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Giorno: 18 Marzo 2020

Gambarini: “L’Emilia Romagna faccia il tampone a tutti i cittadini!”

Da: capolista di Cambiamo!, Francesca Gambarini.

I dati relativi ai casi di Coronavirus sono ogni giorno più terribili. Oggi in Italia sono morte 475 p-ersone, di cui ben 65 nella nostra Emilia Romagna. Di questi 34 nella provincia di Parma. Sono numeri che devono scuotere le coscienze di tutti noi: cosa ancora deve succedere per farci capire che bisogna stare a casa? Non ci viene chiesto chissà cosa, soltanto di stare a casa. Mi rivolgo alla Regione Emilia Romagna: dobbiamo fare qualcosa in più, non pensiamo ai soldi, pensiamo alla salute dei cittadini. E’ necessario fare tamponi a tutti e farlo in fretta per poter individuare tutti i positivi, anche quelli asintomatici, e curarli. Non possiamo rischiare che è positivo senza saperlo contagi gli altri. E’ questo un motivo in più per stare in casa: se non usciamo saremo al sicuro. Chiedo perciò che in ogni provincia ci si organizzi sotto il coordinamento della Regione per fare tamponi a tappeto. Dobbiamo fare di tutto per fermare questo virus. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che sono in prima linea per combattere il coronavirus: medici, infermieri, operatori socio sanitari e volantari, senza dimenticare chi ogni giorno va al lavoro per poter garantire i servizi fondamentali. A loro un grande grazie, a tutti gli altri rinnovo l’invito a stare a casa”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, responsabile di Cambiamo! per l’Emilia Romagna

Mascherine km0 ed urgenza di impiegarle.

Da: Lega Emilia Romagna.

E’ caccia alle mascherine di protezione. Scarseggiano negli ospedali, dove pure si sono verificati casi incredibili come il furto di dispositivi, in quello parmense. Ma le cercano in maniera spasmodica gli stessi cittadini, disposti ad acquistarle in rete a prezzi folli. Peraltro, spesso, senza accertarsi che ciò che si acquista disponga dei doverosi parametri di sicurezza. Eppure, un modo per uscirne ci sarebbe: «Abbiamo già contattato alcune aziende e, almeno due di queste, si sono dette pronte a mettere in produzione in tempi rapidi le mascherine indispensabili per affrontare l’emergenza “coronavirus”». A dirlo sono il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, e il sindaco facente funzioni del Comune di Bondeno, Simone Saletti. Con quest’ultimo che ha parlato personalmente con gli imprenditori interessati ad avviare le linee di produzione necessarie. «Questo – dice Saletti – anche per scongiurare il preoccupante fenomeno di chi confeziona “artigianalmente”, nelle proprie case, le mascherine di protezione, mettendole a disposizione sui social. Vorrei dire – puntualizza il sindaco f.f. – che chi indossa mascherine non autorizzate e prive dei più elementari crismi di sicurezza mette a rischio se stesso e gli altri. Noi abbiamo la disponibilità di aziende serie che potrebbero avviare subito la produzione, ma c’è l’ostacolo delle certificazioni». Le mascherine che occorrono sono registrate con il marchio Ce. «L’Italia ha dismesso da almeno un decennio gran parte della produzione di dispositivi di protezione individuale, come tute monouso o le mascherine FFP2, perché qualcuno ha trovato più conveniente andarle a produrre in Cina. Il mercato ne richiedeva prima alcuni milioni di esemplari, ma ora – in pieno blocco delle importazioni cinesi – ciascun Paese ne richiede decine di milioni in una sola volta. Per questi motivi, tanti operatori sanitari, dipendenti delle aziende e cittadini ne sono sprovvisti. Occorre un servizio regionale per offrire consulenza alle aziende che sarebbero disponibili ad iniziare una produzione di dispositivi», suggerisce il consigliere regionale Fabio Bergamini. Perché l’articolo 15 del “Cura Italia” prevede già, in deroga alle vigenti normative, una procedura “ ultraveloce” per una produzione che, se non è certificata, risulta almeno conforme alle norme tecniche e quindi non dannosa. Ma…«la Regione dovrebbe creare un canale comunicativo apposito per favorire le aziende che intendono mettersi a disposizione, in questa fase di emergenza. Visto che non possiamo permetterci tempi dilatati – conclude Bergamini – e proponiamo di sviluppare da subito una strategia condivisa per consentire la produzione su larga scala di mascherine».

Dalla Regione oltre 715mila euro per otto interventi di messa in sicurezza di argini e frane nella provincia di Ferrara.

Da: Regione Emilia Romagna.

