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Giorno: 11 Febbraio 2020

Coldiretti: al via anche a Ferrara i corsi di specializzazione per le coltivazioni biologiche

Da: Coldiretti Ferrara.

Di fronte al crescente consumo di prodotti biologici, cresce la necessità di fornire alle imprese agricole le informazioni necessarie per operare correttamente in questo ambito, così dopo i corsi di base dello scorso anno, nel 2020 la formazione è più specifica e mirata.

Il corso iniziato oggi, 11 febbraio, presso la sede di Coldiretti Ferrara, si prefigge di supportare le imprese agricole nella gestione agronomica e strategica della coltivazioni a pieno campo (seminative ed industriali), applicando il metodo biologico.

Saranno approfondite le pratiche di gestione di cereali, di pomodoro da industria e barbabietola da zucchero (con l’opportunità dei contratti di coltivazione a filiera integrata di COPROB per la produzione di zucchero Bio italiano), in connessione con le rotazioni colturali e le colture intercalari (sovescio e cover crops) toccando i vari aspetti della lavorazione del terreno, della concimazione e della difesa.

Giobbe Covatta in anteprima al Teatro Barattoni

Da: Organizzatori.

Giovedì 13 febbraio è in programma uno degli eventi più attesi di SipariOstellato, la stagione del Teatro Barattoni diretta da Massimiliano Venturi in collaborazione con l’Associazione Il Ragno d’Oro.
Dopo il tutto esaurito ed il grande entusiasmo registrati in occasione dell’evento inaugurale con Vito, si esibirà a Ostellato un altro protagonista della scena nazionale: si tratta di Giobbe Covatta, che ha scelto il palco del Teatro Barattoni per inaugurare la tournee del suo nuovo spettacolo intitolato Scoop: la donna è superiore all’uomo.
Un lavoro carico della sua originalissima comicità, e che a partire da un tema di scottante attualità, è pronto a stupire e divertire gli spettatori.
Esistono razze superiori e razze inferiori? La risposta è si, e Covatta ce ne da conferma in scena presentando una serie di interviste ad eminenti personaggi che la sanno lunga sull’argomento. La conclusione è che non si tratta di colore, origine o tratti somatici. Il maschio è una razza inferiore, mentre l’unica razza superiore è la femmina.
L’evidenza è che dall’infanzia alla morte il maschio genera e sostiene violenze, bullismo, scazzottate, malavita, ignoranza, congenita diffusa stupidità e presunzione innata.
Se ne parla in scena con eminenti ospiti tra i quali Dio, un vecchio fascista, un membro maschile di nome Clemente, Mesto l’ultimo uomo dell’Antropocene, Dante Alighieri, Giacomo Casanova, D’Artagnan e molti altri.

L’inizio è fissato per le ore 21 di giovedì 13/02, con apertura della biglietteria alle ore 20. La prevendita è disponibile anche on line sul sito www.sipariostellato.it. Infoline 349 0807587.
La programmazione di SipariOstellato proseguirà la sera del primo marzo con lo spettacolo Don Chisciotte, tragicommedia dell’arte, della compagnia Stivalaccio Teatro.
Il costo del biglietto è di 12 € (ragazzi 8 €); è possibile sottoscrivere anche il carnet 3 ingressi a 30 €.

13 Febbraio: le sonorità soul, funk e Motown del Viviana Severini ‘Souli’ chiudono in bellezza Downtown Tower

Da: Jazz Club Ferrara.

L’ultimo appuntamento di questa edizione invernale firmata Downtown Tower, realizzata dal Clandestino di via Ragno in collaborazione con Jazz Club Ferrara, è giovedì 13 febbraio con ‘Souli’, progetto della giovane cantante e performer Viviana Severini che propone una personale rivisitazione di alcuni dei più celebri brani soul, funk e Motown. Con lei Claudio Francica alla chitarra semiacustica e beatbox e Riccardo Sindona alla voce e chitarra elettrica.

L’ultimo appuntamento di questa edizione invernale firmata Downtown Tower, realizzata dal Clandestino di via Ragno in collaborazione con Jazz Club Ferrara, è giovedì 13 febbraio (ore 21.30) con ‘Souli’, progetto della giovane cantante e performer Viviana Severini. ‘Souli’ ha radici ben salde nella black music e il trio completato da da Claudio Francica (beatbox e chitarra semiacustica) e Riccardo Sindona (voce e chitarra elettrica) propone una personale rivisitazione di alcuni dei più celebri brani soul, funk e Motown all’insegna di contrappunti vocali e tessiture sonore elettroniche.
Viviana Severini, classe 1992 e originaria di Squillace in provincia di Catanzaro, inizia gli studi musicali in violino classico all’età di dodici anni. A questi affianca diversi anni di danza classica, contemporanea e hip hop. Distaccatasi dall’ambito classico decide di abbracciare altri generi quali il soul, l’R&B e il reggae. Frequenta dunque corsi di canto moderno, dapprima alla scuola Checksound di Catanzaro Lido e qualche anno dopo al VMS di Milano. Il 2012 segna l’inizio di una lunga produzione inedita che vede la pubblicazione di svariati singoli quali ‘Chance’ (prodotto da SKG), ‘Tell me’ e ‘Brand New Me’ ( prodotti da Three Hills), ‘Hill Of Joy’ (Kiriku Production), “Piccole cose” e dell’Ep ‘White Moon’ (Parimai Record). Numerose sono le collaborazioni e le aperture dei concerti di artisti quali Eman, Ghemon, Zulu (99Posse), Brusco e Dawn Penn. Parallelamente all’attività concertistica, la Severini frequenta il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara dove è in procinto di laurearsi in Canto Jazz. Per informazioni 0532 767101.

