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Giorno: 19 Dicembre 2019

Dario Maresca sulla vendita azioni Hera

Da: Dario Maresca, Consigliere Comunale

Il tema azioni Hera è un tema importante e dovrebbe essere occasione di confronto sulla visione a lungo termine della città.
Da molti anni, con i dividendi di quelle azioni –oltre due milioni di euro all’anno- il bilancio comunale sostiene iniziative che migliorano la nostra città. Ora l’amministrazione leghista ha portato in consiglio comunale l’intenzione di vendere una parte delle azioni, al fine di usarne il ricavato per investimenti.
Una scelta a cui non sono contrario a priori, ma davanti alla quale mi chiedo: cosa significa “investimento” per l’amministrazione Fabbri? Nella discussione in consiglio non ci è stato spiegato, l’unico riferimento pare essere una conferenza stampa (è indubbiamente un’amministrazione che preferisce le conferenze stampa alla discussione in aula) dove si è parlato di manutenzione di marciapiedi, cancellate attorno ai parchi pubblici e interventi su beni monumentali in gran parte già previsti dalla precedente amministrazione. Ecco, ben venga la manutenzione dei marciapiedi, ma non sembra proprio un investimento di grande respiro… la si può fare con i risparmi sulla spesa ordinaria promessi dalla giunta, oppure proprio con i dividendi delle azioni Hera.
Investimento è, a titolo esemplificativo, una darsena portuale, una metropolitana di superficie, un museo che richiami migliaia di visitatori, un progetto di edilizia sociale, una scuola, un’infrastruttura logistica per le aziende. Qualcosa di ampio impatto che dia una svolta al territorio o una risposta nuova alla comunità.
Il bivio di fronte al quale ci pone questa amministrazione è vendere i gioielli di famiglia per un maquillage che certamente troverebbe estimatori, ma priverebbe la comunità di una fonte continua di entrata; e oltretutto senza spiegare come equilibrare il bilancio per i mancati dividendi annuali.
Siamo disponibili a confrontarci sulle proposte, ma prima Fabbri e i suoi ci dicano cosa hanno in mente, e poi possiamo discutere della vendita delle azioni Hera. Ci dicano qual è il progetto qualificante che vogliono realizzare con le sostanze pubbliche e su quello confrontiamoci, perché una volta venduta la terra di famiglia, il grano va comprato al mercato.
Su questo, dopo sei mesi di chiacchiere, attendiamo dai “campioni del cambiamento” una visione della Ferrara di domani.

Mostra “O selfie o morte” alla libreria Eccelibro di Ferrara

Da: Organizzatori

“O selfie o morte” è il titolo della mostra di Elena Marini che verrà allestita alla libreria Eccelibro (via Saraceno 32, Ferrara) che si inaugurerà sabato 21 dicembre 2019 alle 17. La mostra sarà visitabile fino al 26 gennaio 2020, ingresso libero.
Presentazione a cura di Claudia Placanica, ricercatrice di socio-culture contemporanee.

La scheda della curatrice:
Gli spot di Elena Marini sono opere di poesia visiva con un detonatore: l’ibridazione eretica tra arte e letteratura. La decodifica del fruitore avviene attraverso la scomposizione del linguaggio cinematografico, della sintassi del montaggio, artefice di uno shock visivo. Ogni spot è un inquadratura inedita, dura, rapace, segmento della mai sopita lotta poetica che oggi ci chiama a interessarci a quel che accade a noi, non più cittadini, ma consumatori, non più collettività, ma target.
Nata a Pistoia il 19 luglio 1975, Elena Marini è attiva nell’ambito della poesia visiva. Ha collaborato con Eugenio Miccini e Sarenco. Indaga lo stretto e ambiguo rapporto fra parole e immagini prese dal mondo della comunicazione di massa e le fa interagire, realizzando poesie visive provocatorie, politicamente scorrette, dissacranti e cariche di ironia.

“Auguri Sonori in Piazza”: flash mob musicale a Lagosanto

Da: Ufficio Stampa Comune di Lagosanto

Domani venerdì 20, si conclude la Kermesse canora di tutti i bimbi e ragazzi, di tutte le scuole di ogni grado.
Si è partiti giovedì 12 con i bimbi grandi dell’infanzia, o come si chiamano tra loro i “Grandoni”, che hanno cantato e ballato, portando così la magia del Natale, sotto l’albero in piazza Vittorio Veneto.
In seguito Venerdì 13, grande ed emozionante spettacolo “l’ Accademia Natalizia” degli alunni della Primaria dei plessi di Anna Krank e Venturini, che si sono esibiti al Paladon, accompagnati e diretti dalla maestra di canto Linda Dugheria.
Per finire domani con i ragazzi della Secondaria di Anna Frank, con il loro Flash Mob Musicale “Auguri Sonori in Piazza“, che canteranno sotto al Municipio dalle 11:00 alle 12:30 allietando la piazza e la comunità con le loro canzoni, porgendo a tempo di musica i loro Auguri di Buone Feste.

