte al Registro regionale, che si è presentato oggi in Regione.
Il nuovo organismo, che nasce a un anno dall’approvazione della legge regionale (n. 4/2017), eserciterà funzioni consultive e propositive con particolare attenzione alla difesa degli utenti più deboli.

Si va da proposte che puntano alla tutela della salute e della sicurezza dei consumatori, a uno sguardo attento all’andamento di prezzi, tariffe e tributi con studi ed analisi promosse ad hoc, a un aiuto concreto nella risoluzione delle controversie tra cittadini e aziende commerciali, fino all’espressione di pareri su proposte di legge e regolamenti che impattano su diritti e interessi degli utenti.
L’Emilia-Romagna rafforza così la tutela dei diritti dei consumatori con l’istituzione e l’avvio dell’attività del Comitato regionale la cui attività, è stata illustrata dall’assessore regionale al Turismo e Commercio, Andrea Corsini, che ne è il presidente, insieme al nuovo portale Consumatori, un ulteriore strumento a disposizione di cittadini e utenti per “consumare informati”.

“Con l’istituzione e l’avvio del Comitato, a cui parteciperanno tutte le associazioni riconosciute dalla Regione Emilia-Romagna- ha spiegato l’assessore Corsini-, si struttura ancora più concretamente la preziosa funzione e attività di tutela verso i cittadini consumatori su cui abbiamo investito da inizio mandato. Lo abbiamo dimostrato già con la legge approvata lo scorso anno che ha dato un ruolo centrale alle associazioni e alla loro attività. Il Comitato, che nasce oggi, avràun ruolo fondamentale nella definizione e nel controllo delle iniziative e delle azioni destinate ai consumatori, con attenzione particolare alla tutela delle fasce di popolazione più deboli.
E con il nuovo portale rispondiamo anche a un dettato della legge, quello di garantire l’informazione. Regione e associazioni- ha concluso Corsini- ora hanno uno spazio in più per contribuire ad aumentare la consapevolezza di tutti promuovendo un consumo etico e consapevole”.

Comitato regionale dei consumatori e degli utenti: come funziona e chi ne fa parte
Nominato con decreto del presidente della Giunta regionale, rimarrà in carica per la durata della legislatura. È presieduto dall’assessore regionale al Turismo e Commercio e ne fanno parte le associazioni regolarmente iscritte nel Registro regionale, ognuna con un membro effettivo e un supplente.
Il Comitato ha una funzione consultiva ed esprime pareri alla Giunta sugli atti amministrativi collegati alla tutela dei consumatori e degli utenti, su proposte di legge e regolamenti che riguardano i loro diritti e interessi, sul piano di attività e sui criteri di erogazione dei contributi.
Inoltre, ha funzioni propositive per la salute e sicurezza dei consumatori, anche attraverso la segnalazione di particolari questioni agli organismi di vigilanza per i controlli; cura la realizzazione di studi, ricerche ed iniziative sui problemi del consumo, oltre a indagini su prezzi, tariffe e tributi applicati sul territorio regionale. Infine incentiva il ricorso a strumenti di soluzione conciliativa e stragiudiziale delle controversie. La partecipazione alle sedute del Comitato non comporta l’erogazione di alcun compenso.

Il portale Consumatori
Con il portale Consumatori, ora rinnovato nella grafica e nei contenuti, Regione e associazioni dei consumatori, mettono a disposizione dei navigatori notizie e approfondimenti sempre aggiornati per sviluppare i temi di educazione al consumo, lotta agli sprechi, tutela della salute, difesa del potere di acquisto, economia solidale.
Ampio spazio anche alla promozione e valorizzazione dei centri storici, ai servizi per chi viaggia per promuovere un turismo responsabile, accessibile, sostenibile e aperto alle nuove modalità di vacanza.
E per rendere sempre più chiare e dirette le informazioni su diritti, norme e opportunità vengono promossi video e interviste ai protagonisti del settore.
Pubblicati anche dati e analisi forniti dall’Osservatorio regionale del Commercio e dall’Osservatorio del turismo di Unioncamere che restituiscono un quadro completo dell’Emilia-Romagna.
Il portale è realizzato dall’Assessorato al turismo e al commercio, finanziato dal Ministero dello sviluppo economico, ed è presente anche sui social: Facebook (@rerconsumatori), Twitter (@ERConsumatori) e Youtube (Consumatori Emilia-Romagna).

La legge regionale per la tutela dei consumatori (4/2017): contenuti e obiettivi
La norma, approvata il 27 marzo dello scorso anno, sostiene e riconosce la più ampia tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini in qualità di consumatori e utenti di beni e servizi, protegge i consumatori nell’esercizio dei loro diritti di associazione, informazione, trasparenza e controllo sui singoli servizi e prodotti, sostenendo e valorizzando le associazioni che operano in Emilia-Romagna.
Oltre all’istituzione del Comitato, la norma conferma il Registro regionale, la cui iscrizione è condizione necessaria per accedere ai contributi, e ridefinisce i criteri per il riconoscimento delle associazioni. Queste ultime non devono svolgere attività di promozione o pubblicità commerciale o avere interessi con imprese di produzione o di distribuzione e devono inoltre comprovare e documentare una continuità di funzionamento e attività specifiche da almeno tre anni, oltre ad avere un adeguato numero di iscritti e tenere libri contabili dai quali risultino entrate e spese.

Particolare attenzione viene data all’informazione dei consumatori. Tra le varie iniziative è prevista la possibilità da parte della Regione di concedere contributi ai Comuni per la creazione di uffici di informazione e assistenza per i consumatori ed utenti, anche in collaborazione con le associazioni iscritte al registro regionale.
Sono previste collaborazioni con Università, istituti di ricerca, esperti per realizzare studi e ricerche, così come la promozione di attività rivolte ai ragazzi delle scuole su temi che riguardano la tutela del consumatore. Contro il carovita e in difesa del potere di acquisto delle famiglie, specialmente a minore reddito e soggette a rischio di emarginazione, sono previste intese e protocolli tra le associazioni dei consumatori e quelle imprenditoriali. /Eli.Co.

Alan Fabbri (LN): “ponte sul Po: serve chiarezza. La politica faccia il suo dovere invece di cercare visibilità

Da Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

“Sulla chiusura del Ponte servono chiarezza e praticità. E’ inutile fare della mulinazza solo per avere visibilità, come ha fatto Calvano con la lettera alla Casellati. La politica dia risposte pratiche ad un problema che coinvolge migliaia di pendolari”.
Così Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in regione Emilia Romagna, con un question time ha sollecitato, questa mattina, durante l’assemblea legislativa, l’assessore ai Trasporti della Regione Emilia Romagna, Raffaele Doinini sulla soluzione della annosa questione creata dalla chiusura per lavori prevista da Anas del ponte sul Po in località Pontelagoscuro.
“Su questo tema importante e molto sentito per i Comuni della provincia di Ferrara ho chiesto all’assessore ai trasporti di questa Regione di fare il punto, a differenza di qualcun altro che è seduto qui che ha mandato una lettera alla neo presidente del Senato, Elisabetta Casellati, solo perchè è di origine rodigina”, spiega Fabbri, riferendosi alla lettera spedita dal consigliere Paolo Calvano. “Di questo gesto non colgo l’opportunità nè la valenza di carattere politico: i referenti sono altri se si vuole risolvere i problemi in maniera pratica e non fare soltanto della mulinazza per andare sui giornali”, aggiunge il capogruppo.
Il problema “è certamente difficile da affrontare e proprio per questo serve chiarezza”, prosegue Fabbri, una chiarezza che “non c’è stata da parte dell’amministrazione comunale, e mi riferisco al sindaco Tiziano Tagliani e quella provinciale, guidata anche quella da Tagliani, che fino ad ora si è dimostrato piuttosto spaesato davanti alla situazione, considerato che lui stesso si è definito ‘terrorizzato’ dalle conseguenze della chiusura”. Un sentimento “comprensibile, ma non adeguato alla responsabilità e alle competenze che spettano ad un sindaco”.
Alle domande di Fabbri ha risposta l’assessore Donini spiegando che mentre Anas si è dimostrata collaborativa condividendo l’obiettivo della Regione di accorciare i tempi dei lavori sul ponte da sei a quattro mesi, Autostrade non ha esplicitato alcuna disponibilità a dispensare esenzioni sui pedaggi per il periodo della chiusura. “Rimaniamo in attesa dei risultati dell’incontro che avverrà dopo Pasqua con la Direzione Generale del Ministero”, conclude Fabbri “ricordando all’assessore che è dovere della politica risolvere questo tipo di situazioni che devono arrivare ad impattare il meno possibile sulla vita quotidiana dei cittadini”.

Pasqua e pasquetta al MEIS, con la mostra sui primi mille anni degli ebrei italiani

Da Ufficio Stampa Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS

Per Pasqua e pasquetta, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS (Via Piangipane 81, a Ferrara) è sempre aperto ai visitatori, dalle 10 alle 18, con la mostra “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni”, a cura di Anna Foa, Giancarlo Lacerenza e Daniele Jalla, main partner Intesa Sanpaolo.

L’allestimento comunica in modo originale l’unicità della storia dell’ebraismo italiano, descrivendo come la presenza ebraica si sia formata e sviluppata nella Penisola dall’età romana (II sec. a.e.v.) al Medioevo (X sec. d.e.v.) e come gli ebrei d’Italia abbiano costruito la propria peculiare identità, anche rispetto ad altri luoghi della diaspora.

Attraverso i contributi video di alcuni esperti e oltre duecento oggetti – molti preziosi e rari, fra i quali manoscritti, incunaboli e cinquecentine, documenti ed epigrafi di età romana e medievale, anelli, sigilli, monete, lucerne, amuleti poco noti o mai esposti prima, e provenienti dai musei di tutto il mondo –, il percorso espositivo individua le aree di origine e dispersione del popolo ebraico, e ripercorre le rotte dell’esilio verso il Mediterraneo occidentale, dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme. Documenta la permanenza a Roma e nel sud Italia, parla di migrazione, schiavitù, integrazione e intolleranza religiosa, in rapporto sia al mondo pagano che a quello cristiano. Segue la fioritura dell’Alto Medioevo e poi, in un clima politico segnato dalle dominazioni longobarda, bizantina e musulmana, il precisarsi di una cultura ebraica italiana, anche a nord. Fino alle Crociate, agli eccidi, alle conversioni forzate, che segnano le comunità ebraiche tedesche, mentre quelle italiane godono ancora di una notevole stabilità e relativa convivenza con l’ambiente circostante, come testimonia l’ebreo Beniamino da Tudela nel suo “Libro di viaggi”.

A introdurre il visitatore ai temi del MEIS, l’installazione multimediale “Con gli occhi degli ebrei italiani”, a cura di Giovanni Carrada (autore di “Superquark”, responsabile del soggetto e della sceneggiatura) e di Simonetta Della Seta (Direttore del MEIS): duemiladuecento anni di storia e cultura italiana in ventiquattro minuti, visti e raccontati attraverso gli occhi degli ebrei.

Apertura fino al 16 settembre 2018. Dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, il giovedì dalle 10 alle 23.

Biglietto intero € 10, ridotto € 8 (dai 6 ai 18 anni, studenti universitari, possessori di MyFE Card, categorie convenzionate); gruppi da 8 a 15 persone € 6 (un accompagnatore gratuito ogni 15 paganti); scuole € 5 (due accompagnatori gratuiti per ogni classe). Entrano gratuitamente i bambini sotto i 6 anni, i diversamente abili al 100% con un accompagnatore, i giornalisti e le guide turistiche con tesserino, i membri ICOM e i militari in divisa.

Al via il XIX concorso fotografica di CONFAGRICOLTURA Ferrara

Da ufficio stampa confagricoltura

Aperte le iscrizioni al Concorso Fotografico indetto da Confagricoltura Ferrara nell’ambito della Settimana Estense 2018. “Fiori e colori nella campagna ferrarese”, questo è il tema scelto per gli scatti d’autore della 19esima edizione. Il concorso è aperto a tutti gli appassionati di fotografia naturalistica, professionisti e non. L’iscrizione è gratuita. Ogni autore potrà partecipare con un numero massimo di cinque opere a colori e cinque in bianco e nero. Le stampe dovranno essere di formato massimo 20×30 e inserite in un supporto rigido (cartoncino) con formato 30×40. Sul retro dovrà essere indicato, o comunque allegato: nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico, e-mail dell’autore e titolo dell’opera. Le opere andranno spedite a Confagricoltura Ferrara – Concorso Fotografico – via Bologna 637/b – 44124 Chiesuol del Fosso (FE) o consegnate a mano al suddetto indirizzo negli orari 8.00 – 13.00 dal lunedì al venerdì e dovranno pervenire entro e non oltre lunedì 10 settembre. L’ammissione delle opere e l’assegnazione dei premi avverrà a giudizio insindacabile della giuria. 1° premio € 300,00 + coppa, 2° premio € 200,00 + targa; 3° premio €150,00 + targa. Le premiazioni saranno effettuate nel corso dell’Assemblea dei Delegati di Confagricoltura Ferrara che si terrà entro novembre 2018. Le fotografie saranno esposte, fino a fine gennaio 2019, presso l’Agriturismo “Ai due Laghi del Verginese” a Gambulaga. Per visionare o scaricare il bando del concorso: www.confagricoltura.org/ferrara

Gli studenti dell’IIS Montalcini incontrano l’autore Giuseppe Mendicino

Da organizzatori

Le classi 2^, 4^ e 5^ dell’IIS “Rita Levi-Montalcini” di Argenta hanno incontrato venerdì 23 marzo Giuseppe Mendicino, autore nonché amico di Mario Rigoni Stern, del quale ha scritto l’opera ‘Mario Rigoni Stern. Vita, guerre, libri’.

Mendicino ha illustrato ai ragazzi del Montalcini l’opera dello scrittore di ‘Il sergente nella neve’ dal punto di vista storico e successivamente li ha guidati alla riflessione su grandi temi quali l’importanza del giudizio critico, la libertà di scelta e il rapporto tra uomo e natura.

L’iniziativa è stata realizzata grazie all’interesse che il CAI di Argenta nutre verso il mondo dei giovani e alla collaborazione di Fabrizio Campacci con la dirigenza e i docenti dell’Istituto.

