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Giorno: 11 Gennaio 2021

Palestre a Vigarano, gli ex consiglieri scrivono al commissario prefettizio

Da: LEGA – Davide Bergamini Referente Provinciale Ferrara

BERGAMINI, ZANELLA E BALESTRA: “PREOCCUPATI PER GLI EFFETTI DEGLI AUMENTI. PER IL MAGAZZINO SONDARE ALTRE POSSIBILITA’”

“Chiediamo una riflessione al Commissario prefettizio sulla questione delle palestre e dell’ipotesi di un innalzamento delle tariffe. Siamo preoccupati per l’effetto che questo potrebbe avere sulle società sportive e a ricaduta sulle famiglie che potrebbero vedere molte realtà abbandonare il Comune di Vigarano o aumentare le tariffe di iscrizione, proprio in un momento in cui i cittadini si trovano in forti difficoltà. Per sottolineare le nostre preoccupazioni abbiamo inviato una lettera al Commissario facendo presenti le problematiche che potrebbero nascere da una decisione che certamente economicamente ha una logica, ma che dovrebbe essere ponderata attentamente alla luce della particolare situazione che, con la pandemia, ha investito tutto il mondo sportivo”. Così Davide Bergamini, ex capogruppo Lega Salvini Premier a Vigarano insieme agli ex consiglieri di Fratelli d’Italia, Mauro Zanella e Luigi Balestra si rivolge con un appello al commissario prefettizio che guida il Comune di Vigarano, dopo la disfatta della giunta Paron. I consiglieri suggeriscono “di individuare un punto di incontro con le società adatto a superare il momento critico per mettere mano, magari in seguito ad epidemia terminata, all’intero sistema delle Palestre comunali”. Inoltre in riferimento all’ipotesi di chiudere la struttura di via Pasolini, i consiglieri sottolineano che “chiudere una palestra, sulla quale erano stati fatti importanti investimenti, per trasformarla in un magazzino in questo momento storico di gravissima difficoltà per il mondo sportivo e giovanile sarebbe un segnale particolarmente negativo. Non solo per i gestori delle palestre costretti a sospendere i corsi, ma anche per tanti giovani già costretti a rinunciare ad attività salutari e socializzanti come sono quelle sportive e a frequentare la scuola in modo non continuativo”. I tre ex consiglieri auspicano quindi che “sia possibile trovare una soluzione alternativa magari individuando una modalità che garantisca un esborso adeguato alle risorse presenti, magari sondando in zona la disponibilità di imprenditori locali che sicuramente in un periodo come questo si possono trovare interessati a mettere a disposizione della comunità adeguati spazi”. E concludono “è importante ricordare che il problema delle palestre viene da lontano e il fatto che il Comune si trovi in queste condizioni è frutto di una pessima gestione degli spazi sportivi da parte dell’ex sindaco Barbara Paron e della Giunta decaduta che ha trascurato, oltre agli altri, anche questo aspetto primario per il nostro comune e i cittadini”.

Trump: Coldiretti, scattano dazi contro vino UE, è ultimo atto

Da: Emilia-Romagna Coldiretti

TRUMP: COLDIRETTI, SCATTANO DAZI CONTRO VINO UE, E’ ULTIMO ATTO
SALVO IL MADE IN ITALY CHE RISCHIA PERO’ CON LA DIGITAL TAX

Scattano i dazi Usa contro i prodotti dell’Unione Europea con nuove tariffe aggiuntive Usa all’importazione di parti di produzione di aeromobili provenienti da Francia e Germania, i vini, il cognac e brandy francesi e tedeschi, che sono inseriti nell’elenco dei prodotti tassati a partire dal 12 gennaio 2021. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che si tratta probabilmente dell’ultimo atto sugli scambi commerciali del presidente uscente Donald Trump responsabile dell’avvio della politica dei dazi anche nei confronti dei Paesi partner.

Si tratta – continua la Coldiretti – di un nuovo capitolo della guerra commerciale che contrappone l’Unione Europea agli Stati Uniti nella disputa sugli aiuti al settore aereonautico che coinvolge l’americana Boeing e l’europea Airbus sulla quale è intervenuto anche in Wto autorizzando prima gli usa e poi l’Ue ad applicare dazi.

A provocare la nuova ritorsione – precisa la Coldiretti – sono state proprio le tariffe aggiuntive europee entrate in vigore il 10 novembre scorso sui prodotti Usa del 15% per gli aerei che salgono al 25% su ketchup, formaggio cheddar, noccioline, cotone e patate americane insieme a trattori, consolle e video giochi. Una misura autorizzata dal Wto dopo che gli Usa avevano deciso dal 18 ottobre 2019 in Usa una tariffa aggiuntiva del 25% su una lunga lista di prodotti importati dall’Italia e dall’Unione Europea che tuttora colpiscono le esportazioni agroalimentari Made in Italy per un valore di circa mezzo miliardo di euro su prodotti come Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello.

Salvo pero’ il vino italiano che – precisa la Coldiretti – non è colpito neanche dalle tariffe aggiuntive in vigore al 12 gennaio che invece si accaniscono di nuovo nei confronti della Francia, che è il principale concorrente del nettare di bacco Made in Italy su quel mercato, che è già stata colpita precedentemente e che ha visto calare del 37% le proprie esportazioni in Usa nei primi nove mesi del 2021 secondo il dipartimento del Commercio Usa. L’aumento dei prezzi del vino francese favorisce la produzione dall’Italia che l’Italia è il primo fornitore con gli americani che apprezzano tra l’altro il Prosecco, il Pinot grigio, il Lambrusco e il Chianti

Non si tratta comunque di un buon segnale, poiché a preoccupare – continua la Coldiretti – è il contenzioso diretto tra Italia e Stati Uniti sulla digital tax, la tassa sui servizi digitali con un’aliquota del 3% sui ricavi dell’anno precedente sulle grandi imprese digitali con un fatturato di almeno 750 milioni e incassi on line in Italia di 5,5 milioni di euro. Si rischia infatti una ritorsione statunitense che potrebbe colpire l’export agroalimentari Made in italy in Usa che rappresentano il primo mercato di sbocco fuori dai confini comunitari per un valore record vicino ai 5 miliardi nel 2020, secondo la proiezione Coldiretti su dati Istat.

In questo contesto sono importanti le affermazioni del commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni che si è detto “ottimista” sul materializzarsi in sede Ocse di una “nuova prospettiva” nel confronto sugli Usa in merito alla tassazione dei servizi digitali.

“Con l’elezione del nuovo presidente Usa Biden occorre ora avviare un dialogo costruttivo ed superare uno scontro dagli scenari inediti e preoccupanti che rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull’economia e sulle relazioni tra Paesi alleati in un momento drammatico per gli effetti della pandemia” conclude il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

Commercio. Stop asporto nei bar alle 18

Commercio. Stop asporto nei bar alle 18, l’assessore Corsini: “Non penalizzare la grande maggioranza dei gestori, che lavorano in sicurezza. Piuttosto si facciano massicci controlli in quelli che permettono o favoriscono assembramenti”

“E il codice Ateco del bar è lo stesso delle pizzerie da asporto e di attività analoghe, che dovrebbero abbassare la serranda a quell’ora”

Bologna- “L’azione di contrasto al virus è assolutamente prioritaria, soprattutto di fronte al possibile aumento del contagio nel Paese ipotizzato dagli esperti. Ma occorre fare attenzione a prendere decisioni che rischiano solo di penalizzare attività che si possono svolgere in sicurezza e categorie economiche ormai al limite. Mi riferisco alla possibilità di fermare alle 18 l’attività di asporto da parte dei bar, di cui si parla in merito al nuovo Dpcm cui lavora il Governo: la gran parte di questi esercenti gestisce i locali in maniera più che corretta e la maggioranza di loro non può pagare colpe di pochi, che ancora oggi permettono o addirittura favoriscono assembramenti fuori dai locali stessi. Su questo, anzi, chiediamo con forza che si facciano controlli massicci fuori da bar e locali dove si creano tali situazioni”.

Così l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini, che prosegue: “Ricordo poi che il codice Ateco dei bar è lo stesso delle pizzerie e di altre attività analoghe, che ovviamente dovrebbero abbassare la serranda a quell’ora, cosa difficilmente spiegabile alla luce dei protocolli di sicurezza che permette loro di operare con tutte la garanzie necessarie”.

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: 11 gennaio

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: 1.942 nuovi positivi, di cui 822 asintomatici da screening regionali e attività di contact tracing. 316 nuovi guariti. Oggi alle ore 16 somministrati quasi 6mila vaccini, oltre 73.600 in totale

Eseguiti 9.632 tamponi e 7.013 test rapidi. Il 95% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media nei nuovi positivi è di 45,8 anni. 66 i decessi. Online l’aggiornamento in tempo reale della campagna vaccinale

Bologna – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 192.832 casi di positività, 1.942 in più rispetto a ieri, su un totale di 9.632 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore.

La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è quindi del 20,1%: un dato in linea con gli altri giorni seguenti ai festivi, quando i tamponi vengono effettuati nei casi maggiormente necessari, in presenza di sintomi o situazioni nelle quali l’esito positivo è spesso atteso, e che quindi non si può considerare indicativo di una tendenza.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale on line, sul nuovo portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid.

Alle 16 sono state effettuate 73.660 vaccinazioni; 5.905 le somministrazioni oggi a quell’ora, tendendo presente che le Aziende sanitarie proseguono per l’intera giornata, fino a sera.

Prosegue intanto l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati 822 sono asintomatici, individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi, 424 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 546 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,8 anni.

