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Giorno: 14 Aprile 2018

Welfare. Inaugurato a Ferrara ‘Il Calicanto’, nuovo centro residenziale per persone con gravi disabilità. Il presidente Bonaccini: “Una Rete di servizi fondamentali per il territorio e la comunità, che la Regione finanzia con 50 milioni di euro dal Fondo per la non autosufficienza”

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

La struttura si aggiunge alle 87 già aperte in Emilia-Romagna, che ospitano quasi 1.300 disabili bisognosi di totale assistenza. Realizzata dalla cooperativa Cidas con un investimento di 2,5 milioni, darà ospitalità a 20 persone

Bologna – Si chiama “Il Calicanto” ed è stato inaugurato oggi a Ferrara. E’ il nuovo Centro socio riabilitativo residenziale che sorge in via dei Tigli 3 e prende il posto della vecchia “Casa XX Settembre”, non più in grado di soddisfare le esigenze del territorio. Diventano così 88, in Emilia-Romagna, le strutture di assistenza a tempo pieno per persone con disabilità gravi affette da deficit motori, psicomotori, cognitivi e relazionali,che fanno parte della Rete dei servizi per disabili adulti; una Rete finanziata dalla Regione, attraverso il Fondo regionale per la non autosufficienza, con un investimento di 50 milioni di euro.

A tagliare il nastro sono stati, oggi pomeriggio, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, il direttore generale dell’Ausl di Ferrara, Claudio Vagnini, e Daniele Bertarelli, presidente della Cooperativa Cidas.

Offrire a disabili gravi uno spazio protetto e gestito da personale qualificato, per garantire un’assistenza continua e attività educative e riabilitative adeguate è l’obiettivo del nuovo Centro, realizzato dalla Cooperativa inserimento disabili, assistenza, solidarietà con un investimento di circa 2,5 milioni. Si trova nel complesso immobiliare “Residence Service” e potrà ospitare fino a 20 disabili adulti, di entrambi i sessi, che per la loro gravità non possono essere assistiti a casa.

“Inauguriamo oggi una bella realtà, con cui si rafforza ulteriormente il sistema di assistenza socio-sanitaria rivolto alle persone particolarmente fragili, colpite da gravi disabilità, che hanno diritto ad essere accolte e curate con la massima professionalità e umanità- ha sottolineato Bonaccini-. Una Rete che contribuiamo a qualificare anno dopo anno, attraverso il Fondo regionale per la non autosufficienza, che siamo la Regione in Italia a finanziare con maggiori risorse. Parliamo- ha aggiunto il presidente- di servizi di piccole dimensioni, fortemente radicati sul territorio e che rispondono agli standard di qualità delle norme regionali sull’accreditamento; strutture che hanno consentito la chiusura dei grandi istituiti residenziali ancora presenti in molte altre regioni. Questo è un esempio- ha concluso Bonaccini- di come intendiamo soddisfare e prevenire i bisogni della collettività, affinché nessuno si senta lasciato solo”.

L’impegno della Regione per disabili e anziani

Sul piano dell’assistenza a disabili e anziani, l’Emilia-Romagna è la Regione con il Fondo regionale per la non autosufficienza – istituito nel 2004 – più alto in Italia: nel solo 2017 sono stati investiti oltre 478 milioni di euro, in aumento rispetto al 2016 (466 milioni),per lo sviluppo della rete dei servizi socio-sanitari, residenziali e semiresidenziali e la realizzazione di interventi di natura assistenziale ed economica. Ogni anno, un terzo delle risorse del Fondo, più di 160 milioni, viene destinato a finanziare i servizi socio-sanitari per persone con disabilità grave e gravissima.

L’Emilia-Romagna, inoltre, è stata la prima in Italia ad avere adottato una legge specifica (n.2/2014) per i caregiver, coloro che assistono familiari o amici disabili e non autosufficienti, offrendone un riconoscimento giuridico sull’esempio di altri Paesi europei.

