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Giorno: 25 Gennaio 2019

Lunedì 28/1 torna Monday night raw con le ipnotiche trame sonore degli Aparticle

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Lunedì 28 gennaio, a partire dalle ore 20.00
Monday Night Raw
Opening Act
Happy Hour with France DJ

+

Live
Aparticle
In collaborazione con Gli Amici del jazz di Modena
Cristiano Arcelli, sax alto
Michele Bonifati, chitarra
Giulio Stermieri, piano elettrico e organo
Ermanno Baron, batteria

+

Jam Session

Aparticle, opera prima a quattro mani del chitarrista Michele Bonifati e del pianista Giulio Stermieri, caratterizzerà il Monday Night Raw di lunedì 28 gennaio al Jazz Club Ferrara. Contribuiscono alla trama ipnotica e coinvolgente di Bulbs, disco d’esordio del quartetto, Cristiano Arcelli al sax alto ed Ermanno Baron alla batteria. Segue il concerto serale l’imprevedibile jam session.

È un’opera prima a quattro mani del chitarrista Michele Bonifati e del pianista Giulio Stermieri quella che caratterizzerà il Monday Night Raw di lunedì 28 gennaio (a partire dalle ore 20.00) al Jazz Club Ferrara.
Aparticle, questo è il nome del progetto, è un lavoro fatto di esplorazioni sonore, nato per espandere le forme, per provare nuove e ardite combinazioni utilizzando linguaggi musicali policentrici. Suoni stratificati che si accumulano, scansioni ritmiche non proprio canoniche, strumenti che occupano lo spazio con una densità vicina ad un impasto di colori, vanno a tessere la trama ipnotica e coinvolgente di Bulbs, disco d’esordio del quartetto completato da Cristiano Arcelli al sax alto ed Ermanno Baron alla batteria.
Pianista, hammondista e compositore, Giulio Stermieri studia Pianoforte Jazz e Composizione al Conservatorio “A. Boito” di Parma per poi partecipare a diversi seminari, tra cui Siena Jazz e Tuscia in Jazz. Dal 2011 suona nel quartetto jazz-rock Foursome, in duo con il trombettista Flavio Zanuttini, con il trio Agane e con The Assassins di Francesco Cusa. Fa parte inoltre della Fragile Orchestra diretta da Luca Perciballi. In qualità di compositore ha eseguito sonorizzazioni dal vivo di cortometraggi, ha collaborato e collabora con registi ed associazioni legate al teatro e alla danza, guidando piccoli ensemble da camera nella realizzazione delle musiche di scena.
Michele Bonifati, classe 1989, si è diplomato con lode in Discipline Musicali Jazz al Biennio del Conservatorio “A. Boito” di Parma. Ha sperimentato diverse formazioni in contesti che spaziano dalla musica improvvisata al jazz-rock, al jazz tout court dedicandosi anche alla scrittura di brani originali. Nel 2016 è uscito per A Simple Lunch il suo primo disco in solo, A Different Kind of Bob Dylan, album strumentale dedicato al celebre cantautore. Bonifati è altresì co-leader del collettivo Clock’s Pointer Dance e membro del quartetto di Andrea Baronchelli, l’A.B.Normal 4tet, assieme a Danilo Gallo e Alessandro Rossi.
Anticipa il concerto serale l’aperitivo a buffet al wine bar del Torrione accompagnato dalla selezione musicale di France Dj, lo segue l’imprevedibile jam session. Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline 331 4323840 (dalle 12.00 alle 22.00)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria 19.30
Aperitivo a buffet con dj set a partire dalle ore 20.00
Concerto 21.30
Jam Session 23.00

Coldiretti Ferrara: Lunedì 28 Gennaio alle 20.30 incontro tecnico informativo sulla cimice asiatica

Da: Coldiretti Ferrara – ufficio stampa

Conoscere meglio l’insetto che sta provocando danni a numerose colture, per poter impostare qualche strategia di difesa, in particolare la protezione dei frutteti con le reti antinsetto. I soci sono invitati presso la sala conferenze di Coldiretti a Chiesuol del Fosso.
  
Negli ultimi anni l’Halyomorpha halys, ovvero la “cimice asiatica” ha esteso il suo territorio di colonizzazione e sono aumentati a dismisura anche i danni su una vasta gamma di coltura, anche nel territorio ferrarese. Questo insetto “alieno”, arrivato nel nostro paese con i traffici merci dall’oriente, non ha nemici naturali e come tutte le cimici è difficile da combattare, mentre i danni sulla frutta in particolare, ma anche sulle orticole e sulla soia, sono rilevanti e crescenti.
Coldiretti Ferrara, in collaborazione con Consorzio Agrario dell’Emilia e CreditAgri Italia, ha organizzato per lunedì 28 gennaio, alle 20,30, presso la propria sala Convegni della sede provinciale, a Chiesuol del Fosso, Via Bologna, 637, un incontro tecnico informativo, finalizzato a dare elementi di conoscenza ai produttori in ordine alla biologia dell’insetto (Cristiani- CAE), le possibili strategie di difesa (Forbicini – CAE), l’intervento regionale attraverso una misura specifica del PSR a tutela della produzione frutticola (Mariotti – CAA Coldiretti Ferrara), ed infine la possibilità di accedere a misure creditizie convenzionate e di maggior vantaggio per i soci Coldiretti (De Gregorio – CreditAgri Italia).