Consulta provinciale economia e lavoro riunita in Castello Estense

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Un tavolo sul tema “agricoltura – cambiamento climatico – nuove produzioni – economia circolare”, che aiuti il territorio a candidare progetti per intercettare i fondi europei, la cui nuova stagione di programmazione 2021-2027 è entrata nella fase clou del negoziato sui tavoli di Bruxelles e nazionale.
È questa la proposta emersa dalla Consulta provinciale dell’economia e del lavoro, riunita in Castello Estense e convocata dalla presidente della Provincia, Barbara Paron.
Come hanno spiegato l’assessore regionale Patrizio Bianchi e Caterina Brancaleoni, responsabile per viale Aldo Moro del servizio Coordinamento delle politiche europee, è ancora prematuro stabilire l’ammontare esatto delle risorse per l’Italia e per l’Emilia-Romagna fra le varie linee di finanziamento: Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), Fondo sociale europeo (Fse), Fondo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp), Fondo di coesione (Fc) e Fondo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr).
Anche perché accanto alle risorse Ue andranno definiti i programmi di cofinanziamento regionale e nazionale.
Qualcosa però si sa già sui prossimi sette anni.
Per esempio, la riduzione da 11 a 5 degli obiettivi di fondo – per un’Europa più intelligente, più verde, più connessa, più sociale e vicina ai cittadini – e con un aumento di risorse destinate a settori chiave come ricerca, formazione, economia green e circolare.
Su questo è intervenuto l’assessore Patrizio Bianchi, spronando il sistema Ferrara a concentrare il proprio sforzo progettuale sui banchi di prova del cambiamento climatico e dell’economia circolare e verde. “Temi – ha detto – che comportano una correlazione stretta con il sistema della mobilità, dei trasporti, della sostenibilità ambientale, del lavoro”.
Un’accelerazione richiesta per cambiare passo.
“La nuova via ferrarese per l’accesso a bandi e finanziamenti della prossima stagione 2021-2027 – ha, infatti, puntualizzato – non può più fermarsi a creare canali e sportelli d’informazione alle imprese, perché il vero problema è aumentare la capacità progettuale”.
Questa la via indicata per risolvere il problema ricordato dal presidente della Camera di Commercio, Paolo Govoni: secondo gli ultimi dati aggiornati, su 3406 progetti finanziati a livello regionale nella fase di programmazione che si concluderà a fine 2020, solo 150 (il 4,4 %) sono andati a imprese locali.
“Poi c’è sicuramente il tema semplificazione dei bandi – ha convenuto l’assessore Bianchi – che porremo in modo chiaro e netto sui tavoli Ue e nazionali”.
Ma è sulla capacità di progetto e sull’aggregazione d’impresa che si giocherà la sfida maggiore nei prossimi anni e su cui il territorio può giocare le proprie carte.
Ferrara terra di bonifica, con un settore agricolo di tutto rispetto e sede di ricerca in campo chimico, può mettere a sistema esperienze e conoscenze, per esempio, sulle nuove sfide che incalzano le trasformazioni nel campo delle materie plastiche, da ricavare non più dal petrolio ma da materie prime sempre più di fonte agricola.
Da qui il legame agricoltura – assetto del territorio alla luce dei cambiamenti climatici e produzioni (food e no food), con il coinvolgimento dell’Università.
Così è stata proposta l’idea del tavolo tematico, anche per riprendere lo spunto lanciato da Diego Benatti di Cna Ferrara: fra gli strumenti in aiuto alle imprese non basta più lo sportello informativo per facilitare l’accesso ai bandi, come nel passato, ma occorre crearne uno nuovo con capacità progettuale.
Idea rafforzata dall’assessore Bianchi: “Perché non creare un’agenzia di formazione alla progettazione per amministratori e imprese, anche per favorirne il processo di aggregazione perché l’aggregazione per progetto è oggi una delle strade maestre maggiormente battute per fare sistema?”.