Garantire assistenza, indipendenza e autonomia ai familiari disabili rimasti privi di sostegno, perché orfani o con genitori ormai anziani è ciò che si prefigge la Regione con il programma di attuazione della legge nazionale sul ‘Dopo di noi’. Per il triennio 2016-2018, all’Emilia-Romagna sono stati assegnati dallo Stato 13 milioni di euro; di questi, oltre 9 sono già stati destinati dalla Regione ai Comuni per l’acquisto o la ristrutturazione di appartamenti per disabili soli, oppure per l’avvio di nuove forme di coabitazione come case per piccoli gruppi (massimo 5 persone) o soluzioni di co-housing (un modo di abitare in comunità, che coniuga gli spazi privati con aree e servizi a uso comune). /Ti.Ga

1500 presenze per Riaperture Photofestival Ferrara

Da ufficio stampa Riaperture Photofestival Ferrara

La forza della fotografia per raccontare il Reale, cambiare la vita delle persone, riac-cendere luoghi di una città. La seconda edizione di Riaperture, il festival di fotografia a Ferrara, si chiude con l’ultima giornata di mostre e incontri: nel secondo weekend già 500 presenze, per un totale di 1500 visite.

La chiusura di Riaperture 2018 è affidata alla fotografia sportiva. Domenica 15, ore 16, a Factory Grisù arriva Tornanti.cc, per coinvolgere in un festival di fotografia anche le im-magini sportive.Francesco Rachello ed Eloise Mavian sono una coppia di fotografi professionisti emergenti, che partendo dalla loro passione per le immagini e la bici sono diventati reporter pubblicati su Gazzetta dello Sport, Soiugner e altre riviste specializzate. Tornanti.cc riesce a raccontare, oltre al ciclismo professionistico dal Giro d’Italia alle classiche del Nord, anche tutto quello che c’è attorno, e porteranno la loro esperienza anche a Riaperture in un incontro aperto al pubblico.

Al mattino, domenica 15 aprile ore 10, spazio al laboratorio per bambini ‘Flat lay: autoritratto oggettivo’. Partendo dalla mostra realizzata con la scuola media ‘Cosmè Tura’ di Ferrara, Silvia Meneghini e Alice Pandolfi, curatrici del progetto, ripropongono il modo tutto nuovo di ‘fare selfie’: usando oggetti della propria vita, invece che mostrando i visi. Un laboratorio sulla consapevolezza di ciò che siamo, prima ancora di ciò che sembriamo, attraverso il disegno e le Polaroid scattate in stile ‘flat’.

La seconda edizione di Riaperture, in corso dal 6 all’8 e dal 13 al 15 aprile 2018, propone 15 mostre in 8 spazi di Ferrara, coinvolgendo nei primi tre giorni quasi mille persone. Il te-ma della seconda edizione è il ‘Reale’, raccontato: Letizia Battaglia, Francesco Zizola, Oleg Oprisco, Antonio M. Xoubanova, Arimasa Fukukawa, Stuart Paton, Roberto Boccaccino, Camilla de Maffei, Marco Sconocchia, Nicolas Bruno, Arianna M. Sanesi, Alessandro Ruzzier, Lele Marcojanni.

L’obiettivo di Riaperture Photofestival Ferrara è di riaccendere l’attenzione su luoghi pubblici o privati attualmente non in uso, per portare loro nuova energia: per questo le mostre sono ospitate in sedi aperte per la prima volta alle immagini. La sede principale è Factory Grisù, l’ex caserma dei Vigili del Fuoco di Ferrara, oggi consorzio di imprese. Le altre sedi: Palazzo Massari e Palazzina Cavalieri di Malta, chiusi dal terremoto del 2012 e riaperti per la prima volta grazie a Riaperture; l’ex drogheria Bazzi, che riaprirà dopo vent’anni in estate; Palazzo Prosperi-Sacrati, edificio rinascimentale chiuso da anni situato proprio di fronte al più noto Palazzo Diamanti; l’ex Chiesa di San Giuliano; Casa Niccolini; un’attività commerciale oggi dismessa in centro storico.

Riaperture si chiude domani, domenica 15 aprile, con in programma anche le letture por-tfolio con professionisti del settore. Le mostre saranno aperte dalle ore 10.00 alle 19.00. Il programma aggiornato è sul sito ufficiale, www.riaperture.com.

Contatti

Fabio Zecchi 34892115311
email stampa@riaperture.com
web www.riaperture.com
facebook facebook.com/riaperture

Organizzazione, sponsor e partner del progetto

Riaperture Photofestival Ferrara è organizzato dall’associazione culturale Riaperture.
Ha il patrocinio e il sostegno del Comune di Ferrara.
Ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.
Il festival si svolge in collaborazione con Consorzio Factory Grisù, che metterà a dispo-sizione alcuni dei suoi spazi per ospitare mostre ed eventi di Riaperture, e Kofler, per la concessione dell’ex drogheria Bazzi.
Il concorso fotografico è sponsorizzato da Foto Pandini.

