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Giorno: 9 Febbraio 2021

Web-radio Dram Voghenza

Da: Società Filarmonica di Voghenza APS

13 febbraio 2021 Giornata Mondiale della Radio

Web-radio Dram, voci che crescono al microfono

Nella Giornata Mondiale della Radio parlare della nascita di una web-radio rimette la virgola alla
storia che pareva concludersi con un punto fermo. Dopo quella virgola si riparte parlando di Webradio Dram, che proprio in questi giorni sta nascendo nella sede della Filarmonica e Scuola di
Musica di Voghenza. Galeotto il bando della Regione Emilia Romagna che puntava alla tecnologia
applicata alla didattica e all’inclusione in tempo di lockdown, e ovviamente il resto lo ha fatto uno
staff motivato e ricco di competenze. Il collante del gruppo è il giovane assessore alla Cultura del
Comune di Voghiera, Emanuele Ganzaroli, molto attivo nell’Associazione voghierese come
musicista e supervisore dei corsi scolastici. Accanto a lui il presidente dell’associazione, Andrea
Fortini, anch’egli musicista. Nello staff – già ribattezzato Dram Team, strizzando l’occhio alle
eccellenze sportive – anche Roberto Toschi e Giovanni Fioresi – batterista l’uno, trombettista l’altro
– in qualità di tecnici, ché una web-radio è faccenda da smanettoni: computer, mixer e microfoni
riescono a rendere ambiente radiofonico anche il piccolo spazio ricavato in un’aula. Nello staff
troviamo poi Giulia Pareschi – flautista –, Gaia Conventi – addetta alla Comunicazione – e Matteo
Forlani, pianista e realizzatore dei loghi della radio.
Una volta approntato lo studio radiofonico, il gruppo terrà corsi di realizzazione e gestione radio
rivolti a chi nel territorio abbia l’obiettivo d’accostarsi alla creazione di podcast e alla conduzione
radiofonica; con particolare attenzione ai ragazzi delle scuole medie e superiori. Queste lezioni
andranno a integrare l’offerta didattica della Scuola di Musica di Voghenza, l’intenzione ultima è
avere un gruppo affiatato, pronto ad affrontare non solo la programmazione – l’idea, la ricerca del
materiale, la scrittura per la radio –, la realizzazione – l’utilizzo del mixer, dei microfoni, la gestione
della postproduzione radio e della piattaforma internet – ma anche la conduzione e l’utilizzo della
voce. Competenze che permetteranno un giorno di mandare in diretta gli eventi di Estate a
Belriguardo e che fin da subito si riveleranno utili nel raccontare quanto accade nel territorio: la sua
storia e le sue specificità, la musica che da sempre accompagna la vita dei cittadini del piccolo
comune.
Il nome Web-radio Dram nasce proprio pensando alle origini della Banda di Voghenza: una vecchia
grancassa – bass drum in inglese – che ha accompagnato molte processioni nei dintorni di Voghiera
è diventata il simbolo di questo progetto. E se quel drum va pronunciato dram, tanto vale farla
semplice e tenerlo così com’è, intendendolo nel suo significato di modica quantità, o come si
direbbe al bar “giusto un sorso!”. Dunque una piccola radio che non scorda quel 1856 in cui tutto è
cominciato: l’idea di portare la musica tra la gente, di insegnare a fare musica generazione dopo
generazione, figli accanto a genitori e nonni fino a scovare – ed è capitato in diverse occasioni – il
musicista di grande talento che della musica ha fatto poi una gloriosa attività. Come è accaduto al
Maestro Roberto Valeriani, che dopo aver cominciato giovanissimo nella Filarmonica di Voghenza
ha avuto una carriera quarantennale nei grandi teatri d’Italia ed è stato dal 1988 fino al
pensionamento il primo oboe dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Il Maestro Valeriani è
ora l’attuale direttore della Filarmonica, perché l’Associazione è fatta di persone e musicisti che si
rimettono in gioco e riportano “in famiglia” quanto hanno appreso suonando in giro per il mondo. È
questa la forza del gruppo bandistico e non solo, votato a grandi progetti senza mai snaturarsi e
senza scordare che la musica – come la radio – nasce dalla voglia di raccontare e raccontarsi.
Web-radio Dram è dunque una nuova salita a cui approcciarsi in compagnia, sapendo che la sfida è
fare bene e l’intento ultimo è, come sempre, includere nuovi amici e nuovi musicisti nell’indaffarato
e sorridente team. Ragazzi sempre pronti a inventare qualcosa di nuovo, a fare gruppo per mettere
assieme interessi e competenze e a ottenere quello che fino a poco prima sembrava qualcosa di
campato per aria. Se è vero che la tecnologia informatica dà modo di improvvisarsi conduttore,
cantante e disk jockey, una piccola web-radio consente a chiunque ritenga di “volerci provare” la
palestra giusta per imparare e mettersi in gioco. Succede dal 1856, con lo stesso entusiasmo.
Gaia Conventi
per Web-radio Dram
e Filarmonica Voghenza

Valentina Borghi primo presidente donna di Bonifica Renana

Da: Emilia-Romagna Coldiretti

AGRICOLTURA: VALENTINA BORGHI PRIMO PRESIDENTE DONNA DI BONIFICA RENANA

Nel CdA anche Ferro, Degli Esposti, Cesari, Cristofori, Turrini e Rodeghiero

Valentina Borghi è la nuova Presidente del Consorzio della Bonifica Renana. La Borghi, 44 anni, Presidente di Coldiretti Bologna e vice di Coldiretti Emilia Romagna, laureata in Economia e con master su Piccole e medie imprese e transizione generazionale alla Cattolica, nonché titolare dell’azienda Funghi Valentina di Minerbio è la prima donna in assoluto a essere eletta Presidente della Bonifica Renana. A lei vanno le congratulazioni del Presidente regionale di Coldiretti Nicola Bertinelli a nome di tutta la Coldiretti Emilia Romagna.

“Assumo un incarico di grande responsabilità” ha detto la Presidente per il mandato 2021-2025 “il ruolo della Bonifica Renana è determinante e strategico per la nostra agricoltura e l’obiettivo è far sì che il suo sia un servizio sempre più attivo all’interno del sistema della bonifica, chiamata a garantire sicurezza e sviluppo anche di fronte ai sempre più evidenti mutamenti climatici”.

Il comprensorio di competenza della Bonifica Renana ha un’estensione territoriale di circa 342.500 ha, pari a 1.876 km quadrati (1.191 in pianura e 685 in montagna) che interessa 39 comuni nelle province di Bologna, Ferrara e Firenze.

Del Comitato Amministrativo fa parte per Coldiretti anche Antonio Ferro mentre nel Consiglio d’Amministrazione consortile sono stati eletti, tra gli altri, Andrea Degli Esposti, Maurizio Cesari, Gabriele Cristofori, Alberto Rodeghiero e Astro Turrini.

Vertuani (Confagricoltura): Recovery found occasione unica per attuare le riforme strutturali di cui il paese ha bisogno

Da: Confagricoltura Ferrara

VERTUANI (CONFAGRICOLTURA): RECOVERY FOUND OCCASIONE UNICA PER ATTUARE LE RIFORME STRUTTURALI DI CUI IL PAESE HA BISOGNO
“Il Recovery Found metterà a disposizione dell’Italia 209 miliardi di euro, di cui 82 in sovvenzioni e 127 di prestiti. Tali somme dovranno essere per il 70% impegnate entro il 2022, mentre il restante entro fine 2023. E’ necessario definire un piano organico di riforme ed interventi strutturali e settoriali in grado di rafforzare in modo esponenziale la nostra economia ed il sistema Paese. Secondo una stima di Cassa Depositi e Prestiti, l’Italia potrebbe, nel periodo 2021-2024, arrivare ad un tasso di crescita del PIL di circa il 3.5% solo utilizzando le risorse di NGEU”. Ad affermarlo è il Presidente di Confagricoltura Ferrara Gianluca Vertuani, che ammonisce “È quindi fondamentale riuscire ad impegnare le risorse in modo funzionale, per garantire la crescita e lo sviluppo del Paese; questa è un’occasione unica, non ce ne saranno altre e l’Italia non può permettersi di non sfruttarla. L’occasione delle risorse comunitarie a disposizione per i prossimi anni va colta anche per gli investimenti destinati alla crescita e alla tenuta competitiva delle filiere agricole. Le linee strategiche delle politiche comunitarie e nazionali richiedono l’evoluzione verso una sempre maggiore sostenibilità ambientale da parte del settore agricolo, già vocato a tale sostenibilità, ma occorre garantire anche quella economica. Il ricorso alla ricerca ed alle innovazioni tecnologiche è indispensabile per apportare un essenziale vantaggio competitivo e per migliorare l’efficienza dei processi produttivi, anche al fine di soddisfare una delle principali esigenze strategiche per il nostro Paese in termini di produzioni agricole, ovvero l’aumento del tasso di auto approvvigionamento alimentare. Il contributo del nostro settore – conclude il Presidente di Confagricoltura Ferrara – per gli obiettivi di crescita sostenibile (come energie rinnovabili, mobilità green, nutraceutica, recupero degli scarti, ecc.) è fondamentale, così come rappresenta una priorità ricercare una salda integrazione di sistema con l’industria di trasformazione e la distribuzione. Ma occorre una visione progettuale condivisa di rilancio, che generi valore aggiunto e delinei una prospettiva di crescita concreta”.