Copparo: In famiglia al De Micheli, ultimo appuntamento

Da: Ufficio Stampa Comune di Copparo

Ultimo appuntamento, domenica 22 dicembre, con gli incontri domenicali pomeridiani di “In Famiglia al De Micheli”, spettacoli e animazioni per i più piccoli e le loro famiglie.
Si inizia alle ore 16, in Sala grande, con “Biancaneve la vera storia”, a cura della compagnia teatrale Crest, spettacolo per bambini dai 5 anni, vincitore del premio Eolo Award 2018 e premio Padova 2017 – Amici di Emanuele Luzzati (XXXVI Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi).
Le fiabe sono eterne e di tutti, ma nascono in luoghi precisi. Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo, nasce in Germania; le montagne innevate e le miniere profonde di quella terra ci allontanano dall’immaginario americano di Walt Disney, per ridarle la luce che le è propria. In questo spettacolo l’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre…
Scene, luci, testo e regia di Michelangelo Campanale; con Catia Caramia, Maria Pascale, Antonella Ruggiero, Luigi Tagliente; costumi di Maria Pascale; assistente alla regia Serena Tondo; assistente di produzione Sandra Novellino; tecnici di scena – Walter Mirabile e Roberto Cupertino.
Dalle ore 17, presso il Ridotto del teatro “Casa, casina”, laboratorio artistico a cura della Biblioteca Comunale Anne Frank; nel Bar “Una mela al giorno – storie ghiotte come mele rosse, per augurarci il buon Natale”, narrazioni di Marcello Brondi e Teresa Fregola; in Prima Galleria “C’era una volta un teatrino di legno… Il kamishibai delle storie e le storie a testa in giù”, animazioni ed esposizione di fiabe dal mondo a cura della Biblioteca Comunale Anne Frank.
Per informazioni 0532 864580, www.teatrodemicheli.it

Biblioteche pubbliche e sociali
Una ‘piccola’ petizione popolare pone grandi questioni

Una decina di giorni fa abbiamo depositato 2065 firme a sostegno della petizione sul rilancio del sistema bibliotecario comunale, promossa dalle lavoratrici e dai lavoratori delle biblioteche stesse e fatta propria da CGIL-CISL-UIL di categoria e dalla RSU del Comune.  E’ un fatto molto significativo, quello di aver coinvolto più di 2000 cittadini in neanche un mese di raccolta firme, su un tema come quello del futuro delle biblioteche in città, che propone diverse riflessioni. La prima, naturalmente, è quella relativa all’efficacia di tale iniziativa. Al di là delle pur fondamentali procedure istituzionali, che prevedono che la Giunta o il Consiglio Comunale devono rispondere entro 60 giorni alla petizione presentata, abbiamo già inviato al sindaco una richiesta di incontro per spiegare i contenuti e le motivazioni di questa nostra iniziativa, che pone alcune questioni rilevanti sul futuro del sistema bibliotecario e sulla stessa idea di promozione culturale in città. E cioè che si riprenda e si dia corso alla realizzazione di una nuova e strutturata biblioteca nell’area Sud della città, che si rimpiazzino le lavoratrici e i lavoratori che stanno giungendo al pensionamento per garantire almeno il livello quali-quantitativo dei servizi attualmente offerti e, ultimo ma non certo per ordine di importanza, che si sviluppi una discussione pubblica sulla necessità di innovare e adeguare alle mutate condizioni il sistema bibliotecario e culturale in città.  Misureremo le intenzioni dell’Amministrazione su questi punti, che non possono essere messere facilmente tra parentesi, non solo per il numero significativo di sottoscrittori della petizione, ma ancor più per i suoi contenuti, ai quali ci atterremo strettamente per dare poi il nostro giudizio sulle scelte dell’Amministrazione in questo campo.

Il riscontro positivo della raccolta firme sulla petizione, poi, induce a sviluppare qualche ragionamento più di fondo. Intanto sul significato e il ruolo della partecipazione della cittadinanza alla definizione delle scelte di governo della città, che, ancora una volta, si dimostra essere viva nel momento in cui si affrontano questioni concrete e su cui si può, almeno potenzialmente, influire. Senza troppa enfasi, penso si possa sostenere che la raccolta firme sulla petizione rappresenta un buon tassello per costruire un circuito virtuoso di democrazia partecipativa. Quella che vive in un intreccio tra iniziativa strutturata della cittadinanza e decisione nelle sedi istituzionali proprie, a partire dal Consiglio Comunale, che non contrappone l’una all’altra, ma, anzi, le rafforza vicendevolmente, che non si limita all’espressione del voto una volta ogni 5 anni, ma che non si nutre neanche dell’esaltazione acritica della democrazia diretta. Democrazia partecipativa, che, peraltro, ha bisogno di procedure ancora più precise e forti per favorire l’espressione dei cittadini, di poter avere a disposizione sedi pubbliche di incontro e informazione, di un rilancio di luoghi “istituzionali” diffusi territorialmente che possano ricostruire legami sociali e discussione larga.

Occorre poi mettere a punto un ragionamento più compiuto sul ruolo della produzione e diffusione della cultura nella città. A questo proposito, diventa fondamentale recuperare il concetto di ‘bene comune’ nel suo significato più alto, quello, per intenderci, avanzato in particolare dal compianto Stefano Rodotà e uscire dalla banalizzazioni di cui è stato oggetto. Bene comune è quello che garantisce diritti fondamentali – e la cultura è certamente tra questi- e la cui gestione, necessariamente, è pubblica e partecipata. Pubblica, nel senso che non può soggiacere alle logiche di mercato e profitto, e partecipata, nell’accezione che essa si realizza a partire dalle scelte politiche e amministrativa, ma cammina sulle gambe dei soggetti che producono il bene comune e di quelli che ne usufruiscono, né consumatori, né clienti, ma coprotagonisti delle scelte che si compiono in proposito.