Orari e programma del festival

Apertura mostre venerdì 6, sabato 7, domenica 8, venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 aprile 2018, ore 10.00-19.00
Programma completo: www.riaperture.com/festival/programma

Ingresso del festival

Intero 13€ / Ridotto 10€*
* online, soci Riaperture, IBS+Libraccio, Arci, ACIS, Ferrara Off, YoungerCard, MyFe Card, studenti, over 65, disabili e accompagnatori. Ingresso gratuito per i bambini fino a 13 anni. In biglietteria verrà consegnato un braccialetto che darà l’accesso a tutte le mostre per i tre giorni del festival. Coloro che torneranno nel 2° weekend sprovvisti di braccialetto, possono riaccreditarsi in biglietteria presentando documento d’identità.
Tutti gli eventi a pagamento non inclusi nel biglietto sono segnalati nel programma.

Biglietteria e infopoint
Factory Grisù (via Poledrelli 21) – Ex drogheria Bazzi (piazza Municipale)
Programma mostre

Letizia Battaglia – Fotografie (Palazzina Cavalieri di Malta)
Francesco Zizola – In the same boat (ex drogheria Bazzi)
Oleg Oprisco – Personale (Chiesa di San Giuliano)
Antonio M. Xoubanova – Graffiti (Casa Niccolini)
Arimasa Fukukawa – Triny (Palazzo Prosperi Sacrati)
Stuart Paton – Ersatz (negozio via Cortevecchia)
Roberto Boccaccino – Potenza 100 (Factory Grisù)
Camilla de Maffei – Delta (Palazzo Massari)
Marco Sconocchia – We could be heroes (Factory Grisù)
Nicolas Bruno – Parasomnia (negozio via Cortevecchia)
Arianna M. Sanesi – I would like you to see me (Casa Niccolini)
Alessandro Ruzzier – Custodia (Palazzina Cavalieri di Malta)
Lele Marcojanni – EVM01 (Palazzina Cavalieri di Malta)
Concorso nazionale (Factory Grisù)
I.C. Cosmè Tura Ferrara – Autoritratti oggettivi (progetto scuole) (Casa Niccolini)

Bio e abstract delle mostre: www.riaperture.com/festival/mostre
Foto in alta risoluzione di alcune delle opere degli artisti sono scaricabili all’indirizzo:
www.riaperture.com/file/riaperture2018-autori.zip

Lunedì 16/4 il DISORGAN TRIO di Frank Martino presenta REVERT al Torrione. Segue jam session

Da Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Lunedì 16 aprile, a partire dalle ore 20.00
Monday Night Raw
Opening Act
Happy Hour with Andreino Dj

+

Live
Frank Martino Disorgan Trio
Frank Martino, chitarra ed elettronica
Claudio Vignali, pianoforte e tastiere
Niccolò Romanin, batteria e batteria elettronica

+

Jam Session
In collaborazione con il Conservatorio “G. Frescobaldi”
Tip of the Day
Antonio Cavicchi, chitarra
Matteo Balcone, basso elettrico
Gianfilippo Invincibile, batteria

Sedici aprile: nuovo lunedì, nuovo Monday Night Raw, nuovo progetto al Jazz Club Ferrara. Il Disorgan Trio di Frank Martino presenta Revert. Immancabili l’aperitivo a buffet accompagnato dalla selezione musicale di Andreino Dj e la jam session aperta dagli allievi e dai docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.

Sedici aprile, ore 21.30: nuovo lunedì, nuovo Monday Night Raw, nuovo progetto al Jazz Club Ferrara. Il Disorgan Trio di Frank Martino, completato da Claudio Vignali al pianoforte e tastiere e Niccolò Romanin alla batteria e batteria elettronica, presenta Revert.
Revert è il primo album da leader del chitarrista e produttore Frank Martino, pubblicato a novembre 2016 dall’etichetta Auand, distribuzione Goodfellas. Se da un lato l’album è un ideale proseguimento del lavoro intrapreso con il gruppo MOF, già esibitosi al Torrione, del quale Martino è parte integrante da alcuni anni, dall’altro rappresenta la perfetta messa a fuoco della sua visione artistica, grazie alla quale la contaminazione tra jazz e musica elettronica trova la sua piena realizzazione. Il titolo fa riferimento ad una sorta di ritorno alle origini soprattutto per quanto riguarda l’aspetto della composizione e dell’improvvisazione, liberandosi di sovrastrutture troppo rigide. Un progetto scevro da caratterizzazioni di genere, che si muove con stravagante naturalezza in un dialogo continuo e curioso.
Laureato con il massimo dei voti in chitarra jazz ai Conservatori “G. Frescobaldi” di Ferrara e “A. Buzzolla” di Adria, Frank Martino (Messina, 1983) è chitarrista, insegnante, compositore e produttore.