Ancora una volta il legame tra scuola e territorio si é rivelato vincente ed ha portato un arricchimento da più punti di vista agli studenti del Montalcini che con attenzione e curiositá hanno partecipato all’incontro con l’autore.

Gita di Primavera alla Casona

Da ufficio stampa Fiab Ferrara

Lunedì 2 aprile Pasquetta,
pedalata (con grigliata) fuori porta

Arriva la Primavera e iniziano le nostre gite e escursioni. Come prima uscita, dopo questo lungo inverno, vi proponiamo una facile pedalata “fuori porta” a cui abbiniamo un pranzo di Pasquetta a Ca’ Frassinetta, in tutto circa 25 chilometri (andata / ritorno) e cibo genuino.

Ritrovo
piazza Duomo ore 9.45

partenza ore 10 e arrivo a Ca’ Frassinetta alle ore 11

Via Vallelunga 182, Pontelagoscuro – Ferrara

Cosa fanno a Ca’ Frassinetta
Turismo sociale: questo è lo slogan del BiciHostel, situato a Ferrara lungo la Pista Ciclabile Destra Po (il percorso più lungo in Italia dedicato alle biciclette).
Per realizzare questa idea innovativa che unisce l’impegno sociale alla promozione del turismo ecosostenibile, i volontari del BiciHostel hanno lavorato per anni, ristrutturando un’antico podere.

La struttura principale è dedicata alla comunità di accoglienza, agli uffici amministrativi e alle aule in cui viene svolta la formazione professionale degli ospiti da reinserire.

Nel fienile adiacente è stato allestito il vero e proprio BiciHostel. Qui i viaggiatori a pedali (ma non solo) vengono accolti in un ambiente molto semplice e confortevole. La disponibilità di posti letto è di 25 persone, disposte in varie tipologie di camera.

Lontano dai rumori della città, immerso nella campagna a fianco dell’argine del Po, il BiciHostel ogni estate si anima di eventi culturali, come il Festival Multietnico (periodo di giugno e luglio), proiezioni cinematografiche e iniziative pubbliche sui temi delle culture del mondo, dello sviluppo sostenibile e del viaggiare lento.

Il BiciHostel è anche il luogo dove ha preso vita lo spettacolo “La Repvbblica delle Biciclette”.

Per conoscere più da vicino Ca’ Frassinetta e per rimanere aggiornato sugli eventi che organizza visita la pagina Facebook:

www.facebook.com/bicihostel

A Ca’ Frassinetta ci ospiterà Guido Foddis che con il suo modo spiritoso e allo stesso tempo lento ci farà conoscere la struttura, in attesa del pranzo.

Questi i menù di Pasquetta:

Grigliata (carne + verdure) più contorni, 1/4 vino, acqua, caffè
oppure
Antipasti, primo, 1/4 vino, acqua, caffè

Prezzo Fiab 15 euro a persona

ATTENZIONE
Per il pranzo la prenotazione è obbligatoria.
Telefonare a Stefano 348 934 9040 entro venerdì 30 marzo ore 12.

Informazioni e cose da sapere

Fiab è un’associazione ambientalista, non un’agenzia turistica: i capogita sono volontari non retribuiti che propongono escursioni in un territorio che li ha affascinati. Per la buona riuscita delle gite serve la collaborazione di tutti i partecipanti e la disponibilità a affrontare qualsiasi imprevisto con buonsenso e buonumore.

Girare con la bici in ordine: luci e freni funzionanti, camera d’aria di scorta. Il casco non è obbligatorio ma fortemente consigliato.

Europa. Fondi Ue, più risorse per la cooperazione tra le Regioni dopo il 2020, contro il rischio di diminuzione delle risorse

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Rilanciare la Politica di coesione quale leva per lo sviluppo equilibrato di tutti i territori dell’Unione: ne hanno parlato oggi a Bologna la Regione Emilia-Romagna e le Regioni partner nelle reti europee con il ministro De Vincenti, il direttore generale dell’Agenzia per la coesione territoriale Agrò e Berkowitz, della Direzione generale per la Politica urbana e regionale della Commissione europea

Bologna – Contro la proposta della Commissione europea di tagliare drasticamente le risorse per le politiche di coesione, l’Emilia-Romagna ha rivendicato da tempo la necessità di aumentare le risorse per la cooperazione fra Regioni, per l’innovazione e per le risorse umane. Su questa posizione si sono ritrovati il Governo, le Regioni italiane e le principali reti di Regioni europee. Se ne è parlato nel convegno “La politica di coesione per il futuro dell’Europa”, che si svolto oggi a Bologna, per discutere e fare proposte sulle possibili priorità di investimento del bilancio dell’Unione europea dopo il 2020. Tra gli interventi quello di Eleni Marianou, segretario generale della Conferenza delle Regioni periferiche marittime, Tom Schulpen, direttore dei Programmi europei della Provincia di Nood Brabant (Vanguard Initiative), Stefan Pan, vice presidente di Confindustria e presidente del Consiglio di rappresentanze regionali e per le politiche di coesione territoriale, Peter Berkowitz, della Direzione generale per la Politica urbana e regionale, Claudio De Vincenti, ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Maria Ludovica Agrò, direttore generale dell’Agenzia per la coesione territoriale.
“Le istituzioni locali devono indicare una prospettiva per il futuro delle politiche europee di coesione– ha scandito il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, intervenendo al convegno– dobbiamo far comprendere quanto siano state importanti queste risorse negli anni della crisi. E’ fondamentale ascoltare la voce dei territori, ai quali l’Europa deve guardare per politiche di innovazione, crescita dell’occupazione e coesione sociale”.
La Commissione europea sta infatti definendo in questi mesi la propria proposta per la dotazione finanziaria per il periodo 2021-2027, e già all’inizio di maggio presenterà il proprio piano al Parlamento europeo. Forte è la spinta alla riduzione della quota di risorse destinate alla Politica di Coesione, che rappresenta una delle voci di spesa più importanti del bilancio comunitario (attualmente 1/3) e, parallelamente, alla centralizzazione intesa sia come aumento della quota di risorse gestite direttamente dalla Commissione europea sia come centralità degli Stati nel negoziato sui Fondi Strutturali e di Investimento europei. Da questi timori è partito il massiccio lavoro delle Regioni in questi mesi, con l’Emilia-Romagna in testa.
“Nell’economia aperta le Regioni contano più di prima, devono avere voce per dire cosa intendono per sviluppo, uno sviluppo basato sul lavoro- ha detto l’assessore regionale alle Politiche europee allo sviluppo, Patrizio Bianchi-. Le politiche di coesione servono per tenere unita l’Europa e devono coinvolgere tutte le Regioni, anche quelle come l’Emilia-Romagna che ha dimostrato di sapere usare molto bene i fondi europei. In questi anni abbiamo lavorato ad una politica di fortissima aggregazione europea, abbiamo creato la rete Vanguard che unisce le Regioni avanzate d’Europa, siamo protagonisti della rete che coinvolge le regioni periferiche e marittime, e che si occupa delle politiche del Mediterraneo e dell’Adriatico”.
Nel videomessaggio inviato per l’occasione la Commissaria europeo per la Politica regionale, Corina Cretu, ha sottolineato l’importanza della Politica di Coesione per la crescita e lo sviluppo armonioso dell’intera Unione, a beneficio dei cittadini. “La Politica di Coesione è espressione concreta della solidarietà e sono lieta del sostegno dell’Italia- ha spiegato Cretu-. La Regione Emilia-Romagna ha una capacità di mobilitazione delle imprese e di progettazione che la porta ad essere terza in Europa per numero di progetti candidati sui bandi usciti e prima per progetti sull’asse innovazione e ricerca. La vostra politica è la migliore risposta al prosieguo delle politiche di coesione post 2020”.
“Le politiche di coesione devono avere risorse adeguate, in modo da poter coinvolgere tutte le regioni, perché la politica di coesione non ha solo un ruolo compensativo ma serve per favorire la crescita di tutte le aree del nostro continente- ha detto il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti-. Nonostante la Brexit pensiamo che i Paesi europei debbano continuare a contribuire in modo adeguato per continuare a finanziare le politiche di coesione”.

La politica di coesione in Emilia-Romagna
Nel periodo di programmazione 2014-20, la Regione è titolare di tre programmi operativi regionali cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per 2,5 miliardi di euro (di cui circa il 50% di fonte europea). Risorse che finanziano politiche strategiche per la formazione e l’occupazione, per la competitività e l’innovazione del sistema economico-imprenditoriale e per lo sviluppo del sistema agroalimentare del territorio.
In questo quadro la Regione Emilia-Romagna e le Regioni partner nelle reti europee intendono rilanciare la Politica di coesione quale leva per lo sviluppo equilibrato di tutti i territori dell’Unione, valorizzando una cooperazione tra territori più fragili e territori più forti, che consenta a tutti di beneficiare dei vantaggi della globalizzazione e condividerne i costi. Un tipo di cooperazione che deve passare attraverso un nuovo protagonismo delle Regioni, in grado di interpretare i bisogni dei cittadini e delle comunità locali e di programmare le risorse valorizzando gli asset territoriali. /BM

Relazioni internazionali. L’Emilia-Romagna incontra l’Albania. Oggi in Regione la vicepresidente ha ricevuto i ministri della Pubblica istruzione e della Diaspora

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Tra i temi affrontati, oltre a quello dell’emigrazione, la cooperazione economica, sociale e culturale. Gualmini: “Mettiamo a disposizione del Paese le nostre competenze sulle politiche di integrazione”

Bologna- Cooperazione in campo sociale, culturale e formativo, ma anche integrazione dei cittadini stranieri sul territorio regionale. Sono i temi al centro dell’incontro che si è svolto oggi in Regione tra la vicepresidente con delega alla Cooperazione internazionale e all’immigrazione, Elisabetta Gualmini, e la delegazione albanese, in visita in questi giorni in Emilia-Romagna, guidata dai ministri alla Diaspora, Pandeli Majko, e alla Pubblica istruzione, sport e gioventù, Lindita Nikolla. L’attuale governo albanese sta attuando una serie di riforme strutturali per consentire l’adesione dell’Albania all’Unione europea. In questo percorso, uno dei filoni principali è quello della strutturazione del rapporto con l’emigrazione, a partire dall’Italia che è il primo partner dell’Albania in Europa e il Paese che ospita la più grande comunità albanese che vive e lavora fuori dai confini nazionali. Un tema affrontato oggi, durante l’incontro in viale Aldo Moro, anche dalla responsabile del progetto “Il coinvolgimento della diaspora albanese nello sviluppo sociale ed economico del paese”in capo all’International organization for migration, la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio.

“Un incontro con cui abbiamo fatto il punto sui rapporti commerciali, economici e culturali tra i due Paesi, e abbiamo parlato anche di emigrazione- ha affermato la vicepresidente Gualmini-. I rappresentanti del Governo albanese hanno sottolineato che l’Emilia-Romagna rappresenta per loro un modello di integrazione sociale, economica e culturale rispetto ai cittadini stranieri. Un punto fondamentale nel rapporto con l’Albania è la questione dei minori stranieri non accompagnati che vengono presi in carico nella nostra regione dal sistema di accoglienza. Stiamo cercando insieme- ha aggiunto Gualmini- la strada migliore per risolvere questa delicata situazione”.

La collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e Albania
Formazione professionale, cooperazione territoriale europea e riordino istituzionale: sono questi i settori principali su cui verte lo scambio tra i due Paesi. In materia di istruzione e formazione, la Regione Emilia-Romagna già da alcuni anni svolge attività a supporto del ministero della Gioventù. In particolare, il progetto Mecavet (Mechanical vocational educational and training for youth) mette in campo tirocini formativi presso le aziende, la riorganizzazione delle scuole professionali nel settore della meccanica e della meccatronica, il supporto per il miglioramento del coordinamento tra scuole/aziende. Significativo è anche il rapporto di collaborazione nell’ambito della strategia macroregionale Adriatico-Ionica (Adrion) finalizzato a migliorare la coesione economica, sociale e territoriale nella macroregione, di cui l’Emilia-Romagna è autorità di gestione. /Ti.Ga

Il reporter di guerra Cristiano Tinazzi: “La Siria è un paese ormai senza futuro”

Il 15 marzo 2011 in Siria partirono le prime proteste di quella che poi è stata chiamata ‘Primavera araba’. Erano le prime avvisaglie: un anno dopo si trasformò in una guerra civile. Conflitto, purtroppo, ancora in atto e che ogni giorno scorre davanti ai nostri occhi con immagini che ci parlano di bombardamenti, civili uccisi, e tanti, troppi attori a contendersi il ruolo principale in questo teatro di distruzione. Proprio per fare un po’ di chiarezza in questo scenario ingarbugliato, ho chiesto a Cristiano Tinazzi, reporter freelance e collaboratore di Rsi radiotelevisione svizzera, Tv2000 e del quotidiano ‘il Messaggero’. Lui in Siria c’è stato più volte e questa breve intervista serve, più che altro, a vedere più da vicino un panorama molto complicato.

Quali sono state le tue esperienze in Siria?
Nel Paese sono stato quattro volte, una precedentemente alla guerra, nel 2006, e tre durante la guerra civile nel 2012. Per quanto riguarda le esperienze del 2012: una volta sono entrato con visto per Damasco, dove ho seguito gli osservatori Onu nelle loro missioni fuori dalla capitale e i soldati governativi, e due volte sono stato ad Aleppo con le formazioni ribelli, anche qui sono stato spesso con gli osservatori Onu che si dirigevano ogni mattina in zone differenti del paese. Sono stato a Homs e Zabadani. Ho visto due attentati con autobomba a Damasco e sono stato oggetto di un attacco, credo ‘roadside bomb’, che ha colpito un mezzo militare dell’esercito dietro di noi sulla strada che portava da Damasco a Zabadani. Quando sono entrato con le formazioni ribelli ad Aleppo ho passato due settimane sotto continui bombardamenti governativi che colpivano indistintamente ospedali, scuole, mercati, edifici. E’ stato un incubo. Un massacro di civili mai visto in altri conflitti.