Sugli 822 asintomatici, 407 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 47 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 45 con gli screening sierologici, 11 tramite i test pre-ricovero. Per 312 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi per provincia vede Modena con 469 casi, poi Bologna con 402; seguono Rimini con 173 casi, Reggio Emilia (168), Ferrara (146), Parma (135), Cesena (132), Ravenna (129). Poi Forlì (88), il circondario di Imola (56) e Piacenza (44).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione. In seguito alla verifica sui dati dei giorni passati sono stati eliminati due casi (1 a Bologna e 1 a Forlì) in quanto giudicati non Covid-19.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 9.632 tamponi, per un totale di 2.704.917. A questi si aggiungono anche 49 test sierologici e 7.013 tamponi rapidi effettuati da ieri.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 316 in più rispetto a ieri e salgono così a quota 122.963.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 61.466 (+1.560 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 58.487 (+1.523), il 95% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 66 nuovi decessi: 12 a Bologna (di cui 5 donne – rispettivamente di 81, 82, 83 anni e 2 di 86 – e 7 uomini: 63, 68, 69, 72, 84, 92 e 95 anni); 10 a Ravenna (di cui 6 donne – rispettivamente di 73, 78, 86, 88, 89, 98 anni – e 4 uomini, di 64, 67, 82, 85 anni); 10 a Ferrara (di cui 5 donne – rispettivamente di 73, 85, 88, 90, 93 anni – , e 5 uomini, di 67, 78, 80, 81, 94 anni); 9 nel modenese (di cui 3 donne di 91, 93 e 96 anni, e 6 uomini: 2 di 74 anni, uno di 81, 2 di 88, uno di 91 anni); 6 a Reggio Emilia (3 donne di 80, 86 e 97 anni, e 3 uomini di 45, 64 e 79 anni); 6 in provincia di Forlì-Cesena (2 uomini di 79 e 92 anni, e 4 donne: una di 86 anni, deceduta però a Ravenna, una di 90, una di 93 e una di 96 anni, quest’ultima deceduta a Rimini); 4 nel riminese (2 donne di 90 e 91 anni, e 2 uomini di 76 e 90 anni);5 a Piacenza (2 donne di 84 e 88 anni e 3 uomini di 72, 74 e 82 anni);2 a Parma (entrambi uomini, rispettivamente di 86 e 93 anni). Due decessi sono di cittadini residenti al di fuori dell’Emilia-Romagna: un 80enne di Falconara Marittima (Ancona) deceduto a Bologna e un 75enne di Marradi (Firenze), deceduto a Ravenna.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in Emilia-Romagna sono stati 8.403.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 238 (uno in più rispetto a ieri), 2.741 quelli negli altri reparti Covid (+36).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 14 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 13 a Parma (-1), 18 a Reggio Emilia (invariato), 53 a Modena (-1), 48 a Bologna (+3 rispetto a ieri), 16 a Imola (invariato), 27 a Ferrara (invariato), 14 a Ravenna (-3), 4 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (+2) e 25 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 16.775 a Piacenza (+44 rispetto a ieri, di cui 36 sintomatici), 14.021 a Parma (+135, di cui 104 sintomatici), 25.922 a Reggio Emilia (+168, di cui 75 sintomatici), 34.444 a Modena (+469, di cui 348 sintomatici), 38.366 a Bologna (+402, di cui 185 sintomatici), 6.164 casi a Imola (+56, di cui 25 sintomatici), 10.594 a Ferrara (+146, di cui 50 sintomatici), 14.748 a Ravenna (+129, di cui 51 sintomatici), 6.879 a Forlì (+88, di cui 52 sintomatici), 7.748 a Cesena (+132, di cui 103 sintomatici) e 17.171 a Rimini (+173, di cui 91 sintomatici).

Gecim incrementa l’attività di cremazione

Da: Cristina Romagnoli, Comune di Copparo

GECIM INCREMENTA L’ATTVITÀ DI CREMAZIONE
Come già nel marzo scorso, l’impianto estenderà le ore di funzionamento

L’ordinanza numero uno che ha firmato lunedì 11 gennaio il sindaco
Fabrizio Pagnoni stabilisce che «Gecim Srl, per far fronte all’emergenza
sanitaria in essere, compatibilmente con le capacità di gestione
interne, possa e estendere fin da oggi a 24 ore giornaliere il
funzionamento dell’impianto di cremazione di Copparo al fine di poter
incrementare il numero di cremazioni».
La urgente e temporanea modifica dell’Autorizzazione Unica Ambientale,
di cui è stata inoltrata richiesta a Comune e all’Agenzia Regionale per
la Prevenzione e l’Ambiente, consentirà al Giardino della cremazione di
incrementare la propria attività. Ciò per far fronte alle numerose
richieste, provenienti anche da fuori regione, e in particolare dal
vicino Veneto, legate all’emergenza sanitaria in corso.
Si tratta della seconda volta in questa pandemia. La prima a fine marzo,
quando, nella profonda commozione di tutto il Paese, anche a Copparo fu
affidata la triste incombenza dell’ultimo saluto delle vittime di
Bergamo e di Vo’ Euganeo: le immagini sono ancora vive nella mente e nel
cuore dei copparesi. Con il miglioramento della stagione estiva la
situazione era tornata alla regolarità, tanto che ad inizio agosto Gecim
aveva provveduto a comunicare all’Amministrazione comunale e ad Arpae il
rientro alle normali condizioni di esercizio dell’impianto.
Ora la situazione epidemiologica ha necessitato un nuovo temporaneo
incremento delle cremazioni, per dare risposta alle esigenze
determinatesi e rinnovando l’impegno, preso già durante la prima fase,
in accordo con prefettura e le forze dell’ordine, di contribuire per
quanto possibile a ridurre le difficoltà delle aree più colpite
accogliendo all’impianto di Copparo i feretri destinati alla cremazione.
Nelle ultime settimane sono infatti fortemente aumentate le richieste.
«Come già a marzo, questo è uno degli atti che mi sarei augurato di non
dovere mai firmare – afferma il sindaco Pagnoni -. Provvedimenti simili
sono la cruda e dolorosa prova di quanto la pandemia rappresenti ancora
una minaccia presente e temibile. Non ce ne dobbiamo tuttavia sottrarre
per quel senso di responsabilità e di solidarietà che ci unisce tutti in
un momento tanto difficile. Forniremo un servizio incrementato, per cui
dobbiamo ringraziare tutti gli operatori di Gecim, che mai, anche nel
periodo più penoso e critico, si sono tirati indietro. E come in passato
la comunità saprà stringersi intorno alle vittime che se ne sono andate
senza il conforto dei loro cari e alle famiglie che sono costrette ad
affrontare una simile terribile pena».

Specializzandi e tirocinanti Unife nelle aziende sanitarie e vaccinazione anti-Covid

Da: Unife Ufficio Stampa

Oltre 700 specializzandi di Unife nella campagna vaccinale a Ferrara.
Riceveranno inoltre il vaccino anche gli studenti dei Corsi Unife che svolgono tirocinio presso le due aziende sanitarie.

Come dall’inizio della pandemia, l’Università di Ferrara continua a essere in prima linea e a prestare il proprio contributo nella gestione dell’emergenza.

Per questo, la campagna vaccinale contro il Covid-19 sta coinvolgendo gli specializzandi attivi nelle Aziende (Azienda Ospedaliero Universitaria e Azienda USL di Ferrara) e tutti gli studenti dei corsi di studio Unife che vi svolgono tirocini, oltre ai circa 100 docenti e ricercatori e le 35 unità di personale tecnico amministrativo che vi prestano servizio.

Nel dettaglio, oltre a 730 specializzandi operativi nelle due aziende, riceveranno il vaccino le studentesse e gli studenti dei corsi di Medicina e Chirurgia, di Infermieristica e di tutti i corsi della Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione, che svolgano o stiano per svolgere il tirocinio in una delle aziende sanitarie.

Il commento del Prof. Stefano Pelucchi, Delegato del Rettore per le Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria

Per quanto riguarda gli specializzandi, illustra il Prof. Stefano Pelucchi, Delegato del Rettore per le Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria: “Su proposta di Unife, accolta dalle Aziende, sono stati inseriti nella campagna i 465 medici in formazione specialistica attivi a Cona e nell’AUSL; inoltre, accederanno alla vaccinazione anche gli ulteriori 266 giovani specializzandi che prenderanno servizio dal 26 gennaio. A nome di Unife desidero ringraziare Paola Bardasi e Monica Calamai per avere prontamente recepito le richieste dell’Ateneo”.

Gli specializzandi potrebbero ora assumere un ruolo attivo nella campagna vaccinale. “Oggi (11 gennaio ndr) gli Atenei della regione saranno in call con l’assessore regionale Donini per valutare il coinvolgimento degli specializzandi nella campagna vaccinale”, conclude il Prof. Pelucchi. “Di nuovo i nostri medici in formazione si dimostrano una risorsa fondamentale per la gestione della pandemia nel nostro territorio”.

Il commento del Dr. Federico Moro, specializzando in Anestesia, rianimazione e terapia intensiva di Unife e rappresentante degli specializzandi dell’Ateneo

“La vaccinazione estesa a tutto il personale universitario dedicato all’assistenza clinica dei malati, compresi noi medici in formazione specialistica è importantissima – commenta il Dr. Federico Moro, specializzando in Anestesia, rianimazione e terapia intensiva di Unife e rappresentante degli specializzandi dell’Ateneo. -. Se solitamente il nostro ruolo è in gran parte di “formazione”, fin dall’inizio di questa pandemia abbiamo dovuto assumere via via sempre più competenze e responsabilità, ovviamente con il continuo supporto e monitoraggio da parte dei nostri medici strutturati che sono sempre a nostra disposizione. La presenza dei medici specializzandi ha consentito di aumentare la capacità delle aziende ospedaliere di trattare nel modo migliore quanti più malati possibile”.