Ancora 5000,00 euro per l’ascensore di civico 77, Casa Famiglia di Baura

Da: ufficio stampa Confcooperative Ferrara

Casa Famiglia Civico 77 di Baura.

La presidente Eleonora Mota: I lavori della Casa proseguono e anche la ricerca fondi per l’acquisto dell’ascensore, che collega il piano terra al primo piano. è a metà strada.

Sono stati raccolti con l’aiuto dei cittadini circa 6.900 euro, ne mancano 5000 per comperare l’ascensore.

Dal 1 ottobre 2018 sono cominciati operativamente i lavori con le prime fasi di accantieramento. Le lavorazioni svolte fino ad ora hanno interessato interamente il consolidamento della struttura esistente del vecchio essiccatoio. Sono state demolite tutte le murature aggiunte nei tempi recenti, circa 15 anni fa, da altri lavori, demolita tutta la soletta a terra, sbancato tutto il terreno per 80 centimetri e gettate le nuove fondazioni in cemento armato che hanno creato un anello esterno alla muratura esistente, un anello interno collegato a quello esterno in modo da abbracciare la muratura ed un ossatura centrale che attraversa lo stabile per rinforzare il tutto” – ci tiene a precisare la Presidente Mota – “Si sono riparate le lesioni nella muratura esistente in mattoni a vista, demolite le murature nel fronte verso l’aia, liberando i pilastri, riportando il fabbricato alle sue origini. Ad oggi, fino alla pausa natalizia, si è posata tutta la muratura perimetrale interna con coibentazione del piano terra e primo, fermandola con un cordolo in cemento armato, e i lavori proseguono giorno dopo giorno e siamo contenti di vedere il nostro sogno diventare realtà”.

Prosegue, superata la soglia di mezzo anche per la raccolta fondi per l’acquisto di un ascensore che collegherà il piano terra al primo piano. La raccolta avviene tramite il sito www.civico77.org oppure tramite bonifico e, tutte le informazioni – in totale trasparenza – sono sul sito della Casa Famiglia. Il costo preventivato è di 12.000,00 euro e siamo a quota 6.905. “Contiamo, con l’aiuto di tutti, entro fine febbraio di raggiungere la somma che ci serve per l’acquisto”, dichiarano dalla Casa Famiglia di Baura. “Si possono donare somme da 5 euro, 20 euro, 50 euro… e piano piano si arriva all’obiettivo”.

Per chi vuole sostenere il progetto tutte le informazioni su www.civico77.org

Giorno della memoria: concerto del conservatorio all’istituto Bachelet di Ferrara

Da: responsabile comunicazione Conservatorio Ferrara

GIORNO DELLA MEMORIA
Auditorium Santa Monica,
Istituto tecnico commerciale “V. Bachelet” Ferrara
Sabato 26 gennaio 2019 ore 11

Sabato 26 Gennaio alle 11 all’Auditorium Santa Monica dell’Istituto tecnico commerciale “V. Bachelet” (via Monsignore Bovelli) di Ferrara, il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara – dopo la collaborazione dell’evento organizzato dalla Prefettura di Ferrara venerdì al Museo Archeologico – propone MUSICHE PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA, con musiche tratte dal Quartetto in do minore op. 110 “in memoria delle vittime del fascismo e delle guerre” di Dmitri Shostakovich (1906-1975). A esibirsi sarà la classe di musica d’insieme archi di Luca Bellentani, con il quartetto d’archi del Conservatorio Frescobaldi composto da Guglielmo Ghidoli e Carlotta Travaglini, violini, Giuliana La Rosa, viola, e Alessandro Malavasi, violoncello.

Giorno della memoria al Circolo Frescobaldi- conferenza di Annalisa Lo Piccolo

Da: Circolo Culturale Amici Della Musica Girolamo Frescobaldi – Ferrara

Domenica 27 gennaio 2019 alle ore 17 presso la propria sede di Via Foro Boario 87, Ferrara, il Circolo Frescobaldi ospita una conferenza della musicologa Annalisa Lo Piccolo realizzata appositamente per il Giorno della Memoria 2019.
La relatrice affronterà il tema “Le persecuzioni razziali nell’Opera e nella Musica” partendo dalle più lontane testimonianze della presenza di musica ebraica e dei suoi principali compositori nel mondo cristiano, evidenziando una integrazione che affonda le radici nella storia, per arrivare poi ai musicisti ebrei discriminati nel periodo nazifascista le cui musiche furono bandite dalle pubbliche esecuzioni, e addirittura, se viventi nel periodo 1938-1945, arrestati e deportati: Mendelssohn, ma anche Sinigaglia, Schoeberg, Castelnuovo Tedesco e – non ultimo – il nostro Vittore Veneziani.
«È vietato l’esercizio di qualsiasi attività nel campo dello spettacolo a italiani ed a stranieri o ad apolidi appartenenti alla razza ebraica […]. È vietato utilizzare in qualsiasi modo per la produzione di film, soggetti, sceneggiature, opere letterarie, drammatiche, musicali, scientifiche ed artistiche, e qualsiasi altro contributo, di cui siano autori persone appartenenti alla razza ebraica, nonché impiegare ed utilizzare comunque nella detta produzione, o in operazione di doppiaggio o di post sincronizzazione, personale artistico, tecnico, amministrativo ed esecutivo appartenente alla razza ebraica». Questo il contenuto di una circolare ministeriale del 1940 ligia alle leggi razziali italiane.
La conferenza della Lo Piccolo rientra nel programma delle iniziatitive collaterali incluse nel Giorno della Memoria 2019 approvate dall’apposito Comitato Provinciale “27 Gennaio” presieduto dal prefetto dott. Michele Campanaro.

