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Giorno: 12 Maggio 2021

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia Romagna 12 maggio.

 

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: su oltre 22mila tamponi, 509 nuovi positivi (2,3%). 2.843 i guariti, calano i casi attivi (-2.341), i ricoveri (-63) e le persone in isolamento domiciliare (-2.278). Vaccinazioni: superati i 2 milioni di dosi somministrate.

Il 94,6% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media nei nuovi positivi è di 35,9 anni. 7 decessi.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 377.444 casi di positività, 509 in più rispetto a ieri, su un totale di 22.014 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 2,3%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dai 55 anni in su, mentre da domani partono le prenotazioni per la fascia di età 50-54 (i nati dal 1967 al 1971 compresi).

Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna vaccinale: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.

Alle ore 16 sono state somministrate complessivamente 2.021.542 dosi; sul totale, 677.749 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 219 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 201 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 314 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 35,9 anni.

Sui 219 asintomatici, 175 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 14 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 13 con gli screening sierologici, 2 tramite i test pre-ricovero. Per 15casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Parma con 118 nuovi casi, seguita da Reggio Emilia (101). PoiBologna e Rimini (entrambi 57), Ravenna (44), Forlì (38). Quindi Modena (28), Cesena(25), Ferrara (18), Piacenza (13) e il Circondario Imolese (10).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 11.297 tamponi molecolari, per un totale di 4.560.154. A questi si aggiungono anche 10.717 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.843 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 337.875.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 26.531 (-2.341 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 25.114 (-2.278), il 94,6%del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 7 nuovi decessi: 1 in provincia di Piacenza (una donna di 66 anni); 3 nella provincia di Bologna (tutti uomini, di 52, 71 e 97 anni); 1 nella provincia di Ferrara (un uomo di 84 anni); 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 75 anni); 1 nel riminese (un uomo di 62 anni). Nessun decesso nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Ravenna.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.038.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 178 (-8 rispetto a ieri), 1.239 quelli negli altri reparti Covid (-55).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 9 a Piacenza (-1), 15 a Parma (numero invariato rispetto a ieri), 22 a Reggio Emilia (-1), 26 a Modena (invariato), 49 a Bologna (-3), 8 a Imola (-1), 16 a Ferrara (invariato), 10 a Ravenna (-1), 6 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (invariato) e 11 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.279 a Piacenza (+13 rispetto a ieri, di cui 8 sintomatici), 27.173 a Parma(+118, di cui 64 sintomatici), 45.912 a Reggio Emilia (+101, di cui 43 sintomatici), 64.201 a Modena (+28, di cui 20 sintomatici), 80.614 a Bologna (+57, di cui 41 sintomatici), 12.451 casi a Imola (+10, di cui 8 sintomatici), 22.889 a Ferrara (+18, di cui 2 sintomatici), 29.858 a Ravenna (+44, di cui 27 sintomatici), 16.528 a Forlì (+38, di cui 29 sintomatici), 19.043 a Cesena (+25, di cui 21 sintomatici) e 35.496 a Rimini (+57, di cui 27 sintomatici).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 4 casi, di cui 3 positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare e 1 caso risultato non Covid-19.

 

 

Teatro Comunale di Ferrara: Stagione Estiva 2021.

 

Ferrara, 12 maggio 2021 – Metà dentro al teatro, metà fuori dal teatro. La rassegna estiva del Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado” avrà questa doppia connotazione, da un lato si prepara di nuovo, finalmente, a ospitare il suo pubblico all’interno del meraviglioso teatro settecentesco di Corso Martiri della Libertà, dall’altro lato sceglie nuovi palcoscenici per arrivare alla gente, per animare piazze e luoghi che per tanto tempo sono stati silenziosi in questi ultimi mesi.

La nuova stagione della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara è stata presentata da Nicola Lodi, vice sindaco del Comune Ferrara, Marco Gulinelli, assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Michele Placido, presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Moni Ovadia, direttore della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e Marcello Corvino, direttore artistico della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.

DIFFERENTI SEDI E NUOVI ORARI:

La rassegna estiva comprende 11 spettacoli dal vivo e si dividerà in due parti: la prima parte sarà all’interno degli spazi del Teatro Comunale di Ferrara, dal 15 maggio al 15 giugno, mentre la seconda arriverà nelle piazze, nei quartieri, si diffonderà in diversi spazi della città estense patrimonio Unesco, con spettacoli dal 24 giugno al 18 luglio. Gli spettacoli all’interno del Comunale inizieranno alle ore 19.30 (tranne quello del 6 giugno, alle ore 18), mentre quelli in esterna inizieranno alle 21.30.

I BIGLIETTI:

Le vendite dei primi due spettacoli sono già avviate. I biglietti per lo spettacolo di danza e musica con CollettivO CineticO in programma sabato 15 maggio (biglietti da 9 a 25 euro) sono già acquistabili in biglietteria del Teatro e online, come anche i biglietti per lo spettacolo La Edad de Oro di Israel Galván (da 14 a 32 euro), in programma il 20 maggio. La biglietteria è aperta mercoledì e venerdì (ore 16-19.30) e sabato ore 10-12 e ore 16-19.30. Per info: biglietteria@teatrocomunaleferrara.it. Le vendite degli altri spettacoli in Teatro partiranno venerdì 14 maggio, in biglietteria, e on line sui siti www.teatrocomunaleferrara.it e www.vivaticket.com.

LA BELLA ESTATE:

“La programmazione estiva del Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado” si sviluppa su quattro direttrici – spiega il direttore artistico Marcello Corvino, già tracciate nella scorsa stagione estiva del teatro, la prima realizzata dopo il primo lockdown – ma ora percorse con maggiore convinzione e forza, anche grazie alla nuova gestione del Teatro”. Il teatro esce dai suoi spazi convenzionali – quelli dell’edificio settecentesco – e si apre ulteriormente alla città e alle sue piazze, nello specifico quella di Trento e Trieste, nel cuore del centro cittadino, e arriva anche in Gad, nel quartiere Giardino con spettacoli che saranno allestiti vicino alla stazione. La seconda linea di sviluppo è incentrata sulle produzioni firmate dalla Fondazione, dal musical all’opera, dalla prosa alla letteratura, proponendo 9 progetti inediti e originali in prima assoluta sugli 11 che compongono il cartellone estivo. La terza idea propulsiva è la collaborazione tra il Teatro che collabora con le principali forze artistiche e culturali della città, dall’Ente Palio Città di Ferrara all’Orchestra Città di Ferrara, dalla Corale Vittore Veneziani al Coro di Santo Spirito, dal Conservatorio Frescobaldi di Ferrara alla Scuola d’arte cinematografica Florestano Vancini. Infine, l’idea di una programmazione a tutto tondo che affronti linguaggi artistici differenti, dalla danza al musical, dall’opera al cinema, con l’idea di coinvolgere un numero ampio ed eterogeneo di spettatori.