Moro presta servizio nella terapia intensiva Covid di Cona: “Qui ci sono giorno e notte, a rotazione, festivi e weekend compresi, cinque specializzandi a fianco del personale medico strutturato e dei nostri colleghi infermieri”.

Il Dottor Moro, come stanno facendo i suoi colleghi tra cui Federica Cutaia (foto), si è sottoposto al vaccino la scorsa domenica: “La vaccinazione è andata molto bene, persino con qualche minuto di anticipo. È importante lanciare un messaggio chiaro e positivo sulla vaccinazione, in un momento in cui circola tanta disinformazione su una azione di prevenzione così fondamentale”.

Bergamini (Lega): “Da Bonaccini miseria per imprese, prenda esempio dal Comune di Ferrara

Da: Fabio Bergamini

COVID, BERGAMINI (LEGA): “DA BONACCINI MISERIA PER IMPRESE. PRENDA ESEMPIO DA COMUNE DI FERRARA”
“Il presidente Bonaccini ha previsto una cifra troppo esigua per le attività colpite dalla crisi Covid. I ristori previsti dalla Regione sono insufficienti, ad oggi prevedono contributi solo per poche attività e con stanziamenti ridotti. In tutta la provincia di Ferrara solo 2mila bar e ristoranti potranno beneficiarne, con stanziamenti massimi di 3mila euro. Decisamente poco per chi da mesi è costretto a chiusure, limitazioni, restrizioni”. Lo dice il consigliere regionale Fabio Bergamini (Lega) a proposito dei ristori previsti dalla Regione Emilia-Romagna.
“Bonaccini prenda esempio dal Comune di Ferrara, guidato dal sindaco della Lega Alan Fabbri, che già da mesi sta erogando contributi a diverse categorie, con quattro bandi già previsti, diverse categorie beneficiarie, 2milioni di euro (di risorse comunali) già stanziati e 1.600 attività già sostenute. Il Comune ad oggi ha inoltre aperti due bandi per sostenere settori particolarmente penalizzati dalle misure volute dal governo: il comparto turistico e i circoli privati (con attività di somministrazione alimenti e bevande. Dalla Regione che può contare su risorse ben superiori ci saremmo aspettati più attenzione per categorie che da mesi sono costrette a ‘navigare a vista’ a causa di un governo che, nella gestione Covid, procede per prove ed errori sulla pelle di migliaia di lavoratori”.

Internazionale a Ferrara Edizione straordinaria focus Europa e disuguaglianze

Da: Ufficio Stampa Internazionale a Ferrara

Internazionale a Ferrara.
Edizione straordinaria focus Europa e disuguaglianze

Continua, con la nuova formula, Internazionale a Ferrara. Nell’appuntamento di gennaio, al centro l’Europa con un’intervista esclusiva a Paolo Gentiloni, le testimonianze dalla Bielorussia, un ragionamento sulle disuguaglianze e un approfondimento sull’ascesa delle nuove destre. Ancora una volta in diretta streaming.

In diretta streaming

Il vecchio continente si trova ad affrontare una pandemia che ha acuito la crisi sociale e ha portato con sé effetti inaspettati. Così se da un lato abbiamo assistito al rafforzamento delle destre e a nuova spinta verso le manifestazioni per le libertà fondamentali, dall’altro abbiamo osservato l’Europa muoversi come un soggetto unico per far fronte all’urto causato dall’epidemia: Recovery Fund e campagna vaccinale ne sono un esempio.

Torna per approfondire la grande sfida che oggi aspetta l’Unione Europea, Internazionale a Ferrara. Appuntamento sabato 16 e domenica 17 gennaio in diretta streaming sul canale Facebook del settimanale con il festival di giornalismo organizzato dalla rivista diretta da Giovanni De Mauro con il Comune di Ferrara. Un format nuovo per “un festival ponte” che vedrà un appuntamento al mese fino a maggio. Una modalità diversa pensata per conciliare il rispetto delle limitazioni imposte dalle norme anti-covid con il desiderio di mantenere saldo il rapporto con la città e con il pubblico che negli anni ha partecipato alla manifestazione. Tutte le indicazioni per seguire il panel si trovano sul sito www.internazionale.it/festival.

“Abbiamo avvertito la necessità di aprire una riflessione per comprendere le conseguenze del tempo che stiamo vivendo sulla nostra vita quotidiana- ha detto Chiara Nielsen, direttrice del festival e vice direttrice di Internazionale – la pandemia ha rimescolato le carte e oggi più che mai abbiamo bisogno di analizzare gli scenari futuri perché il mondo che ci verrà restituito sarà molto diverso da quello che conoscevamo. A ottobre abbiamo parlato della necessità di riallacciare i fili, di riprendere il discorso dopo la scossa della prima ondata, ora che abbiamo realizzato di non essere ancora fuori dalla crisi, vogliamo capire insieme quali sono gli strumenti che abbiamo messo in campo, comprenderne le potenzialità e analizzare i rischi”.

Le scommesse dell’Europa

L’epidemia da Covid-19 si è rivelata anche come crisi sociale, acuendo le disuguaglianze. Così se è la natura a creare la diversità tra gli uomini, sono però le regole del gioco economico e soprattutto finanziario a generare le diseguaglianze. Se ne discuterà sabato 16 gennaio, ore 16, durante la presentazione di Disuguali (Aboca Edizioni), il volume di Stefano Zamagni, professore economista e ex presidente dell’Agenzia per il terzo settore, oggi presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali. Insieme a lui Laura Serrano Conde, giornalista spagnola, corrispondente in Italia dell’Agenzia di Stampa Efe, moderazione di Alessandro Lubello, Internazionale. L’evento è in collaborazione con Aboca Edizioni e in streaming anche su abocaedizioni.com. Durante l’incontro, Zamagni analizzerà alcune delle soluzioni per ridurre le fratture sociali e la necessità di intervenire sulle istituzioni. Secondo l’economista la strada dovrebbe condurci verso l’adozione di strategie trasformazionali, distogliendo il focus dalle riforme. Per Zamagni infatti il riformismo è, oggi, il modo più visibile per fondare il conservatorismo, ma il capitalismo non è irreversibile. Durante l’incontro ci si domanderà quali siano, nelle condizioni attuali, le trasformazioni più importanti cui volgere l’attenzione.

La pandemia ha causato in tutto il continente la più grave recessione dal dopoguerra. Il piano di aiuti economici approvato dall’Unione è una grande occasione per rilanciare non solo l’economia ma il progetto stesso d’integrazione europea. L’Italia e gli altri paesi saranno in grado di coglierla? In “Una sfida per l’Europa”, sempre sabato 16, alle 18, risponderà a questa e ad altre domande Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per gli affari economici e monetari, a colloquio con i corrispondenti della stampa estera, Jérôme Gautheret, Le Monde e Silvia Sciorilli Borrelli, Financial Times (evento in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea).

Domenica 17 gennaio si parte alle 16 con un incontro con il politologo olandese Cas Mudde che ha pubblicato la sua nuova indagine, Ultradestra. Radicali ed estremisti dell’antagonismo al potere (Luiss University Press). Riannodando il filo delle trasformazioni, reali o percepite, che hanno fatto seguito in Europa come negli Stati Uniti a eventi quali l’11 settembre, la “Grande recessione” del 2008 e la crisi dei rifugiati del 2015, lo studioso definisce le coordinate di un fenomeno che ha pervaso la politica degli ultimi anni. In Ultradestra, Mudde dimostra come l’emergere di forze un tempo considerate eversive sia tutt’altro che una tendenza episodica e destinata a esaurirsi nel breve periodo, bensì il momento culminante di un processo lungo anni che ha portato allo sdoganamento di stili, linguaggi e politiche un tempo ritenuti pericolosi e di minoranza. I recenti fatti americani confermano questa tesi. L’autore ne discuterà con Nadia Urbinati, politologa alla Columbia University. Modera Annalisa Camilli, Internazionale.

Il 12 agosto 2020, tre giorni dopo il voto in Bielorussia, 250 donne con in mano dei fiori bianchi si sono riunite spontaneamente di fronte al mercato Komarovskij, nel centro di Minsk, per manifestare contro il regime di Aleksandr Lukasenko. I flash mob si sono ripetuti durante tutti i giorni delle proteste. Ma, oltre l’indignazione popolare contro la violenza del regime, quali sono le radici di questi atti di contestazione? Un movimento nonviolento, guidato da un gruppo di donne, che ha coinvolto una larghissima fetta della popolazione, ben oltre gli ambienti liberal e filoccidentali delle grandi città: a innescarla, il risultato evidentemente manipolato delle elezioni del 9 agosto. Perché la società civile si è svegliata proprio adesso? In che modo le proteste sono il compimento di un processo di maturazione civica e politica che dura da anni? Quali sono le implicazioni geopolitiche delle contestazioni? Se ne parlerà durante “La rivoluzione gentile in Bielorussia” sempre domenica 17 gennaio alle ore 18 con la politica socialista belga Maria Arena, membro del Parlamento Europeo; Hanna Liubakova, giornalista bielorussa, e Veronika Tsepkala, attivista politica bielorussa che ha ricevuto, a nome dell’opposizione del suo paese, il Premio Sacharov 2020 consegnatole a dicembre scorso dal Parlamento europeo. L’intervista sarà condotta da Andrea Pipino, Internazionale. L’incontro è in collaborazione con Parlamento europeo – ufficio di Milano.

Un festival per tutti

L’incontro in streaming sarà in italiano e inglese, con traduzione simultanea, gratuito e senza bisogno di iscrizione. Dopo il live resterà disponibile sul sito di Internazionale.

Covid. Al via i ristori regionali, il 20 gennaio in ogni provincia i bandi per ristoranti e bar: disponibili 21,3 milioni di euro.