I burattini in scena a Vaccolino

Da: Comune di Comacchio – Segreteria Generale

Ritornano gli appuntamenti con JUNIOR Pomeriggi a Teatro, rassegna
pomeridiana di spettacoli particolarmente indicati per il pubblico di
ragazzi e famiglie, ma di certo interesse per gli spettatori di tutte le
età. La rassegna propone al pubblico una programmazione in rete, che
abbraccia i territori di Comacchio ed Ostellato, con un ricco calendario
di sette appuntamenti che fino a marzo spazieranno tra marionette,
burattini, ombre e tanto altro. Il primo appuntamento nel comacchiese è
in programma domenica 27 gennaio a Vaccolino; a partire dalle ore 16,
presso la Tensostruttura Parrocchiale, il Teatro alla Panna presenterà
lo spettacolo Cavoli a Merenda.
La compagnia è una delle più longeve del teatro di figura italiano,
attiva da oltre trent’anni e basata sul sodalizio tra Luca Paci e
Roberto Primavera, inaugurato a Sanigallia nel 1982. Lo spettacolo vede
protagonista il piccolo Ugo, personaggio cardine della poetica della
compagnia. Abbandonato nel bosco dal padre, conosce qui il Genio
dell’Aria con cui fa amicizia. Ugo purtroppo viene poi rapito da un
brigante, nella cui prigione conoscerà Clotilde, figlia di un Re ottuso
e prepotente. Quando tutto sembrerà compromesso, ci si metterà anche il
Diavolo a complicare le cose, ma il prezioso aiuto del Genio dell’Aria
porterà la storia al lieto fine. La freschezza e l’immediatezza delle
storie e dei personaggi del Teatro alla Panna coinvolgono il pubblico
sia di ragazzi che di adulti, immergendolo in un’atmosfera scanzonata da
moderna Commedia dell’Arte.
Lo spettacolo è ad ingresso gratuito, ed è adatto agli spettatori di
tutte le età. Il prossimo appuntamento è in programma per domenica 3
febbraio al Teatro Barattoni di Ostellato, e vedrà protagonista il
Teatrombria (da Firenze) con lo spettacolo Hansel e Gretel ovvero la
trappola perfetta, che propone una originalissima interpretazione della
fiaba, realizzata con teatro d’ombre, maschere, pupazzi e
videoproiezioni. Il programma completo della rassegna è disponibile sui
siti www.sipariostellato.it e www.comacchioateatro.it. Infoline 349
0807587. Per ricevere aggiornamenti sulle prossime attività è possibile
seguire le pagine Facebook ‘Comacchio a Teatro’ e ‘Sipariostellato’.

Classica d’ascolto: Domenica 27 Gennaio 2019: nell’Antro del Re della Montagna: Peer Gynt di E. Grieg a cura di Ludovico Bignardi

Da: Associazione Musicisti di Ferrara

Anche quest’anno l’Associazione Musicisti di Ferrara propone una serie di 18 appuntamenti ad ingresso libero di guida all’ascolto; il sabato sulla musica moderna e la domenica sulla musica classica denominati rispettivamente Guida all’Ascolto e Classica d’Ascolto.

Classica d’ascolto

Per il settimo anno consecutivo, allo scopo di promuovere la cultura e l’educazione musicale in tutte le sue forme, l’Associazione Musicisti di Ferrara-Scuola di Musica Moderna, in collaborazione con il Comune di Ferrara-Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali, Assessorato Politiche per i Giovani ed il Teatro Comunale Claudio Abbado, organizza una serie di appuntamenti nell’Aula Magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna di Ferrara in via Darsena 57; gli incontri hanno come temi la guida all’ascolto della Musica Classica.

La collaborazione con il Teatro Comunale di Ferrara prevede tariffe agevolate per i soci AMF all’interno della Stagione concertistica di Ferrara Musica; da quest’anno la programmazione è stata pensata per anticipare con nozioni di carattere storico musicale gli appuntamenti che si svolgeranno presso il Teatro.

La finalità di questi appuntamenti è quella di rendere evidente l’attualità di una tradizione che troppo spesso,viene a torto considerata d’elite o “anacronistica”, ma che di fatto costituisce le fondamenta del nostro linguaggio musicale e del nostro patrimonio culturale.