Membro della band MOF dal 2008, ha suonato nei più importanti festival e club Italiani. In qualità di produttore, segue il progetto di musica elettronica YLYNE con il quale ha pubblicato tre album, l’ultimo dei quali, “26”, è uscito lo scorso giugno. Collabora stabilmente come sideman con il quartetto Rosa Brunello y Los Fermentos, la cantautrice milanese Sarah Stride, il gruppo reggae-skajazz veneziano Ska-J. È infine docente di chitarra jazz presso la scuola Il suono improvviso di Venezia.
Anticipa il concerto il goloso aperitivo a buffet del wine bar del Torrione (a partire dalle ore 20.00) accompagnato dalla selezione musicale di Andreino Dj. Lo segue Tip of the Day, ovvero la jam session aperta dagli allievi e docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara. Questo lunedì l’onere e l’onore spettano al trio formato da Antonio Cavicchi alla chitarra, Matteo Balcone al basso elettrico e Gianfilippo Invincibile alla batteria. Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas, infoline 0532 1716739.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline: 0532 1716739 (dalle 12.30 alle 19.30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria 19.30
Aperitivo a buffet con dj set a partire dalle ore 20.00
Concerto 21.30
Jam Session 23.00

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

UFFICIO STAMPA
Eleonora Sole Travagli
e-mail: solejazzclubferrara@gmail.com ; press@jazzclubferrara.com
cell. + 39 339 6116217

La sicurezza degli studenti e dei lavoratori impegnati all’estero

Da Ripartizione Marketing e Comunicazione Unife

Martedì 17 aprile 2018 dalle ore 9, a Ferrara, presso la Sala Estense, piazza del Municipio, si terrà il Seminario di studio La sicurezza degli studenti e dei lavoratori impegnati all’estero.

Nell’ambito delle esigenze di lavoro, il tema della gestione logistica del trasferimento di operatori all’estero non è certamente nuovo, soprattutto in un mercato sempre più globalizzato, mai però come in questi anni è stato necessario integrare la valutazione dei rischi di viaggio, di salute e di sicurezza vita/lavoro (travel, health, safety) con elementi che attengono tipicamente al rischio geopolitico (security). Ad un lavoratore o studente che si stabilisce all’estero, per un periodo più o meno lungo, vanno infatti garantite per legge sia le tutele già a lui dovute in Italia, integrando quanto disposto in materia di prevenzione e protezione dal Testo Unico per la Sicurezza con gli obblighi contrattuali previsti dal D.Lgs 151/2015, sia gli elementi concorrenti contenuti in altre normative eventualmente presenti nel Paese ospitante, che aumentano la complessità di gestione degli eventi critici.
Guardando solo al recente passato, non si possono non ricordare casi di studenti in Erasmus morti in incidenti di viaggio, senza che le famiglie siano state sostenute in sede giudiziaria o adeguatamente risarcite, di studenti
e ricercatori all’estero che hanno subito atti di violenza inaudita o sono scomparsi, di lavoratori presi in ostaggio o uccisi mentre operavano per conto di aziende italiane o internazionali…
Questi non sono più fenomeni rari bensì oggi ragionevolmente prevedibili. Tuttavia l’analisi della gestione in emergenza di queste situazioni di crisi, svolta spesso con risultati per nulla soddisfacenti, non ha ancora stimolato un ampio dibattito su come i datori di lavoro possano intervenire preventivamente (obbligo che già esiste anche se viene ignorato) e anche su quali possano essere gli strumenti più utili per farlo in modo organico. Cittadini, studenti ed istituzioni si sono giustamente battuti per il diritto ad ottenere giustizia in occasione di eventi drammatici, poi quasi mai hanno ritenuto opportuno agire per evitare esiti altrettanto infausti nel proprio contesto e per i propri addetti (dalla grande multinazionale al piccolo artigiano in subappalto, dallo studente in scambio di studio al ricercatore o docente che svolge attività lunghe molti mesi o anni).
A questo convegno si intendono portare esperienze pratiche di tecnici che da tempo stanno analizzando questo tipo di problematiche e sono quindi in grado di fornire spunti operativi a chi deve sviluppare analisi del rischio specifiche e tenerne conto nell’organizzazione interna della propria azienda.
L’evento è organizzato dall’Università di Ferrara, dall’Università di Trieste, dall’INAIL Sede di Ferrara, con il patrocinio di: Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ferrara e Rovigo, AUSL di Ferrara, UO PSALProvincia di Ferrara, Comune di Ferrara, Ordini e Collegi professionali (Architetti, Periti Industriali e Geometri).