Come si è evoluta la situazione dall’inizio del conflitto a oggi?
Paragono spesso la questione siriana a un grande scacchiere, dove giocatori multipli muovono i loro pezzi. I pedoni sono i civili, sacrificabili senza grossi danni dai vari giocatori che a turno fanno le loro mosse. La Siria è una vergogna che contraddistinguerà per i decenni a venire questo secolo, il simbolo dell’incapacità delle Nazioni Unite di porre un freno alla violenze e ai crimini di un dittatore. Una violenza governativa che ha portato alla radicalizzazione delle posizioni, alla distruzione della società civile e all’entrata in campo anche di gruppi legati al terrorismo internazionale.

La percezione che si ha è di un grande caos, aumentato da notizie contrastanti, puoi farci chiarezza sulla situazione attuale?
In poche righe è impossibile spiegare in maniera approfondita la situazione sul terreno. I ‘player’ interni (curdi, sunnit, sciiti, etc) si muovono supportati ognuno da supporter esterni (russi, iraniani, Hezbollah, turchi, americani, Emirati, etc). E il caos informativo è dovuto a diversi fattori, uno dei quali è la mancanza di giornalisti sul campo e la presenza, al contrario, di mediattivisti e ‘giornalisti’ militanti politici che riportano notizie distorte. Fortunatamente esistono diverse fonti affidabili, Osint [Open Source INTelligencee] e Humint [HUMan INTelligence], e analisti capaci di leggere e filtrare le informazioni. Questo ovviamente dipende anche dalla capacità del giornalista stesso, che riceve il flusso di informazione, di utilizzare strumenti appropriati e avere conoscenza approfondita delle tematiche.

Si è molto parlato di Afrin e dei Curdi sotto attacco di Erdogan, qual è la reale situazione?
Erdogan, come tutti, gioca le sue carte (prima parlavamo appunto di ‘player’ esterni) in funzione anti-curda per mettere in sicurezza i confini turchi contro gruppi militari alleati del Pkk. Il suo scopo è anche quello di ‘depressurizzare’ la questione rifugiati siriani (oltre tre milioni e mezzo) in Turchia favorendo il loro rientro in Siria nei territori sotto il suo controllo.

Si può parlare di un esodo di 700.000 persone come hanno fatto alcune agenzie oppure va ridimensionato questo numero?
I dati forniti erano completamente sballati. Afrin, nel 2004, anno dell’ultimo censimento disponibile, aveva 36mila abitanti, numero che si è quasi triplicato durante la guerra a causa dell’arrivo di numerosi sfollati interni. L’intero cantone di Afrin, secondo fonti Unhcr [United Nations High Commissioner for Refugees] aveva circa dai 200 ai 300mila abitanti. Le ultime notizie in merito ad Afrin parlano di un ritorno alla normalità e di decine di migliaia di civili che stanno rientrando dopo che l’esercito turco e i gruppi dei ‘Free Syrian Army‘ a lui alleati hanno preso il controllo della città sostanzialmente senza combattimento in area urbana.

Quali sono le differenze tra ciò che è successo ad Afrin e quello che succede nella Ghouta?
La differenza credo sia sotto gli occhi di tutti. La Ghouta è un territorio ad alta densità di popolazione, chiuso da un assedio che dura da più di cinque anni e costantemente sottoposto a bombardamenti aerei. Decine di migliaia di persone sono rimaste ferite o uccise in questi anni e decine di migliaia quelle sfollate. Sia per numero di vittime che per tipologia di conflitto, durata, distruzione del tessuto urbano e armamenti utilizzati i due casi non sono assolutamente paragonabili tra loro.

Come vedi il futuro della Siria?
Quale futuro? Buona parte degli oltre sei milioni di siriani sfollati non rientrerà mai più nel Paese, fino a quando non sparirà il clan degli Assad e i suoi sodali, cosa che, per come sta andando il conflitto, non è una previsione che potrà avverarsi a breve termine.

Voci fuori dal coro: Vargas Llosa contro le femministe spagnole

di Roberta Trucco

Circa una settimana fa sul quotidiano ‘La Repubblica’ è stata pubblicata la traduzione di una lettera di Vargas Llosa, precedentemente apparsa su ‘El Pais’: ‘Care femministe, lasciate in pace i libri’. La lettera, una invettiva aspra e dura contro le femministe radicali, cominciava così “cerco di essere ottimista ricordando che, nonostante tutto, l’umanità non è mai stata migliore di adesso” (Popper).
Anche io sono ottimista, ma a differenza dello scrittore spagnolo, lo sono proprio perché oggi la rivoluzione femminista sembra uno tsunami inarrestabile. Nessuna risacca. E’ il femminismo che “ha aiutato e aiuterà a liberare l’umanità, liberando prima le donne e poi l’altra metà” (Punkrhuste).

Nel suo lungo articolo Vargas Llosa definiva certo femminismo, quello radicale – ma che significa? Uno modo subdolo per dividere le donne – il più risoluto nemico della letteratura. Addirittura più pericoloso della religione e dei totalitarismi. Elencava i nomi di grandi scrittori, premi Nobel per la letteratura, le cui vite e modi di stare al mondo vengono messi in discussione da scrittrici femministe con una certa dose di ragione. Inaccettabile per lui che l’assertività femminista possa avere la forza di mettere in discussione “i più grandi capolavori mai scritti”.”Se il male non si manifesta attraverso i libri il rischio è che si manifesti nella vita stessa”, argomentava in loro difesa. Peccato che alcuni degli autori messi all’indice dalle femministe hanno realmente condotto azioni fortemente discutibili, ma per Vergas llosa, dato che “la letteratura salverà il mondo” è giusto riconoscergli l’immunità. Certo suona bene la definizione secondo cui la letteratura è il veicolo che permette di far tornare in superficie quanto dell’umano mistero teniamo represso e che ci aiuta a comprendere meglio la vita e le contraddizioni insite in ognuno di noi. Ma gran parte dell’umano mistero resta represso e non torna in superficie perché nell’immaginario maschile le parole delle donne, fuori dall’ambito privato, continuano a rappresentare un pericolo. Nessuno confronto alla pari, nessuna discussione.
La sua invettiva contro le femministe mi ricorda tanto anche il suo discorso contro il referendum sulla Catalogna indipendente. Oggi chiunque mostri alzare il capo e ribellarsi pacificamente, ma con determinazione, contro l’establishment viene visto come un nemico e dunque va annientato. Sarebbe bene che la paura maschile di perdere posizioni di potere interrogasse nel profondo i maschi.
Se Nabokov ha scritto uno dei migliori romanzi del ventesimo secolo ne sono felice, ma a mia figlia voglio anche potere raccontare che era un pedofilo incestuoso e renderla curiosa verso altre voci della letteratura non incensate dai soliti circuiti di potere. I giovani l’hanno capito. Emma Gonzales, una delle leader del movimento studentesco #enough is enough, lo ha detto chiaramente: “Gli adulti amano i giovani quando prendono buoni voti a scuola e li odiano quando esprimono le loro opinioni con forza”. Vale la stessa cosa anche per le donne. Il patriarcato non tollera che vengano palesate le enormi contraddizioni che ci troviamo a vivere in questo momento storico tanto più se a farlo sono i ‘suoi’ figli e le ‘sue’ donne. Sarebbe auspicabile che ‘La Repubblica’ e ‘El Pais’ provvedessero a offrire ai lettori e alle lettrici un’intervista alle scrittrici femministe su questo tema. Mi interesserebbe molto un loro punto di vista. Siamo all’inizio di una nuova era e il mondo ha bisogno di una sinergia creativa tra uomini e donne e non di una guerra tra i sessi, né di una guerra tra generazioni, ma per fare questo, oggi, c’è bisogno che gli uomini di potere si mettano di lato e passino il testimone!

Ps. Per chi è interessato a leggere il breve decalogo proposto dalle femministe spagnole che ha suscitato la reazione del premio Nobel Vargas Llosa, lo può trovare QUI.

Centri per l’impiego. La Regione anticipa oltre 21 milioni di euro per gli stipendi dei dipendenti

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

L’annuncio in Giunta da parte degli assessori Petitti e Bianchi: “Adempiamo a un impegno concreto nei confronti del personale”. Attualmente i Centri per l’impiego in Regione impiegano 427 addetti

Bologna. La Regione sceglie di accelerare i tempi per gli stipendi dei lavoratori dei Centri per l’Impiego, rendendosi disponibile ad anticipare eventuali ritardi nell’emanazione del relativo decreto ministeriale.

È l’obiettivo che si pone la Regione Emilia-Romagna, dopo che i fondi per i Centri per l’impiego (che ora fanno capo all’Agenzia regionale per il lavoro) sono stati trasferiti dalle Province alle Regioni con la Legge regionale di Bilancio 2018. Il trasferimento avverrà nella misura necessaria ad assicurare il pagamento delle retribuzioni del personale, in misura pari agli importi definiti dalla norma nazionale.

È quanto hanno comunicato ieri, nella riunione di Giunta regionale, dagli assessori Emma Petitti (Bilancio) e Patrizio Bianchi (Ricerca e lavoro).

Le risorse trasferite complessivamente dallo Stato alle Regioni italiane ammontano, per il triennio 2018-2020, a circa 251 milioni di euro (di cui 16 milioni per la stabilizzazione dei tempi determinati). Per lo stesso periodo all’Emilia-Romagna sono stati assegnati poco meno di 19 milioni e 200 mila euro per il personale a tempo indeterminato e quasi 1,8 milioni per quello a tempo determinato. “Con il raggiungimento di questo obiettivo– hanno commentato gli assessori Petitti e Bianchi- diamo risposte ai dipendenti dei Centri per l’impiego della nostra regione, con i quali assumiamo un impegno concreto”.

Attualmente i Centri per l’impiego in Regione impiegano 427 addetti, mentre sono 34 i dipendenti dell’Agenzia regionale per il lavoro. /AA

La newsletter del 27 marzo 2018

Da ufficio stampa Cronaca Comune

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Mercoledì 28 marzo alle 17 conferenza di Daniela Cappagli e Michele Bondanelli

Le città invisibili: da Italo Calvino a Renzo Piano

27-03-2018

Sarà dedicato alla conoscenza della città attraverso i linguaggi della letteratura e dell’architettura il nuovo appuntamento, mercoledì 28 marzo alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara), del ciclo di incontri ‘I colori della conoscenza’ a cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara. L’approfondimento sarà curato da Daniela Cappagli (insegnante) e Michele Bondanelli (gruppo G124 del Sen. arch. Renzo Piano).

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Il tema centrale riguarda la conoscenza della città e sarà affrontato attraverso la letteratura e l’architettura, inoltrandoci nei sentieri interdisciplinari delle opere di autori che lo hanno rappresentato in ambiti diversi ma con idee convergenti: Italo Calvino e Renzo Piano. Conoscere la città e il suo paesaggio fisico, sociale, ambientale, umano significa fornire ai giovani gli strumenti culturali necessari per diventare cittadini consapevoli, per leggere e comprendere il presente, partendo dal passato. Conoscere la città significa anche promuovere la consapevolezza che tutto ciò che costruiamo, le nostre opere, vanno verso il futuro e dal futuro saranno giudicate. E’ questa la via umanistica, che ci permette di rapportarci con il tempo che verrà e che permette di scoprire la funzione civile del nostro operato.
Cosa lega Calvino e Renzo Piano? Il comune interesse per la città e la sua vita costantemente in evoluzione, la consapevolezza che la forma della città, in senso storico-filosofico, influenza la vita dei suoi abitanti ogni giorno ed educa le nuove generazioni in senso positivo o negativo in rapporto alla sua struttura fisica e sociale. Città e Paesaggio incarnano valori collettivi essenziali per la democrazia di cui Calvino scrive e a cui vuole rispondere la responsabilità architettonica di Renzo Piano.

FONDAZIONE FERRARA ARTE – Tante opportunità di visitare la mostra “Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni”

Palazzo dei Diamanti, aperture serali straordinarie nelle festività pasquali e nel ponte del 1° maggio

27-03-2018

Sabato 31 marzo e domenica 1 aprile, in occasione delle festività pasquali, tutti i ferraresi e i turisti presenti in città avranno l’opportunità di visitare la mostra Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni fino alle ore 22.30 (chiusura della biglietteria ore 22). Sarà così possibile ammirare le opere dei protagonisti della scena artistica tra Otto e Novecento – dai maestri del simbolismo e divisionismo, Segantini, Previati e Pellizza, a quelli dell’avanguardia futurista, Balla, Carrà e Boccioni – fino a tarda sera.

Anche sabato 28 aprile, in occasione del ponte del 1° maggio, il pubblico avrà l’occasione di lasciarsi sedurre dalla materia mutevole e inafferrabile degli stati d’animo fino alle ore 22.30 (chiusura della biglietteria ore 22).
Altre aperture straordinarie sono previste il 19 maggio, in occasione della Notte dei Musei, quando la rassegna chiuderà le porte alle ore 24 (chiusura biglietteria ore 23.30), venerdì 1 giugno e durante l’ultimo week-end di mostra, dall’8 al 10 giugno fino alle 22.30.

Nelle serate di apertura, alle ore 21.00, sono previste delle visite guidate per singoli visitatori con ritrovo nel giardino di Palazzo dei Diamanti 15 minuti prima della visita. La prenotazione della visita guidata è obbligatoria.

Ricordiamo inoltre che sarà possibile visitare l’esposizione anche il 2 aprile (lunedì dell’Angelo), 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno, con orario continuato dalle 9 alle 19.

Per informazioni e prenotazioni: 0532 244949, www.palazzodiamanti.it, facebook.com/palazzodiamanti

 

(Comunicazione a cura delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea/Fondazione Ferrara Arte)

DECENTRAMENTO – Gli uffici riapriranno regolarmente martedì 3 aprile

Sabato 31 marzo chiusura straordinaria di URP, Sportello Informastranieri e SCA

27-03-2018

Sabato 31 marzo, in occasione delle festività pasquali, l’URP Informacittà e lo Sportello Informastranieri di via Spadari 2/2, e lo SCA – Sportello Centrale di Anagrafe di via F. Beretta 1, rimarranno chiusi al pubblico.
Riapriranno regolarmente martedì 3 aprile.