Coronavirus. Vaccini, Emilia-Romagna pronta a valutare opportunità di acquisto autonome, ma che siano forniture validate da Aifa e nell’ambito del confronto Governo-Regioni

Coronavirus. Vaccini, Emilia-Romagna pronta a valutare opportunità di acquisto autonome, ma che siano forniture validate da Aifa e nell’ambito del confronto Governo-Regioni. Donini: “Già data la disponibilità al Veneto e ad altre Regioni di percorrere insieme questa strada, scelta con efficacia anche per le forniture extra di vaccino antinfluenzale”

L’assessore alle Politiche per la salute, oggi in Commissione assembleare, ha annunciato l’intenzione di viale Aldo Moro di tenere aperta questa possibilità, in caso di carenza di dosi contro il Covid-19: “Ma ciò non dovrà comportare la decurtazione delle dosi previste nel piano vaccinale nazionale”

Bologna – L’Emilia-Romagna è pronta a sondare, assieme ad altre Regioni, opportunità autonome di acquisto di dosi vaccinali contro il Covid-19. Sempre nel rispetto delle regole e della prassi, che prevede che ogni fornitura di vaccini sia validata da Aifa, e nell’ambito del confronto istituzionale tra Governo e Regioni.

E’ quanto ha spiegato l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffale Donini, nell’informativa sul programma vaccinale oggi in Commissione assembleare, dove ha ricordato come la strada dell’approvvigionamento di forniture extra sia stata recentemente percorsa con efficacia anche per le 200mila dosi di vaccino antinfluenzale acquistate dalla Regione quando la disponibilità era scarsa.

“Siamo tra le Regioni che, insieme ad altre, hanno maggiori relazioni con i mercati internazionali nell’ambito farmaceutico, e lo abbiamo già dimostrato con la campagna antinfluenzale- ha sottolineato Donini-. E proprio oggi abbiamo dato la disponibilità ad altre Regioni, tra cui il Veneto, di sondare insieme eventuali opportunità di forniture per vaccini anti Covid che dovessero essere disponibili; peraltro, con il Veneto abbiamo fatto nel recente passato un’unica gara per l’acquisizione e la fornitura di tamponi rapidi antigenici, andata a buon fine. Se necessario, l’esperienza si potrà quindi ripetere: siamo tra i più attenti a valutare cosa si muove sul mercato internazionale e lo facciamo insieme ad altri”.

“Per noi- ha ribadito l’assessore- è comunque indispensabile che ogni fornitura di vaccini sia validata da Aifa, che vi sia un confronto fra Governo e Regioni per percorrere la strada più utile e proficua per il Paese e, condizione imprescindibile, che eventuali approvvigionamenti autonomi sui mercati internazionali non comportino la decurtazione delle dosi che spettano alle Regioni interessate secondo il piano vaccinale nazionale”.

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: 9 febbraio

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: su quasi 30mila tamponi effettuati, 977 nuovi positivi (3,2%), di cui 438 asintomatici da screening regionali e attività di contact tracing. Oltre 800 i guariti, in calo i ricoveri. Vaccinazioni: superate le 266 mila somministrazioni

Il 95% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media nei nuovi positivi è di 42 anni. 45 decessi. Online anche il report settimanale sull’andamento dell’epidemia in regione, con i dati di contagio in ambito scolastico

Bologna – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 229.157 casi di positività, 977 in più rispetto a ieri,su un totale di 29.701 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,2%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, oltre che gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni. Da oggi, oltre alle nuove forniture di dosi di Moderna e Pfizer-Biontech, si aggiungono anche quelle di AstraZeneca.

Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate.

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 266.530 dosi, di cui 2.671 oggi; sul totale, 121.389 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 438 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 302 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 480 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42 anni.

Sui 438 asintomatici, 290 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 26 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 10 con gli screening sierologici, 4 tramite i test pre-ricovero. Per 108 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 274 nuovi casi; poi Modena (151) e Rimini (117), quindi Cesena (92), Reggio Emilia (85), Piacenza (61), Imola (53); a seguire Ravenna (47), Ferrara (42) e le province di Forlì (38) e Parma (17).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.134 tamponi molecolari, per un totale di 3.104.741. A questi si aggiungono anche 298 test sierologici e13.567 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 803in più rispetto a ieri e raggiungono quota 176.359.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 42.884 (+129 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 40.731 (+155), il 94,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 45 nuovi decessi: 6 a Piacenza (una donna di 78 anni e 5 uomini, di cui uno di 74, uno di 80, due di 91 e uno di 94 anni); 2 a Parma (una donna di 82 e un uomo di 85 anni); 3 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 81 anni e due uomini di 66 e 92 anni); 4 nella provincia di Modena (due donne di 95 e 97 anni e due uomini di 75 e 78 anni); 4 in provincia di Bologna (tutti residenti nel Comune di Imola: tre donne di 87, 88 e 95 anni e un uomo di 88 anni); 8 nella provincia di Ferrara (4 donne – di 62, 86, 97 e 107 anni – e 4 uomini: di 63, 78, 86 e 89 anni); 4 in provincia di Ravenna (3 donne – di 87, 88, 90 anni – e un uomo di 81 anni); 12 in provincia di Forlì-Cesena (7 donne – di 75, 82, due di 83 anni, poi di 86, 89 e 93 anni – e 5 uomini, di 76, 79, 82, 89 e 96 anni); 2 nel riminese (una donna di 72 anni e un uomo di 87 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.914.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 182 (-1 rispetto a ieri), 1.971 quelli negli altri reparti Covid (-25).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 14 a Piacenza (+1), 10 a Parma (numero invariato rispetto a ieri), 19 a Reggio Emilia (+1), 37 a Modena (+3), 41 a Bologna (-3),13 a Imola (invariato), 22 a Ferrara (-2), 4 a Ravenna (invariato), 2 a Forlì (invariato), 3 a Cesena (-1) e 17 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 18.937 a Piacenza (+61 rispetto a ieri, di cui 36 sintomatici), 15.901 a Parma (+17, di cui 13 sintomatici), 30.157 a Reggio Emilia (+85, di cui 40 sintomatici), 40.254 a Modena (+151, di cui 91 sintomatici), 45.447 a Bologna (+274, di cui 158 sintomatici), 7.500 casi a Imola (+53, di cui 36 sintomatici), 13.412 a Ferrara (+42, di cui 5 sintomatici), 17.180 a Ravenna (+47, di cui 20 sintomatici), 8.708 a Forlì (+38, di cui 24 sintomatici), 10.074 a Cesena (+92, di cui 70 sintomatici) e 21.587 a Rimini (+117, di cui 46 sintomatici).

Il Report settimanale sull’andamento dell’epidemia in regione è disponibile al link https://bit.ly/3q8Eeeu . Da oggi, con cadenza ogni 15 giorni, vengono inseriti anche i dati di contagio in ambito scolastico. In particolare, i dati sono relativi a tutti i contagi che, sul territorio regionale, hanno interessato, a partire dal 14 settembre 2020 fino al 5 febbraio 2021, rispettivamente studenti/alunni e docenti/operatori scolastici di: servizi educativi 0-3 anni, scuole per l’infanzia, scuole primarie di I grado, scuole secondarie di I e II grado. Oltre al numero assoluto, è anche indicata la percentuale dei casi positivi rispetto a tutti i casi di positività registrati in Emilia-Romagna nello stesso periodo. Infine, una tabella fotografa la situazione contagi in ambito scolastico nel periodo 22 gennaio (ripartenza delle lezioni in presenza al 50% alle superiori) -5 febbraio 2021, nel quale si sono registrati 2.254 nuovi casi fra bambini e studenti/alunni dai servizi 0-3 anni alle superiori e 399 nuovi casi fra docenti e personale scolastico

Ausl Ferrara: il punto su epidemia e campagna vaccinale

Da: Ausl Ferrara

Il punto sull’andamento della campagna vaccinale, situazione posti letto e contagi, e un approfondimento su approcci e terapie per la cefalea, patologia di cui, si stima, soffrano circa 50mila persone, in provincia di Ferrara

Nel nuovo appuntamento con “Coronavirus, capire l’emergenza”, format di approfondimento a cura dell’Azienda USL, il direttore sanitario Emanuele Ciotti, nell’incontro di oggi, 9 febbraio, ha sottolineato come in questo momento ci sia una stabilità sul territorio in termini di contagio.

Il punto su epidemia e campagna vaccinale
“La situazione ospedaliera è migliorata” ha affermato Ciotti mettendo in evidenza come finalmente terapie intensive stiano “respirando”. Naturalmente l’impegno sul fronte ospedaliero resta importante e c’è molta attenzione a fronte delle recenti aperture previste dal passaggio in zona gialla.
“Questa è una settimana molto importante per l’arrivo dei vaccini” ha poi spiegato Ciotti riferendosi alla campagna vaccinale e alle quasi 30mila dosi di vaccini (tra Pfizer, Moderna e AstraZeneca) che nel mese di febbraio arriveranno a Ferrara. Questa settimana chiuderemo anche le seconde dosi per le Cra, ospiti ed operatori”.
Soddisfazione per la copertura vaccinale del personale sanitario: per quanto riguarda l’azienda USL si è quasi al 72% mentre per l’Azienda Ospedaliera siamo arrivati a quasi 82%.