DANZA E MUSICA:

La stagione estiva prende avvio con due spettacoli di danza, originariamente in cartellone nella stagione 2020/21. Si inizia già sabato 15 maggio con Alessandro Sciarroni & CollettivO CineticO, che propongono a Ferrara “Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE”, un lavoro sulla ripetizionemanifestata attraverso i movimenti geometrici e sincronici dell’hula hoop. L’opera – ultimo tassello del progetto “Dialoghi” firmato da Alessandro Sciarroni per CollettivO CineticO – prende ispirazione dall’omonimo brano di John Cage, eseguito live dal musicista Stefano Sardi, composto per “quietare la mente e disporla agli influssi divini”. Energie diverse, insieme spettacolo e meditazione sia per chi è in scena, sia per chi osserva. Ad aprire la prima serata del cartellone estivo del Comunale, prima dello spettacolo di danza contemporanea, sarà il concerto intitolato 19’40’’ On Cage in cui il percussionista Sebastiano De Gennaro (Orchestra della RAI, Terry Riley, Nikolay Popov, Daniele Silvestri) e il polistrumentista Enrico Gabrielli (PJ Harvey, Mike Patton, Afterhours, Calibro 35, The Winstons) tornano a proporre dal vivo un programma dedicato a John Cage, padre fondatore della musica d’avanguardia di tutto il Novecento che ancora illumina sentieri inesplorati del suono e del silenzio. Inizio dello spettacolo alle ore 19.30.

Giovedì 20 maggio alle ore 19.30, sempre a Teatro, si prosegue con un altro appuntamento legato agli amanti della danza. Con La Edad de Oro, l’acclamato ballerino di flamenco Israel Galván – inizialmente in programma per la stagione di Danza 2020/21 – inaugura il mini tour italiano con questo suo spettacolo. Nel flamenco, come in ogni altra arte, storici, specialisti e critici hanno progressivamente definito i periodi di riferimento. Il periodo definito “L’età dell’oro” del Flamenco, corrisponde a un periodo che va dalla fine del XIX secolo fino agli anni ‘30 del XX secolo. Questo periodo si contraddistingue in modo particolare per la danza e il canto, la chitarra subentrerà più avanti. Nel suo spettacolo Israel Galván – considerato a livello internazionale come il più grande interprete del flamenco – fa risorgere quest’epoca meravigliosa, con la collaborazione dei fratelli David e Alfredo Lagos (rispettivamente cante e toque). Un’interpretazione che si distoglie dai percorsi battuti, stravolgendo i canoni e miscelando sapientemente tradizione e contemporaneità. Israel Galván è cresciuto a Siviglia in una famiglia di danzatori di flamenco, per poi girare il mondo e  sviluppare uno stile personale, iconoclasta, aperto a tutte le sperimentazioni più audaci, creando un nuovo linguaggio del flamenco. Il suo lavoro alterna forme intime, grandi spettacoli e collaborazioni con artisti contemporanei.

FINALMENTE A TEATRO:

Il 28 e il 29 maggio alle ore 19.30 l’appuntamento è con Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart al Teatro Comunale di Ferrara con esibizione dell’orchestra e del coro del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, per la regia di Giovanni Dispenza.

Il 4 e il 5 giugno alle 19.30 va in scena Nine in coproduzione con la BSMT productions, con The Bernstein School of Musical Theater Center for the Performing Arts, musical ispirato al capolavoro cinematografico 8 ½ di Federico Fellini. Il musical vede la regia di Saverio Marconi, la direzione musicale di Shawna Farrell e coreografie di Gillian Bruce. La musica è a cura dell’Orchestra Città di Ferrara, diretta da Lorenzo Bizzarri.

Il 6 giugno – alle ore 18 al Teatro Comunale – Ferrara sale sul podio con la partecipazione della classe III B della scuola primaria Villaggio INA di Ferrara, con l’Orchestra del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara e la direzione del M° Alessandro Nidi.

Infine, l’ultimo spettacolo a Teatro sarà con Norma di Vincenzo Bellini, il 15 giugno alle 19.30, per la regia di Maria Cristina Osti, con l’Orchestra Città di Ferrara e la direzione di Lorenzo Bizzarri. Nella parte di Norma Renata Campanella, mentre nella parte di Pollione Fabio Armiliato.

IL TEATRO FUORI DAL TEATRO:

Dalla Torre del Castello, l’appuntamento è con il naso in su il 24 giugno alle 21.30 con Astolfo sulla luna, alla ricerca del senno di Orlando. Roberto Pazzi e Moni Ovadia leggono Ariosto dalla Torre del Castello su Piazza Castello, con la partecipazione straordinaria di Vittorio Sgarbi, e spettacoli di video mapping (appuntamento gratuito).

Si prosegue con un altro appuntamento ariostesco: il 10 luglio alle 21.30 in Piazza Trento e Trieste con“Non pur di regni e di ricchezze parlo”, omaggio all’Orlando furioso e Luca Ronconi, da un’idea di Michele Placido, drammaturgia e testo a cura di Stefano Massini, con Michele Placido, Ottavia Piccolo, Stefano Massini e Massimo Foschi.

L’11 luglio, sempre in Piazza Trento e Trieste, è il momento del Gran Galà Giuseppe Verdi, con Orchestra Città di Ferrara con la direzione di Giampaolo Maria Bisanti, il Coro Polifonico di Santo Spirito e l’Accademia Corale Vittore Veneziani. A esibirsi le voci di Leo Nucci, Michele Pertusi, Yulia Merkudinova e Dave Monaco, oltre alla partecipazione straordinaria di Leone Magiera.

Il 15 luglio, il Teatro dopo un anno ritorna in GAD (quartiere Giardino Arianuova Doro) per Dante minuto per minuto, la maratona dantesca con musica ideata e diretta da Moni Ovadia con la collaborazione alla regia di Maria Cristina Osti e la partecipazione della Corte Ducale e i contradaioli dell’Ente Palio Città di Ferrara. Ingresso gratuito.

Infine, la stagione estiva del Comunale si conclude il 18 luglio ritornando in Piazza Trento e Trieste conAscoltando il cinema, omaggio a Ennio Morricone con l’Orchestra Città di Ferrara, Konzertmeister Antonio Aiello.

 

Nuovo bando regionale a sostegno di Commercio, Turismo e Servizi.

 

Ulteriori forme di contribuzione a sostegno delle imprese colpite dall’emergenza sanitaria: è già in essere il bando promosso dalla regione Emilia-Romagna in collaborazione con Unioncamere con nuove forme di sostegno a sette categorie economiche: “Si tratta di provvedimenti che come Confcommercio abbiamo fortemente richiesto e che sono fondamentali per ridare ossigeno alle imprese nel momento più delicato che quello proprio della ripartenza – spiega Giulio Felloni, Presidente provinciale di Ascom Confcommercio e Presidente di Federazione Moda Ferrara e prosegue – auspichiamo in questa direzione ulteriori ed analoghe misure a favore del tessile abbigliamento, calzature e gioiellerie che hanno subito – molto pesantemente – le limitazioni derivanti da questa situazione pandemica”.

