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Giorno: 27 Febbraio 2019

Il governo del cambiamento continua a scippare risorse a Ferrara

Da: Marcella Zappaterra

Questa volta tocca a un progetto di valore internazionale come il MEIS, sostenuto trasversalmente dagli schieramenti politici e adesso abbandonato dal Ministero a dimostrazione del fatto che Lega e 5S non considerano la cultura strategica anche per lo sviluppo territoriale, ma solo come una voce di spesa da tagliare.
Quello del MEIS era un progetto bipartisan, apprezzato in Italia e all’estero, nato da un bando internazionale. La beffa ulteriore è che il Mibac ha di fatto cancellato i 25 milioni di euro per il ritardo di un suo stesso ufficio. Pare infatti che il Segretariato regionale del ministero abbia commesso un ritardo nell’impegnare i fondi, facendo così saltare il quarto lotto dei lavori.
Lasciare un grande museo a metà della realizzazione impedisce a Ferrara (e più in generale all’Italia) di lavorare allo stesso livello dei grandi musei europei per i quali vale la regola che il progetto architettonico del museo è esso stesso un elemento di attrazione e non si limita ad essere un mero contenitore.

Festival del Ciclista Lento: dalla Gravel delle Delizie all’Anello di Borgia

Da: Organizzatori

Il prossimo weekend il territorio ferrarese presenterà alla presidenza FIAB Italia e un pubblico di giornalisti un nuovo percorso cicloturistico che il Festival del Ciclista Lento ha tenuto a battesimo lo scorso 28 settembre, nell’ambito della “scampagnata a pedali” della manifestazione: la cosiddetta Gravel delle Delizie diventa parte dell’“Anello dei Borgia” e si appresta ad essere tabellata.

Guido Foddis, ideatore della manifestazione ferrarese, ne parla entusiasta in questi termini:

“Il Festival del Ciclista Lento è una manifestazione che vuole coinvolgere il suo pubblico nell’utilizzo della bicicletta. Senza distinzione di genere e senza dimenticare i soggetti più fragili, grazie alle moderne soluzioni pensate per non lasciare a piedi nessun ciclista. Dunque anche gli anziani, purché non troppo performanti, sono Ciclisti Lenti, anche se posizionati su biciclette elettriche. E le handbike, le bici-cargo e i bici-taxi fanno parte del nostro concept di “Ferrara Città delle Biciclette”.

Il Festival del Ciclista Lento è anche una narrazione del territorio in cui si svolge. Ci sono autentiche perle incastonate nella provincia di Ferrara che vanno rilanciate e proposte al turismo sostenibile, sempre più attento alla creazione di nuovi itinerari di valore storico e paesaggistico. La collaborazione con i Comuni di Argenta, Portomaggiore e Voghiera durante il Festival del Ciclista Lento 2018 ci ha portato a ideare e proporre ai nostri pedalatori un percorso innovativo: la Gravel delle Delizie Estensi. Questo itinerario, dopo aver fatto tappa-ristoro nella Delizia di Benvignante e nella Delizia del Verginese, ha posto il traguardo nella suggestiva Delizia di Belriguardo. Tre gioielli del territorio ferrarese aperti e visitabili durante una pedalata lenta, divulgati da una guida naturalistica del CAI di Argenta.
È stata una nostra scommessa, un esperimento che oggi possiamo con orgoglio e gioia dichiarare riuscito.
Il percorso della Gravel delle Delizie diventa parte del suggestivo “L’anello dei Borgia” – un progetto di Historia-vbc con CAI Argenta, CAI Castelfranco Emilia e FIAB Ferrara –, e una delle punte di diamante del pacchetto turistico che il territorio ferrarese proporrà ai viaggiatori a pedali nel 2019. Il percorso, adottato dalle amministrazioni comunali da noi coinvolte e tabellato con la segnaletica ufficiale, sarà proposto in anteprima nella giornata del 2 marzo alla presenza della Presidenza di FIAB nazionale, per essere poi inaugurato ufficialmente il prossimo 24 giugno.

Questo grande successo ci inorgoglisce e ci incoraggia a ideare nuovi itinerari ciclabili da mettere in rete, per valorizzare altri tesori nascosti della provincia ferrarese. E quando passate dall’Anello dei Borgia ricordatevi di andare piano e godervi il paesaggio. Ricordatevi di essere Ciclisti Lenti.”

Emilia Romagna “intelligente”: 16 Comuni e tre Unioni premiati con Smarter Race per i migliori risultati raggiunti nell’innovazione e diffusione digitale

Da: Ufficio stampa Regione Emilia Romagna

Un riconoscimento a città e Comuni del territorio che hanno raggiunto i migliori risultati nell’innovazione e diffusione digitale. Sono 16 i Comuni e 3 le Unioni premiati con Smarter Race, il primo riconoscimento dedicato alle città “intelligenti” lanciato dalla Regione Emilia-Romagna, una delle più digitalizzate d’Italia, che marcia verso il traguardo della connessione sul 100% del territorio a zero differenze tra luoghi, persone e citta entro il 2025.

In provincia di Ferrara è Tresigallo, il comune nel cuore della pianura che si è aggiudicato il premio nella categoria di riferimento “per aver saputo valorizzare innovazione nell’erogazione nei servizi e lo sviluppo sostenibile del territorio”.

Premiate anche le Unioni di Comuni della Bassa Romagna, Valle del Reno, Lavino e Samoggia, Reno Galliera.

Il riconoscimento è stato consegnato oggi dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Agenda digitale, Raffaele Donini, nella cerimonia che si è tenuta all’Opificio Golinelli a Bologna.

“Siamo in gara per portare tutto il territorio a competere con le aree più evolute d’Europa- ha sottolineato l’assessore-. SmartER individua le aree su cui investire e quelle in cui ci sono maggiori differenze. Nei prossimi anni continueremo a lavorare per garantire la banda ultra larga su tutto il territorio (entro il 2019 oltre cento cantieri in cento comuni), aumentare i punti Wi-Fi ad accesso libero e gratuito (oggi sono 6700), le competenze digitali per giovani ed adulti che dovranno essere la priorità di intervento, come anche la semplicità nell’accesso ai servizi pubblici. Un futuro possibile se si lavora insieme come comunità regionale”.

La classifica dei vincitori è stata stabilita in base al punteggio più alto calcolato secondo Smarter, un indice sintetico di misurazione elaborato per misurare i progressi nella digitalizzazione dopo un’indagine effettuata nel 2018 su 331 Comuni e promossa da Regione e Agenda Digitale in collaborazione con Ervet SpA, Ernest&Young e Lepida ScpA e con il patrocinio di Anci Emilia–Romagna.

Indice Smarter: i risultati in Emilia-Romagna
L’indice SmartER è elaborato sulla base di 131 indicatori, con lo scopo di valorizzare le strategie e le azioni di tutto il territorio indirizzate all’obiettivo di coniugare innovazione tecnologica con sostenibilità ambientale e collaborazione civica.

In base ad una rielaborazione degli oltre 480 indicatori dello Smart City Index 2018 in chiave regionale l’Emilia-Romagna è al primo posto, tra le Regioni italiane, per il livello di “smartness” raggiunto dalle sue città e si posiziona davanti a Lombardia e Umbria.
La regione emerge nella sensoristica (sensori utilizzati nelle città per traffico, ambiente, luce), nella delivery platform (piattaforme di servizi online), nei servizi e nella vision & strategia, mentre nelle infrastrutture è seconda solo alla Lombardia. Risulta meno efficace in tema Smart Citizen e Smart Economy: i risultati indicano che occorre lavorare in particolare sulla riduzione dell’inquinamento e l’incentivazione delle Pmi innovative e delle startup.

Più in dettaglio in base all’indagine su 278 comuni in unione, 96 hanno raggiunto risultati superiori alla media (35%), così come 7 comuni singoli su 43 (16%).

Risultati superiori alla media anche per 22 comuni montani su 119 (18%); per 5 comuni di pianura sotto i 5000 abitanti su 46 (11%) e per 41 su 111 tra 5000 e 15000 abitanti (37%); per 38 su 48 comuni con più di 15.000 abitanti (79%) e per tutti i capoluoghi.

Inoltre, dall’analisi incrociata di indicatori di contesto e di innovazione emerge che 80 comuni della regione si posizionano nell’area dello sviluppo armonico e integrato, altri 80 nell’area del benessere analogico, ossia città con un buon contesto ma in difficoltà sugli aspetti innovativi mentre 68 sono città del “riscatto Smart”, vale a dire città che, nonostante un contesto non favorevole hanno investito e ottenuto buoni risultati in ambito digitale

Il Jazz Club Ferrara inaugura il mese di marzo con la vibe della Tower Jazz Composers Orchestra

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Ad aprire il mese di marzo ci pensa la Tower Jazz Composers Orchestra. Inclusa di recente tra i dieci migliori gruppi dell’anno al Top Jazz 2018 di Musica Jazz, venerdì 1 marzo (inizio ore 21.30), l’orchestra residente del Jazz Club Ferrara torna con l’energia di sempre e un nuovo travolgente live.
Formatasi nel 2016, la TJCO prevede la possibilità di turnover tra i vari musicisti ed è nata come naturale evoluzione di due progetti didattici (The Unreal Book e The Tower Jazz Workshop Orchestra), portando queste diverse esperienze a una sintesi comune, con una formazione e un repertorio più definiti.
Affidati alla direzione di Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, gli oltre venti elementi metteranno in gioco collettivamente le proprie idee musicali con creatività e sorprendente empatia, eseguendo un repertorio che affianca composizioni originali a rivisitazioni di brani provenienti da varie tradizioni.
L’attività della Tower Jazz Composers Orchestra è sostenuta altresì dal contributo della Regione Emilia-Romagna “Legge Musica L.R 2/18, art. 8”.
L’ingresso a offerta minima di € 5 è riservato ai soci Endas. Per informazioni e prenotazione cena 331 4323840 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 22:00.

Disabilità. In Emilia-Romagna oltre 1.000 interventi e 860 beneficiari per il “Dopo di noi”. Il primo bilancio della legge

Da: Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna

1.064 interventi, di cui hanno beneficiato 860 persone con gravi disabilità (468 uomini e 392 donne, prevalentemente tra 36 e 45 anni di età), per ognuna delle quali le équipe multi-professionali dei servizi sociosanitari del territorio hanno predisposto progetti personalizzati, di autonomia e inclusione sociale. Con un preciso obiettivo: assicurare alle persone con disabilità gravi prive del sostegno familiare la necessaria assistenza per una vita dignitosa.