Il direttore sanitario ha anche fatto il punto sull’uso del vaccino AstraZeneca e spiegato come si sta predisponendo l’organizzazione dei diversi punti vaccinali sul territorio ipotizzando di partire con le somministrazioni in Fiera a Ferrara già dal 22 di febbraio.

Cefalea, approcci e nuove terapie a Ferrara
A fotografare invece una patologia complessa, ma spesso silenziosa, come la cefalea, sono state Valeria Tugnoli Direttrice UOC di Neurologia Azienda Ospedaliero Universitaria, Elisa Sancisi neurologa AUSL Ferrara.
Nel nostro territorio sono quasi 50mila le persone che ne soffrono e le due neurologhe hanno spiegato fattori scatenanti e incidenza della patologia per età e sesso.
Infine il capitolo delle terapie e della presa in carico: recentemente, anche a Ferrara è stato autorizzato il trattamento con la tossina botulinica Tipo A con gli anticorpi monoclonali. Non solo, è stato costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare per la presa in carico dei pazienti che prossimamente vedrà anche l’apertura di un nuovo ambulatorio presso la Cittadella S. Rocco.

Il format viene diffuso, ogni martedì alle ore 18.00 sulle pagine Facebook dell’azienda Usl di Ferrara, Comune di Ferrara, Comune di Cento, Comune di Codigoro, e sul canale Youtube Ausl Ferrara.
Qui il link della puntata di oggi.
https://youtu.be/OcBPzutQAbQ

Approvato il progetto di fattibilità del ponte della Barchessa

Da: Cristina Romagnoli, Comune di Copparo

APPROVATO IL PROGETTO DI FATTIBILITÀ DEL PONTE DELLA BARCHESSA
Deliberata anche la candidatura dell’intervento al contributo regionale
relativo alle Aree Interne

La giunta comunale di Copparo ha approvato il progetto di fattibilità
tecnica ed economica dei lavori di ‘Demolizione e ricostruzione del
Ponte sul Canale Leone – Comune di Copparo e Comune di Jolanda di
Savoia’, redatto dallo studio di ingegneria Mezzadringegneria, e il
quadro per una spesa complessiva di 802mila euro.
Ha inoltre deliberato di candidare l’intervento al contributo regionale
relativo alle Aree Interne, definito dalle ‘Norme in materia di
interventi territoriali per lo sviluppo integrato degli ambiti locali’,
in base all’avviso 2021 per manifestazioni d’interesse.
Il progetto prevede la totale demolizione del Ponte della Barchessa e la
sua ricostruzione nella stessa posizione, per un carico massimo di 50
tonnellate: il nuovo manufatto avrà un’impostazione simile quella della
struttura odierna e sarà realizzato rispondendo all’attuale normativa e,
pertanto, alle richieste statiche e sismiche. Scartata invece l’ipotesi
di un’opera di consolidamento dell’esistente, dal momento che non
riuscirebbe a garantire gli standard prestazionali richiesti,
denunciando sicuramente carenze in campo dinamico: peraltro le
condizioni, che ne hanno determinato la chiusura il 20 marzo 2019, sono
risultate di estremo degrado, per l’azione degli agenti climatici e il
transito di veicoli di varia portata.

Poste Italiane, tramite il suo corriere Sda, ha consegnato 13.500 dosi del vaccino AstraZeneca in 6 sedi di ricezione e conservazione dell’Emilia-Romagna

Da: Vincenzo Sardone, Poste Italiane

POSTE ITALIANE CONSEGNA IN EMILIA-ROMAGNA
I VACCINI ASTRAZENECA

Bologna, 9 febbraio 2021 – Sono arrivati in 6 località dell’Emilia-Romagna (Parma, Reggio Emilia, Modena, Lagosanto (FE), Pievesestina (FC) e Imola) i furgoni SDA, corriere di Poste Italiane, per la consegna di 13.500 dosi complessive del vaccino AstraZeneca.
Nella mattinata di oggi, infatti, alcuni mezzi speciali, attrezzati con celle frigorifere, hanno preso in carico i vaccini AstraZeneca e hanno concluso il loro viaggio, raggiungendo le loro destinazioni finali presso le seguenti sedi di ricezione e conservazione delle dosi previste: Aou Parma Ospedale Maggiore (1.800 dosi); Ausl/Irccs Santa Maria Nuova Reggio Emilia (2.200 dosi); Ausl/Aou Modena (3.000 dosi); Ausl Ferrara Ospedale del Delta di Lagosanto (1.300 dosi); Ausl Imola Ospedale Civile Vecchio (500 dosi) e Magazzino unico Ausl Romagna di Pievesestina (4.700 dosi).

La banda dei tre al MicroNerofestival, intervista a Carlo Callegari

Da: Microfestival delle Storie

La banda dei tre al MicroNerofestival, intervista a Carlo Callegari

La trilogia della banda dei tre di Carlo Callegari, si compie con Vacanze a Cortina, Fanucci editore, di cui si parlerà al MicroNerofestival, lunedì 15 febbraio alle 21. La rassegna, patrocinata dal Comune di Polesella, continua la sua incursione nella letteratura noir con un autore padovano molto amato, i cui libri della Banda dei tre sono diventati anche una pellicola con Marco Bocci, Francesco Pannofino, Carlo Buccirosso e Aldo Marinucci.
Carlo Callegari sarà intervistato da Consuelo Pavani, la serata verrà quindi dedicata all’ultimo libro, Vacanze a Cortina, ma anche alla fortunata serie firmata dallo scrittore.
Sinossi. Vacanze a Cortina. La banda dei tre si riunisce ancora una volta per fuggire alla calura di agosto e concedersi un rilassante ferragosto tra le Dolomiti. Come meta scelgono il meglio, la regina delle Dolomiti: Cortina d’Ampezzo. Assieme a loro, un folto gruppo di personaggi bizzarri. I nostri tre non riescono a stare lontani dai guai e la vacanza si trasforma ben presto in un’indagine che sembra non avere né capo né coda e durante la quale incontreranno Ida, una giornalista tutta d’un pezzo che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Quello che per loro è un gioco ben presto si rivela una faccenda dai contorni oscuri e inquietanti. E così fra Cortina, Ibiza e Milano, funerali improbabili, losche falegnamerie e piani che naufragano miseramente, si arriverà nel giro di poco a un epilogo tanto feroce quanto inatteso. I cattivi sono senza pietà ma la banda adesso è più grande. Spazio alle donne che, se vogliono, sono più scatenate degli uomini.

Presentazione mostra Boldini Castello Estense

Da: Ufficio Stampa-Comunicazione Fondazione Ferrara Arte

BOLDINI;
DAL DISEGNO AL DIPINTO
Attorno alla Contessa de Leusse

La città di Ferrara e l’Italia celebrano quest’anno il novantesimo anno dalla morte di Giovanni
Boldini(Ferrara, 1842 – Parigi, 1931). Per sottolineare questa ricorrenza la Fondazione Ferrara
Arte, in accordo con il Comune di Ferrara, ha costituito un Comitato di studio – presieduto da
Vittorio Sgarbi e diretto da Tiziano Panconi – per promuovere una serie di iniziative dedicate
al pittore. La prima è stata la collaborazione con il MART – Museo di arte moderna e
contemporanea di Trento e Rovereto alla realizzazione della grande mostra monografica
Giovanni Boldini. Il Piacere, a cui il Museo Giovanni Boldini – la più importante raccolta pubblica
di opere del grande maestro ferrarese – ha concesso in prestito ben sessantasei lavori, tra
dipinti, disegni e incisioni. Alcuni di questi, ventitré per la precisione, raggiungeranno, dopo la
chiusura della rassegna roveretana, le sale del Petit Palais di Parigi, per partecipare alla mostra
Giovanni Boldini. Les Plaisirs et les jours, anch’essa programmata per celebrare l’anniversario
boldiniano.
Contestualmente, a Ferrara si è deciso di allestire nella Sala dei Comuni del Castello Estense
una piccola ma preziosa esposizione dedicata al tema della genesi del ritratto femminile, dal
disegno al dipinto. Il percorso è costruito attorno a un’opera depositata da un collezionista
presso le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara: la tela che ritrae la contessa de
Leusse (1889 circa), realizzata quando Boldini risiedeva stabilmente nella capitale francese,
dove, già da alcuni anni, si era affermato come ritrattista mondano, ricercatissimo da una
facoltosa clientela internazionale.
Nella sua nutrita galleria di nobildonne s’incontra, più di una volta, l’aristocratica parigina
Suzanne de Berthier, moglie del visconte Georges de Leusse, che nel dipinto in mostra è
raffigurata di profilo, accomodata di traverso su una sedia e con un ventaglio chiuso tra le mani,
mentre osserva qualcosa o qualcuno fuori dal campo pittorico: un’impaginazione che oltre a
mettere in risalto gli aggraziati lineamenti della giovane conferisce all’immagine una spiccata
naturalezza.
Accanto a questo “ospite” illustre vengono presentati sedici disegni della raccolta del Museo
ferrarese, alcuni mai esposti: studi di donne a figura intera e di singoli volti femminili che
documentano il rapporto iperattivo dell’artista con la realtà circostante nonché la sua
prontezza nel registrare pose e attitudini che gli sarebbero poi servite per conferire vitalità e
dinamismo alle protagoniste dei suoi dipinti, contraddistinti da quella peculiare scrittura
rapidissima e insieme controllata che rende inconfondibile il suo stile.
Completano il percorso due olii degli anni maturi (Nudino scattante, 1910; La contessa Saffo
Zuccoli, 1927-28), un autoritratto all’acquerello, due incisioni – convocate per documentare un
altro aspetto, non trascurabile, della produzione di Boldini – e lo straordinario ritratto
dell’artista in bronzo eseguito da Vincenzo Gemito.
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Boldini. Dal disegno al dipinto
Attorno alla Contessa de Leusse