Sullo specifico del bando interviene Davide Urban, Direttore generale di Ascom Confcommercio;”Le categorie coinvolte (con relativi codici ATECO primari o prevalenti) riguardano il settore del commercio ambulante (nelle fiere), delle sale da ballo, degli spettacoli viaggianti (lunapark), delle palestre, delle attività di ristorazione (gelaterie, pasticcerie, rosticcerie), delle imprese cinematografiche e culturali. Non si tratterà di un clic day – chiarisce il Direttore – serviranno alcuni prerequisiti tra i quali appunto la presenza della sede legale o di unità operativa all’interno della nostra regione”.

Nel bando – l’importo complessivo è di 13.350.000 euro – vengono previsti dei massimali nei contributi una tantum agli operatori che variano a seconda delle sette categorie . Per poter accedere ai fondi il bando chiarisce che le attività in oggetto devono avere avuto una flessione superiore al 20% del volume di fatturato (2020 su 2019). Una clausola che però non sarà considerata se le imprese sono nate nel periodo tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dell’anno scorso e quindo tali fondi potranno arrivare alle aziende nate in piena pandemia.  Per accedere a tali bandi le domande dovranno essere caricate su apposita piattaforma telematica: gli uffici Ascom Confcommercio – attraverso lo Sportello Pronto Ascom (0532.234232) – sono a disposizione per fornire il supporto necessario all’accoglimento di queste misure di sostegno previste in chiusura il prossimo 4 giugno. 

Musei: ‘Io Prenoto’, la Regione Emilia-Romagna sperimenta una app per prenotare la visita.

 

Musei. ‘io Prenoto’, la Regione Emilia-Romagna sperimenta una app per prenotare la visita. Felicori: “Anche a quelli medio-piccoli diamo la possibilità della prenotazione elettronica”.

Numerosi gli spazi museali che hanno aderito all’utilizzo della piattaforma. L’elenco completo.

Bologna – Tornare nei musei. E farlo con facilità. Con la riapertura degli spazi culturali è partita la sperimentazione dell’app ‘io Prenoto’ in oltre 50 sedi museali dell’Emilia-Romagna.

Io Prenoto  è un  sistema di prenotazione digitale, disponibile sugli store iOS Apple o Android Google, che consente all’istituzione culturale di gestire in modo semplice e veloce il flusso di visitatori, ottimizzando gli ingressi. Gli utenti possono selezionare il luogo da visitare, il giorno e la fascia oraria e prenotare il proprio ingresso alla struttura. L’istituzione museale può decidere e gestire, tramite apposita interfaccia di back office, le fasce orarie di prenotazione, il numero di visitatori, l’inserimento delle prenotazioni, delle aperture o chiusure straordinarie.

Dopo una prima fase di sperimentazione, avviata nel 2019, che ha coinvolto 9 istituzioni museali, successivamente la Regione Emilia-Romagna ha voluto estendere la sperimentazione gratuita per il 2021 ad altre realtà del Sistema museale regionale aprendo una call rivolta a tutti i musei della regione per manifestare il loro interesse a aderire alla app io Prenoto.

La app io Prenoto è finanziata dalla Regione Emilia-Romagna e sviluppata da Direzione Cultura.

“I grandi musei hanno sistemi di prenotazione elettronica legati ai servizi, spesso in concessione, di biglietteria- commenta l’assessore alla Cultura e al paesaggio della Regione Emilia-Romagna, Mauro Felicori-. A quelli medio-piccoli la Regione ha offerto la stessa opportunità, che si sta rivelando molto utile con la riapertura dei musei. Benché io non condivida che la prenotazione debba avvenire il giorno precedente la visita, anche questa figlia di una preoccupazione infondata sulla sicurezza dei musei che ha dominato il governo lungo tutta l’epidemia, non c’è dubbio che la prenotazione elettronica è un servizio ai cittadini e ai turisti che merita di diffondersi sempre più, per la sicurezza ma anche per il confort dei visitatori, visto che aiuta a ottimizzare i flussi. Finita la sperimentazione, il prodotto sarà messo a disposizione di tutti i musei che lo desiderino”.

Con questa iniziativa prosegue l’impegno della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Sistema museale regionale volto a migliorare l’organizzazione e la fruizione dei musei del territorio in vista dell’apertura del nuovo processo di riconoscimento dei musei in base ai Livelli Uniformi di Qualità (LUQ) adottati dal Mibact e recepiti dalla Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini.

Attualmente sono prenotabili con questa app le seguenti sedi museali: Museo Storico Archeologico di Santarcangelo di Romagna (MUSAS), Santarcangelo di Romagna; Museo e Biblioteca don Francesco Renzi, Borghi; Casa Museo Pascoli – Parco Poesia Pascoli e Parco Poesia Pascoli – Villa Torlonia, San Mauro Pascoli; Museo d’Arte Cinese ed Etnografico, Parma; Rocca Viscontea, Museo Geologico G. Cortesi, Museo Luigi Illica, Castell’Arquato; Museo La Casa Delle Marionette, Ravenna; Museo del Castello, Museo storico parrocchiale di Arte Sacra e Museo Pietro Mascagni, Bagnara di Romagna; Museo Civico Archeologico G. Ferraresi Bondeno, Bondeno; Collezione di Geologia “Museo Giovanni Capellini”, Bologna; Fondazione “Paese di Don Camillo e Peppone”, Brescello; Palazzo Ducale di Guastalla, Guastalla; Rocca Meli Lupi di Soragna, Soragna; MEIS Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, Ferrara; Museo il Correggio, Correggio; Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale e Rocca Estense di San Martino in Rio; Museo della Civiltà Contadina, San Marino di Bentivoglio; Museo Guerrino Tramonti, Faenza; Casa Romei, Ferrara; Museo Cervi, Gattatico; Musei Civici Palazzo Farnese, Piacenza; Palazzo Tozzoni, Imola; Rocca Sforzesca, Imola; Biblioteca Malatestiana, Cesena; Musei Civici di Modena, Modena; Parco archeologico e Museo all’aperto della Terramara di Montale, Montale Rangone.

Zootecnia e Benessere Animale in Emilia-Romagna: Via alla transizione verso il superamento dell’uso delle gabbie.

 

Comunicato stampa Gruppo Europa Verde.

Dichiarazione della capogruppo di Europa Verde Silvia Zamboni a seguito dell’intervento in Assemblea legislativa dell’assessore Alessio Mammi.

Bologna, 12/05/2021 – “Oggi in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, nel corso delle interrogazioni d’attualità a risposta immediata, è intervenuto l’assessore all’agricoltura Alessio Mammi sul tema della zootecnia di qualità e del benessere animale.

A pochi giorni dall’approvazione della risoluzione, di cui sono prima firmataria, presentata da Europa Verde e Pd, che impegna la Giunta a mettere in campo strumenti e politiche per il superamento delle gabbie negli allevamenti, l’assessore Mammi ha ricordato le norme europee che mirano sia a migliorare le condizioni di allevamento del maggior numero possibile di animali di produzione alimentare, sia ad aumentare la trasparenza e la credibilità dei mercati e sia, infine, a consentire ai consumatori di compiere scelte informate. L’assessore ha inoltre sottolineato che la Regione Emilia-Romagna proseguirà il cammino intrapreso per incentivare la crescita di un modello di zootecnia che risulti sempre più compatibile con l’ambiente, economicamente sostenibile e socialmente responsabile, con l’ambizione di rappresentare un elemento di valore aggiunto per le filiere zootecniche.