Covid. Al via i ristori regionali, il 20 gennaio in ogni provincia i bandi per ristoranti e bar: disponibili 21,3 milioni di euro. Entro febbraio aiuti per circa 40 milioni di euro ad attività e imprese in tutti i comparti. Bonaccini-Corsini: “Servono risposte veloci a chi rischia di pagare doppio una crisi durissima, il Governo eroghi al più presto i ristori nazionali”

Convenzione con Unioncamere: saranno le Camere di Commercio a fare i bandi ed erogare i fondi a baristi e ristoratori. Poi i sostegni agli altri soggetti: gestori di piscine pubbliche (1,5 milioni), palestre (2 milioni), Taxi e Ncc (2 milioni), imprese culturali e cinema (2,5 milioni), discoteche e locali da ballo (3 milioni), spettacolo viaggiante (1 milione), maestri di sci e snowboard e addetti impianti sciistici (1 milione), guide turistiche (1 milione). In corso di definizione l’assegnazione di altri 4 milioni di euro a beneficio di altre categorie , fra cui venditori ambulanti in fiere e sagre paesane

Bologna – Via all’ operazione ristori regionali per attività e imprese dell’Emilia-Romagna che in tutti i comparti sono alle prese con sospensioni o chiusure dovute alle restrizioni anti-Covid. Aiuti per un totale di circa 40 milioni di euro, fra fondi della Regione e fondi statali messi a disposizione dal Governo e destinati alle categorie soggette a restrizioni aggiuntive disposte con ordinanze regionali. Ristori che si aggiungono a quello nazionali.
I primi a partire sono ristoranti e bar: il 20 gennaio in tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini, verranno emanati i bandi per gli esercizi che potranno così richiedere i ristori regionali. La Regione ha stanziato 21,3 i milioni di euro, affidandone la gestione alle Camera di Commercio, che faranno i singoli bandi in ogni provincia, attraverso una convenzione già approvata con Unioncamere Emilia-Romagna.

“Con lo stanziamento delle risorse e il via ai bandi manteniamo il doppio impegno che come Regione avevamo preso: da un lato sostenere le attività colpite dalle restrizioni e dalle chiusure di questi mesi, dall’altro la promessa di farlo il più velocemente possibile- affermano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini-. In questo momento la rapidità delle risposte che diamo è fondamentale, anche per essere nelle condizioni di agganciare la ripresa non appena possibile, e in Emilia-Romagna siamo convinti di avere i mezzi per poterlo fare”.

“Noi facciamo la nostra parte e siamo pronti a stanziare nuove risorse. Parallelamente, confermiamo la richiesta al Governo di erogare il prima possibile i ristori nazionali: servono subito a persone che devono tenere chiuse o far funzionare a mezzo servizio attività spesso frutto dei sacrifici di una vita- chiudono Bonaccini e Corsini- e che rischiano di dover pagare due volte il prezzo di una crisi durissima, sotto il profilo economico oltre che sanitario”.

La Regione gestirà invece direttamente due bandi. Uno, in preparazione, da 1,5 milioni di euro rivolto ai gestori delle piscine pubbliche date appunto in gestione tramite convenzione, per l’erogazione di un contributo diretto una tantum in un’unica soluzione. Il secondo, a febbraio, da 2 milioni di euro, a beneficio invece di Taxi e Noleggio con conducente (Ncc), bonus erogati anche in questo caso direttamente dall’Amministrazione regionale sulla base delle licenze in essere: sono circa 3mila i soggetti interessati in tutta l’Emilia-Romagna.

A fine gennaio, probabilmente attraverso una nuova convenzione con le Camere di Commercio, che faranno i relativi bandi, verranno messi a disposizione fondi per i ristori alle seguenti attività: imprese culturali e cinema (circa 2,5 milioni di euro); palestre (2 milioni di euro); spettacolo viaggiante (1 milione di euro); discoteche e locali da ballo assimilati (3 milioni di euro).

Cifre che verranno definite con esattezza in questi giorni, così come sono in corso di definizione le modalità di gestione dei ristori decisi per maestri di sci, di snowboard e addetti degli impianti sciistici (1 milione di euro) e per le guide turistiche (1 milione di euro).

Rimangono poi circa 4 milioni di euro da destinare ai ristori per altre categorie, fra cui venditori ambulanti in fiere e sagre paesane.

Prima fase di raccolta piante conclusa

Da: Simone Saletti, Sindaco di Bondeno

PRIMA FASE DI RACCOLTA PIANTE CONCLUSA. AL VIA LA SECONDA FASE CON NUOVI ALBERI E ARBUSTI. A CURARE IL PROGETTO GINO ALBERGHINI E L’ASSOCIAZIONE TERRE MATILDEE

Il sindaco Simone Saletti: «Successo straordinario: messa in piedi un’attività concreta che ha permesso di soddisfare oltre duemila richieste di piante. Sono certo che il successo della prima fase verrà ampiamente confermato nei prossimi due mesi di servizio»

Sì è conclusa con un netto successo la prima parte dell’iniziativa promossa dal Comune di Bondeno, di concerto con l’associazione Terre Matildee presieduta da Edoardo Lodi, di strutturare un servizio di presa in carico e di raccolta delle piante dell’iniziativa Mettiamo radici per il futuro, promossa dalla regione Emilia-Romagna. Adesso, è tempo di replicare: «Al 31 dicembre abbiamo offerto il nostro servizio esattamente per 2021 piante, in una sorta di fortuito buon auspicio per l’anno che è appena iniziato – spiega il referente del progetto, Gino Alberghini -. Dato il successo che l’iniziativa ha riscosso tra i bondenesi, abbiamo deciso di prorogarla ancora per i mesi di gennaio e febbraio». I cittadini avranno dunque ancora sessanta giorni per presentare in Municipio la richiesta di ricevere le piante. Per il resto, il servizio è comodo e gratuito: l’associazione Terre Matildee si occuperà della presa in carico delle domande, si recherà dal vivaista per il ritiro, e infine porterà le piante a Bondeno in modo che le persone possano venire a ritirarle comodamente senza dover fare troppa strada. «Questa seconda fase dell’iniziativa sarà caratterizzata da un aumento della possibilità di scelta delle piante – prosegue Alberghini –: si potranno infatti richiedere anche il salice, il bagolaro, la tamerice e il lillà. In più, ma solo in casi di particolare necessità e bisogno, noi stessi di Terre Matildee potremo dare una mano per la messa a dimora delle piante». Si complimenta per il successo e l’organizzazione dell’iniziativa il sindaco di Bondeno, Simone Saletti: «Un’attività che non è rimasta solo sulla carta, ma che fin da subito ha portato risultati concreti. Aver raccolto oltre duemila richieste è indubbiamente un successo straordinario che, sono sicuro, verrà ampiamente confermato in questi ulteriori due mesi di attività».

Secondo ciclo di videolezioni per gli studenti delle scuole primarie sulla Riserva della Biosfera Delta del Po

Da: Biosfera Delta Po

Tre videolezioni gratuite online per gli studenti delle scuole primarie sulla Riserva della Biosfera Delta del Po.
Didattica a Distanza, educazione civica ed educazione alla Sostenibilità: il contributo del Parco Delta Po Emilia Romagna alle scuole del territorio

Comacchio, 11 gennaio 2021. Il Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna nell’ambito della propria mission di educazione ambientale prosegue la sua iniziativa di contribuire alla produzione di contenuti online per la scuola.

“Proprio in questo momento di particolare criticità per la scuola collegata all’emergenza sanitaria in corso – afferma la Direttrice del Parco Maria Pia Pagliarusco – abbiamo ritenuto di vitale importanza produrre nuovi contenuti online volti ad arricchire e integrare l’insegnamento della nuova materia obbligatoria Educazione Civica, che include l’Educazione alla Sostenibilità”.

Già a fine novembre 2020 abbiamo pubblicato sul canale YouTube della Riserva di Biosfera del Delta del Po un primo ciclo di tre videolezioni rivolti alle scuole secondarie di primo e secondo grado, che ha già totalizzato più di 1.200 visualizzazioni. Ora l’offerta formativa si integra con la pubblicazione del secondo ciclo di videolezioni rivolto alle scuole primarie.

Il secondo ciclo, composto sempre da tre videolezioni da circa 30 minuti ciascuna, ci si concentra su ciò che è il Delta del Po e cosa lo caratterizza sia da un punto di vista di biodiversità che antropico. Elementi, uomo e natura, che sono alla base del riconoscimento UNESCO Riserva della Biosfera nell’ambito del Programma MAB (Man and Biosphere):

La prima videolezione è dedicata al fiume Po e al suo Delta. Questa prima videolezione presenta il fiume Po, dalla sua sorgete sul Monviso fino alla sua foce nel Mar Adriatico, con alcuni elementi che verranno poi approfonditi nella seconda e terza videolezione. Inoltre, si parlerà anche di questo importante riconoscimento ricevuto dal Programma MAB UNESCO come Riserva della Biosfera. (https://youtu.be/crD14qyUwc8).

La seconda videolezione tratta il tema della biodiversità nel Delta del Po. In questa videolezione si introducono concetti come biosfera, ecosistema e biodiversità andandoli poi a declinare a livello di Delta del Po, presentando alcuni degli ecosistemi che caratterizzano questo territorio e degli animali che vi vivono. (https://youtu.be/Yufu-H_97sE).

La terza affronta il tema delle attività dell’uomo nel Delta del Po. Infatti, riprendendo l’idea di uomo-natura, in quest’ultima videolezione si parlerà di agricoltura e pesca, due attività che l’uomo ha da sempre svolto in questo territorio e che in alcuni casi sono diventate vere e proprie tradizioni, dal riso alla pesca dell’anguilla. Si concluderà poi parlando di turismo sostenibile, una attività che si sta sempre più diffondendo sul territorio di Biosfera Delta Po e che sottolinea ancora una volta l’importanza del collegamento tra uomo e natura. (https://youtu.be/9o1n9bRPpkk).