Le risorse, approvate dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, fanno parte di un Piano degli interventi per il ripristino dei danni causati dagli eventi calamitosi che hanno colpito l’Emilia-Romagna tra settembre e ottobre 2018

Bologna – Oltre 715 mila euro dalla Regione per interventi di messa in sicurezza di argini, frane, opere idrauliche da realizzare in provincia di Ferrara, uno dei territori coinvolti dalle eccezionali ondate di maltempo che hanno colpito l’Emilia-Romagna tra settembre e ottobre 2018.

Con decreto del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, è stato approvato il Piano degli interventi per la messa in sicurezza ed il ripristino di strutture ed infrastrutture danneggiate dagli eventi calamitosi che hanno colpito il territorio regionale con allagamenti, mareggiate e venti forti che hanno provocato ingenti danni a viabilità, edifici pubblici e privati, strutture produttive e infrastrutture.

“L’Agenzia della sicurezza del territorio e protezione civile in questo momento è chiamata ad uno sforzo su due fronti- spiega l’assessore regionale all’Ambiente, difesa del suolo e della costa, Protezione civile, Irene Priolo- e nonostante l’assistenza che sta prestando all’emergenza sanitaria del coronavirus sta comunque mandando avanti interventi importanti per la messa in sicurezza del nostro territorio. Importante che il lavoro ed i cantieri procedano. Ringrazio davvero tutti coloro che ci stanno lavorando perché conosco e sto vedendo da vicino le difficoltà che ogni giorno stanno incontrando per il bene della nostra regione”.

Le risorse per i nuovi cantieri relative al 2020 – esattamente 715.159 euro – fanno parte di un finanziamento complessivo più consistente che ha già visto l’Emilia-Romagna destinataria di una prima tranche di fondi nel 2019 (10.284.317 euro). Il fondo nazionale da cui provengono queste risorse è stato ripartito e assegnato alle Regioni e alle province autonome con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 aprile 2019.

Con i primi fondi sono stati finanziati 134 interventi in tutte le province emiliano-romagnole: 16 a Piacenza, 47 a Parma, 9 a Reggio Emilia, 21 a Modena, 6 a Bologna, 28 a Ferrara, 2 a Ravenna, 4 a Forlì-Cesena, 1 a Rimini.

Gli interventi

Sono otto gli interventi finanziati nel ferrarese. L’Area Reno Po di Volano dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ne attuerà cinque: a Codigoro il rispristino dell’argine sinistro del Po di Volano per proteggere l’abitato di Volano (150mila euro) e la messa in sicurezza della sponda sinistra del muretto di protezione idraulica dell’abitato di Codigoro (150mila euro); tra Codigoro e Lagosanto, in località Risvolta di Marozzo, la messa in sicurezza di una difesa spondale (152.518 euro); a Comacchio la sistemazione delle opere strutturali della chiavica di ponte San Pietro (190mila euro); tra Fiscaglia e Ferrara il ripristino ed il potenziamento degli idrometri necessari alle manovre di regolazione degli impianti idraulici di sostegno della dorsale principale di scolo della provincia di Ferrara (20mila euro).

In capo al Comune di Bondeno ci sono due interventi da 46mila euro totali: la ripresa di due frane, in via Ferrarese in località Zerbinate e in via Comunale per Burana. A Lagosanto si finanzia il ripristino della guaina del manto di copertura del cimitero (6.641euro).

Appello a Regione di FP CGIL CISL FP UIL FPL ER: “Situazione altamente preoccupante. “

Da: FP CGIL CISL FP UIL FPL ER.

Coronavirus. Appello alla Regione di FP CGIL CISL FP UIL FPL ER: “Situazione altamente preoccupante. Bisogna fare al più presto il tampone a tutti gli operatori sanitari e assicurarsi che non abbiano contratto il virus prima che rientrino in servizio”

Nelle ultime ore ha raggiunto più di 16.000 firme la campagna lanciata da FP CGIL CISL FP e UIL FPL Emilia-Romagna per la modifica dell’articolo 7 del decreto legge Speranza che abolisce la quarantena per il personale sanitario.

Sempre nelle ultime ore abbiamo apprezzato l’intenzione della Regione di predisporre un piano di potenziamento dei tamponi, anche per gli asintomatici, a partire dagli operatori sanitari. D’altronde ampliare la platea delle persone da sottoporre a tampone è una richiesta dell’OMS e quindi della comunità scientifica.

Chiediamo però con forza al presidente della Regione Stefano Bonaccini e all’assessore alla Sanità Raffaele Donini di fare il prima possibile: serve un impegno concreto e rapido a tutela della salute di chi lavora e della popolazione, perché la situazione attuale ci preoccupa moltissimo.