Sono particolarmente soddisfatta che la Giunta abbia confermato l’impegno della Regione a favore della transizione graduale verso allevamenti che non fanno uso di gabbie, sostenendo in questo percorso gli allevatori e facendo ricorso agli strumenti europei e regionali, come PAC, Next Generation EU e Programma di sviluppo rurale per mettere a disposizione le risorse necessarie per gli investimenti che serviranno per adeguare le strutture degli allevamenti e per consentire il raggiungimento di condizioni di benessere e sostenibilità ottimali”.

Vaccinazioni anti Covid: Prenotazioni anche online per i 50-54enni, circa 320mila in Emilia-Romagna.

 

Vaccinazioni anti Covid. Prenotazioni anche online per i 50-54enni, circa 320mila in Emilia-Romagna: da domani, 13 maggio, candidature possibili sul sito della Regione, oltre a poter contattare i medici di medicina generale. L’assessore Donini: “Soddisfatti della loro disponibilità, nata su loro richiesta, un prezioso contributo all’ulteriore accelerazione della campagna. Superati oggi 2 milioni di somministrazioni, più di un terzo della popolazione vaccinabile ha già ricevuto almeno una dose”.

All’indirizzo http://salute.regione.emilia-romagna.it/candidature-vaccinazione le persone nate dal 1967 al 1971, compresi, potranno compilare il modulo con i propri dati anagrafici e recapiti: ogni medico riceverà i nominativi dei propri assistiti candidati e programmare le iniezioni. L’impegno con la Regione a garantire 70mila vaccinazioni la settimana. In Emilia-Romagna l’Rt scende a 0.89, l’incidenza settimanale dei nuovi ca si su 100mila abitanti a 96, lo stesso l’occupazione dei reparti ospedalieri, anch’essi sotto le soglie di rischio.

Bologna – È il turno dei 50-54 anni. A pochi giorni di distanza dall’avvio, lunedì, delle prenotazioni del vaccino anti Covid per la fascia d’età 55-59, in Emilia-Romagna partono da domani, giovedì 13 maggio, quelle per i cittadini nati dal 1967 al 1971 compresi, una platea di 320mila persone al netto di coloro che nella stessa fascia d’età hanno già iniziato o concluso il percorso vaccinale per altre motivazioni professionali o di rischio.

Come annunciato, da domani per potersi prenotare possono chiamare direttamente il loro medico di medicina generale. Si aggiunge poi una nuova possibilità, per agevolare sia le persone sia i medici stessi: sempre dal 13 maggio, infatti, i cittadini di questa fascia d’età possono collegarsi al sito internet della Regione Emilia-Romagna http://salute.regione.emilia-romagna.it/candidature-vaccinazione, selezionare la classe 50-54 anni e compilare un modulo con i propri dati anagrafici e recapiti. Ogni medico di medicina generale riceverà i nominativi dei propri assistiti che si sono candidati, potendo così programmare, in autonomia o in collaborazione con l’Azienda USL, le vaccinazioni.

Non oltre la prima settimana di giugno avrà inizio la vaccinazione di questa fascia d’età, considerando quelle in corso che sono già in capo ai medici di medicina generale, a partire dalle prime e seconde dosi per il personale scolastico. Complessivamente, dunque, in Emilia-Romagna i medici di medicina generale, che sono tenuti alla collaborazione alla campagna vaccinale sulla base dell’accordo nazionale, si sono impegnati con la Regione a garantire 70mila vaccinazioni alla settimana.

“Siamo soddisfatti- ha affermato l’assessore alle Politiche per la salute, Raffale Donini, oggi in video conferenza stampa di aggiornamento su piano vaccinale e andamento epidemiologico – per la disponibilità che i medici di medicina generale ci hanno dato ad implementare e accelerare ulteriormente la campagna vaccinale, una disponibilità nata su loro richiesta. Confidiamo che l’obiettivo delle 70mila dosi settimanali – quindi 300mila al mese– venga raggiunto, in modo da continuare a delegare loro in esclusiva la somministrazione del vaccino a questa fascia di età, mentre i nostri hub naturalmente continuano ad essere attivi. L’obiettivo è incrementare sempre più le dosi giornaliere somministrate, auspicando la regolarità delle quantità annunciate da parte della Struttura commissariale. Oggi poi è una giornata simbolica, perché abbiamo superato 2 milioni di dosi somministrate. In Emilia-Romagna- ha concluso Donini – più di un terzo della popolazione vaccinabile ha già ricevuto almeno una dose, quasi il 18% due. E siamo pronti a correre ancora di più e a mantenere il passo anche per i probabili, futuri richiami necessari”.

In conferenza stampa l’assessore ha poi fatto il punto sul calendario delle consegne dei vaccini. La Regione garantisce al momento le 35.225 dosi di vaccino AstraZeneca-Vaxzevira per effettuare le seconde somministrazioni negli ambulatori dei medici dal 19 al 31 maggio; successivamente, in base ai quantitativi consegnati da parte della Struttura commissariale, si provvederà a garantire ai medici le altre dosi (33.213 previste nel mese di giugno e 3.790 in luglio).

Nella settimana 31 maggio – 6 giugno, visto l’aumento di quantitativo di vaccino dichiarato per l’Emilia-Romagna, inizieranno le consegne di vaccino a mRNA (Comirnaty), nell’ordine di 10mila dosi al giorno (70mila a settimana). Naturalmente i quantitativi e le tipologie di vaccini possono subire modifiche in caso di fluttuazioni sulle consegne o di aumento di disponibilità di altri vaccini sul mercato.

Per il ritiro delle dosi, punto di riferimento per i medici di medicina generale sono le farmacie aziendali, che provvederanno a rendicontare ai Dipartimenti di Cure Primarie le consegne effettuate. Vista la necessità di dare quotidianamente conto alla Struttura commissariale del numero di vaccini somministrati in rapporto a quelli consegnati, le vaccinazioni eseguite dovranno essere registrate dai medici nell’immediatezza e comunque non oltre le 24 ore.

Andamento campagna vaccinale:

Ad oggi in regione sono state consegnate 2.134.310 dosi, di cui 2.005.145 già somministrate (alle ore 12): il 94% di quelle ricevute.

I cittadini completamente immunizzati con doppia dose sono 673.343 e 1.331.802 quelli che hanno ricevuto la prima dose: un numero più o meno uguale a chi nell’autunno scorso aveva ricevuto il vaccino antinfluenzale. Se ad essi si aggiungono i cittadini guariti da Covid, sono oltre 1,5 milioni gli emiliano-romagnoli tenuti più al riparo rispetto agli effetti della pandemia.

