Skip to main content

Giorno: 31 Luglio 2020

Turismo. La Regione in aiuto agli stabilimenti balneari

Da: Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna

 La Regione in aiuto agli stabilimenti balneari: pronti 5 milioni di euro attraverso due bandi per sostenere la riqualificazione delle strutture e contribuire ai costi del servizio di soccorso e salvatamento. L’assessore Corsini: “Diamo un segnale concreto di vicinanza ad una categoria messa a dura prova dalle ricadute economiche negative dell’epidemia”

Nel primo caso il sostegno finanziario può arrivare a coprire fino al 45% del costo dei progetti di innovazione e ammodernamento, mentre il secondo bando prevede un contributo massimo di 4 mila euro a postazione. Domande dal 29 settembre al 15 ottobre e dal 6 al 20 ottobre

Bologna – Dopo agenzie di viaggio e strutture ricettive in Appennino, la Regione Emilia-Romagna interviene in questo tormentato avvio della stagione turistica anche a sostegno degli stabilimenti balneari marittimi, alle prese con la diminuzione delle entrate per il calo dell’afflusso della clientela e l’aumento dei costi sostenuti per rispettare le norme anti-Covid. E lo fa attraverso due bandi che stanziano complessivamente 5 milioni di euro a favore delle imprese del settore.

Il primo mette a disposizione 3,5 milioni di euro per incentivare con contributi fino al 45% le spese sostenute per progetti di riqualificazione e ammodernamento delle strutture all’insegna della sostenibilità ambientale e dei servizi avanzati nel campo delle più moderne tecnologie informatiche e digitali.

Il secondo, con una dotazione finanziaria di 1,5 milioni, prevede la concessione di contributi a fondo perduto per coprire in parte i costi sostenuti dalle imprese di balneazione per garantire il servizio collettivo di soccorso e salvamento dei bagnanti.

Le domande di contributo devono essere inviate alla Regione esclusivamente in via telematica, tramite l’applicazione web “Sfinge 2000”, e vanno presentate rispettivamente, per il primo bando, dalle ore 10 del 29 settembre fino alle ore 13 del 15 ottobre prossimo; per il secondo bando la finestra utile è compresa tra le ore 10 del 6 ottobre e le ore 13 del giorno 20 dello stesso mese (http://fesr.regione.emilia-romagna.it).

 

“Le imprese di balneazione, come più in generale tutte quelle legate al comparto turismo- afferma l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini– stanno affrontando con grandi sacrifici questa situazione straordinaria legata all’emergenza Covid che rischia di lasciare un segno pesante sui loro bilanci economici. Con questi due bandi vogliamo dare un segnale concreto di aiuto e vicinanza ad una categoria di operatori che nell’immaginario collettivo dei milioni di ospiti della Riviera sono sinonimo di cordialità, professionalità e grande capacità lavorativa”.

 

Cosa prevedono i bandi 

Il primo dei due bandi, con il budget da 3,5 milioni, cofinanzia progetti di riqualificazione degli stabilimenti balneari per metterli in condizione di offrire alla clientela nuovi servizi nel campo delle più moderne tecnologie informatiche e favorire la riconversione delle imprese verso un modello gestionale ispirato ad una svolta green.

Ciò significa, ad esempio, riduzione del consumo di plastiche non biodegradabili e meno rifiuti, abbattimento dei consumi energetici, con una preferenza per le fonti rinnovabili.

E poi ancora: utilizzo di materiali eco-sostenibili, risparmio nei consumi di acqua, contenimento del rumore, accessibilità ai servizi alla clientela con disabilità e promozione della mobilità sostenibile.

I progetti che si candidano devono avere una dimensione minima di 30 mila euro. I contributi a fondo perduto sono pari al 40% degli investimenti, con un 5% in più a favore delle imprese caratterizzate da una rilevante presenza femminile e/o giovanile. Il tutto con un tetto massimo di aiuto finanziario fissato a 15 mila euro. Tra le spese ammissibili figurano quelle per opere edili, murarie e impiantistiche, quelle per l’acquisto di attrezzature, arredi e dotazioni informatiche. La procedura prevede la chiusura anticipata della finestra temporale per la presentazione dei progetti al raggiungimento delle 250 domande di contributo.

 

L’altro bando prevede il concorso della Regione alle spese   sostenute dagli stabilimenti balneari per organizzare un efficiente servizio di salvamento, anche aderendo ad un piano collettivo. Le domande devono essere presentate per conto delle imprese balneari dalle associazioni, consorzi, cooperative e società titolati del servizio di salvamento in forma collettiva. L’importo del contributo a fondo perduto può arrivare fino ad un massimo di 4 mila euro per ciascuna postazione di salvamento (torretta). /G.Ma

: pronti 5 milioni di euro attraverso due bandi per sostenere la riqualificazione delle strutture e contribuire ai costi del servizio di soccorso e salvatamento. L’assessore Corsini: “Diamo un segnale concreto di vicinanza ad una categoria messa a dura prova dalle ricadute economiche negative dell’epidemia”

Nel primo caso il sostegno finanziario può arrivare a coprire fino al 45% del costo dei progetti di innovazione e ammodernamento, mentre il secondo bando prevede un contributo massimo di 4 mila euro a postazione. Domande dal 29 settembre al 15 ottobre e dal 6 al 20 ottobre

Bologna – Dopo agenzie di viaggio e strutture ricettive in Appennino, la Regione Emilia-Romagna interviene in questo tormentato avvio della stagione turistica anche a sostegno degli stabilimenti balneari marittimi, alle prese con la diminuzione delle entrate per il calo dell’afflusso della clientela e l’aumento dei costi sostenuti per rispettare le norme anti-Covid. E lo fa attraverso due bandi che stanziano complessivamente 5 milioni di euro a favore delle imprese del settore.

