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Giorno: 7 Novembre 2019

ER, sanità, denuncia Lega: “Robot chirurgici noleggiati nel solo periodo elettorale”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Lega Emilia-Romagna

“Un robot chirurgico ‘noleggiato’ da fine settembre e solo fino a fine anno per smaltire le liste d’attesa in chiave pre-elettorale. E’ la denuncia della Lega che – dopo aver messo in luce il caso dei 141 pazienti in lista d’attesa per intervento K-Prostatico. – segnala come “altri 1.600 pazienti sarebbero in lista d’attesa in urologia, al Sant’Orsola Malpighi per altre varie patologie. Numeri che avrebbero indotto a impiegare un altro robot chirurgico. Ma, in maniera sorprendente, l’utilizzo della tecnologia sarebbe riservato, di fatto, al solo periodo che coincide con la campagna elettorale. “L’assessore Venturi ci dica: è una soluzione tampone pre-elettorale? Perché non prevedere una dotazione stabile del robot, vista l’alta richiesta, mettendo così gli operatori sanitari nelle condizioni di lavorare adeguatamente anche in futuro?”, chiede il consigliere Daniele Marchetti, che aggiunge: “La Regione si è vantata di avere un sistema informatizzato di gestione delle liste d’attesa per gli interventi chirurgici, ma non esistono dati pubblici e trasparenti sui pazienti che stanno attendendo da mesi. Sulle liste d’attesa dobbiamo far chiarezza, perché diverse persone con patologie ci segnalano la chiusura dell’agenda delle prenotazioni, ad esempio nel caso delle visite specialistiche da effettuare presso il centro ipertensione sempre del Sant’Orsola di Bologna, per il quale le agende sono ancora chiuse. Non vorremmo fosse una scorciatoia per alterare con furbizia i dati delle liste d’attesa. Ci auguriamo che Bonaccini voglia fare chiarezza. Con la salute non si gioca e le soluzioni ai problemi devono essere stabili, non semplici spot”.

Commercio nei centri storici, dalla Regione oltre 480.000 euro alla provincia di Ferrara

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Zappaterra (Pd): “Fondi per marketing territoriale e per le riqualificazioni dei centri di Tresigallo e Lido di Pomposa”.

“La Regione premia la provincia di Ferrara con poco meno di mezzo milione di euro di contributi per i progetti presentati da quattro enti locali finalizzati alla riqualificazione dei centri commerciali naturali, presidi importanti della qualità urbana e sociale” richiama la consigliera regionale Marcella Zappaterra.

Sono somme ingenti, che si sono aggiudicate Tresignana e Comacchio, che possono riqualificare due loro centri. All’Unione Valli e Delizie (Argenta, Ostellato e Portomaggiore) e al Comune di Ferrara, arriveranno invece poco meno di 85 mila euro per attività di marketing territoriale

“Questo il dettaglio degli interventi finanziati. Il Comune di Tresignana si è aggiudicato 200 mila euro per investimenti sull’arredo urbano nel centro di Tresigallo. I lavori interesseranno un’area tra viale Roma, il piazzale delle Scienze, il piazzale antistante la Casa della Cultura e la piazza. Il Comune di Comacchio riceve anch’esso 200 mila euro per la riqualificazione dell’area mercatale del Lido di Pomposa. Interventi che faranno davvero la differenza per i residenti e i visitatori – commenta Zappaterra, che aggiunge – Al Comune di Ferrara vanno 48 mila euro per un progetto di promo-valorizzazione dedicato a ‘Ferrara patrimonio Unesco, una città da scoprire’ mentre l’Unione Valli e Delizie riceve poco più di 35mila euro per attività di marketing”.

“Grazie alla Legge 41 dedicata ai centri commerciali naturali del territorio regionale, che in questa Legislatura ha trovato nuova linfa e vigore, la Regione investe per rendere più belle e accoglienti le nostre piazze e per rafforzare la rete commerciale ed economica a servizio dei residenti e dei turisti” conclude la consigliera Pd.

Bargi (Lega): “Moria di imprese commerciali. introdurremo sgravi per chi investe in Centro Storico”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Lega Emilia-Romagna

“Lo scenario preoccupante fotografato dai dati di Unioncamere – commenta il consigliere regionale Lega, Stefano Bargi – dimostra che le politiche economiche della Regione sono state fallimentari. Per questo motivo la Lega vuole attivare sgravi fiscali per le attività che investono nei centri storici. Infatti, se nel trimestre 2019 la crescita è negativa (-1,9%) rispetto allo stesso periodo del 2018, a pagare le conseguenze è in particolar modo il commercio al dettaglio, che perde 1.194 attività in Emilia-Romagna.”

“Siamo consapevoli che agendo per esempio sull’IRAP – spiega il consigliere regionale Bargi – sarà possibile sia rendere più vivi i nostri centri urbani, sia consentire al piccolo commercio di poter ottenere alcuni vantaggi che potrebbero aiutarlo rispetto alla concorrenza della grande distribuzione e delle multinazionali di e-commerce. Inoltre, sappiamo quanto la presenza di attività commerciali nei centri storici sia fondamentale per il mantenimento di livelli di sicurezza elevati.”

Il Prefetto Michele Campanaro ha consegnato l’Attestato di Pubblica Benemerenza

Da: Ufficio Stampa Prefettura di Ferrara

L’onorificenza premia l’autore del salvataggio di un’anziana donna avvenuto nel 2012 nelle acque del Po di Volano a Ferrara.

Nella mattinata odierna, presso palazzo Giulio d’Este, il Prefetto Michele Campanaro, affiancato dal Sindaco di Ferrara Alan Fabbri, ha consegnato al Sig. Lorenzo Arivella l’Attestato di Pubblica Benemerenza al Merito Civile concesso dal Ministro dell’Interno con la seguente motivazione: ”Con pronta determinazione, interveniva in soccorso di una signora che, con evidenti intenti suicidi, si era lanciata nelle acque di un canale, riuscendo a trarla in salvo. Chiaro esempio di virtù civiche e di slancio altruistico”.
L’episodio risale al 21 ottobre 2012 quando il giovane, all’epoca studente universitario presso il locale Ateneo, non esitò a gettarsi nelle acque del canale di Volano a Ferrara per salvare la vita di un’anziana donna.
“La benemerenza consegnata oggi a Lorenzo rappresenta il giusto riconoscimento per un gesto di grande valore – ha affermato il Prefetto – compiuto con eccezionale spirito solidaristico, con la semplicità e la spontaneità di un giovane animato da un profondo senso civico”.
Le ricompense al merito civile sono concesse “per premiare le persone, gli Enti e i Corpi che si siano prodigati, con eccezionale senso di abnegazione, nell’alleviare le altrui sofferenze o, comunque, nel soccorrere chi si trovi in stato di bisogno”. Oltre all’Attestato di Pubblica Benemerenza che è concesso dal Ministro per l’Interno, la ricompensa può consistere anche in una medaglia d’oro, d’argento o di bronzo conferita con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’Interno.