Tutti i professionisti delle strutture sanitarie e socio-sanitarie dell’Emilia-Romagna devono essere dotati immediatamente dei giusti dispositivi di protezione individuale e sottoposti subito al tampone, anche se asintomatici, così da accertare se hanno contratto o meno il virus. È inoltre fondamentale che vengano messi in quarantena fino all’esito del tampone.

Essere sicuri che medici infermieri OSS tecnici di radiologia e di laboratorio, fisioterapisti, e tutti gli operatori in servizio a contatto con pazienti positivi, abbiano la certezza di un tampone negativo, è il primo strumento per evitare che si rischi di trasformare le strutture sanitarie in punti di propagazione del virus.

Sappiamo che eseguire i tamponi a tutto il personale entrato in contatto diretto di pazienti positivi comporta un impegno organizzativo e di risorse importante, come sappiamo che sia altrettanto uno sforzo privarsi dei professionisti in attesa del referto del tampone, ma lo riteniamo l’unico strumento, in una prospettiva temporale dell’emergenza oggi non conosciuta, per tutelare la salute dei professionisti, dei loro familiari e dell’intera collettività.

Coldiretti: emergenza coronavirus, serve proroga scadenza per tutte le aziende

Da: Coldiretti Ferrara.

Di fronte a una situazione drammatica serve subito l’estensione della proroga delle scadenze fiscali e contributive a tutte le aziende, senza discriminarle sulla base del fatturato”. È l’appello del presidente della Coldiretti Ettore Prandini al Premier Giuseppe Conte, ai rappresentanti del Governo e alle forze politiche di maggioranza ed opposizione in riferimento alle misure adottate con l’approvazione del Decreto “Cura Italia”, che esclude le aziende con più di 2 milioni di fatturato dalla sospensione dei versamenti fiscali e contributivi in scadenza tra l’8 ed il 31 marzo. Ad essere escluse – denuncia Prandini – sono le imprese che più hanno subito l’impatto delle misure di prevenzione adottate a livello nazionale come quelle florovivaistiche che hanno visto andare in fumo completamente, nel momento più importante dell’anno, la produzione di fiori recisi e in vaso per effetto del divieto alle cerimonie e della chiusura dei negozi ma anche quelle vitivinicole colpite duramente dallo stop imposto a bar e ristoranti in Italia e all’estero. Una situazione straordinaria che – conclude Prandini – non consente di rispettare la scadenza di venerdì prossimo entro la quale è necessario o adottare un provvedimento urgente di sospensione dei termini.

Chiusa al traffico la Sp 21 a Lagosanto per voragine al centro della carreggiata

Da: Provincia di Ferrara.

Da martedì 17 marzo è chiusa al transito la Sp 21 Lagosanto-Vaccolino al chilometro1,180 in località Lagosanto.
L’ordinanza della Provincia si è resa necessaria a causa dell’apertura di una voragine al centro della carreggiata. I lavori, sempre a cura dell’amministrazione che ha sede in Castello Estense, dureranno fino al ripristino delle normali condizioni di sicurezza.
Gli unici ammessi sono i residenti, i veicoli per carico e scarico, gli accedenti alle aree private e i mezzi di soccorso e forze di polizia, fino al punto d’interruzione.
La provincia ha provveduto anche a posare la necessaria segnaletica di avviso cantiere, oltre a quella per la viabilità alternativa.
Comunicazione del momentaneo stop al traffico è stata data anche a: Prefettura, Questura, Vigili del fuoco, Carabinieri, Polizia provinciale, Tper, 118 e al Comune di Lagosanto.

Comacchio: servizio di consegna della spesa e di farmaci per anziani o persone in difficoltà

Da: Comune di Comacchio.

Ricordiamo che il Comune di Comacchio ha attivato il servizio gratuito per la consegna a domicilio di beni alimentari, e non, di prima necessità o di farmaci, a favore delle persone che hanno difficoltà a muoversi o per le quali è assolutamente consigliato rimanere in casa (anziani, persone immunodepresse, disabili) e che non godono di una rete familiare di supporto. Per quanto riguarda la consegna della SPESA ALIMENTARE il Servizio Politiche Sociali del Comune, risponde alle richieste dei cittadini nelle giornate di LUNEDI’, MERCOLEDI’ e VENERDI’ dalle ore 9.00 alle ore 13.00. La consegna avverrà nel pomeriggio della stessa giornata di richiesta da personale qualificato della cooperativa Girogirotondo.
Per attivare la consegna dei FARMACI a domicilio il Servizio Politiche Sociali risponde dal LUNEDI’ al VENERDI’, dalle ore 09:00 alle ore 13:00. Anche in questo caso la consegna avverrà a cura della cooperativa Girogirotondo con il supporto della Protezione Civile – Associazione Trepponti di Comacchio. I recapiti telefonici da contattare sono 0533 310292 e 0533 310258 ai quali rispondono le assistenti sociali comunali.
A tutela degli utenti è stato predisposto un protocollo di sicurezza che prevede l’utilizzo di un codice/parola chiave che verrà fornito al cittadino.
La consegna avverrà in prossimità dell’abitazione del richiedente (in nessun caso il personale impiegato entrerà in casa dell’utente).