L’orario delle guide all’ascolto è dalle 15,30 alle 18,00

Giornata della memoria a teatro

Da: Ufficio Comunicazione Comune di Copparo

In occasione della Giornata della Memoria, il Teatro Comunale De Micheli ospiterà domenica 27 gennaio, alle ore 21.30, la rappresentazione “Siamo partiti cantando”, di Matteo Corradini, con la replica prevista per le scuole lunedì 28 gennaio alle ore 10.00. Lo spettacolo, tratto dal testo di Matteo Corradini, vedrà la partecipazione della Filarmonica di Tresigallo insieme alla Piccola Compagnia dell’Airone, con il Conservatorio di Ferrara e il Govoni Ballet, Illustrazioni di Maria Ellero, coreografie e movimenti di scena di Stefania Capaccioli; le musiche sono composte e dirette da Roberto Manuzzi, regia di Marcello Brondi, voci narranti Marcello Brondi, Teresa Fregola, Anna Bresadola, voci soliste Annalisa Vassalli, Alex Mari, Virginia Smith, Viviana Severini. Le coreografie e movimenti di scena sono interpretati da: Emma Campana, Lucia Campana, Chiara De Battisti, Marta Finessi, Linda Galleran, Aurora Orcini, Irene Sampaoli, Martina Zerbini; orchestra composta da: Samantha Borgatti (flauto), Paolo Vincenzi, Alberto Zamboni (clarinetto), Michele Padroni (chitarra), Davide Mazzini, Stefano Raimondi (pianoforte), Antonio Mazzini (contrabbasso e basso elettrico), Marco Cirelli (percussioni), Roberto Manuzzi (fisarmonica).
La serata è ad ingresso libero. Per informazioni 0532 864580.

Bondeno: al via lavori di riqualificazione della rete idrica

Da: Hera S.p.A

L’intervento riguarda diverse strade e comporterà un investimento, da parte di Hera, di circa 120.000 euro. Previsto solo un lieve impatto sulla circolazione stradale
Lunedì, a Bondeno, Hera avvierà alcune importanti le opere di riqualificazione della rete idrica cittadina. In via per Scortichino e in via Generale dalla Chiesa, infatti, verranno posate nuove tubature – in sostituzione di quelle esistenti – per una lunghezza di circa 600 mt.

Questo importante intervento, teso a rendere sempre migliore e più performante la rete cittadina, comporta un investimento di circa € 120.000 euro a carico di Hera e avrà una durata di circa 3 mesi. Per consentire lo svolgimento dei lavori si prevedono alcune modifiche alla viabilità. In particolare, il tratto di via per Scortichino, incluso tra via Boccaccio e via Boito, così come via Dalla Chiesa, saranno regolati da senso unico alternato.

Eventuali interruzioni di servizio verranno preventivamente comunicate agli utenti coinvolti.

Al via i concerti della Domenica mattina con i solisti dell’orchestra Città Di Ferrara

Da: Ferrara Musica

Prendono il via con i Solisti dell’Orchestra Città di Ferrara i Concerti della Domenica Mattina di Ferrara Musica; il primo appuntamento nasce domenica 27 gennaio alle 11 al Ridotto del Teatro attorno al tema Giornata della Memoria con l’Ouverture su temi ebraici di Prokof’ev. Dedicata nel 1920 dal suo autore al repertorio dello Zimro Ensemble, sestetto di strumentisti ebrei russi appena arrivati negli USA dall’Estremo Oriente, per raccogliere i fondi necessari per fondare un Conservatorio di Musica a Gerusalemme, è un brano di struttura classica con temi klezmer. Completeranno il programma – eseguito da Alessandro Simoncini, Lavinia Soncini, Fiorenza Barutti e Valentina Migliozzi (archi), Giovanni Polo (clarinetto) e da Andrea Ambrosini al pianoforte – il breve e intenso primo Quartetto d’archi, un lavoro scolastico in due soli movimenti che contiene già molte cose del futuro Rachmaninov, e il Quintetto per clarinetto ed archi di Jean Français, nel brillante ed eclettico linguaggio del suo autore.
Il ciclo domenicale, nato nella Stagione 2013-2014 riprende quest’anno coinvolgendo al Ridotto del Teatro Comunale Claudio Abbado l’Orchestra Città di Ferrara e l’Associazione Culturale Bal’danza, in tre appuntamenti dove saranno eseguiti capolavori della musica da camera accanto a brani orchestrali in versione cameristica. È il genere di musica che l’Orchestra ha sempre coltivato, fin dai concerti dedicati a Chagall nel 1992, anno della sua fondazione, e che ha spesso proposto con piccoli organici costituiti dalla proprie prime parti. La partecipazione di Bal’danza alla stagione di Ferrara Musica proseguirà così dopo le fortunate esperienze di “Musicisti cioè amici” e di “Viva la Musica Viva”, ciclo quest’ultimo organizzato proprio in collaborazione con l’Orchestra Città di Ferrara.
Ingresso da 1 a 7 euro, biglietti in vendita domenica stessa dalle 10 a inizio concerto.

Giornata della memoria: Omocausto

Da: Arcigay Ferrara

Nella Germania nazista la persecuzione di gay e lesbiche si trasformò in un vero e proprio sterminio che prende il nome di OMOCAUSTO. Durante il regime nazista si stima che morirono nei campi di concentramento 50.000 uomini omosessuali o presunti tali, travolti dalla folle idea di “selezione razziale”. Gli uomini omosessuali venivano deportati nei campi di concentramento e sterminio, identificati con un triangolo rosa sulla divisa di prigionia, e costretti a subire aberranti esperimenti medici, torture ed umiliazioni fino alla morte nelle camere a gas. Le donne non subirono la stessa persecuzione sistematica, ma molte furono prima rinchiuse in ospedali psichiatrici e poi deportate nei campi di concentramento, considerate come persone asociali, e insieme a prostitute e oppositrici politiche venivano identificate con un triangolo nero, e la loro sorte fu per la maggiore la morte. In Italia gli omosessuali furono perseguitati dal regime fascista in maniera diversa, meno cruenta ma non per questo meno efficace. Non fu pianificato lo sterminio di massa, ma furono migliaia coloro che subirono il confino in base alla discrezionalità della polizia. Le discriminazioni continuarono anche dopo la caduta del regime nazista e di quello fascista. Ad oggi, nonostante la conquista di molti diritti, non si è ottenuta la pari dignità come individui e cittadini.