Pettazzoni e Giberti (LEGA): “ECOSQUARE: traguardo raggiunto grazie all’impegno di tanti. Ora serve attivare i centri di riuso”

Da ufficio stampa Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

“Il progetto Ecosquare è un primo importante passo che arriva dopo anni di lavoro condiviso. Vigileremo sulla sua realizzazione. Ora serve attivare i centri riuso promessi dalla Regione”.
Marco Pettazzoni, consigliere regionale Lega Nord e Elisabetta Giberti presidente Commissione ambiente, territorio e sicurezza, intervengono così dopo la presentazione dei progetti portati in Commissione dall’amministrazione comunale e da Clara per migliorare la raccolta differenziata di Cento e del suo centro storico.
Per Giberti si tratta di un traguardo raggiunto grazie all’impegno e alla volontà di tanti cittadini e dell’attività costante del gruppo Lega Nord in consiglio comunale e sul territorio.

“Dal 2015 attraverso un gruppo Fb chiamato cassonetto centese che oggi ha circa 2000 iscritti, noi cittadini ci siamo messi in rete per supportarci e aiutarci nell’affrontare una imposizione di sistema di raccolta che aveva troppe mancanze. Diventando consigliere comunale l’impegno è aumentato sempre di più, l’attività consigliare congiunta all’attività territoriale della sezione ha portato in questi due anni ad ascoltare tutto il territorio”, aggiunge la consigliera e “infatti lo scorso anno tra il mese di agosto e settembre abbiamo raccolto 2000 firme in tutto il Comune, e queste firme sottolineavano la volontà dei cittadini di avere isole ecologiche sul territorio”. A quel punto “attraverso la Commissione Ambiente abbiamo presentato all’amministrazione, alla partecipata e ai cittadini i possibili metodi tecnologici per gestire la raccolta”, spiega ancora Giberti e “abbiamo portato tutti i cittadini a conoscenza dell’esistenza di modalità tecnologiche per migliorare il servizio”.
Da qui la scelta di avviare il progetto da parte di Clara. “Sono particolarmente soddisfatta che mantenere alta l’attenzione e l’aiuto costante dato ai cittadini abbia prodotto questo cambio di strategia da parte della partecipata, poiché consapevoli dell’importanza della volontà politica nella gestione delle problematiche e del sistema, siamo stati i primi promotori di questo cambiamento”, spiega ancora Giberti e “abbiamo cercato di essere anche costruttivi e la partecipazione ai vari tavoli ha permesso di lavorare su un progetto che accogliesse le problematiche più impellenti del territorio”.
Si tratta di “un primo passo importantissimo sulla cui realizzazione terremo alta la l’attenzione”, aggiunge il consigliere Pettazzoni che in Regione porta avanti la medesima battaglia: “Tempo fa, a maggioranza, è stato approvato in Assemblea legislativa un ordine del giorno in cui chiedevamo l’attivazione di centri di riuso anche sul nostro territorio”, ora pretendiamo “che venga dato immediato corso a quella proposta che apre la strada a quella tanto proclamata economia circolare, ma che ad oggi ancora non trova riscontro e che, oltre che meno rifiuti ingombranti da smaltire potrebbe significare anche opportunità di lavoro oltre che riqualificazione sociale”.