Per info visita il sito

BIBLIOTECA RODARI – Giovedì 29 marzo alle 17.15 nella sala di viale Krasnodar

Conflitti e confronti per i più piccoli. E premi ai migliori “Lettori dell’anno”

27-03-2018

Giovedì 29 marzo 2018 alle 17.15 alla Biblioteca Rodari (viale Krasnodar 102 a Ferrara) ci sarà il l’appuntamento conclusivo con le “Belle Storie” del giovedì pomeriggio, pensato per bambini dai 3 ai 7 anni. Questa volta l’iniziativa è dedicata a “Belle storie di meraviglie”.
A condurre l’incontro sarà Federica Melloni, che leggerà due storie dove i protagonisti affrontano il conflitto e una riflessione su se stessi e il proprio modo di relazionarsi: “Io sono Marcello Fringuello” di Alexis Deacon con illustrazioni di Viviane Schwarz (LO editore, 2015) e “Urlo di mamma” di Jutta  Bauer (Salani, 2002).

La partecipazione è gratuita e non c’è bisogno di prenotazione.
A seguire verranno fatte le premiazioni del miglior Lettore dell’anno 2017 under 14 (3 categorie).

Per info: biblioteca Rodari, viale Krasnodar 102, Ferrara, tel. 0532 904220, email bibl.rodari@comune.fe.it

 

 

 

LAVORI PUBBLICI – Presentata da sindaco Tagliani, ass. Modonesi e rappresentanti di Sipro e Aess

La gara del Comune per la pubblica illuminazione: efficienza impianti, nuovi punti luce e città cablata

27-03-2018

Si e tenuta questa mattina, martedì 27 marzo nella sala di Giunta della residenza municipale di Ferrara, la conferenza stampa di presentazione della nuova gara del Comune di Ferrara per la pubblica illuminazione.

Per illustrare le modalità e i contenuti principali del bando, all’incontro con i giornalisti sono intervenuti il sindaco Tiziano Tagliani, l’assessore ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi, il direttore tecnico Fulvio Rossi, l’ingegnere capo Luca CapozziAntonio Parenti e Mary Minotti (Servizio Infrastrutture – Mobilità e Traffico), l’amministratore unico e il coordinatore operativo di S.I.PRO. SpA Paolo Orsatti Silvia Pulvirenti, il presidente e il direttore dell’Agenzia per l’Energia e per lo Sviluppo Sostenibile (A.E.S.S.) Benedetta BrighentiPiergabriele Andreoli.

“Con questo bando – ha affermato il sindaco Tagliani – avemo la possibilità raccogliere le proposte e le soluzioni più efficaci e intelligenti consentendo consistenti benefici alla nostra rete di illuminazione pubblica in termini economici e ambientali”

“Dopo quindici anni mettiamo in campo una gara per un servizio strategico per la nostra città – ha aggiunto l’assessore Modonesi – con un bando fra i più importanti degli ultimi anni per caratteristiche e volume economico. Lo facciamo grazie a un lavoro impegnativo e puntuale che ha visto lavorare con professionalità tutti i settori tecnici comunali, in sinergia con i partner operativi”.

LA SCHEDA (a cura dell’assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità) – DOCUMENTAZIONE completa di mappe e immagini scaricabile in fondo alla pagina (file PDF)

Ferrara cambia luce – Il nuovo bando per la gestione della pubblica illuminazione

Gli obiettivi

– Più illuminazione, sicurezza, investimenti, smart city

– Meno consumi energetici, emissioni CO2, inquinamento luminoso, costi bolletta comunale

 

La gara

  • Procedura: Energy per formance cont ract (contratto di rendimento energetico) rivolta a ESCO
  • Offerta economica base d’asta: 97.175.133,15 €
  • Durata del contratto: 18 anni
  • Scadenza presentazione offerte: 5 luglio 2018
  • Apertura plichi: 9 luglio 2018

 

Lo stato degli impianti

  • Con il PRIC sono stati censiti, mappati e georeferenziati tutti i punti luce della città (tipologia apparecchi illuminanti; sorgenti installate; linee di alimentazione; sostegni; cabine elettriche; ecc)
  • Totale punti luce: 26.557 (1 pl ogni 5 abitanti)
  • Criticità: 3.636 punti luce “in serie”; 23%sostegni in acciaio non zincato e 11% in cemento; 8.935 punti luce con lampade a vapori di mercurio (33%)
  • 876 impianti semaforici e di segnalazione

 

Come Ferrara cambia luce

  • In massimo 4 anni è prevista:
  • la sostituzione di 23.977 apparecchi illuminanti tutti a led;
  • la rimozione di 553 impianti;
  • la sostituzione di 7.293 sostegni;
  • il rifacimento di 202.680 m di linee elettriche;
  • interventi sui 539 quadri elettrici;
  • l’installazione di almeno 250 nuovi punti luce

 

  • In massimo 4 anni sono previsti investimenti per: 29.706.925,16 €
  • Durante i 15 anni di contratto (2002-2017) investimenti: 16.700.000,00

 

Risparmio annuale di energia kWh

Stato di fatto 12.686.419

Stato di progetto 5.582.024

Risparmio annuale di energia kWh -56%

Riduzione annuale kg/CO2

Stato di fatto 5.161.474

Stato di Progetto 2.298.403

Riduzione annuale kg/CO2 -56%

Risparmio canone annuale

Stato di fatto 5.978.000€

Stato di progetto 5.253.973€

Risparmio canone annuale -12%

 

L’illuminazione dei Beni Monumentali

  • 40 edifici storici
  • 25 con illuminazione adeguata
  • 10 con illuminazione da adeguare (Diamanti, Mura, Basilica S. Giorgio, Schifanoia, Marfisa, Sant’Antonio in Polesine, Porta Paola, Palazzo Municipale, Torrione Barco, Bagni Ducali);
  • 5 con illuminazione da realizzare (Massari, Prosperi Sacrati, Teatro Verdi, Palazzo Paradiso, Porta Romana)

 

Smart city

  • 7,8 km di reti in fibra da posare;
  • 5 nuovi punti Wi-Fi;
  • 20 nuove telecamere di sicurezza urbana;
  • 4 totem informativi;
  • 5 punti per la ricarica di mezzi elettrici;
  • 29 quadri collegati alla rete in fibra.

 

Il programma EEEF e l’assistenza tecnica

  • Programma EEEF (European Energy Efficienty Fund) promuove mercato energetico sostenibile; la protezione del clima; il sostegno a progetti di risparmio energetico, efficienza energetica, energie rinnovabili
  • L’Assistenza Tecnica può essere fornita in relazione a studi di fattibilità e di mercato, struttura del progetto stesso, business plan, verifiche energetiche, preparazione di gare d’appalto e patti contrattuali, struttura finanziaria e preparazione della documentazione, e include qualunque altro tipo di assistenza necessaria allo sviluppo di Progetti di Investimento o progetti da presentare per ottenere un finanziamento nell’ambito del Fondo.
  • Il Comune di Ferrara ha usufruito dell’Assistenza Tecnica, grazie ad un programma candidato da SIPRO, per la pubblica illuminazione e per l’efficienza energetica di alcuni edifici.

 

I partner del nuovo bando per la gestione della pubblica illuminazione:

Comune di Ferrara – Sipro – Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile

CULTURA E TURISMO – Prenotazioni già possibili per le visite di sabato 12 e domenica 13 maggio a Ferrara

Interno Verde apre le iscrizioni, in omaggio il libro dei giardini

27-03-2018

Foto d’epoca recuperate dai cassetti e dalle soffitte, mappe antiche e illustrazioni in bianco e nero, interviste e approfondimenti: quest’anno il libro di Interno Verde si arricchisce di tanti contenuti speciali, che si aggiungono alle informazioni storiche, architettoniche e botaniche riguardanti gli oltre sessanta giardini segreti aperti eccezionalmente in occasione del festival. La terza edizione della manifestazione si terrà a Ferrara sabato 12 e domenica 13 maggio ma le iscrizioni sono già aperte: a partire da lunedì 26 marzo sarà possibile prenotare la propria partecipazione e avere in omaggio la pubblicazione di 200 pagine a colori, a tiratura limitata.

«Attraverso i giardini è possibile scendere in profondità nell’anima della città», spiegano i soci dell’associazione Ilturco, che ha ideato e cura l’evento, «scoprire da un punto di vista inedito, decisamente concreto oltre che affascinante, gli eventi che hanno determinato la nascita e lo sviluppo del capoluogo estense, i personaggi che nei secoli hanno trasformato oppure preservato l’identità delle sue vie e dei suoi palazzi ma anche e soprattutto il carattere dei suoi abitanti. Dietro ogni muro, all’interno di ogni corte, ci sono tantissime storie che aspettano di essere riscoperte, comprese e ascoltate, memorie che riguardano il passato e incrociano il tempo presente, un continuum narrativo stupefacente e meraviglioso. La scelta di ampliare il numero dei giardini aperti, così come la decisione di inserire all’interno del libro una serie di interventi dedicati al verde e alla città, viene dal desiderio di stimolare residenti e turisti a guardare Ferrara con uno sguardo più consapevole e curioso».

Interno Verde 2018: foto storiche nel libro che documenta i giardini che verranno aperti in maggioI contenuti speciali presenti nel volume avranno autori e argomenti diversi, riguarderanno il passato e il presente, ma saranno anche proiettati nel futuro: dalla simbologia del melograno nell’iconografia rinascimentale alla funzione educativa della coltivazione in carcere, dall’erbario culturale del pittore Filippo De Pisis all’innovazione del parco ibrido. Li accompagneranno fotografie realizzate ad hoc e scatti in bianco e nero, recuperati dagli archivi familiari e gentilmente messi a disposizione, mappe antiche, disegni e illustrazioni.

Il contributo richiesto per partecipare a Interno Verde – e quindi prenotare una copia del libro in omaggio – è di 10 euro, gratis per i bambini fino ai 13 anni, ridotto a 5 euro per le persone con disabilità e gratis per gli accompagnatori.  Le iscrizioni saranno a disposizione presso la sede dell’associazione Ilturco, in via del Turco 39, aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19, oppure online al sito www.internoverde.it.

Il kit per partecipare all’evento – che include il braccialetto che funziona come pass di ingresso ai giardini, il programma con la mappa degli spazi aperti e il libro – si potrà ritirare a partire da lunedì 16 aprile presso la sede de Ilturco, oppure direttamente all’infopoint del festival, durante la manifestazione.

Interno Verde è patrocinato dal Mibact, da Inc Emilia-Romagna, dal Comune e dall’Università degli Studi di Ferrara.

(Comunicato a cura degli organizzatori)

ASSESSORATO CULTURA E TURISMO – L’iniziativa mira a promuovere e valorizzare in chiave turistica il patrimonio razionalista del XX secolo

Ferrara ospita il primo incontro ufficiale del “Progetto europeo Atrium Plus – programma Italia-Croazia”

27-03-2018

Si è svolta martedì 27 marzo 2018 nella residenza municipale di Ferrara, la presentazione del “Progetto europeo Atrium Plus (programma Italia-Croazia) – Valorizzazione del patrimonio dissonante legato all’architettura dei regimi totalitari del XX secolo”. L’iniziativa è organizzata dall’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Ferrara con partner i Comuni di Forlì, Bari e Labin (Croazia) e Università di Zara (Croazia).

All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il vicesindaco e assessore Cultura/Turismo del Comune di Ferrara Massimo Maisto, Elisa Giovannetti assessora Cultura/Pari opportunità/Politiche Giovanili del Comune di Forlì e presidente del progetto Atrium e Zoran Rajkovic vice sindaca del Comune di Labin.

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

Martedì 27 e mercoledì 28 marzo 2018 la nostra città ospita il primo incontro ufficiale fra i partner del progetto “Atrium Plus”. Siedono al tavolo di lavoro i delegati dei Comuni di Ferrara, Forlì e Bari per l’Italia, del Comune di Labin e dell’Università di Zara per la Croazia. Inoltre ai lavori partecipa un rappresentante dell’Autorità di gestione del Programma di Cooperazione territoriale Europea Italia-Croazia, in capo alla Regione del Veneto.

“Atrium Plus”, che ha visto il suo avvio ufficiale il 1 gennaio di quest’anno e che si chiuderà il 30 giugno del 2019, è teso a promuovere e valorizzare in chiave turistica il patrimonio razionalista del 20esimo secolo. Il progetto, totalmente finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dal Fondo di Rotazione ex Legge 183/87 è stato approvato con un budget complessivo di 696.770 euro e vede assegnata al nostro Comune una quota di 128mila euro. L’Amministrazione, in questo frangente, non deve contribuire con nessuna quota di cofinanziamento. Nell’arco di vita del progetto vari partner concorreranno alla definizione di una strategia comune a livello europeo che fornisca gli strumenti per la reinterpretazione e il potenziamento degli attrattori culturali dei regimi totalitari. Nello specifico, verranno sviluppati dei corsi di formazione dedicati alle guide e agli operatori del comparto turistico dei singoli Comuni, nonché un programma di scambi internazionali rivolto agli studenti delle scuole secondarie.

«Sono lieta di dare avvio ai lavori di implementazione da questa città – interviene Elisa Giovannetti, assessore a Cultura, Politiche Giovanili, Pari Opportunità e Conciliazione del Comune di Forlì – Considero le finalità di “Atrium Plus” strategiche per lo sviluppo della Rotta “Atrium” di cui il Comune di Ferrara è entrato a far parte dal 2017. Confido che sia un’ulteriore occasione per una collaborazione più forte fra le realtà di Ferrara e di Forlì, accomunate dall’interesse a lavorare per rendere accessibile il patrimonio del Novecento, coinvolgendo in particolare i giovani».

«L’architettura razionalista presente sul territorio del Comune di Labin, in particolare la zona industriale denominata “Pijacal”, e alcuni edifici del periodo communista, occupano nella coscienza collettiva dei cittadini un posto particolare. ATRIUM PLUS rappresenta per Labin l’opportunità straordinaria di poter aggiungere i siti già identificati nell’itinerario turistico locale e transnazionale. – prosegue Zoran Rajkovic, Vice Sindaca del Comune di Labin – Ritengo sia di grande importanza che nell’ambito della fruizione del patrimonio vengano privilegiati i giovani e in particolar modo gli studenti delle scuole medie superiori, affinchè vengano informati in modo critico ed etico».