Per stare al tema delle biblioteche, ciò significa orientarsi verso un modello di ‘biblioteche sociali’: luoghi di diffusione e produzione culturale, ma anche di incontro e promozione di attività dei tanti soggetti e associazioni che intervengono in questi campi, con modalità di relazioni e di decisione che mettano al centro queste stesse realtà assieme a chi lavora all’interno delle biblioteche.

Infine, per incrociare un tema di cui si parla molto e ancor più si specula, mi piace affermare che produrre e diffondere la cultura significa anche contribuire a costruire una città ‘sicura’: se solo si riesce ad uscire dallo stereotipo securitario, forse ci si rende conto che vivere sentendosi sicuri passa anche attraverso la comprensione di ciò che accade nella città e nel mondo, dotarsi degli strumenti per farlo, abbattere le diffidenze nei confronti dell’altro e del diverso, costruendo le relazioni e i legami sociali che lo consentano, riappropriarsi della vivibilità del territorio con i necessari presidi pubblici e di socialità che possono sostenere questa prospettiva.

Insomma, anche una ‘piccola’ petizione come quella sul sistema bibliotecario comunale ci può parlare di grandi questioni. Se solo le vogliamo cogliere e, ancor più, tornare a puntare sul confronto e l’incontro tra le persone e mettere da parte il rancore e l’individualismo che troppo continua a circolare e a far male alla nostra città e alla società tutta.

Canale Emiliano Romagnolo: 26 milioni di euro per “straordinari lavori di manutenzione”, si inizierà dall’impianto Palantone a Bondeno

Da: Ufficio Stampa Consorzio Emiliano Romagnolo

Dopo anni di servizio ininterrotto senza alcuna sosta il CER è “fermo” in inverno per i primi importanti lavori straordinari sui rivestimenti del canale. Il Canale infatti con i suoi 135 km oltre ai 16 del primo tratto del Cavo Napoleonico é il canale più lungo d’Italia, ma le elettropompe dell’impianto principale sul Po, il Palantone, hanno decine di migliaia di ore di funzionamento e i vecchi rivestimenti del primo tratto costruito negli anni ‘60 iniziano a degradarsi.
Il Consorzio ha quindi deciso di fermare il sollevamento delle acque di Po per iniziare la manutenzione delle lastre di rivestimento in un tratto di circa 3 km con un costo di soli 800.000 euro.
Non è ovviamente possibile ricostruire il rivestimento durante il flusso idrico. É un primo lavoro già avviato sul Canale che interesserà i comuni di Castello d’Argile, San Pietro in Casale, San Giorgio di Piano e Bentivoglio e che consentirà anche di valutare le eventuali criticità e le ripercussioni della sosta invernale che nei prossimi 4-6 anni interesseranno i mesi di novembre dicembre, gennaio e febbraio. Oltre alla sistemazione delle lastre su un ulteriore tratto iniziale di circa 3,5 km si provvederà al riammodernamento e potenziamento dell’impianto Palantone sul Po anche implementando le elettropompe sino a raggiungere la dotazione concessa di prelievo da Po di 68 mc/sec. (68000 litri al secondo).
I lavori saranno permessi da finanziamenti del Ministero Economie Finanze basati su economie conseguite dal Consorzio negli anni passati. Nei prossimi anni si avvieranno altri interventi sul sistema CER capaci di consolidare ulteriori tratti del rivestimento, ampliare le aree irrigue, proseguire il Canale nel riminese sino alla vasca finale Fontanaccia (137°chilometro) e iniziare un’azione di sostituzione di modifica delle paratoie di derivazione per renderle “intelligenti” cioè gestibili da remoto con sicuro miglioramento dell’efficienza del sistema.
Questa interruzione del flusso idrico pur determinando problemi é assolutamente necessaria per non rischiare interruzioni di sollevamento e trasporto nel periodo marzo-ottobre nel quale eventuali rotture porterebbero a gravi ripercussioni economiche e sociali al territorio regionale. Oggi, infatti, il CER alimenta i consorzi associati su una superficie agraria di 200.000 ettari con oltre 300 milioni di metri cubi d’acqua rendendo possibile l’agricoltura anche se soggetta al cambiamento climatico, alimenta potabilizzatori romagnoli ed emiliani con circa 24 milioni di metri cubi di acqua grezza assicurando la tenuta degli usi civili e turistici anche nelle annate più siccitose, porta acqua a realtà industriali ed agroindustriali di rilevante importanza e contribuisce ad alimentare aree umide di alto valore naturalistico.
Massimiliano Pederzoli, Presidente del CER, sottolinea “I lavori in corso e quelli programmati per i prossimi anni daranno garanzia d’acqua al territorio determinando un notevole incremento di valore alle produzioni agricole ed agroindustriali, contribuendo fortemente ad alleviare gli effetti negativi del cambiamento climatico in gran parte dell’Emilia-Romagna”.

