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Giorno: 15 Settembre 2015

EVENTI
Ferrara e il fiume, un legame da riscoprire

Vista dal fiume, Ferrara e un’altra cosa. Si scopre la sua antica dimensione, quella di città nata sull’acqua. Una genesi rimossa, cancellata come un fastidio, al punto da celarne l’essenza nel tessuto urbano. Financo fontane e fontanelle scarseggiano in città e di quelle che esistono, talune, rinsecchite, sono trasformate in fioriere o in impropri depositi per rifiuti…

Eppure l’acqua è vita, ancestrale il richiamo che esercita. La sua forza si sprigiona già nella polimorfa vegetazione che ricopre le sponde del Po di Volano. E’ sufficiente percorre in battello il tratto che dalla darsena porta a San Giorgio e osservare gli argini: è uno spettacolo. Gli arbusti celano la vista di strade e case che si affacciano appena pochi metri più sopra, lungo la via Putinati, ed offrono un paesaggio inconsueto, rurale, che ottunde i tratti dell’urbanizzazione.

Ridare vita al fiume che, ignorato, attraversa il centro cittadino; riscoprirne il fascino e indulgere alla suggestione dell’acqua: questa la missione di “Smart dock”, progetto scaturito da una pluralità di associazioni e gruppi cittadini impegnati a proporre “tattiche di riuso intelligente della darsena di Ferrara”. L’intento è promuovere una “rigenerazione urbana dal basso” e favorire la “riappropriazione del fiume”.

Coerente e intelligente l’idea di ospitare sulla Nina, il vaporetto del Po ferrarese, la conferenza stampa di presentazione delle iniziative: così oltre a enunciare si può mostrare. Gli eventi, immaginati per catalizzare l’attenzione sul fiume dimenticato, sono concentrati fra il 18 settembre e il 30 ottobre. Si svolgeranno a palazzo Savonuzzi, che ospita il vivace consorzio Wunderkammer, e negli spazi antistanti.

Da elemento di cesura fra il centro antico e la città nuova si vorrebbe tradurre il Volano in alveo di connessione: le sponde come ventri accoglienti, i ponti come braccia che uniscono e propiziano l’incontro.

Leonardo Delmonte, coordinatore del progetto, illustra con passione lo spirito delle iniziative messe in calendario in questo frangente d’autunno. “Ferrara è riconosciuta dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità anche per il suo Delta” – sottolinea – richiamando l’acqua come elemento che qualifica l’eccellenza del territorio. “C’è tanto da fare”, afferma. Lo slancio è sorretto da robusti cardini valoriali e ottime intenzioni: consapevolezza, potenzialità, tutela, valorizzazione, confronto, collaborazione, sono le parole chiave che ricorrono nei vari interventi.

Massimo Maisto, vicesindaco, nonché assessore alla cultura e al turismo, sempre attento ai fermenti del territorio, sprona gli attori in forza della sua triplice veste istituzionale e della convinta adesione al disegno. Sagace, l’architetto Moreno Po, in rappresentanza della Provincia, stigmatizza l’allergia dei ferraresi per l’acqua, implicitamente invitandoli a riconsiderarne la forza vitale.
Un altro architetto, Romeo Farinella dell’Università di Ferrara, parla di acqua come patrimonio e dell’esigenza di una rigenerazione urbana.
Meritevoli tutti di citazione i soggetti che contribuiscono all’organizzazione: Basso profilo, Fiumana, Encanto, Associazione musicisti di Ferrara, Wunderkammer, Canoa Club Ferrara, Citer (di Unife) con la collaborazione di Nena, Altrosguardo, Centro per le famiglie, Andos e il patrocinio di Comune e Provincia di Ferrara.

Con il festival Risonanze, venerdì, si accendono idealmente i riflettori. Mostre, balli, concerti, pic-nic e aperitivi, compongono il caleidoscopico spettacolo che avrà teatro sulle rive del fiume. Imprescindibili gli ambiti di confronto e di riflessione, previsti nelle modalità tradizionali e in quelle più informali: al “world caffé” del 10 ottobre, per esempio, si ragionerà a piccoli gruppi di soluzioni per il fronte fluviale, proprio come in una qualsiasi caffetteria. A chiudere, il 30 ottobre, un insolito concerto con i suoni del fiume, performace sperimentale dell’artista Dominique Vaccaro.

Per impedire che a conclusione degli eventi sul Volano calino di nuovo le tenebre e tutto torni come prima, le intelligenze dovranno continuare a correre “come corre quest’acqua di fiume – ce lo ricorda il canto di De Gregori – che sembra che è ferma, ma hai voglia se va…”.

I brani intonati [clicca per ascoltare]:
Fiorella Mannoia, Il fiume e la nebbia
De Gregori, Mimì sarà

Leggi anche
La proposta – Un percorso ciclopedonale lungo il Volano fra San Giorgio e la Darsena

Cronacacomune: la newsletter del 15 settembre 2015

da: Ufficio Stampa del Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Mercoledì 16 settembre alle 17 appuntamento con la Compagnia del libro
I ruggenti anni Venti di Francis Scott e Zelda

Saranno Francis Scott Fitzgerald e la moglie Zelda, coppia icona dell’America degli anni Venti, i protagonisti, mercoledì 16 settembre alle 17, dell’appuntamento d’apertura della nuova stagione di iniziative della Compagnia del libro nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. L’incontro, a cura di Silvia Lambertini e Alberto Amorelli, è aperto alla partecipazione di tutti gli interessati.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori:
Francis Scott Key Fitzgerald (1896-1940) scrittore e sceneggiatore statunitense, autore di romanzi e racconti. È considerato uno fra i maggiori autori dell’Età del jazz e, per la sua opera complessiva, del XX secolo. Faceva parte della corrente letteraria della cosiddetta Generazione Perduta, un gruppo di scrittori statunitensi nato sul finire del XIX secolo che si stabilì in Francia negli anni Venti. Scrisse quattro romanzi, più un quinto lasciato incompiuto, e decine di racconti brevi sui temi della giovinezza, della disperazione e del disagio generazionale.
Zelda Sayre Fitzgerald (1900-1948), moglie dello scrittore, è stata pubblicista e scrittrice statunitense. Autrice nel 1932 del romanzo autobiografico “Lasciami l’ultimo valzer” (Save me the waltz), morì all’età di quarantasette anni nell’incendio nell’ospedale psichiatrico di Asheville, in cui era ricoverata a causa di una grave forma di schizofrenia. Per i suoi atteggiamenti anticonvenzionali e spregiudicati è stata spesso considerata una sorta di proto-femminista. È stata, insieme a Fitzgerald, un’icona dei ruggenti anni Venti e fu fra le prime flapper (prototipo di maschietta, ovvero di donna con atteggiamenti e attitudini mascoline).
La Compagnia del Libro, attraverso alcuni romanzi come “Il grande Gatsby”, “Belli e dannati”, e la coppia “Tenera è la notte” e “Lasciami l’ultimo valzer”, che rappresentano il fallimento di un’unione come quella tra i due letterati, vi mostra lo specchio di una realtà tramite il rapporto burrascoso e quasi morboso tra Zelda e Francis Scott. I Fitzgerald rappresentarono per tutti gli anni ruggenti la coppia di riferimento di una generazione e di un pensiero. Riscopriamola insieme.
A cura dell’Associazione Culturale Il Gruppo del Tasso di Ferrara.

ISTITUTO BENI CULTURALI – Alla scoperta dei luoghi che ricordano lo scrittore per l’iniziativa regionale “Dove abitano le parole”.
Appuntamento sabato 19 e domenica 20 settembre con “Ferrara. La casa di Giorgio Bassani ieri e oggi”.

“In il romanzo di Ferrara ho costruito ogni parte della città, l’ho messa su, come dicono i cinematografari, e quindi, quando era necessario, ho dovuto anche inventarmi delle strade che non esistono, ma in sostanza, però, l’ho messa in piedi, l’ho costruita, ho dovuto costruirla, ho dovuto in qualche modo inventarmela, pur stando attaccato al vero il più possibile.” Registrazione analogica dell’intervento di Giorgio Bassani in occasione della consegna allo scrittore ferrarese del premio Bernagozzi,1982.
In occasione dell’iniziativa a carattere regionale “Dove abitano le parole. Scopriamo le case e i luoghi
degli scrittori in Emilia-Romagna” coordinata dall’IBACN della Regione Emilia-Romagna, sabato 19 e domenica 20 settembre, la Fondazione Giorgio Bassani, Arch’è Associazione Culturale Nereo Alfieri, in collaborazione con il Liceo Classico L. Ariosto, il Museo del Risorgimento e della Resistenza e l’Università agli Studi di Ferrara, aderiscono all’evento con l’iniziativa “Ferrara. La casa di Giorgio Bassani ieri e oggi”.
A Ferrara, dopo la vendita della casa di Cisterna del Follo n. 1, non esiste un luogo specifico identificabile con il grande ferrarese, ma tutta la città è intrisa dalle parole dello scrittore che l’ha fatta conoscere nel mondo.
Esistono tuttavia altri due luoghi che hanno un significato particolare, il liceo classico L. Ariosto, la scuola in cui il giovane Bassani si è formato negli anni dell’adolescenza e il cimitero ebraico di via delle Vigne, dove ha voluto essere sepolto.

Due sono gli appuntamenti:
· “Appuntamento a casa Bassani. La casa di Bassani ieri” foto di Paolo Zappaterra
19 settembre ore 17, giardini del Liceo Ariosto, Corso Ercole I d’Este 25/a.
Verranno esposte preziose fotografie di casa Bassani del noto fotografo Paolo Zappaterra scattate nel 1989, prima della vendita e della radicale trasformazione della casa in cui Bassani ha vissuto e De Sica ha girato sequenze del film ‘Il giardino dei Finzi-Contini’. Saranno le parole dello scrittore ad accompagnare gli scatti.
Ne parleranno con l’autore Paola Bassani, Antonella Guarnieri e Silvana Onofri della Fondazione Giorgio Bassani La mostra sarà visitabile anche domenica 20 settembre dalle ore 15.30 alle 18.30
· Appuntamento al cimitero ebraico. La casa di Bassani oggi”, domenica 20 settembre alle ore 10.30, via delle Vigne 22.
“Desidero essere sepolto nel cimitero ebraico di Ferrara” scrive Bassani nel suo testamento e il percorso di visita alla ricerca delle radici ebraiche dello scrittore avrà inizio dal monumento che Arnaldo Pomodoro e Piero Sartogo hanno realizzato all’interno del cimitero, a ridosso delle mura di Ferrara.
Ad accogliere i visitatori sarà la voce registrata dello stesso Bassani che legge “Rolls Royce’, l’epitaffio virtuale da lui composto.
Accompagneranno Paola Bassani, Antonella Guarnieri e Silvana Onofri della Fondazione Giorgio Bassani. Ai presenti verrà distribuito il testo della poesia “Rolls Royce” con commento inedito di Giorgio Bassani.
Ingressi gratuiti. Per informazioni rivolgersi a arche.ferrara@gmail.com; cell. 3311055853

Mercoledì 16 settembre alle 10.30 al ristorante Don Giovanni (via Ercole I° d’Este 1)
Presentazione dell’evento “La sfoglia più grande del mondo”

L’assessore al Commercio Roberto Serra interverrà mercoledì 16 settembre alle 10.30 al ristorante Don Giovanni (via Ercole I° d’Este 1 – Ferrara) alla conferenza stampa di presentazione dell’evento “La sfoglia più grande del mondo – L’Emilia Romagna in viaggio verso Expo. La città e la gastronomia di Ferrara a Milano per il Guinness della pasta ripiena. Il 22 settembre la performance da record dentro Expo”.
Saranno presenti all’incontro Alessio Malaguti chef della trattoria LA ROSA 1908 di Sant’Agostino e Consigliere CheftoChef emiliaromagnacuochi, Roberta Monti preside Istituto Alberghiero Vergani di Ferrara, Pierluigi Di Diego chef del ristorante “Don Giovanni” di Ferrara e Maria Grazia Soncini,chef del ristorante “Capanna di Eraclio” di Codigoro.

Mercoledì 16 settembre alle 12,30 all’Antico Caffè in via Bersaglieri del Po.
Presentazione della 3 edizione dell’iniziativa di promo-valorizzazione “Red Night”.

Verrà presentato alla stampa mercoledì 16 settembre alle 12,30 all’Antico Caffè in via Bersaglieri del Po n.25, la 3 edizione dell’iniziativa di promo-valorizzazione “Red Night” – in programma venerdì 18 settembre – promossa dai Commercianti delle centralissime vie Bersaglieri del Po, Canonica, Adelardi e Corso Martiri della Libertà e che trova il sostegno e la collaborazione di Ascom Confcommercio.
Alla conferenza interverranno Cinzia Pasello, Patrizia Maietti e Sabrina Chiozzi in rappresentanza delle imprese commerciali che hanno promosso “Red Night” ed il direttore generale di Ascom Ferrara, Davide Urban. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Ferrara sarà presente Roberto Serra, assessore al Commercio.

TEATRO NUCLEO – Dal 18 al 20 settembre 6° workshop della Scuola di Formazione per l’Interazione Teatrale nel Sociale.
Al teatro Julio Cortazar di Pontelagoscuro si studia “L’attore poeta”.

Dal 18 al 20 settembre, al Teatro “Julio Cortazar” (via Ricostruzione, 40 – Pontelagoscuro, Ferrara; 0532.464091 h10-12), si svolgerà il sesto workshop della Scuola di Formazione per l’Interazione Teatrale nel Sociale dal titolo “L’attore poeta – metodi di improvvisazione per gli spazi chiusi e aperti”. È il penultimo appuntamento per l’anno di formazione 2015 de “L’Attore Sciamano” un’idea formativa voluta ventitré anni fa e diretta da Cora Herrendorf, fondatrice e regista del Teatro Nucleo.
Si tratta nel dettaglio di percorsi tematici intensivi rivolti a laureati o laureandi in discipline umanistiche ed equipollenti, attori, educatori, animatori professionali e operatori sociosanitari.

Da sempre il Teatro Nucleo cerca di coinvolgere, nei propri interventi nei luoghi della sofferenza, il personale addetto, per trasmettere in tal modo una metodologia di lavoro e permetterne la continuità. Le conseguenze della routine istituzionale, ma soprattutto le nuove esigenze professionali e la necessità di una nuova interpretazione dei ruoli sociali nell’ambito del lavoro terapeutico, hanno portato la Scuola di Formazione fondata da Cora Herrendorf a concentrare l’attenzione sempre di più sulla formazione professionale degli operatori sociali e a svolgere inoltre funzioni di supervisione.
Durante gli workshop intensivi che si svolgono nel corso dell’anno di formazione della Scuola, si offre l’opportunità dello studio, dell’approfondimento e della ricerca sulle implicazioni terapeutiche del teatro per tutti coloro che desiderano un approccio creativo al lavoro in ambito terapeutico

In questa fase i workshop gli allievi della scuola sono giunti ad approfondire i seguenti temi: metodi d’improvvisazione teatrale per spazi chiusi e aperti, metodo Stanislavskij – Actor’s Studio, improvvisazione guidata, allenamento fisico e vocale, attrezzi scenici : fiducia / rischio / fatica /presenza, composizione – principi della gestualità , sequenze e coreografie, movimento e azione nello spazio scenico, utilizzo drammatico di testi e canzoni, analisi registica. Saranno appunto questi i temi oggetto di studio e approfondimento nel prossimo week-end al Teatro “Julio Cortazar”.
Il workshop si svolgerà nei seguenti orari:
Venerdì 18 settembre – dalle 15 alle 19; Sabato 19 e Domenica 20 settembre – dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.
sede: Teatro Julio Cortazar, via Ricostruzione 40,(Pontelagoscuro) , Ferrara
per informazioni: teatronucleo@gmail.com, cett@teatronucleo.org.
E’ possibile restare sempre aggiornati sui programmi e le attività del Teatro Nucleo iscrivendosi alla newsletter sul sito www.teatronucleo.org

DECENTRAMENTO/SERVIZI INFORMATICI – Consentirà di gestire con efficacia le problematiche indicate e assicurare tempi di risposta migliori.
A disposizione dei cittadini il portale ‘Fedro segnalazioni’ del Comune di Ferrara.