Via libera ai lavori per la sicurezza del porto canale di Porto Garibaldi. Soddisfatta CNA: “Un risultato a cui lavoravamo da tempo”

Da: CNA Ferrara.

“Da tempo, raccolte le tante segnalazioni giunte dagli operatori della pesca e del turismo da diporto, la Cna sollecitava un intervento urgente per ripristinare le condizioni di sicurezza per la navigazione nel porto canale di Porto Garibaldi. Oggi la sicurezza è minacciata dal continuo accumularsi di sabbia e detriti sui fondali del porto canale, delle darsene del porto turistico e del tratto di ingresso al porto dal mare. Siamo pertanto soddisfatti del buon esito delle sollecitazioni di cui si sono fatti portatori la Cna di Ferrara, il sindaco di Comacchio Marco Fabbri, la consigliera regionale Marcella Zappaterra, il comando della Capitaneria di porto”.

Davide Bellotti, Presidente di Cna Ferrara, saluta con queste parole la decisione della Regione Emilia Romagna e del suo Presidente Stefano Bonaccini, di stanziare la somma di 400mila euro per ripristinare la sicurezza della navigazione.

La collaborazione con la Regione e gli Uffici preposti da parte di CNA, del Comune di Comacchio e dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Garibaldi hanno finalmente avuto esito positivo. Hanno così il via libera i rilievi batimetrici e le definizioni di intervento in procedura d’urgenza sui fondali.

“E’ un risultato a cui la Cna lavorava da tempo – sottolinea Bellotti – Siamo quindi soddisfatti per l’impegno e per il riconoscimento dell’importanza delle Imprese e del territorio: attendiamo ora di conoscere le modalità di intervento e i tempi anche in considerazione dell’imminente inizio della stagione turistica balneare”

Itinerario N. 1 tra le macerie ferraresi: Piazza Verdi

Da: Ferrara Civica.