Questo il primo bilancio, in Emilia-Romagna, della legge 112/16,meglio nota come “Legge sul Dopo di Noi”, a due anni dall’approvazione del programma regionale di attuazione. I risultati del monitoraggio effettuato nel 2018 sono contenuti nel provvedimento approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale,con cui viene anche stabilita la ripartizione tra tutte le Aziende sanitarie emiliano-romagnole, per il 2018, di 3,7 milioni di euro del Fondo nazionale per il “Dopo di noi”.

Le risorse vengono suddivise tra le Ausl del territorio in proporzione al numero dei residenti di età compresa tra 18 e 64 anni.All’Ausl Romagna, con oltre 677 mila cittadini residenti in questa fascia di età, sono assegnati 939 mila euro; all’Azienda sanitaria di Bologna 734 mila (529.580 residenti); Ausl Modena 590 mila (426.049 residenti); Ausl Reggio Emilia 452 mila (326.045 residenti); Ausl Parma 380 mila euro (274.173 residenti); Ausl Ferrara 285 mila (205.587 residenti); Ausl Piacenza 239 mila (172.348 residenti) e Ausl Imola che ha ricevuto risorse per 110 mila euro (79.744 mila residenti).

“Un buon risultato per il miglioramento della qualità della vita delle persone più fragili, in vista del momento in cui i loro genitori non ci saranno più, reso possibile dall’integrazione delle politiche sociali e sanitarie, ma è importante non fermarsi- afferma la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini-. Dare ai disabili gravi il controllo della propria vita, ovvero la possibilità di decidere del proprio futuro, scegliere dove e con chi vivere, iniziando un percorso che li porti alla massima autonomia possibile, è una grande conquista sociale. Come Giunta- conclude Gualmini- proseguiremo ad impegnarci per creare ulteriori opportunità per queste persone, garantendo loro dignità e piena cittadinanza”.

“Il Dopo di Noi è uno degli obiettivi del Piano sociale e sanitario regionale 2017-2019 ed è parte integrante della programmazione del Fondo regionale della non autosufficienza- aggiunge l’assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi-. Sono risorse che mettiamo a disposizione delle Aziende Usl e dei Comuni per introdurre nuovi modelli di servizio, che in alcuni casi possono sostituire i servizi residenziali tradizionali. Per trovare soluzioni innovative è fondamentale soprattutto il coinvolgimento e il contributo delle famiglie, delle Associazioni e delle Fondazioni per il Dopo di Noi, già presenti in molte zone della regione su iniziativa delle stesse famiglie, che devono essere parte attiva nella programmazione distrettuale”.

Gli interventi per il ‘Dopo di noi’ realizzati in Emilia-Romagna
Gli interventi più diffusi sono le cosiddette ‘Scuole di autonomia’: appartamenti nei quali le persone con disabilità, ancora assistite dai propri familiari anche se ormai anziani, imparano a rendersi il più possibile autonomi nella gestione della vita quotidiana (cucinare, fare la spesa, pulire la casa, prendersi cura della propria persona), preparandosi ad uscire dalla famiglia di origine. Le persone coinvolte in questi soggiorni a termine sono state 482.

Altri interventi hanno riguardato 325 persone, ormai prive di sostegno familiare, ospitate in piccoli appartamenti (da 3 a 5 ospiti), che non prevedono la presenza di personale giorno e notte, oppure in gruppi-appartamento, che garantiscono una presenza maggiore di personale educativo ed assistenziale e dunque una situazione più adeguata a chi ha meno autonomia.

144 interventi hanno poi riguardato percorsi di accompagnamento per l’uscita programmata dal nucleo familiare di origine o da strutture residenziali ritenute meno adeguate, con la successiva accoglienza in piccoli appartamenti per l’autonomia o gruppi appartamento.

Infine, sono stati 55 i tirocini finalizzati all’inclusione e 58 i ricoveri temporanei in strutture residenziali, per fornire alle famiglie assistenza in particolari casi di emergenza.

Per realizzare le soluzioni residenziali del ‘Dopo di noi’ su tutto il territorio regionale sono stati utilizzati 91 appartamenti (molti di questi messi a disposizione delle famiglie, altri dai Comuni), 26 dei quali ristrutturati grazie alle risorse del Fondo nazionale.

Nel primo biennio di applicazione della legge, la Regione Emilia-Romagna ha già messo a disposizione oltre 10,2 milioni di euro. Ulteriori 2,8 milioni saranno assegnati a breve per finanziare progetti per la costruzione e la ristrutturazione di abitazioni destinate al Dopo di noi, già individuate dalle Conferenze territoriali sociali e sanitarie.

Come funziona la legge e dove rivolgersi
Per accedere agli interventi i cittadini possono rivolgersi allo Sportello sociale che è presente in ogni distretto, all’assistente sociale disabili del Comune o quartiere di residenza oppure all’Unità di valutazione multidimensionale (Uvm) disabili: l’équipe composta da operatori sociali e sanitari del Comune e Azienda sanitaria di residenza, che ha il compito di definire con la persona con disabilità il Progetto individuale di Vita e di Cura previsto dalla legge. Tra i requisiti richiesti, la certificazione dello stato di gravità,non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, e l’essere privi del sostegno familiare perché senza entrambi i genitori oppure, se ancora in vita, non più in grado, per ragioni connesse all’età, di fornire una vita dignitosa ai propri cari. Deve poi essere garantita la priorità d’accesso alle persone gravemente disabili sole e prive di risorse economiche reddituali e patrimoniali,che non siano contributi percepiti in ragione della condizione di disabilità.

L’integrazione passa attraverso la rete di studenti, ricercatori e docenti Unife nel progetto internazionale per l’integrazione e il contrasto alla radicalizzazione

Da: Comunicazione Istituzionale e Digitale Unife Ufficio Stampa

Presentato oggi in Rettorato il progetto internazionale “PRIMED – Prevenzione e Interazione nello Spazio Trans-Mediterraneo”, di cui l’Università di Ferrara è partner assieme all’Università del Piemonte Orientale, come capofila e ad altri prestigiosi Atenei italiani e dei Paesi della Cooperazione Islamica (OCI).

Presenti l’Assessore della Regione Emilia-Romagna a coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro, Patrizio Bianchi, il Delegato all’internazionalizzazione Matteo Vincenzo D’Alfonso e il Delegato alla terza missione Michele Pinelli, il Direttore scientifico del progetto, Roberto Mazzola dell’Università del Piemonte Orientale e la Referente scientifica del progetto per l’Università di Ferrara, Enrica Martinelli.

PRIMED è un progetto di durata triennale, è finanziato dal MIUR per 850.000 Euro per il primo anno e 2 milioni in totale per il secondo e terzo anno, e coinvolge 22 Università, di cui 12 italiane e 10 straniere, in particolare Atenei di Egitto, Marocco, Tunisia, Libano, Algeria, Ciad e Niger.

L’obiettivo è affrontare i bisogni conoscitivi e operativi connessi ai processi d’integrazione in Italia e al contrasto alla radicalizzazione, in particolare attorno a tre assi: la cooperazione scientifica tra Italia e Paesi OCI sui temi dell’integrazione e della radicalizzazione tramite la costituzione di una rete interuniversitaria di studenti, ricercatori e docenti; la formazione dei protagonisti delle politiche di integrazione e del contrasto alla radicalizzazione, ovvero enti territoriali, Prefetture, amministrazione penitenziaria, pubblica sicurezza, scuola, strutture socio-sanitarie, operatori economici; la formazione di dirigenti e imam che svolgono le proprie funzioni in Italia.

“Ferrara avrà un ruolo fondamentale – ha illustrato la Prof.ssa Martinelli – sia partecipando all’intero progetto, sia ospitando e organizzando un workshop dedicato al tema “Giurisprudenza, integrazione e radicalizzazione” che si terrà il 13 e 14 giugno prossimi”. “Il PRIMED – ha concluso il Prof. Mazzola – oltre a incrementare la mobilità accademica di studenti e docenti, ha soprattutto l’obiettivo di rafforzare il ruolo degli Atenei italiani nel contesto della ricerca internazionale, promuovere la formazione superiore, ma soprattutto costruire linguaggi e metodi comuni e integrare competenze».

Il progetto prevede la realizzazione di diverse iniziative, come una summer school su “Integrazione, interpretazione e diritti” dedicata a 20 studenti degli atenei italiani partner; una winter school sul tema della radicalizzazione e del proselitismo jihadista dedicata a dirigenti del sistema penitenziario italiano e dei paesi OCI (nello specifico 10 italiani e 10 marocchini); la riattivazione del Master di I livello in Studi sull’Islam d’Europa, corsi di alta formazione dedicati a operatori della pubblica amministrazione, socio-sanitari, della pubblica sicurezza e agenti di polizia penitenziaria, dirigenti scolastici e insegnanti, personale religioso, un ciclo di 4 corsi congiunti sul tema dell’integrazione nella didattica ordinaria at home and abroad; viaggi di studio verso paesi OCI e verso l’Italia per studenti e per docenti in qualità di visiting professors.

Lodi e Cavicchi (Lega): “Imu alla gad: la boutade di Modonesi già bocciata dal Pd. E per la sicurezza della zona servono politiche serie e decise”

Da: Ufficio Stampa Elettorale Lega Nord

“Modonesi promette di togliere le tasse comunali per chi affitta a studenti in Gad, ma appena un anno fa il Partito democratico votò contro la nostra proposta di calmierare l’Imu che a Ferrara è tra le più alte dell’Emilia Romagna. E’ evidente che Modonesi sta bluffando nella speranza di rimediare agli errori del passato e non è certo questo il modo per risolvere la questione del degrado e della criminalità nel quartiere Gad da anni lasciato in mano a spacciatori e delinquenti. Servono politiche serie e decise che riportino la sicurezza nel quartiere, scelte concrete che metteremo, a partire dal prossimo maggio, in pratica se i cittadini ci daranno fiducia con il loro voto”.

Nicola Lodi, segretario comunale Lega Ferrara e Giovanni Cavicchi, consigliere Lega a Ferrara, interviene sulla boutade di Aldo Modonesi in relazione alla tassazione comunale per chi affitta a studenti in zona Gad.