Tutte le videolezioni sono disponibili sul canale YouTube di Biosfera Delta Po (https://bit.ly/3qnFevQ)

Secondo incontro Ultravideo e Mura Viventi

Da: Pietro Perelli

ULTRAVIDEO e le MURA VIVENTI:
La videoarte promuove la creatività giovanile nel raccontare nuove centralità di luoghi, persone e imprese.
Sabato 16 gennaio secondo appuntamento “Audio documentario e la vita dei luoghi: storytelling ad
arte con ZimmerFrei il makers group”

“Audio documentario e la vita dei luoghi: storytelling ad arte con ZimmerFrei il makers group” è questo il
titolo del secondo appuntamento di “Ultravideo e le Mura Viventi”, progetto cofinanziato da ANCI
nell’ambito dell’Avviso pubblico “Sinergie” e promosso dal Consorzio Factory Grisù. Il nuovo workshop si
terrà sabato 16 gennaio con le docenze di Anna de Manincor e Massimo Carozzi. La prima, film-maker e
artista visiva, con una sessione dedicata al video che si terrà tra le 10 e le 12,30. Il secondo, sound designer e
musicista, dedicherà il suo tempo (15-17,30) all’audio.

Il progetto, come anticipato, ha il suo focus nel linguaggio audiovisivo e nella videoarte partecipativa per
dare evidenza all’intreccio tra la presenza umana nei luoghi e le arti. Intende promuovere un approccio che
consenta riletture inedite del presente per raccontare l’evoluzione di uno spazio sociale e per guidare
intuizioni future.

L’obiettivo del progetto è quello di far emergere la nuova vocazione territoriale del quartiere Giardino
promuovendo l’identità positiva di nuovi luoghi e di nuove funzioni grazie al linguaggio della videoarte e
dell’audiovisivo. Il percorso prevede corsi di formazione, incontri e laboratori di videoarte, workshop e
progetti che producano o permettano di creare video istallazioni nei nuovi luoghi sociali e culturali del
quartiere. Luoghi “viventi” mostrati attraverso la visione dei giovani che abitano e comunicano.

Oltre alla collaborazione e il coinvolgimento di videoartisti di fama, collettivi ed esperti dell’audiovisivo
come Anna de Manincor e Massimiliano Carozzi del collettivo ZimmerFrei (sabato 16 gennaio). Il progetto
ha visto la collaborazione di Maria Arena, Annalisa Cattani e Daniele de Rosa che hanno tenuto il primo
incontro (sabato 19 dicembre) dal titolo “Community Building: Rigenerazione Urbana e videoarte
partecipativa, narrazione ed auto narrazione”. Sabato 30 gennaio saranno invece Fabrizio Panozzo e
Raffaella Rivi a spiegare “L’arte applicata alla comunicazione sociale ed alla promozione aziendale”. Mentre
l’ultimo incontro, sabato 6 febbraio, verrà tenuto da Maurizio Finotto e Matteo Fabbri che di innovazione
digitale con particolare richiamo all’animazione e alla realtà aumentata.

PROGRAMMA COMPLETO:

Sabato 19 dicembre / 15:00–19:00
Community Building: Rigenerazione Urbana e videoarte partecipativa, narrazione ed auto
narrazione.

Intervengono
– Maria Arena, Regista e Docente Accademia delle Belle arti;
– Annalisa Cattani, Artista e Docente Accademia delle Belle arti;
– Daniele De Rosa, moderatore Art Director Alpaca Studio, Project Manager
e Factory Grisù Member.

Sabato 16 gennaio / 10:00 –12:30 e 15:00 –17:00
Audio documentario e la vita dei luoghi: storytelling ad arte con ZimmerFrei il makers group.
Intervengono
– 10:00–12.30 Sessione dedicata al Video
Anna de Manincor, Filmmaker e artista visiva
– 15:00–17.30 Sessione dedicata all’Audio
Massimo Carozzi, Sound designer e musicista
Consorzio Factory Grisù | Via M. Poledrelli 21 – 44121 Ferrara | P. iva 01970210389
info@factorygrisu.it | www.factorygrisu.it | tel. +39 05321716651

Sabato 30 gennaio / 10:30 – 12:30 e 15:00 – 17:00
L’arte applicata alla comunicazione sociale ed alla promozione aziendale.
Intervengono
– 10:30–12:30
Fabrizio Panozzo, Docente Department of Management – Ca’ Foscari
– 15:00–17:00
Raffaella Rivi, Regista, Autrice ed Artista

Sabato 6 febbraio / 10:00–13:00 e 15:00–18:00
Innovazione digitale: dall’animazione alla realtà aumentata.
Tecniche dell’animazione tra analogico e digitale legate alla videoarte, le nuove tecnologie immersive
(3D e realtà aumentata).
Intervengono
– 10:00–13:00
Maurizio Finotto, Regista, Autore, Artista e Videomaker
– 15:00–18:00
Matteo Fabbri, Museum Interacion Experience

BREVE BIOGRAFIA DOCENTI

Massimiliano Carozzi, artista visivo, musicista e sound designer, membro del collettivo ZimmerFrei,
esplora la relazione fra suono e immagine, suono e scena, suono e letteratura, suono e spazio. Ha realizzato il
sound design di numerosi documentari, film, spettacoli teatrali e di danza, in solo e collaborando con
scrittori, registi, coreografi, artisti visivi. Ha condotto laboratori e workshop presso istituzioni culturali e
luoghi di ricerca, fra cui l’Accademia di Belle Arti di Bologna, DMS – Dipartimento Musica e Spettacolo
dell’Universita di Bologna, la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, il centro civico Palazzo
Bellini di Comacchio, VIU – Venice International University, Museo d’arte Contemporanea Villa Croce
Genova, PAC Ferrara (Il Mestiere delle Arti), Masterclass alla Facolta di Architettura dell’Universita di
Lisbona.

Anna de Manincor, nata a Trento, vive e lavora a Bologna dove è parte del collettivo ZimmerFrei. Artista e
film-maker, inizia la sua carriera come danzatrice e attrice per poi avvicinarsi alla regia. Membro fodatore di
ZimmerFrei, è anche organizzatrice e co-curatrice del progetti di arte pubblica ON a Bologna. Già insegnate
di estetica delle nuove tecnologie e digital video presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, insegna
tecniche della ripresa presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.

ZimmerFrei è un gruppo di artisti attivo dall’anno 2000, fondato a Bologna da Anna de Manincor
(filmmaker e artista visiva) Massimo Carozzi (sound designer e musicista) e Anna Rispoli (regista teatrale e
artista). Produce film documentari e cortometraggi, installazioni sonore e video, performance e serie
fotografiche e si dedica all’investigazione di spazi urbani reali e immaginari, mescolando pratiche
provenienti dal cinema, teatro e musica. I lavori recenti sono ritratti di quartieri in trasformazione e cittadelle
sperimentali (il CERN di Ginevra, Mutonia – il villaggio cyberpunk a Santarcangelo di Romagna, Noailles –
il quartiere popolare di Marsiglia, l’isola di Terschelling in Olanda, una collina artificiale a Copenhagen, l’ex
quartiere rom di Budapest, l’ex cittadina industriale Chalon-sur-Saône). I film del collettivo ZimmerFrei
sono narrazioni che intrecciano documentario di osservazione e sperimentazione visiva e sonora, ed
esplorano i confini tra spazi pubblici e territori privati con la giusta distanza e discrezione, interrotta da
improvvise epifanie e visionari salti di dimensione.

Maurizio Finotto, nato a Venezia nel 1968, vive e lavora a Bologna. Regista, autore e artista, ha scritto e
realizzato documentari, serie tv, spot, videoclip, cortometraggi, video d’arte, video installazioni. Partecipa
Consorzio Factory Grisù | Via M. Poledrelli 21 – 44121 Ferrara | P. iva 01970210389
info@factorygrisu.it | www.factorygrisu.it | tel. +39 05321716651
attivamente a Festival nazionali e internazionali. Ha ideato e realizzato produzioni per RAI, MEDIASET,
MTV, TELE+, SKY CINEMA, DISCOVERY CHANNEL. È docente di Linguaggi e tecniche
dell’audiovisivo all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Tra gli ultimi lavori ricordiamo Disincantoiconico,
film su Luigi Ontani, Kintsugi Emilia e Manutenzione dei sogni. Omaggio a Federico Fellini.

Annalisa Cattani, artista e studiosa di Retorica e Arti visive. Attraverso fotografia, performance e video
cerca di produrre meccanismi dialettici che riflettano, e inducano la riflessione, sul tema della relazione.
Laureata in Lingue e Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dopo un dottorato di ricerca in
Retorica e un Post-dottorato in Arti Visive, con un periodo di studio alla Columbia University di New York;
attualmente insegna alle Accademie di Belle Arti di Bologna e di Ravenna e all’Università di Ferrara. La sua
attività espositiva comprende mostre personali e collettive in Italia e all’estero.

Raffaella Rivi, laureata al Dams di Bologna da diversi anni collabora con l’Università Ca’ Foscari di
Venezia presso la quale è titolare del corso di Video storytelling nel Minor di Management Artistico. Nel
corso della sua esperienza professionale ha lavorato all’ideazioni di progetti, dalla regia al montaggio
passando per le riprese lavorando nell’ambito della cultura e del Teatro. Nel 2019 realizza il suo primo
lungometraggio prodotto da Kublai Film (Venezia) in collaborazione con JoleFilm (Padova). Il film,
selezionato in diversi festival in Italia e all’estero, ha ottenuto finora diversi premi ed è stato tra i 15 finalisti
in lizza per la cinquina del premio David di Donatello.