Un week-end di concerti al Fideuram Christmas Village

Da: Organizzatori

Tanta buona musica accompagnerà gli ultimi acquisti natalizi dei ferraresi.

La città si prepara al week-end che precede il Natale, che anche questa volta sarà animato dagli eventi organizzati da Delphi International, Made Eventi, Sapori da Mare con il contributo di Comune di Ferrara e Camera di Commercio.
Sabato 21 dicembre alle ore 17.30, il palco del Fideuram Christmas Village in Piazza Trento e Trieste ospiterà uno dei generi più natalizi in assoluto, con il suggestivo concerto Gospel & Spiritual della Casanova Venice Ensemble. Sedici voci soliste per un momento davvero speciale, che accompagnerà il pubblico in un crescendo di emozioni: special guest Chiara Luppi e Marco Guerzoni, rispettivamente protagonisti dei musical “Giulietta e Romeo” e “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante.

Dopo il rinvio dovuto al maltempo di qualche settimana fa, domenica 22 dicembre alle ore 17.30 sarà invece protagonista l’Orchestra Ludovico Ariosto, 45 musicisti di tutte le età in un concerto diretto dal M° Stefano Caleffi. Nell’area spettacoli del Fideuram Christmas Village in Piazza Trento e Trieste, un momento di grande musica e divertimento con alcuni dei brani più conosciuti del repertorio italiano ed internazionale. Una carrellata che va dai Queen a Morricone, passando per Bach e Rossini, con la voce solista della talentuosa Roberta Righi ad impreziosire la performance.
L’Orchestra Ludovico Ariosto – o più esattamente Banda Filarmonica Comunale – è una delle realtà musicali più importanti della nostra città, con annessa una scuola di musica dove oltre agli strumenti tipicamente “bandistici” si studiano anche materie come canto e chitarra. Una realtà completa che da anni accompagna tanti giovani nel percorso di conoscenza e apprendimento musicale e che regala momenti di grande musica alla città.

Il programma completo degli eventi è consultabile sul sito www.capodannoferrara.com
Si ringraziano i Gold Sponsor Fideuram Private Banker, Gruppo Ghedini Automobili, Agenzia Generali Ferrara Baluardi e Visit Ferrara.

Lo Schiaccianoci: Il grande Balletto di San Pietroburgo al Teatro Nuovo di Ferrara

Da: Ufficio Stampa Teatro Nuovo Ferrara

Attesissimo appuntamento con Lo schiaccianoci, il Balletto di San Pietroburgo sarà ospite il 26 dicembre alle ore 21:00 con le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij su libretto di Marius Petipa, tratto dal racconto Schiaccianoci e il re dei topi di E. T. A. Hoffmann.
Protagonista la compagnia del Balletto nata a San Pietroburgo e conosciuta in tutto il mondo.
Il balletto, commissionato su richiesta specifica dei regnanti russi, andò in scena per la prima volta il 18 dicembre 1892 e divenne immediatamente il più importante balletto nel periodo natalizio.
Questa data rientra nel Tour Italiano della storica compagnia di Balletto nata a San Pietroburgo, che sarà ospite nei più importanti Teatri Italiani.
La storia dello Schiaccianoci, ambientata agli inizi dell’Ottocento, si svolge alla vigilia di Natale quando Drosselmeyer, eccentrico inventore di giocattoli, molto amato dai bambini, viene invitato a casa del Sindaco. I giochi e le danze iniziano e Drosselmeyer organizza uno spettacolo di marionette e burattini nel quale il Re dei topi vuole rapire la Principessa, ma il coraggioso Schiaccianoci lo uccide e salva la Principessa, diventando così il giocattolo preferito della piccola Clara.
In sogno, la piccola, immagina l’invasione della sala da pranzo da parte dei topi guidati dal loro Re ma lo Schiaccianoci guida i soldatini all’attacco dominando la paura. Clara lo segue e lo salva gettando la sua pantofola contro il Re dei topi che, sconfitto, scompare con le sue truppe.
Drosselmeyer trasforma quindi lo Schiaccianoci e Clara in un Principe e in una Principessa e l’atto si conclude con il meraviglioso Valzer dei Fiocchi di Neve.
Nella Seconda parte del balletto il sogno prosegue nella Città dei Dolci e giunge il momento dei festeggiamenti cui prendono parte Clara e lo Schiaccianoci, si susseguono le danze con ritmo incalzante: Spagnola, Orientale, Cinese, Russa (trepak) e Pas de Trois, fino al risveglio della piccola protagonista con il suo Schiaccianoci tra le braccia.
Le Scenografie incantate ed i Costumi, atmosfera Natalizia e impeccabile professionalità del Balletto di San Pietroburgo, renderanno partecipe lo spettatore della stessa fiaba di Hoffmann.
Lo spettacolo andrà in scena a Ferrara presso il Teatro Nuovo alle ore 21:00.
Un’occasione da non perdere per tutti gli appassionati di danza, ma anche per coloro che – attraverso un grande Balletto Internazionale – vogliono avvicinarsi a questa meravigliosa forma d’arte.