Ferrara, Castello Estense, Sala dei Comuni
10 febbraio – 6 giugno 2021

Organizzatori

Fondazione Ferrara Arte e Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara

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Aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00

Informazioni
www.castelloestense.it
0532 419180

Prenotazioni
https://prenotazionemusei.comune.fe.it/

Ufficio stampa
Leonardo Rosa
comunicazione.ferrararte@comune.fe.it

Lo spin-off di Unife INCEPTION partecipa a 4CH, la rete europea per il patrimonio culturale

Da: Ufficio Stampa Unife

Lo spin-off di Unife INCEPTION partecipa a 4CH, la rete europea per il patrimonio culturale

Al via il progetto per la realizzazione del primo Centro di Competenza europeo per la conservazione del patrimonio culturale. Coordinerà una rete multidisciplinare di esperti di 19 partner pubblici e privati distribuiti in 13 paesi dell’Unione Europea

C’è anche INCEPTION, l’azienda nata come spin-off dal progetto europeo INCEPTION del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, alla guida di 4CH (Competence Centre for the Conservation of Cultural Heritage), il nuovo progetto per la creazione del primo Centro di Competenza europeo per la conservazione del patrimonio culturale.

Il progetto 4CH è stato lanciato oggi, 9 febbraio, con un evento online che ha chiamato a raccolta i suoi 19 partner provenienti da 13 Paesi.

Si tratta di una grande rete virtuale distribuita, coordinata dall’Italia con l’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e gestita insieme a un partenariato formato da soggetti pubblici, come PIN di Prato (società consortile di servizi didattici e scientifici per l’Università di Firenze), Università di Bologna, Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU) a cui si affianca l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del MiBACT, e soggetti privati come, appunto, INCEPTION (spin-off dell’Università di Ferrara)

“Nell’ambito di 4CH l’Università di Ferrara metterà a disposizione i risultati raggiunti dalle ricerche europee nel campo del 3D semantic modelling e in particolare quelli del progetto INCEPTION, coordinato dall’Università di Ferrara che, nel 2020, ha generato l’omonimo spin-off. In linea con gli obiettivi di questo progetto, lo spin-off INCEPTION offrirà competenze specifiche per la modellizzazione 3D e la digitalizzazione del patrimonio architettonico e culturale”, spiega il professor Roberto Di Giulio, direttore di INCEPTION e coordinatore scientifico del progetto lanciato oggi.

4CH metterà a disposizione di aziende e operatori del settore conoscenze, competenze, tecnologie e servizi per la preservazione e la conservazione di opere, monumenti e siti. Il progetto, che è stato finanziato con quasi 3 milioni di euro nell’ambito di Horizon 2020, sarà operativo in tre anni, al termine della prima fase che servirà per costituire l’infrastruttura logistica e gestionale.

In particolare, l’attività di 4CH si articolerà in tre ambiti di lavoro principali: la modellazione digitale in 3D dei monumenti e dei siti, come strumento di documentazione, per l’integrazione delle informazioni sui monumenti; gli strumenti semantici, per archiviare la documentazione attraverso metadati inseriti in modelli semantici progettati per classificare e rendere reperibili i dati a posteriori; le analisi scientifiche, come supporto alla conservazione e al restauro.

“4CH è un progetto ambizioso che grazie a multidisciplinarietà, competenze e tecnologia propone un approccio solido e distribuito per tutelare la ricchezza e la varietà del patrimonio culturale europeo portando innovazione nella tradizione”, sottolinea Francesco Taccetti, ricercatore INFN responsabile europeo del progetto 4CH.

L’obiettivo principale di 4CH sarà preservare il patrimonio culturale europeo, sfruttando le più innovative tecnologie digitali esistenti. Un’alleanza tra arte, scienza e tecnologia, che consentirà di realizzare modelli 3D dei maggiori siti e monumenti europei, integrati con i risultati delle analisi diagnostiche sui materiali, per costituire una documentazione ricca e preziosa, e in continuo aggiornamento. I dati e le informazioni saranno messi a disposizione di esperti di varie discipline, che lavoreranno in modo integrato per monitorare lo stato di salute del nostro patrimonio culturale, valutare i rischi a cui è sottoposto, e definire interventi di restauro o ricostruzione in caso di danno dovuto al naturale degrado o a disastri ambientali.

L’intera infrastruttura di 4CH si baserà su una infrastruttura cloud dei beni culturali per l’archiviazione e la gestione dei dati e sfrutterà un sistema di calcolo ad alte prestazioni (HPC) per elaborazioni complesse, grazie anche all’impiego di intelligenza artificiale. I servizi informatici si inquadrano nel modello federato di cloud europeo di EOSC.

Dichiarazione dell’assessore Luca Bergonzi in relazione al “Bando Imprese”

Da: Lucia Felletti, Comune di Comacchio

PRECISAZIONI SUL BANDO IMPRESE

Le notizie mistificatorie, per usare un eufemismo, che la lista Per fare , sta per l’ennesima volta,
deliberatamente diffondendo sul recente bando di sostegno alle imprese, impongono fondamentali
precisazioni.
L’amministrazione Comunale, nell’individuare la platea delle imprese potenzialmente destinatarie degli aiuti
economici ha riconosciuto priorità a quelle che, a causa delle chiusure imposte dal Governo, hanno subito i
danni maggiori. La selezione è stata quindi effettuata sulla base del possesso dei codici ATECO riferibili a tali
categorie, senza alcuna discrezionalità di giudizio.
Il bando, preventivamente illustrato alle associazioni di categoria, è stato ampiamente pubblicizzato ed è
rimasto aperto per un tempo adeguato.
Le aziende che hanno presentato domanda hanno percepito un contributo medio di 1.490,50 euro.
“Se avessimo seguito le logiche sostenute dalla lista di Fabbri”, afferma l’assessore Bergonzi, “avremmo
spalmato le risorse stanziate dalla Giunta Negri, pari ad €. 319.693,20, su una platea di 2800 imprese. Il
contributo medio sarebbe quindi ammontato ad €. 114,17, somma ridicola che evidenzia l’inconsistente
spessore delle considerazioni che da settimane la lista Per fare, evidentemente a corto di idee, sta
cavalcando.
Le somme non assegnate in questa fase non andranno perdute, ma verranno integralmente ridistribuite alle
imprese che non hanno beneficiato del recente bando, sulla base di parametri di priorità che saranno
concordati con le associazioni di categoria.
Nell’evidenziare che la precedente amministrazione, così sensibile alle istanze delle attività produttive, non
ha mai stanziato a loro sostegno alcuna somma, sebbene sia rimasta in carica fino al settembre scorso,
ricordo all’ex Sindaco Fabbri oggi consigliere di minoranza, che il bando, dalla sua lista tanto criticato, ha lo
stesso contenuto e gli stessi parametri adottati dal Comune di Ravenna, governato da quelle forze politiche
nel cui ambito il consigliere Fabbri si è da ultimo riconosciuto.
Queste sterili, inutili e pretestuose polemiche non ci distoglieranno comunque dal nostro concreto e costante
impegno a sostegno del tessuto produttivo locale, che rappresenta per noi la vera priorità assoluta”.