Il primo mette a disposizione 3,5 milioni di euro per incentivare con contributi fino al 45% le spese sostenute per progetti di riqualificazione e ammodernamento delle strutture all’insegna della sostenibilità ambientale e dei servizi avanzati nel campo delle più moderne tecnologie informatiche e digitali.

Il secondo, con una dotazione finanziaria di 1,5 milioni, prevede la concessione di contributi a fondo perduto per coprire in parte i costi sostenuti dalle imprese di balneazione per garantire il servizio collettivo di soccorso e salvamento dei bagnanti.

Le domande di contributo devono essere inviate alla Regione esclusivamente in via telematica, tramite l’applicazione web “Sfinge 2000”, e vanno presentate rispettivamente, per il primo bando, dalle ore 10 del 29 settembre fino alle ore 13 del 15 ottobre prossimo; per il secondo bando la finestra utile è compresa tra le ore 10 del 6 ottobre e le ore 13 del giorno 20 dello stesso mese (http://fesr.regione.emilia-romagna.it).

 

“Le imprese di balneazione, come più in generale tutte quelle legate al comparto turismo- afferma l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini– stanno affrontando con grandi sacrifici questa situazione straordinaria legata all’emergenza Covid che rischia di lasciare un segno pesante sui loro bilanci economici. Con questi due bandi vogliamo dare un segnale concreto di aiuto e vicinanza ad una categoria di operatori che nell’immaginario collettivo dei milioni di ospiti della Riviera sono sinonimo di cordialità, professionalità e grande capacità lavorativa”.

 

Cosa prevedono i bandi 

Il primo dei due bandi, con il budget da 3,5 milioni, cofinanzia progetti di riqualificazione degli stabilimenti balneari per metterli in condizione di offrire alla clientela nuovi servizi nel campo delle più moderne tecnologie informatiche e favorire la riconversione delle imprese verso un modello gestionale ispirato ad una svolta green.

Ciò significa, ad esempio, riduzione del consumo di plastiche non biodegradabili e meno rifiuti, abbattimento dei consumi energetici, con una preferenza per le fonti rinnovabili.

E poi ancora: utilizzo di materiali eco-sostenibili, risparmio nei consumi di acqua, contenimento del rumore, accessibilità ai servizi alla clientela con disabilità e promozione della mobilità sostenibile.

I progetti che si candidano devono avere una dimensione minima di 30 mila euro. I contributi a fondo perduto sono pari al 40% degli investimenti, con un 5% in più a favore delle imprese caratterizzate da una rilevante presenza femminile e/o giovanile. Il tutto con un tetto massimo di aiuto finanziario fissato a 15 mila euro. Tra le spese ammissibili figurano quelle per opere edili, murarie e impiantistiche, quelle per l’acquisto di attrezzature, arredi e dotazioni informatiche. La procedura prevede la chiusura anticipata della finestra temporale per la presentazione dei progetti al raggiungimento delle 250 domande di contributo.

 

L’altro bando prevede il concorso della Regione alle spese   sostenute dagli stabilimenti balneari per organizzare un efficiente servizio di salvamento, anche aderendo ad un piano collettivo. Le domande devono essere presentate per conto delle imprese balneari dalle associazioni, consorzi, cooperative e società titolati del servizio di salvamento in forma collettiva. L’importo del contributo a fondo perduto può arrivare fino ad un massimo di 4 mila euro per ciascuna postazione di salvamento (torretta)

Coronavirus, l’aggiornamento: su quasi 11 mila tamponi effettuati 36 nuovi casi positivi, di cui 21 asintomatici i guariti salgono a 23.885 (+11) Nessun decesso

Da: Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna

 

Effettuati anche 1.440 test sierologici. I casi attivi a quota 1.496 (+25), di cui circa il 96% con sintomi lievi in isolamento a casa. Rimangono quattro i ricoveri in terapia intensiva, calano a 59 (-6) quelli negli altri reparti Covid

 Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 29.670 casi di positività, 36in più rispetto a ieri, di cui 21 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.

Quasi 11mila i tamponi effettuati da ieri. Un’azione di prevenzione e controlli che ha portato all’individuazione degli asintomatici attraverso tracciamento (11 casi); controlli a seguito di rientri dall’estero (12), che in Emilia-Romagna prevedono l’effettuazione di due tamponi naso-faringei nei 14 giorni di isolamento fiduciario; screening nel comparto della logistica e della lavorazione carni (2); tamponi pre-ricovero (1); screening con test sierologico (3 casi). Va sottolineato che a 21 persone il tampone è stato fatto quando erano già in isolamento.

“Nel mese di luglio su quasi mille casi di cittadini risultati positivi al Covid in Emilia-Romagna solo il 15% di loro si sono positivizzati, con sintomi, senza che fossero stati preventivamente isolati al loro domicilio o nelle strutture alberghiere messe a loro disposizione e testati con il tampone naso-faringeo- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. La battaglia non è ancora vinta, serve attenzione e responsabilità da parte di tutti, ma stiamo sempre di più rafforzando l’attività che ci permette di individuare gli asintomatici”.

In provincia di Bologna, i 7 nuovi casi sono riferiti 6 a tracciamento di persone legate a casi noti e uno rientrato dall’estero.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

tamponi effettuati ieri sono 10.980, per un totale di 655.330. A questi si aggiungono anche 1.440 test sierologici.

guariti salgono a 23.885 (+11). I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.496 (25 in più rispetto a ieri).

Nessun nuovo decesso rispetto a ieri.

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.433 (+31). Rimangono 4 i pazienti in terapia intensiva, calano a 59 (-6 rispetto a ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid.