Copparo: differita scadenza Cosap

Da: Comune di Copparo.

La Giunta Comunale, nella consapevolezza che l’emergenza epidemiologica da nuovo coronavirus (COVID-19) in atto in Italia ed in particolare nella nostra Regione ha imposto l’adozione di misure precauzionali atte al contenimento del contagio, tra le quali la limitazione e/o sospensione di alcune attività economiche insistenti sul territorio con importanti ricadute economiche sia sulle famiglie e sulle attività del settore economico produttivo, nella seduta del 17/03/2020 ha deliberato un differimento del termine di scadenza della rata del canone di occupazione degli spazi pubblici (COSAP) anno 2020 prevista al 30/04/2020 fissando la nuova scadenza al 31/07/2020, stabilendo altresì che, per le occupazioni per le quali è previsto dal vigente Regolamento Cosap la modalità di pagamento a rate, la scadenza della seconda rata COSAP 2020 al 31/10/2020 e la terza rata COSAP 2020 al 31/12/2020.

Copparo: Servizio consegna medicinali a domicilio dai volontari della Protezione Civile

Da: Comune di Copparo.

Il Comune di Copparo, in collaborazione con i Volontari della Protezione Civile locale, ha attivato un servizio di consegna dei farmaci a domicilio. A chi non riesce ad andare in farmacia verranno consegnati a domicilio i medicinali richiesti. Il servizio è gratuito e riservato alle persone over 65 anni sole o senza aiuti.
Il recapito telefonico 328 4209566 dei Volontari da chiamare sarà attivo per tutta la durata dell’emergenza sanitaria. Saranno i volontari della Protezione Civile a concordare le modalità di ritiro della prescrizione e a consegnare, entro la sera stessa della richiesta, i farmaci al domicilio di anziani soli. Il servizio è gratuito.

Coldiretti con boom +7,9% alimentari riempe scaffali.

Da: Coldiretti Emilia Romagna.

Con l’aumento record del 7,9% del fatturato dell’industria alimentare a gennaio ci sono tutte le condizioni per garantire gli approvvigionamenti sugli scaffali di mercati, negozi e supermercati dove vanno evitati inutili e pericolosi affollamenti. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat su fatturato ed ordini industriali a gennaio 2020 rispetto allo scorso anno. Gli alimentari insieme ai farmaceutici (+10,8%) sono – sottolinea la Coldiretti – tra i settori che fanno registrare gli aumenti più consistenti e contribuiscono in misura determinante alla crescita del 3,8% del fatturato industriale in Italia a gennaio. Sono oltre tre milioni gli italiani che continuano a lavorare nella filiera alimentare, dalle campagne all’industrie fino ai trasporti, ai negozi e ai supermercati, per garantire continuità alle forniture di cibo e bevande alla popolazione. L’approvvigionamento alimentare – sottolinea la Coldiretti – è assicurato in Italia grazie al lavoro di 740mila aziende agricole e stalle, 70mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti con l’88% delle merci che in Italia viaggia su gomma. Un impegno quotidiano senza sosta che deve fare i conti con un balzo degli acquisti delle famiglie in una situazione in cui con l’emergenza Coronavirus quasi 4 italiani su 10 (38%) hanno fatto scorte di prodotti alimentari e bevande per il timore ingiustificato di non trovali più disponibili sugli scaffali, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Dopo gli attacchi interessati che sono venuti dall’estero va segnalato che una particolare attenzione è stata anche riposta alla provenienza dei prodotti acquistati con un deciso orientamento a sostenere gli acquisti di prodotti Made in Italy per aiutare lavoro ed economia. Un impegno sostenuto secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ dalla grande maggioranza dei consumatori (82%) che è d’accordo sul fatto che in questa fase è importante acquistare prodotti italiani per tutelare una filiera agroalimentare che dal campo alla tavola garantisce all’Italia il primato nella qualità e nella sicurezza alimentare. Un obiettivo sostenuto dalla campagna #MangiaItaliano lanciata dalla Coldiretti alla quale stanno aderendo numerosi volti noti della televisione, del cinema, dello spettacolo, della musica, del giornalismo, della ricerca e della cultura. In questo contesto l’aumento del fondo per l’aiuto agli indigenti del Decreto “Cura Italia” è importante per aiutare i più bisognosi e per un primo sostegno all’allevamento italiano ma occorre – continua la Coldiretti – intervenire per salvare importanti settori dell’economia agricola in difficoltà, dal vino all’ortofrutta, dal florovivaismo alla pesca, dagli agriturismi alla vendita diretta, senza discriminare le aziende sulla base del fatturato. Le misure a favore degli indigenti sul latte saranno positivamente estese come richiesto anche alla carne bovina, ovina e suina ma servono anche risorse per indennizzare le aziende florovivaistiche dalla perdita in questa fase della produzione di fiori recisi ed in vaso e successivamente delle piante – continua la Coldiretti – nel chiedere una forte campagna di comunicazione per sostenere il consumo di prodotti alimentari italiani da parte dei cittadini. A preoccupare per i limiti posti alla circolazione da parte di molti Paesi e per questo – continua la Coldiretti – occorre subito una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire da parte di studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne dove mancano i braccianti stranieri anche per effetto delle misure cautelative adottate a seguito dell’emergenza coronavirus. In questo contesto è necessario quindi – conclude la Coldiretti – anche prorogare gli attuali permessi per lavoro stagionale in scadenza al fine di evitare ai lavoratori stranieri di dover rientrare nel proprio Paese di origine.