Ferrara Off: collezione autunno inverno 2019 – 2020

Da: Ufficio Stampa Associazione Culturale Ferrara Off

La stagione teatrale dell’Associazione Culturale Ferrara Off, con sede al Centro Culturale Slavich in viale Alfonso I d’Este, ricomincia con trentadue appuntamenti tra teatro, danza, musica, cinema e arte. Una rassegna che si stabilizza, radica e rafforza, quella che da sabato 9 novembre fino a sabato 21 marzo porterà in scena ogni weekend, salvo una pausa natalizia, negli spazi di Ferrara Off una programmazione unica che offre alla città tante proposte di teatro contemporaneo con alcuni ritorni e molte novità, riconfermando anche collaborazioni con realtà cittadine e internazionali. «Si potrebbe riassumere questa stagione con una sola frase, “essere o non essere”, che teatralmente è anche troppo riconoscibile ma credo sia una giusta descrizione» afferma il direttore artistico di Ferrara Off Giulio Costa «gli spettacoli in programma sono in gran parte ironici, grotteschi, surreali e drammatici, descrivono la realtà e la società di oggi ponendo dubbi ma anche punti di vista personali e allo stesso tempo collettivi. A “essere o non essere” può anche essere collegata l’immagine che abbiamo scelto per questa stagione. La scultura in foto si chiama “Atlante” ed è opera dell’artista Davide Dormino, ritratto anch’esso in foto da Simone Passeri. L’opera è posta nella Valle del Sorbo e rappresenta una vertebra cervicale umana, una di quelle quindi che regge la testa. Nella foto è invece la scultura che sostiene l’uomo a sottolineare come il punto di vista possa essere ribaltato e riconsiderato.» La scelta di usare un’opera di un artista contemporaneo come immagine della stagione è già stata adottata in passato da Ferrara Off con le opere di Giacomo Cossio e ciò dimostra la volontà di dare sostegno e risalto non solo ad artisti contemporanei ma anche di mostrarne i processi creativi e renderli noti al pubblico attraverso vari strumenti come le residenze artistiche e produzioni interne all’associazione.
Questo intento di trasparenza si rispecchia nella stagione con gli spettacoli “Pre-assenza” e “Sull’acqua calma e nera dove dormono le stelle” entrambi frutto di residenze artistiche, il primo del gruppo Dance Off e degli allievi della Scuola di Teatro ‘Alessandra Galante Garrone’ e il secondo del regista e attore Fabio Mangolini. Non mancano anche produzioni Ferrara Off, entrambe con la regia di Giulio Costa, “Tranne che il buio” e “Futuro Anteriore”, un monologo tratto da Dino Buzzati e uno spettacolo sul mondo dell’anzianità visto dai giovani. Tornerà inoltre sul palco del teatro l’attrice Gloria Giacopini (che il pubblico ferrarese ha già conosciuto per gli spettacoli “Sogliole a piacere’’ e “Signorina lei è un maschio o una femmina”) che per Ferrara Off porta la lettura a puntate del romanzo di Louisa M. Alcott “Piccole donne”. Altro ritorno è lo spettacolo “A.R.E.M. Agenzia Recupero Eventi Mancanti” che lo scorso anno ha riscontrato grande successo grazie alla sua natura di improvvisazione che garantisce una diversità dell’opera a ogni replica.

Tanti i titoli e tanti gli attori/autori di grande talento che compongono la rassegna come Claudio Morici (“46 tentativi di lettera a mio figlio”), Alessandro Blasioli (“Questa è casa mia”), Massimiliano Loizzi (“Il matto”), Fabio Marceddu (“Alfonsina Panciavuota”), Alice Conti (“Chi ama brucia”) e il duo Frosini/Timpano (“Sì l’ammore no”) che portano in scena interpretandoli a loro modo temi di grande attualità. In scena anche uno dei più grandi attori argentini, Carlos Belloso, con lo spettacolo “Sueño que duermo. Tecniche semplici per viaggiare al di fuori del corpo”. Tra i tanti anche due appuntamenti di danza, “Pre-assenza” e “Lute”, un duo di danza della compagnia di Fabrizio Favale con Daniele Bianco e Vincenzo Cappuccio, già ospitati durante la rassegna estiva Dance Off.

In apertura della stagione, sabato 9 novembre c’è Porpora Marcasciano, presidente del MIT – Movimento Identità Transessuale, che con “Il sogno e l’utopia. Biografia di una generazione” un racconto autobiografico racconta al pubblico la storia dell’emersione del mondo omosessuale nei movimenti degli anni ’70. Lo spettacolo è un’azione del Progetto Regionale GenerAzioni: percorsi di empowerment contro discriminazioni e violenza, coordinato dal Centro Donna Giustizia. Per questa data l’ingresso è gratuito riservato ai soci. Per i nuovi associati il costo del tesseramento sarà sostenuto da Centro Donna Giustizia.
In chiusura della stagione, sabato 21 marzo, va in scena lo spettacolo “Questa splendida non belligeranza. Una storia così, poi così e infine così”, uno splendido esempio di drammaturgia contemporanea di Marco Ceccotti con la supervisione di Lucia Calamaro.

La rassegna di Ferrara Off non è solo teatro. Ecco quindi che si inseriscono nel programma musica arte e cinema. Per la musica, in collaborazione con Ferrara Sintonie e Ferrara Musica, va in scena “Gerarchia e privilegio”, un melologo per voce e pianoforte di e con Diana Höbel e Claudio Rastelli, ispirato ai testi di Primo Levi in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea e “Variazioni Goldberg”, che vede la già assodata collaborazione fra Lauter e Ferrara Off alle prese con il tema delle trascrizioni tra poesia e musica.
Per l’arte tornano le lezioni di Giacomo Cossio, con il patrocinio di Ferrara Arte, che quest’anno si strutturano in un vero e proprio corso di storia dell’arte diviso in sei appuntamenti tutti dedicati ad artisti contemporanei che hanno portato il pubblico a vedere l’arte da un altro punto di vista. Per sei domeniche pomeriggio, i protagonisti saranno quindi Marcel Duchamp, Andy Warhol, Francis Bacon, Alberto Burri, Lucio Fontana, Piero Manzoni e Maurizio Cattelan.
Tornano infine, sempre la domenica pomeriggio, “Mondovisioni” i documentari di Internazionale, proiettati durante Internazionale a Ferrara, nuovamente in città grazie alla rete di associazioni composta da Agire Sociale, Gruppo giovani di Amnesty International Ferrara, Cgil, Cittadini del mondo, Emmaus, Ferrara Off, Ibo, Intercultura, Movimento Nonviolento, Parrocchia di Santa Francesca Romana, Pax Christi e Segnidipace.
Tutte le attività sono riservate ai soci. Sono previsti sconti per under 18, under 30, studenti universitari e spettatori del Teatro Comunale di Occhiobello. Maggiori informazioni sul sito www.ferraraoff.it, o chiamando il 333 6282360.

Elettrificazione della linea Ferrara-Codigoro: la Regione conferma i finanziamenti

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Calvano (Pd): “Un salto di qualità per i trasporti del ferrarese, un beneficio per pendolari e turisti”.

“Tra le principali voci del bilancio 2020-22 annunciate ieri dal Presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini, spicca una buona notizia per il territorio ferrarese. Sono stati infatti stanziati i fondi utili per l’elettrificazione di alcune linee ferroviarie regionali, compresa la Ferrara-Codigoro. La Regione, a tal fine, aumenterà di 6 milioni e mezzo di euro i fondi per il contratto di programma con Fer. Questo significa che grazie a questo finanziamento Fer potrà accendere nuovi mutui per realizzare gli investimenti prioritari sulla rete. Tra questi, l’elettrificazione dei 52,2 km tra Ferrara e Codigoro, per la quale servono complessivamente circa 25 milioni di fondi” a riportarlo è Paolo Calvano, consigliere regionale Pd, che da tempo è impegnato a rendere più efficienti gli spostamenti nel territorio ferrarese, con particolare attenzione alle periferie.