Le persone complessivamente guarite salgono dunque a 23.885 (+11 rispetto a ieri): 174 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.711 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.610 a Piacenza (+5, di cui 1 sintomatico), 3.766 a Parma (+1), 5.096 a Reggio Emilia (+4 sintomatici), 4.129 a Modena (+3, di cui 1 sintomatico), 5.267 a Bologna (+7, di cui 6 sintomatici); 431 a Imola (+4), 1.084 a Ferrara (+1 sintomatico); 1.160 a Ravenna (+5, di cui 2 sintomatici), 994 a Forlì (+2), 830 a Cesena (invariato) e 2.303 a Rimini (+3)

Comacchio: nuova ordinanza: No alcool nei luoghi pubblici

Da: Ufficio Stampa Comune di Comacchio

 

Nuova ordinanza (n. 22 del 31 luglio 2020) per il divieto di consumo di bevande alcoliche dalle ore 24.00 del sabato alle ore 6.00 della domenica dal 1° fino al 30 agosto 2020 su tutto il territorio del Comune di Comacchio.

Il documento relativo alla “MISURE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI DIFFUSIONE COVID 19: DIVIETO DI CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE NEI LUOGHI PUBBLICI O APERTI AL PUBBLICO NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI COMACCHIO” emanato oggi prevede il divieto di consumare nei luoghi pubblici o aperti al pubblico bevande alcoliche o super alcoliche: tale divieto verrà applicato nel caso in cui la somministrazione ed il consumo di bevande alcoliche e/o superalcoliche, avvenga all’interno dei locali o delle aree del pubblico esercizio, legittimamente autorizzate all’occupazione del suolo pubblico.

La violazione delle prescrizioni prevede una sanzione amministrativa da 400 a 1.000 euro.

Le misure di attenzione relative al Covid vedono inalterato l’obbligo di rispettare l’uso corretto delle mascherine a protezione delle vie respiratorie, qualora non si possa rispettare il distanziamento interpersonale, previsto dalle normative vigenti.

territorio-ferrarese-korakoinè

Bondeno:lavori consorzio di bonifica: prorogate fino al 21 agosto le misure riguardanti la circolazione stradale per gli interventi in corso in via Dazio

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno
Rimarranno in vigore fino al 21 agosto prossimo le misure adottate per Via Dazio, chiusa a seguito dell’avvio di lavori urgenti, benché programmati, dal Consorzio di Bonifica di Burana. Lo ha reso noto la Polizia Municipale dell’Alto Ferrarese, con un’apposita Ordinanza, la quale dispone la proroga della chiusura di Via Dazio-Via Argine Destro Panaro, nel tratto compreso tra la frazione di Santa Bianca e l’intersezione che la via di comunicazione forma con l’ingresso al Polo Sanitario del Borselli.
La chiusura è dovuta al cantiere del Consorzio di Bonifica necessario al rifacimento della facciata della chiavica idraulica situata a ridosso del corso del fiume Panaro (si veda Planimetria allegata). Contestualmente, il Consorzio ha predisposto la posa in opera di alcuni pali di fondazione, che serviranno per il rinforzo arginale in corrispondenza del ponticello che si trova nel complesso idraulico. Intervento affidato alla ditta CAM Perforazioni Srl di Pesaro.
La sospensione della circolazione stradale nelle vie interessate dal cantiere prevede alcune deroghe parziali per i residenti, i mezzi di soccorso e di polizia ed i mezzi diretti ai fondi agricoli della zona. Per tutti gli altri cittadini che utilizzano abitualmente Via Dazio come via alternativa per raggiungere Casumaro o Cento, la strada rimane invece interdetta fino a lavori ultimati.

Ascom: intervenire con urgenza sul Parco del Delta

Da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

“Leggiamo sulla stampa l’empasse sulla governance del Parco del Delta per vicende che hanno il sapore della diatriba squisitamente politica: trattasi di un fatto grave e non accettabile dal sistema economico locale – commenta Gianfranco Vitali, presidente della delegazione Ascom di Comacchio.  La piena operatività del Parco è essenziale per la ripresa della industria turistica dopo questo terribile anno di Covid: servono con urgenza informazioni sulla fruibilità dei percorsi per  pianificare la stagione 2021.  Il nostro patrimonio naturalistico –  prosegue – è un formidabile prodotto per allungare la stagione turistica e la pandemia ha determinato uno spostamento nella scelta dei clienti da luoghi affollati a località  naturali. Comacchio deve assolutamente cavalcare questa tendenza e si deve trovare pronta per il prossimi anni. Nessuno può permettersi di perdere tempo : ne la politica ne tanto meno gli operatori del Commercio, Turismo e Servizi.  Ascom Confcommercio ha inoltre sempre sostenuto l’ urgente necessità  di un Parco unico tra Emilia Romagna e Veneto, che sia centrale rispetto a due regioni che sono fondamentali nel settore turistico.  Ascom chiede con forza che la vicenda Parco sia risolta al più presto a vantaggio di tutta la economia locale ” conclude Vitali.

CONTRO VERSO
Bambini contesi

Coppie in guerra quando la relazione finisce. Genitori che si umiliano e si squalificano per ogni cosa, coinvolgendo inevitabilmente i figli.

Filastrocca dei Bambini Contesi 

Ho sfoderato un sorriso
e se lo sono diviso.
Ho teso a entrambi una mano.
Mamma a papà: Sta’ lontano.
Ho tentato un ritornello.
Papà alla mamma: Al fornello!
Almeno lei, Vostro Onore,
mi ascolti per favore.
Ho pezzi di memoria
sbriciolati sul tappeto,
babbo con la sua boria
mamma col suo divieto
li pestano e li strapazzano
in men che non si dica
e io, sempre più piccolo,
mi sento una formica.