Arcigay Ferrara, presso la sede di Via Ripagrande 12, per non dimenticare organizza una giornata, a partire dalle 16.00, con la proiezione dei film “Una giornata particolare”, il documentario “Paraghraph 175” e “Gli occhiali d’oro”. Alle 18,30 e alle 20,30 con la collaborazione del Ferrara Off Teatro, Marco Sgarbi leggerà alcuni passaggi del romanzo “Gli Occhiali d’oro”.

Documentario Rai 2: Primo Levi “passa” da Ferrara

Da: Organizzatori

Sabato 26 gennaio andrà in onda in seconda serata, alle ore 23.30, e in replica in occasione del Giorno della Memoria, domenica 27, alle ore 9.10, il nuovo documentario di Laura Gialli dedicato allo scrittore Primo Levi, dal titolo “LA FORZA DELLA MEMORIA”.

Apre il documentario una straordinaria testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre.
Il documentario è un omaggio al grande scrittore del ‘900 nonché un’analisi attenta di quanto sia importante fare memoria, soprattutto assieme alle nuove generazioni.
Ma è anche un bellissimo affresco di Ferrara e dell’Emilia che non dimentica.
Tra i vari luoghi in cui è stato girato il documentario, infatti, vedremo Ferrara: il suo centro storico, la Sinagoga dove l’ingegner Andrea Pesaro, presidente della Comunità ebraica di Ferrara, racconta la storia della sua famiglia e dell’importante comunità ferrarese. Si continua, poi, all’interno del MEIS – Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, con l’intervento della direttrice Simonetta Della Seta.

Si arriva così all’Istituto di Storia Contemporanea, dove la presidente Anna Maria Quarzi racconta l’importanza della memoria, assieme al prof Giorgio Rizzoni.

Segue un capitolo dedicato a Giuseppe Muroni, insegnante e storico, il quale parlerà della web serie sulle leggi razziali “L’ultimo grido”, prodotta dall’Enciclopedia Treccani e recentemente presentata in senato con la senatrice Paola Boldrini e su Rai Uno. Alcune scene sono state girate anche al teatro ‘900 di Tresigallo, dove alcuni allievi del Centro Preformazione Attoriale di Ferrara recitano alcuni versi di Primo Levi.

L’attore Stefano Muroni, oltre ad aprire il documentario con una poesia dello scrittore, leggerà alcuni brani tratti da alcune opere di Levi all’interno del campo di smistamento di Fossoli. A pochi chilometri da Ferrara, sono state girate alcune scene al Museo Monumento al Deportato di Carpi, dove i ragazzi del Centro Preformazione Attoriale di Ferrara leggeranno sui muri alcune scritte a tema.

Sabato 26 Gennaio ore 15,30 guida all’ascolto (H)antologia del rock. Il caso dei Zz Top

Da: Associazione Musicisti di Ferrara

Sabato 26 gennaio ore 15,30 guida all’ascolto (H)antologia del rock. Il caso dei ZZ Top a cura di Giorgio Rimondi e Roberto Formignani

Anche quest’anno l’Associazione Musicisti di Ferrara propone una serie di 18 appuntamenti ad ingresso libero di guida all’ascolto; il sabato sulla musica moderna e la domenica sulla musica classica denominati rispettivamente Guida all’Ascolto e Classica d’Ascolto.

Guida all’ascolto

Per il sedicesimo anno consecutivo, allo scopo di promuovere la cultura e l’educazione musicale in tutte le sue forme moderne, l’Associazione Musicisti di Ferrara-Scuola di Musica Moderna, in collaborazione con il Comune di Ferrara-Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali, Assessorato Politiche per i Giovani, organizza per l’ anno 2018-2019 una serie di appuntamenti nell’aula magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna di Ferrara in via Darsena 57; gli incontri sono ad ingresso libero e hanno come temi la guida all’ascolto dei generi musicali moderni più importanti. “L’esigenza di questi appuntamenti è incominciata quando, durante le lezioni di strumento, facendo alcuni riferimenti a stili e/o ad artisti importanti per la musica studiata, ci siamo accorti che molte cose non si potevano dare per scontate; in poche parole, anche se siamo in un’ epoca in cui gli ipod straripano di brani, spesso non si sa che cosa si ascolta e da dove proviene tutta questa musica; con queste lezioni, cerchiamo di stimolare l’interesse e l’approfondimento della musica ascoltata e suonata, oltre a creare un ritrovo di persone con lo stesso interesse, siano queste interne alla scuola o esterne”.