Si è svolta oggi (martedì 15 settembre) nella residenza municipale la conferenza stampa di presentazione del portale “Fedro Segnalazioni” del Comune di Ferrara. Il nuovo strumento consentirà l’organizzazione delle segnalazioni provenienti dai cittadini (che potranno accedere da PC, Smartphone e Tablet digitando l’indirizzo segnalazioni.comune.fe.it) con l’obiettivo di seguire in maniera più efficace la gestione delle problematiche e assicurare tempi di risposta migliori. Risultato di un lungo periodo di studio, confronto, formazione e rielaborazione secondo i suggerimenti e le indicazioni pervenute dai vari servizi/uffici del Comune di Ferrara, “Fedro segnalazioni” avrà una sperimentazione per sei mesi. Al termine di tale periodo potranno essere valutati e verificati l’efficacia ed eventuali aggiustamenti. Il progetto vede la collaborazione del Gruppo Hera e di Ami s.r.l.
All’incontro con la stampa erano presenti il sindaco Tiziano Tagliani, gli assessori comunali al Decentramento Simone Merli e alla Semplificazione amministrativa/Servizi Informatici/Smart city Roberto Serra, la portavoce del Sindaco Anna Rosa Fava, il dirigente comunale Servizi Informatici Fabio De Luigi, Cinzia Graps del Decentramento e Urp comunale, l’ispettore Roberto Talmelli della Polizia Municipale, Enrico Bordigoni del gruppo Hera, Giuseppe Ruzziconi amministratore unico di AMI s.r.l. e Iosto Chinelli di Plastic Jamper.

LA SCHEDA – FEDRO SEGNALAZIONI (Testo a cura dell’Ufficio Portavoce del Sindaco)
Fedro Segnalazioni permette la gestione delle segnalazioni provenienti dai cittadini con l’obiettivo di seguire in maniera più efficace la gestione delle problematiche segnalate e assicurare tempi di risposta migliori attraverso l’ottimizzazione e la standardizzazione della gestione dei processi risolutivi.

Permette la raccolta, la catalogazione, e la gestione delle segnalazioni: rappresenta quindi per l’amministrazione uno strumento condiviso che delinea una traccia dell’iter di ogni segnalazione/reclamo e che dà la possibilità di fornire risposte adeguate in tempi più brevi.
PERCHE’ FEDRO SEGNALAZIONI
La gestione delle segnalazioni è uno strumento della comunicazione essenziale all’interno dell’Amministrazione: un approccio agli utenti attivo, che supera il concetto di tutela dei diritti, e si orienta fortemente al coinvolgimento e alla partecipazione dell´utenza nella vita organizzativa.
Dal punto di vista dell´organizzazione il sistema di gestione delle segnalazioni ha due principali obiettivi:
1. dotarla di una modalità atta a rilevare e rispondere rapidamente alle situazioni di disagio e insoddisfazioni espresse dal singolo utente, o a evidenziarne punti di eccellenza;
2. orientare le decisioni dell’Amministrazione relative al miglioramento dei servizi, tramite l´analisi delle informazioni acquisite.

Con il portale FEDRO segnalazioni é possibile:
1. avere un’unica banca dati con modalità di gestione condivisa in tutto l’ente, per la conoscenza delle diverse problematiche e tipologie di disservizio;
2. realizzare, attraverso l’ascolto del cittadino, una verifica sui servizi offerti;
3. intervenire, se necessario, per il miglioramento dei servizi;
4. dare una risposta certa al segnalante, con controllo sui tempi della risposta e omogeneità di linguaggio;
5. effettuare un controllo sui servizi esternalizzati;
6. avere considerazione dell’attività lavorativa dei dipendenti ed avviare eventuali analisi di miglioramento;

Obiettivi del progetto FEDRO SEGNALAZIONI
“una risposta sempre”
L’obiettivo è di favorire un continuo scambio comunicativo tra il Comune e la cittadinanza per:
migliorare la qualità e la modalità di erogazione dei servizi in un’ottica di semplificazione.
migliorare il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione
accrescere la consapevolezza e la partecipazione dei cittadini alla vita della comunità loca
recuperare la fiducia nella Pubblica Amministrazione da parte dei cittadini, fornendo “sempre” una risposta alle loro segnalazioni (che non vuol dire aver risolto il problema)
organizzare una gestione delle segnalazioni efficace ed efficiente, con un processo condiviso e trasversale a tutta l’A.C.
migliorare l’organizzazione interna, attraverso lo sviluppo di un clima collaborativi tra i diversi settori
VANTAGGI
– i cittadini hanno modo di ricevere una risposta (univoca) per ogni segnalazione o reclamo;
– il personale comunale ha a disposizione uno strumento condiviso che permette una tracciatura dell’iter di ogni segnalazione/reclamo, e la possibilità di fornire risposte adeguate, grazie anche al supporto di una base di conoscenza;
– i dirigenti comunali acquisiscono una conoscenza completa delle criticità delle aree di intervento specifiche, potendo quindi intervenire sul modello di gestione pertinente;
– il livello politico ha a disposizione elementi di sintesi e di dettaglio articolati per criticità, utili per definire una programmazione consapevole.

Come funziona per il cittadino
▪ Il cittadino può effettuare la segnalazione da casa Il servizio è completamente GRATUITO. E’ disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
▪ Può inviare in modo semplice e veloce delle segnalazioni al Comune. cliccando l’icona/argomento di suo interesse.
Può essere cliccata una sola icona per segnalazione. Se si vuol parlare di più argomenti deve attivare una segnalazione per ciascun argomento per ottenere risposte più chiare e rapide.
▪ Oltre ad una parte descrittiva vi è la possibilità di allegare immagini.
▪ Può ricevere feedback sull’operato del Comune fino alla chiusura definitiva.

Come funziona per il REFERENTE dell’Amministrazione
Tutte le segnalazioni confluiscono in un’unica banca dati. Le segnalazioni arriveranno direttamente ai Referenti dei vari servizi/uffici che seguono le problematiche oggetto della segnalazione
Le segnalazioni essendo documenti non firmati non sono soggette a registrazione di protocollo ex art.11 del Regolamento di protocollo unico decentrato del ns.Comune .

COME DEVE ESSERE LA SEGNALAZIONE OTTIMALE
Nella segnalazione devono essere contenute in maniera sintetica ed esaustiva tutte le informazioni necessarie per accertare in maniera rapida il problema.
Oggetto: dovrà essere breve e contenere in modo chiaro il contenuto della segnalazione.
Testo della segnalazione: consigliamo una comunicazione che descriva in modo chiaro e sintetico il problema.
Indirizzo: è possibile localizzare l’eventuale area interessata fornendone l’indirizzo
Foto: è possibile allegare una immagine qualora possano aiutare ad evidenziare e descrivere meglio la segnalazione. Non ha senso presentare tantissime fotografie (al massimo 3 allegati), è importante che quelle consegnate siano ideali per far capire meglio il problema.
Fondamentale è fornire in maniera completa ed esaustiva i dati di chi fa la segnalazione indicando oltre al nome e cognome, il proprio indirizzo e-mail e, se desiderato, un proprio recapito telefonico in modo da essere facilmente raggiungibili per ulteriori chiarimenti o comunicazioni da parte degli uffici competenti.

DOMANDE FREQUENTI
È OBBLIGATORIO REGISTRARSI AL SITO PER INSERIRE LA SEGNALAZIONE?
Sì, per inserire una segnalazione bisogna essere registrati a FEDRO SEGNALAZIONI inserendo i dati richiesti (E’ necessario un indirizzo di posta elettronica).
Se possiedi già un account Fedro inserisci le tue credenziali di accesso.
In alternativa è possibile effettuare una segnalazione anche tramite telefono contattando i seguenti numeri telefonici:
– Urp Informacittà tel. 0532 419770 fax 0532 419762
– Numero verde PRONTOCOMUNE 800 225830

COME SI EFFETTUA LA SEGNALAZIONE?
Registrarsi è semplice: per effettuare la registrazione sono necessari un nome utente, un nome da visualizzare, Codice Fiscale, un indirizzo e-mail e una password.
Completata la registrazione si riceverà una mail per completare il proprio Profilo.
Una volta confermata la registrazione, l’utente è abilitato.
L’account non ha una scadenza.

COSA SUCCEDE SE SI DIMENTICA LA PASSWORD?
È possibile recuperare password dimenticate o smarrite in REIMPOSTA LA PASSWORD: verranno spedite in automatico tramite mail all’indirizzo di posta elettronica fornito durante la registrazione.

CHE TIPO DI DISSERVIZI POSSO SEGNALARE?
Le tipologie delle segnalazioni variano dal verde pubblico, alle manutenzioni stradali, a problemi di decoro urbano e inquinamento, a rifiuti abbandonati: fatti guidare dalle indicazioni.
Qualsiasi suggerimento è valido per migliorare i servizi offerti in città; se credi di poterci aiutare, partecipa attivamente!
Potrai visualizzare tutte le tue varie segnalazioni.

COME SI EFFETTUA LA SEGNALAZIONE?
Nella segnalazione devono essere contenute in maniera sintetica ed esaustiva tutte le informazioni necessarie per accertare in maniera rapida il problema.
– Cliccare sull’ Area della segnalazione (es. Strade /Manutenzione strade e marciapiedi)
– Oggetto: dovrà contenere in modo chiaro il contenuto della segnalazione (es. marciapiedi e sede stradale Viale Savonuzzi Pontelagoscuro)
– Testo della segnalazione: consigliamo una comunicazione che descriva sinteticamente il problema (es. nel controviale di Viale Savonuzzi a Pontelagoscuro c’è una buca e le caditoie sono piene di foglie ).
– Indirizzo: se la segnalazione riguarda un luogo ben preciso consigliamo di indicare la localizzazione (es: Viale Savonuzzi, Pontelagoscuro, numero civico … FE, Italia)
– Immagini: qualora possano aiutare ad evidenziare e descrivere meglio la segnalazione possono essere allegate fino a tre immagini in formato JPEG
– E’ possibile indicare se la segnalazione deve essere pubblica
– Le segnalazioni che contengono dati personali, indicazioni specifiche di luoghi o immagini che possono ricondurre all’individuazione di una o più persone (esempio: targhe di autovetture, motocicli ), non verranno pubblicate.

SE NON TROVASSI NESSUNA AREA ADATTA ALLA MIA SEGNALAZIONE?
Nel caso non trovaste l’area afferente al vostro tipo di segnalazione, potrete inviarla ad VARIE

POSSO SEGNALARE ANCHE LA NECESSITÀ DI PRONTO INTERVENTO PER PERICOLO A COSE O PERSONE?
Il sistema non va mai utilizzato per richiedere interventi di emergenza o segnalare situazioni di pericolo, che devono essere inoltrate direttamente ai servizi di emergenza o altri organi di polizia.
Se vuoi richiedere un pronto intervento nel caso di PERICOLO DI COSE E PERSONE usa questi CONTATTI:
– POLIZIA MUNICIPALE Tel. 0532/418600-418601 Attivo 24 ore su 24
– CARABINIERI 112
– PRONTO INTERVENTO POLIZIA DI STATO 113
– VIGILI DEL FUOCO 115
– GUARDIA DI FINANZA 117
– EMERGENZA SANITARIA 118
– EMERGENZA AMBIENTALE 1515
– CIS: VIAGGIARE INFORMATI 1518
– SOCCORSO STRADALE 803116
– PROTEZIONE CIVILE FERRARA Centralino: 0532 418700
– GUARDIA COSTIERA 1530
– TELEFONO ROSA: CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE: 0637518261-2
– EMERGENZA INFANZIA: SERVIZIO GESTITO DA TELEFONO AZZURRO: 114

SI POSSONO INSERIRE FOTO?
Qualora possano aiutare ad evidenziare e descrivere meglio la segnalazione possono essere allegate fino a tre immagini in formato JPEG.

COSA SUCCEDE DOPO L’INSERIMENTO DI UNA SEGNALAZIONE?
La segnalazione viene inserita nel database del sistema, inviata all’ufficio competente per ambito che la prenderà in carico solo se i dati immessi sono corretti e sufficienti a procedere; diversamente la segnalazione non ha seguito.

COME POSSO CONOSCERE LO STATO DI AVANZAMENTO DELLA MIA SEGNALAZIONE?
Riceverà sulla sua casella di posta elettronica un Pdf con il numero della procedura, i contenuti della propria segnalazione e lo stato di avanzamento della richiesta.
Successivamente, nel rispetto dei tempi necessari agli uffici, verrà inviata una comunicazioni sullo stato della segnalazione fino alla chiusura dell’intervento.

POSSO VEDERE LE SEGNALAZIONI CHE HO INVIATO?
Si, nel tuo panello di controllo puoi vedere e segnalazioni che hai effettuato, inviarne una nuova, cercare segnalazioni già presenti nel data base o modificare i tuoi dati.

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 15 settembre 2015
Interventi di messa a norma a Santa Maria della Consolazione; ampliamento del sistema di allertamento acustico; impieghi di pubblica utilità in Comune

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 15 settembre:
Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità, Sicurezza Urbana, Protezione civile, assessore Aldo Modonesi:
A Santa Maria della Consolazione interventi di messa a norma per l’impianto elettrico
Permetterà la messa a norma dell’impianto elettrico dell’ex convento di Santa Maria della Consolazione, sede dell’Istituzione scolastica comunale, l’intervento che è stato illustrato stamani, con una informativa alla Giunta, dall’assessore Aldo Modonesi. Il progetto esecutivo, in via di approvazione con determina dirigenziale, prevede una spesa complessiva di 50mila euro (Iva compresa).
Il sistema comunale di allertamento acustico della popolazione accresce le proprie potenzialità
Il sistema di allertamento acustico della popolazione di proprietà del Comune si amplia per far fronte con maggiore efficacia alla eventuale necessità di allarmare la cittadinanza in caso di incidente rilevante all’interno dell’area industriale cittadina. In base a una convenzione approvata stamani dalla Giunta, il polo acustico della società Inovyn Produzione Italia srl, installato all’interno del parco industriale di Ferrara, diverrà infatti parte integrante dell’impianto comunale, consentendo di accrescerne le potenzialità. Secondo l’accordo, tutte le operazioni e le spese necessarie all’integrazione del polo acustico nonché quelle relative alla sua manutenzione saranno a carico della Inovyn.
Alla Contrada di San Paolo un rimborso per la riqualificazione dell’ex chiostro di San Paolo
Ammonta a 32.690 euro il contributo che il Comune erogherà alla Contrada di San Paolo a rimborso delle spese per l’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria e riqualificazione della propria sede all’interno dell’ex chiostro di San Paolo. In occasione infatti della proroga, nel dicembre 2013, dell’assegnazione dei locali di proprietà comunale alla contrada era stato approvato anche il progetto esecutivo dei lavori di adeguamento, con la precisazione che il Comune avrebbe provveduto a erogare un contributo a titolo di rimborso delle spese sostenute.
Sarà affidata a un partner privato l’organizzazione delle prossime edizioni del Carnevale Rinascimentale a Ferrara
Ormai divenuto un appuntamento fisso, per ferraresi e turisti, nel periodo tra il giovedì grasso e la domenica successiva, il ‘Carnevale Rinascimentale a Ferrara’ continuerà a far parte del ‘Calendario dei grandi eventi culturali’ cittadini anche per i prossimi anni. La Giunta ha infatti deciso l’attivazione di una procedura di gara pubblica per l’individuazione di un partner organizzativo privato, cui affidare l’organizzazione della manifestazione per le edizioni 2016, 2017 e 2018.
L’iniziativa, che si ispira al Carnevale estense, ha proposto nelle passate edizioni una ricca serie di appuntamenti, tra cui feste in costume nei palazzi storici, cortei di figuranti delle Contrade del Palio, concerti, banchetti, cene rinascimentali, rappresentazioni teatrali, escursioni culturali, visite guidate e animazioni in costume. Intento della manifestazione, che coinvolge diversi partner istituzionali, associazioni culturali e di categoria, è quello di offrire alla città un’ulteriore occasione per favorire la conoscenza del proprio patrimonio storico, contribuendo anche alla promozione turistica delle proprie attrattive.
Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari, assessore Chiara Sapigni:
Impieghi di pubblica utilità in Comune per gli imputati autorizzati alla ‘messa alla prova’ L’Amministrazione comunale si rende disponibile come sede di lavori di pubblica utilità per gli imputati per i quali il tribunale disponga la sospensione del procedimento penale con ‘messa alla prova’. Quest’ultimo istituto, introdotto con la legge 67 del 2014, consente all’imputato di reati puniti con la sola pena pecuniaria o con la pena detentiva non superiore a quattro anni di reclusione – nonché per i delitti specificamente individuati nell’art. 550 co. 2 c.p.p. – di richiedere la messa alla prova, con la sospensione del processo e con lo svolgimento di lavori di pubblica utilità, non retribuiti, in favore della collettività e per conto di enti pubblici o organizzazioni del territorio. In base alla convenzione che è stata approvata oggi dalla Giunta e che il Comune sottoscriverà con il Tribunale di Ferrara, gli imputati ammessi, con provvedimento del giudice, alla ‘messa alla prova’ potranno prestare attività di pubblica utilità nelle diverse aree dell’Amministrazione comunale, svolgendo mansioni sia di tipo amministrativo sia di tipo tecnico manuale, in funzione anche delle loro specifiche professionalità ed attitudini lavorative.