ECCO IL NUOVO MODELLO DI AUTODICHIARAZIONE
(ma spostiamoci il meno possibile, solo se necessario)

Ieri, martedì 17 marzo, è stato pubblicato il nuovo Modello di Autodichiarazione per le persone che devono effettuare spostamenti esclusivamente legati alle seguenti motivazioni:

– comprovate esigenze lavorative
– situazioni di necessità
– motivi di salute
– rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza

Il nuovo Modello contiene una specifica autodichiarazione per i seguenti requisiti:

– non essere sottoposto alla misura della quarantena e di non essere risultato positivo al virus COVID -19
– essere a conoscenza delle sanzioni previste in caso di inottemperanza delle misure di contenimento del contagio

E’ previsto che l’operatore di polizia che effettua il controllo controfirmi l’autodichiarazione attestando che viene resa in sua presenza previa identificazione del dichiarante.
Quindi la firma va apposta davanti al controllore.

In questo modo il cittadino viene esonerato dall’onere di allegare all’autodichiarazione una fotocopia del proprio documento d’identità, che deve comunque essere esibito al momento del controllo.

Il modulo può essere stampato, e anche precompilato (tranne la firma che deve essere apposta al momento del controllo)

NUOVO MODULO AUTODICHIARAZIONE SPOSTAMENTI

I DIALOGHI DELLA VAGINA
Persone di spessore

“E’ uno stratificato, come me”.
“Però a te ci si arriva”.
“È pieno di correnti, limpido a tratti, ma nero per lunghi metri”.
“Si fa attraversare?”
“Da me, sì. Però, proprio come me, a volte spaventa. Perché sai che perdersi può non dipendere da noi”.

Non la sento da qualche giorno B., ma non importa, potremmo riprendere anche ora da quello scambio di messaggi parlando della paura che si provoca negli altri, della confusione tra facilità e fatica nell’arrivare fino in fondo a qualcuno, quando sembra di esserci finalmente e un attimo dopo di non esserci più.
B. dice di avere vicino un uomo stratificato, anche lei lo è: materia che si poggia su materia e fa spessore, lì in mezzo ci puoi trovare tutte le domande del mondo e qualche tentativo di risposta. Penso che sia un bene sommare questi strati e le faccio l’esempio di chi non ne ha proprio, quelli sottili sottili, lamiere taglienti che entrambe abbiamo conosciuto.
Poi la paura, che B. usa in maniera causativa, come lui. In effetti persone così, possono intimorire perché da loro qualcosa arriva. Una rarità, ormai. Più facile lasciare cadere, non rispondere, annacquare. Loro, gli stratificati, invece li trovi sempre, anche quando percorrono quei lunghi metri neri.
Però, cara B., non devi pensare che perdersi possa anche non dipendere da noi, non più. È stato così, è vero. Ma i tuoi strati sono aumentati, ti ci puoi accomodare sopra. Sono morbidi.

Che tipo di persone avete incontrato nella vostra vita? Spesse e stratificate come l’uomo di B., oppure esili e volatili?

Potete scrivere a parliamone.rddv@gmail.com