La legge prevede che, in caso di divisione della coppia, gli eventuali figli minorenni che abbiano compiuto almeno i 12 anni vengano ascoltati dal giudice. Per i bambini può essere un momento molto importante per far sentire la loro voce, muovendo dalla scomoda posizione di chi vede papà e mamma litigare continuamente.

CONTRO VERSO, la rubrica di Elena Buccoliero con le filastrocche all’incontrario, le rime bambine destinate agli adulti, torna su Ferraraitalia tutti i venerdì.
Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui]

Palazzo dei Diamanti: apertura straordinaria per il Ferrara Buskers Festival 2020

Da: Ufficio Stampa Fondazione Ferrara Arte 

 

In occasione della 33^ edizione del Ferrara Buskers Festival, da giovedì 27 a sabato 29 agosto 2020, Palazzo dei Diamanti propone l’apertura straordinaria fino alle ore 24.00 (chiusura della biglietteria alle ore 23.30), consentendo al pubblico di visitare la mostra Un artista chiamato Banksy fino a tarda sera. Anche in questa occasione, l’ingresso rimane contingentato ed è quindi consigliata la prenotazione online (www.palazzodiamanti.it).

 

“Come spesso sostengo – dichiara l’Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli – i momenti di difficoltà posso trasformarsi in nuove opportunità e il Comune non si è certo tirato indietro rispetto ad una prospettiva, nel periodo di chiusura totale di tutto, che metteva in dubbio se le attività culturali avessero ancora un futuro. Gli eventi più importanti tra cui il Ferrara Buskers Festival sono ripartiti, non in streaming ma dal vivo. E’ stata una sfida contro il grigiore in cui stavamo vivendo usando i colori, i suoni, la bellezza dell’arte, della musica, della letteratura. Per Ferrara ripopolare gli spazi della cultura è un risultato straordinario. Confido che da questo momento in avanti si mantenga il coraggio di lavorare per riportare il pubblico nei luoghi della cultura. Ringrazio Rebecca Bottoni per la disponibilità e l’impegno profuso per riuscire a declinare il Ferrara Buskers Festival in relazione alle difficoltà imposte dal Covid”.

 

Il giardino esterno di Palazzo dei Diamanti sarà, inoltre, una delle cinque location storiche della città selezionate per ospitare, ogni sera, i concerti delle quindici migliori band europee della rassegna 2020 degli artisti di strada.

 

“Questa iniziativa – conclude l’Assessore al Turismo del Comune di Ferrara, Matteo Fornasini – si inserisce in un ricco calendario di eventi programmati dall’Amministrazione. Così come in occasione della Notte Rosa, in cui vi sarà un’illuminazione artistica di Palazzo dei Diamanti, così nel periodo del Ferrara Buskers Festival diamo l’opportunità a turisti e visitatori di venire in città per godersi una mostra che ci sta dando grandi soddisfazioni”.

Pink Week all’Abbazia di Pomposa

Da: Ufficio Stampa Comune di Codigoro

Con quattro visite guidate, scandite dal fascino senza tempo dell’Abbazia di Pomposa, il Comune di Codigoro, in collaborazione con la Pro Loco di Codigoro, aderisce alla PINK WEEK, la settimana rosa che, in via eccezionale sostituirà quest’anno la Notte Rosa, animando dal 3 al 9 agosto la Riviera emiliano-romagnola. Si comincia lunedì 3 agosto, alle ore 21.30 con “Pomposa al chiaro di Luna”, Visita guidata notturna agli esterni dell’Abbazia di Pomposa con il favore della luna piena.
Simonetta Mignatti Sovrani, guida professionista, accompagnerà i visitatori tra i sentieri del parco abbaziale, illuminati dal Plenilunio.
La facciata della Chiesa di Santa Maria sarà straordinariamente illuminata per l’occasione, per dare forma ad una suggestiva visita guidata, alla scoperta dei suoi marmi bizantini e dei misteri in essi racchiusi.
A fine visita guidata, sarà offerto uno speciale assaggio di Cuvèe dell’Abate, prodotto dai vitigni pomposiani dell’Azienda Agricola Corte Madonnina, per brindare alla luna.
Il costo è di 5 euro per adulto, 3 euro per ragazzi 9/18 anni e gratuito per bambini 0/8 anni.
L’evento, per rispetto delle norme anti Covid 19, a numero chiuso e con prenotazione obbligatoria.

Si prosegue martedì 4 Agosto, alle ore 18.30 con “La nascita illuminata della Notazione Musicale”, una visita guidata alla Chiesa di Santa Maria, dedicata alla figura del genio musicale di Guido monaco da Pomposa.
La guida professionista Simonetta Mignatti Sovrani percorrerà in un itinerario guidato, la meravigliosa, e ancora poco conosciuta, storia della nascita della notazione musicale, fra invidie, esilio e celebrazione.
Costo 5€ per adulto, 3€ ragazzi 9/18 anni, gratuito bambini 0/8 anni.
Evento a numero chiuso con prenotazione obbligatoria.

Giro di boa venerdì 7 agosto, alle ore 18, con la celebrazione del rosa, autentico liet motiv della Pink Week. Avrà luogo, infatti, una “Caccia ai fenicotteri rosa racchiusi negli affreschi dell’Abbazia di Pomposa”, visita guidata ludica, dedicata a bambini da 6 a 10 anni. A tutti i piccoli partecipanti sarà offerto un piccolo omaggio. Costo 5€ per bambino. Evento a numero chiuso, con  prenotazione obbligatoria.