“Per Modonesi il Comune dovrebbe offrire un livello di tassazione azzerato per i primi due anni per chi affitta appartamenti sfitti a studenti nella zona Gad, ma si tratta evidentemente di una vaga promessa elettorale in contrasto con quello che il Pd di Ferrara, di cui lui è esponente, fino a ieri ha sostenuto”. Lodi e Cavicchi ricordano che “meno di un anno fa, proprio mentre Modonesi era assessore, il Pd di Ferrara in consiglio comunale, bocciò la nostra richiesta di buon senso di calmierare la tassazione sulla casa, per tutti i ferraresi”. Con una mozione presentata dai consiglieri “lo scorso marzo la Lega chiese di rivedere, riducendola di qualche punto percentuale, l’Imu, differenziarando la tassazione delle locazioni a canone concordato rispetto a quelle a canone libero”. I consiglieri del Pd “votarono compatti contro la nostra proposta”, concludono Lodi e Cavicchi, “e, anche alla luce di questo, è avidente che quella di Modonesi appare come una strombazzata da campagna elettorale”, mentre di certo “non è questo il modo per risolvere il problema sicurezza in zona Gad”. Non bastano “affitti agevolati e una biblioteca per sanare una situazione lasciata da anni a sé stessa. E’ necessario, invece, agire con decisione e fermezza, utilizzando tutti gli strumenti che il decreto sicurezza ha finalmente messo a disposizione dei sindaci”.

La terra che ci lega tour: Alan Fabbri, candidato a sindaco di Ferrara domani a Malborghetto

Da: Ufficio Stampa, Elettorale Lega Nord

Dopo la calda accoglienza di Porotto, il tour della Lega nelle frazioni, La terra che ci lega, prosegue a Malborghetto di Boara. Domani, giovedì 28 febbraio, Alan Fabbri, candidato a sindaco di Ferrara per il centrodestra e Nicola Lodi, segretario comunale Lega, saranno a Malborghetto di Boara a partire dalle ore 19.00 presso la Tigelleria ‘I Sev’ via dei Gladioli, 23/25. “Anche quella di domani sera sarà l’occasione per incontrare e confrontarmi con i cittadini da candidato a sindaco di Ferrara: come abbiamo già dimostrato il nostro obiettivo più importante è rimettere al centro della politica i ferraresi, tutti, compresi quelli che vivono nelle frazioni, da sempre trascurate”. Fabbri e Lodi invitano “i residenti a partecipare numerosi “perchè la presenza dei cittadini a questi incontri è particolarmente importante: abbiamo bisogno del contributo di tutti e del punto di vista di ognuno per costruire, tutti insieme, la Ferrara del futuro”.

“Do cia’car col sindac”, appuntamento a Settepolesini

Da: Ufficio stampa Città di Bondeno (Ferrara)

Giovedì 28 febbraio (ore 21) è in programma il decimo e penultimo appuntamento del lungo giro delle frazioni, cominciato durante il mese di novembre e proseguito dopo l’approvazione del bilancio. Nell’occasione, l’Amministrazione guidata dal sindaco Fabio Bergamini sarà ospite dei locali della canonica di Settepolesini, per affrontare le questioni locali e più in generale del territorio comunale. Vale la pena di ricordare che proprio a Settepolesini, circa un anno e mezzo fa, cominciò il “sondaggio” per riportare le siepi nei vari cimiteri frazionali, in sostituzione dei cordoli. Come noto, la maggioranza dei cittadini delle varie frazioni si schierò per un ritorno delle classiche siepi, che sono state ripiantate e fornite di un sistema “intelligente” di irrigazione, che consente di risparmiare risorse idriche. L’occasione di Settepolesini sarà anche quella di una verifica della situazione, dopo gli interventi apportati al cimitero del luogo. Il prossimo 7 marzo (ore 21), infine, l’Amministrazione farà tappa ad Ospitale (al ristorante “La Famiglia”) per l’ultimo appuntamento di questo lungo ciclo. Per informazioni relative alla natura degli incontri è possibile contattare la segreteria del sindaco: 0532-899216.

Il cordoglio di Ascom Confcommercio a Cento per la scomparsa di Gianmario Roncarolo

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

“Come Ascom Confcommercio vogliamo stringerci nel dolore in un forte abbraccio ai familiari di Gianmario Roncarolo titolare dell’Hotel Europa a Cento – commenta Marco Amelio, presidente di Ascom Cento – E’ scomparsa una figura storica, capace, professionale e sempre disponibile di socio che con la sua attività ricettiva ha contribuito in tanti momenti alla crescita sia della nostra associazione e più in generale del territorio centese. Infatti tante realtà associative, economiche e di volontariato avevano come loro imprescindibile punto di riferimento proprio l’Hotel Ristorante Europa”.

Accordo di collaborazione fra i comuni di Ravenna, Cervia e Comacchio per la realizzazione di attività congiunte nel campo del turismo

Da: Comune di Comacchio – Segreteria Generale

I comuni di Ravenna, Cervia e Comacchio hanno siglato un accordo istituzionale di collaborazione per la realizzazione di attività congiunte nel campo del turismo.
Le azioni riguardano l’informazione, la promozione e accoglienza, la valorizzazione ambientale e dei valori storico culturali appartenenti all’area del Delta del Po, al fine di definire una strategia turistica comune ed integrata all’interno del progetto Destinazione Turistica Romagna.

Finalità
In particolare si vuole individuare originali fil rouge narrativi al fine di esaltare la valenza immateriale dei territori legata alla sfera delle emozioni; i favorire il coinvolgimento di tutte le componenti della filiera turistica (ricettivo, servizi di base, infrastrutture) e, stimolare il concreto sviluppo di sinergie con i settori dell’agricoltura, della cultura, dell’educazione, dell’impresa sociale e dell’innovazione tecnologica;i approntare ed attuare un piano di promo-commercializzazione coordinato e sinergico in grado di coinvolgere l’intero territorio del Delta del Po.

Principali attività ed i campi di azione
Reciproco scambio ed aggiornamento permanente delle informazioni di rilevanza turistica;
Sessioni comuni di formazione del personale addetto al front office, comprensivi anche di study tour;
Progettazione, organizzazione e gestione di momenti congiunti di promozione (eductour, press tour, workshop) su mercati di comune interesse, anche in occasione della candidatura al Piano Turistico di Promozione Locale;
Progettazione e realizzazione di materiali informativi comuni, on e off line, relativi ad esempio a percorsi trasversali sui diversi territori;
Collaborazione sulla progettazione, organizzazione e gestione di eventi di marketing territoriale, con particolare riferimento ai temi della gastronomia e dello sport;
Progettazione, organizzazione e gestione di eventi a rilevanza turistica;
Supporto alla creazione di pacchetti a tema turismo ambientale;
Supporto alla creazione di pacchetti a tema turismo gastronomico.

Cabina di Regia
A i fini del presente accordo si istituisce una cabina di regia, composta dagli assessori e dai dirigenti e responsabili al turismo dei 3 Comuni. La cabina di regia predisporrà un piano operativo teso alla realizzazione delle attività di cui al punto precedente, ricomprendendo anche le diverse modalità di finanziamento delle attività ed il cronoprogramma delle stesse. La cabina di regia si avvarrà inoltre della collaborazione di altri soggetti operanti sul territorio, a seconda delle azioni da implementare (ad esempio il GAL Delta 2000 per i progetti di valorizzazione ambientale etc.).

I Comuni di Ravenna, Cervia e Comacchio, insieme ad altri comuni, hanno aderito alla Destinazione Turistica Romagna, cui sono state trasferite le funzioni in precedenza in capo alle Provincie, relativamente a coordinamento di progetti promozionali e gestione dei finanziamenti del Piano Turistico di Promozione Locale.
Gli enti sono i tre più importanti centri turistici del Parco Regionale del Delta del Po Emilia Romagna e hanno già avviato forme di collaborazione sinergiche, realizzando di concerto con la Destinazione Romagna, nell’ambito del Piano Turistico di Promozione Locale, azioni di promo-commercializzazione comuni rivolte a Benelux, Germania e Polonia.

Il Sindaco di Cervia Luca Coffari: << È un accordo importante per attuare al meglio le strategie stabilite come Destinazione Visit Romagna sul fil rouge del turismo ambientale. Un’intesa quindi per costruire sinergie tra le città con azioni ampie e trasversali, volta a coordinare e integrare tutte le risorse e le opportunità che i territori e gli operatori sono in grado di esprimere. I tre comuni sono i più rilevanti centri turistici del bacino del Parco del Delta in Emilia Romagna. Il progetto Destinazione Romagna sta dando i suoi frutti e si sta realizzando nella sua molteplicità. È questo un esempio di come lavorare insieme e portare un rinnovamento per mettere a sistema non solo le offerte legate al mare, ma anche quelle dell’entroterra e delle città d’arte, fornendo nuove motivazioni di vacanza e sviluppando nuove forme di accoglienza>>.

L’assessore al Turismo del Comune di Ravenna Giacomo Costantini: << I nostri tre territori rappresentano un unicum nel panorama dell’offerta culturale e turistica, sia per quanto riguarda la città d’arte che per ciò che concerne l’offerta legata al comparto balneare e allo straordinario patrimonio ambientale costituito dalle meraviglie del Parco del Delta del Po. Sicuramente questo accordo ci consentirà di valorizzare ancora meglio e di più questo patrimonio, attraverso azioni di promozione e valorizzazione congiunta che sempre più dovranno concretizzarsi nell’offrire al turista vere e proprie esperienze di viaggio, in particolare legate alla natura, al cibo e alla cultura>>.

Il Sindaco di Comacchio Marco Fabbri:<< L’accordo si delinea quale passo importante nel percorso verso la definizione di un’efficace strategia turistica dell’area che afferisce al Parco del Delta del Po, mediante l’integrazione strutturale di un’offerta articolata sui tre pilastri dell’ambiente, della cultura e del mare. Siamo convinti che i singoli prodotti debbano integrarsi, non solo per ampliare la gamma delle opportunità turistiche ed estendere i periodi di fruizione di un territorio ricco di risorse e dal forte capitale narrativo, ma anche per innescare processi di innovazione nel cui ambito anche i prodotti core, come quello balneare, possano, pur mantenendo la propria identità, essere rafforzati arricchendosi di profondi valori immateriali>>.