«Ringrazio il Comune di Forlì e il Comune di Labin per averci coinvolto in un progetto che conferma il nostro impegno all’interno della rete europea “Atrium” – aggiunge il vicesindaco Massimo Maisto – Abbiamo oggi, anche grazie ai fondi progettuali, l’opportunità di ampliare ulteriormente la nostra offerta turistica. Ferrara non è solo la culla degli Este e un baluardo del Rinascimento, bensì una città che ha vissuto l’inizio del 20esimo secolo come un momento di fermento intellettuale e di crescita culturale, le cui tracce caratterizzano ancora intere aree urbane. L’amministrazione lavorerà, nel contesto del progetto ma anche in autonomia, alla valorizzazione dell’anima più moderna della città. A livello locale “Atrium Plus” favorirà l’avvio di una ricerca storica finalizzata alla realizzazione di un percorso turistico dedicato al Novecento. Sarà quindi possibile implementare il sistema di segnaletica turistica che andrà ad evidenziare luoghi emblematici come il Museo di Storia Naturale, l’Acquedotto monumentale e le Poste centrali. Sempre a Ferrara – conclude -saranno organizzate delle “lezioni di territorio” per guide e operatori turistici, dedicate al cosiddetto “secolo breve” e all’architettura razionalista, oltre a un programma di visite di studio e approfondimento dedicato agli studenti, in stretta collaborazione con i plessi scolastici».

 

FERRARA MUSICA – Venerdì 30 marzo al Teatro comunale Claudio Abbado appuntamento per il concerto di inizio residenza

Sabato 25 agosto un concerto di anteprima della European Union Youth Orchestra aprirà la stagione concertista 2018/2019

27-03-2018

Si è svolta in matttinata (martedì 27 marzo), nella residenza municipale di Ferrara, la presentazione a cura di Ferrara Musica del concerto di anteprima della stagione 2018/2019 dell’orchestra residente EUYO – European Union Youth Orchestra, che sarà preceduto dal concerto di inizio residenza di venerdì 30 marzo, sempre al Teatro comunale Claudio Abbado.

All’incontro con i giornalisti erano presenti il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Massimo Maisto, Marshall Marcus chief executive officer EUYO e il direttore artistico di Ferrara Musica Dario Favretti.

(Comunicazione a cura di Ferrara Musica)

Sabato 25 agosto un concerto di anteprima della European Union Youth Orchestra aprirà la stagione concertista 2018/2019 – L’orchestra residente di Ferrara Musica tornerà in città per una serata diretta da Gianandrea Noseda, solista il pianista Seong-Jin Cho

Si stringe sempre più il rapporto tra Ferrara e l’European Union Youth Orchestra che, dopo il concerto di inizio residenza di venerdì 30 marzo, tornerà al Teatro Comunale Claudio Abbado sabato 25 agosto con un concerto straordinario programmato assieme a Ferrara Buskers Festival. Una collocazione di calendario inedita per la nostra città, un vero evento con il quale prenderà il via in anteprima la stagione concertistica 2018-2019.
L’interesse di riascoltare dopo così breve tempo l’EUYO sarà accresciuto dalla prima partecipazione a Ferrara Musica di Gianandrea Noseda, tra i direttori più richiesti del panorama internazionale, e del ventitreenne pianista Seong-Jin Cho, vincitore del Premio Chopin 2015. Il programma del 25 agosto si segnala per le scelte di grande repertorio e la sua immediatezza di ascolto, rivolgendosi ad un pubblico il più possibile vasto.
A Leonard Bernstein, di cui ricorre nel 2018 il centenario dalla nascita, sarà dedicata l’apertura di serata con il Divertimento per orchestra, scritto nel 1980 per un analogo anniversario, quello del primo secolo di vita della Boston Symphony Orchestra: è un nostalgico tributo del compositore alla città dei suoi esordi, tradotto in una tavolozza di colori orchestrali di incredibile ricchezza.
Il giovane talentatissimo pianista coreano Seong-Jin Cho proporrà poi al pubblico il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Chopin. Eseguito spesso da Liszt e prediletto da Clara Schumann, è il Concerto romantico che meno ha risentito dei cambi di gusto, restando sempre uno dei prediletti dal pubblico. Seong-Jin Cho ha conquistato il Premio intitolato a Chopin nel 2015, ottenendo un riconoscimento che lo mette sullo stesso piano dei suoi predecessori Maurizio Pollini, Martha Argerich (che sedeva in Giuria proprio in questa edizione) e Krystian Zimerman.
Nella seconda parte della serata Gianandrea Noseda – tra l’altro direttore musicale da oltre dieci anni del Teatro Regio di Torino – dirigerà l’EUYO nella Quinta Sinfonia di Čajkovskij. Composta nel 1888 è in breve divenuta una delle pagine romantiche più amate dagli appassionati di musica classica: l’orchestrazione lussureggiante, il continuo oscillare tra ottimismo e nostalgia e un Finale travolgente fanno di questa composizione uno dei banchi di prova più impegnativi per direttori e orchestre sinfoniche.
Il concerto di sabato 25 agosto, anteprima della stagione concertistica 2018-2019 di Ferrara Musica, avrà inizio al Teatro Comunale Claudio Abbado alle 19.30, momento inserito a pieno titolo nel programma del weekend conclusivo di Ferrara Buskers Festival 2018.

I biglietti per il concerto saranno in vendita da martedì 27 marzo. I prezzi vanno da 9 euro (giovanissimi under 20) a 49 euro; gli abbonati di Ferrara Musica e della Stagione Lirica del Teatro Comunale di Ferrara godranno di una riduzione del 50% sul prezzo intero.

Per informazioni e prenotazioni: 0532 202675, biglietteria@ferraramusica.it

Sull’utilizzo della ex scuola Banzi di via Boschetto

di Roberto Serra

27-03-2018

Nella scuola Banzi di via Boschetto non saranno ospitati profughi o richiedenti asilo.
Chi racconta ciò mente, forse anche strumentalmente. Del resto questo tipo di utilizzo non era contemplato dall’avviso d’asta predisposto dal servizio Patrimonio.
IBO è il soggetto concessionario che dovrà eseguire a proprie spese i lavori, di ordinaria e straordinaria manutenzione previa presentazione del progetto esecutivo.
Il recupero dell’immobile prevede un investimento privato di alcune centinaia di migliaia di euro. Un immobile comunale vuoto che non è stato richiesto quando è stato posto in alienazione e che viene ora ad essere recuperato senza costi per la comunità, evitando il deterioramento dello stesso ed ogni possibile genere di occupazione abusiva.
L’assegnazione del bene è gratuita, in considerazione delle attività d’interesse pubblico e di rilievo socio-assistenziale, educativo, culturale, ambientale, che si intendono realizzare,
Martedì 3 aprile 2018 alle 18, nella sede della stessa Banzi, l’Amministrazione Comunale e Ibo invitano tutti i cittadini interessati a presenziare a un breve incontro pubblico di illustrazione della progettualità.

Roberto Serra, assessore al Patrimonio del Comune di Ferrara

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 27 marzo 2018

Dal Comune contributi ai servizi di doposcuola in città, supporto alla formazione dei giovani creativi, un progetto per trasformare i rifiuti in risorse

27-03-2018

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 27 marzo:

Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari, assessore Chiara Sapigni:

Contributi a una ventina di progetti di doposcuola in città
(Nota a cura dell’Assessorato alle Politiche familiari del Comune di Ferrara)
Nella seduta odierna la Giunta Comunale ha approvato la Graduatoria per l’assegnazione di contributi a soggetti che gestiscono servizi di doposcuola nelle scuole statali e nelle scuole private paritarie di Ferrara, redatta a seguito dell’Avviso pubblico lanciato dal Comune di Ferrara nel dicembre scorso.
Il Comune ha infatti stanziato 60mila euro all’anno per il triennio 2017-2019 per sostenere le famiglie. A tal fine è stata anche istituita la Consulta per la Genitorialità, che svolge funzioni propositive e consultive nella promozione di iniziative di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro dei genitori, di sostegno alla condivisione delle responsabilità genitoriali e al contrasto alla povertà estrema, in particolare quella infantile.
In quest’ottica, per l’annualità 2017 la Consulta ha ritenuto, su proposta della Giunta comunale, di sostenere con lo stanziamento di 60mila euro i servizi di doposcuola operanti sul territorio comunale, che svolgono un’importante funzione sociale ed educativa ampliando il tempo scuola fornito dagli Istituti Scolastici per le famiglie che hanno difficoltà.
La Commissione di valutazione ha analizzato i ventuno progetti presentati in risposta all’Avviso pubblico comunale, ammettendoli tutti al contributo a parziale copertura delle spese previste per la realizzazione degli interventi proposti.
I criteri seguiti per l’esame delle domande di contributo hanno tenuto conto della possibilità dei progetti di: estendere l’accesso ai doposcuola a famiglie in difficoltà, sostenendone la tariffa per quota o per intero; alleviare una parte del costo (riduzione della retta che già stanno pagando) per le famiglie frequentanti; e incentivare l’integrazione dell’organico a disposizione della scuola/servizio.

In allegato, scaricabile a fondo pagina, la tabella con i soggetti che riceveranno i contributi comunali per i loro progetti di doposcuola.

Lascito a favore del Canile di Ferrara
Il Comune di Ferrara ha accettato (con ‘beneficio d’inventario’ come previsto dal Codice Civile) l’eredità di una cittadina ferrarese, deceduta nel 2017, contenente disposizioni a favore del Canile di Ferrara.

 

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani, Cooperazione Internazionale – Politiche per la pace, vicesindaco Massimo Maisto:

Giovani creativi: in arrivo fondi per un progetto regionale di formazione coordinato dal Comune di Ferrara
E’ di 30mila euro il contributo assegnato per l’anno 2018 dall’Associazione giovani Artisti dell’Emilia Romagna (GA/ER) al Comune di Ferrara in qualità di ente coordinatore di un progetto regionale di formazione per giovani creativi.
Fra il 2016 e il 2017, infatti, il GA/ER, su indicazione della Regione Emilia-Romagna – a seguito della firma fra la stessa e il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri di un Accordo di Programma Quadro (APQ) denominato “Giovani Evoluti e Consapevoli 5 (GECO 5)”, che ha stanziato risorse a favore di progetti rivolti ai giovani dell’Emilia-Romagna – ha elaborato un progetto regionale a favore dei giovani creativi, incentrato su due linee operative: formazione e rapporto fra creatività e imprenditoria.
Per quanto riguarda l’ambito della formazione, il Comune di Ferrara è stato individuato come ente coordinatore per l’organizzazione di un progetto regionale che prevede l’attuazione di un vero e proprio percorso formativo, finalizzato all’acquisizione delle competenze e capacità necessarie per l’inserimento nel mondo del lavoro in ambito artistico e culturale, con l’attuazione, inoltre, di un workshop finalizzato alla produzione di opere artistiche e progetti culturali con un artista o un professionista di fama nazionale.
La somma sarà trasferita, secondo quanto stabilito oggi dalla Giunta, dall’Amministrazione comunale alla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, che è stata incaricata dell’attuazione organizzativa del progetto.

Collaborazione per la realizzazione del ‘Week end della Pace’
E’ in programma per le giornate del 7 e 8 aprile prossimi in diversi spazi del centro storico cittadino il ‘Week end della Pace’ per la cui realizzazione il Comune di Ferrara garantirà all’associazione Lions Club Ferrara Estense il proprio supporto organizzativo e logistico.

 

Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità, Sicurezza Urbana, Protezione civile, assessore Aldo Modonesi:

A Palazzo dei Diamanti una nuova centralina antifurto
Sono stati assegnati con urgenza nelle scorse settimane, a una ditta specializzata, i lavori a Palazzo dei Diamanti per la sostituzione delle centraline antifurto esistenti con un’unica centralina collegata a dispositivi già funzionanti, per una spesa complessiva di 43.650 euro. Gli interventi si sono resi necessari a causa dei guasti rilevanti di recente verificatisi alle centraline presenti, ormai obsolete, per le quali non è stato possibile reperire pezzi di ricambio.

 

Assessorato all’Ambiente, Lavoro, Attività Produttive, Sviluppo Territoriale, Personale, assessore Caterina Ferri:

Anche il Centro Idea contribuisce a trasformare le scarpe da ginnastica usate in gomma per pavimentare il parco giochi del Comune terremotato di Amandola
Punta a trasformare i rifiuti in risorse il progetto di economia circolare ‘Le tue scarpe al centro’ per il quale anche il Centro Idea del Comune di Ferrara presterà la propria attività.
Finanziato con fondi regionali, il progetto vede come ente capofila il Ceas (Centro di educazione alla sostenibilità) intercomunale ‘La Raganella’ dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, con il sostegno del Ceas di Nonantola e l’appoggio di altri dodici Ceas regionali. L’obiettivo è quello di coinvolgere i cittadini, le scuole e le associazioni sportive e di volontariato emiliano-romagnole in una cosiddetta esperienza di ‘action-learning’ finalizzata alla raccolta e al riciclo delle scarpe da ginnastica usurate e non più utilizzabili, che verranno poi appositamente trattate per diventare un granulato di gomma morbida, adatto a realizzare pavimentazioni per parchi gioco. La gomma antiurto prodotta sarà in particolare donata al Comune di Amandola, nelle Marche, coinvolto nel terremoto del 2016, per la realizzazione di un parco giochi per bambini.
Il Centro Idea del Comune di Ferrara, come ratificato oggi dalla Giunta, riceverà un budget di 1.170 euro che impiegherà per la stampa del materiale informativo da distribuire nelle scuole e nelle strutture sportive cittadine, nell’ambito dell’attività di comunicazione e sensibilizzazione che svolgerà a favore del progetto, in collaborazione anche con Hera Ferrara.
In città la raccolta delle scarpe sarà attiva dal mese di aprile al mese di giugno 2018 in punti di raccolta fissi collocati all’interno delle strutture sportive pubbliche (palestre scolastiche e palazzetti dello sport), in punti di raccolta temporanei nell’ambito di iniziative e manifestazioni sportive, oltre che nelle tre isole ecologiche del Comune di Ferrara.