Gran finale domenica 9 agosto, alle ore 21.30 , grazie a “La notte della Stelle Cadenti a Pomposa fra luci e desideri”, una visita guidata notturna agli esterni dell’Abbazia di Pomposa, dedicata a San Lorenzo ed alle stelle cadenti. L’itinerario guidato sarà curato dalla guida professionista Menotti Passarella. E’ noto che la notte di San Lorenzo si ammanti di magia, di attesa e di desideri espressi al chiaro di luna, mentre si osservano le stelle cadenti. Secondo la tradizione popolare la notte prende il nome dal martirio di Lorenzo, e le stelle cadenti rappresenterebbero le scintille del rogo su cui fu sacrificato il santo. Le scie luminose che appaiono nel cielo a metà agosto sono da attribuire al fatto che in questo periodo la Terra passa attraverso lo sciame delle Perseidi, lo sciame meteorico che ha origine dalla cometa Swift Tuttle. La notte di San Lorenzo a Pomposa assume un ulteriore significato, in quanto il simbolo dell’Abbazia stessa è una stella a 8 punte, che si può trovare raffigurata anche nelle 8 scodelle maiolicate e multicolori, che adornano l’atrio della chiesa. Al termine della visita guidata, sarà offerto uno speciale assaggio di Cha Sa, Pinot di sabbia, vino spumante unico nel suo genere, ottenuto dai vigneti di Tenuta la Confina dell’ Oasi Bianca di Pomposa.
Costo 5€ per adulto, 3€ ragazzi 9/18 anni, gratuito bambini 0/8 anni. Anche quest’ultimo evento è a numero chiuso e con prenotazione obbligatoria.
Tutte le iniziative promosse dal Comune di Codigoro, con la collaborazione di Pro Loco di Codigoro, si avvalgono del supporto dell’ ufficio Iat Abbazia di Pomposa e della Direzione museale dell’Emilia Romagna.
Le prenotazioni devono essere effettuate presso l’ufficio IAT dell’Abbazia di Pomposa, tel. 0533.719110, e- mail: iat.pomposa@comune.codigoro.fe.it

Comacchio: anniversario sbarco di Garibaldi alla Piallassa: celebrazioni 3 agosto 2020

Da: Ufficio Stampa Comune di Comacchio

Venerdì 3 agosto 1849 – ore 8.30 – Braccato dalle truppe austriache, che lo avevano intercettato a largo di Cesenatico, Giuseppe Garibaldi non più in grado di proseguire la sua missione via mare verso Venezia è costretto a guadagnare la costa per trovarvi rifugio e, poi, la salvezza, grazie all’amico comacchiese Gioacchino Bonnet. Sulla spiaggia della Piallassa (attuale Lido delle Nazioni), a otto chilometri a nord di Magnavacca (dal 1919 denominata in memoria dell’evento Porto Garibaldi) ha inizio la trafila garibaldina che vedrà Comacchio, la sua costa e le sue Valli i luoghi di accoglienza per l’Eroe con la moglie Anita morente e dei suoi fedeli seguaci. Una pagina di storia che costituisce una tappa importante per la nascita del futuro Regno d’Italia.

Lunedì 3 agosto 2020 – ore 9.30 – Per celebrare la ricorrenza dello sbarco alla Piallassa, l’associazione Amici del Capanno di Garibaldi, con la collaborazione con il Comune di Comacchio, ha previsto un programma che si apre con la deposizione di corone nei luoghi più significativi per la memoria risorgimentale; a seguire l’alzabandiera e il saluto delle autorità al Capanno Garibaldi.

Programma

9.30 – Comacchio Loggia del Grano – Deposizione corona commemorativa

10.00 – Cimitero di Comacchio – Deposizione corona commemorativa al Col. G. Bonnet

10.30 – Porto Garibaldi – Cippo Piazza III Agosto – Deposizione corona commemorativa

11.00 Lido delle Nazioni – Capanno Garibaldi – Alzabandiera, deposizione della corona commemorativa e saluto delle autorità

Pomeriggio e sera propongono un programma teatrale per i bambini e le bambine.

LIDO DELLE NAZIONI – CAPANNO GARIBALDI

18.00: Intrattenimento e letture per bambini

21:00: Spettacolo teatrale per bambini nell’ambito della rassegna “Teatri sull’acqua” di Massimiliano Venturi.

Sbarchi e Open Arms, Davide Bergamini(Lega): “stop invasione: sabato gazebo nelle piazze per la raccolta firme”

Da: Ufficio Stampa Lega Provincia di Ferrara

 

Ieri è stata scritta una pagina nera della democrazia per il nostro Paese. E’ vergognoso che in un Paese si voglia mettere sotto processo chi ha difeso i confini nazionali mantenendo una promessa elettorale. Ed è ancora più grave perché  questo accade mentre questo governo lascia la possibilità a tutti di entrare in Italia  anche clandestinamente, nonostante l’emergenza sanitaria. L’Italia sta vivendo un periodo triste. Nonostante il periodo difficile, i grandi sacrifici chiesti agli italiani e una gravissima emergenza economica alle porte, ogni giorno dobbiamo assistere all’arrivo di navi e barconi da cui sbarcano immigrati senza controlli sanitari pronti a fuggire dalle strutture a cui vengono assegnati mettendo a repentaglio la salute di tutti noi.
In questo momento difficile la Lega come sempre attenta alla salvaguardia e al confronto con i cittadini organizza per questo weekend in tutte le piazze i gazebo per una raccolta firme che dica stop all’invasione. Vogliamo stare in mezzo alla gente, per far sapere che molti italiani vogliono che venga fermata questa onda continua di immigrati che arrivano sul nostro territorio, non gestiti e che spesso finiscono per andare in giro per tutto il Pese senza nessun controllo sanitario mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti.
Anche a Ferrara e in tutta la provincia allestiremo, a partire da sabato mattina, diversi banchetti, nei quali si potrà sottoscrivere la raccolta firme e partecipare al progetto della Lega, anche attraverso l’adesione alla campagna tesseramenti 2020.