StoriaNaturaleNews n.229, marzo 2019

Da: Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara

StoriaNaturaleNews n.229, marzo 2019
Carenvale Rinascimentale 2019
Lucrezia Borgia  - Locandina CarnevaleIn occasione del Carnevale Rinascimentale Estense, che si terrà a Ferrara dal 22 febbraio al 3 marzo 2019 e durante il quale il centro storico della città si animerà con costumi d’epoca, sbandieratori, spettacoli e danze che rievocheranno le atmosfere uniche dell’epoca, il Museo di Storia Naturale sarà visitabile gratuitamente nelle giornate di Sabato 2 e Domenica 3 marzo 2019.

Il Carnevale di quest’anno è dedicato a Lucrezia Borgia duchessa di Ferrara, nel cinquecentenario della morte. Lucrezia illuminò la città di cultura: il celebre dipinto di Bartolomeo Veneto la ritrae in veste di Flora, nume tutelare della vegetazione. Per questo i travestimenti del Carnevale 2019 avranno come tema il regno vegetale di piante, alberi, fiori e frutti che ornavano, anche simbolicamente, l’ambiente rinascimentale ferrarese.

Il Museo di Storia Naturale ospiterà anche l’evento “Natura in Maschera!” a cura dell’associazione Didò. Bambini e ragazzi dai 5 anni di età potranno scoprire con noi quali erano le piante che decoravano i giardini ed i palazzi della città rinascimentale, impareremo come venivano utilizzate e alcune altre curiosità. L’attività si concluderà con la costruzione di una maschera floreale con cui festeggiare il carnevale.

La visita didattica durerà un’ora e mezza. La prenotazione è obbligatoria contattando Didò presso il museo, 0532-203381

Quota di partecipazione: bambini € 6,00; adulti € 2,00
Prenotazioni: Sezione Didattica del Museo di Storia Naturale di Ferrara via De Pisis n. 24
Contatti: tel. 0532 203381; mail. dido.storianaturale@gmail.com

Il Programma completo del Carnevale degli Este sul sito:
http://www.paliodiferrara.it/carnevale

www.carnevalerinascimentale.eu

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Darwin Day 2019: Nanomondo. L’evoluzione fino alla – 9

Charles DarwinIl tema conduttore di quest’anno è “L’evoluzione fino alla meno nove”, ovvero l’osservazione dei meccanismi evolutivi dell’evoluzione in organismi microscopici, traendo spunto dalla mostra in esposizione fino al 16 giugno presso il Museo di Storia Naturale di Ferrara dal titolo: “Nanomondo. Viaggio nel mondo fino alla -9”
Il ciclo d’incontri parte dalla straordinaria storia scientifica e tecnologica che ha portato l’Uomo ad esplorare il mondo infinitamente piccolo.

Tutti gli appuntamenti sono presso il Museo di Storia Naturale di Ferrara, via de Pisis, 24. L’ingresso è gratuito.

PROSSIME CONFERENZE

Giovedì 7 marzo, ore 21.00 – Museo di Storia Naturale
I tardigradi: gli animali più resistenti della terra!
Con Roberto Guidetti, (Università di Modena e Reggio Emilia)

Giovedì 14 marzo, ore 21.00 – Museo di Storia Naturale
Il formicaio intelligente. Come vivono e che cosa possono insegnarci i più sociali tra gli insetti
Con Donato Grasso(Università di Parma)

Giovedì 22 marzo, ore 21 – Museo di Storia Naturale
Problemi di scala. La riproduzione in animali e piante miniaturizzati
Con Alessandro Minelli e Giuseppe Fusco (Università di Padova)

Il programma completo e altre informazioni alla pagina web Darwin Day 2019
Locandine dell’evento
pieghevole-darwin-day-2019.pdflocandina-darwin-day-2019.pdf

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Nanomondo: Viaggio nel mondo fino alla -9
Mostra, dal 27 Ottobre 2018 al 16 Giugno 2019

Esiste un mondo infinitamente piccolo e anch’esso si può osservare, attraverso un microscopio elettronico.

La mostra è compresa nel percorso del Museo, visibile senza costi aggiuntivi. Altre informazioni alla pagina Nanomondo: Viaggio nel mondo fino alla -9

OFFERTA DIDATTICA
In occasione della mostra, l’associazione Didò, in collaborazione con il Museo di Storia Naturale, propone visite guidate e laboratori tematici.
Per maggiori informazioni consultare il seguente materiale informativo
locandina-nanomndo.pdfbrochure-nanomondo-esterno.pdfbrochure-nanomondo-interno.pdf

Proiezione di due film del ciclo “Teoria dell’incertezza” di Andrea Granchi alla Galleria del Carbone

Da: Organizzatori

Sabato 2 alle ore 18.00 e in replica Domenica 3 Marzo alle ore 18.00, verranno proiettati alla Galleria del Carbone

due film in 16 e super 8 mm di Andrea Granchi degli anni ’70, recentemente riversati in DVD.

I due film d’artista fanno parte del ciclo “Teoria dell’incertezza” (1974-79) che si caratterizza per una molteplice ricerca sviluppata su piani paralleli con l’uso di differenti strumenti quali il film, la fotografia – con i suoi processi di stampa e ingrandimento – e il disegno. Il tema ricorrente riguarda la possibilità di creare il movimento di oggetti immobili attraverso la manipolazione di diverse fonti di luce e la creazione di ombre, unitamente all’utilizzo con la cinepresa della tecnica del “single frame” o della ripresa a “stop motion”. Questi dati si ritrovano nel film “Teoria dell’incertezza” del 1978 che riassume il nome dell’intero ciclo. Lavoro realizzato totalmente in macchina senza alcun montaggio, né taglio né sovrimpressione, ma solo con l’uso dinamico della luce e l’interposizione, tra scena e obbiettivo, di vetri e materiali in grado di deformare dinamicamente l’immagine senza muovere realmente alcunché.

Si tratta di lavori che richiedono anche l’attenzione dello spettatore, non più passivo ma attivo, al quale l’autore chiede di improvvisare un sonoro sui movimenti imprevedibili dell’immagine.

Il ciclo comprende oltre a quattro film, tele emulsionate, sequenze fotografiche talvolta integrate con scritte e segni manuali e opere in forma di libro d’artista.

Le opere di riferimento presenti in “Viaggi immobili” sono: Moralista disperato, sequenza elaborata su tela emulsionata, 1971 dal ciclo “Fare esplorazioni”, Morte del Movimento, film 16 mm, Eastmancolor, 6’, 1974, (versione DVD), sonoro improvvisato dal pubblico / Teoria dell’incertezza, film super 8 mm, colore, 7’, 1978 (versione DVD), sonoro improvvisato dal pubblico .

Visit Ferrara rinnova il consiglio direttivo rinforzando la destinazione turistica unica

Da: Ella Ufficio Stampa

L’assemblea dei soci ha proclamato Ted Tomasi nuovo Presidente del Consorzio di promo-commercializzazione turistica, che ha già fissato nuovi traguardi per lo sviluppo condiviso.

Le presenze sono aumentate nella Provincia ferrarese, la rete creata dal Consorzio Visit Ferrara ai fini dell’integrazione dei servizi di tutta la filiera del turismo funziona e il territorio è sempre più riconoscibile come destinazione turistica unica. Questi alcuni degli obiettivi raggiunti dal consorzio di promo-commercializzazione turistica, che coinvolge circa 90 operatori di tutta la Provincia, illustrati martedì 26 febbraio 2019, quando Visit Ferrara ha riunito negli spazi della Camera di Commercio di Ferrara la sua assemblea dei soci per eleggere il nuovo direttivo, fare il punto sul lavoro svolto in 6 anni di attività e fissare nuovi traguardi per lo sviluppo turistico condiviso. Il nuovo Presidente del Consorzio è Ted Tomasi (Tomasi Tourism di Comacchio), affiancato da Zeno Govoni (Hotel Annunziata di Ferrara) in qualità di Vicepresidente e dal consiglio composto da esponenti del mondo del turismo locale.
Ted Tomasi, già Vicepresidente di Visit Ferrara e tra i soci fondatori del consorzio nel 2013, segue a Matteo Ludergnani (Hotel Carlton), che è stato Presidente per 3 anni, dal 2016 e Vicepresidente per i 3 anni precedenti.
«Visit Ferrara è un punto di riferimento per tutta la provincia – ha detto il neo Presidente – grazie all’impegno e alla collaborazione dei singoli soci, che hanno reso possibile unificare la destinazione turistica. Il mare e la città d’arte ferrarese, il Parco del Delta del Po, i percorsi naturalistici e il cicloturismo ora fanno parte di una sola destinazione che ha maggiore valore, grazie ad un percorso di integrazione svolto sia con la promo-commercializzazione tramite il web, sia nella pianificazione di servizi ed attività condivisi. È una svolta culturale: le strutture più importanti investono risorse non per le singole strutture, ma per la destinazione dove operano. Un processo che porta effetti positivi per tutti. L’obiettivo è di consolidarlo, in piena continuità con il percorso già intrapreso in questi anni». Il riferimento è anche al progetto “Vacanze Natura e Cultura”, che collegando i principali prodotti turistici del territorio ferrarese – città d’arte, turismo balneare e turismo naturalistico – è diventato fulcro di attività di valorizzazione turistica e culturale. Ted Tomasi ha annunciato che ci sarà un nuovo investimento di 700mila euro, con finanziamenti pubblici e privati, per lo sviluppo della destinazione. «Nei 6 anni di attività di Visit Ferrara – ha aggiunto Zeno Govoni – è stato fatto un lavoro lodevole. Ferrara è uscita fuori dalle sue mura, facendosi conoscere a livello internazionale. Continueremo a lavorare nella stessa direzione per comprendere ed anticipare tendenze ed esigenze dei turisti. Uno dei settori su cui puntare sarà sicuramente quello del bike slow, da integrare con le bici elettriche per percorsi più lunghi sulla costa. E poi aumentare gli eventi, per arricchire il calendario culturale ed artistico, e sviluppare il target congressuale».
La promozione della provincia di Ferrara attraverso un marchio turistico di eccellenza ricco di opportunità, l’ampliamento dei servizi e lo sguardo verso nuove nicchie di mercato, il rafforzamento della destagionalizzazione proponendo eventi turistici sono fra gli intenti su cui continuerà a lavorare il Consorzio, in un contesto in cui le presenze turistiche sono aumentate, ma bisogna fare i conti con la concorrenza di altre destinazioni del Mediterraneo. «Un ringraziamento speciale agli assessorati al turismo e alla cultura del Comune di Ferrara e del Comune di Comacchio, alla Camera di Commercio e alle associazioni di categoria per il sostegno ricevuto in questi anni e per la collaborazione instaurata – ha detto Matteo Ludergnani, che resta nel direttivo come consigliere – Con l’aiuto di Visit Ferrara, abbiamo superato le presenze turistiche degli anni precedenti la crisi. Il 2017 è stato un anno da record con oltre 3 milioni di persone. Dal 2016 c’è stata una grande crescita e il 2018 è rimasto stabile, confermando dati positivi. Un successo che è di tutte le forze economiche del territorio e un invito a continuare, perché Ferrara e la sua Provincia devono farsi conoscere ancora di più». La partecipazione alle fiere di settore, italiane e straniere e ai workshop internazionali, gli educational tour, la promozione tramite l’ufficio stampa in lingua italiana e tedesca, che ha portato alla pubblicazione di 322 articoli in Italia solo nel 2018, la creazione di brochure, mappe, la guida turistica, le visite guidate per individuali “Raccontare Ferrara” e il supporto alle più importanti realtà, eventi ed iniziative – come le mostre di Palazzo dei Diamanti, il Carnevale Rinascimentale e il progetto cicloturistico I Bike It, per esempio – premiano la destinazione. Un lavoro che si rinsalda con il sito web www.visitferrara.eu – visitato da oltre 200mila utenti – il quale è stato integrato con il portale www.visitcomacchio.it e con il sito territoriale www.emiliaromagnawelcome.it e che propone offerte, pacchetti, codici sconto per prenotare le strutture ricettive e partecipare agli eventi, senza dimenticare le campagne tramite social network. Per il 2019 sono già state programmate diverse attività, dalla partecipazione ad importanti fiere internazionali come la BIT di Milano, l’ITB di Berlino, l’UTAZAS TRAVEL di Budapest, il TTG Travel Experience di Rimini, ai workshop, alla realizzazione di campagne di comunicazione radiotelevisiva sul mercato italiano e tedesco.
Il nuovo consiglio direttivo è composto, oltre che dal Presidente Ted Tomasi, dal Vicepresidente Zeno Govoni e dal consigliere Matteo Ludergnani, dalle nuove consigliere Cristina Rizzardi (Camping Tahiti – Comacchio) e Maria Chiara Ronchi (Itinerando – Ferrara). Riconfermati i consiglieri Davide Bellotti (Consorzio Navi del Delta – Comacchio), Valentino Mondo (Nautica Mondo – Codigoro), Adriano d’Andrea Ricchi (Camping Spina – Comacchio) e Nicola Scolamacchia (Hotel Astra – Ferrara). Durante l’assemblea è stato approvato il bilancio consuntivo 2018, chiuso positivamente anche quest’anno.