Vendita biglietti:
biglietteria Teatro Nuovo di Ferrara aperta da martedì al sabato dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00.
www.vivaticket.it

Cultura e Solidarietà, lo scrittore Renato Amà al Centro Sociale tamarese

Da: Ufficio Stampa Comune di Copparo

Nel corso della presentazione del suo romanzo “La Trilogia del Labirinto” alla Galleria Alda Costa a Copparo, Renato Amà aveva preannunciato che l’uscita del suo libro sarebbe stata accompagnata da un contributo che lo scrittore destinava a scopi sociali. La scelta di Amà è caduta sul Centro Ricreativo Culturale tamarese e nello specifico il contributo servirà a finanziare il corso di formazione di 10 volontari all’uso del defibrillatore. La cosa si è concretizzata mercoledì 18 dicembre scorso, presso il Centro Sociale Ricreativo Culturale Tamarese, dove Renato Amà, accompagnato dall’assessore alla Cultura Franca Orsini, ha consegnato a Edoardo Selleri del Centro Culturale il contributo di 300 euro per il corso di abilitazione all’uso dei defibrillatori. Erano presenti il parroco di Tamara don Andrea e Alessandro Amà presidente del Consiglio Comunale.
Per l’occasione lo scrittore ha donato copia del romanzo e del suo libro di poesie “Ombre e Luci” alla biblioteca del Centro; l’assessore ha offerto, a nome dell’Amministrazione comunale, due copie della biografia romanzata del tenore concittadino Daniele Barioni “L’Uva e L’Acciaio” scritta da Camilla Ghedini.
Renato Amà ha ricordato che anche per le prossime uscite del secondo e del terzo volume della trilogia devolverà due contributi da 300 euro per iniziative sociali e di comunità. Nel ringraziare Amà, l’assessore Franca Orsini ha sottolineato come ancora una volta il connubio Cultura e Solidarietà sia vincente.

Sabato 21 dicembre la cerimonia per i 150 anni della Polizia Municipale dell’Alto Ferrarese

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Fabio Bergamini: “La storia della Polizia Locale è la storia del paese. Sinonimo di sicurezza e dimostrazione tangibile dell’adattamento alle nuove esigenze degli Agenti”.

Centocinquanta anni e non dimostrarli. La Polizia Municipale di Bondeno (oggi Corpo Intercomunale dell’Alto Ferrarese) festeggerà il suo secolo e mezzo di attività, sabato mattina. Quando gli agenti saranno in piazza Garibaldi per ricevere il doveroso riconoscimento per i 150 anni di storia del corpo dei “vigili urbani”, come si chiamavano una volta, o degli operatori di polizia locale, come invece si definiscono oggi. La differenza non è soltanto stilistica, poiché nel corso dei decenni il personale in servizio ha acquisito nuove funzioni e specializzazioni, adoperando con disinvoltura le moderne tecnologie per monitorare il territorio, ma conservando quell’indole di rapporto umano e diretto con i cittadini. «I quali vedono nelle divise in blu di Bondeno un’Istituzione e un elemento di sicurezza – spiega il sindaco di Bondeno, Fabio Bergamini –. La cerimonia di sabato servirà a tributare ai nostri agenti i doverosi ringraziamenti per il lavoro svolto al servizio dell’intera comunità e non sarà di secondaria importanza avere in quella circostanza due comandanti in piazza Garibaldi: Stefano Ansaloni, che coordina anche la Protezione civile dell’Alto Ferrarese, e l’ultimo comandante di quelli che si chiamavano “Vigili Urbani”, vale a dire il Cavaliere Edmo Mori». Per la cronaca, il corpo dei “Vigili” venne istituito dal consiglio comunale di Bondeno, nella seduta del 6 novembre 1869. Dunque, 150 anni fa. In quella seduta si decise di stanziare la somma complessiva di 970 lire dell’epoca, di cui 720 lire per gli stipendi e 250 per il vestiario dell’eleggenda guardia del Comune. Guradie che avevano il compito di fare rispettare le norme nel capoluogo e nelle frazioni. L’11 novembre del 1869 fu formalmente istituito il servizio di guardie comunali, che continua ad esistere in altre forme ai giorni nostri. La cerimonia di sabato 21 dicembre inizierà alle ore 10, con il ritrovo in piazza Garibaldi nei pressi del Municipio. Alle 10,15 è previsto l’alzabandiera, mentre alle 10,20 si succederanno i vari interventi delle autorità: prima quello di Edmo Mori, storico comandante della polizia locale, quindi quello del suo successore Stefano Ansaloni, ed a seguire è previsto l’intervento del sindaco Bergamini. A seguire, gli agenti accompagneranno i presenti nel comando di via Turati per un momento conviviale.