Sarà banale, ma il detto: “il diavolo fa le pentole, non i coperchi”, calza alla situazione che andremo a descrivere.
Esiste una delibera (n. GC-2016-214) per la trasformazione di Piazza Verdi nei cui confronti alcuni cittadini si sono costituiti in comitato con relativo esposto (PG 134251/2018) che già nell’incipit esprime una naturale preoccupazione: È evidente comunque che l’intervento previsto causerà una rottura degli attuali equilibri e delle consuetudini consolidatesi da diversi lustri a cui prestare una particolare attenzione e porre in essere soluzioni soddisfacenti; compito naturale di un’Amministrazione attenta ai bisogni dei suoi amministrati. Questo detto dai cittadini “prima” della realizzazione di un progetto che, per non infierire, definiremo in prima istanza di povertà nell’idee.
LA PARTECIPAZIONE
Un progetto top down che si caratterizza per i suoi metodi autoritari e non democratici, in cui le istituzioni e gli individui pianificano senza prima consultare le varie parti interessate che sono coinvolte nell’uso e nello sviluppo del territorio. Un esempio di questo approccio è il colonialismo in Africa all’inizio del diciannovesimo secolo, dove gli insediamenti furono creati semplicemente allo scopo di sfruttare i lavoratori ed estrarre la ricchezza prodotta da loro. Questo direbbero e dicono Paul Davidoff e Linda Stone Davidoff fondatori del movimento di pianificazione partecipata Advocacy Planning.
Senza andare troppo lontano, anche in Italia si è parlato di partecipazione alle scelte urbanistiche – e lo si è realizzato – con Carlo Doglio e Giancarlo De Carlo, ma questo forse è “sfuggito” ai nostri… o forse la matrice, essendo spostata verso un mondo libertario anarchico, non è tanto digeribile da chi predica il centralismo democratico. Infatti, l’allora assessore decisionista Modonesi -oggi consigliere d’opposizione- dando poco credito alle istanze dei residenti ha fatto procedere le due laureate in architettura e ingegneria, Angela Ghiglione e Elena Dalpasso, dal progetto alla realizzazione.
Si dirà che si sono ascoltate le rimostranze dei cittadini. Può essere vero, ma ascoltate, punto: è la prassi tenuta in tutti questi anni dalla precedente amministrazione e ne potremo parlare a lungo; la programmazione infatti è proseguita imperterrita fino alla materializzazione delle “idee” iniziali.
LA REALIZZAZIONE
Ora, siamo al delirio delle critiche e delle soluzioni e si pretende che qualcuno (l’attuale Amministrazione) si inventi il coperchio; invece sono i Modonesi, i Ghiglione, i Dalpasso, autori di questo disastro che devono trovare soluzioni per far funzionare la “macchina”, ideata e realizzata da loro. Non vorremmo che anche qui, ci ritrovassimo col detto napoletano “finita la festa gabbato lo santo”. Se non hanno soluzioni adeguate al problema che hanno creato, sarebbe meglio che si dimettessero dai ruoli pubblici che attualmente ricoprono per non avere l’occasione prima o poi di riprovarci.
IL PROGETTO PRESENTATO NEL FEBBRAIO ’19
Le piazze sono spazi aperti alimentati da strade, una sorta di soggiorno collegato con corridoi. Basta leggersi Camillo Sitte o ragionare sul paragone casa-città, casa per il piccolo nucleo e città casa per una collettività. Crediamo che il ragionamento sia alla portata di tutti, ma pare che in questo caso occorresse fare i fenomeni, fare qualche cosa di diverso, fare qualche cosa di sinistra. Il risultato? Lo leggiamo sulla cronaca tutti i giorni, e non sono notizie positive: schiamazzi, risse, … Per una soluzione immediata si è costretti ora a dibattere sulla chiusura completa della piazza nelle ore notturne. Cancelli si, cancelli no, telecamere, strumenti negativi per governare la solita movida fuori controllo che ha trovato lo spazio ideale in questa piazza per potersi esprimere al “meglio”. È chiaro che un progetto, se genera dei fenomeni di violenza, è sbagliato e questo, infatti, realizzato con recinzioni definitive di una certa importanza che separano e creano spazi per appartarsi, produce quella negatività che favorisce l’alcolismo, l’uso di stupefacenti e altro ancora. Si possono condividere le buone intenzioni programmatiche, ma bisognerebbe prevedere tutte le possibili fruizioni di quegli spazi e trovare in fase progettuale soluzioni per poterle gestire. Ma dov’era la severa Commissione Edilizia, dov’erano Italia Nostra e Ferrariae Decus? Certo, ora, nessuno può chiamarsi fuori, men che meno gli studenti con i loro comportamenti, né, tantomeno, la comunità educante adulta, Università di Ferrara in primis. Ognuno deve fare la sua parte, assumendosi le sue responsabilità, compreso il coraggio di dire: “scusate, abbiamo sbagliato”. Cosa difficile, non impossibile.
UTILIZZO DEL VERDE URBANO
Anche il discorso verde pubblico deve essere capito; un esempio estremo: si pensi alla sequenza di alberi piantumati nella metafisica piazza di Tresigallo, un’oscenità che farebbe inorridire lo stesso De Chirico. Anziché trovarsi alle 14 e 30 del nove di agosto di un anno imprecisato all’interno e quindi protagonista di un dipinto di tal grande pittore e respirare quell’aria metafisica, ci si troverà in un comune giardino botanico e guardare dai portici il verde degli alberi anziché il rosso intenso delle arcate. Stranezze degli interventi pubblici. Gli episodi sarebbero tanti, ma hanno un solo denominatore comune: la mancanza di cultura.
È auspicabile quindi che si proceda alla demolizione e si ripensi, soprattutto se si hanno delle velleitarie idee teatral-scenografiche, come si legge dalla relazione, a un tal Filippo Raguzzini maestro in questa materia e alla nuova legge proposta dal ministro Dario Franceschini sulle facciate urbane degli edifici.
Questa è solo una delle tante macerie lasciate dalle precedenti amministrazioni che si sono susseguite nella continuità, come lo stesso Teatro Verdi, Ospedale di Cona, metropolitana di superficie, …
Ci sembra oltremodo bizzarro, quindi, voler ritornare a chi ha gestito in questo modo la città e il suo territorio e fa meraviglia che si imbandiscano periodicamente le piazze con quel mercato ittico in cui primeggiano gamberi cefali sgombri e qualche sardina; questa sarebbe per l’Italia l’ennesima rivoluzione di vertice mascherata da “populismo”.

La comicità di Massimiliano Loizzi

Da: Teatro Comunale Occhiobello.

Al Teatro di Occhiobello, venerdì 14 febbraio, alle 21, arriva Massimiliano Loizzi, attore del Terzo Segreto di Satira, con un monologo comico in bilico fra satira e poesia dal titolo Quando diventi piccolo. L’attore si racconta e ci racconta, con le sue doti di improvvisatore e la sua verve irrefrenabile, le storture e le contraddizioni del Paese, attraverso storie personali, sogni e deliri poetici. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo romanzo scritto da Loizzi e messo in scena dalla compagnia Mercanti di Storie, un consorzio di attorindipendenti diretta sempre da Loizzi. Un one man show quello di venerdì dove, racconta l’attore, “Parlerò di me, dei miei vizi (tanti), dei miei pregi (due), del mio lavoro, delle mie notti, dei miei amori, dei miei bimbi e delle mie vite… e basterà una serata a raccontar tutto?”. Uno spettacolo con poche risposte e tante domande, ma che fa sicuramente ridere, perché Loizzi utilizza con padronanza gli strumenti di un’arte – la satira – di cui è da anni pressoché unico interprete, raccogliendo il testimone di Paolo Rossi.
Ingresso intero € 13, ridotto € 11, ridotto under30 € 8, ridotto under10 € 5. Maggiori informazioni chiamando il 349.8464714 o scrivendo a info@teatrocomunaleocchiobello.it.