L’Emilia-Romagna si conferma tra le regioni con dati più alti sulla copertura vaccinale: gli over 80 che hanno ricevuto la prima dose sono il 90%, l’87% la seconda, quindi si sta avvicinando il completamento del target. Degenti Rsa e Cra: tra 97 e 98% prima dose, 85% la seconda. Operatori sanitari: 88% prima dose, 82% seconda. E anche per gli over 60, la cui vaccinazione ha avuto inizio pochi giorni fa, il 44% ha già ricevuto la prima dose. Sono partite anche le vaccinazioni ai caregiver, circa 27mila le dosi finora utilizzate.

Per quanto riguarda gli estremamente vulnerabili (circa 1,5 milioni di persone, compreso i gravemente in sovrappeso), il 60% ha avuto somministrata la prima dose, il 31% la seconda. Su questo punto Donini ha evidenziato che “il lavoro svolto su questa fascia non ha pari in nessun’altra regione d’Italia, grazie alla puntuale ricognizione delle condizioni cliniche dei cittadini svolta con la collaborazione di Ausl, medici di medicina generale e farmacisti”.

Complessivamente più di un terzo della popolazione vaccinabile è stata vaccinata con almeno una dose, quasi il 18% con entrambe.

Andamento epidemiologico: Rt e incidenza nuovi casi in calo:

Si registra anche un alleggerimento complessivo della situazione pandemica: l’Rt regionale è sceso a 0.89, in calo rispetto alla settimana precedente. L’incidenza su 100mila abitanti è di 95.88, anch’essa in calo. Ampiamente sotto la media sono gli over 85, il cui livello di incidenza è 46; nella fascia dai 65 agli 84 anni il livello di incidenza è di 49: per entrambe le classi l’incidenza è pertanto quasi la metà rispetto a quella regionale, segno che – come ha ricordato Donini – la vaccinazione prioritariamente rivolta alle persone anziane e vulnerabili sta mostrando i suoi effetti. Scendendo con l’età anagrafica, l’incidenza dai 45 ai 64 anni è 85, sempre su 100mila abitanti, mentre in tutte le classi più giovani è sopra la media regionale. A questo proposito, l’assessore ha ricordato come “si stia procedendo a passo spedito, a livello internazionale, sulla possibile vaccinazione delle età adolescenziali. Una notizia che ci riempie di gioia perché potremmo intervenire, quando avremo l’autorizzazione, su una fascia di popolazione la cui circolazione del virus, come dimostrano i dati, non è banale”.

I ricoveri sono drasticamente diminuiti: l’occupazione dei reparti Covid è al 25% (40% la soglia di rischio), del 29% in quelli di Terapia intensiva (30% la soglia limite).

Per quanto riguarda il tipo di vaccino utilizzato, ad oggi è stato somministrato quasi 1,5 milioni di dosi di Pfizer; 174.909 Moderna, 395.844 AstraZeneca, 19.013 J& J.

Vaccinazioni in azienda:

L’assessore ha sottolineato come sia in corso il confronto con le categorie economiche e le rappresentanze sindacali sulle linee guida per le vaccinazioni in azienda: da giugno, infatti, sarà disponibile una quota di vaccini che sarà destinata all’ambito del lavoro. Particolare attenzione sarà posta al settore turistico, che nell’ambito produttivo dovrà trovare un canale di somministrazione vaccinale.

Anche le farmacie entreranno in campo per la vaccinazione, sono circa 800 quelle che hanno già dato la propria disponibilità.

Visite nelle Cra:

Infine, Donini ha sottolineato che è stato concluso l’accordo con il Governo e le Regioni sulle modalità di accesso nelle Cra. Si potrà entrare in presenza di una delle seguenti condizioni: certificazione dello stato di completamento del ciclo vaccinale; guarigione da infezione da Sars-Cov 2 o esibizione di un test molecolare o antigenico rapido negativo nelle 48 ore precedenti.

Giornata Internazionale dell’Infermiere a Copparo.

 

Comunicato stampa Comune di Copparo.

Il ringraziamento del sindaco al personale infermieristico della Casa della Salute:

In occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere, mercoledì 12 maggio, il sindaco Fabrizio Pagnoni si è recato a portare il saluto e il ringraziamento al personale infermieristico della Casa della Salute di Copparo. «Una visita – spiega – a riconoscimento della passione e dell’impegno di questi professionisti, in prima linea quotidianamente e nell’emergenza Covid».

A Katia e Andrea, in rappresentanza di tutti i colleghi, il primo cittadino ha voluto porgere il più sentito ‘grazie’ da parte dell’Amministrazione comunale e di tutta la comunità. «Una gratitudine – ha affermato – che non dobbiamo mai mancare di manifestare, per la loro presenza e il loro lavoro, fondamentali e insostituibili, sia nella cura e nell’assistenza sia, ora, nella fase vaccinale. Desidero inoltre assicurare la nostra vicinanza e la nostra disponibilità, oltre alla volontà di rendere, di concerto con la direzione dell’Ausl Ferrara, la struttura copparese sempre più funzionale e accogliente».

DISTRIBUZIONE GRATUITA DEI KIT ANTILARVALI:

Il prodotto biologico per eseguire trattamenti larvicidi nelle abitazioni private.

Anche quest’anno l’Amministrazione comunale di Copparo ha predisposto la distribuzione gratuita del prodotto biologico per eseguire trattamenti larvicidi nelle abitazioni private.
Gli operatori saranno presenti sul territorio dalle 9 alle 12 venerdì 14 e sabato 15 maggio al mercato di Copparo, nei pressi della residenza municipale – distribuzione per Copparo e frazioni Ponte San Pietro e Gradizza -; lunedì 17 maggio in piazza XXI giugno a Sabbioncello San Vittore  -distribuzione per Sabbioncello San Vittore e Sabbioncello San Pietro; martedì 18 maggio al mercato di Coccanile – distribuzione per Cesta e Coccanile -; mercoledì 19 maggio al mercato di Tamara – distribuzione per Fossalta, Saletta e Tamara -; giovedì 20 maggio al mercato di Ambrogio – distribuzione per Ambrogio e Sant’Apollinare -.

Sarà fornita una confezione per abitazione e una per condominio.

Il prodotto liquido pronto uso per il controllo ecologico del ciclo vitale delle zanzare va versato nei tombini e in accumuli di acque ferme stagnanti (fognature, laghetti, canali di scolo, serbatoi, sottovasi,
ecc.).

È di facile utilizzo, rispettoso dell’ambiente e non pericoloso per la salute, avendo un’azione esclusivamente di tipo fisico-meccanico, con una persistenza di quattro settimane.