“Con questo intervento i trasporti ferroviari nella nostra provincia faranno un vero salto di qualità. – è il commento di Calvano – Potranno giovarne le centinaia di persone, tra studenti e pendolari, che ogni giorno viaggiano lungo quella tratta e che tra poco continueranno a farlo con maggiore sicurezza e velocità e con mezzi ancor più moderni. Ma nuove opportunità si potranno aprire anche per il turismo, rendendo più moderna e funzionale la via che collega il delta ferrarese al capoluogo e quindi ai principali collegamenti. In più, è bene rimarcare come la Regione con questo intervento continui a puntare su politiche a favore della sostenibilità ambientale, un tema che penso debba diventare il cardine dell’azione politica regionale ma non solo”.

Ad Argenta e Cervia appuntamento all’ecomuseo

Da: Organizzatori

Proseguono le attività di formazione e informazione nell’ambito del progetto Culturecovery che intende valorizzare il ruolo degli Ecomusei del Delta non solo per la preservazione di usi, costumi, saperi e rappresentazioni delle comunità locali, ma si pone come attivatore partecipativo di sviluppo territoriale.

Il ruolo degli ecomusei nello sviluppo locale, casi ed esperienze e buone prassi nella realtà italiana, lo stato legislativo attuale sono alcuni dei temi che saranno trattati nell’ambito del primo workshop training che si terrà sabato prossimo sabato 9 novembre dalle ore 10 alle 17.30 a CA’ ANITA, in Piazza Caduti Per la Libertà 4 ad Anita di Argenta (FE).

La giornata intende favorire un qualitativo confronto fra gli operatori ecomuseali, volontari, operatori e in generale cittadini coinvolti nell’ambito degli ecomusei del Delta, fornendo ulteriori strumenti e chiavi di lettura per la crescita di conoscenza della propria attività. Il confronto sarà arricchito dalla testimonianza di alcuni esperti ecomuseali provenienti da altre Regioni italiane.

Nello spirito del progetto Culturecovery, per “toccare con mano” gli elementi immateriali che caratterizzano le attività ecomuseali, nel pomeriggio è prevista una visita presso l’Ecomuseo della Valli di Argenta, come ulteriore momento di approfondimento e confronto rispetto agli elementi di riflessione emersi nel corso dei lavori della mattinata.

Il secondo appuntamento sarà poi a Cervia, domenica 24 novembre dalle ore 9.30 alle 16 presso il Teatro Comunale “Walter Chiari”, in Via XX Settembre 125.

Ricordiamo che il progetto “CultuREcovery” – Tutela e recupero dell’Identità Culturale Intangibile nell’Europa Centrale, finanziato dal programma europeo Central Europe vede il GAL Delta 2000 partecipare come partner di progetto, coinvolge partner e ecomusei di Austria, Croazia, Italia, Polonia, Slovenia, Ungheria, oltre al Comune di Cervia come capofila e si come pone come finalità il miglioramento delle modalità di gestione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale dei territori. Nel territorio locale, DELTA 2000 ha coinvolto nel progetto gli ecomusei del Delta di Argenta, Bagnacavallo e Bosco Mesola.

Maggiori informazioni e il programma dell’iniziativa anche alla pagina www.deltaduemila.net e sulla pagina facebook del GAL DELTA 2000 https://www.facebook.com/DELTA-2000-71392421899/

Kellon Yaani Kellon (Tutti vuol dire tutti a casa)

Da Associazione dei libanesi a Ferrara

Proseguono le manifestazione in Libano dal 17 di ottobre scorso , disoccupati e studenti.
Sono scesi nelle piazze contro il potere politico e confessionale , e in particolar modo contro la corruzione che ha indebitato il Libano nella misura di cento miliardi di dollari, espongono solo le bandiere libanesi che sventolano in mezzo ai manifestanti .
Il governo aveva deciso di inserire nell’ultima finanziaria alcune tasse antipopolari , sul pane , sulla
benzina e la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la decisione di applicare una tassa sul whatsapp
in misura di 20 centesimi al giorno una operazione in odor di tangente . I manifestanti rifiutano qualsiasi
strumentalizzazione partitica.
Di fronte a questa situazione il primo ministro Saad Hariri prima di dimettersi aveva tentato di proporre una piattaforma che , la “PIAZZA” ha rifiutato per mancanza di fiducia ribadendo le loro richieste:
1 Le dimissioni del Presidente della Repubblica
2 Le dimissioni del governo
3 Scioglimento del Parlamento
4 Togliere il segreto bancario e restituire i fondi saccheggiati allo Stato Libanese
5 Abolire il sistema politico confessionale per eleggere i deputati e nominare i ministri e i presidenti di
governo e camera
6 Annullamento della pensione e vitalizio dei deputati, ministri e presidenti

L’Associazione dei libanesi a Ferrara rivolge un appello alla cittadinanza ferrarese e alla società civile per informarla e invitarla a partecipare al presidio , che si terrà Sabato 9 Novembre in piazza Trento e Trieste, lato Mac Donald’s dalle ore 15 alle ore 17, per esprimere il nostro sostegno alla rivoluzione pacifica in atto in Libano , dal 17 di ottobre, contro la corruzione e il sistema politico confessionale e l’austerità . Malgrado le dimissioni del governo del Primo Ministro Hariri la classe governativa non intende prendere in considerazione le richieste della PIAZZA per cambiare rotta nel paese .

La Comunità libanese di Ferrara augura che la pacifica rivoluzione porti alla soluzione dei problemi.

Biblioteca di Tresigallo presenta “On Life”

Da: Organizzatori

Sabato 16 e 23 novembre dalle 10 alle 12 alla Casa della Cultura due appuntamenti da non perdere.
“On Life: accompagniamo i giovani alla scoperta del mondo digitale” è un ciclo di due incontri informativi sui temi dell’educazione digitale dedicati a genitori, educatori, giovani e insegnanti. Il progetto si prefigge di sviluppare nei giovani e negli adulti le competenze necessarie per un uso consapevole e responsabile della tecnologia, l’intenzione è di sensibilizzare i genitori rispetto al loro ruolo educativo in ambito digitale, garantendo uno spazio di confronto, analisi e sviluppo delle competenze digitali.
Relatore Luca Berti: Dottore in Scienze Psicologiche, specializzato in tecnologia digitale e social media.

Sabato 16 novembre “I videogiochi sono davvero così pericolosi? Scelte educative consapevoli in ambito videoludico”; sabato 23 novembre “Educazione digitale in famiglia: quali regole? Prevenire i comportamenti a rischio on line.

La partecipazione è gratuita ma è preferibile l’iscrizione. Per info e iscrizioni:
Biblioteca di Tresigallo: tel 0533/607761
mail: biblioteca.tresigallo@comune.tresignana.fe.it

Camera di Commercio e Agenzia delle Dogane unite per favorire i rapporti economici delle imprese ferraresi con l’Estero

Da: Ufficio Stampa Camera di Commercio Ferrara

Rinnovato il Protocollo d’intesa per la commercializzazione di beni e servizi nei mercati internazionali.