Interno Verde cerca nuovi giardini da aprire a maggio

Da: Organizzatori

Interno Verde cerca nuovi giardini da aprire alla città, per la quarta edizione della manifestazione dedicata al verde urbano ferrarese, che si terrà sabato 11 e domenica 12 maggio. Dopo il successo delle prime tre edizioni l’associazione Ilturco – che ha ideato e cura l’evento – invita le famiglie a partecipare e trasformare per un weekend lo spazio privato del giardino in un meraviglioso luogo di incontro e di scambio, contribuendo con un gesto apparentemente piccolo, ma per nulla scontato, all’atmosfera di grande spontaneità e condivisione che da sempre caratterizza il festival.

Dal 2016 al 2018 Ilturco ha reso possibile visitare più di cento splendidi giardini raccolti entro le mura del capoluogo estense, aperti grazie al sostegno delle istituzioni e alla generosa disponibilità dei privati coinvolti, che hanno permesso alla comunità di vivere e scoprire un patrimonio di grande bellezza, fondamentale per comprendere l’identità del territorio.

Per la quarta edizione Ilturco intende aumentare il numero degli spazi accessibili, per offrire al pubblico la possibilità di costruire itinerari ancora più variegati e interessanti, capaci di rendere conto delle diverse anime che nel passato e nel presente hanno espresso, non solo attraverso l’architettura ma anche attraverso la cura delle piante e degli alberi, lo stratificato e peculiare carattere che contraddistingue il centro storico ferrarese. Alcuni giardini presenti nelle mappe precedenti – i più significativi da un punto di vista storico, architettonico e botanico – resteranno in programma anche nel 2019, gli altri cambieranno per permettere agli abitanti e ai turisti di stupirsi ulteriormente, varcando la soglia di nuove oasi di tranquillità, segrete e inaspettate.

«La risposta della città è sempre stata eccezionale – raccontano Martina Stevoli e Licia Vignotto, coordinatrici dell’evento -, ci auguriamo che lo sia anche questa volta. Spesso i ferraresi vengono giudicati persone chiuse e poco accoglienti: è stata una sorpresa bellissima scoprire invece che c’è tanta voglia di mettersi in gioco e di conoscersi, con responsabilità e serenità. Mettere il proprio giardino per due giorni a disposizione della collettività non è un atto banale e ringraziamo già da ora chi ci contatterà per proporsi. Ilturco continuerà a impegnarsi affinché Interno Verde possa essere un’esperienza piacevole e arricchente per tutti, proprietari e visitatori».

La call per trovare nuovi giardini sarà aperta fino a domenica 31 marzo. Gli interessati possono scrivere a internoverde@ilturco.it, telefonare al numero 3476950867 oppure andare a trovare gli organizzatori di Interno Verde presso la sede dell’associazione, in via del Turco 39, aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19.

Michele Cristoforetti in concerto Venerdi 1 Marzo al Teatro De Micheli di Copparo (Fe) – “Viaggi di un cantautore”. Special Guest Maurizio Solieri

Da: Organizzatori

Il 1 Marzo al Teatro De Micheli di Copparo (Fe), Michele Cristoforetti presenterà il proprio progetto live “Viaggi di un cantautore”, un vero e proprio viaggio nelle canzoni di De Andrè, Fossati e De Gregori. Special guest della serata il noto chitarrista Maurizio Solieri (Vasco Rossi, Steve Rogers Band).

Uno spettacolo proposto dal giovane cantautore trentino che propone anche alcuni suo pezzi originali, estratti dall’ album “Ancora qui” ed un doppio duetto con lo stesso Solieri, una toccante interpretazione di Amico fragile di De Andrè e la presentazione del nuovo singolo del chitarrista. Prevendite presso la biglietteria del teatro oppure online su www.ticketland1000.com.

IL TRAILER DELLO SPETTACOLO: https://www.youtube.com/watch?v=8L3dDlPrIqs

Michele Cristoforetti, trentino classe 1987, da oltre un decennio si muove nel panorama della musica emergente, riscuotendo sempre grande successo e consenso dal pubblico più attento. Tuttavia, da quasi tre anni il suo percorso ha preso una svolta verso la sua vera natura: il cantautorale.

Infatti da sempre nutre un profondo amore verso figure come De Andrè, Fossati, Bertoli che l’hanno ispirato nei suoi testi e nelle sue musiche. Così, costituendo una nuova formazione chiamata KASCADE in grado di appoggiarlo umanamente e musicalmente nelle situazioni in studio e soprattutto live, comincia il suo percorso di cantautore. Ed è così che esce il suo primo singolo “L’Album delle Pose” (2015), con il quale avvia la sua produzione musicale. Man mano che le esibizioni dal vivo aumentano, Michele si accorge di essere sulla strada giusta e decide di fare le cose in grande, così nell’estate 2016 ottiene la collaborazione di una delle figure più celebri del panorama musicale italiano: Maurizio Solieri. Con lui registra il singolo Sigaro Cubano, un brano che celebra la ricerca della felicità nelle piccole cose, lasciandolo libero nella gestione di parte degli arrangiamenti e coinvolgendolo nelle riprese dello stesso videoclip. E finalmente a fine 2016 uscirà anche il primo album intitolato “Muoviti”. La scelta si rivela vincente e fornisce a Michele una forte crescita di visibilità e le conferme dell’ottimo percorso intrapreso si sono avute grazie all’accesso alle semifinali del concorso Arezzo Wave, oltre che dal passaggio alla finale del premio Pierangelo Bertoli inoltre il 2 dicembre 2017 è stato premiato presso il teatro del casinò di Sanremo con la targa “Emozioni live premio Lucio battisti” per essersi classificato nelle prime posizioni della classifica artisti emergenti di radio airplay. A settembre 2018 è uscito il nuovo disco registrato per metà in studio e metà nei live dello scorso tour.

La necessità di superare le divisioni nel centro-sinistra

Da: Addizione Civica

Addizione Civica rileva con preoccupazione come di fronte ad una candidatura unica dello schieramento di centro-destra (che forse sarebbe più corretto definire destra-centro), manchi ancora un disegno unitario di centro-sinistra per un profilo di candidato che possa ambire alla guida della città..
La nostra intenzione e convinzione rimane quella di continuare a lavorare per favorire un’unica candidatura civica per lo schieramento in cui ci riconosciamo.
Addizione Civica richiama i candidati civici attualmente in corsa e tutti i soggetti che li sostengono e li accompagnano, a evitare la frammentazione che avrebbe come esito di consegnare al centro-destra il governo della città.
Lo stesso appello riguarda anche i partiti formalmente costituiti perché mettano il massimo sforzo per lavorare insieme evitando di generare ulteriori fratture.
Chi non si adopera per la convergenza fa il gioco della destra.

È urgente recuperare il tempo perduto per trovare una vera aggregazione partendo in primo luogo da una condivisione di contenuti e mettendo da parte personalismi che non giovano a nessuno e contraddicono, nei fatti, gli obiettivi di coesione e rilancio sociale dichiarati da tutti.
Il bene comune rimane il valore di fondo per cui Addizione Civica si è messa a disposizione: superare le logiche e gli interessi di parte merita un “di più” oltre gli schemi tradizionali.
Noi ci stiamo.