“La scrittura o la vita ”

Da ufficio stampa EVENTI FERRARA

Lunedì 16 aprile alle 18.00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino

Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Annalena Benini presenta il libro

“La scrittura o la vita ”

(Rizzoli)

Dialoga con l’autrice Matteo Bianchi

Dagli altri voglio sapere come si cammina con il fuoco dentro, voglio riconoscere quel fuoco, e anche l’unicità della vocazione, contare le cose infrante lasciate per terra, e voglio che il fuoco degli altri faccia divampare il mio. Per questo ho cercato dieci scrittori italiani: vicini alla mia idea di vocazione e anche disposti a spiegarla, a raccontare di questo mestiere che è il loro padrone e a individuare il momento in cui sono riusciti a dire: “Io sono uno scrittore”. Percorrono tutti strade differenti e non si sono immersi in un filone letterario ma mi sembra abbiano creato qualcosa di nuovo, facendo un passo in avanti nel cammino della letteratura italiana.Negli scrittori, nelle loro vite, ma credo in tutte le persone, io cerco sempre questa specie di follia che a volte è molto bene addomesticata, a volte quasi invisibile, ricoperta di strati di ragionevolezza, doveri, vita dei giorni, sesso, famiglia, inciampi, successo, imbarazzo, cinismo, paura, ironia, vergogna (ma credo che uno scrittore, quando scrive, debba liberarsi della vergogna). Mi entusiasma scoprire che esiste sempre un nucleo di passione che non può essere scalfito da niente, e che non è socievole né affidabile, perché è una concentrazione costante su qualcos’altro, è un pensiero altrove. A.B.

Annalena Benini (Ferrara, 1975) scrive di persone, di libri e di quello che succede al “Foglio”, dove cura anche un inserto settimanale, “Il Figlio”.

Vive a Roma, è sposata e ha due figli.

Per informazioni Ibs+Libraccio

Ferrara, Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino

eventife@libraccio.it – Tel. 0532241604

Cultura. Dalla Regione 5 milioni di euro per rifare il look a teatri e sedi di spettacolo pubbliche. L’assessore Mezzetti: “Un contributo importante per valorizzare un patrimonio spesso di grande valore”

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Al via il nuovo bando regionale: possono partecipare enti locali, singoli o associati o soggetti privati che li gestiscono. Il contributo massimo è di 500 mila euro. Le domande entro il 25 maggio

Bologna- In Emilia-Romagna lo spettacolo si fa (più) bello.La Regione mette a disposizione 5 milioni di euro dal Fondo per lo sviluppo e la coesione per ristrutturazione, restauro, innovazione tecnologica, messa a norma, ripristino dell’agibilità e fruibilità di teatri di proprietà di Enti locali, singoli o associati, e di soggetti privati che gestiscono sedi di spettacolo di proprietà pubblica nel territorio regionale. E’ quanto prevede il nuovo bando approvato dalla Giunta e dal prossimo 18 aprile pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale.

“La Regione Emilia-Romagna- afferma l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti- mette a disposizione la copertura finanziaria in applicazione della legge regionale sullo spettacolo, e in coerenza con gli obiettivi indicati nel Programma regionale in materia di spettacolo per il triennio 2016-2018. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio regionale delle sedi di spettacolo, rendendolo più fruibile e sicuro per gli utenti: un patrimonio che spesso riguarda sedi di valore storico e architettonico”.

Il bando rimarrà aperto fino alle ore 20 del 25 maggio 2018. Per ogni soggetto il contributo regionale non potrà eccedere la percentuale del 50% della spesa ritenuta ammissibile, con un contributo massimo di 500 mila euro.

La domanda di contributo, completa della documentazione richiesta, dovrà essere presentata, utilizzando i modelli allegati, esclusivamente per Posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo servcult@postacert.regione.emilia-romagna.it.

Le richieste di informazioni nel merito dei contenuti progettuali vanno inviate via mail all’ indirizzo: investimenti@regione.emilia-romagna.it.

Inaugura la 5 edizione di “Una città a mattoncini” palazzo ex Borsa (corso Ercole I d’Este) a Ferrara sabato 14 e domenica 15 aprile

Da ufficio stampa ascomfe

Torna la magia del mattoncini LEGO. Ha inaugurato stamattina 14 aprile la quinta edizione di “Una città a Mattoncini” che rimarrà aperta oggi (14 aprile) fino alle ore 19.30 e domani (domenica 15 aprile) dalle 10,30 e fino alle 18,30.
Ed è subito coda di grandi e piccini per vedere i 150 metri quadrati – all’interno della Corte coperta nel Palazzo ex Borsa in corso Ercole I d’Este – che ospitano un mondo fantastico dove tutto è possibile grazie ai mitici mattoncini danesi: dai monumenti (presente la riproduzione del Castello Estense) alle gru edili, per passare ai mondi spaziali ed ai villaggi medievali. Tutto fedelmente riprodotto.
Un evento reso possibile per il quinto anno consecutivo da Ascom Confcommercio Ferrara: “Si tratta di un’edizione che trova all’interno del palazzo ex Borsa una sua splendida ambientazione – spiega il direttore generale Davide Urban e prosegue – Una manifestazione che unisce fantasia ed intrattenimento in modo intelligente, dove si divertono grandi e piccoli. LEGO è creatività e cultura”
Dal canto suo, l’assessore Aldo Modonesi grande appassionato dei mattoncini ha confermato in pieno: “Si tratta di una bellissima iniziativa che viene valorizzata da una splendida cornice ed ancora una volta complimenti ad Ascom per un evento all’altezza delle aspettative”. L’esposizione è completata da un’area gioco già affollata da miriadi di bambini.