 

Assessorato al Decentramento e Sport, assessore Simone Merli:

Un avviso esplorativo per la riqualificazione e gestione del campo di calcio comunale di Fossanova San Marco
E’ mirato all’acquisizione di manifestazioni di interesse per la riqualificazione e la successiva gestione per dieci anni del campo di calcio comunale di Fossanova San Marco (in via Scapoli) l’avviso esplorativo approvato oggi dalla Giunta. Intento dell’operazione è quello di garantire al Comune la migliore offerta in termini di qualità del progetto di riqualificazione e/o riconversione ad altri sport su prato, del progetto sportivo e dell’offerta economica. L’Amministrazione esaminerà e comparerà le manifestazioni di interesse pervenute, ammettendo poi alla fase di gara i soggetti ritenuti più idonei a soddisfare le richieste; l’invito a presentare offerta avverrà anche in presenza di una sola proposta ritenuta valida. In considerazione degli interventi di riqualificazione/riconversione previsti, il Comune ha deciso un abbattimento del 90% del canone annuo di mercato, ponendo a base d’asta (soggetto a rialzo) l’importo di 787,95 euro (oltre Iva di legge).

 

Assessorato al Commercio, Semplificazione Amministrativa, Servizi Informatici, Patrimonio, assessore Roberto Serra

Sostegno all’iniziativa ‘Art & Ciocc’
E’ di 3.500 euro il contributo comunale destinato all”Associazione Promozione Eventi c/o Mark Co & Co srl’ a parziale finanziamento delle spese per la realizzazione dell’iniziativa ‘Art & Ciocc il tour dei Cioccolatieri… aspettando San Valentino’ che si è tenuta nelle giornate dal 9 all’11 febbraio 2018 in piazza Trento Trieste a Ferrara.

 

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818 

 

Arriva nelle sale dell’Emilia Romagna MACBETH, in diretta via satellite al cinema dalla Royal Opera House di Londra Al cinema mercoledì 4 aprile ore 20.15

Da Ufficio Stampa Nexo Digital

Nexo Digital è lieta di presentare “MACBETH”

Dal palcoscenico della Royal Opera House

in diretta via satellite nei cinema italiani

Mercoledì 4 aprile ore 20.15

L’opera di Verdi tratta dalla tragedia di Shakespeare

è diretta da Antonio Pappano

con un magnifico cast che comprende

Anna Netrebko, Željko Lucic e Ildebrando D’arcangelo

Trailer qui: https://www.youtube.com/watch?v=zsT6o4LFymE&feature=youtu.be

Immagini: https://we.tl/MfMTLxtf9g

In Emilia Romagna aderiscono i seguenti cinema

EMILIA ROMAGNA

Bologna

The Space

Carpi

Space City

Casalecchio di Reno

Uci

Ferrara

Apollo

Forli’

Astoria

Parma

The Space Barilla

Parma

The Space Cinecity Campus

Piacenza

Uci

Ravenna

Cinemacity

Reggio Emilia

Uci

Riccione

Cinepalace

Cesena

Victor

Imola

Osservanza

Rimini

Tiberio

Continua su oltre 1500 schermi cinematografici di tutto il mondo la stagione 2017-2018 del cartellone della Royal Opera House di Londra al cinema, che include gli incantevoli capolavori prodotti da The Royal Ballet.

Il decimo appuntamento, previsto per mercoledì 4 aprile in diretta via satellite alle ore 20.15 sugli schermi di tutto il mondo (elenco delle sale italiane a breve su www.nexodigital.it), è con il Macbeth.

L’amore sempre vivo di Verdi per le opere di Shakespeare iniziò proprio con Macbeth, la tragedia che il Maestro considerava “una delle più grandi creazioni umane”. Insieme al librettista Francesco Maria Piave, Verdi si accinse a fare “una cosa almeno fuori del comune”. Il loro successo fu confermato da una partitura che emana ancor oggi un’energia demoniaca, dimostrando tutta la forza teatrale dell’opera di Verdi.

Macbeth è un generale dell’esercito del re di Scozia, ma quando una congrega di streghe profetizza che diventerà a sua volta re, una spietata ambizione induce lui e la moglie a compiere misfatti orribili. Macbeth diventa re ricorrendo all’assassinio, mentre intrighi e carneficine caratterizzano il suo breve, infausto regno. Però, anche un’altra profezia delle streghe si avvera: Macbeth e sua moglie muoiono e la giustizia viene ripristinata.

L’allestimento creato da Phyllida Lloyd del 2002 per la Royal Opera è pervaso di ricche sfumature di nero, rosso e oro. Le streghe, immaginate dallo scenografo e costumista Anthony Ward come creature bizzarre dai turbanti scarlatti, sono onnipresenti messaggere del destino. La Lloyd identifica nel matrimonio senza figli di Macbeth e sua moglie l’origine dell’oscura tristezza insita nei loro terribili delitti. La produzione della Royal Opera adotta la partitura modificata da Verdi per la rappresentazione parigina del 1865, che include la coinvolgente aria “La luce langue” di Lady Macbeth.

CAST E DETTAGLI

https://www.roh.org.uk/showings/macbeth-live-2018

ECCO IL CALENDARIO DEI PROSSIMI APPUNTAMENTI DELLA STAGIONE 2017/2018

DELLA ROYAL OPERA HOUSE IN DIRETTA VIA SATELLITE AL CINEMA

BERNSTEIN CENTENARY

WAYNE MCGREGOR (NUOVO) | THE AGE OF ANXIETY | CHRISTOPHER WHEELDON (NUOVO)

TRE BALLETTI

DUE NUOVE PRODUZIONI

In diretta via satellite martedì 27 marzo ore 20.15

La Royal Ballet celebra il centenario della nascita di Leonard Bernstein con un programma a lui dedicato, con le coreografie di Wayne McGregor, Liam Scarlett e Christopher Wheeldon

COREOGRAFIE WAYNE MCGREGOR, LIAM SCARLETT, CHRISTOPHER WHEELDON

MUSICHE LEONARD BERNSTEIN

Durata approssimativa: 3 ore compresi due intervalli

MACBETH

OPERA IN QUATTRO ATTI

In diretta via satellite mercoledì, 4 aprile 2018 alle ore 20.15

L’opera di Verdi basata sulla tragedia di Shakespeare è diretta da Antonio Pappano. Il cast stellare vede Anna Netrebko, Željko Lučić e Ildebrano D’Arcangelo

MUSICHE GIUSEPPE VERDI

REGISTA PHYLLIDA LLOYD

DIRETTORE D’ORCHESTRA ANTONIO PAPPANO

MACBETH ŽELJKO LUČIĆ

LADY MACBETH ANNA NETREBKO

BANQUO ILDEBRANDO D’ARCANGELO

Durata approssimativa: 3 ore 20 compreso un intervallo

MANON

BALLETTO IN TRE ATTI

In diretta via satellite giovedì, 3 maggio 2018 ore 20.15

Il potente racconto di Kennet MacMillan sul tragico amore tra Manon e Des Grieux è un capolavoro del balletto moderno, con musiche di Massenet

COREOGRAFIE KENNETH MACMILLAN

MUSICHE JULES MASSENET

Durata approssimativa: 2 ore 35 minuti compresi due intervalli

IL LAGO DEI CIGNI

BALLETTO IN QUATTRO ATTI

NUOVA PRODUZIONE

In diretta via satellite martedì, 12 giugno 2016 ore 20.15

La Royal Ballet presenta una nuova produzione del magnifico classico di Čajkovskij, con coreografie aggiuntive di Liam Scarlett e scenografie di John MacFarlane

COREOGRAFIE MARIUS PETIPA E LEV IVANOV

COREOGRAFIE AGGIUNTIVE LIAM SCARLETT E FREDERICK ASHTON

MUSICHE PYOTR IL’YICH ČAJKOVSKIJ

Durata approssimativa: 3 ore compresi due intervalli

La stagione 2017-2018 della Royal Opera House è distribuita nei cinema italiani da Nexo Digital in collaborazione con Classica HD, MYmovies.it, Sky Arte HD, Amadeus, Danza&Danza e Danzadove, Sipario-La Rivista dello Spettacolo, British Council.

Ponte sul Po: Istituzioni compatte sull’esenzione del pedaggio

Da ufficio stampa Gruppo Partito Democratico

Prosegue il pressing delle istituzioni locali e regionali per l’imminente chiusura del ponte sul Po. Dopo il 18 maggio partiranno i lavori e a fronte delle numerose criticità per i territori, i comuni di Ferrara e Provincia, Occhiobello e le Regioni Emilia Romagna e Veneto hanno aperto l’interlocuzione con Autostrade per l’Italia. Manca però ancora una presa di posizione definitiva da parte della Società.

Dalle risposte date all’assessore regionale Raffaele Donini, a seguito dell’interrogazione presentata dai consiglieri Paolo Calvano e Marcella Zappaterra, così come in quelle date al sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani e all’assessore Aldo Modonesi, ed al primo cittadino di Occhiobello Daniele Chiarioni, emerge che «l’esenzione dal pagamento del pedaggio autostradale non trova applicazione nella vigente normativa ma, in analogia a quanto già verificatosi in passato, la società è disponibile a concordare modalità di agevolazione per la riscossione del pedaggio relativa alla tratta tra i caselli di Occhiobello e Ferrara Nord in entrambe le direzioni».

Viste le dichiarazioni di Autostrade, il fronte politico istituzionale è compatto nel ribadire la richiesta di gratuità per tutta la durata dei lavori. Le istituzioni quindi insistono: «Puntiamo all’esonero del pagamento, visti anche i precedenti casi di esenzione. Riteniamo che i cittadini costretti a prendere l’autostrada, come alternativa all’attraversamento del ponte, non debbano rappresentare un’entrata aggiuntiva per la Società. Infatti attraverso la gratuità richiesta, Autostrade non rinuncerebbe ad entrate che oggi ha già, ma solamente ad entrate extra. In attesa di maggiore chiarezza in merito, confortano le risposte di Anas, che ha confermato alla Regione Emilia Romagna di aver studiato un programma che nell’ipotesi di chiusura di entrambe le corsie, sfruttando il lavoro su più turni, consentirebbe la riapertura al traffico dopo 4 mesi, anziché 6. Siamo ora in attesa dell’incontro con la Direzione generale del Ministero, richiesto prontamente dall’assessore regionale Donini, fiduciosi che in quella sede si possano individuare le modalità più consone e condivise per soddisfare le legittime richieste provenienti dai territori».

550 giovani in visita alle imprese Cna

Da ufficio stampa CNA Ferrara

Concluse le due Giornate di Orientamento alla imprenditorialità organizzate dalla Cna di Ferrara, che hanno coinvolto oltre 700 studenti e i loro insegnanti, decine di imprenditori con le loro maestranze.

Il lavoro e l’impresa, le aspirazioni dei giovani

in visita alle imprese eccellenti della Cna

Ferrara – Primo, trovare lavoro. E’ chiaro l’obiettivo per i 550 giovani delle quarte e quinte classi superiori, in visita presso le piccole e medie imprese ferraresi, in occasione della seconda e ultima delle Giornate di Orientamento alla imprenditorialità, organizzate dalla Cna di Ferrara. Così Houssine, della VA dell’Iti di Portomaggiore, impegnato, con la sua classe, ad esplorare il funzionamento dell’azienda Iosco Cablaggi di Argenta, che già ha una idea su dove troverà occupazione dopo il diploma. Una occupazione, prima di tutto. Per guadagnare e, quindi, per vivere, gli fa eco il 18enne coetaneo Matteo. Marco, invece, nonostante l’indirizzo tecnico di studi, sa già che farà l’imprenditore nel settore della moda come suo padre, una propensione maturata recentemente, con convinzione. Ma è una mosca bianca, perché la maggior parte dei ragazzi in visita alle imprese, accolti con grande attenzione e disponibilità dagli imprenditori, hanno in testa un lavoro dipendente.

Entrambe le attività, tanto quella del lavoratore che dell’imprenditore, sostiene Tiziano Realdini, titolare della Trt di Runco, azienda di 15 dipendenti che produce particolari meccanici, possono comunque essere svolte con soddisfazione. “Certo – aggiunge Realdini – il mestiere dell’imprenditore richiede un po’ più di impegno e maggiori sforzi, serve davvero la voglia di farlo. Ma, con la volontà e un po’ di fortuna, si può senz’altro riuscire”.

Antonio Leonigro, insegnante dell’Ipsia di Argenta che accompagna le quinte A e B alla Cpm di Claudio Castaldini a Portomaggiore, è convinto che questa immersione dei giovani nel mondo dell’impresa sia utilissima, che serva loro a conoscere meglio “la vita reale”. La realtà dopo la scuola è per Luca la ricerca di una occupazione retribuita, condizione essenziale per vivere, senza escludere la passione, perché “non averla significa sprecare la propria vita”.

Questi i nomi di tutte le imprese impegnate nel programma dell’ultima delle due Giornate di orientamento all’imprenditorialità, promosso dalla Cna: Cablaggi Iosco srl (Argenta – assemblaggi, cablaggi elettrici e montaggi elettromeccanici), Cappelli Ricami srl (Bondeno – ricami di precisione), Cpm di Castaldini Stefano srl (Portomaggiore – costruzioni meccaniche), Delphi International srl (Ferrara – comunicazione e marketing), Dinamica Media srl (Ferrara – web agency e marketing), Intraprese fotografiche (Ferrara – fotografia, graphic design e soluzioni web), La Salani srl (Copparo – prodotti panificazione e pasticceria), Logikamente di Ciammarughi Stefano & C. snc. (Ferrara – agenzia web e software house), Oberti srl (Ferrara – riparazioni elettromeccaniche e vendita macchine elettriche), Officina meccanica Mingozzi Franco & C. sas (Ferrara – autoriparazione e centro revisione), Scacco matto (Portomaggiore – servizi per la salute mentale, recupero disabili psichici), Seba protezione srl (Cento – dispositivi di protezione individuale, antinfortunistica), Società Agricola Pomposa di Vittorio Scalambra e C. sas. (Pomposa -azienda vinicola), Suono e immagine di Franco Davide e C. snc (Ferrara – impianti audio – video e luci per eventi), Torrefazione Caffè Krifi (Ferrara – torrefazione caffè), Trt di Realdini Tiziano & C. sas (Portomaggiore – torneria e fresatura meccanica costruzione parti meccaniche), Vetreria Box Doccia S. Agostino (S. Agostino – lavorazione vetro, box doccia e arredobagno). Gli Istituti scolastici coinvolti nel programma delle visite sono: di Ferrara, IT Bachelet, IIS Carducci, Istituto Vergani – Navarra, IPSIA Copernico – Carpeggiani; di Cento, IIS Carducci sede di Bondeno, IIS Bassi Burgatti e IIS Fratelli Taddia; IISS Montalcini sedi di Argenta e di Portomaggiore; Istituto Guido Monaco da Pomposa di Codigoro; IISS Remo Brindisi di Lido degli Estensi.