Codigoro Green: nuovo incontro rivolto a studenti e famiglie

Da: Katia Romagnoli, Comune di Codigoro

Codigoro Green: nuovo incontro rivolto a studenti e famiglie, giovedì 11 febbraio, ore 18.30

Nuova tappa, giovedì 11 febbraio 2021 dalle ore 18.30 alle ore 19.30, sulla piattaforma Zoom, per il progetto di partecipazione attiva Codigoro Green. Dopo l’incontro online di lunedì scorso, il nuovo appuntamento è rivolto a famiglie e studenti. L’obiettivo è quello di raccogliere spunti, idee e proposte per rendere Codigoro sempre più verde. Le iniziative messe in campo online rispondono alle norme anti Covid 19. Per partecipare all’incontro è necessario iscriversi a codigorogreen@gmail.com
Agli interessati sarà mandato il link per la connessione il giorno prima della data fissata.
Codigoro Green è un progetto candidato al bando regionale regionale 15/2018 (riservato ai processi di coinvolgimento attivo della popolazione su temi di interesse generale). Il progetto, incentrato sulle tematiche del rispetto e della salvaguardia ambientale, si è aggiudicato un finanziamento regionale di 14mila euro.
Per esprimere un parere o contribuire alla realizzazione del progetto, segnalando le proprie idee al Comune, per rendere la città sempre più “green”, l’Amministrazione Comunale suggerisce di partecipare al sondaggio online:
www.sondaggio-online.com/s/d2ca7d0

Formazione. Reinserimento sociale delle persone in esecuzione penale, sì a 22 percorsi di orientamento

Formazione. Reinserimento sociale delle persone in esecuzione penale, sì a 22 percorsi di orientamento. Colla: “Il lavoro per favorire l’integrazione e la prevenzione della recidiva”

I progetti finanziati con 1,1 milioni di euro e definiti insieme alla Commissione regionale per l’area dell’esecuzione penale degli adulti

Bologna – Interventi di orientamento e formazione che possano aiutare le persone in esecuzione penale a un reinserimento sociale fondato sul lavoro e, a partire dall’acquisizione e qualificazione di un profilo professionale, consentano loro di acquisire autonomia e rafforzarsi rispetto a possibili recidive e reiterazioni delle azioni che li hanno portati in carcere.

Sono 22 i progetti formativi approvati dalla Regione e finanziati con 1,1 milioni di euro di risorse del Fondo sociale europeo, che hanno l’obiettivo di rendere disponibili politiche formative, di orientamento e di accompagnamento al lavoro per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale da parte dell’Autorità giudiziaria.

Il Piano regionale degli interventi orientativi e formativi per l’inclusione socio-lavorativa delle persone in esecuzione penale, nel suo complesso e nei singoli interventi che vengono programmati, ha un valore preventivo– spiega l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Colla-. Con queste azioni intendiamo sostenere l’inclusione sociale, in particolare nella fase delicata del ritorno alla vita in libertà, cercando di rendere questo momento particolarmente significativo per una reale integrazione nella società”.

Gli interventi, definiti in condivisione con la Commissione regionale per l’area dell’esecuzione penale degli adulti, tengono conto dell’importanza che la rete dei servizi formativi e sociali, pubblici e del privato sociale, delle imprese profit e no profit e dei servizi dell’Amministrazione penitenziaria rivestono nella costruzione di un percorso riabilitativo per il reinserimento sociale e la riqualificazione lavorativa.

I 22 progetti permetteranno di costruire percorsi personalizzati tramite orientamento, formazione permanente e delle qualifiche, tirocini.

Bondeno. Il gruppo Plastic Free replica questo sabato (13febbraio) a Ospitale e Settepolesini

Da: Simone Saletti, Sindaco di Bondeno

BONDENO. IL GRUPPO PLASTIC FREE REPLICA QUESTO SABATO (13 FEBBRAIO) A OSPITALE E SETTEPOLESINI. IN ARRIVO (IL 20) LA GRANDE GIORNATA DI RACCOLTA SUL CAPOLUOGO

L’assessore alla Promozione del territorio, Sartini: «Vogliamo già replicare il successo di sabato scorso. Un’occasione per fare del bene all’ambiente e per passeggiare all’aria aperta».

L’assessore all’Ambiente, Marco Vincenzi: «Sabato 20 ci sarà la vera e propria inaugurazione del “comitato Plastic Free” locale. Con Clara metteremo a disposizione materiale utile per la raccolta».

Se la giornata di sabato 6 febbraio, nelle frazioni di Salvatonica e San Biagio, si era chiusa con un’ampia partecipazione di oltre venti persone, adesso è già il tempo di replicare con il pomeriggio di sabato prossimo, 13 febbraio. Si avvicina infatti la seconda giornata “test” dell’esperimento Plastic Free sul territorio matildeo, stavolta riguardante le frazioni di Ospitale e Settepolesini. «Ho partecipato attivamente alla prima giornata di raccolta e già non vedo l’ora di replicare – sono le parole dell’assessore alla Promozione del territorio, Michele Sartini –. Le ore dedicate alla raccolta dei rifiuti non sono soltanto un modo per prendersi cura dell’ambiente, ma costituiscono anche un’occasione per fare un po’ di sano movimento all’aria aperta. Sabato scorso, il “bottino” raccolto è stato piuttosto ingente, purtroppo, ma almeno all’indignazione verso l’inciviltà di certe persone si è sommata la soddisfazione di avere contribuito a fare qualcosa di buono e utile per la comunità e per il territorio». Il pomeriggio di sabato prossimo, 13 febbraio dalle ore 14 con ritrovo presso il piazzale antistante il santuario Madonna della Pioppa, servirà per costituire il secondo comitato frazionale, e fungerà da secondo “prologo” alla grande giornata di raccolta prevista sul capoluogo per il 20 febbraio. «Mentre le prime due giornate sono organizzate autonomamente dal Comune – spiega l’assessore all’Ambiente, Marco Vincenzi –, sabato 20 avverrà l’inaugurazione vera e propria del “comitato Plastic Free” locale. Confidiamo che numerose persone partecipino alle iniziative, a partire da questo sabato. Da parte dell’Ente, con il contributo di Clara il 20 febbraio metteremo a disposizione dei volontari del materiale utile per agevolare le operazioni di raccolta». Per sabato 13 febbraio, invece, è consigliabile portare autonomamente una pettorina catarifrangente, dei guanti, e tutti gli strumenti che si ritengono utili alla raccolta dei rifiuti. Il Comune fornisce già i sacchi e stabilisce un punto finale in cui il materiale verrà preso in carico dagli operatori di Clara. Non resta quindi che trovarsi sabato 13 febbraio alle 14 presso il santuario della Madonna della Pioppa, e ancora sabato 20 febbraio alle ore 14.30 presso la fontana all’incrocio tra via Pironi e viale Matteotti.

Lega Giovani

Da: LEGA – Davide Bergamini Referente Provinciale Ferrara

LEGA FERRARA: “IL MOVIMENTO GIOVANILE CONTINUA A CRESCERE, PRONTI A CORRERE ALLE PROSSIME ELEZIONI”

Davide Bergamini, referente provinciale Lega, si dice “molto soddisfatto del lavoro svolto dai giovani della Lega e dal loro coordinatore Luca Cardi. Nell’ultimo anno in provincia di Ferrara la Lega Giovani si è rafforzata e ha portato avanti iniziative importanti su diverse tematiche legate al mondo giovanile. Sono inoltre convinto che il consenso continuerà a crescere. La Lega è un partito che da spazio ai giovani ed ogni giorno lo dimostriamo e lo testimoniano con le battaglie legate al mondo della scuola e dell’università senza trascurare le tematiche territoriali”

A tracciare il bilancio dell’ultimo anno è poi lo stesso commissario provinciale della Lega Giovani, Luca Cardi: “dallo scorso febbraio, quando mi sono insediato, abbiamo fatto tanti passi in avanti. Nonostante la pandemia abbia reso più difficoltose le attività in presenza, il gruppo è continuato a crescere, sia numericamente che politicamente. Abbiamo portato avanti diverse iniziative in tutta la provincia: dalla mozione presentata e approvata a Cento sul “Ricordo dei Martiri delle Foibe” fino a quella che ha permesso ai laureandi di discutere la tesi di laurea in uno spazio comunale. Mozione approvata in consiglio comunale ad Argenta, presentata a Vigarano Mainarda, e, tramite i sindaci Roberto Lodi e Fabrizio Toselli, accolta sia a Terre del Reno che a Cento.”

“In questo anno abbiamo affrontato tanti temi, focalizzandoci sulle difficoltà che la pandemia ha portato a Scuola e Università, senza mai tralasciare la politica nazionale. Anche sui social abbiamo raggiunto risultati importanti, in particolare su Instagram, canale più seguito dalle nuove generazioni.” Parlando del bilancio di questo primo anno di mandato, Cardi segnala, in particolare, “la bella sinergia che si è venuta a creare col referente provinciale Lega Davide Bergamini, sempre pronto a darci una mano, ma anche coi coordinatori degli altri movimenti giovanili di centrodestra, seguendo la linea nazionale”.

Ma i giovani della Lega non si fermano qui, “abbiamo preso parte alle campagne elettorali di Bondeno e Comacchio, dove la Lega ha trionfato – rimarca il commissario provinciale Luca Cardi – e ora alle prossime amministrative siamo pronti a giocare un ruolo da protagonisti. In tutti i Comuni che andranno al voto presenteremo candidati giovani nei consigli comunali e ci impegneremo per farli eleggere. Penso ad esempio a Cento: è la sfida principale di questa tornata elettorale e sarà lì che avremo il ruolo più importante. Ma anche a Vigarano, Portomaggiore Codigoro e Goro abbiamo ragazzi validi pronti a partecipare ed essere protagonisti”,

“Sulla città di Ferrara invece”, afferma Cardi, “abbiamo la fortuna di avere un Sindaco come Alan Fabbri, amato dai giovani con grande popolarità non solo tra gli universitari ma anche tra gli studenti delle scuole superiori. In un periodo in cui le nuove generazioni vedono la politica in modo sempre più distaccato, Alan Fabbri ha dimostrato di saper raggiungere anche loro. Sarà proprio su Ferrara che nei prossimi mesi vogliamo focalizzare i nostri sforzi. E a breve ripartirà anche il tesseramento: daremo la possibilità ai tanti giovani ferraresi che si riconoscono nel progetto politico di Matteo Salvini di avvicinarsi alla politica, di crescere e di formarsi”.