Febbraio, tempo di migrazioni… Scolastiche

Febbraio, andiamo, è tempo di migrare. Sarebbe settembre per il Vate e per i suoi pastori, ma
ogni anno a febbraio, a seconda della data di scadenza delle iscrizioni scolastiche, si
danno i numeri delle migrazioni dalle medie alle superiori. È un rito a cui il Ministero
dell’Istruzione non si sottrae: tanti iscritti ai licei, tanti agli istituti tecnici, tanti agli
istituti professionali.
Una contabilità distributiva priva di pensiero. Si segnalano percentuali impercettibili di
crescita, rispetto agli anni precedenti, di questo liceo a scapito dell’altro, dell’istruzione
tecnica a scapito di quella professionale.
Cosa significhi tutto questo per il sistema formativo del Paese viene il dubbio che al
Ministero dell’Istruzione non abbiano mai sentito l’esigenza di domandarselo, quasi che a
contare sia la gara tra istituti scolastici ad accaparrarsi il maggior numero di iscritti.
Se i licei, nell’immaginario collettivo, o comunque nella gerarchia dei saperi su cui si fonda
l’istruzione nel nostro paese, costituiscono il top dell’offerta formativa, dovrebbe allarmare
che solo il 56 per cento, anziché il cento per cento degli studenti, in uscita dalla terza
media, li scelgano, ed essere preoccupati per quanto è destinato a perdere il 44 per cento
che ha optato per l’istruzione tecnica e professionale.
Qualcuno potrebbe obiettare che si tratta di scelte che comportano vantaggi differenti.
Forse, se non fosse però, che nel sistema scolastico che ci teniamo dai tempi di Gentile, al di là
della loro qualità intrinseca, istruzione tecnica e istruzione professionale sono considerate
di serie B e di serie C. Diversamente, tutto sarebbe ‘luce’, vale a dire liceo, ma
oggettivamente non è proprio così.

Cosa spinge un giovane di tredici anni a scegliere un percorso scolastico piuttosto che un
altro? A quella età è difficile avere davanti a sé un chiaro progetto di vita: se il futuro è vago per gli
adulti, figuriamoci per un adolescente. E gli adulti che gli stanno accanto, dai
genitori agli insegnanti, con i piedi ben radicati nel presente, spesso disillusi, non sono i
migliori consiglieri di un giovane che deve decidere la propria strada.
Non si può fingere di ignorare che a condizionare le opzioni di un tredicenne e della sua
famiglia sia il peso che il sistema scolastico stesso ha esercitato nella sua esperienza di
studente. E non c’è consiglio di orientamento e prospettiva di occupazione qualificata che
possano contare.

Ciò che vale è la storia di successi e di insuccessi che ognuno si porta dietro. Se la scuola
che ha frequentato gli ha cresciuto la fiducia in sé e l’amore per lo studio o se, invece, di
entrambe l’ha deprivato sempre più.
Una storia che spesso è il prodotto non solo dei propri errori ma anche degli sbagli di una scuola
incapace di cambiare, imbrigliata nei propri schemi, nei propri stereotipi, nel manicheismo
per cui ai licei va chi ha voglia di studiare, chi riesce bene in tutte le materie, mentre per gli
altri ci sono gli istituti tecnici e la formazione professionale. Come se la voglia di studiare e
la riuscita in tutte le materie fossero una responsabilità individuale di ogni singolo studente
e non dell’intero sistema scuola e famiglia.

I numeri delle iscrizioni non ci dicono tutto questo, sono statistiche afone e soprattutto non
dicono del fallimento del nostro sistema scolastico spesso incapace di colmare carenze e
lacune, che costringe a scegliere come proseguire gli studi con troppo anticipo rispetto a
quanto avviene in altri paesi del mondo. Quando ancora non hai potuto misurare i tuoi
interessi e i tuoi talenti, costringendo a scelte in base ai talenti che hai dimostrato di non
possedere anziché di avere, e semmai la colpa non è neppure tua.
È dalla fine degli anni sessanta del secolo scorso che da noi si parla, senza mai
concludere niente, di riforme della scuola. Riforme che in realtà non si sono mai volute
fare, perché sul significato dell’istruzione, sul diritto a realizzare se stessi nello studio e a
non essere umiliati da un sistema che ancora seleziona per censo e per storie.
Sulla fondamentale opportunità che l’istruzione costituisce per ogni persona per tutto l’arco della vita, non si è mai voluto ragionare seriamente.
Ora si sente balbettare di ‘istruzione gratuita per tutti’, ma non si sa con quali mezzi e con quale
convinzione. E prima ancora della gratuità economica occorrerebbe interrogarsi sul significato
della gratuità e della passione umana che dovrebbero pervadere di sé tutto il sistema
formativo del paese.

Ordinanza sindacale in occasione della manifestazione del “Carnevale sull’Acqua” di Comacchio

Da: Comune di Comacchio.