Gazebo Provincia Ferrara

Ferrara
Corso Martiri della Libertà
dalle 9.30 alle 15 e dalle 16 alle 19 – sabato

Cento
piazza Guercino
dalle 17 alle 19 – sabato

Bondeno
piazza Garibaldi
dalle 10 alle 12.30 – sabato

riva del po
piazza della libertà
dalle 10 alle 12 – sabato

Vigarano Pieve
via Mantova (parcheggio chiesa)
dalle 9 alle 12.30 – sabato

Comacchio
Via xx settembre
dalle 10.00 alle 12.00 – sabato

Qualità dell’aria: le Regioni del Bacino Padano prorogano le misure di piano al 1 gennaio 2021

Da: Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna

Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto hanno deciso di comune accordo la proroga, che comprende tra l’altro il blocco dei diesel Euro 4 “Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto hanno deciso di comune accordo di prorogare le misure di piano 2019/2020, tra cui il blocco degli Euro 4 Diesel, dal 1 ottobre 2020 al 1 gennaio 2021”. Lo hanno detto gli assessori regionali all’Ambiente durante i lavori del tavolo del Bacino Padano, che si sono tenuti oggi in videoconferenza. Presenti gli assessori Gianpaolo Bottacin (Veneto), Raffaele Cattaneo (Lombardia), Matteo Marnati (Piemonte) e Irene Priolo (Emilia-Romagna).

“Vista la delicatezza del tema i presidenti delle Regioni si erano già sentiti nei giorni scorsi per condividere questa scelta, ovvero lo slittamento del blocco dei diesel Euro 4 dal primo ottobre, come sarebbe previsto dall’accordo di Bacino Padano, al primo gennaio 2021- proseguono gli assessori- e questo è supportato da una serie di motivazioni, la prima è che siamo in una condizione di emergenza straordinaria legata al Covid che sta avendo anche effetti importanti di carattere socio economico”.

Gli effetti del lockdown
“Il primo effetto è che il lockdown ha portato ad una riduzione delle emissioni complessive e rispetto all’ordinario c’è stata una minore quantità di inquinanti immessi in atmosfera; ci sono anche le considerazioni sulla proroga dell’emergenza fino al 15 ottobre e l’incertezza di quello che sarà il futuro soprattutto dal punto di vista economico. Siamo in un periodo di crisi economica e di forti tensioni sociali. In autunno ci saranno sicuramente vincoli per l’utilizzo del trasporto pubblico locale, legati anche a norme sul distanziamento e alla tutela sanitaria, per i quali sarà più complicato evitare gli spostamenti su mezzi privati. Inoltre, la persistenza dello smartworking, che ridurrà la mobilità dei lavoratori, sta producendo dati interessanti sul piano ambientale che stiamo analizzando”.

Misure compensative
“Sospendendo il blocco degli Euro 4 diesel per qualche mese- hanno ammesso gli assessori– lavoreremo per compensare con altre misure. I nostri tecnici formuleranno delle proposte sulle misure di limitazione temporanea di primo e di secondo livello che oggi prevedono il blocco degli Euro 4 solo in determinate circostanze. Inoltre, sarà importante lavorare non solo sulla mobilità, ma anche su misure che regolano gli spandimenti dei reflui zootecnici, incentivando l’uso di tecniche a basso impatto quali le iniezioni, che riducono le emissioni di ammoniaca. Infine, sarà necessario ragionare sugli impianti di riscaldamento, in particolare su quelli a biomassa, che anche in fase di lockdown abbiamo visto abbiamo visto essere un punto più critico per le polveri, così come la mobilità rimane il punto più critico per gli ossidi di azoto”.

La proposta
“Ci ritroveremo all’inizio dell’autunno per proseguire con il lavoro– concludono gli assessori-. Nel frattempo, i tecnici delle Regioni forniranno un quadro approfondito in vista anche di un aggiornamento dell’accordo di Bacino Padano, da sottoporre anche ai Presidenti delle Regioni, al Ministero dell’ambiente sottoscrittore dell’accordo originario, ed eventualmente anche agli altri Ministeri coinvolti (come il ministero dei Trasporti e dell’Agricoltura) così da valutare quali ulteriori modifiche attuare dal primo di gennaio. Ci auguriamo inoltre che il Ministero dell’ambiente possa stanziare le risorse promesse alle Regioni del Bacino Padano, così da poterle affiancare alle risorse regionali, per programmare interventi di incentivazione per la sostituzione dei veicoli più inquinanti”

Al cantón fraréś
La notte di San Lorenzo

Il leggendario supplizio sulla graticola di San Lorenzo ed i fenomeni astronomici delle Perseidi nel periodo estivo hanno ispirato artisti e letterati. Molto noti, ad esempio, sono la poesia X agosto di Giovanni Pascoli e il dipinto San Lorenzo di Francisco de Zurbaràn all’Ermitage di San Pietroburgo.
Anche alcuni nostri autori, rievocando le piaghe del santo, le stelle cadenti, i desideri da esprimere in silenzio, hanno rappresentato in dialetto le loro emozioni.

Ecco l’accenno devozionale di Alessandro Corazza (Portomaggiore 1932) in:

Saη Luréηz da la calùra
….
Strisci luśénti ach vóla… sparpajà,
e ch’il sparìs int uη suspìr struzà;
bruśadur fréschi fréschi su pèll viva:
il piàgh ad Saη Luréηz, ech il s’arvìva!
…..
Striscie lucenti che volano… sparpagliate, / e che scompaiono in un sospiro strozzato; / bruciature fresche fresche su pelle viva: / le piaghe di San Lorenzo (le stelle cadenti), ecco si ravvivano!