L’ippoterapia per restituire autonomia alle persone con disabilità ospiti del Boschetti di Copparo

Da: Ufficio Stampa Cidas

Per gli ospiti del centro socio riabilitativo residenziale Boschetti di Copparo, la cooperativa
sociale CIDAS che lo gestisce, ha immaginato un’attività all’aria aperta, complementare a quelle
offerte all’interno della struttura: l’ippoterapia.
L’esperienza, iniziata sette anni fa, ora mostra i suoi risultati: una trasformazione delle persone
con disabilità, che, a contatto con i cavalli e gli istruttori del centro di equitazione “Spiaggia
Romea” di Lido delle Nazioni, hanno sviluppato o riattivato delle abilità che hanno restituito loro
autonomia, autostima, coraggio e controllo del proprio corpo. Il benessere psicofisico che deriva
dall’attività svolta nel maneggio perdura e incide positivamente sulla vita delle persone e delle
loro famiglie. Al beneficio della vita all’interno del recinto, si unisce quello che deriva dal
suggestivo contesto delle valli circostanti che hanno un effetto rigenerante e rilassante.
Grazie alla guida esperta degli istruttori, con cui la cooperativa CIDAS ha concordato la
metodologia di approccio, gli ospiti del Boschetti hanno imparato a montare a cavallo senza
paura e ad acquisire le competenze basilari per andare al trotto e al galoppo e divertirsi in
sicurezza. Chi non se la sente di affrontare l’altezza, può restare a terra ed occuparsi
dell’accudimento e della conduzione degli animali, tra cui anche gli affettuosi cani del centro
“Spiaggia Romea”.
“Anche chi normalmente ha più difficoltà ad esprimersi – spiega Natascia Cavallini,
responsabile del Boschetti – dimostra di aprirsi e concentrarsi con maggiore intensità sulle
istruzioni che riceve e sulle attività che svolge, per noi sono risultati davvero significativi”.
Il personale di CIDAS – educatori e operatori socio sanitari – è sempre presente per
accompagnare e supportare gli ospiti in questa attività, cercando di essere una presenza
rassicurante ed allo stesso tempo di lasciare loro lo spazio per mettersi alla prova e ricavare un
rinnovato senso di fiducia in sé.
Questa attività esterna alla struttura Boschetti ha anche l’obiettivo di mantenere un positivo
rapporto degli ospiti con il territorio e completa l’innovativa offerta del centro. Oltre alle
prestazioni di assistenza sanitaria, come ad esempio fisioterapia e riabilitazione, ma anche il
bagno rilassante con cromoterapia e musicoterapia, agli ospiti vengono proposte attività, aperte
anche alle famiglie, per la socializzazione, l’intrattenimento e il mantenimento e sviluppo delle
capacità di ciascuno, come il laboratorio teatrale, il sitting volley, la piscina, le bocce, oltra a
piccole commissioni da svolgere in autonomia in paese, in accordo con i commercianti locali,
sempre molto partecipi e disponibili, per garantire le interazioni e la responsabilizzazione degli
ospiti. Tutto per ricreare una dimensione famigliare in cui l’ospite rafforza la rete sociale e la
comunità viene coinvolta nel percorso di inclusione sociale.
Le prossime attività previste dagli ospiti del centro sono la partecipazione al Carnevale ed al
Palio, con i rioni che da tempo intrattengono una proficua attività di volontariato con il Boschetti.

Incontro con Marcello Fois al Liceo Ariosto di Ferrara

Da: Organizzatori

Il liceo L. Ariosto, nell’ambito del progetto Galeotto fu il libro accoglierà lo scrittore Marcello Fois, autore del dramma teatrale Quasi Grazia (Einaudi 2018) sulla figura di Grazia Deledda. L’evento si terrà in Atrio Bassani presso il Liceo Classico “L. Ariosto” venerdì 1marzo 2019 dalle ore 11:15 alle ore 13.10.

Gli studenti dialogheranno con l’autore non solo sul testo teatrale, ma anche sul suo Renzo, Lucia e io (Add 2018), saggio incentrato su I promessi sposi, opera che lo scrittore giudica fondamentale per la propria formazione di lettore e di narratore.

L’evento è aperto alla cittadinanza.

I venerdì dell’Universo nuovo appuntamento con la genetica

Da: Ufficio Stampa, Comunicazione Istituzionale e Digitale

Venerdì 1 marzo alle ore 21, presso la Sala Estense, si terrà un nuovo appuntamento de “I Venerdì dell’Universo” con Anna Ravani che parlerà sul tema “Viaggio nel mondo della genetica umana”.

I traguardi raggiunti dalle conoscenze in Genetica hanno effetti ormai in tutti i campi della Medicina, e non solo. E’ infatti evidente quanto la Genetica sia disciplina trasversale, comune a moltissimi ambiti di studio: naturalistico, medico, farmacologico, agronomico, veterinario…praticamente sta alla base di tutto ciò che ha a che vedere con la vita. La presentazione è volta a cercare di rendere più chiaro come oggi viene applicata la Genetica Umana, soprattutto in ambito medico. Una maggiore consapevolezza può risultare utile anche per districarsi nella massa di notizie spesso incomplete, imprecise e sensazionalistiche che pervadono la comunicazione generalistica. 
Questo aspetto mette in risalto l’altro fondamentale compito della Genetica applicata, portato avanti da una figura professionale diversa da quella del ricercatore ma altrettanto importante sul campo: il Genetista Medico, il cui compito è rapportarsi con il paziente e fornirgli informazioni, appoggio, contatti: in una parola consulenza, per affrontare al meglio il percorso diagnostico-terapeutico che lo attende.

Biologo Genetista, ex Direttore del Laboratorio di Genetica Molecolare dell’Unità Operativa di Genetica Medica dell’Azienda Ospedaliera–Universitaria di Ferrara, Anna Ravani dal 2013 ha ricevuto l’Incarico professionale di Alta Specializzazione “Genetica Molecolare delle talassemie ed emoglobinopatie”. Oltre all’attività diagnostica e di ricerca, si è occupata dell’organizzazione e dello svolgimento dei test per i controlli di qualità interlaboratori nazionali ed internazionali. E’ stata inoltre docente a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Genetica Medica dell’Università di Ferrara. 

Anna Della Rosa in scena a Ferrara off con “Acqua Viva”

Da: associazione culturale Ferrara Off

Sabato 2 marzo alle ore 21.00 in programma a Ferrara Off “Acqua Viva”, una lettura drammatizzata dal romanzo omonimo di Clarice Lispector con Anna Della Rosa, che leggerà il testo per la prima volta davanti ad un pubblico. Attrice di grande spessore, vincitrice del Premio Ubu nel 2011 e conosciuta anche al grande pubblico per la sua partecipazione nel film “La Grande Bellezza”, dove ha interpretato il ruolo della Ragazza Esangue.
“Acqua Viva – come sostiene Anna Della Rosa – è un esperimento di vita in diretta, una travolgente eruzione vulcanica di vita. L’autrice inventa di parola in parola, con potenza primordiale, una lingua per cogliere l’istante, per dire la sua selvaggia intuizione di se stessa. Io cercherò una bocca per fare lo stesso e gli spettatori, ne sono sicura, un orecchio per fare altrettanto.”
Domenica 3 marzo alle ore 17.30 ultimo appuntamento della stagione di Teatro Ragazzi di Ferrara Off, in scena “Peggy” una produzione Teatro de Linutile, di e con Marta Bettuolo, per la regia Stefano Eros Macchi. Una donna vestita di nero, un baule con diversi cappelli, uno schermo a tutta parete. Pochi elementi scenici per raccontare in modo dinamico e serrato Peggy Guggenheim. Lo spettacolo è un viaggio attraverso una parte della vita di Peggy e attraverso il suo sconfinato amore per l’arte. Consigliato dai 10 anni in su.
Alle ore 21.00 invece, ultimo appuntamento della rassegna di Mondovisioni – I documentari di Internazionale con “El Paìs Roto” di Melissa Silva Franco. La rassegna è organizzata dal Comune di Ferrara in collaborazione con Agire Sociale, Gruppo giovani di Amnesty International Ferrara, Cgil, Cittadini del mondo, Emmaus, Ferrara Off, Ibo, Intercultura, Movimento Nonviolento, U.P. Borgovado, Pax Christi, Segnidipace.
L’ingresso allo spettacolo “ACQUA VIVA” è di 10 € per i soci Ferrara Off, 8 € soci under30, 6 € per gli studenti Unife, 5 € soci under18, 12 € non soci (inclusa tessera associativa 2018/19). L’ingresso all’appuntamento di Teatro Ragazzi “PEGGY” è di 8 € soci Ferrara Off, 5 € soci under30, 5 € per gli studenti Unife, 10 € non soci (inclusa tessera associativa 2018/19). L’ingresso alla rassegna Mondovisioni – i documentari di Internazionale è di 3 €.
Per gli spettacoli è consigliata la prenotazione. Maggiori informazioni su www.ferraraoff.it o chiamando il numero 333.6282360.

Canzoni d’autore con Michele Cristoforetti

Da: Ufficio Comunicazione Comune di Copparo

“Viaggio nella canzone d’autore italiana”, è il titolo dello spettacolo musicale che Michele Cristoforetti terrà venerdì 1 marzo, alle ore 21, al Teatro Comunale De Micheli.
Il giovane cantautore trentino propone un viaggio nelle canzoni d’autore italiane, presentando anche alcuni suoi pezzi originali. Sarà un vero e proprio viaggio nelle canzoni di Fossati, Paolo Conte e De Gregori.
Michele Cristoforetti, classe 1987, da oltre un decennio si muove nel panorama della musica emergente, riscuotendo sempre grande successo e consenso dal pubblico più attento. Da circa tre anni il suo percorso è volto prevalentemente al cantautorale; infatti da sempre nutre un profondo amore verso i più importanti cantautori italiani, dai quali trae ispirazione per i suoi testi e musiche.
La performance musicale al De Micheli si avvale, oltre che di Michele Cristoforetti, voce e chitarra, dei musicisti Francesco Piva (chitarra e bouzouki), Francesco Rudari (chitarre e cori), Michele Rossi (basso e percussioni), Davide delle Vedove (batteria e loop station), Daniele elle Zomer (tastiere, sax, sinth e cori); la produzione è a cura di Good Vibrations.
Per informazioni 0532 864580, www.teatrodemicheli.it

Presentazione del libro “Ho imparato. In viaggio con i giovani sognando un’Italia mondiale” alla Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Da: Ibs+Libraccio

Venerdì 1 marzo alle ore 17.00, presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara, per il Ciclo Viaggio in Italia Tappe di una metamorfosi collettiva, Enrico Letta Presenterà il libro “Ho imparato. In viaggio con i giovani sognando un’Italia mondiale” Il Mulino.

Dialogherà con l’autore Andrea Pugiotto, con il saluto del Sindaco Tiziano Tagliani e letture sceniche Centro Teatro Universitario di Ferrara.

Promosso da Università degli Studi di Ferrara – dipartimento di Giurisprudenza in collaborazione con ARCI Ferrara, SCUOLA FORENSE di Ferrara, IUSS Ferrara 1391 e con il patrocinio di Ateneo di Ferrara, Comune di Ferrara, UCCA e Fondazione Forense di Ferrara.