Il Sindaco di Comacchio, in occasione della manifestazione del “Carnevale sull’Acqua” di Comacchio, per garantire il regolare svolgimento della Manifestazione, la sicurezza delle famiglie e dei bambini che parteciperanno all’evento, ha adottato l’ordinanza che prevede dalle ore 10:00 alle ore 21:00, delle domeniche del 16 e 23 febbraio 2020 ed in caso di avverse condizioni meteorologiche, nelle domeniche del 1 e 8 marzo 2020, l’istituzione dei seguenti divieti:

a. il divieto per i titolari di pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di attività commerciali di vendita di cui al D. Lgs. n. 114/98, com¬presa la vendita con distributori automatici, di attività artigianali operanti nel settore alimentare (quali gastronomie, rosticcerie, pizzerie e piadinerie da asporto etc.), dei circoli privati, nonché di attività di commercio su area pubblica, ubicati all’interno del centro storico di Comacchio e nelle aree li¬mitrofe interessate dalla manifestazione, di vendere per l’asporto ed il consu¬mo di tutte le bevande in contenitori di vetro e/o in lattina o altro materiale idoneo ad offendere, al fine di evitarne l’abbandono generalizzato e diffuso con i conseguenti e relativi pregiudizi e danni alla sicurezza urbana, alla pubblica incolumità ed al decoro urbano ed ambientale.

b. Il divieto di introdurre e consumare bevande in bottiglie di vetro e/o lattine o altro materiale idoneo ad offendere, nelle aree pubbliche o aperte al pubbli¬co, all’interno del centro Storico di Comacchio e nelle aree limitrofe interes¬sate alla manifestazione.

La violazione dei divieti previsti dalla presente Ordinanza comporterà l’applicazione della sanzione amministrativa di € 150,00.

“Rete donna” al via i corsi gratuiti per badanti e baby-sitter

Da: Comune di Bondeno.

I corsi di formazione inseriti nel progetto “Rete Donna” sono in partenza, allo scopo di offrire un sostegno concreto alle donne in carriera o, più semplicemente, alle famiglie che necessitano di una mano nella gestione di bambini, persone fragili e anziani. «Come programmato, nel momento in cui il Comune ha avuto accesso ai contributi regionali previsti da un bando, sono in partenza i due corsi di formazione che si propongono di preparare le assistenti familiari (quelle che nel gergo vengono definite “badanti”) e le baby-sitter – dicono gli assessori Francesca Aria Poltronieri e Francesca Piacentini, che hanno lavorato insieme al progetto “Rete Donna” –. In questo percorso potremo avvalerci della collaborazione sempre preziosa di Ial Emilia-Romagna, ma al tempo stesso ci proponiamo di creare nuove figure professionali che andranno ad occupare posti di lavoro presenti in una società che cambia e richiede aiuto, nel quotidiano, per le fasce deboli e le donne che lavorano». Il primo corso di formazione partirà venerdì 6 marzo e sarà aperto a 15 donne (nel caso di adesioni maggiori, si procederà ad una fase preselettiva) con il primo corso gratuito di formazione specifica per baby-sitter, indicativamente articolato su due giorni a settimana, in orario mattutino; ad esso seguirà un successivo stage specifico (previsto in 60 ore) da svolgersi all’interno delle strutture di servizi alla persona del territorio comunale, per un totale di 120 ore tra percorsi formativo e stage sul campo. Non è tutto, però, perché è in fase di allestimento anche il corso per le assistenti famigliari, in partenza a maggio ed anch’esso gratuito e aperto ad un massimo di 15 partecipanti, con la stessa articolazione: formazione teorico-pratica e stage in struttura. Il progetto si avvale di uno “Sportello di orientamento”, finalizzato a fornire gratuitamente una consulenza personalizzata su attitudini, bilancio delle competenze e indirizzo professionale. «Per entrambi i percorsi, verrà rilasciato un regolare attestato di frequenza e le persone formate verranno inserite in appositi “albi comunali” cui fare riferimento, per poter avere accesso ad una lista di persone di comprovata fiducia – concludono gli assessori Poltronieri e Piacentini –. Siamo certe che questo progetto possa essere un punto di inizio per offrire nuove opportunità alle famiglie di Bondeno». Per informazioni e iscrizioni ci si potrà rivolgere all’Urp del Comune di Bondeno, a Spazio29 e all’Informagiovani, oltreché a Ial Emilia-Romagna: www.comune.bondeno.fe.it/2999-rete-donna-formazione-e-qualificazione.

Book Round alla Delizia del Belriguardo

Da: Book Round e Comune di Voghiera.

Sabato 15 febbraio alle 17, alla Sala delle Bifore della Delizia del Belriguardo – Strada Provinciale, 274, Voghiera (FE) –, si terrà il primo dei quattro incontri di “Book Round”, iniziativa ludico-culturale ideata da Gaia Conventi e Patrizia Lucchini. Felice l’intuizione dell’assessore alla Cultura Emanuele Ganzaroli di unire arti e passatempi in quella che fu la prima residenza estiva degli Estensi. Così gioco, libri e musica danno vita a un elegante salotto letterario che strizza l’occhio alle competizioni libresche e ai giochi di società. In una atmosfera vintage e informale, con tavolini che rimandano ai tempi del café-chantant e una lavagna segnapunti degna del Premio Strega, gli autori della rassegna saranno di volta in volta intervistatori e intervistati nel corso di quattro presentazioni in competizione tra loro. A decretare la presentazione letteraria meglio riuscita – la più empatica e interessante – saranno i giurati della Biblioteca di Voghiera e quelli della giuria popolare, scelti tra il pubblico presente.