FANTASMI
Uno spettro si aggira per l’Europa: il capitalismo.
Me l’ha detto un teologo

 

L’altro giorno passeggiavo con un mio amico il quale, pur essendo un teologo cattolico, chissà perché preferisce la saggezza ebraica alla teologia cattolica. Su questo punto è sempre stato evasivo. Durante la passeggiata gli ho chiesto un’opinione sul Recovery Plan di Mario Draghi. Lui, di solito taciturno, inaspettatamente si è lasciato andare a questo lungo discorso:
“Vedi Sergio, queste non sono domande da fare a un teologo. Comunque proverò a risponderti. Il Recovery Plan è un piano, un progetto. Bene, un famoso proverbio ebraico recita: “Quando un uomo fa un progetto, Dio ride”.
Anche se, si potrebbe obiettare, qua c’è poco da ridere. Fatto sta che Lui ride, forse anche in modo sguaiato. Purtroppo, con o senza Covid19, siamo immersi in una nebbia intellettuale che impedisce a molti di noi di vedere, di capire cosa è accaduto e cosa sta accadendo all’umanità. Siamo immersi nella cura del particolare e ci perdiamo nei particolari. In fondo è normale che sia così, abbiamo bisogno di sopravvivere e lottare contro le minacce che si affacciano dietro ogni angolo. Guardiamo in basso perché ovunque ci sono buche e trappole. Non abbiamo tempo per contemplare le cose dall’alto e se non teniamo gli occhi bene a terra rischiamo di distrarci e cadere in una buca. Come diceva Spinoza, filosofo insuperabile, “Ogni uomo, come ogni ente, tende essenzialmente a autoconservarsi e a potenziarsi”, perciò non guardiamo molto oltre i nostri piedi. C’è chi la chiama concretezza. Ma se per un attimo riuscissimo a fendere questa nebbia mentale vedremmo qualcosa che, credo, pochi riuscirebbero a sopportare. Preferiamo girare la testa altrove, scatta una resistenza mentale, umana e comprensibile, che ci tiene al riparo da quella che Michael Moore chiamava ‘The awful truth’, l’orribile verità.

“C’è anche una canzone dei Rolling Stones che dice: The awful truth/is really sad…”

“Giriamo la testa dall’altra parte – mi interrompe lui infastidito – perché sprofonderemmo in una cupa depressione che sarebbe di ostacolo ai nostri sforzi di sopravvivenza immediata. Mario Draghi, il PRRN, la Commissione Europea e i cosiddetti 20 Grandi del mondo, ovvero le grandi menti strategiche, le grandi potenze, le grandi lobbies che spingono sull’acceleratore e tentano di guidare il treno impazzito del capitalismo mondiale, i cervelli più lucidi (o forse solo meno annebbiati) da molto tempo hanno fatto il seguente ragionamento: affrontare alla radice i guasti dell’economia globalizzata, le cause del disastro climatico e dei flussi migratori incontrollati non è realistico né conveniente. Mettere in discussione l’attuale modello economico e sociale rischia solo di creare problemi maggiori di quelli che già ci affliggono. Lasciamo certe utopie a Greta Thunberg e ai soliti idealisti stressati e frustrati, ai nostalgici del comunismo e a Papa Francesco. Noi siamo gente pragmatica.”

“Diceva Mick Jagger che il mondo è governato dal diavolo” insisto io nel tentativo di sfuggire alla predica, ma è tutto inutile.

“Invece di aggredire le cause del problema, una missione fallimentare – prosegue ispirato – dobbiamo difenderci dagli effetti provocati dal problema. Anche se non tutti hanno i mezzi per difendersi perché, come è ovvio, questo non è un mondo per poveri. Io non sono certo in grado di leggere nel pensiero altrui, ma dopo aver letto la suddivisione degli stanziamenti del PRNN uso un semplice procedimento indiziario. Non sono in grado di fare analisi puntuali e dettagliate, mi limito ai dati più evidenti: si punta tutto sulla ripresa economica nel breve e medio periodo, senza sottilizzare sui mezzi e sulla sostenibilità. La ricerca medica si deve concentrare su vaccini e medicine che ci proteggano dalle prossime inevitabili pandemie, protezioni che non saranno certo alla portata di tutti, ma pazienza. Bisogna capire come ridurre il riscaldamento globale senza danneggiare la crescita, ma soprattutto trovare dei sistemi per proteggerci dagli effetti più rovinosi dello stravolgimento del clima. Epidemie e catastrofi sono date per scontate e anche in questo caso le protezioni dalle conseguenze non sono alla portata di tutti. Ma questa è l’unica strada da percorrere. Poi, chi vivrà vedrà, da cui ne consegue che chi morirà non vedrà. Meglio rimediare al problema che prevenire. Difficile spiegare diversamente il criterio con cui sono stati ripartiti i fondi europei del famoso PRNN.”

“La scorsa settimana ho letto su Ferraraitalia un articolo di Corrado Oddi sul Recovery Plan [Qui]. Mi era parso interessante, con quel link al Recovery Planet [Qui] “

“L’ho letto anche io. Certo, decisamente interessante, a modo suo.”

Dopo una pausa a effetto mi guarda negli occhi e dice: “È questo, lo spettro che si aggira per l’Europa, lo spettro del capitalismo. Perché il capitalismo, di cui tante volte dall’Ottocento fino a anni recenti è stata annunciata l’inevitabile morte, approfitta di crisi, catastrofi ed emergenze per risorgere e rinnovarsi, per ristrutturarsi come si usa dire.
Perché, a ben vedere, il capitalismo è immortale, a prescindere dai morti che semina lungo il suo cammino. E alle sue spalle si intravede, nascosto sotto le sembianze di un liberalismo più o meno compassionevole, lo spettro gelido di Malthus, anche lui sempre in buona forma e soggetto a periodiche resurrezioni. Se questa, come sospetto, è la ‘terribile verità’, accontentiamoci di vivere in quella parte di mondo che certe protezioni dai disastri se le può permettere. E poi, se ne avremo voglia, ci permetteremo anche il lusso di denunciare sdegnati i nostri privilegi sapendo che tanto non li perderemo, come fanno Bill Gates e altri suoi simili.
E allora smettiamola di vendere illusioni o utopie di seconda mano. Meglio un sano cinismo invece di inganni e droghe ideologiche. Questo credo sia il retro pensiero dei grandi strateghi, di coloro che la sanno lunga. E a volte credo perfino che questi signori abbiano ragione. Poi chissà se Dio ride di loro, difficile a dirsi. Ma è anche vero che senza utopisti, eretici e visionari questo sarebbe il peggiore dei mondi possibili. Dopo averli mandati all’attacco dell’esistente, quando hanno svolto la loro funzione e ci siamo impadroniti di una parte delle loro idee, nulla ci impedisce di denigrarli, perseguitarli, incarcerarli e se è il caso di mandarli al rogo. E il ciclo continua.
Comunque, per favore, la prossima volta che ci vediamo lascia stare i Rolling Stones. Non sono argomenti da discutere con un teologo, è di pessimo gusto.”

Poi tira un gran sospiro e alza gli occhi al cielo, come se da lì potesse venire qualche indicazione utile.

“Eppure quando vedo la faccia di Greta Thunberg o quella di un vecchio gesuita come Papa Francesco – Dio solo sa se crede a quello che dice e forse neanche LUI lo sa – e accosto queste facce a quella di Mark Zukerberg o di Christine Lagarde, beh, non ho dubbi su quale sia il mio posto. E mi chiedo perché. Forse perché non ho capito niente.”