L’orario delle guide all’ascolto è dalle 15,30 alle 17,30

Iniziative in merito al giorno della memoria al Montalcini

Da: Addetta stampa Montalcini

Al Montalcini una lezione di diritto e cittadinanza ‘per non dimenticare’: la Costituzione della Repubblica italiana sconferma e cancella le leggi razziali del 1938

Il 27 gennaio ovvero il giorno della memoria in cui non si devono dimenticare le vittime dell’olocausto quest’anno cade di domenica proprio quando la scuola é chiusa; ma il ruolo di un educatore, tra gli altri, é quello di far riflettere i propri studenti sulla totale privazione della libertà e sui danni indelebili che tale annientamento ha avuto sull’individuo.
I docenti del Montalcini hanno voluto, nell’ambito della disciplina di diritto ed economia e degli studi di cittadinanza e Costituzione, che saranno oggetto della prova orale nel nuovo esame di Stato, leggere assieme ai propri studenti le leggi razziali del 1938 ed in parallelo gli articoli della Costituzione della repubblica italiana che sconfermano definitivamente le disposizioni ingiuste di tali provvedimenti normativi.
I discenti del Montalcini sono partiti dalla lettura dell’Articolo 3 della nostra Costituzione sull’uguaglianza formale e sostanziale, sulla dignità sociale, sulla libertá e sulla partecipazione di tutti i cittadini alla vita del Paese in cui vivono per poi
studiare ed approfondire le conseguenze delle leggi razziali fasciste del 1938 emanate da Benito Mussolini e firmate dal re Vittorio a Emanuele III, che escludevano gli ebrei dalla scuola, dai lavori statali, dalla vita coniugale, da determinate professioni: portinai in case di ariani, fotografi, orafi, ottici, agentiviaggio, netturbini, insegnanti di ballo, piloti di aerei, agenti di pompe funebri, venditori di articoli per bambini, venditori di libri, di radio, di carte da gioco, di alcolici, di frutta, di lana per materassi ecc…
Le Vittime delle leggi razziali furono dieci mila: sei milioni di ebrei, un milione di omosessuali, seicento mila zingari, tre milioni di slavi, più di cento mila persone con handicap, ma a che pro?
Gli alunni del Montalcini hanno ascoltato, letto, riflettuto, fatto lezione su queste informazioni atroci e cruente seguite anche dalla proiezione di alcuni film sull’olocausto “La stella di Andra e Tati” e “Gli invisibili” con interviste registrate ai sopravvissuti e hanno concluso che la libertà di affermazione dell’essere umano in tutte le sue poliedriche forme é un bene caro e prezioso che nessuna legge, se giusta, dovrebbe mai prevaricare.
Ecco di cosa dobbiamo avere memoria e non dobbiamo dimenticare mai affermano studenti e docenti del Montalcini: preservare la nostra libertà e la nostra dignità in nome di coloro che hanno lottato con le unghie e con i denti per difenderle perché come diceva Primo Levi Comprendere il perché di tali barbarie é impossibile, ma conoscerle é necessario affinché la cultura vinca sempre.
La scuola, luogo di cultura per eccellenza, deve guidare i propri studenti verso una riflessione critica e costruttiva anche sulla giornata della memoria, per non dimenticare gli errori commessi e per evitare di ripeterli di nuovo.
Per tutta la prossima settimana, inoltre, continueranno nell’Istituto iniziative inerenti il giorno della memoria, che si concluderanno con l’incontro della giornalista Guendalina Dainelli, che venne ospitata nel 1943 insieme alla madre e ai due fratelli da Don Antonio Rasi parroco di San Biagio d’Argenta al fine di ‘strapparli’ dalla deportazione nei campi di sterminio.

Cia Ferrara: la siccità è ormai uno “stato di calamità” permanente

Da: Ufficio stampa e comunicazione Cia – Agricoltori Italiani Ferrara

Fiumi e falde a secco. A rischio la capacità irrigua della prossima primavera-estate

FERRARA – “Non piove in maniera consistente da diversi mesi, il livello del fiume Po è ampiamente sotto
lo zero idrometrico e manca la neve sul nostro Appennino. In poche parole siamo in una situazione di
grave siccità, perché è in inverno che, come sappiamo, si fa scorta e si riempiono le falde. Si raccoglie,
insomma, per il periodo successivo che richiederà una grande capacità irrigua. La siccità ormai non è più
un’emergenza, ma uno “stato di calamità” permanente per le aziende agricole” – spiega Stefano
Calderoni, presidente provinciale di Cia – Agricoltori Italiani Ferrara.
Secondo i tecnici dell’associazione, che stanno monitorando attentamente la situazione delle principali
colture, se non arriveranno piogge consistenti, le aziende agricole rischieranno di non riuscire a irrigare
in maniera capillare la prossima primavera-estate, stagioni che peraltro negli ultimi anni, sempre a causa
di quello che è il nostro “nuovo clima”, sono state calde e siccitose.
“Le previsioni di Arpae – continua Calderoni – che ha applicato i modelli climatici globali alla nostra
Regione, indicano che le temperature medie sono destinate ad aumentare ancora, in quale misura
dipenderà da quanto gli Stati si impegneranno per diminuire le emissioni di anidride carbonica
nell’atmosfera. E attualmente il loro impegno apparare alquanto modesto e frammentario. Inoltre,
appare ormai una tendenza certa il concentrarsi delle precipitazioni in alcuni periodi, in particolare in
autunno, seguiti da mesi senza precipitazioni. E il futuro non sembra roseo: si stima che nel periodo
2021-2050 il trend di crescita delle temperature diventerà stabile e porterà ondate di calore diurne e
notti tropicali, alternate a eventi di pioggia estremi. Modelli che parlano della necessità profonda di
cambiamento.
In questo sistema, le risorse idriche sono talmente preziose che rappresentano, ormai, uno dei fattori di
maggior incidenza sull’andamento colturale e reddituale delle aziende. Non soddisfare le necessità irrigue
di mais, soia e produzioni ortofrutticole d’eccellenza può provocare danni inestimabili. Cosa fare?
Innanzitutto vorrei che si uscisse, una volta per tutte, dalla logica dell’emergenza climatica, un termine
che mi sembra utilizzato in senso troppo fatalistico, come se non si potesse fare nulla per intervenire. E
in questo modo si sta alla finestra, o si dichiara lo stato di calamità chiedendo un risarcimento che,
seppur fondamentale, non risolve un problema che è ormai strutturale. Dobbiamo scendere a patti con
questo clima – conclude il presidente Cia – lavorando per non farci più sorprendere e chiedendo che
vengano realizzate le opere idrauliche a lungo promesse – penso alla mai realizzata creazione di bacini
idrici nel Delta del Po, che garantirebbe acqua dolce per irrigare i campi. E dobbiamo chiedere che la
ricerca scientifica pubblica possa lavorare su piante ibride più resistenti, che possano affrontare meglio la
siccità o l’eccesso di pioggia. Queste sono le nostre armi per continuare a fare agricoltura, nonostante il
cambiamento climatico.”