Il sassofono di Luca

 

È a causa sua se si erano lasciati. Marika le aveva provate tutte, ma niente, Luca non voleva lasciar perdere… il suo primo amore non si doveva toccare! – E io? Cosa sono per te? Ma guarda come mi fai esprimere… comunque ho deciso io per tutti e due… dai finiamola qui… adesso!- Luca non diceva nulla… rimaneva in silenzio. Come un bambino. Marika chiuse la porta dietro di sé come in verità aveva fatto altre volte… ma: “Questa giuro è l’ultima !” disse.
La prima volta che Luca aveva preso in mano il suo sassofono aveva sette anni… e non l’aveva più lasciato! Suo padre Enrico, era stato suo padre a trasmettergli l’amore per questo strumento: – Ecco tieni Luca… adesso questo o sarà come il primo amore o è meglio che provi con un altro strumento! – gli disse suo padre sorridendo
E divenne veramente la cosa più importante per Luca!
D’altronde era cresciuto con quel suono che allargava la casa intera, costantemente nelle orecchie. Rimaneva ore ad ascoltare di pomeriggio il papà mentre ripassava i pezzi da suonare con la sua band per la sera stessa. Quel suono caldo, avvolgente parlava al suo cuore. Suo padre con lui non giocava quasi mai, e le scarse sue parole bastavano per risolvere i pochi problemi che la vita quotidiana presentava. A scuola Luca andava bene, sapeva ascoltare. Finite le lezioni si precipitava a casa, correva su in mansarda, un bacio alla mamma e senza neppure mangiare, eccolo seduto ad ascoltare il sassofono, ad ascoltare le parole di papà. Mentre suonava suo padre lo guardava e Luca capiva cosa gli stava dicendo. Gli diceva che gli voleva bene e che non doveva preoccuparsi di nulla perché sarebbero stati sempre insieme. Luca non desiderava altro.
Quel giorno la sua solita corsa si fermò all’ingresso di casa, non sentiva nessuno suonare. La mamma non riuscì a dirgli nulla… Luca non chiese nulla.
Luca aveva talento, più di suo padre. Conobbe Marika all’università e se ne innamorò. Ma non c’era mai… tra prove e concerti non erano tanti i momenti in cui potevano passare del tempo assieme. Marika pensava fosse solo un problema passeggero, poi col tempo le cose sarebbero cambiate. Le cose non cambiarono. Fino a quella sera.
Pochi minuti e toccava a Luca. I violinisti avevano terminato e cominciava il suo assolo. E Luca suonò. Il sassofono ha una voce calda, quasi umana ed era con quella voce che anche Luca amava parlare. Se ne accorsero tutti. Il suono entrava più del solito, come se i singoli timbri volessero imprimere a fondo quel suo sentirsi abbandonato. Non era solo un brano quello che stava interpretando, era la sua vita che come la musica vedeva scappare nell’aria. Come si fa a vivere se tutto svanisce nell’aria? Tutto ciò che di più amava volava via, e non tornava più indietro. Questo aveva visto Luca. Questo aveva capito da suo padre, dal sassofono e adesso da Marika. Niente ritorna.
Marika era lì ad ascoltarlo in terza fila. Guardava il suo Luca suonare e ogni nota era per lei così familiare. I loro sguardi si incrociarono. Marika dunque non se ne era andata. La musica allora non fa andare via, la musica fa anche ritornare. Il suono del sassofono infatti si accompagna bene a tutto e a tutti gli strumenti. È un suono caldo e avvolgente, profondo come il bene che voleva a Marika. A Marika che non era andata via.

Romeo and Juliet (Dire Straits, Chris White’s sax solo in concert, 1988)

Incontro online: “Lettere inedite del Guercino e della sua bottega”

Da: CULTURALIA

Giovedì 11 febbraio 2021, ore 17.30

Conferenza streaming

Di nuovo il Guercino e la sua affascinante e laboriosa bottega saranno oggetto di approfondimento nel prossimo appuntamento streaming della rassegna “Autunno Guerciniano”, organizzata da Comune di Cento e Centro Studi Internazionale Il Guercino, in programma giovedì 11 febbraio 2021 alle 17.30.

La storica dell’arte Francesca Curti presenterà la conferenza “Lettere inedite del Guercino e della sua bottega”, mettendo in luce aspetti nuovi e insoliti dell’attività del maestro centese e di alcuni suoi contemporanei, affiorati grazie all’analisi della produzione epistolare tra gli artisti e i committenti.

Il carteggio al centro dello studio della ricercatrice è di estremo interesse e appartenente alla famiglia dei Mattei Paganica, molto nota a Roma intorno alla metà del 1600, soprattutto grazie alla capacità dei fratelli Gaspare e Giuseppe Mattei Paganica. A partire dal 1642 quest’ultimo si trasferì a Ferrara come Generale della Armi dello Stato pontificio e fu proprio in questi anni di missione che venne a contatto con il Guercino e la sua Bottega. Grazie all’interessante scambio epistolare tra i Mattei Paganica e l’artista centese, la famiglia acquisì un nucleo importante di opere, con dipinti del Guercino e dei suoi allievi, di Francesco Albani ed altri.

L’acquisizione venne supportata da un ricco carteggio, quello che in parte ci illustrerà la Curti, che getta nuova luce sulle dinamiche del mercato di quadri nelle Bologna di metà Seicento, e consente, attraverso le considerazioni personali dei pittori contattati dai Mattei Paganica, di avere un punto di vista privilegiato ed inedito della personalità di questi protagonisti dell’arte del Seicento, al di fuori delle biografie ufficiali.

Molto ricca è la corrispondenza epistolare intrattenuta con il Guercino, che già a quell’epoca godeva di chiara fama nell’ambito dell’alto clero e dell’aristocrazia appassionata d’arte. La Curti ci accompagnerà tra le righe di queste missive dove è possibile intravvedere aspetti più intimi e curiosi del pittore centese, così tanto acclamato tra i potenti del tempo.

 

INFORMAZIONI UTILI:

TITOLO: Lettere inedite del Guercino e della sua bottega nell’ambito di Autunno Guerciniano 2020-2021 – ciclo d’incontri

QUANDO: 11 febbraio 2021, ore 17.30

DOVE: in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Cento (www.facebook.com/ComuneCento) e sul sito web www.comune.cento.fe.it

ORGANIZZATO DA: Comune di Cento e Centro Studi Internazionale il Guercino

Politiche culturali e spreco di denaro pubblico

Da: Associazione Piazza Verdi Ferrara

 

POLITICHE CULTURALI E SPRECO DI DENARO PUBBLICO: RINUNCIARE AL SUPERFLUO
ASSESSORE ALLA CULTURA, CHIAREZZA SULL’ORGANIGRAMMA DEL TEATRO “ABBADO”,
TRASPARENZA SUI BILANCI DELLE FONDAZIONI E SULLE DELIBERE APPROVATE.

La recente vicenda relativa ai cambi di Direzione e di Consiglio di Amministrazione della “Fondazione
Teatro Comunale di Ferrara”, ha reso definitivamente palese l’inutilità dell’assessore Comunale alla
Cultura, Marco Gulinelli. Non ha alcun senso sprecare denaro pubblico pagando chi non svolge alcun
ruolo. A Ferrara le politiche culturali, nomine comprese, vengono decise da Vittorio Sgarbi, pure quelle
che nulla hanno a che fare con il suo ruolo di Presidente di “Ferrara Arte”, e ratificate da Sindaco e Giunta.
Tanto vale prenderne atto e se il Sindaco mantenesse a sé quella delega, almeno si risparmierebbe un
po’.
Anche l’organigramma dello stesso Teatro Comunale appare ricco di inutili sovrapposizioni di ruoli, con
conseguente e ulteriore spreco di risorse pubbliche: a fronte delle nomine di figure celebri come Moni
Ovadia alla Direzione Artistica, Michele Placido alla Presidenza della Fondazione e di alcuni altri artisti a
completare il Cda (in tutto sette, cioè più di quelli previsti dallo Statuto e tutti uomini, ma non ci si poteva
aspettare nulla di diverso da questa Amministrazione e da Sgarbi), non si comprende, francamente, che
ci stia a fare come consulente artistico Marcello Corvino, il cui contratto dovrebbe per altro scadere tra
un paio di mesi. Una eventuale riconferma significherebbe un ulteriore evidente spreco di denaro
pubblico. Corvino, oltre tutto, è il produttore/manager degli spettacoli sia di Sgarbi sia di Ovadia (così
come di tante altre figure più o meno famose, alcune delle quali “ospitate” in questi mesi proprio dal
Teatro Comunale) e la potenziale confusione di ruoli e di interessi rischia di essere già abbastanza
marcata senza aggiungerne altra.
Infine, occorre davvero maggiore trasparenza: devono essere resi pubblici i Bilanci delle diverse
Fondazioni, a partire da “Ferrara Arte”, così come è necessaria una maggiore chiarezza sulle delibere
approvate e poi finite nei cassetti come, ad esempio, quella relativa alla Convenzione tra
Comune/Provincia e Fondazione Cavallini – Sgarbi. A fronte della nostra Diffida ufficiale la
Soprintendenza aveva indicato la necessità di procedere a diverse modifiche, sono state apportate?
L’amministrazione intende confermare quella Convenzione e procedere alla firma o no? Interrogativi al
momento ancora privi di risposta.