Quando soffia impetuoso il vento del cambiamento c’è chi alza muri e chi, guardando avanti, costruisce mulini a vento.

La strada che ha preso l’Italia non mi piace. Vorrei che si cambiasse direzione. In questo libro provo a elaborare idee e lanciare proposte concrete. Per interrompere una sequenza fatta di errori e illusioni, tra sovranismi e rottamazioni, che ha portato a un’Italia sempre più ripiegata su se stessa. Per affrontare le sfide dell’immigrazione, del declino economico e culturale, della sostenibilità ambientale, e per un’Italia davvero protagonista di una nuova Europa. Le mie riflessioni si fondano su tre convinzioni. La prima è che per superare questo presente bisogna innanzitutto capire come ci si è arrivati. La seconda è che si deve superarlo andando avanti e non indietro. La terza, la più importante, è che non c’è niente di più bello che imparare.

Enrico Letta è stato Presidente del Consiglio dei Ministri nel 2013 e 2014. È stato ministro e parlamentare. Nel 2015 ha deciso di dimettersi dalla Camera dei Deputati per andare a dirigere la Scuola di Affari Internazionali dell’Università Sciences Po di Parigi. Nello stesso anno ha fondato, in Italia, due istituzioni no-profit, la Scuola di Politiche e l’Associazione Italia-Asean. È anche Presidente dell’Istituto Jacques Delors.

Le alte voci della Poesia italiana del Novecento

Da: Organizzatori

I più noti testi della poesia italiana del Novecento riecheggeranno sabato 2 marzo presso l’Istituto Superiore cittadino Luigi Einaudi (ore 10,10-12,10, via Savonarola n. 32) – evento ad ingresso libero nell’ambito del settimo incontro di ApertaMente – prendendo voce attraverso un’intensa lettura espressiva che sarà curata da Ruben Garbellini; la lettura sarà accompagnata da musiche di Johann Sebastian Bach: minuetti e preludi del celebre compositore tedesco saranno infatti eseguiti con il violino dalla giovane Federica Malaguti.
Il reading poetico non ha certo pretese di esaustività, ma intende ripercorrere, attraverso testi modulati vocalmente dall’eccezionale sensibilità artistica di Garbellini, i principali snodi tematici e stilistici che hanno reso celebre nel mondo la poesia italiana contemporanea, insieme restituendo al pubblico pure suggestioni emotive. L’antologia prevede testi tratti dalle raccolte di Umberto Saba, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Giorgio Caproni, Pier Paolo Pasolini e Mario Luzi, con qualche incursione nell’altrove annunciata a sorpresa da Garbellini, attraversando così cronotopi dilatati e molteplici campi di esperienze: che una critica di scuola riconduce sotto consolidate etichette, si parla – di tempo in tempo – di poesia pura, di ritorno all’ordine, di ermetismo, di poesia narrazione, di neoavanguardie, recinzioni destinate tuttavia a deflagrare, per il loro rigore quasi geometrico, sotto la spinta dirompente della forza immaginifica e polisemica della parola poetica; come facilmente si comprenderà anche attraverso l’ascolto dell’esecuzione vocale di Ruben Garbellini e al violino di Federica Malaguti.
Ruben Garbellini compie studi umanistici e artistici a Bologna, Verona, Milano, Barcellona, Grenoble e Parigi. Debutta a teatro nel 1993 e nello stesso anno inizia l’avventura d’artista pittore, che lo porterà a una vita dedicata all’arte tra Italia ed Europa, Parigi in particolare. Il ritorno a Ferrara nel 2016 lo ha visto coinvolto nelle Letture Ariostesche, per le celebrazioni del Cinquecentenario, in molti luoghi storici della città, e nella serie, tuttora in corso, di letture dantesche inauguratesi per il 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri; attività anch’esse tenutesi nei luoghi più suggestivi della città estense (Sala dell’Arengo; Palazzina di Marfisa d’Este, Palazzo Bonaccossi; Palazzo Scroffa e altri). Attualmente Ferrara ospita la mostra di pittura dell’artista intitolata “Le identità perdute”, visibile fino al 2 aprile presso gli spazi di Alchimia Ferrara, in via Borgo de’Leoni 122. Federica Malaguti è studentessa presso il Liceo artistico Dosso Dossi, allieva del VII anno preaccademico di viola al Conservatorio Frescobaldi, dall’età di 11 anni frequenta l’Orchestra giovanile del conservatorio diretta dal maestro Achille Galassi, e vanta un ampio repertorio musicale e numerose esecuzioni. Federica Malaguti ha vinto il primo premio del concorso musicale Lodovico Agostini nella categoria “orchestre giovanili”.

Quota 100. Morrone e Vinci (Lega): dati estremamente positivi in Emilia Romagna, un altro risultato raggiunto dal governo

Da: Ufficio Stampa Lega Romagna

“Un dato estremamente positivo. Quota 100 in Emilia Romagna ha ottenuto 4.618 adesioni. Un risultato di tutto rispetto che va di pari passo con il dato nazionale di circa 70.000 adesioni”.
Lo affermano i parlamentari Jacopo Morrone, segretario nazionale della Lega Romagna, e Gianluca Vinci, segretario nazionale dell’Emilia, che riportano i dati per provincia aggiornati al 26 febbraio.
Dati Romagna: Forlì Cesena, 488 domande; Ravenna, 371; Rimini, 358.
Dati Emilia: Bologna, 1.101 domande; Ferrara, 380; Modena, 743; Parma, 420; Piacenza, 219; Reggio Nell’Emilia 538.
“Si tratta di un altro traguardo raggiunto da questo Governo. Non promesse ma fatti. Chi ha il diritto di accedere a questa opzione può farlo, lasciando spazio a nuove assunzioni”

La scommessa del Venezuela, una bomba per l’economia mondiale

Venezuela: abbiamo considerato tutto?

“Il Petro – si legge sul sito web dedicato https://www.petro.gob.ve/index.html – è uno strumento che consoliderà la stabilità economica e l’indipendenza finanziaria del Venezuela, unitamente a un progetto ambizioso e globale per la creazione di un sistema finanziario internazionale più libero, equo ed equilibrato”.
Il petro è una cripto valuta, è venezuelana ed è la prima controllata da un governo statale. Dal 21 agosto 2018 la Banca centrale di Caracas pubblica il valore del petro rispetto alle principali valute estere fissato ad un prezzo fisso di 60 $ e legato direttamente alle riserve di oro, ferro, alluminio, diamanti e petrolio. Ad oggi, in ogni caso, un altro fallimento del contrastato governo venezuelano in quanto impossibile anche solo capire quanto sia stato raccolto dalla sua sottoscrizione.
Un tentativo di Maduro, promosso in realtà già da Chavez nel 2009, di difendere le materie prime di cui il Venezuela è ricco e di svincolarsi dal dollaro. Ovviamente negli Usa fu subito impedita ogni transazione in petro e Trump rispose con nuove sanzioni, questa volta indirizzate all’oro (di cui il Venezuela è il secondo produttore al mondo). “Sono stati impediti tutti i rapporti commerciali con aziende connesse al settore aureo venezuelano e, di conseguenza, ora Caracas si trova in difficoltà nel ricevere certificazioni estere sulla qualità della materia prima” ha spiegato Vasapollo, docente di Politiche Economiche Locali e Settoriali presso La Sapienza, al seminario internazionale ‘Relazioni politico-economiche ed autodeterminazione dei popoli: la Nuestra America di Martì e la Patria Grande di Bolivar per una futura umanità’, tenutosi all’Università di Roma La Sapienza il 27 novembre 2018.
Le misure imposte da Trump hanno impedito l’acquisto di debito venezuelano, l’acquisto di titoli della società pubblica che controlla il petrolio, di ogni altra società venezuelana e di società partecipate dal governo di Caracas, nonché bloccato ogni finanziamento in dollari al Paese. In sostanza, il Venezuela è stato escluso dal mercato più grande del mondo (il dollaro rappresenta tra il 40 e il 60% delle transazioni finanziarie globali). “Ne hanno risentito, di conseguenza, le importazioni di cibo, medicinali, pezzi di ricambio e così via. Si tratta delle sanzioni più gravose che abbiano mai colpito un Paese latinoamericano nell’intera storia del Sud America, peggiori di quelle contro Cuba” ha aggiunto l’ambasciatore del Venezuela in Italia, Juliàn Isaìas Rodrìguez Dìaz, durante lo stesso seminario.
Seguire il vil denaro, anche nelle sue accezioni moderne ed elettroniche, aiuta a capire qualcosa in più dei tragici avvenimenti che si stanno susseguendo in questi giorni in Sud America e quel che vorrei fare con queste righe è stimolare la ricerca e l’approfondimento, senza dare giudizi.
Ripartiamo dall’inizio.

Le insidie al potere del dollaro

Stampare denaro non costa nulla da quando Nixon decretò la fine degli accordi di Bretton Woods, ovvero dal 1971. Fino ad allora per farlo bisognava avere dell’oro come sottostante ma già la Fed si era accorta che la guerra del Vietnam e la corsa agli armamenti avevano fatto sì che ci fosse in circolo un volume di dollari di 6/7 volte superiore al corrispettivo valore delle riserve auree.
Gli Stati Uniti ne stampano tanti e praticamente a costo zero, comprano beni e servizi in tutto il mondo, ma la Cina, la Russia e tutti gli altri pagano dollari veri per avere le stesse cose. Attualmente, il debito pubblico statunitense ha raggiunto il livello record di 21 trilioni di dollari, superando il 100% del Pil.
Questo vuol dire, nel caso unico degli Usa, che il mondo finanzia la sua spesa. Il mondo compra il debito USA perché questi possa comprare i beni che importa e che il mondo stesso gli vende. Non è difficile da capire, così come comprendere che lo possano fare solo gli Usa grazie al controllo militare del mondo. Ma come il sistema di Bretton Woods crollò quando alcuni paesi cominciarono a chiedere indietro oro al posto dei dollari, così il sistema attuale potrebbe crollare se alcuni paesi cominciassero a chiedere qualcosa di più reale del dollaro o, magari, semplicemente qualcosa di diverso, in pagamento delle proprie esportazioni.
Ergo, bisogna stare sulla difensiva e per tali motivi è interesse degli Stati Uniti, che ha, oltre ad un debito pubblico finanziato dall’estero, anche un deficit di bilancia commerciale che superava gli 800 miliardi di dollari nel 2018, mantenere politiche debitorie e far sì che la domanda di dollari sia costantemente sostenuta dall’estero perché con quei pezzi di carta ci paga i beni che importa.