Assessorato all’Urbanistica, Edilizia, Rigenerazione Urbana, assessore Roberta Fusari:
Ferrara si candida per ricevere i contributi regionali a sostegno dei processi di partecipazione
Ha come titolo provvisorio ‘Ferrara mia, persone e luoghi non comuni’ il progetto con cui il Comune di Ferrara, attraverso il proprio Urban Center, intende concorrere al bando regionale per l’erogazione di contributi a sostegno dei processi di partecipazione per l’anno 2015.
Obiettivo del progetto è la revisione pubblica della bozza del ‘Regolamento comunale per la partecipazione nel governo e nella cura dei beni comuni’, attualmente in vigore in altre realtà comunali italiane.
In particolare l’Urban Center intende agire in maniera localizzata proseguendo le attività sviluppate con i gruppi di cittadini incontrati nella fase precedente del percorso (intitolata ‘Ferrara mia, insieme per la cura della città’) aprendosi a nuove realtà attive del territorio. I laboratori del percorso di partecipazione avranno l’obiettivo di definire nuove proposte e realizzare attività volte a migliorare la gestione, la cura e la fruizione dei beni comuni individuati dai partecipanti.
Il prodotto intermedio del progetto sarà la realizzazione di un video sulle pratiche spontanee di riappropriazione dello spazio pubblico e di cura dei beni comuni, a partire da interviste e incontri con i portavoce delle comunità coinvolti nel progetto. Mentre il prodotto finale sarà la redazione di un documento condiviso tra i partecipanti al percorso e la pubblica amministrazione, denominato Documento di Proposta Partecipata, che, se accolto, sarà utile per l’introduzione del nuovo Regolamento.

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:
Sostegno a iniziative culturali e artistiche
E’ di 3mila euro il contributo che sarà destinato dall’Amministrazione comunale all’associazione Italiana Soci Costruttori – IBO Italia, per la realizzazione dell’iniziativa ‘IBO Magic Show 2015. Novembre magico’. Dello stesso importo è anche l’erogazione a favore dell’associazione Federico Aldrovandi onlus, per la realizzazione dell’evento ‘Parole, Musica e Immagini per Federico’, che prevede due incontri pubblici, una mostra fotografica e un concerto il 25 e 26 settembre prossimi alla Sala estense e in piazza Municipale.

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818

CULTURA E BENI MONUMENTALI – ‘Le Mura raccontano. Settembre 2015 sulle Mura di Ferrara’
Centinaia di partecipanti alla passeggiata storica nel sottomura e tanti applausi per ‘Fetonte’

Centinaia di persone hanno animato il sottomura, dalla Porta degli Angeli fino al torrione di Porta Mare, durante il percorso culturale serale di giovedì 10 settembre, guidato dallo storico Francesco Scafuri e dall’ingegnere capo del Comune Luca Capozzi.
L’iniziativa, organizzata da Comune, Ferrariae Decus ed Evart, ha visto la collaborazione della Contrada Borgo San Giovanni, che ha proposto suggestive rievocazioni stroriche.
Ottimo successo di pubblico anche per la rappresentazione teatrale “Fetonte, favola per adulti ma non troppo”, organizzata da Evart in collaborazione con il Comune di Ferrara.
Lo spettacolo è stato messo in scena sabato 12 settembre alle 18 davanti alla Porta degli Angeli dalla “Compagnia I racconti del Basilisco”, per la regia di Sergio Altafini e con installazioni di Paolo Pallara. Molto applaudita l’attrice principale, Rosalba Sandri, che ha fatto rivivere l’antica vicenda del mitico figlio di Elio, secondo un’originalissima interpretazione.

LAVORI PUBBLICI – Eseguiti interventi per la sicurezza di strutture e impianti
Dopo i lavori estivi, tanti gli edifici scolastici cittadini pronti per la ripresa delle lezioni

Sono numerosi i cantieri che negli scorsi mesi estivi hanno interessato gli edifici scolastici di proprietà comunale, con interventi programmati dall’Amministrazione comunale per il miglioramento della sicurezza delle strutture e degli impianti. La maggior parte delle opere si è conclusa prima della ripresa delle attività scolastiche, mentre una serie di altri interventi sarà eseguita nelle prossime settimane. Tra le varie tipologie di lavori eseguiti figura il consolidamento di solai, l’eliminazione di infiltrazioni dalle coperture e la sistemazione dei sistemi per le segnalazioni antincendio ottico acustiche. In programma anche l’esecuzione di indagini relative all’antisfondellamento dei solai di dieci edifici scolastici e per la certificazione antincendio di ulteriori dieci strutture.

Questo l’elenco degli interventi eseguiti o in corso

(scuola: tipo di intervento > ditta esecutrice):
– Alda Costa : adeguamento prescrizioni USL
– Alda Costa : consolidamento solai sistema Sicurtecto
– Biagio Rossetti : consolidamento solai sistema Sicurtecto
– Govoni : consolidamento solai sistema Sicurtecto
– Poledrelli : consolidamento solai sistema Sicurtecto
– Nido Rampari : consolidamento solai sistema Sicurtecto
– Nido Rampari : scale di emergenza
– Guarini : adeguamento alla normativa antincendio
– Mosti : adeguamento prescrizioni USL
– Baura : adeguamento prescrizioni USL
– Bianca Merletti : adeguamento prescrizioni USL
– Francolino : elevatore progetto #scuole sicure
– Carmine della Sala : pavimento palestra progetto #scuole sicure
– Carmine della Sala : sostituzione controsoffitti alleggeriti
– Bonati Pascoli : sistemazione scarichi dei servizi
– Bonati Pascoli : eliminazione di infiltrazioni da copertura
– Don Milani : eliminazione di infiltrazioni da copertura
– Guido Rossa : eliminazione di infiltrazioni da copertura
– Guido Rossa : sistemazione segnalazioni antincendio ottico acustiche
– Matteotti : eliminazione di infiltrazioni da copertura
– Cosmè Tura (Barco) : eliminazione di infiltrazioni da copertura
– Pacinotti : sistemazione scarichi dei servizi
– Nido Ponte : messa in sicurezza linea gas
– Casa del Bambino : messa in sicurezza di parte della copertura
– CPIA : trasferimento c/o Istituto Aleotti (lavori elettrici ed edili)
– Nido Salice : sistemazione segnalazioni antincendio ottico acustiche
– Pontegradella : sistemazione segnalazioni antincendio ottico acustiche
– Scuole varie : cablaggi rete informatica e posa rete dati

Questo invece l’elenco degli interventi in programma a partire dalle prossime settimane (i lavori sono compatibili con il corretto svolgimento dell’attività didattica):
– Biagio Rossetti : consolidamento solai della palestra
– Nido Costa : impianto di spinta linea antincendio
– Alda Costa : impermeabilizzazione copertura
– Nido Giardino : rimaneggiamento copertura
– Nido Gobetti : demolizione camino

INFORMAGIOVANI – Incontro informativo mercoledì 30 settembre 2015 alle 15 nella Sala del Consiglio Comunale (piazza Municipio – FE)
Tempo di muoversi con il servizio volontario europeo

Rivolto a chi sta pensando ad una esperienza all’estero che possa arricchire sia dal punto di vista umano che professionale e ha una età compresa tra i 17 e i 30 anni, mercoledì 30 settembre 2015, dalle 15 alle 17, nella Sala del Consiglio Comunale (piazza Municipio, 2 – FE), è in programma un incontro gratuito organizzato da Informagiovani-Eurodesk di Ferrara in collaborazione con Eurodesk Modena.
Il Servizio Volontario Europeo è una grande opportunità di mobilità internazionale offerta a tutti i giovani i giovani (17-30) dalla Commissione Europea attraverso il programma Erasmus+Svolgendo una esperienza di volontariato (per un periodo fino a 12 mesi) in un Paese europeo nei settori dell’ambiente, della cultura, delle arti, delle politiche sociali o giovanili, avrai modo di conoscerne la cultura e la lingua, in un percorso alternativo di formazione che ti arricchirà non solo dal punto di vita personale, ma anche da quello professionale facendoti acquisire nuove competenze.
Il programma prevede la copertura delle spese di viaggio, vitto, alloggio, trasporto locale e della formazione linguistica. Al volontario è garantita anche un’indennità mensile la cui entità varia da paese a paese. Ma come “funziona”? Come ci si può candidare? In quali Paesi? Ci sono delle scadenze? A chi ci si può rivolgere per maggiori informazioni e per trovare il progetto giusto? Nel corso dell’incontro tutte le risposte utili. Per partecipare inviare email a informagiovani@comune.fe.it .
L’incontro si svolge nell’ambito della Campagna “Time to Move 2015” lanciata dalla rete europea Eurodesk per la promozione della mobilità giovanile trasnazionale nel quadro dell’iniziativa faro dell’Unione europea Gioventù in Movimento.

Ricette Urbane: la tradizionale cena di quartiere in via Carlo Mayr è stata posticipata a domenica 20 settembre

da: Ri-Generazione Urbana

Ricette Urbane non si ferma davanti alla pioggia

Il maltempo domenica 13 settembre ha costretto gli abitanti di via Carlo Mayr a rinunciare alla tradizionale cena di quartiere, organizzata assieme all’associazione Basso Profilo e ai commercianti della zona. “Ricette Urbane” tuttavia non è stata annullata, ma solo posticipata alla serata di domenica 20 settembre, sempre dalle 20 a mezzanotte.
La cena si terrà nel tratto di strada compreso tra via San Romano e via Scienze. Chiunque potrà partecipare. Tavoli, sedie, posate, piatti e bicchieri di plastica saranno pronti e a disposizione. Non serve prenotare, basterà portare qualcosa di buono, sedersi e condividere con gli altri ciò che si è preparato. Chi vuole potrà anche lasciare la propria ricetta da aggiungere al ricettario di via Carlo Mayr, che diventa ogni volta più ricco.
L’iniziativa, che negli anni è diventata un vero e proprio must per tantissimi ferraresi, festeggia nel 2015 la sesta edizione e lo fa in grande stile, con tante nuove collaborazioni. Sono 50 gli esercizi commerciali che hanno già confermato la loro adesione e oltre la metà di loro contribuiranno all’evento mettendo a disposizione vettovaglie e allestimenti per abbellire la festa, oltre a saporite degustazioni e bevande. Molti hanno sostenuto la manifestazione fin dal suo debutto, nel 2010, altri si sono proposti quest’anno per la prima volta, sull’onda dell’entusiasmo raccolto tra la cittadinanza.
«Questo è un anno importante – commenta Maria Giovanna Govoni, di Basso Profilo -. I commercianti si sono proposti autonomamente, il passaparola tra di loro è stato fondamentale. Invece di lamentarsi, come fanno in tanti, hanno deciso di darsi da fare. Stanno resistendo. Hanno capito che organizzare eventi di questo tipo funziona, è utile al quartiere ma anche per trovare sinergie attraverso le quali sviluppare nuove idee».
“Ricette Urbane” è un progetto realizzato nell’ambito del programma di ricerca “Ri-generazione urbana”, patrocinato dal Comune di Ferrara e sostenuto da Arci. Il suo obiettivo è promuovere, attraverso il cibo e la convivialità, un uso differente di via Carlo Mayr, incentivando la socialità tra gli abitanti del quartiere, i giovani che la frequentano e i gestori dei numerosi locali e negozi presenti.
Al fine di evitare spiacevoli inconvenienti, gli organizzatori ricordano che in occasione dell’evento sarà in vigore il divieto di sosta e di circolazione nel tratto stradale interessato, dalle ore 9 del fino a mezzanotte.

Expo: 40mila aziende Emilia Romagna interessate stop imu annunciata da Renzi

da: ufficio stampa Coldiretti

IN REGIONE AUMENTANO OCCUPAZIONE IN AGRICOLTORA ED EXPORT ALIMENTARE

Sono circa 40 mila le aziende agricole dell’Emilia interessate dall’abolizione dall’1 gennaio 2016 dell’Imu agricola annunciata dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, intervenuto stamattina alla Giornata dell’Agricoltura promossa da Coldiretti ad Expo e alla quale sono intervenuti 30 mila produttori da tutta Italia, di cui 3.500 dall’Emilia Romagna guidati dal presidente e dal direttore regionale di Coldiretti, Mauro Tonello e Marco Allaria Olivieri. L’Emilia Romagna ha fatto sentire la sua presenza anche con i vertici regionali. Erano presenti infatti il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore regionale all’agricoltura, Simona Caselli.
Renzi ha anche annunciato l’abolizione sempre all’1 gennaio prossimo dell’Irap che – spiega Coldiretti – in Italia riguarda invece oltre 400 mila imprese “produttive” (il 10 per cento circa di tutti i contribuenti Irap), che attualmente sono gravate complessivamente per circa 200 milioni di euro all’anno. “Il taglio dell’Imu e dell’Irap, fortemente sollecitato dalla stessa Coldiretti – ha detto il presidente regionale, Mauro Tonello – consente alle imprese agricole italiane di recuperare importanti risorse per gli investimenti finalizzati all’innovazione e alla crescita dell’occupazione in un settore particolarmente dinamico come l’agroalimentare Made in Italy”.
L’alleggerimento delle tassazioni sulle imprese agricole annunciate da Renzi – commenta Coldiretti Emilia Romagna – potrebbe migliorare i già buoni risultati ottenuti quest’anno dall’agricoltura emiliano romagnola. Da una analisi di Coldiretti Emilia Romagna relativa ai dati Istat in regione c’è stato un balzo in avanti dei lavoratori dipendenti in agricoltura passati dai 25 mila del secondo semestre 2014 ai 26 mila dello stesso periodo 2015.
All’aumento dell’occupazione dipendente – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – si accompagna un aumento dell’export agroalimentare regionale, che nel secondo trimestre del 2015 è aumentato di 105 mila euro, passando da 2 miliardi e 640 milioni di euro a 2 miliardi 745 milioni di euro.
“L’aumento fatto registrare dall’occupazione e dall’export – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – è il frutto del lavoro di un tessuto ricco, che coinvolge migliaia di uomini e di imprese che rendono l’Emilia Romagna competitiva anche in un mercato globalizzato”.
Secondo il direttore regionale di Coldiretti, Marco Allaria Olivieri “occorre che il patrimonio di prodotti di alta eccellenza sia difeso, portando sul mercato il valore aggiunto della trasparenza e dando completa attuazione alle leggi nazionale e comunitaria che prevedono l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti”.
Alla Giornata è intervenuta anche Simona Caselli, assessore regionale all’Agricoltura, che ha sottolineato come “l’incontro sia stato un importante momento propositivo che ha consentito di far emergere quanto sia importante l’agricoltura per il nostro futuro, soprattutto in una regione come l’Emilia Romagna dove l’agroalimentare costituisce il 20% del prodotto interno lordo”.