Potrebbe Essere

Da organizzatori

Inarrestabile l’attività artistica del cantautore Leonardo Veronesi. Dopo la pubblicazione del suo primo libro “NON ABBIAMO TENUTO CONTO DEGLI ZOMBIE” scritto con Giorgia Pizzirani (edizioni La Carmelina) e le relative presentazioni, l’uscita su tutti i portali digitali del suo EP “ATIPICO” e dei videoclip relativi ai singoli BUCCIA DI BANANA – MI LAVO – E’ COME SE FOSSE SEMPRE NATALE, oltre ai live e agli spettacoli teatrali è uscito ora il videoclip ufficiale del brano “POTREBBE ESSERE” contenuto in “ATIPICO” (etichetta Jaywork).

POTREBBE ESSERE è un brano strumentale scritto come “musica da lettura” di accompagnamento al libro ma che assume una valenza propria perché la musica senza un testo specifico trasporta in una dimensione personale sempre diversa a seconda di chi ascolta. Il richiamo forte alle colonne sonore dei film western è voluto per rappresentare un finto duello, che simboleggia appunto i tanti Potrebbe Essere della nostra esistenza che spesso diventa una continua lotta quotidiana. Qui si sogna, ci si affronta, ci si perde nelle praterie vaste della nostra mente tra natura selvaggia e silenzi. Il videoclip, regia di Marco Lui (con cui Veronesi collabora attraverso un sodalizio artistico molto stimolante) rappresenta una possibilità tra le tante che ci sono offerte dalla vita. Due cow – boy si fronteggiano in un ironico duello che si conclude senza vincitori. E’ stato un sogno, era realtà? Non si sa …Potrebbe essere tutto e il contrario di tutto! Si tratta di un videoclip che assume tratti documentaristici con spunti però originali. E’ un rincorrersi tra i pensieri, una apertura della mente indotta dalle note, una nuova brillante prova del cantautore che si è cimentato in questa occasione con un buon risultato anche nella musica strumentale. Grande curiosità e attenzione per il nostro Veronesi che si sta misurando con mezzi espressivi diversi ma sempre in linea con il suo percorso artistico di grande qualità e originalità.

CREDITI VIDEOCLIP “POTREBBE ESSERE”

Ideazione: LEONARDO VERONESI, MARCO LUI

Regia, Riprese, Montaggio: MARCO LUI

Con l’amichevole partecipazione di:

LEONARDO VERONESI

ALESSIO DE SALVIA

Si ringraziano:

AZIENDA AGRICOLA RAMBALDI DANIELA (SAN VINCENZO DI GALLIERA) per il gentile uso della location

ROBERTA E PAOLA TARTARI per la collaborazione

Costumi: LUCILLA VITALI di SARTORILANDIA

Organizzazione e Comunicazione: SILVIA BOTTONI

Il brano “POTREBBE ESSERE” e’ contenuto in “ATIPICO” EP di Leonardo Veronesi disponibile su iTunes e in tutti i portali digitali su etichetta Jaywork

Il libro “NON ABBIAMO TENUTO CONTO DEGLI ZOMBIE” di Leonardo Veronesi e Giorgia Pizzirani (Edizioni La Carmelina) è in vendita in tutte le librerie e i digital store

Mixaggio brano: DAVIDE VIVIANI presso “ATIPICO RECORDING STUDIO” – VIA DELLE SCIENZE 26 – OCCHIOBELLO (RO)

(P) & © Jaywork 2017

Grafica come arte: mostra di Claudio Gualandi al Dosso Dossi di Ferrara

Disegni stilizzati e puliti, architetture riconoscibili, un’impaginazione dove il vuoto dello spazio bianco rende arioso il pieno di una folla di personaggi indaffarati, che a guardarli nel dettaglio rivelano mestieri, tic, abitudini e in molti casi anche precise identità di persone realmente esistenti o esistite, spaziando dall’umarèl al geometra locale per arrivare fino ad Ariosto e al compianto architetto Carlo Bassi.