Bondeno: insignito Cavaliere il Comandante dei Carabinieri Abramo Longo

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Fabio Bergamini: “Meritato riconoscimento per un uomo delle Istituzioni, garante della sicurezza sul nostro territorio”.

«Abramo Longo è un degno uomo delle istituzioni, ed il garante della sicurezza sul nostro territorio. Avergli conferito il titolo di Cavaliere è un riconoscimento dovuto da parte della comunità ed un attestato della gratitudine che tutti vantano nei suoi confronti». Sono queste le prime parole del sindaco Fabio Bergamini, all’uscita dall’incontro avvenuto in Prefettura, dove è stato insignito con il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana proprio il luogotenente Abramo Longo, comandante della stazione dei carabinieri di Bondeno. La cerimonia ha avuto luogo alla presenza dei vertici militari e dell’Arma, e su iniziativa del prefetto di Ferrara, Michele Campanaro, con presente il sindaco della città estense, Alan Fabbri. «Il titolo di Cavaliere è stato il frutto del lavoro e dell’abnegazione di Longo, dopo i suoi 25 anni di comando e per i meriti che ha accumulato nel corso della sua brillante carriera». Non molto tempo fa, Abramo Longo era stato promosso di grado, in qualità di luogotenente con carica speciale, ora questo ulteriore riconoscimento «è un’ulteriore dimostrazione – conclude Bergamini – del valore della persona e dei militari dell’Arma, che rappresentano un indiscutibile punto di riferimento per tutti i cittadini di Bondeno».

Bassi: “Le sardine con l’ANPI: ecco il nuovo che avanza”

Da: Laura Bassi

Ho portato rispetto all’ANPI, anche se ormai composta da ben pochi partigiani, finchè non si è schierata contro Renzi ai tempi del famoso referendum, scegliendo così di entrare a piedi pari nella politica politicante e tradendo, a mio avviso, lo spirito unitario della Resistenza. Non a caso, a Ferrara,Diego Cavallina si dimise dall’associazione per le scelte faziose di quest’ultima.Ora, vedendo esponenti e bandiere dell’ANPI alle manifestazioni delle “sardine”, ho provato non poca delusione. Speravo in una ventata d’aria nuova e magari di vedere qualche cartello con la foto di Asia Bibi o a supporto dei ragazzi che lottano a Hong Kong…e mi sarebbe piaciuto anche veder sventolare qualche libro di Orwell… ma con l’ANPI (che a Ferrara contestò financo l’esposizione dei libri di Pansa,anche se mi piace ricordare che un intellettuale di formazione marxista e di grande dirittura morale come Fiorenzo Baratelli si dissociò da quell’iniziativa davvero illiberale oltre che impolitica) quale vento nuovo può soffiare se non è lecito, neppure per uomini di sinistra, proporre cambiamenti allo “status quo”? Gli “anpini” contestarono all’epoca pure le conclusioni della Commissione Bicamerale presieduta da D’Alema, perchè il quadro politico-istituzionale fissato nel 1948 dai padri costituenti doveva rimanere per sempre immutato…
E quanto alla novità di “Bella ciao”, cantata a squarciagola dalle sardine…Ottimo canto, per carità, ma ormai viene usato come il prezzemolo in ogni circostanza (pure come coro da stadio, con parole adattate alle circostanze) svilendone l’autentico significato. In una puntata di “Imma Tataranni, sostituto procuratore”, si vede il marito di Imma che, dinanzi a una parmigiana di melanzane, canticchia : “O parmigiana, portami via…”. Ridere o piangere? O denunciare regista,attore e RAI per vilipendio alla Resistenza?