Valorizzazione e promozione del centro storico di Comacchio

Da ufficio stampa Comune di Comacchio

Nell’ambito del piano di valorizzazione e di promozione del centro storico di Comacchio, l’Amministrazione Comunale ha definito una serie di eventi di grande prestigio, che intende illustrare agli operatori. A questo scopo è convocato un incontro con le associazioni di categoria, i titolari di bar, ristoranti e pubblici esercizi, che si terrà giovedì 29 marzo 2018, alle ore 15, a Palazzo Bellini (via Agatopisto, 5 – II piano). Una particolare attenzione, nel corso dell’incontro, sarà rivolta alla tappa comacchiese della ‘1000 Miglia’, in programma per il 16 maggio prossimo e ad un nuovo, grande evento fotografico, che animerà il centro storico il 28 luglio 2018. Il passaggio, in laguna, della corsa di velocità più importante a livello internazionale, rappresenta un’occasione ulteriore per promuovere il centro storico e, con esso il territorio, su una vetrina che varca i confini del Bel Paese. Diversi, inoltre, sono gli obiettivi che il Comune di Comacchio persegue attraverso la nuova manifestazione fotografica, valorizzando il proprio patrimonio storico-architettonico, richiamando al contempo visitatori, turisti, appassionati di fotografia e consentendo di accendere i riflettori su angoli, scorci e vicoli generalmente esclusi dal passaggio turistico. L’evento, incentrato sulla fotografia, sarà tuttavia accompagnato da musica, gastronomia ed iniziative collaterali.

Nel corso dell’incontro,convocato per giovedì pomeriggio a Palazzo Bellini (29/03, ore 15), si affronterà, infine, la programmazione complessiva degli eventi, in vista della imminente stagione turistica.

Eventi di aprile in libreria

Da ufficio stampa EVENTI FERRARA

Calendario Eventi
Aprile 2018

06/07/08 e 13/14/15 Aprile
Riaperture PhotoFestival Ferrara riapre luoghi chiusi o abbandonati della città per farli diventare sedi espositive
Espongono: Letizia Battaglia, Francesca Zizola, Oleg Oprisco, Antonio Xoubanova, Nicolas Bruno e altri.
Mostre, workshop, letture portfolio, conferenze, proiezioni in 8 sedi da riscoprire.
Il programma è visibile su www.riaperture.com
Ingresso ridotto con la tessera Altafedeltà Libraccio

Mercoledì 4 aprile
Ore 18:00
Mattia Fantinati presenta
Onestà, onestà. Un 5 Stelle al Meeting di Comunione e Liberazione
Este Edition
Dialoga con l’autore Riccardo Roversi

Venerdì 6 aprile
Ore 18:00
Simone Tempia presenta
In viaggio con Lloyd
Rizzoli
Dialoga con l’autore Matteo Bianchi

Ore 20:00
Gruppo di lettura “Due pagine prima di dormire”
Marilù Oliva presenta il libro
Le spose sepolte – HarperCollins Italia
Libro in lettura condivisa “Il dolore perfetto” di Ugo Riccarelli
Il rinfresco è offerto da NaturaSì Ferrara

Martedì 10 aprile
Ore 18:00
Patrick Fogli presenta
A chi appartiene la notte
Baldini & Castoldi
Dialoga con l’autore Paolo Panzacchi

Mercoledì 11 aprile
Ore 17:30
Per il ciclo “Percorsi nella Città e nell’Architettura”
Antonio Borgogni e Andrea Farinella presentano
Le Città Attive. Percorsi pubblici nel corpo urbano
Franco Angeli
Intervengono Elena Dorato e Marco Cenacchi

Giovedì 12 aprile
Ore 18:00
Daria Bignardi presenta
Storia della mia ansia
Mondadori
Dialoga con l’autrice Monica Pavani

Venerdì 13 aprile
Ore 18:00
Alessio Romani presenta
D’amore e baccalà
Edt
Dialoga con l’autore Stefano Bonazzi

Sabato 14 aprile
Ore 15:00
Laboratorio creativo per bambini con i Sabbiarelli
Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria. Max 15 bambini
Durata dell’incontro 1 ora circa. Età consigliata: fino ai 7 anni
Per informazioni e prenotazioni: 0532241604; eventife@libraccio.it

Sabato 14 aprile
Ore 18:00
Per il ciclo Declinazioni del femminile
Lidia Ravera presenta
Il terzo tempo
Bompiani
Dialoga con l’autrice Chiara Baratelli
La rassegna è sponsorizzata da Circolo Lions Diamanti Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea

Lunedì 16 aprile
Ore 18:00
Annalena Benini presenta
La scrittura o la vita. Dieci incontri dentro la letteratura
Rizzoli
Dialogano con l’autrice Riccarda Dalbuoni e Matteo Bianchi

Martedì 17 aprile
Ore 14:30
In collaborazione con Casio
#MATURITA’ NON TI TEMO
Corso di preparazione alla prova di matematica dell’esame di stato con la calcolatrice grafica Casio FX-CG50
Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria. Durata dell’incontro 2 ore
Per informazioni e prenotazioni: 0532241604; eventife@libraccio.it

Ore 18:00
Caterina Maggi presenta
Per un’altra strada
La Vela
Dialogano con l’autrice Annalisa Teggi, David Nieri e Andrea Maggi

Mercoledì 18 aprile
Ore 18:00
Franco Mari presenta
Dietro le tamerici
Este Edition
Dialoga con l’autore Riccardo Roversi

Giovedì 19 aprile
Ore 18:00
Gianluca Morozzi presenta
Gli annientatori
Tea Edizioni
Dialoga con l’autore Alberto Petrelli

Venerdì 20 aprile
Ore 18:00
Daniele Tedeschi e Samuele Govoni presentano
Una batteria in valigia
Arcana
Dialoga con gli autori Silvia Bottoni

Giovedì 26 aprile
Ore 18:00
Aspettando il Music Film Festival: 3° Festival delle colonne sonore
Tavola rotonda con Andrea Poltronieri e Andrea De Rosa
Modera l’incontro Edoardo Boselli

Venerdì 27 aprile
Ore 17:00
Ciclo ITALIANI PER CASO. Biografia alternativa di una nazione
1. FRANCO BASAGLIA
Dialogo tra Maria Grazia Giannichedda, Daniele Piccione, Andrea Pugiotto
Letture a cura del Centro Teatro Universitario
Promosso dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara
Partnership: UniFE, Comune di Ferrara, Fondazione Forense, ARCI, UCCA, AIEmiliaRomagna

Sabato 28 aprile
Ore 18:00
Roberto Pazzi presenta
Come nasce un poeta. Epistolario Pazzi Sereni 1965-1982
Minerva
Dialoga con l’autore Federico Migliorati

ibs+LIBRACCIO
Palazzo San Crispino
Piazza Trento e Trieste
40121 Ferrara
Tel +390532241604

EUYO: presentato il prossimo concerto, in programma sabato 25 agosto, direttore Gianandrea Noseda, pianista Seong-Jin Cho

Da ufficio stampa Ferrara Musica

SABATO 25 AGOSTO UN CONCERTO DI ANTEPRIMA
DELLA EUROPEAN UNION YOUTH ORCHESTRA
APRIRÀ LA STAGIONE CONCERTISTICA 2018/2019
L’orchestra residente di Ferrara Musica tornerà in città per una serata
diretta da Gianandrea Noseda, solista il pianista Seong-Jin Cho

Si stringe sempre più il rapporto tra Ferrara e l’European Union Youth Orchestra che, dopo il concerto di inizio residenza di venerdì 30 marzo, tornerà al Teatro Comunale Claudio Abbado sabato 25 agosto con un concerto straordinario programmato assieme a Ferrara Buskers Festival. Una collocazione di calendario inedita per la nostra città, un vero evento con il quale prenderà il via in anteprima la stagione concertistica 2018-2019.
L’interesse di riascoltare dopo così breve tempo l’EUYO sarà accresciuto dalla prima partecipazione a Ferrara Musica di Gianandrea Noseda, tra i direttori più richiesti del panorama internazionale, e del ventitreenne pianista Seong-Jin Cho, vincitore del Premio Chopin 2015. Il programma del 25 agosto si segnala per le scelte di grande repertorio e la sua immediatezza di ascolto, rivolgendosi ad un pubblico il più possibile vasto.
A Leonard Bernstein, di cui ricorre nel 2018 il centenario dalla nascita, sarà dedicata l’apertura di serata con il Divertimento per orchestra, scritto nel 1980 per un analogo anniversario, quello del primo secolo di vita della Boston Symphony Orchestra: è un nostalgico tributo del compositore alla città dei suoi esordi, tradotto in una tavolozza di colori orchestrali di incredibile ricchezza.
Il giovane talentatissimo pianista coreano Seong-Jin Cho proporrà poi al pubblico il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Chopin. Eseguito spesso da Liszt e prediletto da Clara Schumann, è il Concerto romantico che meno ha risentito dei cambi di gusto, restando sempre uno dei prediletti dal pubblico. Seong-Jin Cho ha conquistato il Premio intitolato a Chopin nel 2015, ottenendo un riconoscimento che lo mette sullo stesso piano dei suoi predecessori Maurizio Pollini, Martha Argerich (che sedeva in Giuria proprio in questa edizione) e Krystian Zimerman.
Nella seconda parte della serata Gianandrea Noseda – tra l’altro direttore musicale da oltre dieci anni del Teatro Regio di Torino – dirigerà l’EUYO nella Quinta Sinfonia di Čajkovskij. Composta nel 1888 è in breve divenuta una delle pagine romantiche più amate dagli appassionati di musica classica: l’orchestrazione lussureggiante, il continuo oscillare tra ottimismo e nostalgia e un Finale travolgente fanno di questa composizione uno dei banchi di prova più impegnativi per direttori e orchestre sinfoniche.
Il concerto di sabato 25 agosto, anteprima della stagione concertistica 2018-2019 di Ferrara Musica, avrà inizio al Teatro Comunale Claudio Abbado alle 19.30, momento inserito a pieno titolo nel programma del weekend conclusivo di Ferrara Buskers Festival 2018.
I biglietti per il concerto saranno in vendita da martedì 27 marzo. I prezzi vanno da 9 euro (giovanissimi under 20) a 49 euro; gli abbonati di Ferrara Musica e della Stagione Lirica del Teatro Comunale di Ferrara godranno di una riduzione del 50% sul prezzo intero.
Per informazioni e prenotazioni: 0532 202675, biglietteria@ferraramusica.it

Sanità. Medici specialisti, nuovo accordo integrativo tra Regione Emilia-Romagna e Organizzazioni sindacali. Rafforzato ruolo e partecipazione nelle Case della salute. Obiettivo: migliorare ulteriormente la continuità dell’assistenza

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Maggiore integrazione con i medici e pediatri di famiglia e con i medici ospedalieri. L’assessore Venturi: “Un accordo importante per valorizzare i nostri professionisti e per rispondere ai bisogni dei cittadini”

Bologna – Valorizzare il ruolo e la partecipazione dei medici specialisti nelle strutture territoriali, a partire dalle Case della Salute, per migliorare ulteriormente la continuità dell’assistenza e la gestione dei tempi di attesa di visite ed esami.
Con questo obiettivo la Regione Emilia-Romagna e le Organizzazioni sindacali di specialisti ambulatoriali interni, veterinari e altre professionalità sanitarie (biologi, chimici, psicologi) hanno siglato il nuovo accordo integrativo regionale. L’accordo si inserisce nell’ambito della riorganizzazione dell’assistenza territoriale prevista dall’intesa della Conferenza Stato-Regioni del 2015, la quale va in una precisa direzione: dare nel territorio risposte assistenziali appropriate ed efficaci alternative all’ospedalizzazione, a partire da una sempre maggiore integrazione tra i professionisti e i servizi.

“Dopo molti anni dal precedente- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi- abbiamo firmato un accordo che riconosce ruolo e competenze ai medici specialisti nelle strutture territoriali. É un risultato importante per i nostri professionisti ed è importante perché favorisce l’integrazione con i medici e i pediatri di famiglia e con i medici ospedalieri. Più integrazione significa intervenire sulla qualità dell’assistenza, andare verso i bisogni dei cittadini. E- chiude Venturi- significa gestire sempre meglio i tempi di attesa delle visite e degli esami ambulatoriali”.

Con questo accordo nascono le figure del referente dell’Aggregazione funzionale territoriale (Aft), di coordinatore dell’Unità complessa di cure primarie (Uccp), del referente aziendale per quelle Ausl che non lo avevano previsto in precedenza, e viene rafforzato il ruolo del responsabile di Branca. Tutte figure che l’Azienda Usl individua in base alla propria programmazione sanitaria, con compiti di pianificare, con i direttori dei Dipartimenti di riferimento, l’attività specialistica ambulatoriale, definire i percorsi diagnostici terapeutici e di coordinare l’attività dei colleghi. Gli specialisti agiranno all’interno di nuovi raggruppamenti mono-professionali previsti dall’Accordo collettivo nazionale: le Aggregazioni funzionali territoriali che le Aziende Usl devono istituire entro quest’anno (dopo l’approvazione del regolamento aziendale che recepisce l’accordo integrativo). Tali Aggregazioni opereranno, appunto, con medici e pediatri di famiglia e con i medici ospedalieri all’interno delle Case delle Salute (o delle altre Unità complesse di cure primarie previste dalla riorganizzazione dell’assistenza territoriale). E il referente dell’Aggregazione concorrerà, per esempio, a coordinare l’assistenza ambulatoriale negli ambulatori del territorio, a domicilio, nelle strutture residenziali.