Ciò detto, con passo maestoso, se ne è andato a pranzo. Forse anche io non ho capito niente. Vado a casa a sentire Let it bleed dei Rolling Stones. Anche loro eterni fantasmi immortali, immortali come il capitalismo.

Per leggere tutti gli articoli, saggi, racconti, divagazioni della rubrica FANTASMI clicca [Qui]

“Over The Rainbow. Un’agenda per l’inclusione”: L’incontro di Academy di Coop Alleanza 3.0, 14 maggio ore 18.

 

Ufficio Stampa Coop Alleanza 3.0.

“OVER THE RAINBOW. UN’AGENDA PER L’INCLUSIONE”: L’INCONTRO DI ACADEMY DI COOP ALLEANZA 3.0.

Nel quadro delle attività legate ad Academy – operazione culturale e formativa aperta alle lavoratrici e ai lavoratori di sede e di punto vendita, oltre che ai soci –, Coop Alleanza 3.0 promuove l’incontro virtuale Over the rainbow. Un’agenda per l’inclusione, dedicato alle tematiche connesse al contrasto delle discriminazioni e le violenze per l’orientamento sessuale, il genere, l’identità di genere e le disabilità.

La scelta di questo tema rispecchia la volontà della Cooperativa di contribuire al dibattito, su argomenti più che mai attuali e inerenti a valori quali l’inclusione, la democrazia, l’eguaglianza, la sostenibilità.

L’appuntamento con “Over the rainbow. Un’agenda per l’inclusione” è fissato per venerdì 14 maggio alle ore 18.00. Proposto in modalità virtuale, è aperto alla partecipazione di tutti e si terrà sul sito all.coop/academypresenta.

All’incontro parteciperanno l’Onorevole Alessandro Zan, della Camera dei Deputati; il presidente di Coop Alleanza 3.0, Mario Cifiello; la Diversity & Inclusion Manager di Barilla Group, Luisa Ercoli; il Direttore artistico del Gender Bender Festival, Daniele Del Pozzo. A moderare l’appuntamento sarà il giornalista e attivista Vincenzo Branà.

L’incontro inoltre coinvolgerà rappresentanti del mondo dell’impresa, della cultura e della cooperazione che interverranno contribuendo in modo concreto e con un approccio informato al dibattito sulla costruzione di una comunità sempre più inclusiva in cui diventa fondamentale il contrasto alla discriminazione e alla violenza per motivi che riguardano il sesso, genere e identità di genere, orientamento sessuale, e disabilità.

Sulla piattaforma online di Academy sarà possibile seguire interamente l’evento e saranno successivamente disponibili materiali video e contributi dei relatori.

“Coop Alleanza 3.0 ha deciso di ospitare su Academy un evento sul contrasto alla discriminazione perché in questo momento storico è necessario promuovere confronti e dibattiti che entrino nel merito di un tema così importante come l’inclusione che è uno dei principi fondamentali della cooperazione.” dichiara il presidente di Coop Alleanza 3.0, Mario CifielloTroviamo coerente con la natura cooperativa il sostegno a una battaglia dedicata alle tematiche connesse al contrasto delle discriminazioni e le violenze per l’orientamento sessuale, il genere, l’identità di genere e le disabilità la cui centralità vogliamo ribadire promuovendo un momento di confronto aperto, informato e condiviso”.

Dai primi di giugno saranno inoltre disponibili nei negozi della Cooperativa le “Pride Bag”, sporte di tela con il logo Coop declinato con i colori arcobaleno. Il ricavato andrà a sostenere progetti di inclusione e di contrasto alla discriminazione tra cui il Gender Bender Festival.

 

Cosa è Academy di Coop Alleanza 3.0:

Academy di Coop Alleanza 3.0 è un ecosistema di formazione, informazione, condivisione di saperi e responsabilità: nasce dall’intento strategico di integrare una proposta formativa ricca con un’offerta di più ampio respiro, capace di abbracciare momenti dedicati all’acquisizione di competenze soft, legate al long life learning, e occasioni di confronto su temi di interesse diffuso. Academy si posiziona dunque come operazione culturale trasversale, in aperta a tutti i lavoratori di Coop Alleanza 3.0 in forza presso le sedi e nei negozi diffusi in 9 regioni italiane. In questo senso, Academy realizza e implementa il senso della Corporate University, in cui ciascun dipendente – sia in sede sia in punto vendita – è protagonista di un percorso di crescita individuale e articolato tra formazione libera, formazione professionalizzante e discussione sui grandi temi del nostro tempo.

 

Maltempo: Coldiretti er, ciliegie dimezzate, oltre 350 mln di danni.

Comunicato stampa Coldiretti.

MALTEMPO: COLDIRETTI ER, CILIEGIE DIMEZZATE, OLTRE 350 MLN DI DANNI.
Albicocche e susine quasi annientate dalle gelate in Emilia-Romagna

Torna il maltempo che ha già decimato la frutta italiana e che in Emilia-Romagna ha colpito duramente la produzione di ciliegie con una perdita, fra le province di Modena e Bologna circa del 50% del prodotto. È quanto stima Coldiretti regionale nel sottolineare l’arrivo sui banchi di negozi, mercati e supermercati dei primi raccolti con circa 10 giorni di ritardo per effetto dell’andamento climatico anomalo.

La produzione regionale di frutta – sottolinea Coldiretti – è stata duramente compromessa dalle gelate con danni stimati in regione oltre i 350 milioni di euro, con la produzione di albicocche e susine che in molte aziende ha registrato una perdita vicina all’80%. Ai gravissimi danni subiti dalla coltivazione delle pere si aggiungono, in molte zone dell’Emilia Romagna, quelli ai vigneti. Sorprendenti quelli riportati dal  Grasparossa nel modenese. Nella zona pedemontana infatti le uve, note per la produzione di lambrusco, hanno subito una perdita vicina all’80% del raccolto a causa delle gelate di aprile, del tutto inattese in una zona generalmente refrattaria, per caratteristiche ambientali, al gelo.

Dopo una campagna 2019 – precisa Coldiretti Emilia Romagna – disastrosa per la forte presenza della cimice asiatica che ha messo in ginocchio un intero settore produttivo agricolo, purtroppo la campagna 2020 iniziò con importantissimi eventi di gelo primaverile contestuali all’inizio della pandemia per Covid-19 e relative restrizioni alla libera circolazione, ciò fece registrare nuovamente ingenti danni al settore e numerose aziende impossibilitate alla sottoscrizione di polizze assicurative.

Auspichiamo dunque che la nostra richiesta di deroga alla Legge 102/2004 – conclude Coldiretti regionale – venga accolta quanto prima, in virtù della gravità della situazione in cui il settore è coinvolto.

Sanità, Fials: Festa infermieri si traduca in rinnovo Ccnl alla pari con stipendi Ue.

 

Comunicato stampa Fials.