Libreria Altrove – Stefano Bonazzi presenta nuovo libro

Da: Libreria Altrove

Continuano gli incontri letterari ospitati presso la Libreria Altrove, nel centro storico della stupenda città di Ferrara.

Sabato 26 gennaio alle ore 18:00, lo scrittore ferrarese Stefano Bonazzi presenterà il suo nuovo romanzo A bocca chiusa, edito dalla storica casa editrice ravennate Fernandel, con la moderazione di Alberto Amorelli. Bonazzi è nato nella città estense, dove tutt’ora vive e lavora. Di professione grafico pubblicitario, realizza composizioni e fotografie ispirate al mondo dell’arte surrealista. Le sue opere sono state esposte, oltre che in Italia, a Londra, Zhengzhou, Miami, Seul e Monaco. Nel 2017 ha pubblicato con Fernandel il romanzo L’abbandonatrice, molto apprezzato dal pubblico e dalla critica.

Sull’orlo del baratro: il Venezuela e la (quasi) guerra civile

Articolo aggiornato alle 08:42 del 25 gennaio 2019

 

Nelle ultime ore il Venezuela sta attraversando una delle peggiori crisi sociali degli ultimi decenni. Il presidente del Parlamento, eletto a gennaio, si è autoproclamato nuovo presidente del Venezuela, sconfessando Nicolas Maduro e gettando benzina sul fuoco in una situazione economica e sociale già molto difficile.

Chi è Juan Guaidó
Trentacinque anni, ingegnere, cresciuto a La Guaira, città vicino Caracas. Ha iniziato a fare politica nel 2007, durante le proteste studentesche contro Hugo Chávez. È un seguace di Leopoldo López, agli arresti domiciliari dal 2014 proprio per la sua opposizione al regime ‘chavista’.

È stato eletto presidente del Parlamento, governato dalle opposizioni ma reso improduttivo da Nicolas Maduro, ed è l’esponente di spicco del partito Voluntad Popular, tra i più radicali della coalizione Mesa de la Unidad Democràtica, raggruppamento di opposizione dell’Assemblea Nazionale.
Finora praticamente sconosciuto, è appena diventato famoso sullo scenario internazionale per essersi proclamato presidente del Venezuela mercoledì 23 gennaio, dopo un solenne discorso a culmine delle proteste indette nel paese contro Maduro.

La reazione internazionale
La prima reazione in campo internazionale è stata quella di Donald Trump. Il tycoon non si è fatto attendere è ha dichiarato che Guaidó è ufficialmente il presidente del Venezuela. In sequenza anche il Canada e l’Unione Europea l’hanno riconosciuto come presidente ad hinterim. Altri che hanno riconosciuto ufficialmente Guaidó sono il Brasile di Bolsonaro, la Colombia, l’Argentina il Guatemala, il Costa Rica il Perù e l’Ecuador.

La reazione di Maduro
La reazione del presidente non si è fatta attendere. La prima mossa è stata contro i gringos: 72 ore di tempo a tutti i funzionari statunitensi per lasciare il paese. Denunciando il tentativo di golpe e dichiarandosi l’unico legittimo presidente, il successore di Chávez ha ottenuto dagli alleati storici il pieno sostegno. Infatti la Turchia, Cuba, il Messico non hanno riconosciuto il nuovo presidente, confermando Maduro quale unico interlocutore.

Russia e Cina
Quello che preoccupa, oltre alla situazione sociale sempre più disastrosa, è la reazione dei due maggiori creditori e alleati del Venezuela. Putin e Xi Jinping, infatti, hanno fatto lauti investimenti e prestiti nel paese garantendosi, come contropartita, di poter usufruire dei giacimenti di petrolio presenti. Il Venezuela, infatti, ha i giacimenti di greggio più grandi al mondo, il che lo rende uno Stato potenzialmente ricco, ma l’alto tasso di corruzione, le tecnologie antiquate, l’economia non diversificata e l’embargo attuato dagli Usa fanno sì che il tasso di povertà della popolazione sia altissimo.