Fabrizio Panozzo, professore associato presso l’università Ca’ Foscari di Venezia, dipartimento di
Management. Insegna, tra le altre, Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, Management e
Management Artistico. Ha alle spalle numerose collaborazioni come visiting professor in università come la
Keio University e la Waseda University di Tokyo, l’Athens University of Economics, la Sodetörn University
Stockholm, l’Adelaide University, Australia e la Fu Jen Catholic University, Taipei. I suoi principali interessi
di ricerca riguardano, i principi del management, city management e place marketing, critical management
studies, accountability governance and regulation, management of non-profit organizations.

Maria Arena, Regista e Docente all’Accademia delle Belle arti, ideatrice e coordinatrice del laboratorio San
Berillo Web Serie Doc. Nata a Catania, vive a Milano dove si è laureata in Filosofia e diplomata in Regia alla
Scuola Civica di Cinema. Tra i cortometraggi di cui è autrice e regista ricordiamo Prima della prima,
Ceremony, Deserto Grigio e Viaggiatore Solitario ma anche i videoclip realizzati per Mario Biondi e Cesare
Basile. Si è occupata anche di installazioni video (Spazi e architetture nell’Europa delle città, Due o tre cose
che so di lei, FraLeMura), spettacoli teatrali e performance (Camera del sonno, Promise, Io ho fatto tutto
questo/dedicato a Goliarda Sapienza, Democrazia, Del Purgatorio, De Cinere). Insegna “Linguaggi e
Tecniche dell’Audiovisivo” presso l’Accademia di Belle Arti di Catania dal 2004, di Brera a Milano dal
2002, di Palermo dal 2015 al 2017.

Matteo Fabbri, socio fondatore di Tryeco 2.0 e responsabile del settore di modellazione per la
prototipazione rapida e del rilievo laser scanner di dettaglio. È docente presso la Facoltà di Architettura di
Ferrara e l’Accademia delle Belle Arti di Bologna. Negli anni ha seguito molte importanti commesse nel
campo dei beni culturali per, tra gli altri, Villa Adriana a Tivoli, il MEIS di Ferrara o il Museo Egizio di
Torino.

Daniele De Rosa, co-fondatore di Alpaca Società Cooperativa dove ricopre il ruolo di Presidente e Art
Director. È un progettista grafico, specializzato in comunicazione, brand strategy e metodologie di
Interaction Design. Si occupa di ricerca, con particolare interesse verso lo sviluppo di sistemi visivi
per l’accessibilità e l’integrazione sociale secondo approcci User Centred.

L’ora del tè

racconto di Patrizia Benetti

Ricordo un tempo antico, scandito dalla lentezza. Pomeriggi freddi ad aspettare le cinque.
Tu arrivavi con un abito a fiori, la bianca chioma raccolta in uno chignon e un sorriso dolce sulle labbra. Io e mia sorella ti correvamo incontro. Tenevi tra le mani graziose scatole di latta dai disegni vivaci. Erano colme di biscotti prelibati. L’ultima, la più cara, la conservo in cucina.
Quando i miei figli mi chiedono di te, nonna, allungo lo sguardo verso quella scatolina magica e vedo il tuo volto.

Coming Around Again (Carly Simon, 1987)

L’Azienda USL di Ferrara cerca infermieri e assistenti sanitari

Da: Ausl Ferrara

Piano vaccini anti-covid:
L’Azienda USL di Ferrara cerca infermieri e assistenti sanitari
Le candidature possono essere presentate anche da professionisti in pensione

Da oggi, 11 gennaio infermieri e assistenti sanitari che vogliono contribuire all’attuazione del piano di somministrazione dei vaccini anti sars-cov-2, possono inviare la loro candidatura all’Azienda USL di Ferrara, che ha indetto specifiche procedure d’urgenza.

Le candidature possono essere presentate anche da professionisti in pensione. E’ necessaria l’iscrizione all’Ordine delle Professioni Infermieristiche.

I volontari possono presentare la propria candidatura scrivendo all’indirizzo mail segreteria.dit@sausl.fe.it lasciando i propri recapiti.

Possono partecipare i cittadini di paesi dell’Unione Europea ma anche i cittadini di paesi non appartenenti all’Unione Europea, in possesso di un regolare permesso di soggiorno in corso di validità che godano dei diritti civili e politici nel proprio stato di appartenenza.

“Colloqui sul Guercino e la sua scuola” nuovo incontro di Autunno Guerciniano

Da: Culturalia

“COLLOQUI SUL GUERCINO E LA SUA SCUOLA” NELL’AMBITO DI AUTUNNO GUERCINIANO 2020/2021

Conferenza streaming Sabato 16 gennaio 2021, ore 17.30

Il Comune di Cento e il Centro Studi Internazionale “Il Guercino” riprendono gli appuntamenti di Autunno Guerciniano con la conferenza in streaming “Colloqui sul Guercino e la sua scuola”, sabato 16 gennaio 2021, ore 17.30.

L’incontro è curato dal prof. Daniele Benati, docente di storia dell’arte dell’Università di Bologna e prevede gli interventi di Lorenzo Lorenzini, Direttore dei Musei civici di Cento, Barbara Ghelfi, docente dell’Università di Bologna, David Stone, docente dell’Università di Delaware (USA) e degli storici dell’arte Enrico Ghezzi e Pasquale Stenta.

Dopo le esperienze giovanili modenesi e bolognesi, il Guercino ritorna a Cento, dove nel 1607 comincia a frequentare la Bottega storica di Benedetto Gennari. Qui conosce i figli di Benedetto, Ercole e Bartolomeo e il loro cugino Lorenzo, tutti qualificati pittori. Il suo inserimento in questo contesto fu talmente fertile che alla morte di Benedetto, nel 1610, ne assunse la direzione.

Da questo momento nasce la Bottega del Guercino, frequentata da un notevole numero di artisti, da alcuni saltuariamente, da altri in modo continuativo, come i già citati Bartolomeo, Ercole e Lorenzo, dal fratello del Guercino, Paolo Antonio, da Benedetto Zallone e Matteo Loves, dall’incisore Giovanni Battista Paqualini e dai nipoti Benedetto e Cesare Gennari.

Tutti artisti che nelle opere evidenziano non solo quanto appreso dagli insegnamenti del maestro ma anche le caratteristiche di un’autonoma espressione artistica. La conferenza indagherà tutti gli aspetti della loro ricca personalità artistica, mettendo in luce l’apporto significativo che hanno prestato al panorama artistico locale e, in taluni casi, anche internazionale.

La conferenza si configura anche come un prezioso percorso propedeutico al prossimo allestimento museale provvisorio programmato all’interno della Pinacoteca San Lorenzo, curato dal Comune di Cento, Centro Studi Internazionale Il Guercino e CMV Servizi , che esporrà una trentina di opere di Guercino e della sua scuola.

INFORMAZIONI UTILI:

TITOLO: Autunno Guerciniano 2020-2021 – incontro “COLLOQUI SUL GUERCINO E LA SUA SCUOLA”

PERIODO: 16 gennaio 2021, ore 17.30

DOVE: in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Cento (www.facebook.com/ComuneCento) e sul sito web www.comune.cento.fe.it

ORGANIZZATO DA: Comune di Cento e Centro Studi Internazionale il Guercino

Officina dona generi alimentari all’associazione “Il Mantello”

Da: Federico Di Bisceglie, Ufficio Stampa Officina Ferrarese

Donazione di prodotti alimentari e per l’igiene personale all’associazione ‘Il Mantello’.

Primi assoluti nella gara di solidarietà. Il Club Officina Ferrarese del Motorismo storico, domenica scorsa, ha donato due bancali di prodotti alimentari a lunga conservazione e di prodotti per l’igiene personale all’associazione ‘Il Mantello’. A consegnare personalmente i prodotti nella sede dell’associazione benefica sono stati alcuni membri del direttivo del Club assieme al presidente Riccardo Zavatti. L’iniziativa, inquadrata nella rassegna nazionale organizzata dall’Asi Automotoclub storico italiano, ‘La Befana di Asi’, è stata trasmessa in diretta sui canali social dell’Automoto club. «Uno dei nostri scopi come Club – spiega il presidente di Officina Ferrarese, Riccardo Zavatti – è quello di essere vicini al territorio in tutte le forme possibili, a partire proprio dalla solidarietà. Crediamo che in un momento storico come questo, in cui la pandemia ha ulteriormente rimpinguato le fila delle persone inquadrate nella soglia di povertà, ci siamo sentiti di portare avanti un’iniziativa concreta a favore di queste persone più fragili». All’iniziativa ‘La Befana di Asi’, hanno partecipato a livello nazionale circa sessanta club in tutta Italia.

A Ferrara McDonald’s e Fondazione Ronald McDonald doneranno, insieme a Banco Alimentare Emilia – Romagna, 200 pasti caldi a settimana fino a fine marzo

Da: Elisabetta Franzetti (Omnicom PR Group)

A Ferrara McDonald’s e Fondazione Ronald McDonald doneranno, insieme a Banco Alimentare Emilia – Romagna, 200 pasti caldi a settimana fino a fine marzo

“Sempre aperti a donare”: un’iniziativa a sostegno delle comunità locali partita in diverse città e che porterà entro marzo 2021 alla distribuzione di 100.000 pasti caldi alle strutture che offrono accoglienza a persone in difficoltà

Ferrara, 11 gennaio 2021 – L’iniziativa Sempre aperti a donare arriva a Ferrara, dove McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald doneranno 200 pasti caldi ogni settimana, fino a marzo a diverse strutture caritative e associazioni del territorio che offrono accoglienza a persone e famiglie in difficoltà, che verranno consegnati dai volontari di Banco Alimentare Emilia – Romagna.