13 i seminari organizzati, 5 i Tavoli permanenti di confronto sugli adempimenti previsti dalla legge in materia doganale e di accise attivati, 40 le consulenze personalizzate erogate, oltre 1000 le imprese ferraresi coinvolte: questi i numeri che hanno spinto ieri mattina (7 novembre) il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni, e il direttore interregionale dell’Agenzia delle Dogane per le Marche e l’Emilia-Romagna, Franco Letrari, a rinnovare nella sede dell’Ente di Largo Castello, alla presenza dei vertici delle Organizzazioni imprenditoriali, il Protocollo d’intesa – di durata triennale – per agevolare e promuovere, anche attraverso la semplificazione delle procedure amministrative, i rapporti economici e commerciali delle imprese ferraresi con l’estero.

Un ulteriore passo avanti, dunque, soprattutto nelle relazioni che, in questi anni, l’Ufficio delle Dogane di Ferrara ha instaurato con il mondo delle imprese e con il loro sistema di rappresentanza che si fondano sul dialogo, sulla collaborazione e sull’informazione mirata e continua per rispondere alle richieste specifiche del sistema imprenditoriale ferrarese ed, in questo modo, facilitarne la commercializzazione dei beni e servizi nei mercati internazionali.

Numerosi gli appuntamenti “già in calendario” per i prossimi mesi finalizzati, in particolare, a:
supportare le imprese interessate a diventare AEO (Operatore Economico Autorizzato) per ottenere le procedure di domiciliazione dell’accertamento doganale, che permette all’azienda di effettuare le operazioni doganali (import-export) direttamente dal magazzino senza più portare le merci in dogana, con riduzione dei tempi di attesa, dei costi di gestione e recupero di risorse;
implementare un canale diretto e privilegiato per analizzare le problematiche che emergono nell’operatività doganale e condividerne le più rapide soluzioni;
promuovere e diffondere le procedure di volta in volta introdotte al fine di agevolare la fluidità delle operazioni doganali, come l’audit doganale delle imprese e degli operatori economici.

Per Camera di commercio ed Agenzia delle Dogane, insomma, ogni impresa deve essere considerata un ‘cliente privilegiato’ al quale garantire procedure semplici e snelle per l’assolvimento degli adempimenti richiesti ed al quale richiedere in cambio massima collaborazione, correttezza e trasparenza nei comportamenti. Vero primo obiettivo dell’accordo, dunque, demolire il luogo comune che vuole l’Ente doganale distante e preposto esclusivamente al controllo e al sanzionamento, quanto piuttosto un soggetto con il quale tracciare piani e strategie per presenziare nel miglior modo possibile i mercati esteri.

Partner dell’accordo le associazioni di categoria, che supporteranno la Camera di commercio e l’Agenzia nella progettazione delle attività di formazione ed informazione sulle leggi, sui regolamenti nonché sulle prassi in materia doganale e di accise. Le associazioni, inoltre, concorreranno alla identificazione delle tematiche da approfondire in giornate dedicate, coerenti con le richieste e le esigenze delle imprese.

Al fine di assicurare il pieno coordinamento delle attività, agevolarne la concreta attuazione e monitorare eventuali problematiche ad esse inerenti, sarà istituito un Tavolo di lavoro che si riunirà, all’occorrenza, presso la Camera di commercio o presso altre sedi di volta in volta concordate.

Portomaggiore, per la Biblioteca in arrivo 90 mila euro dalla Regione

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Zappaterra (Pd): “Il Comune potrà realizzare interventi per migliorare gli spazi al servizio dei portuensi”.

“Per la Biblioteca di Portomaggiore arrivano 90.000 euro dalla Regione. Una bellissima notizia, frutto dello scorrimento di una graduatoria dedicata a progetti di particolare rilevanza culturale per il territorio regionale. Serviranno per realizzare interventi di riqualificazione e miglioramento della fruibilità di Palazzo Gulinelli che potrà godere dei questi finanziamenti che erano stati richiesti tempo fa, ma che la Regione ha potuto assicurare solo ora. Una opportunità per garantire ai numerosi portuensi che frequentano la biblioteca spazi più accoglienti” commenta soddisfatta la consigliera regionale Pd Marcella Zappaterra.

I fondi arriveranno in parte, per 40.000 euro, nell’anno in corso, e in parte, per i restanti 50.000 il prossimo. La Regione finanzia così nuove costruzioni, recuperi e restauri di immobili di particolare valore storico e culturale, progetti di miglioramento della fruibilità di detti immobili, inclusi quelli di innovazione tecnologica, acquisto di attrezzature e sistemazione di aree adiacenti i beni stessi.

Cinema Boldini: proiezione del film SELFIE di Agostino Ferrente

Da: Ufficio Stampa Arci Ferrara

Nell’ambito della decima edizione della Festa della Legalità e della Responsabilità, organizzata dal Comune di Ferrara e il Coordinamento di Ferrara di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, arci Ferrara propone la proiezione ad ingresso libero del film di Agostino Ferrente “Selfie” lunedì 11 novembre alle ore 21.00 presso il Cinema Boldini. Il film è stato presentato nella sezione Panorama della Berlinale 2019.

Napoli, Rione Traiano. Nell’estate del 2014 un ragazzo di sedici anni, Davide, muore, colpito durante un inseguimento dal carabiniere che lo ha scambiato per un latitante. Davide non aveva mai avuto alcun problema con la giustizia. Come tanti adolescenti, cresciuti in quartieri difficili, aveva lasciato la scuola e sognava di diventare calciatore. Anche Alessandro e Pietro hanno 16 anni e vivono nel Rione Traiano. Sono amici fraterni, diversissimi e complementari, abitano a pochi metri di distanza, uno di fronte all’altro, separati da Viale Traiano, dove fu ucciso Davide. Alessandro è cresciuto senza il padre, che dopo la separazione dalla madre si è trasferito lontano da Napoli. Ha lasciato la scuola dopo una lite con l’insegnante che “pretendeva” imparasse a memoria “L’Infinito” di Leopardi. Ora fa il garzone in un bar: guadagna poco, non va in vacanza ma ha un lavoro onesto in un quartiere dove lo spaccio, per i giovani disoccupati, è un ammortizzatore sociale di facilissimo accesso. Pietro ha frequentato una scuola per parrucchieri, ma al momento nessuno lo prende a lavorare con sé. Il padre, pizzaiolo, ha un lavoro stagionale fuori città e torna a casa una volta alla settimana, mentre la madre è andata in vacanza al mare con gli altri due figli. Lui, invece, ha deciso di passare l’estate al rione, per fare compagnia al suo migliore amico e iniziare una dieta che rinvia da troppo tempo. Alessandro e Pietro accettano la proposta del regista di auto-riprendersi con il suo iPhone per raccontare in presa diretta il proprio quotidiano, l’amicizia che li lega, il quartiere che si svuota nel pieno dell’estate, la tragedia di Davide.

Aiutati dalla guida costante del regista e del resto della troupe, oltre che fare da cameraman, i due interpretano se stessi, guardandosi sempre nel display del cellulare, come fosse uno specchio, in cui rivedere la propria vita.