Ancora, la dimensione affettiva di Alberto Ridolfi (Ferrara 1931- 2012) in;
Saη Luréηz
….
Stasìra
l’è la nòt ad Saη Luréηz.
A sén vanzà alvà
a guardàr in su,
zarcànd ad cójar
na vìrgula, int al ziél,
in mèź a tuti chi puntìn.
…..
Stasera / è la notte di San Lorenzo. / Siamo rimasti alzati / a guardare in su, / cercando di cogliere / una virgola, nel cielo, / in mezzo a tutti quei puntini.

Infine, la sfera intimista di Liana Pagnanelli Medici (Copparo 1930 – 1992)

La not ad Saη Luréηz
Mo che scuηvulzimént iη ziél stasìra,
as a scumbìna tut al firmamént,
squaśi ho paura e a sént la testa ‘ch źira
par stal spetàcul màgich e impunént.

Tut j ann aspèt sta not ad Saη Luréηz
int uη mié nić segrèt fra l’erba spagna
e, par la mié racòlta d’esperiéηz,
a guard, a guard, stand ztésa int la campagna!

Il viàźa il stél in tgnùda da graη sira
con di vestì brilànt e risplendént
la cóa luηga a luηgh al ziél is tira
cumè dil dam, ad quéli dal zinchzént.

Mo cusa pagarésia pr’èsar là
tra cal brilór ad pólvar sideràl
vulàr iηsiém a lor iη libartà
seηza cascàr e seηza fàram mal!

Qualcdùη lasù l’ha vist e l’ha capì
tuta sta vója ach gh’éa ad cal luśór
e una briśulìna al m’n’ha spedì:
una bacióśla ‘ch’m’è vulà in s’al cuór!

La notte di San Lorenzo
Ma che sconvolgimento in cielo stasera, / si scombina tutto il firmamento, / quasi ho paura e sento la testa che gira / per questo spettacolo magico e imponente. /
Tutti gli anni aspetto questa notte di San Lorenzo / in una mia nicchia segreta fra l’erba medica / e, per la mia raccolta di esperienze, / guardo, guardo, stando distesa nella campagna. /
Viaggiano le stelle in abbigliamento da gran sera / con vestiti brillanti e risplendenti / la lunga coda lungo il cielo si tiran dietro / come delle dame, di quelle del ‘500. /
Ma cosa pagherei per esser là / tra quel brillìo di polvere siderale / volare insieme a loro in libertà / senza cadere e senza farmi male. /
Qualcuno lassù ha visto e ha capito / tutta questa voglia che avevo di quel lucore / e una briciolina me ne ha spedito: / una lucciola che mi è volata sul cuore!

Tratta da: Liana Medici Pagnanelli ; Bruno Veronesi, Atmosfera padana, Copparo : Lions Club, Copparo, 1990.
(Altre notizie biografiche su Liana Medici Pagnanelli nel Cantóη Fraréś del 5 giugno 2020)

 

Per concludere un detto popolare:

“Par Saη Luréηz na graη calùra, par Saη Vizéηz na gran fardùra: l’un e l’àltar póch i dura.”
Per San Lorenzo (10 agosto) una gran calura, per San Vincenzo (22 gennaio) un gran freddo: l’uno e l’altro poco durano.

 

Al cantóη fraréś: testi di ieri e di oggi in dialetto ferrarese, la rubrica curata da Ciarin per Ferraraitalia, esce al venerdì mattina.
Per leggere le puntate precedenti clicca [Qui]

Cover:  Canonica della chiesa di S. Lorenzo, Ducentola (Fe). Foto di M. Chiarini, 2016.

SCHEI
(Punt e) MES, quel punto di amaro e mezzo di dolce

Chi si ricorda della pubblicità del Punt e Mes? “One point of sweetness and half a point of bitterness recita tuttora lo slogan sul sito, traduzione inglese dell’ espressione in dialetto di un agente di borsa amante del vermut che, nella bottega Carpano di Torino, alla domanda del cameriere su cosa volesse da bere, rispose soprappensiero “‘n punt e mes”. Lui in realtà stava pensando a quanto era salita la quotazione di un titolo che stava seguendo, ma il cameriere capì un’altra cosa e gli portò un vermut corretto con mezza china. Questo narra la leggenda sulla nascita del più celebre vermouth industriale italiano, con un bicchiere del quale Gianni Agnelli era solito accompagnare il pasto. Lo slogan in italiano me lo ricordo invertito, cioè un punto di amaro e mezzo di dolce, ma poco importa. Quel che importa è che i soldi c’entrano sempre.

Il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) è denaro pronta cassa. Sto forse esagerando? Beh, è certamente più pronta del Recovery Fund, che ci metterà del tempo a tradursi in schei – e già il proverbiale genio bizantin-italico sta provvedendo a complicare le cose con commissioni bicamerali e task force su come gestire questa massa di denaro. Quindi il MES è lo strumento che farebbe al caso nostro, se guardassimo solo all’urgenza di avere soldi. E questa urgenza è assoluta, come ho già scritto e riscritto (mentre scrivo cinquanta aziende stanno fallendo per cassa e non per competenza, perché si fallisce quando finiscono i soldi). Ciò premesso, il MES è la tentazione a portata di mano. Quando il discorso rischia di complicarsi passo dallo Stato alla persona, o alla famiglia. Il MES può essere per lo Stato italiano l’equivalente del possidente locale che presta soldi a strozzo ad una famiglia in difficoltà, che non ha più credito o ne avrebbe, ma in troppo tempo. Se avete bisogno di soldi adesso, la banca non è il posto che fa per voi. Uno strozzino invece potrebbe.