Il ristorante McDonald’s di Via Modena sarà coinvolto da vicino nel progetto: il team di lavoro del ristorante si occuperà della preparazione dei pasti, ritirati e distribuiti dai volontari di Banco Alimentare Emilia – Romagna alla Caritas Diocesana di Ferrara.

Le donazioni nella città di Ferrara nella cui provincia McDonald’s conta 5 ristoranti, fanno parte del progetto Sempre aperti a donare, lanciato da McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald. Con la volontà di dare conforto anche oltre il periodo natalizio, l’iniziativa prevede la donazione di 100.000 pasti caldi che verranno distribuiti entro la fine di marzo alle strutture di accoglienza che ospitano famiglie e persone fragili in diverse città italiane.

Questa iniziativa conferma e consolida l’impegno che lega McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald al Paese e alle comunità locali con l’obiettivo di contribuire ad alimentare il circolo virtuoso generato dalle associazioni benefiche con cui collabora, specie nel difficile momento che stiamo attraversando, segnato dall’emergenza Covid.

Seconda tranche di erogazione dei buoni spesa alle persone e ai nuclei in difficoltà

Da: Simone Saletti, Sindaco di Bondeno

SECONDA TRANCHE DI EROGAZIONE DEI BUONI SPESA ALLE PERSONE E AI NUCLEI IN DIFFICOLTÀ: IMPORTI DA 125 A 500 EURO SPENDIBILI IN SEI MESI
Il sindaco di Bondeno, Saletti: «Nella prima fase di fruizione dei buoni, due persone sono state denunciate penalmente avendo agito da “furbette”, manifestando gravi scorrettezze. I controlli ci sono e sono efficaci». L’assessore ai Servizi Sociali, Piacentini: «La pandemia sta comportando enormi difficoltà, cerchiamo il più possibile di venire incontro alle persone con aiuti concreti»

Il Comune di Bondeno ha appena dato il via alla seconda fase di distribuzione dei buoni spesa per le persone e le famiglie in particolare stato di necessità. La seconda tranche di raccolta delle domande è cominciata ieri, lunedì 11 gennaio, e proseguirà fino alle ore 12 del 29 gennaio. I buoni, del valore compreso tra 125 e 500 euro cadauno (in relazione al numero di componenti del nucleo famigliare) e della durata di sei mesi, saranno consegnati a coloro che presenteranno la domanda e saranno in possesso dei requisiti necessari. In particolare, costituiscono fattori per la ricezione dei buoni i problemi economici legati all’emergenza sanitaria, il regime di cassa integrazione o ancora la perdita o riduzione di lavoro direttamente correlata alla situazione pandemica. I soldi verranno erogati mediante una tessera magnetica ricaricabile, e saranno spendibili esclusivamente presso i supermercati, gli alimentari, le farmacie e le parafarmacie: con le tessere ricaricabili si potranno quindi acquistare esclusivamente generi alimentari e prodotti di prima necessità. «Ancora una volta cerchiamo il più possibile di venire incontro ai cittadini, consapevoli delle difficoltà che l’emergenza Coronavirus ha dato e sta dando alla comunità – sono le parole dell’assessore ai Servizi Sociali, Francesca Piacentini». A queste parole fa eco il sindaco, Simone Saletti, il quale aggiunge: «Con dispiacere abbiamo constatato che, durante la prima fase di erogazione dei buoni spesa, due beneficiari hanno agito da “furbetti”, aggirando le norme previste, e venendo conseguentemente denunciati penalmente». In questa seconda occasione, pertanto, verranno effettuati dei controlli importanti: il Comune avrà infatti la possibilità di svolgere un monitoraggio diretto e costante delle spese che vengono effettuate mediante le tessere, e avrà la possibilità di bloccare la carta in ogni momento qualora emergessero utilizzi scorretti. Fondamentale per il beneficiario, inoltre, sarà conservare gli scontrini: la mancata consegna all’Ente degli scontrini di tutte le spese effettuate, infatti, comporterà per costui l’obbligo di restituzione delle spese non verificabili. «Infine – chiosa la Piacentini – è già attivo un numero di telefono dedicato da poter contattare per avere tutte le informazioni necessarie e per ricevere supporto tecnico nella fase di compilazione della domanda: 339 831 4314». Le domande dovranno pervenire tramite posta elettronica all’indirizzo: protocollo@comune.bondeno.fe.it.

Corsi di lingua inglese organizzati da Arci Ferrara APS

Da: Alice Bolognesi, Arci Ferrara

CORSI DI LINGUA INGLESE
Sono aperte le iscrizioni ai Corsi di Lingua Inglese organizzati da ARCI Ferrara APS a partire da gennaio 2021

Il Comitato Provinciale Arci Ferrara APS organizza a partire dal mese di gennaio di corsi di lingua inglese sulla piattaforma zoom.

Verranno attivate due tipologie di corsi per livelli diversi:

BEGINNERS/PRE INTERMEDIO e INTERMEDIO/AVANZATO.

Ogni corso prevede 10 lezioni da un ora e mezza per un totale di 15 ore complessive.

Il corso beginners/pre-intermedio inizierà martedì 19 gennaio (ore 19.00 – 20.30), mentre il corso intermedio/pre-avanzato partirà venerdì 22 gennaio (ore 19.00 – 20.30).

Per conoscere il proprio livello di conoscenza della lingua inglese e capire qual è il corso adatto sarà possibile compilare il test pubblicato sul sito www.arciferrara.org.

A seguito dell’iscrizione vi saranno condivise tutte le informazioni necessarie e il link Zoom per partecipare. Per partire i corsi richiedono un minimo di 4 partecipanti, fino ad un massimo di 12 allievi per classe. Le lezioni sono strutturate per coinvolgere al meglio ogni membro della classe.

I corsi sono riservati ai soci ARCI. Sarà possibile fare la tessera ARCI 2020/2021.

Corso soci ARCI – 140 €

Corso non soci – 150 € comprensivo di tessera ARCI 2020/2021.

Sarà possibile pagare i corsi direttamente presso la sede del Comitato provinciale (Via della Cittadella 18/a – 44121 Ferrara – dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00.

Esclusi giovedì, sabato e domenica).

Oppure tramite bonifico bancario. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito del comitato www.arciferrara.org.

Il docente: Sam Harrison Smith, classe ’89, insegnante madrelingua inglese.

“Ciao a tutti, mi chiamo Sam e sono inglese. Da 4 anni ormai vivo in Italia dove ho fatto esperienza nell’insegnamento dell’inglese come lingua straniera.
Insegno a persone di tutte le età indipendentemente dal livello di base. Le mie lezioni frontali sono personalizzate e preparate ad hoc per ogni esigenza dello studente: dalla preparazione orale e scritta per colloqui di lavoro alla stesura di un curriculum vitae, o dalla semplice conversazione in inglese alla preparazione per un esame di lingua. Offro lezioni e corsi flessibili, individuali e di gruppo, per tutti i livelli di conoscenza. In poche parole, sono fiducioso che insieme possiamo migliorare tutti gli aspetti del vostro inglese. Le mie lezioni sono tranquille, divertenti e interattive. Credo sia un’ottima impostazione per imparare al meglio una una lingua!”

Per informazioni:

info@arciferrara.org

tel: 0532241419

Via della Cittadella 18/a – 44121,Ferrara

Avviso selezione pubblica: Assistente Sociale

Da: Lucia Felletti, Comune di Comacchio

IL COMUNE DI COMACCHIO HA PUBBLICATO UN AVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA, PER SOLI ESAMI, PER L’ASSUNZIONE A TEMPO PIENO E INDETERMINATO DI N. 1 ISTRUTTORE DIRETTIVO SOCIO-EDUCATIVO – ASSISTENTE SOCIALE – CAT. D

PUBBLICAZIONE BANDO SULL’ALBO PRETORIO E NELLA SEZIONE AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE/BANDI DI CONCORSO IN CORRISPONDENZA DELLA SELEZIONE – SCADENZA 04/2/2021. PER TERMINI, MODALITA’ E DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE CONSULTARE IL SITO INTERNET DELL’ENTE: www.comune.comacchio.fe.it

La web serie di corti video-teatrali dal carcere di Teatro Nucleo

Da: Ufficio Stampa Teatro Nucleo

Una web serie di corti video-teatrali dal carcere: Album di Famiglia
è il terzo appuntamento della stagione Le Magnifiche Utopie