La rassegna si aprirà con la presentazione di “Adriatica Crime” di Marco Ori, coadiuvato dal dottor Franco Mari. A impreziosire il pomeriggio avremo il duo flautistico composto da Giulia Pareschi e Caterina Malavolta, entrambe in forze alla Filarmonica di Voghenza.
Il secondo appuntamento – sabato 29 febbraio alle 17 – vedrà nuovamente in pista Marco Ori, stavolta nelle vesti di intervistatore; il libro presentato sarà “I disertori” della giovane scrittrice Micol Osti, i musicisti saranno i clarinettisti Emanuele Ganzaroli – assessore alla Cultura del Comune di Voghiera – e Mattia Castaldini. Il terzo evento – sabato 14 marzo alle 17 – vedrà quindi Micol Osti conversare con Cinzia Romagnoli, che racconterà il suo “Borgo Lenin”, la musica sarà affidata all’oboista Andrea Fortini – presidente della Filarmonica di Voghenza – e nuovamente al clarinettista Emanuele Ganzaroli. L’ultimo incontro di “Book Round” vedrà protagonista il dottor Franco Mari con “La vammana”, con lui Cinzia Romagnoli e l’ensemble di ottoni della Filarmonica di Voghenza. Il quintetto è composto da Riccardo Baldrati, Paolo Fortini, Silvia Veronesi, Giacomo Scanavini e Giorgio Rosso.

“Book Round” vede la stretta collaborazione del Comune di Voghiera e del suo Assessorato alla Cultura, della Biblioteca, della Pro Loco e del Consorzio Produttori Aglio di Voghiera. Alla Pro Loco di Voghiera sarà affidato il buffet che concluderà felicemente ogni pomeriggio letterario, i premi per gli autori vincitori della kermesse saranno offerti dal Consorzio Produttori Aglio di Voghiera.

Sabato 15 febbraio, al termine del primo appuntamento di “Book Round” sarà possibile assistere – col contributo della Pro Loco e dell’AVIS di Voghiera – alla proiezione del video “Paesi che vai. Ferrara: sulle tracce di Lucrezia Borgia”. Il programma di Rai 1, scritto e condotto da Livio Leonardi, gode del patrocinio del Mibact; nell’episodio dedicato alla duchessa di Ferrara avremo modo di farci raccontare antichi aneddoti legati alla Delizia del Belriguardo, assistendovi proprio dal luogo che fu teatro di quelle storie. Ulteriore dimostrazione che antico e moderno, cultura e gioco, possono coesistere: dandoci modo di ritrovarci in una antica reggia, protagonisti e non solo spettatori.

12 Febbraio: al cinema Boldrini in anteprima il film “Criminali come noi” di Sebastián Borensztein

Da: Arci Ferrara.

Mercoledì 12 febbraio alle ore 21.00 il Cinema Boldini proietterà in anteprima CRIMINALI COME NOI, ultimo lavoro di Sebastián Borensztein tratto dal romanzo ‘La noche de la Usina’ scritto da Eduardo Sacheri (che ha anche collaborato alla stesura del copione dell’adattamento cinematografico).

È il 2001, siamo ad Alsina, una località dell’Argentina dell’est, vicino all’Oceano Atlantico. In una piccola cittadina rimasta priva di ogni genere di risorse e quasi disabitata, l’ex calciatore professionista Fermín Perlassi e sua moglie Lidia mettono insieme una piccola impresa per provare a risollevare le sorti economiche del circondario. Insieme con degli amici che condividono la loro iniziativa imprenditoriale, i due coniugi mettono faticosamente insieme una cifra di circa 160.000 dollari americani con cui provare a comprare il locale silos abbandonato ma non essendoci nessuna banca ad Alsina, i Perlassi devono depositare il loro denaro nella vicina Villagrán. Qui, l’operatore di banca Alvarado li convince a depositare i soldi non in una cassetta di sicurezza ma sul suo conto corrente per accelerare il processo di vendita del silos. Il giorno dopo, il 19 dicembre 2001, il governo argentino annuncia il famoso corralito, ossia quel provvedimento per cui, in tutto il paese, nessun cittadino avrebbe potuto ritirare dalla banca più di 250 dollari al giorno. A questo punto, i protagonisti si trovano con tutto il loro denaro bloccato in banca e la necessità impellente di recuperarlo in qualche modo e devono studiare un piano per riuscirci.

In patria il film è stato paragonato a Ocean’s Eleven, per due ragionevoli motivi: da una parte l’argomento centrale della trama – un tentativo di rapina -, dall’altra il fatto che si tratti di un’opera corale, con tanti attori, scelti tra quelli più noti del paese.

Il cast mette insieme tanti interpreti argentini che da noi sono poco noti ma che, come detto, in Argentina sono molto famosi, a cominciare da Ricardo e Chino Darín, rispettivamente interpreti di Fermín e Rodrigo Perlassi, i quali hanno anche contribuito alla stesura del copione in qualità di co-sceneggiatori. Tra gli altri troviamo anche Luis Brandoni e Verónica Llinás.