Ordine del Giorno per l’immediato rilascio di Alexei Navalny e delle migliaia di dissidenti detenuti dalla polizia russa.

Da: Gruppo Partito Democratico

I sottoscritti Gruppi Consiliari,

PREMESSO
CHE Alexei Navalny, attivista politico e blogger russo, tra i più noti critici del Presidente della
Federazione Russa Vladimir Putin; Presidente della Coalizione Democratica, formazione in
precedenza co-presieduta con Boris Nemcov, morto assassinato nel febbraio 2015; già ricoverato
dal 20 agosto 2020 in gravi condizioni per sospetto avvelenamento presso la Terapia Intensiva
dell’Ospedale di Omsk, è stato arrestato il 17 gennaio 2021, al ritorno a Mosca dopo un periodo di
degenza a Berlino e processato per direttissima in una stazione di polizia;

CONSIDERATO

CHE decine di migliaia di persone sono scese in piazza in tutta la Russia per chiedere la liberazione
di Navalny;

CHE la polizia russa ha fermato più di 5000 persone che protestavano in 86 città del Paese Russo,
solo 1608 a Mosca e 1122 a San Pietroburgo (dati BBC);

TENUTO CONTO

CHE già in precedenza la polizia russa aveva arrestato diverse persone vicine a Navalny, compreso
suo fratello e il direttore di un sito web russo dedito ai diritti umani, Sergei Smirnov, e fermata e
rilasciata dopo alcune ore la stessa moglie di Navalny, Julia;

CHE nel Novembre 2018 la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato la Russia a risarcire
Navalny per danni morali e materiali e per le spese sostenute per i suoi molteplici arresti subiti in
territorio russo, valutati come politici, contro la libertà di espressione e privi di una reale
motivazione;

IMPEGNANO
il Sindaco di Ferrara a sollecitare presso il Governo Italiano un’azione di netta condanna della
grave violazione di diritti che sta attualmente avvenendo in Russia, la libertà per Alexei Navalny e
la richiesta di immediato rilascio dell’ingente numero di dissidenti tuttora detenuti dalla polizia
russa.

I Gruppi Consiliari:

per il Gruppo PD – Anna Chiappini

il Gruppo Gente a Modo – Dario Maresca

Ultra-Call

Da: Pietro Perelli

ULTRA-CALL

 

Sono terminati i quattro workshop online ma Ultravideo e le Mura Viventi continua il suo progetto
con una call.

 

Il progetto si pone infatti l’ambizioso obiettivo di creare sul portale del progetto un archivio
mutante e permanente che raccolga contributi audio-video (video, clip, short movie ed altro)
provenienti da artisti, videomakers, video cronisti, storyteller ed appassionati di videoarte e di
linguaggio audiovisivo.

Un portale che diventi esso stesso un progetto di videoarte collettiva e partecipativa che raccolga
e ospiti per la pubblica e libera visione le suggestioni e racconti di popoli e luoghi.

Si invitano pertanto tutti i videomakers, tutti gli interessati e i partecipanti alle puntate del corso di
videoarte del progetto Ultravideo (presenti sul sito www.ultra-video.it) ad inviare a:
info@ultravideo.it l’opera video prodotta entro il primo aprile 2021 attraverso un trasferimento
WeTransfer o allegando alla mail un link all’opera già caricata su YouTubeo simili.

Le opere prodotte verranno caricate sul portale del progetto, previo verifica dei requisiti.

La partecipazione è libera e gratuita.
I temi dell’opera audiovisiva dovranno richiamare qualsiasi aspetto relativo a:
• la rigenerazione urbana del quartiere vicino alla stazione della tua città;
• la partecipazione, la cittadinanza attiva, la cultura e l’attivismo civico ri-popolano i quartieri.

Il video dovrà avere le seguenti caratteristiche tecniche:
• una durata non superiore ai 10 minuti;
• medio-alta risoluzione;
• formato mp4;
• le opere dovranno essere realizzate da dicembre 2020 in poi.

Nel caso dell’invio di un link YouTube, questo deve essere pubblico in modo da permettere il
caricamento sul portale.

È necessario allegare all’invio una auto-dichiarazione firmata a garanzia che le immagini, le foto e
le musiche utilizzate per la realizzazione del video, sono originali e/o non violano i diritti di terze
parti. Potete scaricare la l’auto-dichiarazione su https://www.ultra-video.it/call/

Chi è interessato ai workshop e non ha potuto seguirli può recuperare gli incontri registrati sul sito
di Ultravideo o sulla pagina YouTube del Consorzio Factory Grisù.

Ci ha lasciato Mario Morsiani, testimone del nostro tempo

Da: Mario Gallotta

Giovedì 11 febbraio, alle ore 15, nella sua parrocchia di S. Francesca Romana, sarà celebrata un Messa in suffragio del Prof. Mario Morsiani, che recentemente ha salutato questa vita terrena, ricca di amore per la sua città.

Illustre diabetologo ed esponente di primo piano della vita politica cittadina (fu consigliere comunale e provinciale della DC), Mario Morsiani è stato uomo di vasta cultura e di molteplici interessi, che lo portarono a rivestire – ex multis – gli incarichi di presidente della Società Canottieri e della banda di Cona.

Penna brillante ed incisiva,ottenne anche dai giornalisti ferraresi il “Premio Stampa” alla carriera nel 1993.

Fratello del Sottotenente Giuseppe Morsiani, disperso in Russia (che ricevette la laurea “honoris causa” dal nostro ateneo nel 2016 – vedi foto allegata) il Prof. Morsiani si dedicò per lunghi anni all’aiuto e al conforto di tutti i familiari che, come lui, si trovavano nella drammatica situazione di avere un congiunto “disperso in guerra”, senza neppure poter piangere sulla sua tomba.

Proprio per questo mi piace ricordarlo soprattutto quale presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra (ora presieduta dal Ten. Col. Ferdinando Marchesi) di cui fu a lungo operoso ed instancabile timoniere, sempre pronto ad attivarsi nella ricerca di notizie e nella vicinanza morale e materiale a tutti i congiunti dei dispersi nell’ultimo conflitto mondiale. Congiunti che varcavano la soglia dell’associazione, presso la “Casa della Patria” in corso Giovecca, nella speranza di ottenere almeno qualche dettaglio sulla sorte toccata ai propri cari.

Coadiuvato dal nostro concittadino Gen. Pierluigi Cavallari (già comandante della Brigata Alpina “Taurinense” e a lungo prestigiosa guida del Gruppo Alpini di Ferrara) di cui era fraterno amico fin dai tempi del Liceo “Ariosto”, fu sempre vicino al mondo delle associazioni d’arma (fiero dei suoi trascorsi militari nella Guardia di Finanza),non facendo mai mancare il suo consiglio e – se necessario – le sue osservazioni critiche.

Quante lacrime furono asciugate, quante parole di conforto furono pronunciate e quante lettere furono scritte dal Prof. Morsiani per far capire ai familiari dei dispersi che non tutti avevano dimenticato la tragedia di chi era scomparso nel turbinio dell’ultimo conflitto mondiale!

Grazie, caro Mario, per tutto ciò che hai fatto per Ferrara,per i ferraresi e per tutti i dispersi che potranno ringraziarti di persona incontrandoti in quell’angolo di cielo che certamente è stato riservato a chi,come te, ha così bene operato nei confronti del prossimo, dimostrando una dirittura morale e una generosità che deve essere di esempio a coloro che ti salutano in quest’ora di cordoglio, fiduciosi peraltro che ” a egregie cose il forte animo accendono; l’urne de’ forti“.

Mario Gallotta

Gennaio 2060

 

Oggi è il primo Gennaio 2060, fra un po’ compio cinquant’anni. Mio fratello Enrico ne ha quarantadue e mia sorella Rebecca cinquantasette. Io ho un marito che si chiama Luca e due figli: Axilla che ha vent’anni e Gianblu che ne ha diciotto. Vive con noi anche Cosmo-111 un piccolo robot che pulisce la casa, accende e spegne la caldaia e gli altri elettrodomestici, apre e chiude la porta quando qualcuno arriva. Cosmo-111 sta ancora abbastanza bene, anche se ha dieci anni e alcune delle sue parti meccaniche cominciano a creargli qualche problema. La zia Costanza ne ha ottantotto ed è ancora in forma, a parte le sue gambe che non la sorreggono più come una volta. Riesce a camminare e passeggiare, ma non a correre e, se il cemento non è bello liscio, inciampa. Ma lei non si lascia scoraggiare e affronta le giornate con lo stesso spirito di sempre. Scrive ancora con molta serietà e poi ogni tanto si ferma, rilegge quello che ha scritto e ride da sola divertita dalle parole che ha posizionato sulla carta.