Sanità, Fials: Festa infermieri si traduca in rinnovo Ccnl alla pari con stipendi Ue, per carenza organici subito assunzioni e via numero chiuso università

Il 12 di maggio, festa internazionale degli infermieri, “deve essere ricordata non solo perché la politica vi ha chiamato eroi, ma va ricordata come riconoscimento reale nei vostri confronti con il rinnovo contrattuale che incomincerà a giorni. Un rinnovo che vuol dire parità di trattamenti economici a livello europeo. Di soldi in sanità ce ne sono a sufficienza, però ci dobbiamo mettere intorno a un tavolo per discutere su come debbano essere spesi. Facciamo sentire sul territorio la nostra voce, e sono convinto che, se siamo uniti, noi gli obiettivi li raggiungeremo. Ma lo faremo con i sacrifici e con i fatti, non con le parole: Fials è il sindacato dei fatti e non delle parole”. Queste le parole di Giuseppe Carbone, segretario generale della Fials, in un video messaggio diffuso in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere.

“Non è possibile – aggiunge polemico – che si faccia un uso improprio” del denaro pubblico, con il risultato che “assistiamo tutti i giorni ad interventi dell’autorità giudiziaria. Non è possibile continuare ad avere e a verificare ogni giorno la carenza di personale infermieristico. Questa carenza c’è perché – spiega Carbone – in Italia abbiamo il numero chiuso delle università. La politica si deve svegliare: aprire le università vuol dire anche creare posti di lavoro in un Paese dove la disoccupazione è galoppante”. Per accedere alla clip rivolta agli oltre 450mila infermieri italiani, basta cliccare sul link: https://www.youtube.com/watch?v=sIqPiknhmJ4

“Questo Covid, che ci sta attraversando, sta creando grossi problemi – prosegue il segretario generale della Fials – anche sul piano dei rapporti umani, non solo con la perdita di posti di lavoro. Pertanto, l’invito che vi faccio, è quello di seguirci e di starci vicino per farci forza”. “Auguri per questa giornata, che sia una giornata di festa, di solidarietà per tutti gli infermieri – conclude – uomini e donne che operano all’interno delle strutture sanitarie pubbliche e private. Grazie per quello che state facendo per noi, per la vostra professionalità: non lo dimenticheremo mai”.

De Palma: «Noi, infermieri di famiglia e infermieri di comunità. Noi il cuore pulsante da cui ripartire per una nuova sanità territoriale».

 

Comunicato stampa Nursing Up.

Sanità, Nursing Up De Palma: «Giornata Internazionale Infermiere 2021: siamo stati noi ad affrontare il mostro del secolo, e siamo noi il cuore pulsante da cui ripartire». 

«Per una sanità territoriale rinnovata si punti sul nostro coraggio e sulla nostra competenza. Noi siamo pronti, ora più che mai in difesa della salute del cittadino, fuori e dentro gli ospedali. Noi, oggi e per il futuro, infermieri di famiglia e infermieri di comunità».

12 MAG 2021 – «I drammatici numeri dei contagi, oltre 100mila infermieri infettati dall’inizio della pandemia a oggi, e poi gli 83 colleghi che non ce l’hanno fatta, quelli che un virus terribile, sconosciuto, subdolo si è portati via, ma soprattutto un nemico contro cui avremmo potuto e dovuto combattere con armi ben diverse: sono questi i ricordi che affollano la nostra mente e che hanno segnato profondamente il nostro animo, ricordi dolorosi che ci accompagneranno ancora per lungo tempo. Cancellare mesi di stress, di paura, di impegni massacranti, non sarà tanto facile. Ed è forse doveroso non lasciarsi tutto alle spalle, conservare negli anni la memoria costruttiva e condivisa di quanto accaduto in questa emergenza sanitaria, una dolorosa esperienza oltre la quale, tuttavia, comincia ad intravedersi una luce: finalmente la politica comprende che l’infermiere italiano, nonostante le carenze del “sistema salute”, messe terribilmente a nudo dalla pandemia, può e deve essere considerato come il perno di un rinnovamento che deve partire dal rafforzamento della sanità territoriale, dal rapporto infermiere-cittadino-comunità».

Così Antonio De Palma, Presidente del Nursing Up, in occasione delle celebrazioni della Giornata Internazionale dell’Infermiere del 12 maggio 2021.

«Per dare impulso a tutto questo, sono da considerare come fondamentali le nuove risorse del Piano Nazionale di Resilienza del Governo Draghi, parliamo di una dote di 4 miliardi di euro. E’ necessario ricostruire in modo intelligente, partendo dalle basi, il rapporto del professionista infermiere con la comunità in cui opera, non solo nella realtà ospedaliera. Bene il rafforzamento della sanità territoriale con formazione, aggiornamento e figure sempre più specifiche e idonee per supportare la comunità a 360 gradi.

E’ tempo di snellire i ricoveri, migliorare l’assistenza domiciliare. Ma i soldi non bastano, occorrono acume e sinergie. Le Regioni devono avere il coraggio di assumere, condividere e di rendere permeabili modelli organizzativi innovativi. Nursing Up propone l’adozione di un meccanismo di competizione emulativa dove i sistemi regionali “virtuosi” possano essere riconosciuti in quanto tali ed elevati a modello per tutte le altre realtà, in un percorso comune previamente riconosciuto ed accettato, teso a garantire maggiore qualità ed omogeneizzazione dei servizi destinati ai cittadini. Insomma bisognerebbe dare corpo e concretezza ad un Servizio Sanitario Nazionale veramente universale, che si qualifichi come tale perchè in grado di garantire a tutti i cittadini, attraverso le singole Regioni, prestazioni e servizi omogenei, senza differenze tanto evidenti come invece accade oggi. 

In tutto questo, occorre finalmente partire, ovunque, con le assunzioni dell’infermiere di famiglia  progetto mai decollato veramente, perchè il perno della nuova sanità territoriale sarà sempre di più un infermiere che deve prendersi cura del cittadino secondo le competenze che lo contraddistinguono, ma che deve anche sostenerlo ed informarlo con le preziose leve dell’educazione sanitaria e dell’informazione professionale.

Si dia infine una boccata di ossigeno al sistema sanitario privato eliminando il vincolo di esclusività e favorendo l’avviamento della libera professione per gli infermieri pubblici dipendenti, al pari dei medici, che in tal modo potranno garantire, con il loro prezioso apporto, la funzionalità di centinaia di RSA e Case di Cura che da mesi lamentano gravi carenze di personale di assistenza.

Al di sopra di tutto, chiosa De Palma, la Giornata Internazionale dell’Infermiere, soprattutto quest’anno, non vuole essere una mera celebrazione della figura e del ruolo infermieristico, ma vuole interpretare la voglia di riscatto e di ripresa della vita della comunità, perchè questo è il momento di tornare a guardare avanti. Nulla sarà come prima, lo sappiamo, e le priorità che abbiamo sono tante, ma accogliamo l’immagine di un infermiere anti Covid, che vuole simboleggiare l’impegno del mondo della sanità che si batte per assicurare la salute di tutti. Che vuole essere l’immagine sulla quale si fonda la memoria collettiva, perché in fondo questa emergenza è stata di tutti, nessuno escluso».