Oggi il mezzo principale di comunicazione e di informazione per intere generazioni è divenuto il telefonino, come si conferma all’inizio di Selfie, girato nell’estate del 2017, quando Ferrente si rivolge a uno dei sedicenni che ha incontrato nel rione Traiano di Napoli e a cui vuole affidare il compito di raccontare la vita dei ragazzi che abitano in quel sobborgo della metropoli campana, domandandogli: “Sai usare la telecamera?”. La risposta è naturalmente: “No”. “Meglio il cellulare?” “Sì”. Da questa conversazione prende avvio un’opera interamente filmata – tranne un certo numero di provini preliminari e di inserti da camere di sorveglianza sul quartiere – dagli adolescenti Alessandro e Pietro per mezzo di un iPhone, un oggetto cosi leggero e di cui hanno già una tale abitudine all’uso da poterlo portare quasi senza filtri nella loro vita quotidiana. Tuttavia, i due devono sottostare alla prescrizione non trascurabile di utilizzare un’asta da selfie, anzi da videoselfie, in modo da filmare ciò che accade intorno a loro comparendo sempre nell’inquadratura: è perciò normale che non vi siano crediti per la fotografia del film, che annovera invece tre sound designer e due montatori. Il fatto che la sceneggiatura sia attribuita al regista, il quale ha ideato il congegno cinematografico e poi selezionato le immagini realizzate dai protagonisti stessi, fa altresì pensare che egli probabilmente non li ha lasciati troppo spesso soli, indirizzandoli a intraprendere gite in centro o al mare, a organizzare piccole scene corali, a inquadrare un certo murales dedicato a un ragazzo di nome Davide Bifolco o a intervistarne il padre. Infatti, la motivazione che ha spinto Ferrente a tentare questo particolare esercizio cinematografico non si esaurisce soltanto in un esperimento di autorappresentazione, che pure riesce bene nell’intento di rivelare sentimenti e aspirazioni dei suoi protagonisti e nel raccontare l’amicizia fraterna di due ragazzi che hanno lasciato presto la scuola e cercano di aiutare le loro famiglie con il lavoro di cameriere (Pietro) e di barbiere (Alessandro). Come chiarisce un sottotitolo che ha accompagnato i primi annunci del documentario –Ho sognato che Davide era vivo – e come si dichiara fin dalle sue prime sequenze, il regista è volutamente andato a incontrare i giovani abitanti del quartiere Traiano perché lì, nel 2014, un carabiniere ha ucciso il loro coetaneo Davide al termine di un inseguimento nato da uno scambio di persona. L’esito migliore della visione del lavoro di Ferrente – non un’inchiesta sui fatti ma un’esplorazione del contesto in cui questi avvennero – è dunque quello di approfondire la storia di Bifolco, una tragedia aumentata da una distorta risonanza mediatica (con la giovane vittima incensurata trattata al pari di un criminale) e da una vicenda giudiziaria irrisolta che nell’ottobre 2018, dopo la sospensione della pena per il carabiniere che ha ucciso il ragazzo, ha visto la morte improvvisa di suo fratello trentacinquenne, il cui cuore non ha retto alla disperazione.

Oltre alla proiezione serale per la cittadinanza sono previste due proiezioni dedicate alle scuole realizzate grazie alla collaborazione di Agiscuola – lunedì 11 novembre e lunedì 11 dicembre alle ore 10.00.

La Festa della Legalità e della Responsabilità è organizzata dal Comune di Ferrara e il Coordinamento di Ferrara di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie

in collaborazione con il Laboratorio MaCrO dell’Università di Ferrara, la Fondazione Emiliano Romagnola per le Vittime dei Reati, il Movimento Nonviolento, Avviso Pubblico – Enti Locali e Regioni per la Formazione Civile contro le mafie, Camera di Commercio di Ferrara, Arci Ferrara, Legacoop Estense, Unipolis, il Comune di Cento, il Comune di Fiscaglia, il Comune di Voghiera, la Pro Loco di Voghiera.

Ad Argenta la mostra “C’è una fiaba in ogni cosa”

Da: Organizzatori

Si inaugura sabato 9 novembre alle ore 17 ad Argenta (FE), presso il Centro Culturale Mercato, piazza Marconi 1, la mostra “C’è una fiaba in ogni cosa. Le allegre sculture di Elisabetta Farina narrate in fotografia” da Maurizio Bottazzi, Enrico Chiti, Francesco Marconi, Panz Paganoni, Simone Sabbioni, Luca Zampini, Nedo Zanolini. La mostra curata da Emiliano Rinaldi e Roberto Roda nasce come autonomo sviluppo dei risultati di un workshop fotografico, promosso dal Fotoclub Ferrara in sinergia con l’Osservatorio Nazionale sulla fotografia.

La mostra
Le creazioni dell’artista Elisabetta Farina, sospese fra sculture d’arte e oggetti di design, diventano protagoniste di brevi sequenze fotografiche concettuali, racconti divertenti, a tratti onirici o fiabeschi, grazie all’azione efficace intrapresa da un manipolo di fotografi creativi qui votati alla fotografia costruita: le grandi torte di stoffa, “belle da mangiare e buone da guardare”, per citare l’efficace slogan di lancio ideato qualche anno fa da Farina per presentarle al pubblico internazionale delle gallerie d’arte, accentuano i loro caratteri pop e post-moderni, interagendo con divertite e moderne pin-up che ammiccano al mondo dell’illustrazione pubblicitaria statunitense degli anni cinquanta. A loro volta, le lampade di Elisabetta, che l’artista realizza ri-assemblando diversi oggetti di recupero dando loro nuova inaspettata vita, si trasformano in tanti fari capaci di guidare il visitatore verso nuove dimensioni fantastiche e avventurose.

L’azione creativa sviluppata dai fotografi e dall’artista si muove idealmente facendo proprie le parole dello scrittore Gianni Rodari (1920-1980): Le favole dove stanno?/Ce n’è una in ogni cosa:/nel legno del tavolino,/nel bicchiere, nella rosa./La favola sta lì dentro/da tanto tempo, e non parla:/è una bella addormentata/ e bisogna svegliarla. [da G.Rodari, Filastrocche in cielo e in terra, Torino, Einaudi, 1960].

La mostra inizia la sua circuitazione italiana da Argenta, in concomitanza non casuale proprio con l’apertura dell’anno dedicato a Rodari (23 ottobre 2019-23 ottobre 2020), dopo essere stata presentata in Francia all’interno della dodicesima edizione dei prestigiosi Rencontres Photographiques de Serre et d’Olt (7 luglio – 18 settembre 2019).

L’artista
Elisabetta Farina, ferrarese, vive da alcuni anni in Qatar dopo vari periodi passati, cittadina del mondo, fra Roma, Bruxelles, Berlino. Per le sue creazioni artistiche, sempre molto ludiche, privilegia la pittura e il bricolage.
Recentemente ha presentato proprio in Qatar la mostra Buono da vedere bello da mangiare dove ha esposto come sculture dei pantagruelici dolci, torte e scatole di cioccolatini gigantesche, realizzate in stoffa e altri materiali non commestibili. Produce anche raffinate sculture (per definirle sinteticamente può essere utilizzato il termine “totemiche”) realizzate cannibalando e riassemblando parti di oggetti quotidiani e soprammobili di fattura popolare.

I fotografi
Maurizio Bottazzi, Enrico Chiti, Francesco Marconi, Panz Paganoni, Simone Sabbioni, Luca Zampini, Nedo Zanolini. Diversi per formazione fotografica, età anagrafica e origine geografica, questi fotografi vantano differenti curriculum di produzione fotografica, tutti afferendo anche alle attività del Fotoclub Ferrara.

I curatori
Roberto Roda, etnografo, fotografo, storico e critico della fotografia, ha curato dal 1982 al 2018 le attività espositive e di ricerca del Centro Etnografico Ferrarese; Emiliano Rinaldi è fotografo, grafico, ricercatore storico e studioso di iconografia.