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Maltempo Piacenza, sopralluogo in corso dei tecnici dell’Agenzia nazionale di Protezione civile

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore Gazzolo: “La macchina dei soccorsi opera a pieno ritmo, attivo l’intero sistema di Protezione civile e i tecnici per il ripristino delle reti fondamentali come acqua, luce e gas”

Sopralluogo in corso dei tecnici dell’Agenzia nazionale di Protezione civile, chiamati per valutare la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per i territori piacentini colpiti dall’alluvione. Li ha incontrati oggi l’assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile Paola Gazzolo durante la visita agli abitanti di Roncaglia, frazione duramente colpita da un’ondata di fango, detriti e tronchi trascinati dalla corrente. Dopo il vertice in Provincia di stamani, cui ha partecipato il presidente della Regione Bonaccini, l’assessore ha proseguito nella visita alla zona colpita per tutta la giornata. Prima Gazzolo ha incontrato – insieme alla vice presidente della Provincia Patrizia Calza, per definire nel dettaglio le operazioni a sostegno della popolazione – il prefetto Anna Palombi, che ha la direzione del soccorso urgente su scala provinciale; poi ha proseguito per Roncaglia, dove ha incontrato i cittadini insieme agli amministratori provinciali e del capoluogo.
“La macchina dei soccorsi opera a pieno ritmo – spiega l’assessore – insieme ai volontari di Protezione civile, la cui azione è stata potenziata dall’arrivo di 15 squadre dal resto della regione. I cittadini colpiti stanno partecipando, in molti danno la disponibilità ad aiutare nelle operazioni di sgombero dei detriti e di pulizia dal fango”. In tutte le zone colpite “sono all’opera l’intero sistema di Protezione civile e i tecnici di tutti gli enti competenti per il ripristino delle reti fondamentali come acqua, luce e gas. Abbiamo parlato direttamente con i cittadini – prosegue Gazzolo – , che mostrano grande forza d’animo, ci chiedono velocità d’azione e informazione sul risarcimento dei danni subiti. Con le lacrime agli occhi per ciò che è andato perduto, ma anche con le maniche rimboccate per pulire il prima possibile”. Si sta provvedendo alla riapertura della viabilità, dove possibile, anche in via provvisoria o con senso unico alternato. Sempre oggi sono cessati gli stati di allarme emanati con le precedenti allerte per i fiumi Trebbia, Nure e Ceno.

A Wunderkammer dal 18 al 22 settembre concerti, mostre, picnic e gite per valorizzare la darsena

da: organizzatori

Cinque giorni di musica, danza, fotografia, originali picnic e incontri pubblici per riattivare la darsena di Ferrara e invitare la città a riappropriarsi del lungofiume: il Festival Risonanze, coordinato dall’associazione Basso Profilo, sarà questo e molto altro ancora.
La manifestazione – parte integrante del progetto Smart Dock – si terrà negli spazi di Wunderkammer, presso Palazzo Savonuzzi, da venerdì 18 a martedì 22 settembre. Comprenderà eventi adatti a gusti e pubblici diversi, per favorire una riscoperta della darsena di San Paolo il più possibile trasversale e inclusiva.
Il festival, e dunque Smart Dock, aprirà venerdì 18 alle 20 con il vernissage della mostra “Fotografare per dire”, alla presenza dell’assessore comunale all’urbanistica Roberta Fusari. Verranno esposti gli scatti realizzati dai partecipanti al progetto omonimo condotto dal fotografo Paolo Zappaterra per Basso Profilo. Alle 21 si proseguirà con la milonga solidale, serata di tango argentino e cena organizzata in collaborazione con Andos e Piccantango per sostenere la riabilitazione psicofisica delle donne operate al seno.
Sabato 19, dalle 19 alle 21, si potrà salpare a bordo della motonave Nena e ammirare lo spettacolo del tramonto sul Po, accompagnati tra le onde dal concerto degli Horganic Trio, al secolo Roberto Formignani alla chitarra, Roberto Poltronieri alla batteria, Massimo Mantovani alle tastiere. Alle 21 si apriranno le danze, grazie alla serata di flamenco organizzata dell’associazione Encanto, adatta sia a ballerini professionisti che a principianti.
Domenica 20, dalle 10 alle 14, l’appuntamento per colazione e brunch è a Wundergarten, ovvero nel frutteto progettato dal garden designer Manfredi Patitucci di fronte all’ingresso di Wunderkammer. Tra meli e nespoli il quartiere potrà godere del sole settembrino condividendo un saporito picnic nel verde, in linea con lo spirito di “God save the Green”, progetto avviato da Basso Profilo la scorsa primavera per valorizzare i giardini e gli orti cittadini. Alle 19 aperitivo e jam musicale presso la sede della Scuola di Musica Moderna, al primo piano di Palazzo Savonuzzi. Inoltre durante l’intera giornata, dalle 10 alle 19, sarà possibile partecipare a Mind the Dock, mapping party per segnalare all’interno di OpenStreetMap – mappa online aperta, costruita dai contenuti degli utenti – le vie, i servizi e le infrastrutture della mobilità fluviale. I risultati di questa operazione – che non si esaurirà con il festival, continuerà fino al 30 ottobre e si aprirà all’intero territorio provinciale – verranno presentati nel seminario conclusivo di Smart Dock.
Durante l’intero weekend inoltre la motonave Nena, in collaborazione con il Balloon Festival e il consorzio Bici Delta Po, proporrà per la Settimana europea della mobilità sostenibile una serie di escursioni che coinvolgerà ferraresi e turisti in un processo di scoperta del paesaggio fluviale estense, intrecciando percorsi ciclabili e vie d’acqua.
Lunedì 21 e martedì 22, dalle 18 alle 21, si terranno due incontri pubblici finalizzati a far conoscere ai ferraresi la rete di attori attualmente impegnati nella valorizzazione del lungofiume, ad avviare un confronto sul rapporto tra spazio pubblico, sport, cultura, turismo e rigenerazione urbana. Lunedì 21 si entrerà nel merito di Smart Dock, raccontando gli obiettivi e le fasi di realizzazione del progetto e presentando le attività del Consorzio Wunderkammer. Ospiti della giornata di martedì saranno i referenti di “Darsena di città”, programma di riqualificazione urbana in corso a Ravenna, i responsabili del Citer – laboratorio di ricerca urbana di Unife – e del Canoa Club Ferrara.
Inoltre nelle giornate di domenica 20, lunedì 21 e martedì 22 – dalle 10 alle 19 – saranno ormeggiate davanti a Wunderkammer, a disposizione di tutti i curiosi e gli sportivi, una splendida dragon boat di quindici metri – barca orientale realizzata per ospitare venti vogatori, un tamburino e un timoniere – e una voga veneta originale, che arriverà direttamente dal Po Grande su invito del Canoa Club Ferrara.
«Ferrara è nata e si è sviluppata attorno all’acqua – spiega Leonardo Delmonte, coordinatore del progetto – ma vicende storiche e mutamenti sociali hanno fatto sì che volgesse le spalle al fiume. Smart Dock, in sinergia con il progetto Idrovia Ferrarese, vuole coinvolgere gli abitanti affinché questo splendido ambiente possa essere riscoperto e riutilizzato, favorire la crescita di una comunità consapevole della propria storia e della propria identità, proiettata verso il futuro».
I promotori e finanziatori di Smart Dock, oltre a Basso Profilo, sono: le associazioni Fiumana, Encanto e AMF – Scuola di Musica Moderna, Consorzio Wunderkammer, Canoa Club Ferrara, Unife attraverso il Citer. Collaboreranno alla realizzazione dei vari eventi: il Centro per le famiglie, la motonave Nena, lo studio creativo Altrosguardo Design, Andos Ferrara.
Il progetto è co-finanziato dalla Provincia e patrocinato dal Comune di Ferrara.
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, fatta eccezione per la milonga solidale di venerdì 18 settembre, il cui ricavato andrà in beneficenza – per partecipare alla serata contattare andosferrara@teletu.it – e il concerto in barca di sabato 19, per il quale è obbligatoria la prenotazione all’indirizzo info@lanena.it oppure al numero 3477139988.

Per ulteriori informazioni sul Festival Risonanze e su Smart Dock: l.delmonte@rigenerazioneurbana.org

A Wunderkammer dal 18 al 30 settembre, presentazione di Smart Dock, progetto per riqualificare la darsena di San Paolo

da: organizzatori

Riappropriarsi del fiume che scorre in mezzo alla città, rigenerare la darsena di San Paolo in modo intelligente e condiviso: questi gli obiettivi di Smart Dock, il progetto che l’associazione Basso Profilo coordinerà negli spazi di Wunderkammer – presso Palazzo Savonuzzi – dal 18 settembre al 30 ottobre.

L’iniziativa si aprirà all’insegna dell’arte con il festival Risonanze, da venerdì 18 a martedì 22 settembre, che comprenderà serate di tango e di flamenco, concerti in barca, jam session musicali, un pic-nic affacciato sul Po di Volano, una mostra fotografica e diversi incontri pubblici, finalizzati a far conoscere ai ferraresi la rete di attori attualmente impegnati nella valorizzazione del lungofiume.
Proseguirà sabato 10 ottobre con il world caffè dedicato a ripensare il fronte fluviale, evento che permetterà a tutte le persone, gli enti e le istituzioni interessate all’argomento di esporre le proprie idee, confrontandosi e avviando un percorso di conoscenza reciproca e collaborazione.
Professionisti, studenti e creativi saranno chiamati a raccolta sabato 17 e domenica 18 ottobre per Modus, laboratorio di co-design artigianale per definire il nuovo arredo urbano della darsena.
I risultati ottenuti da questo percorso verranno presentati alla cittadinanza venerdì 30 ottobre, assieme alle proposte di riqualificazione emerse dal world caffè e grazie allo studio realizzato dal Citer, laboratorio di progettazione urbana e territoriale del Dipartimento di Architettura di Unife. Smart Dock si chiuderà, nella stessa giornata, con una performance decisamente sperimentale. L’artista Dominique Vaccaro eseguirà infatti una composizione di musica concreta con i suoni raccolti lungo il fiume, registrati durante un periodo di residenza presso le houseboat ormeggiate in darsena a Ferrara e a Pontelagoscuro.
«Ferrara è nata e si è sviluppata attorno all’acqua – spiega Leonardo Delmonte, coordinatore del progetto – ma vicende storiche e mutamenti sociali hanno fatto sì che volgesse le spalle al fiume. Smart Dock, in sinergia con il progetto Idrovia Ferrarese, vuole coinvolgere gli abitanti affinché questo splendido ambiente possa essere riscoperto e riutilizzato, favorire la crescita di una comunità consapevole della propria storia e della propria identità, proiettata verso il futuro».
I promotori e finanziatori di Smart Dock, oltre a Basso Profilo, sono: le associazioni Fiumana, Encanto e AMF – Scuola di Musica Moderna, Consorzio Wunderkammer, Canoa Club Ferrara, Unife attraverso il Citer. Collaboreranno alla realizzazione dei vari eventi: il Centro per le famiglie, la motonave Nena, lo studio creativo Altrosguardo Design, Andos Ferrara. Il progetto è co-finanziato dalla Provincia e patrocinato dal Comune di Ferrara.

Sassuolo (MO): Minerva Medica, la dea delle acque salutari e dei culti di sanatio, e il santuario romano a lei dedicato in mostra dal 18 settembre 2015

da: ufficio stampa SBArcheo

Una distesa di coni, crateri e vulcani in miniatura, un placido ribollire di fango che, colando, si solidifica in un grande manto grinzoso, immagine allarmante di un fenomeno nel complesso innocuo.
È lecito supporre che la vista delle “Salse” abbia suscitato timore da tempo immemorabile. Ma l’effetto benefico di argilla, fanghi, bitume, acqua salmastra e gas deve aver presto prevalso sulla visione apocalittica, legando questo evento naturale ai culti religiosi connessi alle acque salutari e al mondo sotterraneo, primo fra tutti quello incentrato sulla dea Minerva.
Gli scavi archeologici condotti a partire dal 2006 a Montegibbio, sulle prime colline di Sassuolo, nel Modenese, hanno portato in luce un santuario dedicato a Minerva in prossimità dell’omonima salsa, il maggiore vulcano di fango d’Italia, quiescente da quasi due secoli.
La mostra “Minerva Medica”, curata da Francesca Guandalini e Donato Labate e allestita alla Galleria Paggeriarte di Sassuolo, illustra questi scavi, descrivendo il culto della dea attraverso i reperti recuperati e proponendo una ricostruzione tridimensionale del santuario definitivamente abbandonato dopo due eventi catastrofici.
In area padana, i Romani concentrano in Minerva le divinità femminili di origine celtica legate alle acque e ai culti di sanatio: oltre a invocarla come dea Sanctissima ed Augusta, i devoti la ricordano come Minerva Memor e Medica.
Memor perché memore delle preghiere dei fedeli, Medica perché li cura con i benefici influssi delle acque, dei fanghi e delle polle di petrolio che le sono consacrati.
A Montegibbio il nome della dea appare inciso sul vasellame deposto dai fedeli, in un caso integralmente come dedica -[Eg]o Miner(vae) sum, “io sono dedicata a Minerva”-, più spesso solo con la M iniziale o la doppia MM di Minerva Medica o Memor. Gli oggetti rinvenuti negli scavi, spesso modesti e di uso comune, testimoniano una frequentazione del sito già nell’età del Rame e in epoca celtica. Il sito si struttura poi come santuario in epoca romana a partire dal II sec. a.C., restando in uso fino agli inizi del II sec. d.C. Risalgono a questo periodo bicchieri, coppe, brocche e bacili utilizzati per banchetti o abluzioni rituali, numerose monete, lucerne, stili e aghi in osso e bronzo, pesi da telaio e altri oggetti che rimandano a una delle caratteristiche divine di Minerva, quella di protettrice delle arti, tra cui la tessitura e la cucitura di pelli e tessuti.
La presenza dei paleo-vulcani di fango noti come “salse” dà vita in età antica al culto incentrato sulla dea Minerva connesso non solo alle proprietà curative di acque, fanghi e bitume ma anche ad una sorta di pratica oracolare in cui l’attività eruttiva viene vista come un contatto tra il mondo degli umani e quello sotterraneo.
L’eccezionalità del sito di Montegibbio risiede peraltro non solo nel carattere cultuale dell’insediamento ma nella possibilità di leggere una serie di fenomeni catastrofici legati al vulcanesimo di fango.
Il primo santuario costruito dai Romani sulla “salsa di Minerva” in età repubblicana (II sec. a.C.) è infatti distrutto dopo pochi decenni da una catastrofe naturale, forse un terremoto.
Alla metà del I sec. a. C. il tempio viene non solo ripristinato ma ampliato e strutturato in più ambienti. Lo spazio sacro è organizzato in una serie di stanze con pavimenti a cocciopesto con tessere musive (opus signinum) disposte intorno a un cortile interno. La “salsa di Minerva”, prima delimitata da un recinto, viene ora raggiunta tramite una scala, posta a valle del santuario.
I continui dissesti geologi accaduti a Montegibbio non consentono di ricostruire l’intera pianta del santuario: sappiamo però che le pareti erano rivestite da affreschi policromi di pregio realizzati con tecniche sofisticate da maestranze di grande abilità e che al santuario era associata una fornace usata sia per la cottura dei laterizi da costruzione che per produrre vasellame e statuette fittili deposti dai fedeli come offerta votiva.
Agli inizi del II sec. d.C. una seconda catastrofe naturale distrugge le strutture sacre di Montegibbio e, dopo un periodo di abbandono del sito, nel III sec. d.C. viene costruita una casa colonica dotata di un pozzo che attinge acqua nello stesso punto in cui prima si venerava la “salsa di Minerva”. Anche questo rustico viene distrutto da un altro evento catastrofico nel corso del VI sec. d.C.

La mostra è promossa, nell’ambito del festivalfilosofia®ereditare, da Comune di Sassuolo, Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali e Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università degli Studi di Bologna e Laboratorio di Palinologia e Paleobotanica dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

movimento5stelle

Ferrara, anche la regione gioca d’azzardo: stand casinò al festival delle mongolfiere patrocinato dalla giunta

Da: Ufficio Stampa M5S Emilia-Romagna

Dopo il caso della Festa del PD di Ravenna, il M5S denuncia un altro caso di ‘sponsorizzazione istituzionale” del gioco d’azzardo: stand di Black Jack all’interno del Balloon Festival in programma in questi giorni a Ferrara, organizzato dal Comune e che ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna. Bertani: “Incredibile come chi dovrebbe combattere la dipendenza dal gioco dia spazio e visibilità a iniziative del genere”.