I suoi capelli sono completamente bianchi, lisci come spaghetti e tagliati con un caschetto dritto che arriva sulle spalle. La stessa pettinatura di sempre. Lo stesso profilo per bene e molto bello. Il suo viso si è riempito di piccole rughe e lei non fa assolutamente nulla per nasconderle. Dice che le sue rughe le piacciono, sono tutti i cartellini timbrati nella sua vita, le pietre miliari di tutto ciò che è stato, di tutto quello che ha visto. I suoi occhi un po’ nocciola e un po’ verdi si sono schiariti nel corso del tempo e adesso sono ancora più belli di quando era giovane, se questo è possibile. Ogni tanto racconta ai miei figli pezzi della storia che ha vissuto, strani aneddoti che divertono tutti, oppure sue idee sul mondo e sulla vita, che, in quanto bizzarre e assolutamente autentiche, sono oggetto di riflessione da parte dei ragazzi. Ha creato un suo mondo di piccole idee alternative e controcorrente che acuiscono la curiosità delle persone e aumentano a dismisura il fascino di quella donna, ormai vecchia, ma sempre unica.

Io le sono sempre piaciuta, mi ha sempre detto. “Valeria, sei bellissima” e lo ha anche sempre pensato. Anche adesso, ogni volta che mi vede, mi abbraccia e mi guarda con compiacimento come se quello che sono e quello che faccio dipenda anche da lei, da quello che mi ha insegnato e da tutte le volte che mi ha detto “Sei bellissima”. Ed è così! Ognuno di noi è il frutto delle cose che ha imparato, delle persone che ha incontrato, delle relazioni buone che ha saputo costruire e mantenere e, soprattutto, dell’amore che gli è stato donato. Solo chi ha ricevuto amore, sa donare amore. Credo fermamente in questo. Sono stata una bambina molto amata dalla mia famiglia, dai miei vicini di casa, dai miei parenti di Cremantello e perfino da una suora di Clausura Carlottina Scalza. Si chiamava Guenda, era una cugina di Cremantello, la sorella più grande di Ines e Bella. La zia Costanza mi ha portato alcune volte a Carpino Solano, presso il convento di San Leopoldo, a trovarla. Quella donna irradiava pace sul mondo, era la serenità in persona. Anche quel ricordo accompagna la mia vita, come molti altri.

Io abito, come sempre, a Pontalba, ma nella zona industriale del Paese, perché Luca aveva una casa là e siamo andati ad abitarci quando ci siamo sposati. Rebecca abita vicino al fiume, in una piccola cascina ristrutturata che si chiama Portici e costeggia il Lungone. Mia madre Cecilia e la zia Costanza abitano ancora in via Santoni Rosa nella vecchia casa dei Del Re, di fronte a quella di Albertino e Gina Canali. Albertino è morto lo scorso anno con grande dispiacere della zia, mentre Gina e Luigi abitano ancora di fronte al numero civico 21, la nostra vecchia casa.

Axilla e Gianblu vanno quasi tutti i giorni a trovare la nonna e la zia, sono affascinati dalle vicende che raccontano e da tutti i tesori vecchi e ammuffiti costuditi nella soffitta della grande casa. In modo particolare amano farsi raccontare delle vicende di quarant’anni fa, quando c’era l’epidemia di Covid-19 e, solo in Italia, sono morte più di centomila persone.

Io allora avevo dodici anni e non ho vissuto quel periodo in maniera drammatica, ma come un tempo  di grande noia. La Lombardia è stata per due anni (2020-2021) quasi sempre in zona Rossa (era chiamata così la zona caratterizzata dalle maggiori restrizioni: limitazioni negli spostamenti, nella attività economiche, nella vita sociale, coprifuoco), e io ho vissuto quasi sempre chiusa in casa. Facevo le lezioni scolastiche attraverso una piattaforma che si chiamava Zoom e usavo WhatsApp per comunicare con le mie amiche.

In quel periodo molto lungo e grigio, caratterizzato da poco entusiasmo e da una fatica interiore che mi rendeva difficile affrontare quelle giornate tutte uguali, mi ha sicuramente aiutato l’avere una casa con cortile e orto. Là si poteva passare tempo all’aperto in maniera protetta e sicura. Mi ha anche aiutato la soffitta della nonna Anna piena di ciarpame, vecchi cimeli e oggetti improbabili da osservare, ripulire. E’ stato utile poterli guardare, catalogare, cercare di capire da  dove arrivassero e cosa ci facessero lì. Ciò che viene dal passato riverbera nel nostro tempo delle immagini, dei significati, la storia dei nostri antenati, ci riporta pezzi di noi, di quel che siamo stati, di quel che siamo e di quel che diventeremo.

Ricordo che guardavo il portone di casa e desideravo uscire in biciletta, andare da Sara a fare i compiti, soffrivo terribilmente quella reclusione che non finiva mai. A volte chiedevo alla zia: “Zia Costanza, quando posso andare all’oratorio? Io sono stufa di stare sempre qui!” e lei mi rispondeva: “Valeria, amore mio, vedrai che si potrà a breve, vedrai che adesso ci vaccinano e poi si tornerà alla normalità, vedrai che col caldo questa brutta malattia se ne andrà”. Cercava di rincuorarmi come poteva, per quel poco che sapeva, che sapevano tutti.

Ricordo che un giorno, tutto grigio dentro e fuori di me, mi misi a piangere. Piangevo perché mi sentivo in un tunnel di morte, senza prospettive, con poco entusiasmo e nessuna aspettativa per il futuro. Allora la zia mi abbracciò e mi disse: “Siamo ancora vivi Valeria, siamo vivi e nessuno di noi è ammalato, prova a sorridere almeno per questo. Se riesci a sorridere spunterà un po’ di sole, vedrai. Altrimenti finiremo tutti per passare la giornata in questo grigio cupo. Sei solo tu che oggi può far sorgere il sole!” Cosi mi sforzai di sorridere e un po’ di sole, almeno dentro casa mia, arrivò.
I miei amici passavano le loro giornate a guardare la TV, alcuni ad accudire il cane. Altri a fare strani giochi in internet, altri ancora, i meno fortunati, a litigare con genitori e fratelli, oppure ad ascoltarli mentre litigavano tra loro.

Alla fine di quei due lunghissimi anni eravamo tutti tristi, anche se  a Pontalba ci sono stati pochissimi casi di Covid-19 perché il paese è molto isolato. Si trova all’interno del parco Natuale del Lungone Nord. Un luogo molto poco frequentato, certamente non di passaggio. A Pontalba non c’è turismo, se non quello degli uccelli migratori, degli aironi, delle talpe. Eppure io ricordo in maniera molto vivida quella sensazione di vuoto pneumatico, quell’infinita tavolozza di diverse tonalità di grigio che colorava quelle giornate. Ho dovuto smettere per quasi due anni di fare nuoto, di andare ai corsi di inglese e di provare i giochi matematici che mi divertivano tanto.

La mamma e la zia giocavano con noi a carte, incognito, dama, oca e molti altri giochi in scatola. In quel periodo mi hanno comprato anche tanti libri, il telefono, dei nuovi giochi per la playstation. Hanno fatto di tutto per cercare di rendere quelle giornate accettabili, per alleggerire la situazione.
In quei due anni ho sicuramente perso molte cose. Ho perso la vita normale di una bambina di dodici anni. Poi il tempo è passato e tutto, un po’ alla volta, è tornato quasi normale. I morti sono stati sepolti e col tempo dimenticati, la scuola, il lavoro, le attività all’aperto sono riprese.
Questa nostra vita scorre inesorabile come un lungo fiume e scorrendo porta via il male, la morte, la malattia e tutto il buio di quei due anni di reclusione e spavento.

Axia e Gianblu vogliono sempre sapere come stavamo in quel periodo, cosa facevamo sempre chiusi in casa, cosa dicevamo, se avevamo paura. Quello che mi vien sempre da dir loro è che non avevamo paura, c’era qualcosa dentro di noi che ci faceva andare avanti sperando che il giorno dopo sarebbe stato migliore, che sarebbero arrivate delle buona notizie, che la situazione avrebbe cominciato a migliorare. Ricordo che la nonna Anna diceva sempre: “Passa Valeria, vedrai che questa malattia passa. Anche la peste del 1600 dopo due anni se n’è andata e le persone hanno ricominciato a vivere normalmente”. Ricordo che la nonna Anna guardava la porta chiusa e poi diceva a bassa voce: “Apriti sesamo, apriti per tutte le persone di questo povero mondo”.

Noi siamo sopravvissuti tutti e adesso che sono passati quarant’anni, siamo ancora quasi tutti qui.

Guardo Cosmo-111 che passa tra i miei piedi aspirando la polvere depositata sul pavimento. Mentre si muove veloce canta una canzone che gli piace tanto: “Saputo, saputo, aku aku, saputo saputo, aku totù!”. Lui del Covid-19 non sa nulla.