Sostengono l’iniziativa: “Pasticceria” di Mauro Gualandi, Argenta; “Rimirock rocce “naturalmente” artificiali”; “381 storie da gustare”, Ferrara.

Diverse iniziative, tutte a ingresso libero, animeranno la mostra:
17 novembre ore 16 – Dolci pensieri. Una favola di laboratorio! Laboratorio creativo e merenda a cura de “la Pasticceria” di Mauro Gualandi, riservato ai bambini dai 5 ai 12 anni (Iscrizione obbligatoria). Visita guidata alla mostra;

22 novembre ore 16 presentazione del volume di poesie “L’attenzione”, di Angelo Andreotti (Edizioni puntoacapo, 2019);

30 novembre ore 18 in Corde “Anime in Plastica”. Festival della chitarra classica, a cura di Freon Musica e Conservatorio Frescobaldi Ferrara.

Durata mostra: 9 novembre – 1 dicembre 2019
Martedì e mercoledì: 9.30 – 12.30
Giovedì, venerdì e sabato: 9.30 – 12.30 / 15.30 – 18.30
Domenica: 15.30 – 18.30
Lunedi chiuso

Mercato – centro culturale arte contemporanea, piazza Marconi, 1 • 44011 Argenta (Fe). Tel. 800 111 760 • 0532 330276, iatargenta@comune.argenta.fe.it , www.comune.argenta.fe.it

Matteo Bianchi presenta il suo Fortissimo alla Feltrinelli

Da: Organizzatori

L’autore: «La poesia è una cosa seria e pretende onestà intellettuale».

Solo un’immagine, dipinta o pronunciata che sia, può fermare il tempo. E per far fronte alla realtà, ma di più, per riuscire a trasformarla tramite le parole bisogna essere “fortissimi”. D’altronde, scegliere di rivelarsi significa decidere chi essere in quel preciso istante. Sfruttando una contraddizione Matteo Bianchi scrive Fortissimo, appunto, la sua nuova raccolta in versi, edita da Minerva. Venerdì 8 novembre, alle 18, l’autore lo presenterà alla Feltrinelli di Ferrara con il giornalista Marco Zavagli. E a leggerne alcuni testi sarà l’attrice Miriam Previati. Dopo che Harold Bloom – l’illustre critico americano scomparso di recente – nel definirlo fu indeciso tra «a flea and a gnat» («tra una pulce e un moscerino») poiché prese parte alla diatriba sui quotidiani contro Harry Potter, difendendone le finalità letterarie, Bianchi non si è scoraggiato, anzi, ha rilanciato in poesia: «C’era quello in sala che, pur vincendo il nero da non si sa quanto, scommetteva sempre e comunque sul rosso».

Fortissimo si compone di due sezioni: la prima, Diario di un amore, è una sorta di monologo interiore che aspira a dialogare con i Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes, in cui lo scorrere del tempo si rivela un pretesto avulso dalle necessità dell’io lirico e di conseguenza della lingua stessa. Una lingua fatale nel delimitare soggetti e oggetti del dettato, ma stesa dall’autore con una strategia musicale che rinnega la tradizione di provenienza. La seconda, Mezzo piano, si apprezza per il contrasto con la precedente: le immagini rimarcate dalla partitura metrica abbandonano il dolore dell’innamorato, che si ripiega su di sé, per immedesimarsi nei vissuti altrui. E ricostruirli: «E raccoglievo le sue cose, / ciò che più non sarebbe stato, / ordinato, nei miei bagagli… / gli ultimi ritagli di vita».

La ricerca dell’autore, a volte lieve a volte insostenibile, va ben oltre la storia d’amore. Traspare un problema di relazione quotidiana, ma anche tra il presente del lettore e l’idea di passato che resiste tra le pagine. A quale patrimonio appartengono davvero i fantasmi mitologici che Bianchi condensa, dalla passione di Prometeo alla bassezza di Orfeo? In quale patrimonio di affettività – come valore – possiamo, se possiamo, riconoscerci? «Comunque sia, Euridice, non svanirò in un gesto, tanto meno in un canto. / Mai. Io resto e resterò persino muto, se sarà necessario». Questo è un libro “aperto”, sia perché non chiude mai la forma, sia perché non narra e non descrive, ma alla fine chiede conto.

Fauna selvatica, Gallinella (M5S): tema noto da anni ma soluzione ancora non c’è.

Da: Ufficio Stampa Gruppo MoVimento 5 Stelle

“È già dalla scorsa legislatura che si parla di questo tema. Da Presidente di Commissione sono stato il primo a portare nel dibattito pubblico tale questione, ma l’unico risultato – oltre a quello di mandare in stallo l’esame di un provvedimento che inserisce una piccola modifica alla 157/92 – sono stati attacchi alla mia persona sia da destra che da sinistra, e non mi riferisco certo ai partiti.
Mi appello quindi, in primo luogo, ai ministri Costa e Bellanova, su cui ricadono le competenze politiche della materia, ma allo stesso tempo mi appello alle #Regioni, in capo alle quali si trova la gestione e il controllo della fauna selvatica, affinché non si nascondano ma mettano sul piatto le loro risorse, economiche e non. Il problema esiste e va risolto, per il bene dell’agricoltura. Dal nostro canto, come Parlamento, rimetteremo all’ordine del giorno la discussione sul tema attraverso l’esame in Commissione di atti di indirizzo che ci permettano di approfondire la questione e trovare, ove possibile, soluzioni alternative o ancora meglio preventive dei danni da fauna selvatica sull’agricoltura. Certo è che se la “fauna è patrimonio dello Stato” deve essere lo Stato a gestire e risolvere la questione”. Lo scrive su Facebook il portavoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera Filippo Gallinella, presidente della commissione Agricoltura.

Fagiolino & Friends: burattinai in festa tra Faenza e Comacchio

Da: Ufficio Stampa Comune di Comacchio

Un ricco evento per spettatori ed appassionati di tutte le età.

L’autunno 2019 porta con sé una novità per il pubblico, gli operatori e tutti gli appassionati del mondo del Teatro di Figura: nel secondo fine settimana di novembre avrà infatti luogo un minifestival tra Faenza e Comacchio, una due giorni all’insegna del divertimento, dello studio e della formazione con un ricco ventaglio di sorprese ed attività.

Si partirà sabato 9/11 a Faenza, dove alle ore 15, alla presenza delle autorità, si terrà l’inaugurazione dei nuovi locali dell’Atelier delle Figure – Scuola per Burattinai e Contastorie (presso Museo Carlo Zauli, via della Croce 4), cui seguirà una tavola rotonda sul Mestiere del Burattinaio e l’open day della scuola, con laboratori interattivi e microspettacoli a cura di allievi ed insegnati con burattini, marionette, ombre e teatrini di carta, dedicati a spettatori ed appassionati di tutte le età.
La giornata culminerà alle ore 18 con lo spettacolo Burattini all’Improvviso, a cura di Massimiliano Venturi.