Anche alla Regione e al Comune di Ferrara piace giocare d’azzardo. Dopo lo stand di un casinò presente alla Festa del PD di Ravenna, il gruppo regionale del M5S denuncia un altro caso di “sponsorizzazione istituzionale” del gioco d’azzardo, questa volta al Festival delle Mongolfiere di Ferrara, in programma dal 10 al 20 settembre al parco Bassani, organizzato dal Comune di Ferrara e patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna. “Negli spazi espositivi del Festival è presente uno stand di un casinò di San Marino, lo stesso della Festa del PD di Ravenna, con tanto di croupier in bella vista e tavolo verde apparecchiato per poter giocare al Black Jack – rivela Andrea Bertani, consigliere regionale del M5S che assieme alla capogruppo Giulia Gibertoni e alla consigliera Raffaella Sensoli ha presentato una interrogazione sul caso – Ci chiediamo come sia stato possibile che la Regione, che nel 2013 ha approvato una legge per combattere la ludopatia e la dipendenza dal gioco d’azzardo, conceda il patrocinio a una manifestazione dove si invita la gente a giocare al casinò. Senza contare che il Festival delle Mongolfiere è un evento che attrae soprattutto famiglie con bambini e minorenni”. Nell’interrogazione il M5S ha chiesto alla Regione se, oltre al patrocinio, sia stato concesso anche un contributo economico al Balloon Festival di Ferrara, organizzato dal Comune e da Ferrara Fiere Congressi, società di BolognaFiere che è un ente partecipato proprio da Viale Aldo Moro. “Soltanto pochi mesi fa la Giunta aveva deciso di non rinnovare il patrocinio a una manifestazione, Parma Etica, perché aveva all’interno del programma degli eventi erano previsti un paio di dibattito sul tema dei vaccini e della dieta vegetariana. Tutti temi che secondo l’assessore Venturi andavano contro i princìpi della Regione – conclude Bertani – Adesso siamo curiosi di sapere come la Giunta proverà a giustificare il caso di Ferrara visto che il gioco d’azzardo non è certo tra le attività che una istituzione dovrebbe promuovere. Di certo non si può trattare di una svista visto che chiunque, cliccando sul sito del Festival, poteva controllare la presenza dello stand del Casinò, pubblicizzato anche nei vari comunicati stampa inviati ai giornali in questi giorni”. Nell’interrogazione, infine, il M5S chiede agli organizzatori del Ballon Festival la devoluzione degli eventuali proventi della sponsorizzazione del casinò ai programmi regionali contro le ludopatie e alla Regione di prevedere accordi con i Comuni affinché non siano autorizzate fiere, feste, iniziative che, come nel caso del Ballon Festival o della Festa del PD di Ravenna, ospitino al loro interno sponsor o espositori che gestiscono e promuovono il gioco d’azzardo.

Comune di Comacchio: Festa dei vicini 2015

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Presentata questa mattina la “FESTA DEI VICINI” 2015, che si terrà il prossimo venerdì 18 settembre a Comacchio. Un appuntamento importante per l’Amministrazione Comunale che si rinnova ormai da cinque anni e che riprende una tradizione nata in Europa nel 2000 e poi diffusasi a livello mondiale.
L’obiettivo dell’iniziativa è sviluppare la convivialità, favorire la formazione di un buon tessuto sociale e rafforzare i legami di prossimità e di solidarietà tra gli abitanti dello stesso quartiere/condominio. Tradizionalmente, infatti, si tratta di un momento d’incontro, intorno ad un buffet o ad un aperitivo, tra famiglie che condividono la quotidianità nello stesso complesso o nella stessa zona, e prevede anche momenti di intrattenimento utili a stimolare la socializzazione.
L’appuntamento di quest’anno è presso i GIARDINI PUBBLICI di VIA SPINA (davanti al Circolo Laguna) per una grande festa. La “location” non è stata scelta a caso, ma ha un valore simbolico in quanto si trova nel cuore di un quartiere fittamente popolato, che comprende sia appartamenti di edilizia pubblica che abitazioni private.
A partire dalle ore 16,30, chiunque abbia voglia di stare insieme e fare festa, potrà partecipare alle varie iniziative organizzate dai volontari. Il contributo gratuito di quest’ultimi è fondamentale, in quanto consentirà un impiego minimo di risorse pubbliche per l’organizzazione dell’evento. Ci sarà animazione per i bambini e musica, distribuzione di gadget e naturalmente una bella tavolata di leccornie da condividere. Sarà festa grande, anche in condizioni meteo sfavorevoli, perché in tal caso ci si riunirà nel salone del Circolo Laguna.
“La Festa dei vicini ha radici solide nel Comune di Comacchio, grazie anche all’esperienza di ACER (Azienda Casa Emilia Romagna) – ha commentato l’Assessore alle Politiche Sociali, Sergio Provasi – L’obiettivo è quello di farla crescere ancora di più, creando sinergie con le diverse realtà del territorio che lavorano nel sociale”. La nuova “squadra” che si occuperà della “festa di quartiere”, infatti, vedrà impegnati non solo i dipendenti del Comune e di ACER, ma anche due cooperative sociali che da tempo operano sul territorio comacchiese, la Onlus Girogirotondo e la Work and Service. “La festa si svolge in un quartiere diverso da quello dell’anno scorso – ha concluso l’Assessore – proprio perché i circa 500 alloggi gestiti da Acer sono dislocati in diverse zone della Città che hanno tutte la stessa priorità”.
“L’obiettivo è promuovere i valori della solidarietà e della convivialità, favorendo sinergie che possano continuare nel tempo – ha ricordato Angela Molossi, Responsabile Servizio Clienti dell’Acer di Ferrara -Vogliamo spronare la gente ad incontrarsi, soprattutto in un momento storico come questo in cui sembra prevalere l’individualismo, ma d’altra parte c’è sempre più richiesta di aiuto”.
“L’evento, che prevede un buffet, ma anche animazione musicale e intrattenimento per i più piccoli – ha precisato ancora la Responsabile di Acer – è stato quasi interamente organizzato tramite fondi europei. Il contributo economico di Acer è stato solo marginale in quanto la realizzazione della Festa dei vicini si basa sul lavoro volontario dei dipendenti Acer e sullo sforzo gratuito delle associazioni coinvolte”.
“La festa dei vicini a Comacchio ha per noi una valore rilevante – ha spiegato, infine Diego Carrara, Direttore dell’Acer di Ferrara – E’ un’occasione per creare relazioni tra le persone, ma anche per incentivare una relazione con i nostri uffici che vada al di fuori dell’orario di lavoro”.
“Con il Comune di Comacchio – ha concluso il Direttore di Acer – stiamo già facendo un grande sforzo sia in termini operativi che di programmazione e speriamo attraverso nuovi finanziamenti di iniziare a breve i lavori di recupero di diversi alloggi per poterli mettere a disposizione il prima possibile di chi ne farà richiesta”.

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Sabato 19: una passeggiata fotografica tra le bellezze del territorio mesolano

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

La wiki-gita tra Castello Estense, Torre Abate e la Riserva Naturale del Gran Bosco

In occasione di WikiLovesMonuments, il concorso fotografico internazionale finalizzato a valorizzare il patrimonio artistico-culturale mondiale, sabato 19 settembre la Provincia di Ferrara in collaborazione con Aqua S.r.l. organizza un’uscita fotografica sul territorio mesolano.
Un tour in bicicletta e pullmino tra il Castello Estense, Torre Abate e la Riserva Naturale del Gran Bosco della Mesola. Il ritrovo è fissato per le 9.30 presso il Castello da dove si partirà poi in bicicletta; attraverso il percorso cicloturistico della Destra Po e la ciclabile Canal Bianco si raggiungeranno Torre dell’Abate e la Riserva Naturale Bosco della Mesola. Qui è poi prevista un’escursione in pullmino per avvistare i Cervi. Alle 12.30 il rientro con le biciclette a Santa Giustina.
I posti disponibili sono limitati ed, in fase di iscrizione, verrà data la precedenza ai fotoamatori. Per info e iscrizioni inviare mail a comunicazione@provincia.fe.it o telefonare allo 0532-299300.

21 settembre: Mondaino Young Orchestra per la serata finale di Rimini Jazz

da: Ufficio Stampa Rimini Jazz

Per la sua serata conclusiva, lunedì 21 settembre, la quindicesima edizione di Rimini Jazz si affiderà a un’orchestra che ha un rapporto di privilegio con il festival, la MYO – Mondaino Young Orchestra, i cui ben 26 elementi sono diretti da Michele Chiaretti (al Teatro Novelli, inizio alle ore 21, biglietto intero euro 15, ridotto 10). A richiamare l’attenzione sui giovanissimi musicisti romagnoli quest’anno è stata Umbria Jazz, che li ha ospitati nel suo programma a seguito del loro brillante piazzamento nel concorso che il festival perugino organizza per andare a caccia di giovani talenti del jazz italiano. Il concerto al Novelli sarà quindi anche un’occasione per ascoltare i progressi che l’orchestra ha fatto dalla sua ultima apparizione sul palco di Rimini Jazz, nel 2013.
Rimini Jazz è organizzato dall’Associazione Culturale Riminese “Amici del Jazz” in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e con il patrocinio del Comune di Rimini, oltre che con il sostegno di diversi sponsor privati.
Un legame decisamente forte quello tra il festival Rimini Jazz e la MYO – Mondaino Young Orchestra. Lo stimolo che spinse i ragazzi di Mondaino a dedicarsi al dixieland risale al 2007, quando alcuni di questi giovani musicisti assistettero a un concerto della band portoghese Dixie Gang proprio al festival del jazz tradizionale di Rimini. Lo ‘shock’ fu immediato e da quel momento prese forma il progetto denominato “Laboratorio di rieducazione al jazz tradizionale”, che ha dimostrato la modernità di questa musica, ancora in grado di appassionare giovani e giovanissimi.
La Mondaino Young Orchestra si è poi ufficialmente costituita nel 2009 all’interno della scuola di musica del Corpo Bandistico di Mondaino, raccogliendo un gruppo di ragazzi tra i 9 e i 17 anni guidati dal Maestro Michele Chiaretti.
Da allora Rimini Jazz ha seguito con orgoglio i progressi di questa insolita orchestra, un raro esempio di educazione alla vita tramite la musica, nonché una delle jazz band più giovani d’Europa (l’età media è di sedici anni).
Nel 2012 la MYO ha realizzato il suo primo spettacolo, “Keep Swingin'”, col quale i circa cinquanta allievi della scuola di musica hanno reso omaggio a Kid Ory e compagni. Nel 2013 la MYO ha creato un nuovo spettacolo intitolato “Quando il jazz aveva swing”, una sorta di viaggio nel tempo in cui viene ripercorsa la storia del jazz dalle prime brass band di New Orleans fino alle grandi big band degli anni Trenta e Quaranta.
La MYO ha vinto il Concorso Internazionale Città di Treviso, riservato ai giovani musicisti jazz, e si è aggiudicata per ben due anni consecutivi (2013 e 2014) il primo premio assoluto al Gef, il Festival Mondiale di Creatività nella Scuola che si tiene a Sanremo, piazzandosi davanti a gruppi provenienti da diciannove diverse nazioni. Nel 2014 la MYO ha ricevuto dal presidente della provincia di Rimini, Stefano Vitali, una targa di riconoscimento per il suo ruolo sociale e formativo in quanto “orgoglio e speranza della provincia di Rimini”.
Quest’anno la MYO è stata invitata a esibirsi addirittura a Umbria Jazz, in seguito al suo piazzamento al terzo posto del Conad Jazz Contest, il concorso per giovani jazzisti indetto dal più importante festival jazz italiano. Nel frattempo è uscito anche il primo progetto discografico della MYO: Keep Swingin’!.

Informazioni:
Associazione Culturale Riminese Amici del Jazz
Tel.: 0541 51011 / 0541 52206 Fax 0541 437700
Autoscuola Fabbrini, via Flaminia 88, Rimini, tel. 0541 387833
email: riminidixieland@libero.it
email: info@riminijazz.it
web: www.riminijazz.it

Prezzi:
Biglietto singolo concerto: intero euro 15; ridotto 10 (per giovani con meno di 18 anni)

Ingresso gratuito per i soci dell’Associazione Culturale Riminese Amici del Jazz in regola con il tesseramento 2015

Prevendite:
– Teatro Novelli, Via Cappellini 3, Rimini: nei giorni di sabato dalle ore 10 alle 12
www.riminijazz.it
– Autoscuola Fabbrini, via Flaminia 88, Rimini, tel. 0541 387833

Direzione artistica: Rino Amore

Ferrara united: Domenica 20 settembre scenderà a Faenza per la sua prima uscita

da: ferraraunited

Prima uscita per il FERRARA UNITED; Domenica 20 settembre scenderà a FAENZA per il 32° torneo organizzato dalla squadra Romagnola, su invito di quest’ultima saranno presenti oltre all’Handball Faenza, Il Modano ed il Bologna United di “serie A2”.
Il quadrangolare ottimo Test di categoria che servirà a Coach Ribaudo per testare le condizioni dei giocatori di questo inizio preparazione, non saranno invece della partita il Portiere Eddy Scalabrin e Pastore Giuseppe, dove quest’ultimo convolerà a nozze. La Società fa le congratulazioni a “Beppe” e in sua rappresentanza volerà in Sicilia il D.S. Michele Zoboli.
Sarà l’occasione invece di rivedere in campo altri 3 acquisiti che la Società Ferrarese a siglato in questa estate calda, trattasi della coppia mancina Stefano Castaldi, Andrea Alberino e del Play Corrado Sgargetta, 3 giocatori che assieme collezionano più di 300 partite di A1. Atleti che non hanno bisogno di presentazione e
che si sono messi a disposizione per far crescere e valorizzare quei giovani che ripongono nello United il sogno di poter imitare le gesta dei loro compagni più “anziani”.
Intanto si sta allenando con la squadra Hristov Aleksandar classe 92, un ritorno importante di Alex nella Pallamano dopo il brutto infortunio subito nel recente passato. Se il suo recupero gli permetterà di giocare nel breve e medio tempo, per il Team Ferrarese sarebbe un gran bel colpo.
Ecco la Rosa dei giocatori dello UNITED FERRARA : Eddy Scalabrin, Maranini Francesco, Sgargetta Corrado, Succi Matteo, Alberino Andrea, Castaldi Stefano, Hristov Aleksandar, Giovanardi Matteo, Giovanardi
Nicola, Giuseppe Pastore, Gherardo Matteo, Ferretti Andrea, Francesco Battaglia, Tommaso Sgargetta, Andrea Rendine, Giovanni Montanari, Andrea Garani, Mirko Braiato, Edoardo Gallerani, Enrico Zanella. Intanto si attende il giovane Fabio Fortini in prestito dalla Società Handball Estense.

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Alluvione: oggi Bonaccini incontra Renzi, entro domenica il premier nel piacentino

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Il presidente della Regione questa mattina ha tenuto un vertice con gli amministratori del territorio colpito nella sede della Provincia

“Oggi vedrò a Milano Matteo Renzi e lo stesso premier verrà entro la fine della settimana a fare un sopralluogo nel piacentino, colpito dall’alluvione”. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha annunciato un incontro con il presidente del Consiglio, alla luce della richiesta di Stato di emergenza per le zone dell’Emilia e della Liguria interessate dal maltempo.
L’annuncio è stato dato durante l’incontro tenuto questa mattina a Piacenza, nella sede della Provincia, con i sindaci del territorio insieme all’assessore Paola Gazzolo, al prefetto Palumbo e al presidente della Provincia Francesco Rolleri. A fronte delle richieste degli amministratori locali, che hanno tutti ringraziato la Regione per la vicinanza e l’operatività immediata, Bonaccini, dopo aver espresso il cordoglio per la vittima dell’alluvione e la speranza per le due persone disperse, ha sottolineato che la fase che ora si apre è quella del ripristino della normalità, cui dovrà seguire la ricostruzione di ciò che andrà ricostruito, ma anche un piano di interventi che punti alla prevenzione.