Mostra di Claudio Gualandi a Ferrara, 7-22 aprile 2018 (foto Luca Pasqualini)

Nelle opere artistiche e grafiche di Claudio Gualandi – un’attività decennale alle spalle per dare bellezza, eleganza e significato ad allestimenti, accessori di moda, prodotti commerciali, ma anche edifici cittadini che sotto i suoi teloni disegnati sono diventati temporanee sculture giganti – vale il principio contrario a quello del romanzo, dove di solito si garantisce che “Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale”. Gualandi i fatti li osserva, le persone le conosce e le cose le studia per poi trasporle con il tratto delle sue matite fini e appuntite di ironia e giocosità, come il guizzo ridente del suo sguardo.

Mostra di Claudio Gualandi negli spazi in centro della galleria del liceo artistico di Ferrara (foto Luca Pasqualini)

Ora nelle sale in pieno centro storico ferrarese della galleria del liceo artistico Dosso Dossi (via Bersaglieri del Po 25, Ferrara) con il titolo ‘Claudio Gualandi, la mia Ferrara’ è in mostra un ampio campionario delle sue opere, illustrazioni e prodotti di comunicazione.

Pannello descrittivo di oggetti di Claudio Gualandi in mostra (foto Luca Pasqualini)

Nella presentazione di sabato scorso (7 aprile 2018) il critico d’arte Lucio Scardino ha sottolineato come “in questa sua mostra Gualandi non presenta solo i ‘quadri in libertà’ ambientati a Ferrara o vari luoghi d’Italia, dalla Lombardia alla Sicilia, ma anche le illustrazioni su commissione. Ci sono i teli parlanti per il restauro di edifici novecenteschi come è successo per la palazzina dell’ex Mof in corso Isonzo a Ferrara, pannelli e bozzetti che raccontano storie di aziende di alto artigianato, celebrazione di anniversari, promozione di attività di grande distribuzione e commercio”.

Lucio Scardino presenta la mostra di Claudio Gualandi, Ferrara 7 aprile 2018 (foto Luca Pasqualini)

Un omaggio tutto particolare è riservato poi ai ragazzi che stanno studiando in quella scuola come, all’epoca, aveva scelto di fare lui trasgredendo le aspettative del padre che sperava di averlo come successore alle redini dell’azienda di famiglia. Dedicato a quelli che come lui l’arte la praticano, è la scelta di esporre insieme ad opere finite – come la borsa a secchiello di Felisi degna di una influencer a passeggio per le giornate della moda milanese – anche bozzetti ancora allo stadio progettuale.

La borsa a secchiello con il popolo di cittadini in un raffinato bianco e nero di Claudio Gualandi (foto Luca Pasqualini)

Così avviene per il bellissimo, colorato e lungo pannello orizzontale, che crea come un grandangolo dilatato sulla città di Ferrara partendo dal ponte di ferro sul Po di Pontelagoscuro per percorrere le mura ed arrivare al parco urbano Bassani, alla distesa verde di piazza Ariostea e poi a Palazzo dei Diamanti, al Castello estense, al Duomo qui libero nella sua bellezza marmorea con in cielo tutto un popolo di volatili, aquiloni e mongolfiere e, in terra, di ciclisti, sbandieratori e turisti. Il collage di disegni, fotografie e fotocopie di cartoline ritagliate sono il regalo di chi fa il mestiere di comporre le immagini a quelli che a questo stanno dedicando i loro studi e le loro realizzazioni. “Perché non tutto si realizza al computer – racconta Linda Mazzoni, sua compagna di vita e di lavoro – ma nella maggior parte dei casi l’idea prende forma ancora in modo manuale”. (gio.m)

Il pannello di Claudio Gualandi che racconta Ferrara attraverso palazzi e personaggi (foto Luca Pasqualini)

Nel fotoreportage di Luca Pasqualini una carrellata delle opere in mostra.

‘Claudio Gualandi, la mia Ferrara’, galleria del liceo artistico Dosso Dossi, via Bersaglieri del Po 25, Ferrara. Visitabile tutti i giorni ore 10.30-12.30 e 16-19 con ingresso libero.

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