Le insidie al potere del dollaro e gli assetti geopolitici

Questi sono un po’ dei motivi che rendono Maduro più detestabile di quanto magari sia davvero e si trovano anche un po’ di fondamenta per le sanzioni contro il Venezuela. Ma il pericolo viene anche da altri luoghi. Ad esempio, l’India ha siglato con la Russia il più importante contratto di difesa denominato in rubli dal 1991, come affermato ad Ottobre del 2018 dal vice premier russo Yury Borisov. Pechino sta scambiando energia con la Russia in yuan e spinge i suoi principali fornitori di petrolio in Arabia Saudita, Angola e Iran a fare lo stesso. La Banca di Russia in un anno ha incrementato la quota di attività cinesi nelle sue riserve auree di 48 volte. La Turchia sta cominciando a comprare grandi quantità di grano in rubli e le società petrolifere russe stanno cambiando la valuta dei contratti da dollaro a euro. Dal momento che la Cina è il primo importatore mondiale di petrolio, è logico che voglia acquistarlo nella propria valuta e quindi evitare le commissioni di cambio sulle transazioni. E la Cina insieme alla Russia parla di queste cose con Caracas, dato che il Venezuela dispone dei più vasti giacimenti di petrolio del pianeta (shale oil a parte), e comunque sembra che Pechino abbia già lanciato un contratto future sul greggio denominato in yuan.
Se un Paese vive di materie prime, come fa il Venezuela, non ha un gran futuro ma di sicuro una priorità strategica per la propria economia è limitare la propria esposizione al rischio valutario statunitense.

Le insidie al potere del dollaro, gli assetti geopolitici ma anche colonialismo, imperialismo e neoliberismo

Facendo di nuovo un passettino indietro, senza esagerare, arriviamo alla dottrina Monroe (5° Presidente degli USA) che sanciva, il 2 dicembre 1823, la supremazia degli Stati Uniti nel continente americano e sottolineava che gli Stati Uniti non avrebbero tollerato alcuna intromissione negli affari americani da parte delle potenze europee.
Dottrina contro il colonialismo da una parte, ma anche dottrina considerata come la primissima formulazione teorica dell’imperialismo statunitense. E in effetti la teoria fu rivista da Theodore Roosevelt (26° Presidente degli Usa) che la utilizzò come base per affermare una forma di egemonia sul continente americano, una specie di no fly zone, un protettorato sull’area centroamericana e caraibica, che durante la guerra fredda servì anche a giustificare interventi politici e militari statunitensi in America centrale e meridionale.
Da sempre la politica estera degli Stati Uniti consiste nel dividere il mondo in Stati amici e Stati canaglia, e di questi fanno parte tutti coloro che la pensano diversamente. Chiunque rischia di diventare un dittatore quando c’è bisogno di giustificare un intervento armato per avere l’approvazione e l’aiuto del mondo civilizzato e legato al potere del dollaro. Gran Bretagna e Canada in primis e poi Europa a seguire.
La sola vicenda dell’Iraq di Saddam Hussein, con annesse scuse postume di Blair, dovrebbe bastare per calmare gli animi sul Venezuela e stimolare quanto meno la prudenza. Personalmente ho dato un’occhiata ad alcuni cambiamenti che si sono avuti fin dall’insediamento del “dittatore” Chavez e mi hanno lasciato perplesso.
Utilizzando come fonte gli ultimi aggiornamenti del Ci World Factbook si osserva che la mortalità infantile in Venezuela passa dal 26,17% del 2000 al 12,2% del 2016; la linea della povertà è passata dal 67% del 1997 al 19,7% del 2015; il tasso di alfabetizzazione dal 91% del 1995 al 97% del 2016; il Pil pro capite in dollari americani è passato dagli 8.000 del 1999 ai 12.400 dollari del 2017.
Insomma ci sono altri aspetti da considerare per la comprensione del fenomeno venezuelano e della rivoluzione chavista che Maduro ha provato a portare avanti, che non dovrebbero escludere il potere, in pericolo, del dollaro. E poi gli assetti geo-politici, una considerazione globale di quanto successo in tutto il Sud America e le altre rivoluzioni contro le imposte dottrine neo liberiste o i rimedi già imposti altre volte dagli USA e benedetti dalla comunità internazionale chiamata ad essere coesa e solidale con la “democrazia occidentale”.

Per chiudere: “La guerra è una mafia”

Smedley Darlington Butler (1841 – 1940) è stato un generale statunitense insignito due volte della Medal of Honor, la più alta decorazione militare assegnata dal Governo degli Stati Uniti. Durante la sua carriera di marine durata 34 anni partecipò ad azioni militari nelle Filippine, in Cina, in America Centrale e nei Caraibi durante le guerre della banana. Guerre così soprannominate ad indicare una serie di occupazioni, azioni di polizia e interventi militari attuati dagli Stati Uniti nel Centroamerica e nei Caraibi tra il XIX secolo e la prima metà del XX. Il Generale ci lasciò questa frase, tra le tante: “Ho trascorso trentatré anni e quattro mesi in servizio militare attivo come membro della forza militare più agile di questo paese, il Corpo dei Marines. Ho prestato servizio in tutti i gradi commissionati dal secondo tenente al maggiore generale. E durante quel periodo, ho passato la maggior parte del mio tempo a fare l’uomo muscolare di alta classe per il Big Business, per Wall Street e per i banchieri. In breve, ero un racketeer, un gangster per il capitalismo, uno di quelli che ritirano il pizzo.
Ho aiutato la United Fruits (oggi Chiquita) in Honduras nel 1903; ho contribuito a ripulire il Nicaragua per la Banca d’affari Brown Brothers (oggi Bbh) dal 1902 al 1912. Nel 1914 ho reso il Messico un posto sicuro per i petrolieri americani. Ho portato la luce nella Repubblica Dominicana per gli interessi delle imprese della canna da zucchero nel 1916. Ho fatto in modo che Cuba e Haiti diventassero un posto accogliente per i ragazzi della National City Bank (oggi Citigroup Inc.), in modo che potessero rendere profitti. Ho contribuito a stuprare una mezza dozzina di repubbliche centroamericane a beneficio di Wall Street.”
E conclude “… potrei dare dei consigli ad Al Capone. Il meglio che lui sia riuscito a fare è stato operare in tre quartieri. Io l’ho fatto in tre continenti”.

in copertina illustrazione di Carlo Tassi

LA RECENSIONE
Le vie traverse della musica sublime

di Monica Pavani

Il pianista tedesco Alexander Lonquich, protagonista di un imperdibile appuntamento di Ferrara Musica lunedì scorso, prima di immergersi e immergere il pubblico in un concerto a dir poco alchemico, si palesa sulla pedana su cui il pianoforte attende imponente e con grande semplicità si rivolge direttamente al pubblico, dicendo che gli “hanno chiesto” di spiegare la particolarità del programma che propone per la serata. Fa un parallelo con youtube: avete presente – dice – quando si passano le serate a cercare un brano dopo l’altro che si ha voglia di ascoltare, fino a comporre la propria playlist adatta all’umore di quel momento? Ecco, l’accostamento dei vari autori è avvenuto proprio così, seguendo una logica ‘associativa’, e mettendoli tutti insieme – una grande squadra di grandi compositori – non è stato difficile scoprire che non solo si parlano a vicenda, ma anche rivelano l’uno dell’altro aspetti reconditi che magari erano sfuggiti in altri ascolti. Ecco perché il concerto reca il titolo ‘Affinità elettive‘: una forza magnetica attrae le opere tra di loro svelandone ‘sgabuzzini’ oscuri assolutamente stupefacenti.

Comincia dunque il viaggio di Lonquich nella musica, che parte da Stravinsky e arriva a Janáček, a dispetto di qualunque ordine cronologico o coerenza di genere. Perché si passa per esempio per un Grieg con il suo ‘Suono di campaneì del 1891 che – come ci allerta il pianista – sembra scritto cinquant’anni dopo. E accanto a un delicatissimo pezzo di Bruckner, ‘Erinnerung’, del 1868, si scatena il furore di Rachmaninov con il suo Preludio op. 23, dove le connessioni cerebrali si intrecciano in una danza sfrenata a tratti dilaniante. Ci sono attimi che aprono alla meditazione, altri che invitano ad affacciarsi sulla vita con un sorriso ironico e divertito. E Lonquich si muove da un umore all’altro, scalando pareti e scendendo per discese innevate o seccate dal sole. Tutto parla, come in uno spettacolare scenario naturale al variare delle stagioni. Questo è il tempo della musica, un ciclo continuo da primavera a inverno, senza che venga annotato il computo degli anni o ne resti traccia organica.
Ma è con le Variazioni Diabelli di Beethoven che il senso del titolo ‘Affinità elettive’ diventa ancora più lampante. Dice infatti Goethe nel romanzo omonimo: “In questo lasciare e prendere, fuggire e ricercarsi, sembra davvero di vedere una determinazione superiore: si dà atto a tali esseri di una sorta di volontà e capacità di scelta, e si trova del tutto legittimo un termine tecnico come affinità elettive”. Nel caso del grande Beethoven, gli ‘esseri’ sono da intendere come le infinite varianti dell’animo del compositore, ma anche le cascate di note che afferrano il valzer di Diabelli e lo plasmano in molteplici esplorazioni dove il tema iniziale tende a scomparire – tanto viene ricreato di volta in volta in sempre diverse armonie. Basta leggere la successione delle variazioni (Poco allegro, Grave e maestoso, Adagio ma non troppo, Piacevole…) per avere uno spaccato emotivo assolutamente esaustivo di ogni piega e riverbero dell’esistenza. Si ha l’impressione che Beethoven avrebbe potuto non mettere mai fine a questa serie di opere, e che – se come meritava – gli fosse stata donata davvero l’immortalità, avrebbe ideato sempre nuove formule di bellezza.

Lonquich tiene il pubblico in uno stato di incantamento, con il respiro quasi sospeso, e con l’ultima nota delle Variazioni si scatenano ondate di applausi che lo richiamano più e più volte alla ribalta, ottenendo l’esecuzione di ben tre bis, quasi a rimandare all’infinito il momento del commiato (e dunque la fine della musica).