Situazione sociale
Quello che sta distruggendo il Paese è la fortissima inflazione. Il bolivar, moneta locale, è oramai carta straccia. L’unica valuta utile per acquistare qualcosa è il dollaro americano. Il tasso dell’inflazione si aggira intorno ai 10 milioni per cento. In pratica se qualcosa costava un dollaro ora ne costa 100 mila. In questa situazione a poco sono valsi gli aumenti di salario, e la gente vive letteralmente senza più cibo e medicinali. La bomba sociale si è trasformata in una vera e propria crisi umanitaria, con migliaia di venezuelani che ogni giorno cercano di abbandonare il loro Paese. Basti solo pensare che negli ultimi anni più di un milione di venezuelani ha cercato di lasciare lo Stato. Numeri paragonabili alla crisi siriana.

Possibili scenari
Il ‘golpe’ di queste ore crea ulteriore incertezza in una zona da bollino rosso: a Caracas si contano già 26 morti a causa delle proteste. Tutto questo, come già accennato, causato da un’inflazione frutto di una gestione errata dell’economia. Pur essendo una nazione ricca di risorse naturali e soprattutto di petrolio, il Venezuela ha un’economia basata solo sull’export dell’oro nero. La conseguenza: dipendenza dal dollaro e dalle oscillazioni del prezzo del greggio a livello mondiale. Molte sono state le azioni attuate per sopperire a questo problema: per esempio, lo scambio di petrolio in cambio di medici con l’alleato storico cubano. Ma non è bastato.
Naturalmente in questa situazione politica così instabile e incerta, gli equilibri internazionali si fanno più che mai delicati: da una parte i gringos che vorrebbero estendere il campo di influenza su uno dei paesi più ricchi di idrocarburi; dall’altra Russia e Cina che hanno un saldo altissimo di credito con il paese di Maduro. La rivolta di queste ore è un chiaro segnale di insoddisfazione da parte dei parlamentari, stretti nella morsa di un potere tolto da Maduro e senza interlocutori, sbeffeggiati soprattutto dalle sinistre mondiali. All’esterno poi, Stati-cowboy pronti a tutto pur di avere il controllo e un alleato nel continente latino americano. Una situazione in veloce declino verso lo scontro sempre più violento; uno scenario da guerra fredda, con i due blocchi già scesi in campo.
È altrettanto significativo, infine, come tutto ciò sia accaduto a pochi giorni dalla salita al potere di Bolsonaro in Brasile.

In sostanza è un intreccio pericoloso il Venezuela, intreccio tra affari molto grossi e una popolazione stremata da politiche che l’hanno ridotta alla fame. Un paese in balìa della povertà e della violenza, che sicuramente deve essere cambiato, ma il rischio è che cambino solo gli alleati, non lo Stato autoritario. La tentazione è forte, la storia ce lo insegna: dove ci sono interessi economici, la democrazia passa in secondo piano. Allende docet.

I DIALOGHI DELLA VAGINA
Gli amanti delle sei

Sono le sei del pomeriggio e ci accomodiamo in un bar. Siamo tre amici che si sono dati appuntamento per ascoltarsi, ciascuno ha le proprie magagne e le soluzioni a quelle degli altri. Siamo completamente dentro ai nostri discorsi che rimbalzano fra noi tre: due sensibilità femminili e una maschile che si mescolano perché noi donne ci mettiamo a fare anche un po’ i maschi certe volte.
Ridiamo perché quello è un martedì in cui ciascuno si porta ciò che ha vissuto proprio quel giorno lì e siamo lucidi solo a tratti, certe emozioni influenzano i nostri modi di vedere. Decidiamo che i discorsi andrebbero fatti in momenti diversi della settimana per poi fare la tara.
Ridiamo e siamo ancora concentrati su di noi, finché tutti e tre vediamo che c’è qualcosa di più attrattivo a cui prestare attenzione.
Nel tavolo a fianco, e riflessi in un’enorme vetrata, ci sono due amanti. L’evidenza degli amanti è sempre cristallina. Hanno superato i cinquanta, lei ha gli orecchini di perle, un cappotto cammello, è fresca di messimpiega e indossa un dettaglio che per un marito non metteresti mai alle sei del pomeriggio: elegantissime scarpe di vernice bordeaux col tacco a spillo, senza calze.
Lui è più semplice, un viso anonimo, del resto è lei che deve attirare gli sguardi. Lei non teme niente e nessuno, si capisce. Lo sovrasta, si alza per andare in bagno e, come una femmina che sa di esserlo, lo bacia da in piedi, è magra ma imponente, è carica e lui atterrito da tanta sicurezza.
Finché lei è in bagno, lui aspetta quasi smarrito e lei lo sa, quel bacio grande serviva a tranquillizzarlo, a farsi attendere. Finalmente torna, la subordinazione di lui è evidente. Addirittura è lei a pagare il conto: hanno preso il tè, come due signori in pace con se stessi.
Mentre va alla cassa, si gira verso di noi, anche lei ci avrà visti riflessi nella vetrata, spettatori di una parentesi di amore maestoso, rapace, ma non volgare, di fronte al quale puoi solo stare a guardare e farti distrarre.
Ci lancia un’occhiata, è una signora che sa quello che fa e quello che vuole. Escono dal bar, torniamo ai nostri discorsi che non finiscono e li rimandiamo al fine settimana.

Vi è mai capitato di assistere o essere protagonisti di amori che se ne fregano e si impongono ovunque si trovino?

Potete scrivere a parliamone.rddv@gmail.com