“I cambiamenti climatici rischiano di rendere imprevedibili ma periodici fenomeni gravi ed eccezionali come quelli che abbiamo vissuto in questi giorni in questo territorio – ha sottolineato il presidente della Regione –. Per fronteggiare questo rischio da parte nostra l’impegno è agire in velocità facendo le cose per bene. Adesso abbiamo bisogno che il Governo sia vicino a questo territorio anche per le risorse da mettere a disposizione”. In apertura di incontro l’assessore Paola Gazzolo aveva comunicato i dati di eccezionalità dell’evento che, sulla base della relazione di analisi in via di completamento, stima in 200 anni il tempo di ritorno.

Oltre ai due milioni di euro già stanziati dalla Regione Emilia-Romagna, la richiesta di Stato di emergenza nazionale è propedeutica a finanziamenti governativi. Per questo già nella giornata di ieri stretti contatti si sono tenuti direttamente tra Bonaccini ed il presidente del Consiglio Renzi oltre che con il Dipartimento di Protezione civile, con il ministro Galletti e il sottosegretario Paola de Micheli.
“Siamo e saremo qui per avere la garanzia che tutta la filiera delle responsabilità funzioni e sia efficiente – ha detto Bonaccini –. I due milioni di euro straordinari che abbiamo immediatamente stanziato sono destinati al ripristino della normalità. Abbiamo bisogno non solo dell’elenco puntuale dei danni, ma anche degli interventi successivi. Il dissesto idrogeologico è fra le nostre priorità. Dal punto di vista nazionale c’è finalmente in campo un progetto che si chiama ‘Italia sicura’ che finanzierà progetti delle Regioni. Noi ci metteremo impegno, testa, cuore e risorse fin dove potremo arrivare, il resto lo chiederemo a Roma. Ricostruiremo tutto quello che c’è da ricostruire”.

Ferrara 24 settembre: tavola rotonda su Fondazioni bancarie e investimenti pubblici

da: organizzatori

Giovedì 24 settembre, dalle 14 alle 15.30, presso l’Università degli Studi Ferrara in Via Voltapaletto 11 (Aula Magna) si terrà una tavola rotonda su “Fondazioni bancarie e investimenti pubblici”. L’incontro sarà moderato dal direttore de Linkiesta dott. Francesco Cancellato. Prenderanno parte il prof. Gianpaolo Barbetta (Università Cattolica e Fondazione Cariplo), la prof. Silvia Giannini (vicesindaco di Bologna e Università di Bologna), il prof. Alessandro Petretto (Università di Firenze e già assessore al Bilancio del Comune di Firenze nella Giunta Renzi), l’avvocato Roberto Pinza (presidente della Fondazione Cariforlì)
La tavola rotonda è inserita nel programma della conferenza annuale della Società Italiana di Economia Pubblica (SIEP). Per il programma dettagliato si veda http://www.siepweb.it/siep/it/xxvii-conferenza-2015.
Si dibatterà sul ruolo che le fondazioni bancarie possono svolgere sul rilancio degli investimenti pubblici locali in infrastrutture, drasticamente crollati negli ultimi anni.

Copparo: Note al Bistrò

da: ufficio Comunicazione Comune di Copparo

Ultimo appuntamento con le “Note al Bistrò”, la musica da gustare, venerdì 18 settembre, dalle ore 19, alla trattoria La Supa (Copparo, via Cavour), con Serena Z & Paolo La Ganga in “R’n’Soul Session”, musica soul, r’n’b, jazz. Serata con panini colorati e vini selezionati e, in collaborazione con Captivity, presentazione della collezione autunno-inverno.

Agricoltura, i vecchi mestieri e le innovazioni per il futuro

da: ufficio stampa Coldiretti

AGRICOLTURA: COLDIRETTI, +48% NEW JOB, DA AGRITATA A FARMBEAUTY.
1 impresa agricola su 3 in Italia è nata negli ultimi 10 anni, boom nuove attività.

Dall’agritata al farmbeauty, dagli agristilisti all’agriwedding per matrimoni green, ma anche gli energy drink contadini e i tutor dell’orto sono solo alcuni dei nuovi mestieri dell’agricoltura che con un aumento record del 48 per cento in tre anni hanno fatto salire a ben 113mila le aziende agricole “multifunzionali” quelle cioè che svolgono attività connesse all’agricoltura. E’ quanto è emerso alla Giornata dell’Agricoltura italiana organizzata da Coldiretti ad Expo dove sono stati allestiti spazi rappresentativi dellarivoluzione in atto nelle campagne italiane conle storie ed i volti dei veri protagonisti, al lavoro per far conoscere le proprie esperienze, alla presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Si è verificata una vera esplosione delle aziende agricole che aggiungono servizi o prodotti all’attività di coltivazione e allevamento tanto che in soli tre anni sono aumentate di sei volte quelle che producono energie rinnovabili (+603 per cento), sono praticamente raddoppiate quelle che trasformano direttamente i loro prodotti (+97,8%), ma un vero boom – rileva la Coldiretti – si registra anche per la vendita diretta e per iniziative del tutto innovative dall’agribenessere alla moda, dalla tutela ambientale come gli agricustodi e il recupero degli scarti agli agrichef fino alle attività sociali come gli agriasilo o la pet-therapy.
Un percorso reso possibile – sottolinea la Coldiretti – dal grande sforzo di rinnovamento dell’agricoltura italiana dove una impresa su tre è nata negli ultimi dieci anni con una decisa tendenza alla multifunzionalità. Un cambiamento volto a rispondere alle esigenze dei consumatori che sta determinando sorprendenti risultati come la leadership mondiale dell’Italia nella produzione del coriandolo da seme con un aumento del 1300 % in 10 anni dei terreni coltivati, per una superficie di 10mila ettari, sotto la spinta della nuova domanda che viene dai migranti che amano questa particolare spezia asiatica. Oppure – continua la Coldiretti – il primato nel mercato del caviale dove con una produzione annuale di 35 tonnellate all’anno destinate per il 90% all’export, il Made in Italy fa concorrenza alla Russia che ne è peraltro il maggior acquirente o ancora l’inizio con successo della produzione in Italia di banane, avocado, arachidi e bambu’ come esempi di adattamento ai cambiamenti climatici.
La bellezza e la salute – sostiene la Coldiretti – sono peraltro i settori che piu’ di altri hanno ispirato nuove esperienze nelle campagne con il boom dei cosmetici naturali, dalla stella alpina all’arnica, dal latte di asina all’extravergine, dalla vite al genepy anche da utilizzare per speciali sedute di agriwellness nelle farmbeauty, aziende agricole adattate allo scopo. Senza dimenticare – continua la Coldiretti – gli agristilisti che puntano sull’utilizzo di filati con ortica, canapa e soia o coloranti anallergici estratti dalle piante e quanti si sono messi all’opera per realizzare energy drink del tutto naturali magari riscoprendo antiche ricette dei maya, mettendosi a coltivare speciali microalghe o realizzando ricette particolarmente innovative come lo spritz al miele, per non parlare dell’agribirra che un numero crescente di giovani agricoltori produce con propri metodi segreti.
Cresce anche l’agricoltura sociale che propone un nuovo modello di welfare che vede l’agricoltura protagonista con progetti imprenditoriali dedicati all’inserimento dei soggetti piu’ vulnerabili. Lungo tutta la Penisola – sottolinea la Coldiretti – stanno nascendo esperienze molto diversificate che vanno dal recupero e reinserimento lavorativo di soggetti con problemi di dipendenza (droga e alcool in particolare) all’agricoltura terapeutica (ortoterapia, ippoterapia), con disabili fisici e psichici, ma anche il reinserimento sociale e lavorativo di persone emarginate (minori a rischio, disoccupati di lunga durata) e l’attività agricola volta al miglioramento del benessere e della socialità con nuove figure professionali come, i tutor dell’orto o le agritate per dare assistenza ai piu’ piccoli in strutture dedicate come gli agriasilo e gli agrinido che si stanno moltiplicando come funghi.
La sensibilità ambientale ha portato in molti nelle campagne a dedicarsi ad attività sostenibili come evidenzia il primato italiano nel numero di aziende biologiche ma – continua la Coldiretti – si assiste anche ad un forte presenza di agricoltori custodi impegnati nel mantenimento delle biodiversità con il recupero di animali e piante a rischio di estinzione. E c’è anche chi si impegna a recuperare gli scarti da utilizzare a fini energetici o altro: dalla pareti della bioedilizia imbottite con lana di pecora ai mobili rivestiti con le pale dei fichi. E chi, attraverso le piante, esprime la propria arte come gli intarsiatori di frutta e ortaggi, chi realizza splendide tabacchiere con la buccia del bergamotto o gli agriscultori di piante che hanno ripreso l’antica arte topiaria.
Il ritorno al passato sta ispirando molte esperienze creative nelle campagne dove sono addirittura tornate figure del secoli scorsi come il canestraio che raccoglie e lavora le erbe palustre in campi e fossi per realizzare pezzi unici o il carbonaio che produce in modo del tutto naturale il carbone secondo le antiche usanze e ancora la sfoglina che nel proprio agriturismo prepara o insegna a tirare la sfoglia come si faceva un tempo. Ma in chiave moderna sono tornate – precisa la Coldiretti – anche le filandaie che allevano il baco da seta per ottenere pregiati tessuti mentre molto richiesta e tornata ad essere l’esperienza dell’agrierborista che coltiva, raccoglie e trasforma piante medicinali per il benessere, la salute e la bellezza lavorando in armonia con le leggi della natura.
“Il successo dell’agricoltura italiana sta nella sostenibilità, nella straordinaria qualità con caratteri distintivi unici, una varietà e un’articolazione sul territorio che non hanno uguali al mondo”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “sono questi i risultati di un percorso di crescita sostenibile reso possibile dall’approvazione della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti che ha rivoluzionato l’agricoltura allargandone i confini dell’attività con nuove e creative opportunità, che un numero crescente di giovani stanno dimostrando di saper cogliere”.

I PROTAGONISTI DEI NUOVI MESTIERI DELL’AGRICOLTURA:

L’AGRIESTETISTA – Moira Donati – Trentino Alto Adige
Moira aveva intrapreso un’altra carriera professionale, ma il richiamo della sua terra l’ha riportata tra le meravigliose montagne del Trentino dove con le erbe tipiche del territorio, dalla stella alpina all’arnica fino al genepy, realizza strepitosi cosmetici naturali.

L’AGRIESTETISTA – Daniela Divigili – Trentino Alto Adige
Daniela Devigili si è tuffata nel passato della tradizione contadina per scoprire che la linfa della vite ha un potere energizzante incredibile ed è ricca di preziosi principi attivi, ideali per la realizzazione di creme e prodotti per il corpo.

L’AGRISTILISTA – Gloria Barona -Veneto
Gli abiti di Gloria Barona sono filati con ortica, canapa e soia. E’ una produttrice Coldiretti di 26 anni, due nonne sarte alle spalle, uno studio da designer al Politecnico di Milano e una di quelle partite Iva che fanno impresa su studio e creatività. La sua ditta, nello specifico, si chiama “Filotimo” ed è l’impresa fatta in casa da cui escono abiti e accessori che lei stessa disegna e realizza con tessuti naturali al 100%.

LE BANANE MADE IN ITALY – Letizia Marcenò – Sicilia
Con la crisi i giovani agricoltori aguzzano l’ingegno e cominciano a coltivare frutta esotica sfruttando le altissime temperature. In Sicilia dove il clima ormai tropicale preoccupa tutti gli agricoltori per la tanto temuta siccità, Letizia Marcenò lo sfrutta a proprio favore e comincia quasi per gioco a coltivare banane. Oggi le banane made in Italy di Letizia sono molto apprezzate non solo per l’ottima qualità del frutto, ma anche per la loro salubrità visto che non vengono fatte maturare, come quelle estere, durante le grandi traversate oceaniche nelle stive delle navi cariche di grandi quantità di pesticidi.

IL CAVIALE LOMBARDO – Sergio Nannini e Matteo Giovannini – Lombardia
Sergio e Matteo gestiscono un bellissimo allevamento di storioni (uno dei pochissimi esistenti in Italia) a Pandino, un piccolo comune in provincia di Cremona. Il prodotto di punta dell’azienda è il caviale Adamas Caviar. I due giovani agricoltori della Coldiretti allevano circa 170mila esemplari di storione siberiano e una varietà molto rara di storione albino da cui si ricava un caviale di colore bianco-dorato, che un tempo era riservato soltanto agli Zar dell’impero russo. Nel 2014 circa l’80% della produzione aziendale è stato destinato all’export.

LE ARACHIDI TOSCANE ITALIANE – Marco Razzolini – Toscana
Marco Razzolini ha realizzato il suo grande sogno, quello di produrre arachidi made in Tuscany vincendo le iniziali perplessità di chi lo aveva scoraggiato all’inizio della sua avventura. E non solo perché le noccioline, dal sapore dolce, non convenzionale rispetto a quelle che siamo abituati a mangiare, sono squisite, ma anche perché ormai molte aziende agricole confinanti sono incuriositi ed interessati alla sua novità.

L’AVOCADO SICILIANO – Andrea Passanisi – Sicilia
Andrea è un giovane di 28 anni che ha saputo sfruttare il clima ormai equatoriale della Sicilia per creare un vero e proprio Eden tropicale. Se la crisi ostacola le colture tradizionali Andrea sceglie di dedicarsi alla coltivazione di piante dal frutti esotici made in Italy mettendo coraggiosamente in piedi una bella azienda a Giarre ai piedi dell’Etna dove produce tra gli altri prodotti tipicamente siciliani anche l’avocado, il mango, il lime e il passion fruit.

Il BAMBÙ PIEMONTESE – Andrea De Magistris – Piemonte
Se nell’isola di Hokkaido si produce un ottimo bambù perchè non farlo anche nelle Langhe piemontesi? E’ con questa idea che nasce la prima coltivazione di bambù made in Italy. Andrea De Magistris oggi nella sua azienda produce foglie di bambù per aziende cosmetiche e per il tè senza eccitanti da dare ai bambini, germogli per la ristorazione e canne per l’artigianato.

SPEZIE E VERDURE ORIENTALI – Kumar Vimal – Lombardia
Kumar Vimal, 30 anni, indiano di origini coltiva a Gambara in provincia di Brescia più di 2 ettari di terra dove accanto ai classici ortaggi italiani produce verdure tipiche della sua terra d’origine tra cui il Coriandolo, l’Okra, il Karela (melone amaro) e il Bhut Jolokia (peperoncino indiano) che vende all’ortomercato di Brescia e al mercato cittadino di Cremona. Kumar ha scelto di ampliare la sua produzione con prodotti tipici indiani per venire incontro alle esigenze della comunità indiana, asiatica e africana molto presente nel territorio bresciano, anche se diversi consumatori italiani ultimamente sembrano essere molto interessati al consumo di questi prodotti e chiedono continuamente informazioni durante i mercati.

IL CANESTRAIO – Ivan Grifoni -Toscana
Ivan Grifoni è nato a Cagliari, ma da quando era bambino è arrivato in Toscana, prima a Firenze, poi a Pescia dove abita oggi. Lavoratore agricolo in un vivaio, la sua infanzia è piena di ricordi meravigliosi e del lavoro manuale del padre, impagliatore. Il destino glielo ha portato via presto ma Ivan è andato avanti. Oggi è una vera e propria rarità. I suoi cesti – si narra in Toscana – sono eterni. Impagliatore ed intrecciatore, Ivan raccoglie i materiali, sarello, falasco e tifa, erbe palustri in pratica, direttamente nei fossi e nei campi contadini esaltando, insieme alla manualità e alle tradizione, la qualità della nostra natura.

IL CARBONAIO – Federico Santi – Marche
Federico Santi è un giovane di Borgo Pace (Pesaro Urbino) che lavorava in una fabbrica per la produzione di materie plastiche. Un’occupazione che ha iniziato presto a stargli stretta, tanto che ha deciso improvvisamente di dimettersi e tornare a fare il lavoro del nonno, quello del carbonaio. L’azienda conta attualmente circa 40 ettari di boschi, dai quali Federico, che oggi ha 31 anni, ricava carbone e legna che vende ai privati. Fedele agli insegnamenti del nonno, che ancora lavora con lui in azienda, il giovane pesarese utilizza il metodo tradizionale della carbonaia, una catasta di legna preparata secondo un’antica usanza.