A me piacciono le sardine (quelle vere), ma se le lasciamo a contatto per più di tre giorni con il pesce vecchio…faranno una brutta fine.
E’ facile prendere gli applausi delle star come Patti Smith o contestare Salvini come ha fatto pure Lapo Elkann (bella compagnia!).Meno facile accettare le critiche (cominciando a dettare liste di proscrizione dei giornalisti sgraditi) e formulare proposte praticabili. Fra l’altro, mi piacerebbe sapere come mai le sardine (e le sardone che le supportano) non contestavano Salvini quando era al governo e lo contestano adesso che è all’opposizione. Misteri d’Italia…o forse profumo di elezioni…
A pensar male si fa peccato, diceva Andreotti, ma spesso ci si prende.
Per conquistar voti al PD – dicono i maligni – il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha concesso pure la cittadinanza a Sinisa Mihailovic, un tempo criticato per il suo appoggio a Slobodan Milosevic e a qualche gerarca serbo non proprio in odore di santità. D’altronde Sinisa è malato, anche i tifosi votano, Milosevic fu pure comunista e in fondo…”à la guerre comme à la guerre”, nononostante le riserve di Amelia Frascaroli e di qualche compagno dalla memoria buona. Che cosa non si fa – direbbe sempre qualche maligno – pur di allontanare lo spettro di Salvini.
Senza spingerci fino a Bologna, come spiegare ai compagni comacchiesi che l’avversario combattuto fino i eri – un certo sindaco ex-pentastellato – è divenuto improvvisamente un affidabile alleato? Qualcuno è forse caduto sulla via di Damasco? E chi, di grazia?
Tornando ai pesciolini,perchè Santori e gli altri suoi amici dai modi educati e dalle mani certamente prive di calli non vanno a parlare di antifascismo ( dopo oltre sette decenni dalla morte di Mussolini!) agli operai dell’ILVA, ai senza tetto o ai licenziati delle varie catene di supermercati? Perchè prenderebbero una caterva di fischi. D’accordo sui valori della Resistenza, ma il fascismo è morto e sepolto. Lo ha spiegato bene Bruno Vespa e lo ha detto a chiare lettere anche un intellettuale di sinistra come Massimo Cacciari, che potrà risultare antipatico a qualcuno, ma certamente è un uomo libero e parla chiaro:«Basta con questa storia del fascismo e dell’antifascismo, non se ne può più. È un dibattito di una inconcludenza totale, fondato sul nulla. Pensiamo piuttosto al fatto che i nostri ragazzi escono da scuola senza sapere bene chi erano Hitler e Mussolini». Come non essere d’accordo con il barbuto filosofo veneziano?

L’universo colorato, surreale e ironico di Gabriele Turola in mostra da IdeArte

Disegni colorati e pieni di rimandi mitologici, surreali e ricchi di giochi di parole e calembour quelli di Gabriele Turola, pittore, poeta, illustratore e saggista scomparso all’improvviso nella sua casa di Ferrara nell’agosto 2019 a 74 anni. A lui e a queste opere ricche di stimoli visivi e intellettivi sarà dedicata la mostra “Le carte di Gabriele” a cura di Lucio Scardino. L’inaugurazione sarà sabato 21 dicembre 2019 alle 18 e rimarrà visitabile fino a venerdì 31 gennaio 2020 alla galleria IdeArte (via Terranuova 41, Ferrara).
Il critico Lucio Scardino spiega: “Con l’amico Paolo Orsatti siamo stati i primi editori di Turola, io delle sue originalissime poesie e lui dei ‘Percorsi magici di Ferrara’, e lo abbiamo seguito per decenni”. Ecco allora l’idea di allestire la sua prima mostra postuma ferrarese. In esposizione ci saranno una quindicina di tempere e chine su carta. “Un caleidoscopio di immagini – racconta Scardino – dove spesso sono protagoniste le vedute della città di Ferrara, trasfigurata in modi imprevedibili e dal taglio assolutamente personale”. È il caso del Castello Estense rappresentato con un volto radioso, della Domus turca in dialogo con la chiesa di San Michele con il leggendario mago Chiozzino che fa la sua comparsa dietro l’angolo. Ci sono poi immagini che reinterpretano miti eccentrici, come la “Leda col cigno” ispirata a quella che eseguì Michelangelo per i camerini di Alfonso I d’Este e collocata da Turola in cielo in una dimensione che il critico definisce di “ideale sospensione tra Meliès e Depero”. Non mancheranno – assicura – figure antropomorfe e neo-surrealismi, il fumetto che si incrocia con la filosofia, la Natura mitizzata e sconfitta, angeli e bestie, Savonarola e i geroglifici 2.0 insieme con miniature che si possono collocare nell’ambito della pop-art. Un’occasione per esplorare quell’universo in cui – conclude Scardino – l’autore voleva tentare di decrittare a modo suo un mondo sempre più incomprensibile.
La mostra è stata resa possibile grazie anche alla collaborazione di Giuliana Artioli, Giuliana Berengan, Paolo Orsatti, Corrado Pocaterra e Massimo Roncarà.

“Le carte di Gabriele” a cura di Lucio Scardino, Galleria Idearte, via Terranuova 41, Ferrara – Da sabato 21 dicembre 2019 (ore 18) fino a venerdì 31 gennaio 2020, aperta dal lunedì al venerdì ore 10-12.30 e 16-19, sabato e festivi su appuntamento allo 0532 186 2076. Ingresso libero.