Una web serie composta da dieci corti video-teatrali, ciascuno della durata di 4 minuti, trasmessi a cadenza settimanale. Ogni giovedì alle ore 18 a partire dal 14 gennaio 2021 dalla pagina Facebook di Teatro Nucleo e del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, di cui la Compagnia con base a Ferrara è fondatrice, andranno in onda gli appuntamenti della serie web Album di Famiglia all’interno della stagione Le Magnifiche Utopie. La scelta del giorno, il giovedì, coincide con il momento della settimana in cui Teatro Nucleo da sedici anni varca le porte della Casa Circondariale C. Satta nella città estense per portare avanti il percorso di teatro dedicato ai detenuti-attori.
Una delle poche realtà in Italia che continua anche in questi momenti complessi a realizzare in presenza le attività teatrali in carcere, Teatro Nucleo, con Horacio Czertok e Marco Luciano, dal 2018 conduce il laboratorio Album di Famiglia nell’ambito del tema biennale “Padri e Figli” individuato dal Coordinamento Teatro-Carcere della Regione Emilia- Romagna. Partecipato da 35 detenuti di diversa provenienza – Russia, Marocco, Albania, Romania, Spagna, Cuba, Italia, Tunisia, Moldavia – il percorso è dedicato alla produzione di uno spettacolo che avrebbe dovuto debuttare, prima ad aprile e poi a novembre 2020, presso il Teatro Comunale di Ferrara. A causa dell’emergenza sanitaria ancora in atto, questo non è stato possibile. Tuttavia, in attesa della riapertura dei teatri, il processo creativo non si è interrotto. Portato avanti tramite lettere – nel progetto Esercizi di Libertà – durante il primo lockdown, in questa seconda fase il laboratorio prosegue in presenza portando all’esterno la pratica teatrale con il linguaggio del video.
«L’idea di una serie di corti che raccontasse il nostro lavoro su Amleto è nata in maniera occasionale e quasi per caso. Gli attori detenuti hanno sempre continuato a studiare e a sviluppare i loro “compiti”, nonostante la mancanza dell’obiettivo-spettacolo, e certe cose avevano raggiunto un livello performativo forte, per cui ci siamo detti: documentiamo. Così abbiamo iniziato a riprendere le varie scene, ma d’improvviso è scattato qualcosa nel gruppo. Si è accesa una passione per questo tipo di lavoro. Ho capito che la telecamera rappresentava per loro una finestra attraverso cui farsi vedere dai figli, dalle mogli, dalle madri e dai fratelli. Una fessura in bianco e nero attraverso cui fare entrare la città e il mondo.
Tutti hanno iniziato a lavorare all’allestimento del set, alla scelta delle inquadrature, alla scrittura dei movimenti di camera. Ho capito che non si trattava più di documentare gli incontri di un laboratorio, ma che stava prendendo forma un processo artistico, creativo. Il cinema»
, racconta Marco Luciano, regista e drammaturgo di Teatro Nucleo.
La forma del video breve – precisa e funzionale ad esprimere pregi e difetti della creazione e del contesto in cui avviene – riprende l’idea della raccolta fotografica dei ricordi familiari: ogni episodio è uno scatto, uno squarcio che illumina aspetti e momenti dei vari personaggi che animano la drammaturgia di Album di Famiglia. I personaggi appaiono nei dieci episodi, si raccontano attraverso relazioni reali o immaginarie. Una famiglia a brandelli, una polverizzazione dei legami, per dirla con Hanna Arendt, che attraverso la storia di Amleto si fa metafora anche del momento storico che stiamo vivendo, oltre che della condizione individuale degli attori-detenuti.
Liberamente ispirata alla figura di Amleto e alle sue varie riscritture contemporanee, da Laforgue a Heiner Muller, la drammaturgia di Album di Famiglia si è andata componendo attraverso uno scambio di suggestioni e spunti letterari forniti dai registi di Teatro Nucleo ai detenuti, che li hanno rielaborati in scritture più o meno biografiche sull’eredità familiare, sulla colpa e sul perdono. La composizione drammaturgica ha preso ispirazione da Hamlet Machine di Heiner Muller, il cui primo movimento si intitola proprio Album di Famiglia: da qui deriva la suggestione per una composizione di storie e personaggi che appaiono e scompaiono, come quando si sfoglia un album fotografico di una qualunque famiglia.
Il primo episodio della serie web Album di Famiglia, il 14 gennaio, si apre con un prologo tratto dal Macbeth di Shakespeare. L’attore Luigi Zanzi declama parole che hanno la forza di sovrapporre identità e finzione, interprete e personaggio, testo scritto e pensiero incarnato, e che alzano il sipario della grottesca tragedia che sta per essere raccontata.
Il secondo episodio, il 21 gennaio, inizia con una lavagna sulla quale un uomo scrive incessantemente il numero 7. Cancella e ricomincia, mentre intorno al tavolo gli attori litigano su chi dovrà interpretare il personaggio di Amleto.
Il terzo episodio, il 28 gennaio, è dedicato al racconto della vicenda di Amleto ad opera del re Claudio. Il quarto, il 4 febbraio, incentrato sulla lunga riflessione di Claudio attorno al concetto di colpa; il quinto, l’11 febbraio, è dedicato a Ofelia; il sesto, il 18 febbraio, ispirato a un racconto di Julio Cortàzar riguardo il tempo e la sua misura; il settimo, il 25 febbraio, in cui avviene la presentazione di Amleto e, infine, gli ultimi tre al momento in fase di scrittura.

La colonna sonora dei corti è prevalentemente affidata Nicolae Roset, moldavo di origine rom, ospite della Casa Circondariale C. Satta. Le canzoni che ha proposto, di tradizione zingara, hanno a che fare con la lontananza, dalla famiglia e dall’amore, e con la necessità del viaggio.

Tutti gli episodi sono girati nel corso degli appuntamenti settimanali di 90 minuti che i registi di Teatro Nucleo hanno a disposizione per portare avanti il percorso con i detenuti-attori. «Chiunque abbia mai avuto una esperienza di lavoro video, anche amatoriale, sa perfettamente che questo tempo è pochissimo, quasi nullo, per effettuare riprese di qualità, considerare la luce, la captazione sonora, senza poter fare prove.
Gli attori hanno bisogno di ripetere più volte il percorso in relazione al movimento di camera, di studiare le posizioni in relazione alla camera e agli altri attori presenti nella scena. Sono cose che richiedono tempo.
E quindi, non avendo questo tempo, i partecipanti al percorso di teatro-carcere condotto da Teatro Nucleo studiano durante la settimana quello che dovranno eseguire il giovedì. Immaginano il movimento e lo spazio nella propria cella, mentre si preparano da mangiare, quando percorrono i corridoi della sezione. Quando arriva l’azione sono sempre pronti. Raramente abbiamo avuto bisogno di girare una scena per più di due volte e quando è successo per lo più è stato per mia responsabilità o per problemi della macchina da presa.
Ogni volta che esco dal carcere sorrido come un bambino pensando a quanto sono maturati come attori questi uomini durante questi anni di laboratorio.
La loro intelligenza emotiva, la furbizia infantile, questo “non aver nulla da perdere”, il loro essere perfettamente confitti nel presente e contemporaneamente capaci di vivere in un altrove immaginario (cosa a cui penso siano allenati per sopravvivenza), sono elementi che fanno di loro a tutti gli effetti degli attori professionisti», conclude Marco Luciano.

Le Magnifiche Utopie di Teatro Nucleo
Le Magnifiche Utopie è il nome che Teatro Nucleo, a partire dalla prima metà degli anni Ottanta, ha dato alla propria progettualità inerente al teatro negli spazi aperti. “Aperti” sono tutti quegli spazi fisici e spirituali, privati o istituzionali, emotivi e immaginari che sentono la necessità di aprirsi alla bellezza, alla poesia, all’arte e quindi al teatro: non solo le piazze, le strade o i luoghi pubblici. Tutti quei “luoghi” che hanno urgenza di trasformarsi in qualcosa di ancora irrealizzato, e trovano con il teatro la strada per farlo. Il lavoro teatrale in carcere, che Teatro Nucleo porta avanti incessantemente dal 2005 nella Casa Circondariale C. Satta di Ferrara, si pone esattamente in questa direttrice di lavoro e di pensiero. Così, la web serie di corti video-teatrali Album di Famiglia diventa il terzo appuntamento della stagione teatrale Le Magnifiche Utopie, pensata e organizzata da Teatro Nucleo per prendersi cura degli spettatori e del teatro Julio Cortàzar, continuando a tenerlo idealmente aperto anche durante l’impossibilità di percorrerne materialmente gli spazi.
La prima parte della stagione, dopo l’apertura del 25 novembre 2020 con la trasposizione video di Kashimashi di e con Natasha Czertok, è proseguita il 19 dicembre 2020 con Chenditrì, spettacolo per ragazzi di Teatro Nucleo dedicato ai temi dell’ecologia e della biodiversità e con il dialogo con Fabio Fioravanti e Natasha Czertok del 29 dicembre.
Dopo l’appuntamento con Album di Famiglia il percorso proseguirà secondo modalità di fruizione – in presenza o in altre forme – di volta in volta definite e comunicate in base alle disposizioni vigenti.
«Ci piacerebbe che la parola chiusura potesse essere sostituita dalla parola cura.
È necessaria la “cura” per superare una crisi. Per quel che possiamo, vogliamo continuare ad avere cura del nostro lavoro, del nostro teatro, tenendolo aperto e rendendolo un luogo in cui sentirsi sicuri, trovare nuovi riferimenti capaci di rafforzare il senso d’appartenenza ad una comunità, favorire l’incontro».

Perché il Teatro è la Polis e la polis è aperta, in continua trasformazione, e avanza sempre come la vita.
Per informazioni su Teatro Nucleo: https://www.teatronucleo.org/
Per informazioni sulla stagione teatrale Le Magnifiche Utopie: https://www.teatronucleo.org/wp/stagione-le-magnifiche-utopie/

La nebbia

La nebbia è senz’altro un fenomeno atmosferico che chi abita in Polesine o nelle zone del ferrarese conosce molto bene. Spesso è vista come una gran seccatura: l’ambiente grigio incupisce gli animi, l’umidità è eccessiva, viaggiare diventa difficoltoso. Eppure, se ci sforziamo di cercare qualche nota positiva, forse la nebbia può sembrarci anche poetica. Quando c’è lei, i sensi si annullano. L’ambiente è fatto di presenze eteree, effimere. Le cose si svelano come apparizioni: piano piano distingui un albero, un lampione, un muro diroccato, un argine, un fosso, un airone… tutto è quiete.
Diversi artisti hanno inteso la poeticità della nebbia, tra cui la fotografa Silvia Camporesi, che la utilizza per diverse foto nel suo progetto “La terza Venezia”. Essa contribuisce a creare un senso onirico, fatto di atmosfere rarefatte, magiche e silenziose.
Per sfogliare le foto del progetto: https://www.silviacamporesi.it/la-terza-venezia/.