Soddisfazione per l’intesa raggiunta viene espressa anche dal segretario del Sindacato unico di medicina ambulatoriale dell’Emilia-Romagna (Sumai ER), Pietro Procopio. “Il nuovo accordo- afferma il segretario- propone un nuovo modello della specialistica territoriale, che ha l’obiettivo di dare risposte certe, veloci e di qualità ai bisogni dei cittadini e dei medici specialisti, aiutando ad abbattere le liste d’attesa con la presa in carico del paziente cronico e dei pazienti molto fragili con diverse patologie”.

In Emilia-Romagna sono circa 1.100 gli specialisti ambulatoriali impegnati nelle strutture territoriali: negli ultimi anni hanno partecipato attivamente alla costruzione di percorsi integrati per la gestione di persone con diabete o con scompenso cardiaco o con altre malattie croniche e sono sempre più coinvolti nei percorsi assistenziali su problematiche specialistiche specifiche all’interno delle Case della Salute.

Po di Volano: question time in Regione

Da Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Zappaterra e Calvano: “necessari interventi a sostegno della navigabilità e delle attività economiche”

Il problema della manutenzione e del dragaggio del Po di Volano arriva in assemblea legislativa con un question time presentato dai consiglieri ferraresi Marcella Zappaterra e Paolo Calvano.

“Le criticità persistono da oltre un anno e mezzo e stanno assumendo caratteri d’emergenza – dicono i consiglieri dem -. La mancanza di regolari interventi di manutenzione relativi alla sponda del fiume e del relativo fondale sta avendo ripercussioni sia sulla navigabilità che sulle attività economiche connesse. Per questo riteniamo doveroso capire come la giunta, per la parte di competenza, intenda risolvere finalmente il problema”.

Pende da fine 2015 la richiesta da parte di alcuni cittadini del rifacimento integrale della banchina sul fiume Po in località Codigoro e di dragaggio necessario al ripristino della navigabilità.

“Sul tema si sono svolti diversi incontri alla presenza del sindaco del Comune di Codigoro, oltre che del responsabile del servizio Area Reno e Po di Volano dell’agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, senza che tuttavia la situazione abbia trovato soluzione – conclude Zappaterra -. A maggior ragione è necessario capire come risolvere il disagio. Riteniamo davvero indispensabile che a brevissimo siano disponibili la progettazione da tempo richiesta all’Agenzia e le risorse necessarie per un intervento risolutivo per il quale si è già perso fin troppo tempo”.

Architettura e democrazia

Da Ripartizione Marketing e Comunicazione Unife

Mercoledì 28 marzoalle 17.30 presso la Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara, per il ciclo ” Percorsi nella Città e nell’Architettura”, Salvatore Settispresenta il libroArchitettura e democrazia(Einaudi). Intervengono Romeo Farinella(Università di Ferrara) eDiego Carrara(Acer Ferrara) .

Il volume di Settis, archeologo e storico dell’arte della Normale di Pisa e presidente del Consiglio scientifico del Louvre, Accademico dei Lincei, approfondisce aspetti riguardanti il confine tra «paesaggio» e «città» così come il rapporto tra Architetto e costruzione del «bene comune». La riflessione riguarda la dimensione etica dell’architetto in un paesaggio inteso come teatro della democrazia.
L’iniziativa è organizzata dal Laboratorio di ricerca CITER, Dipartimento di Architettura, Università di Ferrara, con il patrocinio di ACER Ferrara – Azienda Casa Regione Emilia Romagna e in collaborazione con Libreria IBS-Libraccio Ferrara
Dove corre il confine fra «paesaggio» e «città»? E come giudicare o indirizzare gli interventi sull’uno e sull’altra, o la continua crescita delle periferie? Devono prevalere i valori estetici (un paesaggio da guardare) o quelli etici (un paesaggio da vivere)? L’architetto è il mero esecutore dei voleri del committente, anche quando vadano contro l’interesse della collettività, o deve mostrarsi attento al bene comune? Sfidare i confini difficili fra città e paesaggio, decostruire i feticci di un neomodernismo conformista (il grattacielo e la megalopoli) e le sue conseguenze (i nuovi ghetti urbani) vuol dire tentare il recupero della dimensione sociale e comunitaria dell’architettura. In un paesaggio inteso come teatro della democrazia, l’impegno etico dell’architetto può contribuire al pieno esercizio dei diritti civili. Diritto alla città, diritto alla natura, diritto alla cultura meritano questa scommessa sul nostro futuro.

Ordinanze limitazioni traffico su ponti Final di Rero e Marighella e controlli della Polizia provinciale

Da Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Sono stati intensificati i controlli della Polizia provinciale sul ponte di Final di Rero a Tresigallo, per far rispettare il divieto di transito dei veicoli di massa a pieno carico superiore a 12 tonnellate.
Un provvedimento di limitazione che si è reso necessario per motivi di sicurezza, dopo alcuni rilievi eseguiti dai tecnici della Provincia, a seguito dei quali sono stati riscontrati segni di degrado avanzato nelle travi che sostengono la struttura.
È stato poi dato incarico a un ingegnere strutturista di eseguire le verifiche di sicurezza strutturale sull’opera, il cui esito ha stabilito che il ponte nello stato attuale risulta del tutto inadeguato all’uso previsto per i ponti di prima categoria e pertanto non possono essere ammessi i veicoli aventi massa totale superiore alle 12 tonnellate.
L’ordinanza è stata emanata lo scorso 31 gennaio e da allora gli agenti provinciali hanno elevato una sessantina di verbali per chi non rispetta i divieti introdotti.
Una decina di sanzioni sono state elevate anche per un analogo divieto sul ponte Marighella in comune di Copparo.
“Comprendo le difficoltà degli autotrasportatori che devono fare percorsi alternativi più lunghi, ma dobbiamo invitare tutti al rispetto dell’ordinanza per evitare conseguenze anche gravi – dice il comandante della Polizia provinciale Claudio Castagnoli – e perciò continueremo ad assicurare la nostra attività di vigilanza per tutelare innanzitutto la sicurezza e l’incolumità delle persone”.

Ogni persona con autismo ha diritto a un progetto di vita. Il 2 aprile la Giornata Mondiale

Da Ufficio Stampa Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna

Il 2 aprile si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, un disturbo del neurosviluppo che può sconvolgere la vita delle persone che ne sono affette e delle loro famiglie. La diagnosi di autismo può essere vissuta dai genitori come una rottura che frantuma il naturale svolgersi della vita. Comune è il percorso a ostacoli che devono affrontare tutti coloro che ne sono coinvolti durante la loro esistenza: coraggio, perseveranza, fiducia sono necessarie per far fronte alla complessità della quotidianità. È quindi molto importante che vengano adeguatamente sostenuti da professionisti qualificati, affinché non si abbandonino allo sconforto.
La comunicazione della diagnosi ai genitori rappresenta un momento critico nel quale la coppia genitoriale può arrivare a sperimentare un vissuto equiparabile a quello del lutto di un figlio. È quindi necessario che le figure professionali coinvolte sappiano comunicare la diagnosi in maniera chiara, esplicita ma al contempo sensibile, affinché le reazioni negative e i livelli di stress genitoriali possano essere in parte contenuti. Tramite un intervento psicologico mirato è possibile promuovere le capacità resilienti che molti genitori sono in grado di attivare per far fronte alla notizia di disabilità. L’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna vuole anche sottolineare che diagnosticare precocemente una forma di autismo può essere di grande importanza per interventi tempestivi capaci di limitarne gli effetti ed evitare che emergano ulteriori complicazioni psicologiche.
Non tutte le forme di autismo sono uguali: possono avere una varietà di manifestazioni anche molto diverse tra loro e per tale ragione vengono definite dal DSM-5 – il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – disturbi dello spettro dell’autismo. Le aree prevalentemente interessate sono quelle relative all’interazione sociale, alle capacità espressive, alla cura di sé, al comportamento. Si configura come una disabilità permanente che accompagna la persona nel suo ciclo vitale, anche se le caratteristiche del deficit sociale possono assumere un’espressività variabile nel tempo. Tale disturbo può accompagnarsi a ritardo mentale, con una compromissione intellettiva più o meno grave, o al contrario a uno sviluppo intellettivo normale. Esempi significativi di quest’ultima condizione sono le persone con autismo ad “alto funzionamento”, disordine conosciuto come “Sindrome di Asperger”, che presentano spesso alte potenzialità intellettive e a volte veri e propri talenti in alcuni specifici campi.
Tuttavia, anche se alcune persone con autismo possono arrivare a condurre una vita normale o quasi normale, solo una piccola percentuale di soggetti con autismo (15-20%) è in grado di vivere autonomamente e lavorare. Tutti, però, devono essere messi nelle condizioni di conquistare quelle abilità e competenze che permettono di realizzarsi, nella misura in cui ciò è fattibile. I giovani adulti con autismo hanno bisogno – per costruire, anche aiutati, il proprio progetto di vita – di uscire dall’ambito familiare, in cui rischiano di rimanere intrappolati. Dove sia possibile, è importante che entrino nel mondo del lavoro, cosa che li aiuterebbe a integrarsi maggiormente nella società.
Il raggiungimento della vita autonoma, quando possibile, può essere una fase particolarmente critica che lo psicologo, insieme all’équipe formata dai diversi professionisti coinvolti nel progetto di vita, deve sostenere attentamente, supportando sia la persona che la sua famiglia. Una profonda conoscenza della specificità della persona con autismo permette di evitare involontari errori relazionali o educativi che potrebbero favorire comportamenti problematici o stati di disperazione e angoscia che possono poi rendere difficile la sua inclusione sociale. Un’appropriata valutazione psicologica nel tempo, che tenga conto della persona nelle sue peculiarità funzionali e delle naturali evoluzioni, permette di elaborare un progetto terapeutico, con il coinvolgimento e il supporto della famiglia, rispondente ai suoi reali bisogni.
La prospettiva di un futuro dignitoso per il figlio, in una propria abitazione ma anche in istituzioni accoglienti e stimolanti, costituisce per i genitori una garanzia che può dare continuità alle esperienze e ai processi di inclusione che vengono promossi fin dall’infanzia e che rischiano di essere vanificati con la conclusione del percorso scolastico. Proprio la famiglia, se adeguatamente supportata, è una risorsa indispensabile alla costruzione di un progetto di vita il più autonomo possibile della persona con autismo. Come prevedono gli obiettivi della legge n. 112/2016 cosiddetta “Dopo di Noi”, la persona con autismo, avendo già vissuto un’esperienza di vita anche fuori dalla famiglia, potrà affrontare la morte dei propri genitori in modo meno traumatico.
È fondamentale, comunque, la diffusione della cultura del rispetto e dell’accoglienza: le leggi sono importanti ma non sufficienti. Va superata quella visione della persona con disabilità che insiste sulle mancanze, per sostituirla con quella che punta piuttosto sull’unicità e le abilità dell’individuo.
In questa direzione ha lavorato il gruppo tematico sull’autismo istituito dall’Ordine che ha realizzato delle cartoline – reperibili sul sito dell’Ordine al seguente link https://www.ordpsicologier.it/home.php?Lang=it&Item=cartolinematteo – che raccontano la storia di un ragazzo immaginario con autismo, Matteo, al fine di sensibilizzare e promuovere una corretta visione dei bisogni, attuali e futuri, delle persone con autismo.

movimento5stelle

Carnevale Rinascimentale, portiamolo in GAD

Da ufficio stampa MoVimento5Stelle Ferrara

La manifestazione del Carnevale Rinascimentale di Ferrara ha riscosso un successo crescente, di critica e di pubblico negli ultimi anni.
Giusto cercare di valorizzare le nostre radici storiche e culturali attraverso il Palio. Non dimentichiamo mai che, alla radice delle motivazioni di Ferrara Città Unesco, come comune denominatore, figura la parola Rinascimento. Altrettanto legittimo, quindi, il coinvolgimento dell’Ente Palio per l’implementazione del Carnevale Rinascimentale, proposta ricreativa, turistica e storico culturale in crescita.
Il M5S di Ferrara, attraverso una mozione del consigliere Claudio Fochi, propone, dopo un costruttivo colloquio con la Presidenza dell’Ente Palio, la realizzazione di una parte delle attività previste per il Carnevale Rinascimentale del 2019 nella piazza XXIV Maggio, al centro di un quartiere che si cerca di riqualificare in tutti i modi ma soprattutto attraverso una occupazione virtuosa degli spazi attraverso eventi, sia culturali che commerciali.
Non tutte le città italiane possono vantare uno spazio asfaltato circolare protetto e inserito in un contesto monumentale con prospetto scenografico. Spazio legittimamente utilizzabile anche per scopi ricreativi e già comunque molto frequentato (di giorno) da famiglie con bambini.
Dal punto di vista artistico architettonico, semmai qualcuno storcesse il naso nell’utilizzo di un monumento di epoca fascista come scenografia per uno spettacolo in costume rinascimentale, vale la pena ricordare, per coloro che non hanno ancora imparato a storicizzare il passato, che la forma del noto acquedotto è ispirata ad architettura rinascimentale, come testimoniano gli sfondi di due notissimi dipinti del Perugino e di Raffaello Sanzio, ai quali esso è ispirato, con contaminazioni dell’architettura funeraria romana. Essendo poi il carnevale per definizione uno spazio ludico sinronico (dove le epoche e i ruoli si confondono), per carnevale ogni spazio vale. Ma questo vale di più, perché si tratta di una zona, peraltro bellissima, da riqualificare, anche con attività culturali, di intrattenimento e, perché no, turistiche e commerciali.
Ci auguriamo quindi che la Giunta estense valuti la nostra richiesta con attenzione e senza pregiudizi in Consiglio comunale e che l’Ente palio non escluda di attivare le apprezzatissime sinergie creative dei suoi componenti per valutare la fattibilità della nostra proposta.
Claudio