LA SFOGLINA -Federica Frattini – Emilia Romagna
Federica nata a Bologna 30 anni fa è una giovane imprenditrice agricola con la passione per la sfoglia rigorosamente tirata a mano con la quale ricava squisiti tortellini bolognesi che offre ai suoi clienti in agriturismo ai quali è sempre pronta a insegnare l’arte.

LA FILANDAIA – Francesca Zuccotti – Lombardia
L’antico allevamento del baco da seta decenni fa era diffusissimo nelle campagne lombarde. Oggi Cascina Sant’Alessandro di Soncino (Cremona) ne conserva l’antica arte. A maggio-giugno, quando ci sono a disposizione le foglie di gelso, in cascina si allevano i bachi.

IL RITORNO DEL LINO – Esterina Mariotti – Lombardia
L’azienda Apiflor, di Pescarolo ed Uniti, ancora oggi coltiva il lino, come proposta educativa fatta conoscere attraverso la fattoria didattica. In primavera c’è la semina (rigorosamente “tra lo sposo e la sposa”, tra le feste di San Giuseppe e della Madonna, spiega Esterina Mariotti) mentre il raccolto è tra fine maggio e inizio giugno. Ottenuto il fusto del lino, il lavoro prosegue con la macerazione. Presso l’azienda i bambini imparano a ottenere il lino (battendo il fusto della pianta, si rompe la guaina e all’intero del rametto si trova il filo di lino). L’azienda mostra come si arriva al filo grezzo, come lo si pettina, e come la matassa si lavora al filatoio. Il processo continuava un tempo negli antichi telai, oggi conservati presso il vicino Museo del Lino.

DAL BERGAMOTTO ESSENZA E TABACCHIERA – Mosè Diretto – Calabria
Mosè Diretto nel suo laboratorio artigianale non solo estrae dal Bergamotto la pregiata essenza utilizzata come base per i profumi, ma realizza interamente a mano dei manufatti profumati (rose, cofanetti, tabacchiere da fiuto, sapone artigianale, ecc.) e soprattutto ricava anche le famosissime tabaccherie realizzate proprio come una volta.

L’AGRIWEDDING – Cristina Scappaticci – Lazio
E’ una imprenditrice agricola e agrituristica che ha trovato uno sviluppo della sua attività nell’organizzazione di “agrimatrimoni”. Il suo Agriturismo (Valle Reale ad Arpino, in provincia di Frosinone) propone una originalissima linea di bomboniere gastronomiche abbinata all’innovativo servizio di “wedding planner green”, con soluzioni utili ed ecocompatibili per l’organizzazione del matrimonio. Si va dall’allestimento floreale in chiesa o al comune, al pranzo nuziale rigorosamente con menù a km zero, dal pic-nic organizzato nel verde attrezzato dell’azienda alla fattoria didattica per intrattenere i bambini durante l’evento, fino alle bomboniere confezionate con eccellenti prodotti enogastronomici del territorio ciociaro e rifinite con lo strame, pianta tipica delle colline ciociare.

L’AGRISCULTORE – Giovanni e Luca Romiti – Toscana
Giovanni è di Pistoia e insieme a suo figlio Luca è diventato un agriscultore attraverso l’arte topiaria. Giovanni è un vero e proprio artista capace di trasformare la natura in scultura con la consapevolezza che tutto può essere riprodotto con estro dal genio e dalla natura. Con piccoli e semplici attrezzi del mestiere, il maestro topiario crea meravigliose sculture viventi.

IL TUTOR DELL’ORTO – Daniele Taffon – Lazio
Utili consigli agronomici per avere successo con l’illustrazione pratica delle diverse operazioni colturali dalla semina alla raccolta, dei costi e dei tempi necessari, ma anche suggerimenti ed idee per ottimizzare gli spazi disponibili anche con idee creative ed una presentazione delle varie tipologie di orto che si possono realizzare: questo è ciò che è in grado di fornire il tutor dell’orto Daniele Taffon.

L’AGRITATA -Federica Pellegrino – Piemonte
C’è chi, come Federica Pellegrino in Piemonte, ha deciso di diventare un’agritata e accogliere nella sua azienda bambini dai 3 mesi ai 3 anni, seguendo un progetto pedagogico specifico che porta alla riscoperta della natura, della stagionalità e delle eccellenze dell’agricoltura italiana. L’obiettivo dell’agritata è quello di offrire un servizio di alta qualità per le famiglie, valorizzando gli aspetti della ruralità, con l’accoglienza dei bambini nel contesto dell’azienda agricola.

L’AGRIERBORISTA –Salvatore Satanassi – Emilia Romagna
Salvatore Satanassi a Quarto di Sarsina in provincia di Forlì-Cesena è un bravissimo agrierborista. La sua azienda nasce nel 1992 per realizzare l’idea di coltivare, raccogliere e trasformare piante medicinali per il benessere, la salute e la bellezza lavorando in armonia con le leggi della natura. Salvatore pianta anche tanti alberi non solo validissimi per lenire e bonificare il paesaggio e l’ambiente, ma anche per utilizzare le gemme dei loro frutti per ottenere molti macerati glicerici.

L’AGRIBIRRAIO -Vito Pagnotta – Campania
L’azienda Pagnotta ha puntato sulla ricerca e sulla qualità, trasformando i propri cereali nella materia prima per la produzione artigianale della birra. Vito si è affidato ai monaci trappisti del Belgio, noti mastri birrai, per riuscire a produrre la migliore birra che la terra campana avrebbe mai potuto partorire

L’AGRIMOBILIERE – Marcello Rossetti – Puglia
Dalla pianta da frutto che più caratterizza il selvaggio e caldo paesaggio della Puglia, il fico d’India, Marcello Rossetti crea la prima linea di agrimobili, ossia complementi d’arredo interamente rivestiti dalla fibra di questo particolare frutto che viene estratta dalle pale ancora verdi, nel pieno rispetto dei cicli di vita della stessa, attraverso uno speciale procedimento meticoloso e in gran parte manuale, completamente ecologico senza l’utilizzo alcuno di prodotti inquinanti.

L’AFRODISIACO DEI MAYA – Carlo Maria Recchia – Lombardia
Ci sono i Maya e il Polo nord, all’origine dell’incredibile nettare di Carlo Maria Recchia, una bibita energizzante con incredibili potenzialità energetiche e imparagonabili proprietà antiossidanti, grazie alla ricca presenza di omega tre. L’idea di riprodurla parte da una ricerca nata per indagare gli antichi mais che si coltivavano alle porte di Cremona per capire cosa c’era prima dell’avvento dell’ibrido. Così Carlo si imbatte in un antico mais di colore nero dai particolari chicchi a punta. Ed è da queste preziose piante che Carlo produce delle pannocchie di mais ricche di flavonoidi e betacarotene dalle quali ricava il suo preziosissimo energizzante afrodisiaco.

LE ALGHE ELISIR DI LUNGA VITA – Matteo Castioni – Veneto
Le microalghe della specie Spiruline e Haematococcus prodotte da Matteo sono davvero portentose. Non solo vengono ampiamente utilizzate nel mondo della cosmesi e consigliate come integratori e ricostituenti nelle diete ipocaloriche perché particolarmente ricche di proteine sali minerali e antiossidanti naturali, ma sono molto utili anche in agricoltura. Le microalghe, infatti, grazie a recenti studi scientifici, servono anche come ottimi fertilizzanti naturali (approvati dalla Ue per l’agricoltura biologica e biodinamica) e come sistema di difesa da funghi, batteri e virus che spesso colpiscono le piante (basti pensare che con soli 5 grammi di microalghe si fertilizza un ettaro di terreno).

BARRETTA ENERGETICA A KM0 – Azienda agricola De Cian – Veneto
La barretta super energetica a km zero è realizzata con antiche varietà di mele bellunesi, essiccate e pressate, senza zuccheri né conservanti aggiunti. Viene prodotta dall’Azienda De Cian tra le montagne e proprio per questo usata dagli sportivi per scalare le vette più alte. Reinhold Messner ne è convinto consumatore, non ne ha fatto uno spot, ma con il Kodinzon in tasca è arrivato fin sul K2. Se non finisse per “on”, come molti altri nomi propri della regione veneta, con quella K iniziale, a tutto farebbe pensare fuorché ad un prodotto agroalimentare tradizionale del Veneto.

LO SPRITZ AL MIELE ENERGIZZANTE – Roberta Di Mauro – Puglia
Roberta Di Mauro, mettendo a frutto l’esperienza di suo padre nell’apicoltura e i suoi studi di biologia, ha creato il primo ‘spritz’ afrodisiaco italiano composto da miele al mirtillo, miele al lampone, estratti vegetali di Cnidium Mannieri e rosa canina in un elisir di Damiana, Echinacea e Karkadè, senza coloranti né conservanti. Ottimo per cocktail e aperitivi analcolici se diluito con acqua liscia o frizzante e ghiaccio, oppure succhi di frutta alcolici se diluito con vino, prosecco o spumante. Se diluito con acqua calda può essere usato come tisana.

LE ANTICHE MELE – Gabriele Calliari – Trentino Alto Adige
Il presidente della Coldiretti del Trentino-Alto Adige Gabriele Calliari oltre ad essere un grande coltivatore di mele delle varietà commerciali ha una passione: quella di coltivare meravigliose varietà di mele antiche che ha cercato di salvaguardare nei patriarchi di melo e pero posseduti sui terreni dell’azienda, realizzando una “pomoteca” forte di oltre 30 varietà autoctone diverse. Da alcuni anni, poi, è stato allestito un piccolo laboratorio chiamato “le coccole di mammina” dove vengono trasformate le produzioni proponendo gustosissimi succhi, sciroppi e confetture.

Agricoltura italiana, la più green d’Europa

da: ufficio stampa Coldiretti

L’agricoltura italiana è diventata la piu’ green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp che salvaguardano tradizione e biodiversità, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, la piu’ vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero che non devono percorrere lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati come avviene in 23 Paesi sui 28 dell’Unione Europea. E’ quanto è emerso alla Giornata dell’Agricoltura italiana organizzata da Coldiretti ad Expo con la partecipazione di decine di migliaia di agricoltori provenienti da tutte le regioni guidati dal Presidente nazionale Roberto Moncalvo alla presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi.
L’Italia è l’unico Paese – sottolinea la Coldiretti – che puo’ vantare 272 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) superiori a quelle registrate dalla Francia, oltre ventimila agriturismi ma è anche al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,4%), quota inferiore di quasi 4 volte rispetto alla media europea (1,4%) e di quasi 20 volte quella dei prodotti extracomunitari (7,5%). Ma l’Italia è anche il Paese con le regole produttive piu’ rigorose nelle caratteristiche dei prodotti alimentari, dal divieto di produrre pasta con grano tenero a quello di utilizzare la polvere di latte nei formaggi fino al divieto di aggiungere zucchero nel vino che non valgono in altri Paesi dell’Unione Europea, dove si assiste ad un crescendo di diktat alimentari finalizzati a surrogati, sottoprodotti e aromi vari che snaturano l’identità degli alimenti.
E sul territorio nazionale c’è anche il maggior numero di agricoltori biologici a livello europeo. Secondo un’analisi Coldiretti su dati Sinab, il nostro Paese conta 49.070 imprese biologiche, in aumento del 12% rispetto all’anno precedente, mentre cresce anche la superficie coltivata, salita a quasi 1,4 milioni di ettari (+5%). Le aziende bio italiane sono il 17% di quelle europee, una percentuale che ci rende campioni continentali del settore, seguiti dalla Spagna (30.462 imprese, 12% dell’Ue) e Polonia (25.944, 10% di quelle europee).
Il modello produttivo dell’agricoltura italiana è campione anche nella produzione di valore aggiunto. Il valore aggiunto per ettaro realizzato dal settore è – sottolinea la Coldiretti – più del doppio della media UE-27, il triplo del Regno Unito, il doppio di Spagna e Germania, e il 70% in più dei cugini francesi. Non solo: siamo i primi anche in termini di occupazione, con 7,3 addetti per cento ettari a fronte di una media Ue di 6,6 (elaborazione su dati Commissione Europea).
La rete di vendita diretta degli agricoltori di Campagna Amica ha quasi diecimila riferimenti dove acquistare lungo tutta la Penisola prodotti alimentari a chilometri zero con una azione di sostegno alle realtà territoriali e un impegno contro l’inquinamento ambientale per i trasporti che non ha eguali negli altri Paesi dell’Unione e nel mondo. Un percorso reso possibile – sottolinea la Coldiretti – dal grande sforzo di rinnovamento dell’agricoltura italiana dove una impresa su tre è nata negli ultimi dieci anni con una decisa tendenza alla multifunzionalità, dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo ma anche le attività ricreative come la cura dell’orto e i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.
“Il successo dell’agricoltura italiana sta nella sua sostenibilità e nella sua bellezza che derivano da straordinarie qualità, varietà, distintività e articolazione sul territorio che non hanno uguali al mondo”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta di un risultato che è figlio di cura, di equilibrio, di tradizione e di innovazione, di buon lavoro, di rispetto, i quali rendono il Made in Italy a tavola esclusivo, quindi ‘prezioso’ e quindi vendibile su tutti i mercati della terra”. “Se siamo ai vertici mondiali per la produzione biologica – ha continuato Moncalvo – se progressivamente abbiamo scalato addirittura il ranking nella produzione di “caviale”, se la nostra rete di mercati in vendita diretta è la più estesa in Europa, se l’agricoltura giovane italiana è la più numerosa e più innovativa d’Europa, se i nostri formaggi e i nostri vini sono i più ricercati (e imitati) è perchè in questi anni abbiamo costantemente ‘mantenuto’ e ‘innovato’” per garantire competitività al settore agroalimentare che rappresenta il 15 per cento del Pil nazionale, con un valore complessivo di 250 miliardi di euro di fatturato alimentato da 1,6 milioni di aziende agricole.

I PRIMATI DELL’AGRICOLTURA ITALIANA – FONTE COLDIRETTI
· Il settore agroalimentare rappresenta il 15 per cento del Pil nazionale, con un valore complessivo di 250 miliardi di euro di fatturato, alimentato da 1,6 milioni di aziende agricole.
· Il modello produttivo dell’agricoltura italiana è campione nella produzione di valore aggiunto. Il valore aggiunto per ettaro realizzato dal settore è – sottolinea la Coldiretti – più del doppio della media UE-27, il triplo del Regno Unito, il doppio di Spagna e Germania, e il 70% in più dei cugini francesi. Non solo: siamo i primi anche in termini di occupazione, con 7,3 addetti per cento ettari a fronte di una media Ue di 6,6 (elaborazione su dati Commissione Europea).
· L’Italia è il Paese più forte al mondo per prodotti ‘distintivi’ con 272 prodotti Dop e Igp e 4886 specialità tradizionali regionali che salvaguardano la biodiversità e difendono la tradizione.
· L’Italia è al vertice della sicurezza alimentare mondiale. Siamo il paese – rileva la Coldiretti – con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,4%), quota inferiore di quasi 4 volte rispetto alla media europea (1.4%) e di quasi 20 volte quella dei prodotti extracomunitari (7.5%).
· L’agricoltura italiana è tra le più sostenibili. Con 814 tonnellate per ogni milione di euro prodotto dal settore, non solo l’agricoltura italiana emette il 35% di gas serra in meno della media Ue, ma fa decisamente meglio di Spagna (il 12% in meno), Francia (35%), Germania (39%) e Regno Unito (il 58% di gas serra in meno).
· L’Italia è il primo paese europeo per numero di agricoltori biologici. Secondo un’analisi Coldiretti su dati Sinab, il nostro paese conta 49.070 imprese biologiche, in aumento del 12 per cento rispetto all’anno precedente, mentre cresce anche la superficie coltivata, salita a quasi 1,4 milioni di ettari (+5 per cento). Le aziende bio italiane sono il 17% di quelle europee, una percentuale che ci rende campioni europei del settore, seguiti dalla Spagna (30.462 imprese, 12% dell’Ue) e Polonia (25.944, 10% di quelle europee).
· L’Italia dispone della più ampia rete di fattorie e mercati degli agricoltori in vendita diretta a chilometri zero che abbatte l’inquinamento determinato dai trasporti con quasi diecimila riferimenti della rete di Campagna Amica (scarica la App farmersforyou).