Conferenza all’Istituto Montalcini sulla “Cittadinanza e Legalità” tenuta dal Maggiore dei Carabinieri.

Da: IIS Montalcini.

Oggi all’Istituto Montalcini interessante e coinvolgente conferenza tenuta dal Maggiore dei Carabinieri Marco Uguzzoni per parlare con gli studenti di ‘Cittadinanza e legalitá’

Incontro interessante e formativo e di educazione alla Cittadinanza attiva e partecipativa di grande spessore per gli alunni delle classi quarte e quinte di Liceo e Ipsia che questa mattina hanno incontrato il Maggiore dei Carabinieri e comandante della stazione di Portomaggiore Marco Uguzzoni, il Luogotenente c.s. Alberto Carli comandante della stazione di Argenta e il Luogotenente Luigi Solito comandante della stazione di Santa Maria Codifiume per parlare del tema stringente e peculiare di cittadinanza e legalitá ad ampio spettro.

L’incontro con gli studenti é stato dialogato, ricco di spunti di riflessione critica e di domande ed ha riguardato molteplici argomenti tra cui i diritti di libertà e la loro privazione, il diritto alla vita, le Sanzioni amministrative e penali proporzionali al tipo di reato, la differenza tra Furto semplice e aggravato, il rispetto del codice della strada, la guida in stato di ebrezza e sotto l’effetto di sostanza stupefacenti, il reato di omicidio stradale che comporta l’arresto obbligatorio e tanti altri temi di attualità.

Al termine della mattinata anche alcuni accenni ai Requisiti necessari per arruolarsi nell’Arma, alle Prove scritte, fisiche, psicologiche da superare per arruolarsi invitando i ragazzi a studiare con attenzione un bando perché ricco di spunti e requisiti sui quali riflettere.

Una mattinata intensa e ricca che ha rinsaldato ancora di più il legame tra scuola e forze dell’ordine unite sinergicamente per abbattere i reati e formare studenti-cittadini consapevoli, coinvolti attivamente nel territorio che abitano e liberi nel rispetto della normativa vigente, ne devono conoscere e rispettare.

Prime notizie dagli scavi archeologici del Complesso di Sant’Agostino

Da: Comune di Comacchio.

Chiesa, convento, fortezza ed edificio scolastico. Da sempre il Complesso di Sant’Agostino riveste un ruolo cruciale nella storia di Comacchio. Mentre i ritrovamenti più antichi sembrano risalire al VI secolo d.C. quando la vicina Ravenna era capitale dell’Esarcato e resisteva all’invasione dei Longobardi, notizie certe e verificabili collocano la storia di questo Complesso tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600. È in questi anni che viene rifondata la chiesa di San Mauro e poco dopo il convento di Sant’Agostino. La sua posizione strategica, al margine orientale della città, gli farà assumere il ruolo di piazzaforte militare durante tutti gli eventi bellici che vedono protagonista Comacchio. Tra le sue mura si succederanno soldati di numerosi eserciti: pontifici, imperiali, francesi, austriaci ed italiani fino a quando il grande Complesso fu abbandonato. Trasformato sul finire degli anni ’20 del 1900 nell’istituto scolastico cittadino, mantenne inalterato il suo ruolo fino al definitivo abbandono nel 1967. Da quel momento l’intera area attende un rinnovamento che sembra ormai prossimo.
Il progetto di recupero, restauro e rifunzionalizzazione, avviato tramite il Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, prevede un investimento totale di 6 milioni di euro, cofinanziato dall’Amministrazione e dal MIBACT, e vedrà, tra le altre opere, la realizzazione di un teatro auditorium e la riqualificazione dell’intero comparto di Piazza Roma e delle strade adiacenti.
A seguito del grande interesse suscitato dalla realizzazione dei saggi archeologici preventivi presso il Complesso, il Comune di Comacchio intende illustrare alla cittadinanza, tramite un evento pubblico, il risultato delle prime indagini archeologiche e coglie l’occasione per presentare le ulteriori fasi progettuali che interesseranno l’area nel prossimo futuro.
L’evento di presentazione è programmato per venerdì 14 febbraio dalle 11.00 alle 12.00, presso Palazzo Bellini via Agatopisto n.5. È prevista la partecipazione delle Autorità Locali, del team di progettazione, dei funzionari MIBACT responsabili per la tutela archeologica ed architettonica e della ditta archeologica che sta attualmente operando in cantiere.
Al termine dell’evento e per tutto il pomeriggio sono previste visite guidate all’interno del Complesso. I visitatori, accompagnati dagli archeologi, potranno osservare da vicino le antiche strutture e comprendere la loro evoluzione storica in un luogo fondamentale per la storia di Comacchio.

Lettera al Ministro Lamorgese: oltre 1.300 firme in 48 ore

Da: Mario Zamorani.

La lettera alla ministra degli Interni, Luciana Lamorgese, è stata sottoscritta da oltre 1.300 persone in sole 48 ore. E’ il segnale che a Ferrara qualcosa di significativo e di partecipato sta accadendo. Le continue intemperanze anti-istituzionali di Lodi, il caso Solaroli – Lodi – Fabbri, e la persistente assenza colpevole di Fabbri non vengono più accettate da un numero crescente di persone. Sta iniziando la resistenza organizzata al grave malgoverno della Lega a Ferrara. Oggi il punto è la difesa dello Stato di diritto. Vogliamo continuare ad avere fiducia nelle Istituzioni.