Domenica 10/11 sarà invece Comacchio ad essere protagonista di un pomeriggio ricco di spettacoli, installazioni e sorprese. Dalle ore 15.30 in via Agatopisto e nelle sale del Museo Delta Antico si alterneranno spettacoli brevi con varie tecniche del teatro di figura: i burattini di Massimiliano Venturi saranno protagonisti di Sganapino gran varietà!, Le Strologhe presenteranno lo spettacolo di teatro d’ombre Tutta sola, mentre gli allievi dell’Atelier delle Figure presenteranno Altre storie, un mix di narrazione, pupazzi e teatrini di carta.
Sempre dalle 15.30, nel foyer della Sala Polivalente il pubblico sarà artefice diretto dell’evento teatrale con le Macchine per il Teatro Incosciente: un’installazione di grande originalità tra arte, gioco e teatro a cura di La Voce delle Cose, una sorta di teatro self-service, dove il pubblico agisce sotto la guida dalla voce registrata dell’autore.
Alle ore 18.00 sul palco della Sala Polivalente di Palazzo Bellini il gran finale, con lo spettacolo Le disgrazie di Fagiolino, presentato da Mattia Zecchi, giovane e talentuoso esponente della tradizione burattinesca emiliano romagnola.

Fagiolino & Friends è un evento realizzato da Bialystok Produzioni in collaborazione con l’Atelier delle Figure – Scuola per Burattinai e Contastorie, i Comuni di Comacchio e Faenza, il Museo Delta Antico, CNA, Ecipar Ravenna e Teatro dell’Aglio, e si avvale del contributo della Regione Emilia Romagna nell’ambito del progetto Burattini alla Riscossa – per un teatro popolare del Delta del Po (direzione artistica Massimiliano Venturi).

L’ingresso è sempre gratuito, e gli spettacoli sono adatti a tutti a partire dai 3 anni di età.
Anteprime ed aggiornamenti in tempo reale sulla pagina facebook ‘I Burattini di Massimiliano Venturi”.

Ascom Ferrara: ridurre il carico degli adempimenti a carico dei commercianti

Da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

“La nostra base associativa è preoccupata e sotto pressione a causa dei continui aggiornamenti che minano la quotidianità del lavoro in una fase economica già peraltro complessa”: è l’intervento del presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara, Giulio Felloni. Due i temi fondamentalmente che meritano un doveroso approfondimento: in primis La lotteria degli scontrini elettronici ( come previsto dalla manovra fiscale dal 1° gennaio 2020) che richiede un adeguamento dei registratori telematici e interesserà un’amplia platea di operatori e che ci auguriamo venga spostata almeno di sei mesi” come auspica Felloni che riveste inoltre il ruolo di presidente provinciale di Federazione Moda Italia.
Perché la Lotteria degli scontrini elettronici prevede una serie di operazioni gravose: su richiesta del cliente il commerciante (pena l’immancabile sanzione) dovrà digitare uno specifico “codice lotteria”, in possesso dell’acquirente, al momento dell’acquisto allungando i tempi alla cassa con tutti i disagi che è facile intuire.
Dall’altro lato il focus riguarda l’uso del bancomat (ed denaro elettronico in generale): “Crediamo da un lato che sia corretto certamente l’obiettivo della diffusione degli strumenti della moneta elettronica ma non a discapito esclusivo dell’uso del contante, quasi a demonizzarlo. In questo senso incentivo corretto – prosegue il presidente Felloni – deve fare leva in particolare su decise e significative riduzioni di costi e commissioni a carico di consumatori ed imprese in particolare per la categoria dei micropagamenti”
Il principio del credito d’imposta in fase di compensazione – come infatti ha spiegato la Confcommercio – è certamente utile ma insufficiente rispetto alla mole del monte commissioni ipotizzato.
“Ci auguriamo davvero che le Istituzioni governative ripensino a queste disposizioni, sole le ultime in ordine di tempo, che un effetto probabilmente riescono ad ottenere: a spegnere entusiasmo e la voglia di fare impresa” chiude il presidente Felloni.

Bondeno: continuano le domeniche in biblioteca

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Domenica 10 Novembre (ore 16) la presentazione del libro di Enrico Merighi: “Le avventure nel borgo”.

L’obiettivo resta quello di fare della biblioteca “L. Meletti”, sempre di più, un luogo di incontro. Nasce con questo presupposto il ciclo denominato “Le domeniche in biblioteca”, reso possibile attraverso la nuova modalità di gestione del plesso culturale gestito ormai da alcuni mesi dalla cooperativa sociale Le Pagine. Domenica 10 novembre (ore 16), sarà la volta della presentazione di un volume scritto da un personaggio della cultura locale, quale Enrico Merighi: “Le avventure nel Borgo”. Questo è il titolo del libro, che continua la tradizione di «una serie di percorsi che intendono valorizzare gli artisti, gli scrittori e i poeti del nostro territorio – ricorda l’assessore alla cultura matildeo, Francesca Aria Poltronieri –. Il tutto, nella consapevolezza che la biblioteca può diventare compiutamente un punto di incontro e socializzazione, in cui condividere diversi aspetti della cultura, come ad esempio l’esposizione di questi giorni delle opere artistiche dei pittori locali Alo (Carlo Andreoli), Uli e Stefano Tassi». Opere che, al pari di quelle esposte nei corridoi al primo piano del municipio, trovano temporaneamente casa fuori dai luoghi classicamente deputati alle esposizioni pittoriche. “Le domeniche in biblioteca” proseguono invece dopo l’inaugurazione delle scorse settimane della personale del maestro Gianni Cestari. Che dire di più? «Aspettiamo le famiglie a questo appuntamento, che sarà soltanto una tappa di un percorso che vuole coinvolgere tutti, giovani e non solo, in un percorso di fruizione dei nostri contenitori culturali, i cui orari sono modulati in modo tale da rispondere alle esigenze dei cittadini, con aperture prolungate e un servizio esteso lungo tutta la settimana». La presentazione del libro di Enrico Merighi è patrocinata dal Comune di Bondeno, da Le Pagine e dall’Associazione Bondeno Cultura.

Bondeno: “Anziano, ma non solo!” termina il suo percorso… per ora

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Francesca Aria Poltronieri e Francesca Piacentini: “Non disperderemo il patrimonio di esperienze e attività rivolte agli anziani: attività dimostratesi in grado di migliorare la qualità della vita delle persone”.

“Anziano, ma non solo!” ha terminato il suo percorso. Almeno per ora. Perché, in realtà, tutto il patrimonio di esperienze, conoscenze e attività dimostratesi in grado di migliorare la qualità della vita di tante persone non sarà disperso. Ne sono convinte l’assessore alle pari opportunità, Francesca Aria Poltronieri, e quello alle politiche sociali, Francesca Piacentini. «Il doveroso ringraziamento per lo svolgimento del progetto va all’associazione “Insieme è più facile”, ed alle altre realtà associative che hanno aderito alle varie iniziative: la Polisportiva “Chi gioca alzi la mano”, gli scout, La Locomotiva ed i tantissimi volontari che in questo anno hanno animato i mercoledì, insieme agli anziani», ricordano Poltronieri e Piacentini. «Tra questi volontari, che sono tantissimi – prosegue l’amministrazione – ci sono gli studenti del Consiglio comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, che frequentano le scuole secondarie di primo grado all’Istituto “Bonati”. Ragazzi giovanissimi, che hanno saputo dare prova di estrema maturità, ed hanno collaborato ad iniziative di socializzazione di esperienze servite ad arricchire loro ed i “nonni” del nostro territorio». Il progetto “Anziano, ma non solo!” si è svolto nella consapevolezza che le esperienze di incontro e di socializzazione, per molti anziani soli, sono in grado di offrire un benessere, valorizzare le attitudini degli stessi partecipanti, allenando la loro memoria e la manualità, in una serie di laboratori interessanti. Il risultato? «L’esperienza da parte di tutti – dicono gli assessori Poltronieri e Piacentini – è servita a fare sentire meno soli gli anziani, ma anche ad unire due generazioni così distanti anagraficamente. In quello che poteva sembrare un obiettivo difficile raggiungere, ma che ha prodotto invece la nascita di una serie di esperienze bellissime, certamente degne di essere riproposte, magari in altra formula. Per fare alcuni esempi: le numerose esperienze di cucina, uncinetto, le storie raccontante dagli anziani, le tombole servite a rifamiliarizzare con i numeri, ed anche le visite al mare ed a monumenti del territorio. Con un comun denominatore: non c’è mai un’età per smettere di imparare e, perché no, di divertirsi. Il progetto appena concluso ha avuto un contributo dalla Regione, ma si sta cercando di riproporlo attraverso l’ormai consolidata sinergia tra Comune, Spazio 29 ed il volontariato. Per finire, un’annotazione non di poco conto: «I fondi – conclude Francesca Aria Poltronieri – hanno consentito l’adeguamento dei servizi igienici (ora completamente attrezzati per i diversamente abili) di Spazio 29. Anche questo è il positivo lascito di questa serie di iniziative che certamente proseguiremo in futuro».