Giovedì 17 settembre: giretto d’Italia 2015

da: organizzatori

FERRARA partecipa al Giretto d’Italia.
Il 17 settembre torna il campionato nazionale della ciclabilità urbana
Usa la bici per andare al lavoro e a scuola.

Il Giretto d’Italia, una sfida a colpi di pedale tra le città italiane, è una delle iniziative di punta della Settimana Europea della Mobilità sostenibile: il 17 settembre i centri urbani che riusciranno a convincere più persone ad andare al lavoro e a scuola in bicicletta si aggiudicheranno la maglia rosa della mobilità nuova.
Questo quinto campionato nazionale di ciclabilità urbana è promosso da Legambiente e VeloLove in collaborazione con Euromobility, l’associazione italiana dei Mobility Manager , con l’obbiettivo di stimolare anche in Italia la diffusione di Bike to Work e Bike to School.
Venti città – Ferrara, Bologna, Bolzano, Brescia, Carpi (MO), Genova, Jesi (AN), Modena, Padova, Palermo, Pesaro, Piacenza, Pregnana milanese (MI), Ravenna, Reggio Emilia, Roma, San Mauro torinese (TO), Suzzara (MN), Torino, Udine – si sfideranno tra loro contando quante persone si spostano in bici, grazie ad appositi varchi allestiti all’ingresso degli uffici, delle aziende e dei plessi scolastici che aderiscono alla competizione.
Per due ore a scelta nella fascia oraria compresa tra le 6.00 e le 10.00 del mattino verranno monitorati i passaggi di coloro che avranno scelto la bicicletta per recarsi al lavoro o a scuola. Il conteggio avverrà tramite particolari check-point allestiti in zone appositamente scelte dagli organizzatori e nelle immediate vicinanze delle aziende pubbliche e private. A vincere saranno i centri che segnaleranno il maggior numero assoluto di ciclisti.
“Il Giretto – dichiara Aldo Modonesi, assessore comunale alla mobilità – propone un nuovo stile di mobilità più sostenibile, moderno, pulito. Riuscire a far crescere gli spostamenti in bici (a piedi e tramite trasporto pubblico) vuol dire non solo ridurre traffico e smog, ma anche creare le premesse per un concreto miglioramento della qualità della vita urbana”.

Il Giretto d’Italia si propone di rendere visibile il traffico ciclistico delle città italiane, negli spostamenti casa-lavoro, che normalmente non è misurato nelle indagini statistiche sullo stato della mobilità. Il Comune di Ferrara, al contrario, da oltre 20 anni monitora questi flussi ( vedi tabella allegata). Questi importanti dati sugli spostamenti in bicicletta si rivelano molto utili in sede di programmazione e pianificazione della mobilità urbana.
Anche per questi motivi, visto il successo di partecipazione delle precedenti edizioni, si è deciso di inserire l’iniziativa all’interno della Settimana Europea della Mobilità sostenibile (16-22 settembre), la cui idea di fondo è quella di incoraggiare – attraverso le attività e iniziative degli Enti Locali – i cittadini europei a un ripensamento della gamma di opzioni di trasporto disponibili, scegliendo il modo giusto per spostarsi, e invitandoli a combinare tra loro i differenti mezzi di trasporto, adottando quindi delle soluzioni che possono comportare risparmi di tempo e di denaro negli spostamenti urbani.

I risultati del monitoraggio del Giretto d’Italia 2015 saranno resi noti sabato 19 settembre 2015.

Anbi: richiesta di attenzione giornalistica su diga di Mignano

da: ufficio stampa A.N.B.I.

Di fronte all’ennesima tragedia idrogeologica, nell’assoluto rispetto delle vittime e di vicinanza a coloro che hanno subito gravi danni dall’evento accaduto nel piacentino, siamo ad evidenziarvi l’opportunità di dedicare attenzione giornalistica alla funzione svolta dalla diga di Mignano, che ha trattenuto l’ondata di piena sulla Val d’Arda, evitando ulteriori drammatiche conseguenze.
“Accendere i riflettori” su un esempio di intervento capace di dare risposta alle esigenze di sicurezza idrogeologica del territorio, di cui le “bombe d’acqua” evidenziano la fragilità, sarebbe una testimonianza per indicare che le soluzioni ci sono come l’ANBI sostiene da anni.
Per questo, restiamo a disposizione nel caso voleste cogliere la nostra richiesta.

movimento5stelle

Sportello M5S ferrara

Da: Ufficio Stampa M5S Emilia-Romagna

Dopo una breve pausa estiva ritorna lo sportello anticrisi istituito dai Consiglieri del Movimento 5 stelle di Ferrara che, affiancati da esperti , ricevono i cittadini in difficoltà presso la propria sede consiliare nel Palazzo Municipale. L’iniziativa, che continua da diversi mesi, ha avuto un interesse crescente e raccoglie l’adesione dei ferraresi bisognosi di un punto d’ascolto e di risposte per le problematiche più disparate. Già dal prossimo incontro, inoltre, apre un nuovo canale di ascolto per raccogliere segnalazioni e informazioni su frodi, truffe e abusivismo.
L’appuntamento per il mese di settembre è GIOVEDì 17, ore 16,00.

Movimento 5 stelle Ferrara

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
Si torna in aula: la scuola intelligente ha bisogno di passione

Al tramonto di un’estate che alle schiere di migranti ha visto aggiungersi le coorti di insegnanti “deportati” dal sud verso il nord del Paese per poter accedere all’agognato posto di ruolo, oggi i rumori d’aula riprenderanno ad animare gli edifici scolastici della nostra città e regione, rimasti vacanti per l’intero tempo delle vacanze estive. Così si presenta la nostra scuola all’appuntamento di inizio anno scolastico. Chi sperava che fosse giunto il tempo di un’altra scuola temo che resterà deluso. Sindacati e varie corporazioni sono riusciti a monopolizzare il dibattito sull’istruzione nel nostro Paese, costringendo l’opinione pubblica a curarsi di graduatorie, precariato, dirigenti scolastici, pubblico e privato. Ma il merito della scuola nessuno l’ha sollevato. Così le nostre ragazze e i nostri ragazzi una certezza ce l’avranno, quello di trovare un sistema scolastico sempre identico a se stesso, con i suoi orari, le sue classi, le sue aule, le sue cattedre e i suoi banchi. Pare che la scuola nel nostro Paese sia l’istituzione più inossidabile, mai riformata perché mai deformata, come il motto dei Certosini “Cartusia nunquam reformata quia nunquam deformata”. Ma si sa che scuola e convento hanno affinità che datano lontano.
Mentre altrove nel mondo ci sono insegnanti impegnati nell’innovazione, che sperimentano i cambiamenti necessari a formare gli studenti del 21° secolo, i nostri studenti invece sembrano destinati a incontrare insegnanti arrabbiati, stanchi, frustrati nel loro ruolo e nella loro professione, da anni privi di formazione e di aggiornamenti. Ma la colpa è anche loro, perché proprio loro, i professionisti della suola, non sono stati in grado di parlare al Paese del loro mestiere, dei bisogni degli studenti, di un’altra scuola non fatta di passato e di cattedre da difendere. E nelle loro mani mettiamo i nostri giovani. Di quale idea di istruzione, di cultura, di formazione sono portatori questi docenti, se non quella di sempre, fatta di lezioni frontali, di compiti, di voti, di una scuola dimezzata che allo scadere degli orari chiude i battenti?
Se non cambia la mappa mentale della docenza, se l’insegnamento di ieri e dell’altro ieri vale ancora per l’oggi, se non si riforma alla radice l’apprendimento, si scriveranno sempre inutilmente pagine e pagine di “buona scuola” che agli occhi degli insegnanti sembreranno sempre già viste, sempre già state, sempre indifferentemente tutte uguali. Non perché sia oggettivamente così, ma perché gli occhiali che indossano gli insegnanti sono da troppo tempo sempre gli stessi, per cui il mondo può cambiare, ma la loro percezione resta sempre quella di tutti i giorni, è quella di ieri e continuerà ad essere sempre quella anche domani.
Dalla Montessori a Freinet, a Mario Lodi, a insegnanti di oggi come Franco Lorenzoni, come i Maestri di strada, e altri ancora, chi lavora nella scuola sa benissimo che la si può cambiare solo dall’interno con intelligenza, impegno professionale e creatività, ma è necessario un ingrediente fondamentale, la passione, la passione per il proprio mestiere e per i propri ragazzi.
Gli insegnanti sono la massa più ampia di intellettuali nel nostro Paese, nessuna riforma della scuola sarà mai possibile senza che loro si mettano in gioco in prima persona. Non sono i decreti legge che possono rivoluzionare il nostro sistemo formativo, ma il lavoro quotidiano degli insegnanti, che portano la responsabilità di rispondere all’opinione pubblica intera della qualità e degli esiti del loro impegno.
La tradizione pedagogica è ricchissima di insegnamenti e basta guardarsi intorno nel mondo per capire che cosa si può e si deve fare, al di là delle politiche dissennate dei governi sull’istruzione.
Non abbiamo bisogno che l’ex ministro Luigi Berlinguer vada al meeting di Comunione e Liberazione di Rimini per strappare facili applausi dicendo che occorre bruciare i banchi e tenere le scuole aperte tutto il giorno. I banchi teniamoceli pure, ma per favore facciamone un altro uso da quello che ne abbiamo fatto fino ad ora degno solo di una caserma. Ricordate il maestro Freinet a Bar sur Loup che fece della cattedra e della predella la base di lancio della sua tipografia scolastica e della cooperazione educativa? E per le scuole aperte tutto il giorno, se devono esserlo per continuare la scuola di sempre, grazie no, chiudano pure quando è ora.
Aprire le finestre e far entrare l’intelligenza, quella che sa leggere tra le cose, che impegna il pensiero, la riflessione, la critica, che ha piacere per lo studio in quanto studio. Perché la scuola è il luogo di tutto questo, non delle lezioni frontali, delle ripetizioni, della noia delle nozioni. A scuola ci si addestra all’uso della mente, non al suo torpore, con l’ausilio degli attrezzi del mestiere che sono le discipline in quanto grandi narrazioni del sapere e dei saperi. Il tempo della scuola merita di essere vissuto non per essere giudicati, ma per essere coinvolti, anima e corpo, cervello ed emozioni. Perché ogni singola alunna e ogni singolo alunno sia lui il protagonista responsabile e consapevole del proprio percorso formativo, non di quello standardizzato passato per tutti.
Se la scuola continua a limitarsi alla lezione, ai soli obiettivi del programma, i suoi alunni continueranno inevitabilmente a restare sudditi anziché divenire cittadini del sapere.

Nella nostra città di Ferrara l’inizio dell’anno scolastico riserva una importante novità, l’apertura presso l’Istituto Aleotti del Cpia, il centro provinciale per l’istruzione degli adulti, con una propria dirigenza e autonomia scolastica. Una occasione per la città e per tutta la scuola ferrarese per ripensare l’istruzione, come istruzione permanente, continua, come istruzione che non ha età. Purtroppo, sebbene il Cpia sia di nuova generazione, ripropone ancora un’idea scolastico-centrica dell’istruzione permanente, ben distante da quello che ci chiede oggi l’Europa, e in questo senso rischia di non avere sufficiente ossigeno per nascere e svilupparsi. Ma c‘è una carta che, a nostro avviso, può essere giocata dal Cpia con la collaborazione dell’amministrazione cittadina, quella di diventare interlocutore e promotore della città educativa, di farsi soggetto attivo della città che apprende. Riteniamo che solo questo sia il terreno che potrà consentire al Cpia di divenire un importante punto di riferimento sulla strada della città della conoscenza.

Il nostro augurio è che le polemiche e le discussioni sulla “Buona scuola” cedano il passo ad una scuola capace di collocare al centro della sua scena l’intelligenza di ogni bambina e di ogni bambino, di ogni ragazza e di ogni ragazzo, per rendere ciascuno pienamente protagonista del proprio apprendimento, perché insegnanti e alunni insieme tornino ad agire per pensare, conoscere, e comprendere.
Di fronte all’incertezza delle nuove sfide a cui impegna la cittadinanza planetaria, ci sembrano queste le armi della certezza con cui attrezzare le nostre ragazze e i nostri ragazzi di oggi, per il loro domani.

LA NOTA
Filastrocca del primo giorno di scuola

A chi di nuovo oggi insegna,
a chi ancor non si rassegna.
A chi diventa collaboratore,
a chi ha smarrito le sue ore.
A chi è già amministrativo,
a chi non vuol l’imperativo.
A chi scarpina da supplente,
a chi non lo trova divertente.
A chi è oppresso da precario,
a chi sbologna al suo vicario.
A chi gli servono i cartoni,
a chi rimangon gli spezzoni.
A chi vive da studente,
a chi odia il presidente.
A chi vuol esser genitore,
a chi è futuro allevatore.
A chi è promosso dirigente,
a chi rimane fra la gente.
A chi trova un suo compagno,
a chi si oppone con l’impegno.
A chi resiste e vuol lottare,
a chi lo aiuta e può creare.
A chi non svende dignità,
a chi c’era e parteciperà.
A tutti quelli oggi a scuola,
a chi lo sa: insieme si vola.

GERMOGLI
Don Pino.
L’aforisma di oggi…

15 settembre 1937-15 settembre 1993 Un giorno due anniversari: la nascita e la morte di don Giuseppe Puglisi, parroco del quartiere palermitano di Brancaccio. Don Pino dava fastidio perché toglieva i ragazzi dalla strada dove la criminalità organizzata li avrebbe messi all’opera, mostrava loro che vivere nella legalità è possibile e soprattutto fa bene alla propria dignità. Per questo Cosa Nostra lo ha ucciso nel giorno del suo 56° compleanno.

pino-puglisi
Don Pino Puglisi

E’ importante parlare di mafia, soprattutto nelle scuole, per combattere contro la mentalità mafiosa, che è poi qualunque ideologia disposta a svendere la dignità dell’uomo per soldi.
Non ci si fermi però ai cortei, alle denunce, alle proteste.

Tutte queste iniziative hanno valore ma, se ci si ferma a questo livello, sono soltanto parole.

E le parole devono essere confermate dai fatti.

(Don Pino Puglisi, vittima innocente di mafia)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

IMMAGINARIO
Uomo raro.
La foto di oggi…

Oggi è il compleanno dell’architetto, urbanista e scrittore Carlo Bassi, che compie 92 anni.
Nato a Ferrara, vive a Milano, dove ha lavorato a lungo in collaborazione con l’architetto Goffredo Boschetti.

Le sue opere più importanti sono la Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Torino (nella foto) costruita negli anni 1951-1959, dopo un concorso nazionale vinto, e l’istituto medico “Sante Zennaro” a Imola, complesso sanitario e scolastico ora adibito a struttura di supporto alle attività culturali e logistiche della città costruito per la provincia di Bologna dopo un concorso vinto nel 1963.

A Ferrara, l’ultima opera di Carlo Bassi è la chiesa dedicata al beato Giovanni Tavelli da Tossignano a Villa Fulvia, dove i supporti teologici sono ispirati alle chiese orientali (la pianta a croce greca e la cupola con colorazioni esterne la cui ispirazione è giottesca).
A Ferrara è anche dedicata gran parte della sua produzione letteraria. “Nuova Guida di Ferrara”, il celebre “Perché Ferrara è bella”, “Ferrara, lessico di architettura” tutti di edizione Corbo. Fino all’ultimo recentemente presentato alla Biblioteca Ariostea, “Ferrara rara”, una serie di percorsi che ne mettono in risalto le addizioni urbanistiche cui è’ legata l’unicità della città.

Nel filmato, l’intervista di Dalia Bighinati di Telestense, realizzata nella casa milanese di Bassi, in occasione del suo novantesimo compleanno, poco prima della scomparsa dell’amata moglie Paola.

OGGI – IMMAGINARIO PERSONAGGI

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

gam-torino

ACCORDI
C’è la crisi.
Il brano di oggi…

Ivano Fossati
Ivano Fossati

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

Ivano Fossati – La crisi

Sette anni fa, esattamente il 15 settembre del 2008, la banca d’affari statunitense Lehman Brothers, quarta del mondo per importanza, falliva definitivamente. Fu il lunedì nero, la più grande bancarotta della storia, il crack che sconvolse e sconvolge tutt’oggi il sistema finanziario internazionale.