Grazie a tutte le donne e uomini che hanno collaborato, a partire da Sardine Ferrara, e a tutte le persone che hanno già firmato.

Le 600 firme raccolte ai tavoli in piazza organizzati dall’associazione “fe-nice” e le oltre 700 firme apposte online in sole 48 ore rappresentano un inizio di inversione di tendenza politica. Sarà possibile firmare ancora per pochi giorni online all’indirizzo http://chng.it/qJ8mFDBy La lettera alla ministra degli Interni Luciana Lamorgese partirà fra pochi giorni, assieme alla richiesta di un incontro con il sig. Prefetto di Ferra

Altre importanti azioni seguiranno a breve.

Brevetti, marchi e disegni: dal ministero dello sviluppo economico pronti 44 milioni di euro

Da: Prefettura di Ferrara.

Giovedì 20 febbraio, a partire dalle ore 14.30, Francesco Morgia e Loredana Guglielmetti, dirigenti, rispettivamente, della Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale e dei Brevetti nazionali, europei e domande internazionali di brevetto del Ministero dello Sviluppo economico, e Marilina Labia, dirigente Area Assistenza Tecnica per la Pubblica amministrazione di Si.Camera, illustreranno a imprese, consulenti, enti di ricerca ed associazioni di categoria i requisiti e le regole per accedere ai contributi a fondo perduto (di oltre 44 milioni di euro il plafond disponibile) per promuovere, valorizzare e sostenere l’utilizzo dei diritti di proprietà industriale e, dunque, la capacità innovativa e competitiva delle imprese.

Del resto – fa sapere l’Ente di Largo Castello – secondo un recente studio dell’Ufficio europeo dei brevetti (Epo) e dell’Ufficio Europeo per la Proprietà Intellettuale (Euipo), le imprese che richiedono brevetti, marchi o disegni hanno il 21% di possibilità in più, rispetto alle altre, di aumentare il proprio fatturato. “Il deposito di brevetti e marchi – ha sottolineato il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni – oltre a costituire per le aziende un fattore determinante per un vantaggio competitivo di lungo termine, con effetti importanti sull’economia territoriale, è fondamentale per proteggere la creatività di ciascun imprenditore contro le azioni di contraffazione che procurano un grave danno all’economia provinciale sia in termini di riduzione della competitività delle imprese, sia di sicurezza, sia di mancate entrate fiscali. Per quanto possa apparire strano – ha concluso il presidente della Camera di commercio – brevetti e marchi rappresentano un ingrediente del business che la maggior parte delle aziende ancora non gestisce, non misura e non pubblicizza. Eppure, investitori e banche dedicano loro sempre più attenzione per valutare la solidità e le prospettive di sviluppo di un’azienda”.

I bandi prevedono quattro linee di finanziamento:
• Brevetti: per l’acquisto di servizi specialistici in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato, prevista una dotazione di 21,8 milioni di euro.
• Disegni e modelli (singoli o multipli) registrati prevista una dotazione di 13 milioni di euro.
• Marchi: per l’acquisto di servizi specialistici finalizzati alla registrazione di marchi europei e marchi internazionali, prevista una dotazione complessiva di 3,5 milioni di euro.
• Voucher 3i, rivolto alle start-up innovative per l’acquisto di servizi di consulenza per la brevettazione, con una dotazione di 6,5 milioni di euro annui, per un triennio.

La partecipazione al worshop è gratuita previa registrazione sul sito www.fe.camcom.it

Ferrara. 4477 marchi nazionali, 763 marchi internazionali, 128 invenzioni industriali, 84 modelli di utilità depositati a Ferrara, dal 2008 al 31 dicembre 2019 presso gli uffici della Camera di commercio. Prodotti di “largo consumo”, sistema moda, dispositivi elettronici, elettrici, ottici, digitali; occhiali; caschi; estintori. Sono gli ambiti più diffusi in cui le imprese ferraresi, tra il 2008 e il 2019, hanno chiesto – e ottenuto – la tutela delle proprie produzioni in Italia e in Europa attraverso la registrazione del marchio in Camera di commercio. L’ambito medico, il packaging e l’automotive quello in cui, invece, maggiormente si è espressa la genialità dei nostri concittadini, riconosciuta attraverso il brevetto UE.
• Il Brevetto è un titolo in forza del quale si conferisce al titolare un monopolio temporaneo di sfruttamento di un trovato, per un periodo di tempo limitato, consistente nel diritto esclusivo di realizzarlo, disporne e farne un uso commerciale, vietando tali attività ad altri soggetti non autorizzati.
• Il Marchio è un “segno” usato per distinguere i propri prodotti/servizi da quelli della concorrenza. Rappresenta uno dei principali elementi dell’immagine dell’azienda e fornisce, agli occhi della clientela, garanzie di qualità e affidabilità.
• I Disegni e Modelli sono i segni distintivi dell’aspetto esteriore dell’intero prodotto o di una sua parte che lo connota rispetto alla concorrenza.