Ma è uno strozzino, appunto. Varoufakis, l’ex ministro delle finanze della Grecia ai tempi del mancato accordo con la cosiddetta Troika, credo la metterebbe giù così. Per lui il MES non è altro che quel meccanismo di strozzinaggio che ha strangolato i suoi concittadini, costretto al taglio dei servizi sociali, impedito per sempre una risalita dal debito che non fosse una dichiarazione di insolvenza. E non si fida nemmeno del MES attuale, che a suo parere è stato imbellettato per dargli l’aspetto di una sirena, ma sotto il trucco si nasconde la spietata Circe di sempre.
Varoufakis con certa gente ci ha trattato, quindi li ha conosciuti, a differenza di noi, che guardiamo i nudi fatti da fuori. E i nudi fatti osservati da fuori, forse ingenuamente, sembrano raccontare che il MES post Covid-19 non è più quel MES.

Uno strozzino, il giorno dopo che ti ha prestato i soldi, comincia a suonare al tuo campanello per sapere se stai lavorando per restituirglieli. Non solo quelli che lui ti ha prestato: quei soldi sono un favore costoso, proprio perché nessuno te li avrebbe procurati così in fretta. Quindi gli dovrai restituire anche degli interessi salati, che salgono per ogni giorno di ritardo nella restituzione. Non pensate al vostro mutuo trentennale, che vi fa sobbalzare quando leggete che, alla fine dell’ammortamento, avete ridato il doppio di quanto vi è stato imprestato. In trent’anni però. Con un usuraio questo può accadere in trenta giorni.

Questo MES post Covid (una linea di credito fino a 36 miliardi di euro), però, non ha tassi da usuraio. Anzi, ha tassi favorevolissimi, migliori di quelli che ti chiederebbe un tuo amico (tipo uno che compra i BTP) per prestarteli lui. Inoltre, questo MES non ha condizioni particolari di restituzione. I tempi sono lunghi (7 o 10 anni), e l’unica condizione posta per la concessione è che questi soldi vengano spesi per far fronte a costi sanitari da emergenza Covid, diretti o indiretti; il che potrebbe autorizzare a pensare che, visto quanto sta succedendo, molte spese non direttamente sanitarie possano essere finanziate perché correlate causalmente all’emergenza pandemica: ad esempio, tutti gli interventi di logistica del distanziamento. E, in ogni caso, se questi soldi potessero servire anche solo per migliorare l’impostazione della medicina territoriale, la disponibilità dei posti letto intensivi e la remunerazione (almeno) degli infermieri di area emergenza e urgenza, ci sarebbe da festeggiare.

Io non sarei tanto preoccupato, come lo è Varoufakis, che mi controllino come una Troika e che ad un certo punto ripristinino le norme draconiane di prima del Covid, in modo da “fregarmi” e sottopormi, a posteriori, a condizioni umilianti e insostenibili per rientrare. Non sarei nemmeno troppo preoccupato, alla Movimento 5 stelle, che prendere debito privilegiato (vuol dire che, in caso di fallimento dell’Italia, la massa attiva dovrebbe prima rimborsare il MES e poi, se ne rimane, pagare i creditori non privilegiati, tra cui i detentori di BOT, BTP eccetera) dia un messaggio negativo ai mercati, tale da far aumentare i tassi da pagare sul nostro debito.
Intanto la cifra attingibile dal MES è comunque una percentuale bassissima rispetto al debito pubblico. Poi, proprio il fatto di attingere al MES, a quanto si legge, consentirebbe alla BCE l’acquisto in quantità illimitata di titoli del debito della nazione prenditrice, tale da scongiurare a priori la speculazione. Se il mercato è sicuro che ci sarà sempre qualcuno a comprare il tuo debito (concetto esemplificato dalla famosa frase “whatever it takes” di Mario Draghi), e questo qualcuno è una Banca Centrale, la rischiosità relativa del debito di uno Stato rispetto ad un altro si annulla; quindi i tassi del debito non salgono.

Quello di cui sarei, piuttosto, preoccupato è il fatto che questi soldi finiscano nelle mani dell’inefficiente macchina statale italiana, capace di trasformare in sterco il cibo più gustoso, il tutto senza passare dallo stomaco e dall’intestino, per una sorta di miracolo al contrario.
Guardate, ma solo per dirne una, la storia dell’ospedale Covid di Milano: costato 21 milioni, attrezzato per 400 posti, ricoverati totali una decina, una cattedrale nel deserto, visto che, come ha scritto il prof. Bruschi, cardiochirurgo del Niguarda, il giorno dell’inaugurazione in pompa magna, “una terapia intensiva non può vivere separata da tutto il resto dell’ospedale. Una terapia intensiva funziona solo se integrata con tutte le altre strutture complesse che costituiscono la fitta ragnatela di un Ospedale perché i pazienti ricoverati in terapia intensiva necessitano della continua valutazione integrata di diverse figure professionali, non solo degli infermieri e dei rianimatori ma degli infettivologi, dei neurologici dei cardiologi, dei nefrologi e perfino dei chirurghi“.
E’ questa la desolata ragione per cui non saprei esprimere un’opinione certa sull’opportunità di assumere nuovo debito attingendo al MES. Le mie perplessità non si concentrano sulle possibili trappole nascoste nel meccanismo dell’ente creditore, ma sull’affidabilità e serietà del debitore. Per sollevarmi lo spirito, forse vale la pena di berci sopra un buon vermouth.

Cover: immagine da Wikipedia commons