Cartografia, Napoleone e ingegneria al centro dell’incontro del Consorzio di Bonifica

Da: Ufficio Stampa Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara

Perplessità per la mancanza a Ferrara di ingegneria idraulica.

Un territorio creato e caratterizzato dall’opera ingegneristica dell’uomo ma che, paradossalmente, è sprovvisto di un apposito corso universitario. E’ l’importante riflessione emersa durante il primo degli Appuntamenti con la Bonifica, organizzato dal Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara nella bella cornice di Casa Romei con la quale si è creata una interessante partnership, cogliendo l’occasione per rivelare ai presenti un prezioso pezzo custodito al museo che testimonia il passaggi di Napoleone a Ferrara, personaggio che ha avuto un ruolo importantissimo nella cartografia estense.

Parlando de “Il territorio e le bonifiche tra Settecento e Ottocento” si è dunque analizzato il Catasto Carafa e la Carta Napoleonica, intrecciandole con l’attualità e la storia. “Il consorzio ha un immenso patrimonio archivistico, storia del territorio, del quale vogliamo dare la possibilità a tutti di conoscere e comprendere – ha detto Franco Dalle Vacche, presidente del Consorzio – cartografia di una precisione impressionante e, come nel caso del Catasto Carafa del 1779, il riferimento all’epoca per determinare la quota di contribuzione dei proprietari in un territorio costruito artificialmente dall’opera dei canali”. A spiegare la lunga storia estense legata alla formazione culturale degli ingegneri è stata Alessandra Fiocca del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Ferrara che ha anche introdotto un’importante riflessione, alla luce del tanto lavoro e dei tanti studi che sono stati necessari per arrivare all’attuale situazione territoriale. “Dal 1989 alla facoltà universitaria ferrarese vi sono i corsi di ingegneria civile ambientale, elettronica informatica e meccanica – ha detto – non c’è ingegneria idraulica, una cosa che lascia decisamente perplessi”.

Strumenti importanti sono stati il Catasto Carafa del 1779 e la Carta Napoleonica del Basso Po del 1814, illustrati dall’ingegner Alessandro Bondesan, del Settore Sistema Informativo Geografico del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara. “Carte di grande pregio e ricche di dettagli – ha aggiunto – che il Consorzio ha voluto digitalizzare per garantirne la conservazione ed una più facile consultazione. Cartografia che abbiamo anche georeferenziato ed entrata nel nostro moderno sistema geografico informatico territoriale che utilizziamo insieme alle più moderne tecniche e strumenti di rilevamento”.

In chiusura, Andrea Sardo, direttore del Museo di Casa Romei, si è collegato regalando uno spaccato di storia parlando di Napoleone Bonaparte a Piazza Ariostea svelando la sorpresa di possedere gli unici due frammenti superstiti della statua di Napoleone che era posta in cima alla colonna. “In un accordo di valorizzazione della memoria, abbiamo deciso di lavorare con il Consorzio organizzando questi incontri e la mostra Carafa visitabile fino al 6 gennaio – ha concluso Sardo – entrambi possediamo importanti memorie ed elementi di interesse in comune”.

Il nuovo cinema ferrarese sbarca a Berlino

Da: Organizzatori

A rappresentarlo sarà Stefano Muroni, attore e produttore di Tresigallo che negli ultimi anni, tra le tante cose, ha prodotto un lungometraggio trasmesso su SKY Cinema, ha collaborato con Rai 2 e ha realizzato progetti web per Enciclopedia Treccani.

Sono due i film ferraresi selezionati dall’Ambasciata di Berlino e dall’Istituto di Cultura Italiana che saranno proiettati questa domenica e lunedì: “La notte non fa più paura”, il film su terremoto dell’Emilia uscito nel 2016, e “Oltre la bufera”, il film su don Giovanni Minzoni in queste settimane nelle sale italiane, entrambi scritti e diretti dal regista abruzzese Marco Cassini.

I due film sono stati scelti per le tematiche storiche e d’attualità, come la disoccupazione e la morte sul lavoro nel primo film, o come l’educazione e il coraggio di dire di no alla violenza, nel film su Minzoni. Sarà un modo non solo per far conoscere due storie ferraresi al pubblico tedesco, ma anche per mostrare il territorio emiliano. Infatti, La notte non fa più paura è stato girato a Mirabello, nell’alto ferrarese, mentre Oltre la bufera è stato ambientato tra Mesola, Ferrara, San Bartolomeo in Bosco, San Vito di Ostellato, Portomaggiore.

Si parte questa domenica, alle 17.30, al cinema Kino in der Kulturbrauere, nel centro di Berlino, dove avverrà la Premiere tedesca di Oltre la bufera, realizzata in collaborazione con il Prof. Mario Marino, curatore del progetto “Die Wunde Erde” presso l´Istituto Italiano di Cultura di Berlino.

La proiezione rientra nella rassegna CineDì: una volta al mese viene infatti scelto un film italiano degli ultimi anni, in lingua originale, in anteprima tedesca assoluta. CineDì non è soltanto una rassegna di cinema italiano, ma è una selezione accurata di lungometraggi che si sono distinti grazie ad un metodo narrativo innovativo e per aver affrontato alcune tematiche particolarmente attuali.

Lunedì 11 Novembre, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino, all’interno della Rassegna FeritaTerra, verrà proiettato La notte non fa più paura, con dibattito in compagnia di Stefano Muroni.

“Sono molto felice che Berlino si sia accorto di questi due film che ho fortemente voluto, realizzati grazie all’entusiasmo di tutto il territorio. Onorato di rappresentare Ferrara a Berlino, di portare la nostra terra e l’Italia in Germania con due pellicole di qualità, dall’alto valore sociale e memorialistico, che attestano la rinascita di un nuovo cinema ferrarese fatto da ferraresi. Non solo parlerò dei due film che mi vedono protagonista, ma di come Ferrara, anche grazie alla realizzazione di queste due pellicole e all’apertura di scuole e campus che ho fondato in questi anni, stia diventando sempre più una città del cinema: un luogo privilegiato dove i giovani possono preformarsi, formarsi e muovere i primi passi nel mondo del lavoro. Se anche Berlino si sta accorgendo di questa rivoluzione in atto significa che la strada intrapresa qualche anno fa è quella giusta” (Stefano Muroni).